GIORNALE DI SICILIA
Cgil e Idv: «Meglio che si dimetta» Arnone: da politico, al suo fianco
Gli unici a chiedere le dimissioni del presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, sono Italia dei valori e la Cgil. Più "morbida" invece la posizione del consigliere comunale del Pd Giuseppe Arnone che invita D'Orsi a "scegliere: se difendersi da comune cittadi00 o da uomo politico, ed in questo caso Arnone si dice a fianco del presidente. L'ex assessore provinciale Stefano Castellino si dice, invece, "fiducioso".
Tenuto conto che l'etica della politica impone la salvaguardia delle istituzioni da ogni sospetto e la certezza che chi amministra debba costantemente dare dimostrazione di integrità, trasparenza e assoluto rispetto della legalità», Italia dei valori, con il suo segretario provinciale Nello Hamel, ha chiesto ai presidente D'Orsi ((fatte salve le essenziali esigenze istruttorie, di dimostrare, con assoluta concretezza e dati documentabili, la sua estraneità ai comportamenti illeciti contestati».
«In mancanza — aggiunge Hamel— "tenuto conto che la Provincia non può essere gravata dalle ripercussioni d'immagine, conseguenti ad un prevedibile lungo iter giudiziario, di rassegnare ic di-
missioni dalla carica». Accuse gravi, per la segretaria generale della Cgil Mariella Lo Bello, quelle che accompagnano il mandato di comparizione nei confronti del presidente della Provincia. «Accuse che se confermate — dice — meritano intanto le sue dimissioni».
«Accusa altrettanto grave quella di D'Orsi — sempre secondo Lo Bello - che si dice vittima di un complotto intentato contro di lui". La Cgil è certa che la magistratura chiarirà "se ad Agrigento è in attività la "fabbrica del fango" da parte dei "complottisti" o se, nel palazzo della Provincia, si sono
consumati reati che contraddicono le "marce antimafia"».
«In questi anni — scrive il consigliere Giuseppe Arnone — ho talvolta criticato D'Orsi, ma ne ho soprattutto apprezzato il coraggio con il quale ha tagliato situazioni di sperpero, clientela e malaffare. Ritengo di poter inserire D'Orsi fra i politici insensibili alla corruzione. Massima fiducia nella magistratura e nel contempo massimo amore per la verità. Per questa ragione — conclude Arnone - chiedo con forza a D'Orsi di scegliere se vuoi fare il cittadino-imputato e dunque difendersi anche con il silenzio, o se vuoi continuare a fare il politico e dunque fornire tutti i chiarimenti possibili. E se vuoi chiarire, ed è in grado di farlo, mi avrà politicamente ed immediatamente al suo fianco».
«Sono certo, che il presidente D'Orsi — ha scritto i'ex assessore provinciale Casteilino - dimostrerà la sua totale estraneità ai fatti. contestati. Sono orgoglioso di aver potuto collaborare in questi anni al suo fianco raggiungendo diversi importanti traguardi, dal risanamento dell'ente al finanziamento di diversi progetti comunitari». (CR)
«Quegli affidamenti diretti, sènza ricorrere alle trattative private))
Gerlando Cardinale
Si chiama trattativa privata e consiste nella consultazione di più ditte potenzialmente disponibili a offrire un servizio. Un ente pubblico, nella maggior parte dei casi, è obbligato a farvi ricorso. Solo dopo avere consultato quattro o cinque alberghi e avere avuto il relativo preventivo di spesa è possibile, ad esempio, stabilire qual è la soluzione più economica per ospitare una com
pagnia teatrale. Tutto questo, secondo la Procura che sta conducendo la maxi inchiesta sulle spese della Provincia regionale, non sarebbe avvenuto. D'Orsi e i suoi funzionari sono accusati di avere fatto ricorso al più semplice affidamento diretto.
I Promessi Sposi alla valle dei templi. Le spese per l'evento degli ultimi anni nel mirino della Procura. Nell'estate del 2010 la Valle dei Templi ospitò l'evento artistico forse più atteso degli ultimi venti anni: la rappresentazione de "I Promessi Sposi'. La Provincia regionale doveva organizzare l'ospitalità del cast artistico e tecnico. Una spesa da 50 mila euro che l'ente assegnò a un noto albergo nel centro della via Crispi. L'affidamento diretto, secondo il procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e il sostituto Giacomo Forte, sarebbe stato del tutto illegittimo perché si doveva fare ricorso alla cosiddetta "trattativa privata". L'imputazione è contestata in concorso con il dirigente della Provincia Ignazio Gennaro e la responsabile del procedimento Giuseppina Miccichè, entrambi indagati nel primo filone dell'inchiesta.
Non solo Renzo e Lucia. La procura contesta anche le spese per ospitare il cast di "Notre Dame De Paris".
Un anno prima, nell'estate del 2009, Agrigento ospitò un altro evento artistico di alto livello, "Il Notre Dame de Paris". Anche in questo caso la Provincia regionale doveva farsi carico dell'affidamento del servizio alberghiero. Si è trattato di una spesa di 30 mila euro. Anche in questo caso la Provincia avrebbe fatto ricorso allo stesso albergo omettendo di ricorrere alla trattativa privata. Gli indagati, per questa vicenda, sono sempre gli stessi: D'Orsi, Gennaro e Miccichè.
Nella lista delle contestazioni anche le spese connesse ad altri eventi artistici più datati nel tempo. Nel 2008, ad esempio, la Provincia organizzò la rassegna «Voci del Sud» e dovette sostenere le spese per la ristorazione. Una fattura di 535 euro che sarebbe stata liquidata in violazione di regolamenti e leggi per il mancato ricorso alla trattativa privata. Nel novembre del 2008 la Provincia deve sostenere le spese di ospitalità per l'evento "Dinner di Gala". In questa circostanza viene pagata una fattura a un albergo cittadino per l'ammontare di 5.460 euro. Spesa che, per lo stesso meccanismo, la Procura ritiene sia stata illegittima.
Troppa disinvoltura anche nelle spese per il Capodanno del 2008. Secondo la Procura di Agrigento, non è stato legittimo saldare 25 mila euro a una nota agenzia senza alcuna trattativa privata che consentisse di fare una comparazione dei prezzi. Anche in questo caso, secondo l'accusa, sarebbero stati violati regolamenti e leggi. ('GECA)
«Era in servizio, ma lavorava in casa D'Orsi Chewingum comprati per fini istituzionali»
Negli atti della Procura la vicenda dell'agronomo «assente all'Orto botanico durante l'orario di lavoro»
Gerlando Cardinale
Caffè, pasti e spuntini a tutte le ore in un noto bar di Porta di Ponte. Rinfreschi un pò troppo frequenti, secondo la Procura, che poco avrebbero a che fare con gli scopi istituzionali della Provincia Regionale di Agrigento.
Emergono nuovi particolari sull'inchiesta che vede indagati il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, con le accuse di peculato, concussione, truffa e abuso di ufficio e tredici fra
dirigenti e funzionari dell'ente.
«Chewingum acquistati per fini istituzionali».
Uno dei capitoli più consistenti dell'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto Giacomo Forte riguarda le spese di pranzi, cene e pasti intermedi effettuate in bar e ristoranti e poi rimborsate. Secondo i pm sarebbero stati commessi diversi abusi di ufficio perché le spese sarebbero state saldate senza che risultasse in alcun modo il fine istituzionale. I finanzieri hanno passato al setaccio tre anni di spese. Circa duecento pasti per un totale di quasi 17 mila euro spesi. Ne è uscito fuori un capo di imputazione chilometrico sul quale i difensori (gli avvocati Daniela Posante, Giuseppe Scozzati e Gaetano Bruna) dovranno lavorare a lungo per delineare una strategia difensiva. Il primo passo sarà quello di
decidere se rispondere alle domande degli inquirenti (l'interrogatorio è fissato per il 19 ottobre negli uffici della Finanza) o avvalersi della facoltà di non rispondere. Agli inquirenti non è sfuggita la circostanza che D'Orsi si sarebbe fatto rimborsare persino le chewingum, le gomme da masticare, comprate in un bar del centro "per ragioni istituzionali". E poi ci sa-
rebbero stati troppi caffè a tutte le ore. Il tutto per tre anni e senza che risultasse il dettaglio dei beni consumati e il perseguimento dei fini istituzionali dell'ente.
In sostanza, secondo i pm, se D'Orsi andava a pranzo con altre persone per ragioni istituzionali avrebbe dovuto fare il rendiconto dei presenti, del pasto e la motivazione del fine istituzionale. In realtà si sarebbe limitato all'indicazione generica sul numero di pasti. Su questo punto si preannuncia uno scontro interpretativo sulle leggi e i regolamenti che disciplinano la materia.
«L'agronomo dell'orto botanico nel giardino di casa D'Orsi nell'orario di servizio».
La lista delle imputazioni a carico del presidente della Provincia si apre con un'ipotesi di peculato del tutto particolare. Secondo l'accusa avrebbe destinato un agronomo in servi-zio all'orto botanico a svolgere attività lavorativa nel suo giardino di casa. I pm sostengono che lo avrebbe fatto in più circostanze e negli orari in cui l'agronomo avrebbe dovuto svolgere attività lavorativa al servizio dell'ente. Gli episodi sarebbero avvenuti lo scorso novembre. Un precedente simile, venuto fuori dopo un servizio di Striscia la notizia e approdato nelle aule giudiziarie, riguardava l'ormai noto skipper del sindaco di Palermo, Diego Cammarata: il dipendente di una ditta municipalizzata sarebbe stato destinato a tempo pieno a lavorare nella barca del sindaco. Lo stesso agronomo dell'orto botanico avrebbe messo a dimora nella casa di Montaperto del presidente D'Orsi una quarantina di palme che la Provincia aveva acquistato per rinvigorire il verde pubblico delle scuole.
Targhe, agende, penne e cartelle, spese di rappresentanza "disinvolte".
Alcune ipotesi di reato il- guardano l'acquisto di materiale per spese di rappresentanza. Nel 2010, ad esempio, per "promuovere l'immagine dell'ente" sarebbero state acquistate penne Mont Blanc di 235 euro ciascuna, servizi da scrittoio in pelle di 252 euro, agende elettroniche di 230 euro, cartelle da lavoro di 250 euro e penne di 300 euro. Una spesa complessiva di oltre 15 mila euro.
Un pò troppo, secondo la Procura, che contesta la violazione dello specifico regolamento in materia. (GECA)
Agrigentoflash
Mariella Lo Bello: "D'Orsi si dimetta"
"Accuse gravi quelle che accompagnano il mandato di comparizione nei confronti del Presidente della Provincia che, se confermate, meritano, intanto, le sue dimissioni". Lo dichiara Mariella Lo Bello in merito al caso che ha coinvolto il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, ed aggiunge. " Accusa altrettanto grave quella di D'Orsi che si dice vittima di un complotto intentato contro di lui dal PdL: partito che ha contribuito alla sua elezione. Accuse pesanti riguardano anche alcuni funzionari dell'Amministrazione provinciale per fatti che la Magistratura avrà, certamente, bene valutato prima di darli per reati e renderli alla conoscenza dell'opinione pubblica. La CGIL è certa che la Magistratura chiarirà se in Agrigento è in attività la "fabbrica del fango" da parte dei "complottisti" ovvero se, nel palazzo della provincia, si sono consumati reati che contraddicono le "marce antimafia" organizzate a San leone, proprio da D'Orsi e dal suo staff".
L'impegno umano e politico di D'Orsi secondo l'assessore Volpe
Sull'inchiesta che ha coinvolto il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, interviene l' assesore Lillo Volpe. L'amministratore, nell'esprimere incondizionata stima, senso di amicizia e solidarietà al Presidente D'Orsi, ne sottolinea, altresì, il grande impegno umano e politico volto al rilancio del territorio agrigentino: "La Provincia Regionale di Agrigento come molti sanno, è tra gli Enti pubblici economicamente più "virtuosi" d'Italia - esordisce Volpe - la notizia riportata dal quotidiano Il Sole 24 ore, del 26 maggio 2011, riprendeva i dati riportati nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 marzo 2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N.120 del 25 Maggio 2011. Il decreto prevedeva l'attribuzione di uno sconto sul Patto di Stabilità alle Province finanziariamente virtuose. Agrigento risultava tra le 24 provincie che avevano ottenuto uno "sconto" sul Patto di Stabilità. Un traguardo per il Presidente Eugenio D'Orsi - afferma l'assessore - ma, soprattutto, ha rappresentato una maggiore capacità di spesa per l'Ente. Un "tesoretto", da poter essere reinvestito sul territorio. Un impegno, per la crescita di questa provincia , che Eugenio D'Orsi ha sottoscritto, fin dal suo insediamento, con gli elettori, e che ha trovato la sua massima espressione nella ferrea volontà, da parte del Presidente, di realizzare una struttura aeroportuale in provincia di Agrigento, nelle adeguate politiche di investimento nell'edilizia scolastica e nel potenziamento e messa in sicurezza della rete stradale provinciale. Attività di welfare che non sono passate inosservate alla gente comune. Infatti, è sempre Il Sole 24 ore a pubblicare i dati del Governance Poll 2009 ( il giudizio dei cittadini sui leader delle amministrazioni comunali, provinciale e regionali) dove, Eugenio Benedetto D'Orsi, si attesta al 6° posto della classifica tra i Presidenti di Provincia più amati d'Italia, con il 60% di consenso (dato medio calcolato sul livello di soddisfazione espresso dai cittadini sull'operato di tutti i Presidenti di Provincia). Un dato importante che verrà, successivamente, avallato da un'altra società nazionale di statistica la Fullresearch (www.fullresearch.it). Infatti, ancora una volta il Presidente della Provincia di Agrigento risulta ai primi posti tra gli Amministratori più amati della Penisola; un risultato soddisfacente, che colloca Eugenio D'Orsi al 7° posto della classifica, con il 64,3 % dei consensi. Questi riconoscimenti - continua Lillo Volpe - D'Orsi se li è sempre conquistati sul campo di battaglia. Un confronto duro e difficile, spesso pieno di ostacoli: ancora non hanno un nome i responsabili degli atti intimidatori che il Presidente e la sua famiglia hanno dovuto subire. Per questi motivi sprono il Presidente D'Orsi ad andare avanti senza indietreggerà di un solo passo. Egli saprà arginare il problema, aggredendolo con la forza del suo impegno civile e sociale, intriso di legalità ed onestà. Il Presidente della Provincia sta vivendo un momento sicuramente difficile. Ma, siamo sicuri, che grazie alla grinta che contraddistingue la sua forte personalità , la macchina burocratica dell'Ente non subirà brusche frenate o pericolosi rallentamenti. L'azione amministrativa andrà avanti, così come l' impegno politico di un uomo che, da educatore e pedagogista ha dedicata la sua vita alla scuola ed alla sua famiglia, lavorando con la profonda dedizione e la serenità che contraddistinguono la persona retta e per bene, mai scalfita da inchieste giudiziarie, e che ha fatto della trasparenza, della lealtà, dell'equilibrio e del rispetto per la giustizia la sua ragione di vita. Oggi , più che mai, il Presidente Eugenio D'Orsi può contare sul sostegno di quanti, tanti, lo stimano: amici, esponenti politici o semplici cittadini che gli riconoscono una preparazione, un equilibrio e quella intuizione politica ed amministrativa che ha portato la Provincia Regionale di Agrigento ad elevarsi dagli ultimi posti delle classifiche dove era stata relegata per anni, e che nutrono in lui una speranza: vedere, finalmente, realizzato l'aeroporto in provincia di Agrigento".
Sulla vicenda D'Orsi è intervenuto anche l'ex assessore Stefano Castellino:"Sono certo, che il Presidente Eugenio D'Orsi dimostrerà la sua totale estraneità ai fatti contestati, avendo come lui piena fiducia nella magistratura, sono orgoglioso di aver potuto collaborare in questi anni al suo fianco raggiungendo diversi importanti traguardi, dal risanamento dell'ente al finanziamento di diversi progetti comunitari. Al Presidente ed all' amico Eugenio D'Orsi tutta la mia solidarietà e l'affetto di sempre! Esprimo, altresì, solidarietà ed affetto per i dirigenti e funzionari che ho avuto modo di coordinare in questi anni e che si sono distinti per onestà impegno e professionalità, dal Settore Agricoltura e Trasporti, a quello della Cultura, ed in particolar modo al Settore Ambiente Territorio e Politiche Comunitarie, con il quale abbiamo raggiunto traguardi notevolissimi e che rappresenta un esempio di efficienza ed operosità fuori dal comune".
Arnone su vicenda D'Orsi: "Si faccia chiarezza"
Il consigliere comunale Giuseppe Arnone interviene sul caso D'Orsi: "Le 40 piantine, il pranzo da 300 euro: dimensioniamo la vicenda e si faccia chiarezza al più presto D'Orsi scelga se difendersi da comune cittadino, anche con il silenzio, oppure lo faccia da uomo politico che vuol continuare ad amministrare la cosa pubblica, e in tal caso contribuisca a fare chiarezza. Sono certo D'Orsi, da uomo coraggioso, che opterà per questa seconda ipotesi, e in tal caso mi vedrà politicamente al suo fianco".
Agrigentoweb
DALLA PROVINCIA | Volpe: "L'azione amministrativa della Provincia non subirà rallentamenti"
Scritto da Redazione Agrigento,
Sull'inchiesta che ha coinvolto il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, interviene l' assessore Lillo Volpe.
L'amministratore, nell'esprimere incondizionata stima, senso di amicizia e solidarietà al Presidente D'Orsi, ne sottolinea, altresì, il grande impegno umano e politico volto al rilancio del territorio agrigentino: "La Provincia Regionale di Agrigento come molti sanno, è tra gli Enti pubblici economicamente più "virtuosi" d'Italia - esordisce Volpe - la notizia riportata dal quotidiano Il Sole 24 ore, del 26 maggio 2011, riprendeva i dati riportati nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 marzo 2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N.120 del 25 Maggio 2011. Il decreto prevedeva l'attribuzione di uno sconto sul Patto di Stabilità alle Province finanziariamente virtuose. Agrigento risultava tra le 24 provincie che avevano ottenuto uno "sconto" sul Patto di Stabilità.
Un traguardo per il Presidente Eugenio D'Orsi - afferma l'assessore - ma, soprattutto, ha rappresentato una maggiore capacità di spesa per l'Ente. Un "tesoretto", da poter essere reinvestito sul territorio.
Un impegno, per la crescita di questa provincia , che Eugenio D'Orsi ha sottoscritto, fin dal suo insediamento, con gli elettori, e che ha trovato la sua massima espressione nella ferrea volontà, da parte del Presidente, di realizzare una struttura aeroportuale in provincia di Agrigento, nelle adeguate politiche di investimento nell'edilizia scolastica e nel potenziamento e messa in sicurezza della rete stradale provinciale.
Attività di welfare che non sono passate inosservate alla gente comune. Infatti, è sempre Il Sole 24 ore a pubblicare i dati del Governance Poll 2009 ( il giudizio dei cittadini sui leader delle amministrazioni comunali, provinciale e regionali) dove, Eugenio Benedetto D'Orsi, si attesta al 6° posto della classifica tra i Presidenti di Provincia più amati d'Italia, con il 60% di consenso (dato medio calcolato sul livello di soddisfazione espresso dai cittadini sull'operato di tutti i Presidenti di Provincia). Un dato importante che verrà, successivamente, avallato da un'altra società nazionale di statistica la Fullresearch (www.fullresearch.it). Infatti, ancora una volta il Presidente della Provincia di Agrigento risulta ai primi posti tra gli Amministratori più amati della Penisola; un risultato soddisfacente, che colloca Eugenio D'Orsi al 7° posto della classifica, con il 64,3 % dei consensi. Questi riconoscimenti - continua Lillo Volpe - D'Orsi se li è sempre conquistati sul campo di battaglia. Un confronto duro e difficile, spesso pieno di ostacoli: ancora non hanno un nome i responsabili degli atti intimidatori che il Presidente e la sua famiglia hanno dovuto subire. Per questi motivi sprono il Presidente D'Orsi ad andare avanti senza indietreggerà di un solo passo. Egli saprà arginare il problema, aggredendolo con la forza del suo impegno civile e sociale, intriso di legalità ed onestà.
Il Presidente della Provincia sta vivendo un momento sicuramente difficile. Ma, siamo sicuri, che grazie alla grinta che contraddistingue la sua forte personalità , la macchina burocratica dell'Ente non subirà brusche frenate o pericolosi rallentamenti. L'azione amministrativa andrà avanti, così come l' impegno politico di un uomo che, da educatore e pedagogista ha dedicata la sua vita alla scuola ed alla sua famiglia, lavorando con la profonda dedizione e la serenità che contraddistinguono la persona retta e per bene, mai scalfita da inchieste giudiziarie, e che ha fatto della trasparenza, della lealtà, dell'equilibrio e del rispetto per la giustizia la sua ragione di vita.
Oggi , più che mai, il Presidente Eugenio D'Orsi può contare sul sostegno di quanti, tanti, lo stimano: amici, esponenti politici o semplici cittadini che gli riconoscono una preparazione, un equilibrio e quella intuizione politica ed amministrativa che ha portato la Provincia Regionale di Agrigento ad elevarsi dagli ultimi posti delle classifiche dove era stata relegata per anni, e che nutrono in lui una speranza: vedere, finalmente, realizzato l'aeroporto in provincia di Agrigento.
APPALTI | Aggiudicati lavori per la manutenzione delle strade provinciali
Scritto da Redazione Agrigento
Continua il lavoro dell'Ufficio Gare della Provincia Regionale di Agrigento per l'aggiudicazione dei lavori di manutenzione ordinaria sulle strade provinciali. Sono state infatti aggiudicate due gare d'appalto per un importo complessivo di oltre 120 mila euro. La prima gara è relativa ai lavori di manutenzione ordinaria e pronto intervento della viabilità zona Nord - contratto aperto 2010 (Cod. CIG: 1742740A88), ed è stata aggiudicata alla ditta ARIS SRL, che ha offerto il ribasso del 22,8484 % per un importo contrattuale di € 63.437,20. Alla gara hanno partecipato 167 imprese (con l'esclusione di 12).
La seconda gara riguarda invece i lavori di manutenzione ordinaria e pronto intervento della viabilità zona Ovest - contratto aperto 2010 (Cod. CIG: 0968985FB3) ed è stata aggiudicata all'impresa Vullo Salvatore s.r.l. che ha offerto il ribasso del 22,8317% per un importo contrattuale di € 63.450.40. Anche in questo caso sono state escluse 12 delle 167 imprese partecipanti.
I lavori in questione consentiranno un miglioramento delle condizioni generali delle strade interessate, e in questo senso esprime soddisfazione il Presidente D'Orsi secondo il quale "nonostante l'esiguità delle somme disponibili e i vincoli del Patto di Stabilità la Provincia, grazie all'ottimo lavoro dell'Ufficio Gare, continua ad investire risorse per aumentare la sicurezza delle strade di sua competenza, sviluppando al tempo stesso occasioni di lavoro per le imprese in un momento economico molto difficile".
Infoagrigento
Volpe "l'azione amministrativa della Provincia non subirà rallentamenti"
Sull'inchiesta che ha coinvolto il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, interviene l' assesore Lillo Volpe.
L'amministratore, nell'esprimere incondizionata stima, senso di amicizia e solidarietà al Presidente D'Orsi, ne sottolinea, altresì, il grande impegno umano e politico volto al rilancio del territorio agrigentino: "La Provincia Regionale di Agrigento come molti sanno, è tra gli Enti pubblici economicamente più "virtuosi" d'Italia - esordisce Volpe - la notizia riportata dal quotidiano Il Sole 24 ore, del 26 maggio 2011, riprendeva i dati riportati nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 marzo 2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N.120 del 25 Maggio 2011. Il decreto prevedeva l'attribuzione di uno sconto sul Patto di Stabilità alle Province finanziariamente virtuose. Agrigento risultava tra le 24 provincie che avevano ottenuto uno "sconto" sul Patto di Stabilità.
Un traguardo per il Presidente Eugenio D'Orsi - afferma l'assessore - ma, soprattutto, ha rappresentato una maggiore capacità di spesa per l'Ente. Un "tesoretto", da poter essere reinvestito sul territorio.
Un impegno, per la crescita di questa provincia , che Eugenio D'Orsi ha sottoscritto, fin dal suo insediamento, con gli elettori, e che ha trovato la sua massima espressione nella ferrea volontà, da parte del Presidente, di realizzare una struttura aeroportuale in provincia di Agrigento, nelle adeguate politiche di investimento nell'edilizia scolastica e nel potenziamento e messa in sicurezza della rete stradale provinciale.
Attività di welfare che non sono passate inosservate alla gente comune. Infatti, è sempre Il Sole 24 ore a pubblicare i dati del Governance Poll 2009 ( il giudizio dei cittadini sui leader delle amministrazioni comunali, provinciale e regionali) dove, Eugenio Benedetto D'Orsi, si attesta al 6° posto della classifica tra i Presidenti di Provincia più amati d'Italia, con il 60% di consenso (dato medio calcolato sul livello di soddisfazione espresso dai cittadini sull'operato di tutti i Presidenti di Provincia). Un dato importante che verrà, successivamente, avallato da un'altra società nazionale di statistica la Fullresearch (www.fullresearch.it). Infatti, ancora una volta il Presidente della Provincia di Agrigento risulta ai primi posti tra gli Amministratori più amati della Penisola; un risultato soddisfacente, che colloca Eugenio D'Orsi al 7° posto della classifica, con il 64,3 % dei consensi. Questi riconoscimenti - continua Lillo Volpe - D'Orsi se li è sempre conquistati sul campo di battaglia. Un confronto duro e difficile, spesso pieno di ostacoli: ancora non hanno un nome i responsabili degli atti intimidatori che il Presidente e la sua famiglia hanno dovuto subire. Per questi motivi sprono il Presidente D'Orsi ad andare avanti senza indietreggerà di un solo passo. Egli saprà arginare il problema, aggredendolo con la forza del suo impegno civile e sociale, intriso di legalità ed onestà.
Il Presidente della Provincia sta vivendo un momento sicuramente difficile. Ma, siamo sicuri, che grazie alla grinta che contraddistingue la sua forte personalità , la macchina burocratica dell'Ente non subirà brusche frenate o pericolosi rallentamenti. L'azione amministrativa andrà avanti, così come l' impegno politico di un uomo che, da educatore e pedagogista ha dedicata la sua vita alla scuola ed alla sua famiglia, lavorando con la profonda dedizione e la serenità che contraddistinguono la persona retta e per bene, mai scalfita da inchieste giudiziarie, e che ha fatto della trasparenza, della lealtà, dell'equilibrio e del rispetto per la giustizia la sua ragione di vita.
Oggi , più che mai, il Presidente Eugenio D'Orsi può contare sul sostegno di quanti, tanti, lo stimano: amici, esponenti politici o semplici cittadini che gli riconoscono una preparazione, un equilibrio e quella intuizione politica ed amministrativa che ha portato la Provincia Regionale di Agrigento ad elevarsi dagli ultimi posti delle classifiche dove era stata relegata per anni, e che nutrono in lui una speranza: vedere, finalmente, realizzato l'aeroporto in provincia di Agrigento.
Vicenda D'Orsi: l'intervento di Arnone (PD)
Scritto da Redazione
"In questi anni ho talvolta criticato D'Orsi, ma ne ho soprattutto apprezzato il coraggio con il quale ha tagliato, facendo pulizia, situazioni di sperpero, clientela e malaffare: gli agrigentini devono ringraziarlo per avere licenziato Massinelli, vero vampiro delle casse provinciali (oltre che del bilancio regionale), per aver azzerato l'APEA, altra fonte di inutili sprechi, ente mangiasoldi di gettoni di presenza e indennità, per aver inviato in archivio il folle progetto dell'aeroporto di Racalmuto.Per queste ragioni, ho ritenuto e tuttora ritengo di poter inserire D'Orsi tra i politici insensibili alla corruzione". A parlare è il consigliere comunale del Pd di Agrigento, Giuseppe Arnone.
"Avendo letto le accuse a lui mosse dalla Procura di Agrigento - ha proseguito - mi sono permesso di chiamarlo e, per mia autonoma decisione, intendo rendere pubblico il colloquio. Gli ho chiesto, in particolare, notizie della vicenda che sta sui titoli dei giornali, cioè quella delle 40 palme. D'Orsi mi ha spiegato che tratta vasi di 40 piantine, al disotto dei 30 cm, complessivamente del valore di una cassata, o di una bella torta gelato, cioè tutte assieme le 40 piantine, valgono poco più di 50 euro. Leggo adesso sui giornali che tra le contestazioni vi sarebbe un pranzo o una cena da 300 euro, cioè un'altra vicenda che può essere frutto di leggerezza, sciatteria, trascuratezza, ma che mi pare distante da particolari logiche di tangenti o malaffare, come quelle, ad esempio, degli appalti truccati della Nettezza Urbana per 45 miliardi, dell'imbroglio del depuratore per 5 miliardi, dell'appalto truccato di Favara Ovest per 5 miliardi. Qui stiamo parlando, al momento, di pranzi da trecento euro, di cento euro di piantine e di sconti o pseudo tali, nell'ordine di qualche migliaio di euro, ottenuti da imprese".
"Massima fiducia nella Magistratura e, nel contempo, massimo amore per la verità. E massimo rispetto per la dignità. Per questa ragione, chiedo con forza a D'Orsi di scegliere se vuol fare il cittadino - imputato che adotta tutte le strategie che vuole, anche quella del silenzio o, se vuol continuare a fare il politico che aspira al consenso della gente. Per cui, la mia pubblica richiesta a D'Orsi è: o sceglie di difendersi da cittadino, anche con il silenzio - e in questo caso, a mio parere, non può continuare ad amministrare - o, se vuol continuare a fare politica, convochi i giornalisti e sia trasparente, fornisca tutti i chiarimenti possibili. E se vuole chiarire, ed è ingrado di farlo, mi avrà politicamente e immediatamente al suo fianco. Ritengo D'Orsi un uomo coraggioso, e sono certo che sceglierà la seconda ipotesi", ha concluso Arnone.
Vicenda D'Orsi, intervento dell'IDV: "dimostri subito la propria innocenza"
Scritto da Redazione
"Il partito dell'Italia dei Valori di Agrigento, appresa la notizia delle ipotesi di reato contestate al Presidente della Provincia Prof. Eugenio D'orsi , tenuto conto che l'etica della politica impone la salvaguardia delle Istituzioni da ogni sospetto e la certezza che chi amministra debba costantemente dare dimostrazione di integrità, trasparenza e assoluto rispetto della legalità, chiede al Presidente D'Orsi, fatte salve le essenziali esigenze istruttorie, di dimostrare all'opinione pubblica con assoluta concretezza e dati documentabili, la sua estraneità ai comportamenti illeciti contestati (di cui si ha solo notizia di stampa) o, in mancanza, tenuto conto che l'Ente Provincia non può essere gravato dalle ripercussioni di immagine conseguenti ad un prevedibile lungo iter giudiziario, rassegnare le dimissioni dalla carica che , pur nel contesto della salvaguardia dei principi dello Stato di diritto e della presunzione di innocenza, sono una decisione ineludibile per chi crede che nel dovere di anteporre le istituzioni alla politica". E' quanto si legge in una nota stampa dell'Italia dei Valori, firmata dal segretario provinciale del partito Nello Hamel.
Aggiudicati lavori per la manutenzione delle strade provinciali
Continua il lavoro dell'Ufficio Gare della Provincia Regionale di Agrigento per l'aggiudicazione dei lavori di manutenzione ordinaria sulle strade provinciali. Sono state infatti aggiudicate due gare d'appalto per un importo complessivo di oltre 120 mila euro. La prima gara è relativa ai lavori di manutenzione ordinaria e pronto intervento della viabilità zona Nord - contratto aperto 2010 (Cod. CIG: 1742740A88), ed è stata aggiudicata alla ditta ARIS SRL, che ha offerto il ribasso del 22,8484 % per un importo contrattuale di € 63.437,20. Alla gara hanno partecipato 167 imprese (con l'esclusione di 12).
La seconda gara riguarda invece i lavori di manutenzione ordinaria e pronto intervento della viabilità zona Ovest - contratto aperto 2010 (Cod. CIG: 0968985FB3) ed è stata aggiudicata all'impresa Vullo Salvatore s.r.l. che ha offerto il ribasso del 22,8317% per un importo contrattuale di € 63.450.40
Anche in questo caso sono state escluse 12 delle 167 imprese partecipanti.
I lavori in questione consentiranno un miglioramento delle condizioni generali delle strade interessate, e in questo senso esprime soddisfazione il Presidente D'Orsi secondo il quale "nonostante l'esiguità delle somme disponibili e i vincoli del Patto di Stabilità la Provincia, grazie all'ottimo lavoro dell'Ufficio Gare, continua ad investire risorse per aumentare la sicurezza delle strade di sua competenza, sviluppando al tempo stesso occasioni di lavoro per le imprese in un momento economico molto difficile".
Perlacittà
Caso D'Orsi: solidarietà di Lillo Volpe e dell'ex assessore Castellino
di Redazione
Sull'inchiesta che ha coinvolto il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, interviene l' assessore Lillo Volpe.
"L'amministratore, nell'esprimere incondizionata stima, senso di amicizia e solidarietà al Presidente D'Orsi, ne sottolinea, altresì, il grande impegno umano e politico volto al rilancio del territorio agrigentino: "La Provincia Regionale di Agrigento come molti sanno, è tra gli Enti pubblici economicamente più "virtuosi" d'Italia - esordisce Volpe - la notizia riportata dal quotidiano Il Sole 24 ore, del 26 maggio 2011, riprendeva i dati riportati nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 marzo 2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N.120 del 25 Maggio 2011. Il decreto prevedeva l'attribuzione di uno sconto sul Patto di Stabilità alle Province finanziariamente virtuose. Agrigento risultava tra le 24 provincie che avevano ottenuto uno "sconto" sul Patto di Stabilità.
Un traguardo per il Presidente Eugenio D'Orsi - afferma l'assessore - ma, soprattutto, ha rappresentato una maggiore capacità di spesa per l'Ente. Un "tesoretto", da poter essere reinvestito sul territorio.
Un impegno, per la crescita di questa provincia , che Eugenio D'Orsi ha sottoscritto, fin dal suo insediamento, con gli elettori, e che ha trovato la sua massima espressione nella ferrea volontà, da parte del Presidente, di realizzare una struttura aeroportuale in provincia di Agrigento, nelle adeguate politiche di investimento nell'edilizia scolastica e nel potenziamento e messa in sicurezza della rete stradale provinciale.
Attività di welfare che non sono passate inosservate alla gente comune. Infatti, è sempre Il Sole 24 ore a pubblicare i dati del Governance Poll 2009 ( il giudizio dei cittadini sui leader delle amministrazioni comunali, provinciale e regionali) dove, Eugenio Benedetto D'Orsi, si attesta al 6° posto della classifica tra i Presidenti di Provincia più amati d'Italia, con il 60% di consenso (dato medio calcolato sul livello di soddisfazione espresso dai cittadini sull'operato di tutti i Presidenti di Provincia). Un dato importante che verrà, successivamente, avallato da un'altra società nazionale di statistica la Fullresearch (www.fullresearch.it). Infatti, ancora una volta il Presidente della Provincia di Agrigento risulta ai primi posti tra gli Amministratori più amati della Penisola; un risultato soddisfacente, che colloca Eugenio D'Orsi al 7° posto della classifica, con il 64,3 % dei consensi. Questi riconoscimenti - continua Lillo Volpe - D'Orsi se li è sempre conquistati sul campo di battaglia. Un confronto duro e difficile, spesso pieno di ostacoli: ancora non hanno un nome i responsabili degli atti intimidatori che il Presidente e la sua famiglia hanno dovuto subire. Per questi motivi sprono il Presidente D'Orsi ad andare avanti senza indietreggerà di un solo passo. Egli saprà arginare il problema, aggredendolo con la forza del suo impegno civile e sociale, intriso di legalità ed onestà.
Il Presidente della Provincia sta vivendo un momento sicuramente difficile. Ma, siamo sicuri, che grazie alla grinta che contraddistingue la sua forte personalità , la macchina burocratica dell'Ente non subirà brusche frenate o pericolosi rallentamenti. L'azione amministrativa andrà avanti, così come l' impegno politico di un uomo che, da educatore e pedagogista ha dedicata la sua vita alla scuola ed alla sua famiglia, lavorando con la profonda dedizione e la serenità che contraddistinguono la persona retta e per bene, mai scalfita da inchieste giudiziarie, e che ha fatto della trasparenza, della lealtà, dell'equilibrio e del rispetto per la giustizia la sua ragione di vita.
Oggi , più che mai, il Presidente Eugenio D'Orsi può contare sul sostegno di quanti, tanti, lo stimano: amici, esponenti politici o semplici cittadini che gli riconoscono una preparazione, un equilibrio e quella intuizione politica ed amministrativa che ha portato la Provincia Regionale di Agrigento ad elevarsi dagli ultimi posti delle classifiche dove era stata relegata per anni, e che nutrono in lui una speranza: vedere, finalmente, realizzato l'aeroporto in provincia di Agrigento".
Stefano Castellino (ex Assessore Provinciale): "Sono certo, che il Presidente Eugenio D'Orsi dimostrerà la sua totale estraneità ai fatti contestati, avendo come lui piena fiducia nella magistratura, sono orgoglioso di aver potuto collaborare in questi anni al suo fianco raggiungendo diversi importanti traguardi, dal risanamento dell'ente al finanziamento di diversi progetti comunitari. Al Presidente ed all'amico Eugenio D'Orsi tutta la mia solidarietà e l'affetto di sempre! Esprimo, altresì, solidarietà ed affetto per i dirigenti e funzionari che ho avuto modo di coordinare in questi anni e che si sono distinti per onestà impegno e professionalità, dal Settore Agricoltura e Trasporti, a quello della Cultura, ed in particolar modo al Settore Ambiente Territorio e Politiche Comunitarie, con il quale abbiamo raggiunto traguardi notevolissimi e che rappresenta un esempio di efficienza ed operosità fuori dal comune".
Sicilia24h
Inchiesta D'Orsi: bisogna sapere aspettare...
Inizio questo Filo di Nota con una dovuta precisazione che riguarda l'articolo che abbiamo pubblicato ieri sulla vicenda D'Orsi. Tale circostanza è stata la ghiotta occasione per i soliti noti per lasciarsi andare a sfoghi repressi che aspettano il momento per essere esternati,
Commenti giustizialisti, di condanna a priori e senza appello e richiesta di dimissioni immediate; senza contare le porcate scritte nei confronti del presidente della Provincia Eugenio 'Orsi. Insomma, un vero e proprio gioco al massacro che questo giornale non consente assolutamente nè ha intenzione di prestare il fianco a chi, possibilmente, ha ordito tutta questa vicenda (c'è chi parla di complotto...)
Non vogliamo assolutamente credere che dietro questa storia, apparentemente brutta, ci sia stato davvero un complotto (come sostiene lo stesso D'Orsi) perchè se cominciamo a girare e rigirare su quanto accaduto e soprattutto sui sospetti lanciati dal presidente la situazione comincia a farsi più delicata e di quanto possa apparire.
Del resto, in politica, complotti, tragedie, spunnapedi e quanto altro di squallido sono sempre esistiti; sappiamo tutti che quello che si dice e si promette oggi può essere ribaltato nel giro di 24 ore e pertanto tale circostanza non ci scalfisce minimamente e non ci autorizza a scandalizzarci più di tanto.
Se entrano in ballo, però, le Istituzioni, quelle con la I maiuscola, la vicenda diventa, come dicevamo prima, un attimino più complessa e delicata; è lontana anni luce da parte nostra osare di pensare che pezzi delle Istituzioni possano prestare il fianco ai voltafaccia dei quali, il mondo politico, si nutre quotidianamente.
D'orsi deve stare tranquillo; la professionalità di quella parte di Procura agrigentina che ha in mano il fascicolo delle penne, degli alberelli e delle cene non si discute; c'è di più: quell'apparato investigativo offre anche la certezza che verrà effettuato un lavoro minuzioso e preciso come farebbe un orafo di Valenza quando cesella perle e perline d'oro in pochi millimetri di spazio.
Ovviamente, le parole di D'Orsi, lasciano serie perplessità quando sostiene che "tutto, è iniziato dopo che una fetta di assessori di un partito politico è stata buttata fuori dalla giunta..."
Noi non ci crediamo, ma come si dice dalle nostre parti "un ci cridiri ma guardati..."; guai, e sottolineamo guai, se nelle parole di D'Orsi c'è il semplice sospetto di un briciolo di verità; una verità, tra l'altro, che lo stesso D'Orsi ha dichiarato di portare subito a conoscenza dell'opinione pubblica oltre che sui tavoli dei magistrati che hanno in mano l'inchiesta.
Per quanto ci riguarda D'Orsi deve stare al suo posto ed andare avanti per la sua strada amministrativa che ha tanto bisogno di attenzioni; non dimentichi mai, il presidente, che la nostra terra è relegata all'ultimo posto in classifica nazionale e che eventi giudiziari come quelli che lo hanno colpito non possono e non devono distogliere o frenare il tortuoso percorso amministrativo.
Ricordi bene, D'Orsi, che vicende come quelle di Graci, De Rubeis e Petrotto, rispettivamente sindaci di Licata, Lampedusa e Racalmuto, dopo avere subito vicissitudini giudiziarie alquanto pesanti, oggi si ritrovano ad amministrare da primo cittadino come se nulla fosse accaduto, fatta eccezione per Petrotto che con grande dignità e signorilità ha deciso di dimettersi un minuto dopo essere stato colpito dal provvedimento giudiziario e per il quale, oggi, se ne chiede l'archiviazione "per fatti che non sono penalmente rilevabili..."
Raccapricciante è stato quando De Rubeis, uscito dal carcere, appena giunto a Lampedusa ha indossato nuovamente la fascia tricolore e si è seduto sullo scranno più alto del Comune di Lampedusa.
Per carità, a scanso di equivoci e prima che qualche buontempone cominci a sbizzarrirsi, precisiamo che non stiamo difendendo nessuno anche perchè si tratta di procedimenti penali a loro carico che sono ancora aperti e in attesa di giudizio finale.
Un giudizio finale che non hanno saputo aspettare coloro i quali, nella giornata di ieri, si sono scatenati nei commenti contro D'orsi in modo volgare, osceno e sprezzante condannandolo a priori senza possibilità di appello.
Questo giornale, invece, oltre a detestare i giustizialisti dell'ultima ora ha anche la bontà e la pazienza di sapere aspettare..,
Caso d'Orsi, Volpe: nessun rallentamento dell'azione amministrativa
Sull'inchiesta che ha coinvolto il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, interviene l' assesore Lillo Volpe.
L'amministratore, nell'esprimere incondizionata stima, senso di amicizia e solidarietà al Presidente D'Orsi, ne sottolinea, altresì, il grande impegno umano e politico volto al rilancio del territorio agrigentino: "La Provincia Regionale di Agrigento come molti sanno, è tra gli Enti pubblici economicamente più "virtuosi" d'Italia - esordisce Volpe - la notizia riportata dal quotidiano Il Sole 24 ore, del 26 maggio 2011, riprendeva i dati riportati nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 marzo 2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N.120 del 25 Maggio 2011. Il decreto prevedeva l'attribuzione di uno sconto sul Patto di Stabilità alle Province finanziariamente virtuose. Agrigento risultava tra le 24 provincie che avevano ottenuto uno "sconto" sul Patto di Stabilità.
Un traguardo per il Presidente Eugenio D'Orsi - afferma l'assessore - ma, soprattutto, ha rappresentato una maggiore capacità di spesa per l'Ente. Un "tesoretto", da poter essere reinvestito sul territorio.
Un impegno, per la crescita di questa provincia , che Eugenio D'Orsi ha sottoscritto, fin dal suo insediamento, con gli elettori, e che ha trovato la sua massima espressione nella ferrea volontà, da parte del Presidente, di realizzare una struttura aeroportuale in provincia di Agrigento, nelle adeguate politiche di investimento nell'edilizia scolastica e nel potenziamento e messa in sicurezza della rete stradale provinciale.
Attività di welfare che non sono passate inosservate alla gente comune. Infatti, è sempre Il Sole 24 ore a pubblicare i dati del Governance Poll 2009 ( il giudizio dei cittadini sui leader delle amministrazioni comunali, provinciale e regionali) dove, Eugenio Benedetto D'Orsi, si attesta al 6° posto della classifica tra i Presidenti di Provincia più amati d'Italia, con il 60% di consenso (dato medio calcolato sul livello di soddisfazione espresso dai cittadini sull'operato di tutti i Presidenti di Provincia). Un dato importante che verrà, successivamente, avallato da un'altra società nazionale di statistica la Fullresearch (www.fullresearch.it). Infatti, ancora una volta il Presidente della Provincia di Agrigento risulta ai primi posti tra gli Amministratori più amati della Penisola; un risultato soddisfacente, che colloca Eugenio D'Orsi al 7° posto della classifica, con il 64,3 % dei consensi. Questi riconoscimenti - continua Lillo Volpe - D'Orsi se li è sempre conquistati sul campo di battaglia. Un confronto duro e difficile, spesso pieno di ostacoli: ancora non hanno un nome i responsabili degli atti intimidatori che il Presidente e la sua famiglia hanno dovuto subire. Per questi motivi sprono il Presidente D'Orsi ad andare avanti senza indietreggerà di un solo passo. Egli saprà arginare il problema, aggredendolo con la forza del suo impegno civile e sociale, intriso di legalità ed onestà.
Il Presidente della Provincia sta vivendo un momento sicuramente difficile. Ma, siamo sicuri, che grazie alla grinta che contraddistingue la sua forte personalità , la macchina burocratica dell'Ente non subirà brusche frenate o pericolosi rallentamenti. L'azione amministrativa andrà avanti, così come l' impegno politico di un uomo che, da educatore e pedagogista ha dedicata la sua vita alla scuola ed alla sua famiglia, lavorando con la profonda dedizione e la serenità che contraddistinguono la persona retta e per bene, mai scalfita da inchieste giudiziarie, e che ha fatto della trasparenza, della lealtà, dell'equilibrio e del rispetto per la giustizia la sua ragione di vita.
Oggi , più che mai, il Presidente Eugenio D'Orsi può contare sul sostegno di quanti, tanti, lo stimano: amici, esponenti politici o semplici cittadini che gli riconoscono una preparazione, un equilibrio e quella intuizione politica ed amministrativa che ha portato la Provincia Regionale di Agrigento ad elevarsi dagli ultimi posti delle classifiche dove era stata relegata per anni, e che nutrono in lui una speranza: vedere, finalmente, realizzato l'aeroporto in provincia di Agrigento.
Provincia, Falsone (Mpa): nomina Terrana valore aggiunto
"Esprimo viva soddisfazione personale e del gruppo consiliare per la nomina di Vito Terrana ad Assessore Provinciale della giunta D'Orsi, nella certezza che saprà essere un valore aggiunto ed una risorsa per la nuova compagine di governo della Provincia. Crediamo soprattutto che saprà raffigurare al meglio le aspettative di rinascita del nostro territorio ed in particolar modo della nostra Campobello". Lo afferma in una nota il commissario cittadino di Campobello di Licata, Gianluca Falsone.
"Vogliamo - si conclude la nota - sottolineare come la nomina di Terrana sia uno straordinario riconoscimento che premia congiuntamente il suo lavoro di vice Sindaco e dell'intero gruppo politico MpA di Campobello.Siamo consapevoli di rappresentare le istanze del territorio e di poter fare riferimento a delle personalità tra le più rappresentative del nostro Movimento in provincia di Agrigento come l'on. Roberto Di Mauro e il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi ai quali rivolgiamo un sentito ringraziamento per la loro presenza continua in questa parte di provincia per troppo tempo dimenticata e che oggi spera in un rilancio socio-economico in particolar modo attraverso la realizzazione dell'aeroporto in territorio di Licata".
Grandangolo
D'Orsi ed Hamel non risponderanno alle domande dei Pm
Eugenio D'Orsi, presidente della Provincia, raggiunto da invito a comparire, dovrebbe essere interrogato il prossimo 19 ottobre. Piero Hamel, dirigente provinciale, ultimo di quattordici indagati, dovrebbe essere interrogato due giorni prima, il 17 ottobre. In realtà nessuno dei due risponderà alle domande dei pubblici ministeri Ignazio Fonzo (procuratore aggiunto) e Giacomo Forte (sostituto procuratore della Repubblica). La strategia difensiva del collegio di difesa del presidente D'Orsi, peraltro non compiutamente affinata, prevede la richiesta di differimento dell'interrogatorio e, ottenuto tale rinvio, nessun a risposta ai Pm. Con ogni probabilità anche Hamel chiederà un differimento dell'interrogatorio e, ad ogni buon conto, difficilmente darà seguito alle domande dei pubblici ministeri, avvalendosi della facoltà, prevista dalla legge, di non rispondere. L'inchiesta alla Provincia, come detto, vede 14 indagati. Ecco i nomi: Ignazio Gennaro, 53 anni; Antonino Amato, 60 anni; Paolo Muratore, 54 anni; Giuseppina Miccichè, 55 anni; Giuseppe Montana Lampo, 58 anni; Antonia Giglione, 53 anni; Antonino Graci, 61 anni; Gaetano Gucciardo, 59 anni; Giuseppe Morreale, 59 anni; Anna Capizzi 51 anni; Bernardo Barone, 58 anni e Stefano Mammo Zagarella, 53 anni, Piero Hamel, 55 anni ed Eugenio D'Orsi, 53 anni.
Sicanianews
Provincia Agrigento: con D'Orsi altri 14 indagati
Scritto da Redazione
Quattordici indagati, tra funzionari e dipendenti della Provincia regionale di Agrigento, compreso il presidente dell'Ente, Eugenio D'Orsi, di Movimento per l'autonomia e ideatore di un nuovo movimento politico che prende il nome de "I lealisti". Rispetto alle vicende venute fuori nel giugno scorso, con l'invito a comparire per 12, tra funzionari e dirigenti provinciali, tutti indagati per alcune presunte irregolarità nella gestione dei fondi dell'ente Provincia, i nuovi entrati nell'indagine sono appunto il presidente D'Orsi e l'ingegnere Piero Hamel, il cui nome viene associato nel troncone di indagine relativo all'affidamento di incarichi professionali a professionisti esterni all'Ente Provincia che secondo la Procura potevano essere evitati affidando a personale tecnico dipendente i lavori da eseguire. Ecco i nomi delle persone indagate: Ignazio Gennaro, 53 anni; Antonino Amato, 60 anni; Paolo Muratore, 54 anni; Giuseppina Miccichè, 55 anni; Giuseppe Montana Lampo, 58 anni; Antonia Giglione, 53 anni; Antonino Graci, 61 anni; Gaetano Gucciardo, 59 anni; Giuseppe Morreale, 59 anni; Anna Capizzi 51 anni; Bernardo Barone, 58 anni e Stefano Mammo Zagarella, 53 anni, Piero Hamel, 55 anni ed Eugenio D'Orsi, 53 anni.
Quest'ultimo è stato invitato a comparire per il prossimo 19 ottobre avanti i Pm, Ignazio Fonzo (procuratore aggiunto) e Giacomo Forte (sostituto) per essere interrogato. Al momento, il pool di legali che compone l'ufficio di difesa del presidente D'Orsi non ha ancora stabilito che strategia adottare. L'intera vicenda, che ha avuto inizio due anni fa può essere così riassunta: nel giugno scorso il primo provvedimento giudiziario con l'accusa di abuso d'ufficio truffa e falso nell'ambito di una indagine condotta dalle Fiamme gialle sulla gestione di fondi pubblici all'interno dell'Ente ritenuti illegittimi perché gli atti compiuti sarebbero mancanti di alcuni obbligatori passaggi previsti dal regolamento dell'Ente pubblico. L'inchiesta puntava l'attenzione su spese effettuate per l'acquisto di penne di lusso, ospitalità in alberghi; oggetti di cartolibreria; rinfreschi, pranzi e cene. Ma sarebbero stati almeno quattro i filoni investigativi seguiti da Guardia di finanza (soprattutto) Polizia e Carabinieri. E, come si capiva già nel giugno scorso, con ogni probabilità, l'obiettivo finale delle investigazioni sarebbe stato il presidente della Provincia. E così è stato.
Eugenio D'Orsi, che replica e commenta amaramente l'avviso a comparire che ha valore di informazione di garanzia speditogli dalla Procura della Repubblica di Agrigento con le accuse di truffa, peculato e concussione. "Continuo ad avere ferma fiducia nella giustizia e risponderò con serenità a tutte le domande che mi verranno poste. Ho sempre agito per il bene della collettività. Noto, comunque, che ci sono tentativi di fermare la buona opera di risanamento messa in atto da tempo. E, pur rimanendo fiducioso, trovo questo provvedimento un po' esagerato. Nel dettaglio, le accuse mosse a D'Orsi dalla Procura di Agrigento ed il Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza sono, come detto, peculato, concussione e truffa. All'esame dell' inchiesta vi sono alcuni atti compiuti dal presidente D'Orsi, che, tra l'altro, avrebbe piantumato nella sua villa 40 palme acquistate dalla Provincia e che sarebbero state destinate a spazi di verde pubblico, aiuole di scuole e al giardino botanico. E per dirigere i lavori di piantumazione dei 40 esemplari di tipo "Washingtonia" si sarebbe avvalso di due dipendenti della Provincia utilizzandoli negli orari in cui avrebbe dovuto prestare servizio in altre mansioni. A lavorare a casa di D'Orsi sarebbero stati due dipendenti provinciali, l'agronomo Giovanni Alletto e l'architetto Vincenzo Buono, nominato direttore dei lavori e responsabile della sicurezza per le opere di ristrutturazione della proprietà del presidente. Il tutto gratuitamente, anche se l'architetto avrebbe emesso una fattura di 700 euro come acconto per un compenso mai percepito. E per concludere i lavori, il presidente D'Orsi si sarebbe servito di due imprese già impegnate in appalti con la Provincia, la "Consolida" di Gaspare Chianetta avrebbe compiuto lavori di scavo e di trasporto merce, e D'Orsi avrebbe ottenuto uno sconto del 30 per cento. E la "Manutencoop" avrebbe prestato gratuitamente opere di ristrutturazione del valore di oltre 10mila euro. Ed ancora, D'Orsi avrebbe conferito incarichi esterni per esigenze che l'Ente Provincia avrebbe potuto fronteggiare con proprio personale. Irregolari sarebbero anche gli affidamenti dei servizi alberghieri in occasione di alcuni spettacoli del cartellone della Provincia. L'inchiesta giudiziaria ha già scatenato commenti e reazioni. Inevitabili le ripercussioni sul piano politico di questa delicata vicenda che coinvolge il presidente d'Orsi che oltre a respingere le accuse afferma ancora ipotizzando un complotto: "Sono tranquillo e continuo ad avere ferma fiducia nel lavoro della Procura, e pur rimanendo fiducioso, trovo questo un complotto contro di me, architettato dagli scontenti, tra questi quelli del Pdl, che ho fatto fuori ". Anche il Pd agrigentino per voce del segretario provinciale Emilio Messana e dei consiglieri provinciali Daniele Camilleri, Ettore Di Ventura, Piero Giglione, intervengono sulla vicenda proprio mentre il partito di Bersani aveva deciso di far parte della Giunta D'Orsi: "Il Partito Democratico ripone piena fiducia nell'azione della magistratura, che ha ravvisato l'opportunità di inviare un avviso di garanzia al presidente della Provincia Eugenio D'Orsi. Confidiamo che il presidente D'Orsi saprà chiarire la propria posizione allontanando da sè e dalla sua amministrazione ogni sospetto. D'Orsi ha caratterizzato la sua presidenza per il rigore nella gestione delle risorse pubbliche, procedendo all'eliminazione degli enti inutili e al risanamento del bilancio, scelte che confortano l'auspicio della sua estraneità ai fatti contestati".
Anche i consiglieri provinciali dei gruppi consiliari dell'Mpa, di Fds, del Fli, dell'Udc ed I lealisti che sostengono l'amministrazione D'Orsi, in un documento congiunto hanno espresso viva solidarietà al presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, raggiunto, ieri, da un invito a comparire emesso dalla Procura della Repubblica di Agrigento. I consiglieri, nell'esprimere piena fiducia nell'operato della magistratura, manifestano il pieno convincimento dell'assenza di ogni forma di responsabilità penale da parte del presidente D'Orsi, al quale riconoscono grande sobrietà, equilibrio, oculatezza e alto senso delle Istituzioni Auspicano che la vicenda possa essere chiarita in tempi brevi così da sgomberare il campo da ogni dubbio e ridare serenità all'uomo Eugenio D'Orsi ed alla sua famiglia, già duramente provata da eventi criminali che ne hanno turbato la tranquillità. "È sotto gli occhi di tutti il rigore, il senso civico del dovere ed il rispetto nei confronti del territorio amministrato, che hanno, da sempre, caratterizzato la presidenza D'Orsi; gestione - convengono i firmatari del documento - che ha fatto conquistare all'Ente grandi traguardi in termini di oculatezza e di buona gestione che sono stati riconosciuti dalla magistratura contabile e che hanno prodotto il risanamento delle finanze dell'Ente riuscendo ad eliminare oltre 100 milioni di debiti pregressi".
Il componente del direttivo provinciale del movimento politico-culturale "I Lealisti", Francescochristian Schembri, interviene a margine della notizia di stampa che vede coinvolto in un'inchiesta della Guardia di Finanza il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, affermando: "Nell'esprime vicinanza e sostegno politico - afferma Schembri - al presidente D'Orsi, sono sicuro che saprà dimostrare e giustificare quanto contestato dalla Guardia di Finanza". "Le ipotesi di reato contestate al presidente della Provincia non possono nascondere 'opera di risanamento dell'Ente che con la sua azione politico-amministrativa ha consentito di far divenire la nostra Provincia fra le più virtuose d'Italia". "Sembra assurdo pensare che il presidente della Provincia si possa essere servito del suo ruolo istituzionale per trarre vantaggi economici e/o personali, quando ha sempre dimostrato con i fatti di avere eliminato ogni sperpero di denaro pubblico attuato dalle amministrazioni precedenti". "Auspico - continua Schembri - che il tutto sia scevro da qualsivoglia condizionamento politico che da qualche mese a questa parte vede parte dell'opposizione del governo provinciale attaccare pesantemente e strumentalmente l'opera di chi fino ad oggi ha dimostrato di avere a cuore l'interesse della collettività". "All'uopo - conclude Schembri - sono sicuro che il presidente D'Orsi saprà chiarire, confidando fiducia nell'azione della magistratura, la sua posizione in merito a quanto contestato e potrà così continuare ad assicurare a questa provincia la dignità che, contrariamente a quanto in passato si è potuto vedere, è sempre mancata in barba agli interessi dei cittadini". "Sprono pertanto il presidente D'Orsi a continuare nella sua opera di risanamento del bilancio, di razionalizzazione della spesa pubblica e all'eliminazione di Enti inutili. Probabilmente questo rigore si scontrerà con l'interesse di qualcuno.".
Canicattìweb
Campobello di Licata, Vito Terrana: "dal MpA cittadino solidarietà al Presidente D'Orsi"
Vito Terrana, neo assessore provinciale, e il gruppo politico MpA di Campobello intendono esprimere "piena fiducia e solidarietà ad Eugenio D'Orsi raggiunto da avviso di garanzia dalla procura della Repubblica di Agrigento ". "Conoscendo la sua onestà e rigore morale - dicono - siamo certi che saprà dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati, invitandolo a continuare nella sua opera di rinnovamento della Provincia. Riponiamo estrema fiducia nell'operato nella magistratura auspicando che della vicenda si faccia chiarezza al più presto.
Giovanni Blanda
Agrigentooggi
Inchiesta D'Orsi, altri interventi
Sull'inchiesta avviata dalla Procura ai danni del presidente della Provincia di Agrigento Eugenio D'Orsi si sono espressi anche il consigliere comunale Giuseppe Arnone, del Partito Democratico, il segretario provinciale Nello Hamel, di Italia dei Valori, l'ex Assessore provinciale Stefano Castellino e Mariella Lo Bello della CGIL.
"D'Orsi scelga se difendersi da comune cittadino, anche con il silenzio, oppure lo faccia da uomo politico che vuol continuare ad amministrare la cosa pubblica, e in tal caso contribuisca a fare chiarezza. Sono certo D'Orsi, da uomo coraggioso, che opterà per questa seconda ipotesi, e in tal caso mi vedrà politicamente al suo fianco". Queste le parole dell'avvocato Arnone, che rende nota anche una conversazione telefonica tra lui e D'Orsi sull'argomento: "gli ho chiesto - dice Arnone - in particolare, notizie della vicenda che sta sui titoli dei giornali, cioè quella delle 40 palme. D'Orsi mi ha spiegato che tratta vasi di 40 piantine, al disotto dei 30 cm, complessivamente del valore di una cassata, o di una bella torta gelato, cioè tutte assieme le 40 piantine, valgono poco più di 50 euro.
"Leggo adesso sui giornali - continua il consigliere comunale - che tra le contestazioni vi sarebbe un pranzo o una cena da 300 euro, cioè un'altra vicenda che può essere frutto di leggerezza, sciatteria, trascuratezza, ma che mi pare distante da particolari logiche di tangenti o malaffare, come quelle, ad esempio, degli appalti truccati della Nettezza Urbana per 45 miliardi, dell'imbroglio del depuratore per 5 miliardi, dell'appalto truccato di Favara Ovest per 5 miliardi. Qui stiamo parlando, al momento, di pranzi da trecento euro, di cento euro di piantine e di sconti o pseudo tali, nell'ordine di qualche migliaio di euro, ottenuti da imprese".
Anche Castellino difende D'Orsi: "Sono certo - dice l'ex Assessore provinciale - che il Presidente Eugenio D'Orsi dimostrerà la sua totale estraneità ai fatti contestati, avendo come lui piena fiducia nella magistratura, sono orgoglioso di aver potuto collaborare in questi anni al suo fianco raggiungendo diversi importanti traguardi, dal risanamento dell'ente al finanziamento di diversi progetti comunitari. Al Presidente e all'amico Eugenio D'Orsi tutta la mia solidarietà e l'affetto di sempre!Esprimo, altresì, solidarietà ed affetto per i dirigenti e funzionari che ho avuto modo di coordinare in questi anni e che si sono distinti per onestà impegno e professionalità, dal Settore Agricoltura e Trasporti, a quello della Cultura, ed in particolar modo al Settore Ambiente Territorio e Politiche Comunitarie, con il quale abbiamo raggiunto traguardi notevolissimi e che rappresenta un esempio di efficienza ed operosità fuori dal comune".
Più dure le parole di Hamel (Idv), che sottolinea la necessità di "salvaguardare, prima di ogni altra cosa, la credibilità e la trasparenza delle istituzioni e che è, ancor di più indispensabile, garantire ai cittadini la certezza dei percossi di legalità a cui deve attenersi ogni amministratore ed operatore politico".
Per questo, il segretario provinciale chiede a D'Orsi "di chiarire all'opinione pubblica , con assoluta certezza ed elementi probanti , la sua estraneità agli illeciti contestati e di cui si ha avuta conoscenza a mezzo stampa o in alternativa, non potendo attendere i prevedibili tempi lunghi del percorso giudiziario, rassegnare le dimissioni dalla carica, comprendendo che. ferme restando le garanzie dello stato di diritto e la presunzione di innocenza, le istituzioni non possono essere gravate dalle ripercussioni di questa vicenda".
Frasi pesanti anche da Mariella Lo Bello, di CGIL: "Accuse gravi quelle che accompagnano il mandato di comparizione nei confronti del Presidente della Provincia che, se confermate, meritano, intanto, le sue dimissioni.Accusa altrettanto grave quella di D'Orsi che si dice vittima di un complotto intentato contro di lui dal PdL: partito che ha contribuito alla sua elezione.
Accuse pesanti riguardano anche alcuni funzionari dell'Amministrazione provinciale per fatti che la Magistratura avrà, certamente, bene valutato prima di darli per reati e renderli alla conoscenza dell'opinione pubblica.
La CGIL è certa che la Magistratura chiarirà se in Agrigento è in attività la "fabbrica del fango" da parte dei "complottisti" ovvero se, nel palazzo della provincia, si sono consumati reati che contraddicono le "marce antimafia" organizzate a San leone, proprio da D'Orsi e dal suo staff".