LA SICILIA
«L'Api non è residuale fra i centristi»
«Ogni tanto fa capolino nel Terzo polo l'idea sbagliata di una nostra residualità. Se così fosse, ci sarebbero gli ingredienti per un percorso incompiuto, parziale che non tiene conto del nostro lavoro di questi mesi, che annulla l'idea che il radicamento e la forza di un partito sia rapportata a una dotata rappresentanza parlamentare all'Ars. Quindi, nessuna operazione aiuta il percorso dell'alleanza, ma costringe a un rompete le righe di tutela della propria identità». Lo sostiene Cusumano, coordinatore dell'Api per il Meridione. Qua è la sua idea del Terzo polo? «L'idea di comitato elettorale o cartello di alleanze transitorie per governare Comuni, Province e Regione è riduttiva. Rischia di essere inadeguata rispetto all'ampiezza dello spazio politico elettorale e sociale, priva di attrattiva, se non collocata dentro un progetto di federazione che abbia un profilo culturale e programmatico da trasmettere alla società». Cosa si aspetta l'Api in Sicilia? «L'azione unitaria del Terzo polo attraverso l'azionista di maggioranza che è l'Mpa e il suo capo e quelli di Udc e Fli, D'Alia e Briguglio, deve estrinsecarsi con lungimiranza e visione plurale, partendo dal dato politico di un patto federato senza discriminazione e cogliendone il profilo nazionale». Il percorso è lungo. lei come lo vede? «Appartiene alle dinamiche e alle scelte programmatiche che verranno valutate dentro l'alleanza: programma di fine legislatura all'Ars, elezioni amministrative, cammino delle riforme, alcune delle quali bloccate (quella dei rifiuti va rivisitata, riportando ai Comuni la gestione del settore), governo tecnico o politico, futuro del Terzo polo e l'alleanza con il Pd. A proposito di riforme, col conforto del mio partito, segnalerò la revisione dei requisiti per l'accesso all'albo dei direttori generali delle Asp, con la previsione della nomina a sorteggio, liberando il campo da scelte che possano risentire di sponsorizzazioni politiche».
Novità, non stravolgimenti
Oggi le dimissioni di Nicoletta Marchese e la nomina di Rosario Marino
Oggi il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi quasi certamente opererà un cambiamento all'interno della propria giunta: nelle previsioni della vigilia ci sono le dimissioni di Nicoletta Marchese e la nomina di Rosario Marino, in atto consigliere provinciale ma che in questo caso rassegnerà le dimissioni da quest'ultima carica. La sostituzione del componente dell'esecutivo provinciale noti altera gli equilibri politici in seno a quest'ultimo, dato che sia l'assessore uscente che quello subentrante sono in quota allo stesso presidente D'Orsi, il quale continua ad avere ben sette assessori su 12 vicini alle proprie posizioni politiche, malgrado le spinte da parte di altre forze politiche finalizzate a concretizzare una giunta politica che rispecchi il cosiddetto terzo polo. «Quest'ultimo - insiste Nuccio Cusumano per Alleanza per l'Italia - non può essere soltanto un fatto declamatorio, ma una coalizione omogenea, non occasionale, che esista su tutto il territorio e nella quale tutti i partiti abbiano una propria rappresentanza di governo laddove l'alleanza é presente. Cito ad esempio il Comune di Sciacca, dove sono presenti in giunta Mpa, FU, Api e Pd, quello é un modulo da esaltare. Ma é necessario dare un'identità a questa alleanza, un'organizzazione e dei programmi che ne facciano un soggetto stabile, nel quale ci si consulta in continuazione e tutti abbiano pari dignità, e non soltanto una momentanea coalizione elettorale. Ma come partito vistate strutturando?«Certamente! Entro metà ottobre completeremo la campagna di tesseramento, quindi ci accingeremo a celebrare i congressi sezionali e quelli provinciali che dovranno svolgersi, ritengo, non oltre il mese di novembre». Le affermazioni di Cusumano, tuttavia, non fanno il paio con quanto sostenuto dal presidente della Provincia, il quale ha detto chiaro e tondo che noti può dare spazio a tutti in giunta, in particolare a quei partiti che non hanno alcuna rappresentanza in Consiglio, anche perché alla fine si ritrova senza una maggioranza concreta che possa sostenerlo quando necessario. Altro partito che sta attraversando una fase di organizzazione é il Pdl che sta conducendo anch'esso la campagna di tesseramento. «Penso che la termineremo entro il corrente mese di ottobre - spiega l'on. Nino Bosco - mentre entro dicembre dovremmo celebrare il congresso provinciale nel corso del quale saranno eletti il segretario provinciale e la direzione che lo affiancherà. Subito dopo celebreremo i congressi locali nei 43 comuni della provincia. Non farete prima i congressi comunali? «Faremo prima quello provinciale, in occasione del quale il segretario e la direzione verranno eletti direttamente da quanti sono in possesso della tessera del partito. La stessa tessera poi consentirà di votare per i segretari delle realtà comunali». Vi siete organizzati per le primarie? «Aspettiamo di conoscere le direttive del partito per sapere quali saranno i tempi e le modalità. Posso aggiungere che é molto probabile che saranno primarie di coalizione insieme al Pid, mentre anche con il Patto per il territorio il ragionamento finalizzato ad un percorso comune può considerarsi ormai chiuso». Infine da registrare l'ennesima iniziativa del consigliere comunale di Agrigento del Pd Giuseppe Arnone il quale ha scritto una lettera aperta a Rosy Bindi e gliel'ha consegnata venerdì scorso a Caltagirone. La nota da oggi viene inviata via email a tutti i deputati e i senatori del Partito Democratico. Egli parla di moralizzazione del partito e se la prende come già in passato con Crisafulli, l'ex presidente della Regione Angelo Capodicasa, il segretario provinciale del partito Emilio Messana ed il segretario di circolo Domenico Pistone. Arnone ha anche annunciato che sta inserendo su youtube la lettera consegnata alla presidente del Pd Bindi.
DI SICILIA
Strada bonificata dall'amianto
È stata completata la rimozione di ben 16.700 kg di amianto abbandonati lungo la strada provinciale n. 62 Licata -confine - Riesi. La raccolta e il trasporto nella discarica speciale di Palermo è stata effettuata dalla ditta "Ecorecuperi" di San Cataldo, che si era aggiudicata la gara d'appalto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti abbandonati nel territorio provinciale.
Provincia, i Pd «apre» a D'Orsi
Ormai il dado è tratto. Stamattina o al massimo domani, il presidente della Provincia nominerà gli assessori della giunta D'Orsi quinquies. In questa nuova coalizione si conferma la presenza dei partiti: Mpa (con l'area Granata e i Lealisti del presidente con un assessore a testa), Udc, Forza del sud, Fli e Partito democratico. Il primo ad essere nominato, anche se il presidente D'Orsi spera di fare un unico blocco, sarà Rosario Marino, che si dimetterà da consigliere provinciale per entrare in giunta. Al suo posto nell'Aula Pellegrino subentra Saro Cutaia, primo dei non eletti nella lista di Alleanza azzurra (la stessa di Marino), ma da tempo passato alla corte dell'onorevole Di Mauro e del suo Mpa. Per Futuro e libertà entra Ignazio Amato di Cattolica Eraclea. I nodi del Pd. Il Partito democratico ha designato assessori Giuseppe Sferrazza, attuale capogruppo in Consiglio comunale a Campobello di Licata e Piero Giglione, consigliere provinciale e secondo vice presidente di Sala Pellegrino. Giglione si dimetterà dal Consiglio. Al suo posto subentrerà Maurizio Masone. Giglione, sacrifica il suo posto di consigliere per andare a fare l'assessore con la promessa, anche di andare a ricoprire il ruolo di segretario provinciale della Cna. Promesse elettorali. Intanto ieri il coordinatore Emilio Messana ed il capogruppo Daniele Cammilleri hanno incontrato il presidente Eugenio D'Orsi. Il Pd ha confermato di essere pronto a partecipare alla giunta politica e ritiene che l'alleanza debba essere il punti) di partenza per la costruzione dell'alternativa al centrodestra in vista delle prossime elezioni amministrative e, a tal riguardo, si farà promotore di un incontro con le altre forze della coalizione che sostengono il presidente D'Orsi e di un incontro con le forze del centrosinistra. La situazione attuale. Attualmente la giunta è composta da: Mariano Ragusa, Angelo Biondi e Vito Terrana per l'Mpa, Paolo Ferrara e Pino Montana per Forza del sud, Giovanni Nocera per l'UDC. Questi sono gli assessori cosiddetti "politici". Poi ci sono i tecnici in procinto di essere licenziati: sono Maria Teresa La Marca e Felice Lo Faso di area Pd, Lillo Volpe e Nicolina Marchese per i lealisti, Domenico Alaimo e Lillo Crapanzano il primo "tecnico d'area Udc il secondo area Granata. I cambiamenti. A questi assessori tecnici si sostituiranno i due del Pd: Ciglione e Sferrazza, Rosario Marino per i lealisti, Ignazio Amato per Fli, un altro assessore designato dall'Udc e un altro da Giancarlo Granata. Adesioni al movimento Forti e liberi. Francesco Lo Cascio, dirigente dell'assessorato regionale della Protezione civile aderisce all'associazione Autonomisti forti e liberi, che fa capo a Granata ed è inserito nel Mpa. Sabato prossimo alle 10,30 si terrà la presentazione ufficiale del movimento con l'indicazione dei coordinatori cittadini e di collegio. (PAPI)
Alleati in pressing su Lombardo: "Giunta soltanto col terzo polo"
Un governo del terzo polo alla Regione. Senza il Pd, almeno quello ufficiale, ma con la possibilità di raccogliere di volta io volta il voto dei moderati di tutti i partiti dell'Ars. E' la proposta che oggi i leader nazionali e regionali di Udc (soprattutto), Fli e Api avanzeranno al termine di un vertice romano al quale però Lombardo non è stato invitato. Oggi si riuniranno Fini con Carmelo Briguglio, Fabio Granata e Nino Lo Presti, insieme a Casini con Giampiero D'Alfa e Francesco Rutelli con Riccardo Milana per discutere di alleanze nazionali in vista di elezioni in cui il terzo polo potrebbe correre da solo: Lombardo non ha mai formalizzato l'adesione al terzo polo e la posizione dei partiti va specificata per evitare possibili liste autonome al Senato. Il vertice è in questo senso un segnale a Lombardo per rompere gli indugi. Ma D'Alia metterà sul tavolo la questione del governo regionale. Le fibrillazioni nel Pd e la difficoltà nel portare avanti la Finanziaria hanno convinto l'Udc della necessità di una svolta. I vertici del partito sono convinti che il governo non supererà l'esame della Finanziaria "o al massimo si fermerà immediatamente dopo". E allora"L'unica soluzione rischia di essere un governo politico con solo i rappresentanti del terzo polo". Sarebbe un esecutivo forte di poco più di trenta voti (Aps, FI Udc, Mpa e pezzi del gruppo Misto) ma che potrebbe contare sul sostegno d'aula eventuale di Forza del Sud e/o pezzi del Pd. Beppe Lumia - è il ragionamento-, non ricandidabile nel Pd, potrebbe guardare con interesse a questa soluzione. Scenari, per il momento. Intanto però Innocenzo Leontini, capogruppo del Pdl, incontrerà oggi Rudy Maira (Pid) e Titti Bufardeci (FdS) per scrivere la mozione di sfiducia a Lombardo. Per Leontini il testo è quasi pronto e può essere presentato subito». Ma se il Pid, dal ministro Romano a Maira si dice d'accordo, Bufardeci prende tempo: «All'incontro ci sarò. Ma bisogna valutare bene se e come farla». Parole che hanno un suono diverso all'indomani dell'incontro fra Lombardo e Miccichè in cui il sottosegretario ha chiesto al governatore di «mollare il Pd». Per Bufardeci »è un bene che il disgelo sia iniziato ma noi restiamo all'opposizione». Sul tavolo romano di oggi pomeriggio arriverà anche il tema delle Amministrative. Non è da escludere un accordo fra terzo polo e Pd, ipotesi che a Palermo farebbe crescere le quotazioni di Caterina Chinnici: la figlia del magistrato ucciso è un un tecnico su cui potrebbero convergere tutti i partiti dell'alleanza che guida la Regione.
Raccolta rifiuti, privati: i pagamenti o sarà sciopero.
E stato lanciato un ultimatum dal Comitato delle imprese dei servizi di igiene ambientale (Agesp spa, Aimeri srl Bonn slp, Dusty srl, Ecoin srl, Gesenu spa, Icos srl, Im srl, Iseda srl, Mosema spa, Sam srl, Simco srl) e dalle organizzazioni sindacali Fp-Cgil, Fit-Cisl e Uil trasporti alla Regione sulla gestione dei consorzi Ato rifiuti. L'aut aut alla Regione riguarda il pagamento immediato dei crediti che le società di privati vantano nei confronti degli Ato che si aggira ai 200 milioni di curo. Qualora il problema non venisse risolto, entro il 20 ottobre le aziende e i sindacati dichiarano che »saranno costrette ad interrompere i servizi di raccolta rifiuti e ad attuare ogni tipo di protesta per poter garantire i livelli occupazionali, la tutela ambientale e la retribuzione dei lavoratori per una sana e vera riforma».
Primi allagamenti e strade intransitabili. Il maltempo colpisce in tutti i Comuni.
Cumuli di terreno che cadono dalle scarpate che costeggiano le vie Unità d'Italia e Piersanti Mattarella ed invadono la carreggiata stradale. Scantinati allagati fra il Villaggio Peruzzo e San Leone e qualche tombino che ancora "fatica" a lasciar defluire l'acqua piovana. Alberi che sbarrano viale Emporium e la statale 15, subito dopo il bivio per Favara. Auto impantanata in una traversa del viale Le Dune, di San Leone, dove una coppietta che si era appartata in cerca di privacy ha rischiato di finire in acqua visto che l'alta marea aveva raggiunto la parte anteriore del mezzo. Auto in panne, a causa della strada allagata, al bivio Crocca per Favara e strada impercorribile, poiché piena di detriti e di pozzanghere che sembravano laghi, fra Aragona Caldare e contrada Consolida. Il maltempo, caratterizzato da una pioggia torrenziale, non da tregua e continua a creare problemi e disagi. Allagati in alcuni tratti, con il rischio di ritardi sulla tabella di marcia per la consegna dei lavori, anche alcuni dei cantieri aperti lungo la statale 640, per il raddoppio. La strada di ingresso a Castrofilippo è stata invece invasa da cumuli di detriti ed era percorribile solo su un lato della carreggiata. Serata e notte — quella fra domenica e ieri - di superlavoro, dunque, per gli operai della Provincia regionale e per quelli dell'Anas. I vigili del fuoco si sono occupati invece, in maniera particolare degli allagamenti di scantinati e magazzini e del recupero dell'autovettura che al viale Le Dune ha rischiato di finire in mare. Per riportare la vettura sulla sede stradale, - trainandola - i pompieri hanno impiegato più di un'ora e mezza di lavoro. A Sciacca un palo della pubblica illuminazione è crollato, spinto dal vento, in via Dante Alighieri. Per fortuna non c'erano auto o moto in transito, nè pedoni in questa zona che ospita anche il mercato del contadino. Sempre a Sciacca, in contrada Seniazza, un altro palo della pubblica illuminazione rischiava di cadere ed è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco, accorsi anche sulla statale 115, in territorio saccense, per un albero finito sulla sede stradale. Disagi nel Belice. Difficoltà, a causa di una fitta grandinata, per gli automobilisti in transito sulla statale 188 che conduce alla contrada Gulfa, in territorio di Santa Margherita, zona in forte pendenza. Il vento in serata ha divelto la staccionata posta a protezione di un fabbricato all'ingresso del paese, a Porta Nuova. Saltati nel pomeriggio i tombini invia Paganini. Ha provocato anche un blackout elettrico di oltre un'ora la tromba d'aria che a due riprese, domenica, si è abbattuta su Licata. Intorno alle 17 raffiche di vento a velocità di record hanno fatto crollare il grande pino che si trova all'ingresso della città per quanti arrivano dalla statale 123 e si immettono in via Campobello. L'albero, alto 10 metri, è precipitato sull'asfalto per fortuna senza ferire nessuno. Sul posto i vigili del fuoco hanno lavorato per oltre due ore per rimuovere il pino dalla strada ed il traffico ha subito forti rallentamenti. I vigili del fuoco sono intervenuti sulla statale t15 per Palma di Montechiaro, dove numerosi rami di alberi erano finiti sulla carreggiata. Anche qui traffico in tilt. Identica situazione si è verificata in contrada Canticaglione, sulla 115 per Gela. In questo caso sull'arteria sono finiti alcuni alberi che i pompieri hanno rimosso non senza difficoltà. Alcuni alberi di ulivo sono stati letteralmente sradicati dai vento in contrada Monserrato, mentre un pino è crollato anche in prossimità dell'ospedale San Giacomo d'Altopasso. Danni anche ad alcune serre della Piana la cui copertura è realizzata in plastica.