DOMENICA 9 OTTOBRE 2011
DI SICILIA
D'Orsi nominerà Marino assessore ma lui vuole restare consigliere.
Un altro assessore, questa volta del groppo dei Lealisti, il movimento che fa capo ad Eugenio DOrsi. Dopo la nomina di Vito Terrana, domani alla Provincia si insedierà un nuovo componente della giunta. Si tratta di Rosario Marino di Naro, attuale consigliere provinciale che è stato chiamato direttamente in causa dal presidente D'Orsi. Marino, che era stato eletto tra le fila di Alleanza azzurra, però nicchia. Non vorrebbe dimettersi da consigliere preferendo di far nominare il palmese Saro Cutaia, primo dei non eletti al Consiglio provinciale. Ma D'Orsi vuole lui. In ogni caso si tratterebbe di uno scambio di ruoli, Infatti Cutaia entrerebbe in Consiglio e lui andrebbe a sedere attorno al tavolo ovale della giunta. Oltre a Marino, domani potrebbe essere nominato anche Ignazio Amato, presidente provinciale Anmic, in quota Fli, ma pare che la sua designazione non sia gradita alla base del partito. Luigi Gentile ha scelto per lui. Si attendono soltanto i tempi del Pd. Domani mattina il Partito democratico si riunisce da Angelo Capodicasa. I nomi sono quelli di Giuseppe Sferrazza e di Maurizio Masone. Uno vicino alla componente Panepinto - Cammilleri, l'altro Capodicasa - Di Ventura. Ma mentre Cammilleri avrebbe il suo assessore nel collegio, (Giuseppe Sferrazza è di Campobello di Licata ed è anche capogruppo del Pd in Consiglio comunale, quindi dovrebbe dimettersi per entrare in giunta alla Provincia), Masone rappresenta il collegio di Agrigento e Di Ventura punta a crescere sul suo di territorio, quello di Canicatti. Insomma qualcuno si è incartato, ed il meccanismo si è inceppato. D'Orsi perde la pazienza e ricorda a tutti che non è stato candidato all'ultimo minuto (ed io una pompa di benzina) ma di essere stato designato nella sede di Alleanza nazionale quando si faceva insistente- mente il nome di Santino l,o Presti quale candidato presidente della Provincia. Ma Lo Presti è troppo legato a Fontana, quindi Di Mauro ha puntato sul suo uomo, appunto D'Orsi, Dinamiche vecchie che riaffiorano con una certa insistenza ma che ormai non servono a nulla. Intanto è caduta la sessione del Consiglio. Sulla discussione della proposta relativa ai lavori di realizzazione delle infrastrutture a miglioramento della fruibilità turistica della zona di Porto Empedocle - Capo Russello - Siculiana Marina - Eraclea Minoa, erano presen ti soltanto 12 Consiglieri provinciali mentre il quorum ri chiesto per la validità dei lavori era di 14. Precedentemente era stata bocciato il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari dei beni della Provincia. Intanto i gruppi politici di opposizione: Federazione della Sinistra, Sel, Patto per il territorio, Pdl, Pid e la Destra, ancora una volta denunciano l'assenza in Consiglio dei consiglieri che sostengono il presidente Eugenio D'Orsi. (PAPI)
Oggi scatta il censimento «Fotograferà» l'Italia del 2011
Giovane, con una maggioranza di uomini, famiglie numerose e con tanto spazio per vivere:era cosi l'Italia del 186l. I lprimo censimento dell' Italia appena unita scattò la prima istantanea agli italiani. Da allora, decennio dopo decennio è stato composto un puzzle di fotografie che ci racconta la nostra Storia. Oggi 9 ottobre, data di riferimento del 15/mo Censimento, un altro click si aggiunge al quadro e a marzo 2012, quando verranno diffusi i primi dati, sapremo quanto siamo cambiati, avremo aggiornato la foto del Paese. «Il censimento è un rito collettivo che celebra le diversità nell'unità - sottolinea Enrico Giovannini, presidente dell' Istat - le informazioni che l'operazione censuaria ci restituirà rappresentano un patrimonio insostituibile non solo per chi ha la responsabilità di stabilire strategie di sviluppo e assumere decisioni nell'interesse del Paese, ma anche per le imprese che vogliono programmare e pianificare attività e progetti, offrire servizi, e per i cittadini, per monitorare politiche e interventi sul territorio. Per questo motivo il censimento è un dovere civico, ma anche un importante contributo alla conoscenza del nostro Paese e al suo sviluppo futuro. A partire da oggi, dunque, si può compilare il questionario scegliendo fra tre modalità di riconsegna. E possibile, infatti, compilano via Internet, collegandosi al sito http://censimentopopolazioneistat.it e utilizzando la password stampata sulla prima pagina del questionario recapitato a casa. Chi invece non ha accesso al web, può restituite i questionari compilati presso gli uffici postali e i centri comunali di raccolta, senza alcun costo e ricevendo una ricevuta. Qualunque sia la modalità di riconsegna scelta, le famiglie che risiedono nei Comuni con meno di 2omila abitanti posso-no restituire il questionario compilato entro il 31 dicembre 2011, quelle residenti in Comuni con popolazione compresa fra 20 mila e l50 mila abitanti entro il 31 gennaio 2012, infine le famiglie residenti in Comuni con più di l50 mila abitanti hanno tempo fino al 29 febbraio 2012. Dal 21 novembre scendono in campo anche se i rilevatori comunali e quindi le famiglie che a quella data non hanno ancora restituito il questionario possono consegnano a loro. Ulteriori informazioni si possono trovare nel sito http://censimentopopolazione.istat.it/sala-stanspa/comunicati/default.html. Nel 1861 la prima rilevazione demografica: i cittadini residenti erano 26 milioni, con i maschi che risultavano in testa con oltre il 50 per cento, e le femmine appena sotto, con il 49 per cento, I bambini fino a 5 anni, ricorda l'Istat, rappresentavano il 13 per cento della popolazione, gli over settantacinquenni erano l'i per cento, il numero medio di componenti per famiglia si attestava a 4,7. E su ogni chilometro quadrato vivevano 87 abitanti. A distanza di 140 anni, l'ultimo censimento svolto, quello del 2001 ha fotografato un paese diversissimo: quasi 57 milioni di residenti, le donne sono in testa con oltre il 5l percento.
LA SICILIA
Il fisco può controllare i conti dei soci della Srl
E' legittima l'indagine finanziaria estesa, anche, all'accertamento dei movimenti sui conti correnti bancari intestati ai soci della Srl (società a responsabilità limitata), oggetto di verifica fiscale, considerati inerenti all'attività d'impresa. Questo il senso dell'ordinanza n.19888 del 29 settembre 2011, con la quale la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, promosso dall'Agenzia delle Entrate, avverso la pronuncia della Commissione Tributaria Regionale della Campania, L'accertamento fiscale, emesso dall'Agenzia delle Entrate, è relativo a "violazioni all'acquisto e alla vendita per somme rilevate dalle movimentazioni bancarie" su conti personali dei soci, nonché su conti nella disponibilità di uno di essi. La società rispondeva eccependo l'inesistenza di elementi idonei atti a provare il collegamento tra le movimentazioni bancarie dei conti dei soci e gli acquisti e le vendite dell'azienda, imputata di evasione d'imposta. Peraltro, tesi condivisa sia dalla commissione tributaria provinciale sia da quella regionale. Con l'ordinanza n.19888, la Suprema Corte ha condiviso l'assunto dell'amministrazione finanziaria secondo la quale, in tema d'indagini finanziarie, ribadisce che possono essere utilizzati legittimamente non solo i conti bancari intestati direttamente al contribuente, ma anche quelli intestati a terzi privi del potere di amministrazione e di rappresentanza (quali i soci, i congiunti dell'amministratore o i terzi prestanome), che, secondo presunzioni semplici, possono ritenersi inerenti all'attività d'impresa dello stesso contribuente. Anche in altre occasioni la Suprema Corte si è occupata di casi riguardanti indagini finanziarie, per così dire allargate, su conti correnti bancari di terzi. Con l'ordinanza n. 19493 del 13 settembre 2010 dichiarò legittimo l'accertamento bancario sul conto corrente della suocera dell'amministratore unico di una società a responsabilità limitata. L'accertamento era scattato a seguito di controlli finanziari su sospette movimentazioni bancarie in due conti correnti intestati alla suocera del socio amministratore unico. Con l'aggravante che in tali conti correnti risultava delegato alla movimentazione il genero (socio e amministratore unico della società accertata) e il cugino del genero (altro socio). La mancata giustificazione delle movimentazioni sul conto della suocera portava l'amministrazione finanziaria a imputare la società di evasione d'imposta per omessa fatturazione e dichiarazione di operazioni imponibili fatte transitare nel conto corrente dai socio amministratore, genero dell'intestataria. Nonostante non fosse stata dimostrata la riconducibilità delle movimentazioni bancarie a operazioni in evasioni d'imposta, l'ufficio accertava sulla base del legame di parentela e della conseguente possibilità di operare direttamente sul conto. In definitiva il fisco può eseguire controlli finanziari anche sui conti di persone terzo insospettabili e che apparentemente non hanno nulla a che fare con l'azienda, individuale o collettiva, ma che si ha motivo di ritenere connessi o inerenti all'attività d'impresa in conformità a indizi. Sicuramente, tra gli elementi indiziari, un rilievo decisivo viene riconosciuto alla mancata risposta del contribuente alla richiesta di chiarimenti rivoltagli dall'ufficio in ordine ai movimenti nei conti.
Anno nuovo emergenze vecchie
SCUOLA. Manifestazione della Cgil per protestare contro i tagli e chiedere interventi
In questo primo scorcio d'anno scolastico, all'insegna di classi sovraffollate e di licenziamenti per gli assistenti amministrativi, la Cgil porta avanti la propria battaglia a difesa della scuola e dei lavoratori. Ieri mattina una delegazione di sindacalisti è volata a Roma in occasione della manifestazione generale del Pubblico Impiego, per denunciare la situazione critica che stanno vivendo le scuole in Sicilia ed in particolare nella nostra provincia. Già nelle settimane precedenti la Cgil aveva passato in rassegna le situazioni di maggiore criticità sul territorio a seguito delle misure contenute nella manovra finanziaria. Questa la denuncia a firma del segretario provinciale della FIc Cgil Rosa Battaglia: «Il nuovo anno scolastico ad Agrigento è iniziato all'insegna delle vecchie emergenze: presidenze vuote, vicepresidi in classe, bidelli ridotti all'osso, classi sovraffollate, "spezzatino" al posto del tempo pieno all'elementare, disabili alla ricerca di un docente di sostegno. Il tutto condito dalle proteste dei supplenti che resteranno a casa anche quest'anno, senza incarico e stipendio, e di quelli "accantonati" per effetto del meccanismo di immissioni in ruolo messo in piedi quest'anno dal ministero che nega, fino al pronunciamento definitivo del giudice, il posto fisso a migliaia di precari meridionali iscritti nelle graduatorie delle regioni padane. Col taglio che colpisce i collaboratori scolastici - conclude Rosa Battaglia - ridotti di 32 mila unità in tre anni, le aree scolastiche diventeranno "terra di nessuno", perché non potrà essere garantita la sorveglianza, e aumenteranno gli incidenti e gli atti di bullismo». La battaglia della Cgil andrà avanti la prossima settimana con l'incontro tra il sindacato ed il provveditore agli Studi, per affrontare le numerose emergenze che mortificano l'istruzione e cercare nuove soluzioni. Si discuterà del problema delle aule sovraffollate, con 370 addirittura 40 alunni, superando così le norme di sicurezza all'interno di edifici che tra l'altro urgono di interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione. Non meno preoccupanti, come detto, sono i tagli ai collaboratori scolastici e la conseguente impossibilità da parte del personale Ata di garantire i servizi di pulizia e sorveglianza. Le scuole si trovano quindi a dover risolvere il problema in due modi: o un docente svolge parte del compito del collaboratore o andrebbe a "spezzarsi" l'orario del personale Ata. Entrambi i modi sarebbero però irregolari dal momento che verrebbe a mancare la copertura assicurativa, In questo quadro si inserisce l'altra questione degli alunni diversamente abili, ai quali non viene garantito il diritto allo studio ed il necessario sostegno. Di problematiche scolastiche si discuterà inoltre giorno 25 ottobre, alle ore 9, nei locali dell'hotel Kore del Villaggio Mosè, nel corso dell'assemblea promossa dalle segreterie provinciali UIL-FPL, UILPA, UIL SCUOLA, UIL RUA.
D.A
Verso la morte del terzo polo
Il presidente D'Orsi sempre più legato ai suoi uomini più fidati
Il terzo polo alla Provincia di Agrigento, lungi dal completarsi con l'ingresso in giunta dei partiti mancanti, potrebbe invece addirittura frantumarsi, mentre Mpa e Forza del Sud potrebbero stringere un patto preferenziale a danno degli altri alleati. «Il fatto é - afferma il presidente Eugenio D'Orsi - che il terzo polo allo stato attuale esiste solo alla Regione ed alla Provincia di Agrigento, mentre negli altri enti locali non ne vedo traccia. Vedete voi una giunta espressione del cartello regionale al Comune di Agrigento o in quello di Porto Empedocle, che sono entrambi a giuda UDC? Io invece per essere coerente con la linea di governo regionale ho rinunciato ad una maggioranza bulgara ed ora mi trovo nelle condizioni di essere regolarmente massacrato in Consiglio provinciale». Questo significa che sorgono problemi per l'ingresso del Fu e Api? «Parliamoci chiaro: la coerenza é bella, ma poi ci sono i problemi quotidiani. Siamo tutti bravi a chiedere, ma dove sono stati Alleanza per l'Italia e Nuccio Cusumano quando mi hanno bocciato il consuntivo? Mi hanno mai difeso quando sono stato bersagliato con attacchi politici? Io non sono nelle condizioni di dare assessori a tutti, non posso riempire la giunta di partiti che non hanno alcuna rappresentanza in Consiglio. Con questo non voglio esprimere una posizione di chiusura: con Api possiamo concordare un tipo diverso di collaborazione. Ne parleremo e cercheremo di trovare un modo di intenderci. Per quanto riguarda Fli é un altro aspetto: quest'ultimo partito é tra quelli che hanno contribuito alla mia elezione, questo non posso dimenticarlo, ed inoltre ha perduto la propria rappresentanza in Consiglio strada facendo». Io ogni caso, per il momento D'Orsi sta riempiendo la propria giunta di esponenti del Mpa. L'altro ieri mattina ha nominato Vito Terrana di Campobello di Licata e martedì prossimo toccherà a Rosario Marino, che appartiene alla componente dei Lealisti che si ispira allo stesso presidente della Provincia. In tal modo egli avrà quattro assessori del Mpa, due dei Lealisti ed uno, teoricamente in quota UDC, che di fatto é molto vicino a lui: insomma su dodici assessori sette sono di sua fiducia. Degli altri, due sono di Forza del Sud, uno dell'Udc ufficiale e due del Pd che però devono cambiare, ma ancora non si sa con quali modalità. «Il Pd - ha aggiunto D'Orsi - prima ha voluto conoscere il programma e gliel'ho notificato sottolineando che si articola su quattro punti principali: stabilizzazione dei precari, aeroporto, edilizia scolastica e viabilità. Poi ho chiesto i nomi ma sto ancora aspettando. Pare che il Pd abbia chiesto addirittura tre posti in giunta, ma D'Orsi non vuole sentirne, La realtà é che qualcosa rischia di cambiate seriamente nei rapporti di forza tra i partiti: si sta aspettando di capire se sono imminenti le elezioni politiche ed in quest'ultimo caso salterebbero tutti gli equilibri e ne nascerebbero nuovi, a partire dall'asse Lombardo Micciché che sembra ormai in via di consolidamento a livello regionale e che non potrebbe non avere ripercussioni a cascata sugli enti locali. Ovvio che in queste condizioni anche nelle altre formazioni politiche potrebbe crearsi un clima di attesa, anche se alcune posizioni resterebbero comunque immutate, a partire da alcune candidature che appaiono ormai certe, come quella di Giuseppe Arnone, come l'asse Italia dei Valori-Sinistra ecologia e libertà o come la candidatura di Piero Luparello portata avanti a spada tratta
SALVATORE FUCÀ
LUNEDI' 10 OTTOBRE 2011
DI SICILIA
Provincia, per la giunta i nodi restano
Nemmeno oggi si potrà chiudere il cerchio. La giunta "D'Orsi quinquies" al completo non vedrà la luce neanche in questo lunedì di ottobre. Questo perché il Partito democratico ancora non ha trovato l'accordo interno su chi nominare alla Provincia in sostituzione di Maria Teresa La Marca e di Felice Lo Faso, i 2 'tecnici' nominati nel mese di febbraio su indicazione del partito. Uno di questi dovrebbe essere Giuseppe Sferrazza di Campobello di Licata. In questo caso il condizionale potrebbe essere scartato, perché il suo "designatore", cioè il capogruppo in Consiglio provinciale, Daniele Cammilleri, ha scelto lui. Ma i tempi ed i ragionamenti della politica non sempre sono lineari. D'Orsi è determinato e non vuole perdere altro tempo. Quindi stamattina potrebbe esserci il secondo atto del preludio di giunta: la nomina ad assessore di Rosario "Sasà" Marino di Naro, attualmente consigliere provinciale. Marino sostituirà Lillo Volpe, per l'area dei Lealisti del presidente. Oltre a Volpe esce di scena Nicolina Marchese. Il suo posto è stato già rimpiazzato con la nomina di Vito Terrana. Gli altri due pronti a lasciare sono: Domenico Alaimo e Calogero Crapanzano, quest'ultimo esponente dell'area legata all'ex deputato regionale Giancarlo Granata che "teme" una probabile estromissione, visto che ancora, secondo quanto detto dal suo consigliere di riferimento, Davide Gentile, il presidente D'Orsi non lo ha convocato per il rimpasto. Ma pare che ci sia l'orientamento dell'onorevole Roberto Di Mauro, che cura la regia del rimpasto, di riconfermare la presenza in giunta di un esponente dell'area Granata. Andiamo adesso a Futuro e libertà. Quando tutto sembrava andare nella direzione della nomina di Ignazio Amato, presidente provinciale Anmic, originario di Cattolica Eraclea, la base del partito di Fini ha chiesto all'onorevole Gentile di temporeggiare. Cercando una opzione diversa. Ma quasi difficilmente Gentile cambierà idea. Oggi potrebbe essere la volta buona anche per lui. Intanto D'Orsi accusa un altro colpo. Il Consiglio ha bocciato il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari dei beni della Provincia con 11 voli contrari, due astenuti e un voto favorevole. Evidenziata dai consiglieri l'assenza di un piano provinciale complessivo di tutti i beni che possono essere alienali, mentre la proposta riguardava solo quattro proprietà immobiliari ricadenti nei comuni di Comitini, Castrofìlippo, Alessandria della Rocca e Cianciana. Il presidente Raimondo Buscemi ha deciso di convocare per questa mattina alle 12,30 la conferenza dei Capigruppo per fissare la data del Consiglio che dovrà discutere gli equilibri dl bilancio come richiesto dall'Assessore Regionale alle Autonomie Locali Chinnici. Sul piede di guerra invece i partiti politici di opposizione: "Malgrado la presenza all'ordine del giorno di punti importanti - si legge in un documento - tra cui gli equilibri di bilancio relativi al 2010, non si è potuto procedere allo svolgimento dei lavori, per l'assenza dei Consiglieri del Partito democratico, Mpa e Forza del sud che sostengono l'amministrazione del presidente D'Orsi. (PAPI)
Tastiere sporche di tanti germi e muffe. Si rischia l'influenza.
Le scrivanie degli uffici sono un ricettacolo di germi che possono diffondere rapidamente epidemie di influenza e raffreddore. Uno studio condotto in centinaia di uffici in Gran Bretagna ha rivelato che quasi i 2/3 delle tastiere da computer ospitano germi, e muffa che gli cresce sotto in alcuni casi. Poco puliti anche telefoni e scrivanie, come riporta il quotidiano «The Independent». Sembra dunque che non solo gli uffici abbiano scarsi livelli di igiene, ma che informatici, avvocati e contabili siano tra i professionisti meno puliti, mentre i lavoratori sociali sono quelli che più spesso hanno cibo ammuffito sulle loro scrivanie. Tuttavia, oltre la metà dei lavoratori d'ufficio non è consapevole del fatto che i batteri possono nascondersi su tastiere, telefoni e monitor. «Abbiamo inoltre rilevato - spiegano - che i due terzi di questi lavoratori ammette di pranzare sulla loro scrivania e non pulire il piano di lavoro dopo». «Ci sono moltissime scrivanie sporche negli uffici della Gran Bretagna - commento Lisa Ackerley, medico specializzato in salute ambientale - il che è molto preoccupante e rischioso per tutti quelli che lavorano in uffici open - space e iniziano ad ammalarsi in questo periodo dell'anno. Mantenere puliti tastiere, telefoni e scrivanie dai germi è quindi molto importante, soprattutto durante la stagione fredda e dell' influenza». Una ricerca che certamente troverà molte analogie anche sulle scrivanie italiane: è sempre più diffusa l'abitudine di consumare davanti al computer la seconda colazione, spesso con cibi portati da casa, per non allontanarsi dal posto di lavoro.
IL SOLE
Pressione fiscale verso il 44,8%
Con delega e clausola di salvaguardia nel 2013 si salirebbe 1 punto oltre la stima del Def
Una bomba a orologeria, già innescata, che nel 2013 e 2014 comporterà per ciascuno dei due anni un ulteriore aumento di quasi un punto della pressione fiscale. E l'effetto della «clausola di salvaguardia» inserita nella doppia manovra di luglio e agosto, che dovrà assicurare 4 miliardi nel 2012, 16 miliardi nel 2023 e 20 a partire dal 2014 attraverso il taglio delle agevolazioni fiscali e assistenziali. Nel totale, per le sole 600 tax expenditures, si tratta di un ammontare complessivo di oltre 164 miliardi. Si tratta, a ben vedere, di una nuova manovra di finanza pubblica i cui effetti peraltro sono già stati interamente incorporati nel decreto di Ferragosto. L'effetto? Se la delega fiscale e assistenziale si realizzerà, per effetto della clausola di salvaguardia, esclusivamente attraverso interventi dal lato delle entrate (anche con un nuovo intervento sulle imposte indirette), l'aumento di gettito implicherà automaticamente l'ulteriore aumento della pressione fiscale. A quel punto si arriverà al 441°o nel 2012, contro il 43,8°o previsto d alla nota di aggiornamento del «Def» in discussione in Parlamento, mentre nel 2053 si toccherà quota M8' (rispetto al 43,9°o della Nota). Lo stesso livello record del 44%, è previsto per il 2024, contro il 43,7% del Def. Se si esamina il dato relativo al totale delle entrate finali, nel 2014 (considerati anche i 20 miliardi della delega) si toccherà l'astronomica cifra di 833,6 miliardi, una percentuale che si avvicina al 3m, del t'il. Nel caso in cui venisse approvato il Ddl delega sul fisco, si opererebbe attraverso on mix di interventi fiscali sulle agevolazioni e con tagli alla spesa. Ad avvalorare la tesi di quanti sostengono che la pressione fiscale effettiva è destinata a crescere ben al di là delle ultimissime stime del governo è un dettagliato dossier messo a punto dal Servizio del Bilancio del Senato, Se si esamina la tabella della Nota di aggiornamento al Def all'esame del Parlamento, che riassume le principali grandezze di finanza pubblica, dal dubbio si passa alla quasi certezza. La voce «riduzione delle agevolazioni fiscali», magna pars di una manovra che nel combinato dei due decreti di luglio e agosto a regime ammonta 259 miliardi, è indicata su una linea separata, al di sotto della pressione fiscale (segnalata per memoria nel conto economico). Nella stessa Nota si precisa al riguardo che l'imputazione di tali risorse potrà avvenire solo attraverso la «puntuale definizione» delle riduzioni (vale a dire con l'attuazione della delega) oppure inseguito all'operare delle clausole di salvaguardia. La delega dovrebbe essere approvata entro il settembre del 2012. Il clima politico non sembra proprio propizio al varo di una riforma fiscale ditale rilievo (che peraltro prevede tre sole aliquota Irpef al 20,30 e 40%), attraverso un consenso auspicabilmente bipartisan, in linea con i richiami che giungono da Quirinale. Dunque appare probabile che alla fine sarà la clausola di salvaguardia ad assicurare il maggior gettito. ti che vuoi dire in sostanza che si opererà con tagli (lineari nell'indicazione di partenza, selettivi nella sostanza) alla miriade di agevolazioni fiscali e assistenziali tuttora presenti nell'ordinamento. A quei punto, l'ulteriore incremento della pressione fiscale sarà di fatto inevitabile, Un altro aspetto che merita una qualche riflessione è quello delle misure una tantum inserite nella manovra. Come segnalano i tecnici del Senato, dal lato delle entrate la variazione più significa che a rispetto a quanto previsto dai «Def» di aprile riguarda l'imposta sostitutiva relativa ai riallineamento dei valori di bilancio ai principi tas. Mentre il Def prevedeva per il complesso delle imposte sostitutive, incluso dunque il riallineamento Ias, un gettito di 358 milioni per il 2011, la Nota di aggiornamento indica un totale complessivo di 1,78 miliardi, di cui ben 1,74 per effetto del solo riallineamento tas. E probabile che il maggior gettito sia assicurato dalle norme contenute nel decreto di luglio: con il versamento di un'imposta al 16% è possibile riallineare le divergenze che emergono in seguito a fusioni aziendali, scissioni e conferimenti d'azienda. Il maggior gettito è indicato in 560 milioni nel 2°11. Tuttavia rileva il Servizio del Bilancio dei Senato la relazione tecnica che accompagna la norma spiega solo in parte l'incremento al rialzo delta previsione precedentemente formulata dai Def«.