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 LA SICILIA


Protesta alla Provincia. Ipia Fermi. Alcuni momenti di tensione tra gli studenti e il presidente D'Orsi
La rumorosa e animata manifestazione organizzata dagli studenti dell'Ipia "Fermi", tenutasi ieri mattina, per l'assenza di 18 aule ha sortito un effetto positivo. Il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, dopo un confronto con due studentesse e con il dirigente scolastico, ha assicurato che entro una settimana il problema verrà tamponato. Stamattina il presidente e il preside Casalicchio, s'incontreranno per approfondire la questione e trovare una soluzione. Le precedenti riunioni con gli altri dirigenti scolastici finalizzate al reperimento delle aule in altre scuole e la prima manifestazione non avevano ottenuto esiti concreti; adesso dopo circa 9 mesi di disagi si intravede una luce di speranza. Trombette e numerosi cartelloni di protesta, slogan urlati dagli studenti, sentimenti di rabbia e forte malcontento: queste le caratteristiche della manifestazione che partendo dalla sede dell'Ipia ha raggiunto il Palazzo della Provincia.
"siamo stanchi di questa bruttissima situazione- ha detto lo studente Davide Lo Mascolo- chiediamo al presidente D'Orsi di darci delle aule. Ci facciamo sentire per non farci seppellire". La studentessa Vanessa Provvidenza ha aggiunto "un giorno alla settimana stiamo a casa per la mancanza di aule è un contesto invivibile". Al passaggio del presidente D'Orsi tra i manifestanti si sono verificati dei momenti di forte agitazione da parte di alcuni studenti, ma la tensione è stata subito placata senza conseguenze. Per palesare le loro buone intenzioni un ragazzo a nome della scuola si è scusato per l'accaduto. D'Orsi e l'ing. Gucciardo hanno incontrato alcuni docenti dell'istituto, il preside, il vice preside Costanza e le studentesse Giulia Marchiano e Sara Mongiovì. "Rispondiamo alle legittime richieste degli alunni, dei docenti e del preside dell'Ipia- ha assento D'Orsi- Malgrado i risparmi che abbiamo effettuato per poter disporre di denaro liquido e affrontare tutte le emergenze, il famoso patto di stabilità ci impedisce di intervenire secondo le nostre possibilità ... E chiaro che la soluzione deve esserci e nessuno ci può accusare di aver tenuto le mani in tasca. Fin dal primo giorno abbiamo lavorato, abbiamo fatto un bando che è andato deserto e continuato ad agire per risolvere il problema. Capiamo che i ragazzi hanno il diritto sacrosanto di svolgere le proprie attività scolastiche con regolarità. Ci è sembrato un po' esagerato che alcuni alunni si sono rivolti nei mie confronti con slogan da stadio e questo non lo permetto. Siamo persone serie e se avessi voluto incontrarli non sarei uscito fuori. Li capiamo, li abbiamo accolti ed ascoltati e adesso con i tecnici cercheremo le soluzioni". "Una manifestazione civile organizzata dai ragazzi per porre fine ai loro disagi- ha detto il preside Casalicchio- Il presidente D'Orsi mi ha promesso che oggi ci incontreremo per recarci nei luoghi dove sarà possibile trovare una soluzione e incaricherà i tecnici di indire un nuovo bando. Il presidente ha garantito ai ragazzi che entro una settimana troverà la giusta soluzione a questo problema".
CHIARA MIROTTA


Cultura, musica e canto corale si ritrovano fra i templi dorici
Cultura, musica e canto corale, si danno appuntamento nella Città dei Templi, a partire da questa sera, fino a domenica mattina, per dare vita alla VI edizione di "Cori in Concordia".
Sarà l'esibizione dell'associazione filarmonica Santa Cecilia a dare il via alla manifestazione.
- "Inizieremo con l'inno alla luce di Newman; un rito d'inizio, al tramonto nella Valle dei Templi, accompagnato dalla lettura di brani che inneggiano alla concordia" - afferma il direttore artistico, Monsignor Giuseppe Liberto. Ospiti dell'evento, il Gruppo Polifonico del Balzo di Palermo, il Coro Polifonico San Giuliano di Caltagirone e il Coro di Città di Piazzola sul Brenta. Sarà proprio quest'ultimo ad esibirsi questa sera, alle 19, in un concerto polifonico nella suggestiva Chiesa in tufo di San Nicola. Il momento clou è affidato alla serata di sabato, quando la Chiesa di San Domenico ospiterà, sempre intorno alle 19, il concerto evento "Cori in Concordia", che si concluderà con il "Magnificat", composto dal maestro monsignor Liberto, nel 25esimo anniversario di pontificato di Giovanni Paolo Il. L'appuntamento canoro saluterà Agrigento, con un'ultima esecuzione dei cori riuniti, durante la Santa Messa di domenica mattina, nella chiesa di San Nicola.
- "Una manifestazione di altissimo livello"- la definisce Giuseppe Montana Lampo, presidente del Coro di Santa Cecilia, "che si arricchisce grazie alla sublime bellezza architettonica del tempio della Concordia, della Chiesa di San Nicola e del Collegio Filippini". Proprio qui, ieri sera è stato
presentato il libro di poesie "Diario di preghiere", di Carmelo Mezzasalma, Superiore la Comunità di San Leonino nel Chianti, recentemente ordinato sacerdote. Evento culturale che ha aperto la VI rassegna dei Cori in Concordia.
CHIARA MANGIONE


GIORNALE DI SICILIA


SCUOLE SUPERIORI. Manifestazione di protesta ieri mattina davanti al palazzo della Provincia. Mancano diciotto locali. Il «Fermi» senza aule va in piazza: "Negato i nostro diritto allo studio".
Un padiglione dell'edificio di Calcarelle è stato dichiarato inagibile, e sono iniziati i disagi
Una manifestazione di protesta per chiedere una sistemazione migliore nelle classi. Gli studenti del professionale "Fermi" di Agrigento, ieri mattina, assieme al dirigente scolastico Francesco Casalicchio e tutto il corpo docente dell'istituto hanno deciso di manifestare per far sentire la propria voce, rivendicando il proprio diritto allo studio, dicendo "basta" di fare lezioni in condizioni disagiate. Il corteo si è snodato da via Piersanti Mattarella fino a raggiungere la Provincia, causando, però disagi alla circolazione stradale. Non appena il corteo è arrivato in piazza Moro, un gruppetto di manifestanti accorgendosi a distanza di pochi metri della presenza del presidente Eugenio D'Orsi, hanno iniziato ad inveire contro di lui. Gli agenti della Digos, intervenuti, hanno identificato uno dei manifestanti, che dopo un chiarimento ha presentato le proprie scuse al presidente. Al termine di questo parapiglia, davanti al palazzo della Provincia, gli studenti hanno ripreso la protesta.
La manifestazione - ha spiegato il dirigente scolastici) Francesco Casalicchio - è stata chiesta dagli studenti, che sotto stati autorizzati. Sono qui ancora a chiedere che sia risolto il problema dell' Ipia Fermi, dove si registra la carenza di 18 aule, e quindi che qualcuno ci dà oppure dia a questi ragazzi una risposta. Diciotto aule - ha continuato - sono il quaranta per cento dell'lpia, perciò siamo in una situazione insostenibile. Gli alunni manifestano il loro disagio perchè hanno bisogno delle aule e non solo anche dei laboratori. Allo stato attuale sacrificano i laboratori per fare lezione, ma è dal mese di febbraio che questa situazione continua ad andare avanti. Con il presidente abbiamo individuato che la soluzione c'è. Sempre al presidente D'Orsi ho ancora chiarito quelli che sono i problemi dei ragazzi che giustamente reclamano di aver esaudito il loro diritto allo studio. D'Orsi mi ha promesso che sarà con me per andare a fare un sopralluogo ed ho chiesto a lui di prendere in mano la situazione per trovare una soluzione da subito".
,Mi stavo apprestando a ricevere i ragazzi dell'Ipia - dice il presidente della Provincia - quando sono stato offeso da qualcuno che ha usato aggettivi certamente non rispettosi del ruolo istituzionale che ricopro. I ragazzi poi sono venuti a scusarsi ed io ho accettato le loro scuse. Le difficoltà sono tantissime perché le soluzioni sono quelle che un bando è andato deserto. Le altre scuole hanno impedito - ha aggiunto - che si trovasse una soluzione.
(CMI-PAPI)


San Nicola. Cori in Concordia, concerto e «Rito d' inizio»
Entrerà nel vivo oggi la sesta edizione di «Cori in Concordia» dedicato alla cultura e alla musica corale. Alle 19, nella chiesa di San Nicola, accanto al museo archeologico Pietro Griffo e poco distante dalla Valle dei Templi, concerto polifonico del prestigioso coro «Città di Piazzola sui Brenta» (Padova) La rassegna si è aperta ieri pomeriggio al Collegio dei Filippini con la presentazione del libro Diario di preghiere - poesie di Carmelo Mezzasalma. Il concerto di oggi, nella chiesa di San Nicola sarà preceduto, alle 17, dal tradizionale "Rito d'inizio", ai piedi del tempio della Concordia sulla via Sacra. Domani alle 19, nella chiesa di San Domenico, concerto-evento dei Cori in Concordia con esecuzione finale del Magnificat composto da mons. Giuseppe Liberto nel 25' anniversario di pontificato di Giovanni Paolo II. La manifestazione si chiuderà domenica alle 11, nella chiesa di San Nicola con la Celebrazione della Santa messa con i cori riuniti Iniziativa patrocinata dall'assessorato regionale al Turismo e dall'associazione filarmonica Santa Cecilia.
C.


GLI IMPEGNI. Ecco il piano spiegato al preside «Pronti locali al Brunelleschi»
La Provincia ha un piano per risolvere la questione della carenza di aule all'Ipia Fermi, Il presidente D'Orsi ha inviato una lettera al dirigente scolastico dell'Ipia, ma anche a quello del Brunelleschi e del Nicolò Gallo per illustrare la soluzione. "In attesa che vengano eseguite le opere di adeguamento statico nell'edificio D del Fermi, saranno utilizzati questi locali: 2 aule, 2 ampi laboratori, 2 locali deposito e servizi igienici al primo piano, lato nord ovest dell'edificio scolastico Brunelleschi di contrada Calcarelle, nonché 5 aule da 46 a 12 metri quadrati al piano terra lato sud utilizzati come archivio. Ancora l'atrio al piano terra del Brunelleschi da utilizzare come spazio comune con il Fermi. Infine 2 aule, 2 locali, deposito, bagni ed un locale di 30 metri quadrati sistemati al primo ed al secondo piano del lato nord ovest dell'edificio scolastico Sciascia, di contrada Calcarelle attualmente in uso all'istituto Gallo. ('PAPI')


TV LOCALI.«È complotto». Acquisite le interviste
Finiscono nell'inchiesta della Guardia di Finanza le dichiarazioni del presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, rilasciate a "caldo" dopo la diffusione della notizia della notifica di un avviso a comparire. Le fiamme gialle hanno acquisito le registrazioni delle interviste che D'Orsi ha rilasciato alle emittenti televisive. Sotto esame le frasi in cui si parla di un «complotto ordito nei suoi confronti». Nei giorni scorsi il vice presidente dell'ente Provincia, Paolo Ferrara ha spiegato così la sortita di D'Orsi: « La locuzione"ipotesi di complotto" faceva riferimento esclusivamente ad ambienti politici e non ad istituzioni e forze dell'ordine.
(PAPI)


Provincia. Prima di completare il quadro della nuova giunta il Partito Democratico cerca un chiarimento. Magari in una seduta di Consiglio L'inchiesta della Finanza, Messana (Pd):
«D'Orsi spieghi almeno alla coalizione»
«Il presidente della Provincia riferisca alla coalizione sulla sua vicenda giudiziaria, tralasciando gli aspetti legati strettamente alle indagini ma dando una spiegazione dal punto di vista politico, visto che si tratta di azioni legate alla gestione amministrativa».
A parlare è il coordinatore del Pd, Emilio Messana, che ieri ha espresso la posizione del partito sulla vicenda giudiziaria ed amministrativa che si registra alla Provincia, scoppiata con l'avviso di garanzia al presidente D'Orsi ed al funzionario Piero Hamel. «D'Orsi - aggiunge Messana.scelga un luogo ed un modo per parlare alla coalizione, ma una spiegazione ce la deve dare». Certo sarebbe opportuno che il dibattito si svolgesse in Consiglio provinciale. Ma di fatto nessun consigliere e nessun gruppo consiliare, soprattutto di opposizione, ha chiesto che il presidente riferisse in aula sugli aspetti delicati dell'inchiesta, toccando gli aspetti politici, così come nessun gruppo consiliare ha chiesto a D'Orsi di dimettersi. «Una esposizione dei fatti dal punto di vista politico - aggiunge il coordinatore provinciale del Partito democratico, Messana - farebbe sì che gli alleati fossero più sereni, soprattutto in questa fase in cui ci si avvia alla costituzione di una giunta politica».
Messana non tira il freno a mano, ma un rallentamento, attraverso le sue parole, lo ha dato di fatto. Ecco perché l'iter per la trasformazione della giunta da tecnica a politica si è arenato.
In un documento, i consiglieri provinciali del Pd - Cammilleri, Giglione e Di Ventura - ritengono che le dichiarazioni rilasciate da Mario Lazzano e Ivan Paci, «risultano essere quantomeno avventate e pretestuose. La Provincia era una "balera" quando Lazzano cercava di farsi eleggere presidente del Consiglio: cambiava partito, contribuiva a sostituire, con cadenza mensile, gli assessori in quota Pdl. Peraltro, non conosciamo l'attività di Paci quando era assessore alla Provincia con Fontana, se era dedito a rimanere col piattino fuori dalla stanza del presidente». Qualora, infine, il percorso di cambiamento intrapreso, anche grazie al gruppo del Pd, dovesse frenare bruscamente, saremo pronti a prendere le dovute conseguenze, senza attendere nulla a carattere particolare, cercando semmai di rappresentare gli interessi dei cittadini».
La replica di Paci. «L'improvvisa uscita del Pd - replica il capogruppo del Pdl Ivan Paci - cerca di mascherare il disagio di un partito che si ritrova in una situazione che è poco definire paradossale. Se oggi questo partito, in grande stato confusionale si ritrova in un 'cul de sac' è solo colpa sua e dei tentativi poco nobili di inserirsi in uno schema di potere che è fine solo a se stesso». (PAPI)


Agrigentoflash


D'Orsi offeso verbalmente da alcuni studenti dell'Ipia
Momenti di tensione alla manifestazione degli studenti dell'Ipia Fermi di Agrigento. All'arrivo in piazza Aldo Moro, un gruppo di studenti notando a poche decine di metri di distanza la presenza del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, si è staccato dal grosso del corteo, e avvicinatosi vicino al responsabile dell'Ente, lo hanno insultato e offeso verbalmente. D'Orsi è stato allontanato e portato via dagli uomini della scorta e dalle forze dell'ordine. Uno studente è stato identificato. In mattinata in 500 erano scesi in piazza gridando ad alta voce il loro diritto allo studio. Chiedono alla Provincia regionale 18 aule e lo fanno da circa 8 mesi e proprio lunedì scorso, alunni e insegnanti sono stati costretti a fare lezione all'aperto e in spazi non idonei nella speranza di risolvere la questione. La manifestazione studentesca è partita da via Piersanti Mattarella per raggiungere il palazzo della Provincia dove si sono vissuti gli attimi di tensione. Ai ragazzi non è andato giù il comportamento del presidente della provincia, D'Orsi, che passando nel bel mezzo della manifestazione non ha dato alcuna risposta. Gli studenti hanno aggredito verbalmente il responsabile dell'Ente che temendo di essere colpito fisicamente ha segnalato un giovane agli agenti della Digos. Ma tutto si è poi risolto con delle scuse e i ragazzi hanno continuato il corteo con tanto di manifesti alla mano. La mancanza delle 18 aule significa per gli studenti saltare, a turno, un giorno di scuola a settimana, ore che verranno recuperate durante le festività. E non finisce qui, si perchè i ragazzi dell'Ipia non possono svolgersi neanche le attività laboratoriali.


Il gruppo Pd alla Provincia: "Il gatto e la volpe colpiscono ancora"
I consiglieri provinciali del PD alla provincia di Agrigento, replicano alle dichiarazioni rilasciate dal "gatto" (così viene definito)Mario Lazzano, e dalla volpe, Ivan Paci. Secondo un antico adagio, infatti: "Il mercante propone la propria mercanzia" affermano. "Di conseguenza, la Provincia era una "balera" - scrivono i consiglieri - quando Lazzano cercava di farsi eleggere Presidente del consiglio: cambiava partito, contribuiva a sostituire, con cadenza mensile, gli assessori in quota PDL. Per altro, non conosciamo l'attività della volpe Paci, quando era assessore alla Provincia con Fontana, se era dedito a rimanere col piattino fuori dalla stanza del Presidente, ovvero se tale attività la praticava dietro la segreteria dell'onorevole Angelino Alfano. Sicuramente, a questa poco nobile attività non sono dediti i consiglieri del PD, i quali hanno con notevole difficoltà cercato di cambiare il volto di questa provincia, bloccata da decenni di cattiva amministrazione condotta dal centrodestra. Qualora, infine, il percorso di cambiamento intrapreso, anche grazie al gruppo del PD, dovesse frenare bruscamente, saremo pronti a prendere le dovute conseguenze, senza attendere nulla a carattere particolare, cercano semmai di rappresentare gli interessi dei cittadini".


Agrigentonotizie


Nuova Giunta provinciale
Saltato l'incontro coi parlamentari regionali
Rinviato l'incontro del presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, con i parlamentari regionali della coalizione, rallentano quindi i lavori per l'inserimento dei nuovi assessori e la sostituzione dei tecnici. La rimodulazione prevede l'uscita di Lillo Volpe e la sua sotituzione con Rosario Marino, l'uscita di Paolo Crapanzano, di Maria Teresa La Marca e Felice Lo Faso (entrambi Pd), e Domenico Alaimo.


Agrigentoweb


POLITICA | Il PD contro Lazzano e Paci: "Come il gatto e la volpe"
Scritto da Redazione Agrigento
I consiglieri provinciali del PD alla provincia di Agrigento, in una nota diramata questa mattina, hanno definito le dichiarazioni rilasciate da Mario Lazzano e Ivan Paci - definiti nella nota "il gatto e la volpe" - "quantomeno avventate e pretestuose".
"Secondo un antico adagio - si legge nella nota del PD - "Il mercante propone la propria mercanzia". Di conseguenza - prosegue la nota - la Provincia era una "balera" quando Lazzano cercava di farsi eleggere Presidente del consiglio: cambiava partito, contribuiva a sostituire, con cadenza mensile, gli assessori in quota PDL.
Per altro, non conosciamo l'attività della volpe Paci, quando era assessore alla Provincia con Fontana, se era dedito a rimanere col piattino fuori dalla stanza del Presidente, ovvero se tale attività la praticava dietro la segreteria dell'onorevole Angelino Alfano.
Sicuramente, a questa poco nobile attività non sono dediti i consiglieri del PD, i quali hanno con notevole difficoltà cercato di cambiare il volto di questa provincia, bloccata da decenni di cattiva amministrazione condotta dal centrodestra.
Qualora, infine, il percorso di cambiamento intrapreso, anche grazie al gruppo del PD, dovesse frenare bruscamente, saremo pronti a prendere le dovute conseguenze, senza attendere nulla a carattere particolare, cercano semmai di rappresentare gli interessi dei cittadini" conclude la nota del PD.


POLITICA | Paci risponde ai consiglieri del PD
Scritto da Redazione Agrigento
Nel tentativo disperato di difendere l'indifendibile, qualcuno ha inteso replicare alle mie dichiarazioni sugli equilibri su cui poggia la Giunta della Provincia Regionale di Agrigento, additandomi come un esponente politico che ha condiviso parte del mandato dell'ex presidente Fontana.
L'improvvida uscita del Pd cerca di mascherare il disagio di un partito che si ritrova in una situazione che è poco definire paradossale. Cosa diversa, rispetto all'immobilismo che caratterizza l'attuale Amministrazione, è il bilancio dei dieci anni che s'intestano al presidente Fontana, in parte da me condivisi anche come assessore.
Non credo serva ricordare come se oggi si lavora all'ammodernamento della SS 640 questo si deve all'impegno e al coraggio di un'Amministrazione che ha scelto un percorso vincente che ha portato l'Anas a doverlo completare fino al finanziamento e all'appalto dei lavori.
Non credo serva ricordare, ma forse è utile per chi ha la memoria corta come quelli del PD, che il Consorzio Universitario di Agrigento aveva raggiunto obiettivi significativi che oggi rischiano di essere vanificati sia in termini di offerta didattica che come istituzione al servizio dello sviluppo del territorio.
E qui mi fermo anche se potrei continuare a lungo, o in alternativa potrei cominciare ad elencare tutto quello che dopo Fontana non si è più realizzato con grande nocumento per la nostra provincia.
Oggi dietro una fantomatica difesa del "Patto di stabilità" si celano tutte le inadeguatezze progettuali e gestionali di un Ente che non riesce a rappresentare un punto di riferimento per definire le strategie di crescita della provincia. Comprendo la situazione in cui si trova oggi il Pd, ma da questo a disconoscere la realtà e a tentare di mistificare i fatti ce ne corre. Se oggi questo partito, in grande stato confusionale si ritrova in un 'cul de sac' è solo colpa sua e dei tentativi poco nobili di inserirsi in uno schema di potere che è fine solo a se stesso.
Con un'allusione a due specie di animali che si caratterizzano per la loro eleganza stilistica, i consiglieri del Pd finiscono per non accorgersi che a loro non rimane neanche questa consolazione estetica perché hanno fatto la fine dei topi.
Le altre volgarità le lascio a chi è aduso a forme plateali di accattonaggio politico, come dimostra la posizione che il PD esprime in termini di subalternità a D'Orsi ad Agrigento e a Lombardo a Palermo.
Ivan Paci
Capogruppo PDL Provincia Regionale di Agrigento
POLITICA | Provincia. Quartararo interviene sulle posizioni di Lazzano
Scritto da Redazione Agrigento
In riferimento alla situazione politica della Provincia Regionale di Agrigento, il Consigliere provinciale, Pino Quartararo, interviene con una nota stampa per criticare, duramente, le recenti dichiarazioni politiche del Consigliere provinciale Mario Lazzano. "La nota del consigliere Lazzano - dichiara Pino Quartararo - tende a mettere in cattiva luce il lavoro di assetto politico e amministrativo del Presidente della provincia, Eugenio D'Orsi, e della coalizione che sostiene la sua azione amministrativa, facendone strumento a beneficio delle proprie argomentazioni, è alquanto inesatta. Sicuramente, risulta gravemente lesiva rispetto ad una trasparenza e stabilità politica che l'Amministrazione provinciale cerca di improntare.
Non ci sono consiglieri che scappano - continua Quartararo -, né parlamentari che fanno il doppio gioco. C'è invece un gruppo di persone (parlamentari nazionali, regionali, amministratori locali, consiglieri provinciali, comunali e privati cittadini) che, consapevoli delle attuali difficoltà politico-economico-sociali, con senso di responsabilità, con tenacia e risolutezza vogliono assicurare dignità e orgoglio alla propria gente e il raggiungimento di obiettivi di primaria importanza per il territorio della provincia di Agrigento".


Infoagrigento


Studenti ed insegnanti dell'IPIA Fermi in piazza: tensioni con D'Orsi
Scritto da Redazione
Studenti ed insegnanti dell'Istituto Professionale Enrico Fermi di Agrigento in piazza per chiedere alla Provincia Regionale di trovare una soluzione ai gravi problemi di edilizia scolastica che affliggono l'istituto da qualche anno a questa parte. Alcuni locali della struttura infatti, un tempo considerata il fiore all'occhiello dell'edilizia scolastica siciliana, risultano non agibili.
Il corteo è partito da piazzale Rosselli: arrivato sotto la Provincia regionale, alcuni studenti hanno iniziato ad inveire contro il Presidente Eugenio D'Orsi che si trovava per strada. Non sono mancati attimi di tensione. Per fortuna alla fine è prevalso il buonsenso e non si sono registrati incidenti.


Provincia: il Pd contro Paci e Lazzano
I consiglieri provinciali del PD alla provincia di Agrigento, ritengono che le dichiarazioni rilasciate dal gatto, Mario Lazzano, e dalla volpe, Ivan Paci, risultano essere quantomeno avventate e pretestuose.
"Secondo un antico adagio - si legge in una nota : "Il mercante propone la propria mercanzia". Di conseguenza, la Provincia era una "balera" quando Lazzano cercava di farsi eleggere Presidente del consiglio: cambiava partito, contribuiva a sostituire, con cadenza mensile, gli assessori in quota PDL. Per altro, non conosciamo l'attività della volpe Paci, quando era assessore alla Provincia con Fontana, se era dedito a rimanere col piattino fuori dalla stanza del Presidente, ovvero se tale attività la praticava dietro la segreteria dell'onorevole Angelino Alfano".
"Sicuramente, a questa poco nobile attività non sono dediti i consiglieri del PD, i quali hanno con notevole difficoltà cercato di cambiare il volto di questa provincia, bloccata da decenni di cattiva amministrazione condotta dal centrodestra. Qualora, infine, il percorso di cambiamento intrapreso, anche grazie al gruppo del PD, dovesse frenare bruscamente, saremo pronti a prendere le dovute conseguenze, senza attendere nulla a carattere particolare, cercano semmai di rappresentare gli interessi dei cittadini", conclude la nota del Pd.


Lavalledei templi


PROVINCIA. PD: Il gatto Lazzano e la volpe Paci colpiscono ancora
Agrigento -I consiglieri provinciali del PD alla provincia di Agrigento, ritengono che le dichiarazioni rilasciate dal gatto, Mario Lazzano, e dalla volpe, Ivan Paci, risultano essere quantomeno avventate e pretestuose.
Secondo un antico adagio, infatti: "Il mercante propone la propria mercanzia".
Di conseguenza, la Provincia era una "balera" quando Lazzano cercava di farsi eleggere Presidente del consiglio: cambiava partito, contribuiva a sostituire, con cadenza mensile, gli assessori in quota PDL.
Per altro, non conosciamo l'attività della volpe Paci, quando era assessore alla Provincia con Fontana, se era dedito a rimanere col piattino fuori dalla stanza del Presidente, ovvero se tale attività la praticava dietro la segreteria dell'onorevole Angelino Alfano.
Sicuramente, a questa poco nobile attività non sono dediti i consiglieri del PD, i quali hanno con notevole difficoltà cercato di cambiare il volto di questa provincia, bloccata da decenni di cattiva amministrazione condotta dal centrodestra.
Qualora, infine, il percorso di cambiamento intrapreso, anche grazie al gruppo del PD, dovesse frenare bruscamente, saremo pronti a prendere le dovute conseguenze, senza attendere nulla a carattere particolare, cercano semmai di rappresentare gli interessi dei cittadini.


Agrigentoinformazione




PROVINCIA:IL PD CONTRO "IL GATTO LAZZANO E LA VOLPE PACI"
"Riteniamo - scrivono i consiglieri provinciali del Pd -che le dichiarazioni rilasciate dal "gatto", Mario Lazzano, e dalla "volpe", Ivan Paci, risultano essere quantomeno avventate e pretestuose".
"Secondo un antico adagio, infatti: "Il mercante propone la propria mercanzia". Di conseguenza, la Provincia era una "balera" - aggiungono - quando Lazzano cercava di farsi eleggere Presidente del consiglio: cambiava partito, contribuiva a sostituire, con cadenza mensile, gli assessori in quota PDL.
Per altro, non conosciamo l'attività della volpe Paci, quando era assessore alla Provincia con Fontana, se era dedito a rimanere col piattino fuori dalla stanza del Presidente, ovvero se tale attività la praticava dietro la segreteria dell'onorevole Angelino Alfano.
Sicuramente, a questa poco nobile attività non sono dediti i consiglieri del PD, i quali hanno con notevole difficoltà cercato di cambiare il volto di questa provincia, bloccata da decenni di cattiva amministrazione condotta dal centrodestra.
Qualora, infine, il percorso di cambiamento intrapreso, anche grazie al gruppo del PD, dovesse frenare bruscamente, saremo pronti a prendere le dovute conseguenze, senza attendere nulla a carattere particolare, cercano semmai di rappresentare gli interessi dei cittadini".


L'altraagrigento


Classifica gradimento presidenti Provincia, crollo di Eugenio D'Orsi .
La quattordicesima edizione della ricerca Monitor Provincia vede al vertice della classifica la conferma di Alessandro Ciriani (Pordenone) al 64,1%, nonostante una perdita di consenso pari al -2,7% rispetto al semestre precedente. Crollo verticale per il presidente della provincia di Agrigento Eugenio D'Orsi che sprofonda dalla ottava alla trentaquattresima posizione.
Al secondo posto Domenico Zinzi (Caserta) al 63,6%, mentre al terzo, perdendo quindi una posizione, Vincenzo Bernazzoli (Parma) al 62,4%.
Nella speciale classifica dei Super Presidenti, sono 56 coloro che superano la soglia del 55% di gradimento di cui 8 donne capitanate da Wanda Ferro, quarta in classifica con il 62,4%, inoltre 34 sono di centrodestra e 25 di centrosinistra, 30 del nord, 13 del Centro e 16 del Sud.
Al primo posto nel gradimento dei servizi una novità, la provincia di Verbano-Cusio-Ossola che passa dal quinto al primo posto con il 55,7%, al secondo posto Parma con il 55,1% ed al terzo Biella con il 54,9%. Anche per le province come per i comuni le prime 20 posizione per qualità dei servizi spettano al Nord, ad eccezione di Siena.
I dati pubblicati rappresentano la classifica delle prime 20 province, stilata sulla base di un indice medio ponderato relativamente al gradimento di 15 servizi: ambiente, rifiuti, agricoltura, caccia e pesca, centri per l'impiego, formazione, servizi alle imprese, cultura, turismo, viabilità, edilizia, urbanistica, protezione civile e sicurezza.
Metodo di rilevazione: 105.100 interviste a individui maggiorenni residenti nelle province italiane con interviste telefoniche C.A.T.I. realizzate nel periodo 13 Ottobre - 17 Dicembre 2010.


TRS98


AGRIGENTO -Carenza di aule all'Ipia, studenti protestano
Gli studenti dell'Ipia di Agrigento questa mattina sono scesi in piazza. Con loro anche docenti e il Dirigente scolastico. La manifestazione riguarda la carenza di 18 aule, a cui gli organi competenti secondo gli studenti non avrebbero dato ancora nessuna risposta nonostante gli appelli fatti dal preside Francesco Casalicchio. Il corteo composto da un centinaio di persone ha percorso tutta la strada che dall'Ipia arriva alla Prefettura. Dopo il lungo tragitto gli studenti si sono radunati dinanzi la Prefettura dove si sono lasciati andare a cori da stadio contro la Provincia che ha la competenza della scuola. Il presidente D'Orsi che usciva dal palazzo è stato ricoperto di insulti da parte degli studenti che si sono detti stufi di questa situazione. Ma alla fine è prevalso il buon senso di tutti. E gia' domani il Presidente della Provincia si è preso l'incarico di andare di persona all'Ipia Fermi per poter risolvere la questione che si trascina, ormai, dallo scorso mese di febbraio.


AgTV


D'Orsi offeso verbalmente da alcuni studenti dell'Ipia
Scritto da Antonino Ravanà
Momenti di tensione alla manifestazione degli studenti dell'Ipia Fermi di Agrigento. All'arrivo in piazza Aldo Moro, un gruppo di studenti notando a poche decine di metri di distanza la presenza del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, si è staccato dal grosso del corteo, e avvicinatosi vicino al responsabile dell'Ente, lo hanno insultato e offeso verbalmente. D'Orsi è stato allontanato e portato via dagli uomini della scorta e dalle forze dell'ordine. Uno studente è stato identificato. In mattinata in 500 erano scesi in piazza gridando ad alta voce il loro diritto allo studio. Chiedono alla Provincia regionale 18 aule e lo fanno da circa 8 mesi e proprio lunedì scorso, alunni e insegnanti sono stati costretti a fare lezione all'aperto e in spazi non idonei nella speranza di risolvere la questione. La manifestazione studentesca è partita da via Piersanti Mattarella per raggiungere il palazzo della Provincia dove si sono vissuti gli attimi di tensione. Ai ragazzi non è andato giù il comportamento del presidente della provincia, D'Orsi, che passando nel bel mezzo della manifestazione non ha dato alcuna risposta. Gli studenti hanno aggredito verbalmente il responsabile dell'Ente che temendo di essere colpito fisicamente ha segnalato un giovane agli agenti della Digos. Ma tutto si è poi risolto con delle scuse e i ragazzi hanno continuato il corteo con tanto di manifesti alla mano. La mancanza delle 18 aule significa per gli studenti saltare, a turno, un giorno di scuola a settimana, ore che verranno recuperate durante le festività. E non finisce qui, si perchè i ragazzi dell'Ipia non possono svolgersi neanche le attività laboratoriali.


Agrigentocronaca


D'Orsi e la giunta: i pensieri sono altrove
Le questioni giudiziarie hanno tenuto lontani i pensieri di D'Orsi sulla giunta. Da oggi si ricomincia a discutere. I parlamentari regionali dei partiti della coalizione che sostiene l'amministrazione provinciale sono stati impegnati in aula all'Ars per cui il vertice è saltato. Se ne riparlerà nei prossimi giorni, probabilmente nel week end e la prossima settimana si potrebbe procedere all'innesto dei nuovi assessori ed alla sostituzione dei tecnici. In procinto di entrare, o meglio di rientrare, visto che è stato nominato ma subito dopo revocato, il cattolicese Ignazio Amato esponente di Futuro e libertà. Usciranno dalla giunta: Lillo Volpe (che sarà sostituito da Rosario Marino per i Lealisti), Paolo Crapanzano (Mpa componente Granata), i due del Pd Maria TeresaLa Marcae Felice Lo Faso (sostituiti da Giuseppe Falsone e Piero Giglione) e Domenico Alaimo (designato dal consigliere Totò Montaperto). Il quadro è completo, basta solo attendere il via. La rimodulazione della giunta porterà alcune modifiche in consiglio provinciale. Si dimetteranno Rosario Marino e Piero Giglione designati assessori, al loro posto Saro Cutaia di Palma di Montechiaro e Maurizio Masone per il Pd. Intanto Pino Quartararo, consigliere provinciale Mpa replica al collega Mario Lazzano. "La nota del consigliere Lazzano - dichiara Quartararo - tende a mettere in cattiva luce il lavoro di assetto politico e amministrativo del Presidente della provincia, Eugenio D'Orsi e della coalizione che sostiene la sua azione amministrativa. Non ci sono consiglieri che scappano - continua Quartararo - né parlamentari che fanno il doppio gioco. C'è invece un gruppo di persone che, consapevoli delle attuali difficoltà politico-economico-sociali, con senso di responsabilità, con tenacia e risolutezza vogliono assicurare dignità e orgoglio alla propria gente e il raggiungimento di obiettivi di primaria importanza per il territorio di Agrigento".


Sicilia24ore


Scontro alla Provincia, la replica del consigliere Paci (Pdl)
Riceviamo e pubblichiamo la replica di Ivan Paci capogruppo Pdl alla provincia di Agrigento alle provocazioni del gruppo consiliare Pd.
"Nel tentativo disperato di difendere l'indifendibile, qualcuno ha inteso replicare alle mie dichiarazioni sugli equilibri su cui poggia la Giunta della Provincia Regionale di Agrigento, additandomi come un esponente politico che ha condiviso parte del mandato dell'ex presidente Fontana.
L'improvvida uscita del Pd cerca di mascherare il disagio di un partito che si ritrova in una situazione che è poco definire paradossale. Cosa diversa, rispetto all'immobilismo che caratterizza l'attuale Amministrazione, è il bilancio dei dieci anni che s'intestano al presidente Fontana, in parte da me condivisi anche come assessore.
Non credo serva ricordare come se oggi si lavora all'ammodernamento della SS 640 questo si deve all'impegno e al coraggio di un'Amministrazione che ha scelto un percorso vincente che ha portato l'Anas a doverlo completare fino al finanziamento e all'appalto dei lavori.
Non credo serva ricordare, ma forse è utile per chi ha la memoria corta come quelli del PD, che il Consorzio Universitario di Agrigento aveva raggiunto obiettivi significativi che oggi rischiano di essere vanificati sia in termini di offerta didattica che come istituzione al servizio dello sviluppo del territorio. E qui mi fermo anche se potrei continuare a lungo, o in alternativa potrei cominciare ad elencare tutto quello che dopo Fontana non si è più realizzato con grande nocumento per la nostra provincia. Oggi dietro una fantomatica difesa del "Patto di stabilità" si celano tutte le inadeguatezze progettuali e gestionali di un Ente che non riesce a rappresentare un punto di riferimento per definire le strategie di crescita della provincia. Comprendo la situazione in cui si trova oggi il Pd, ma da questo a disconoscere la realtà e a tentare di mistificare i fatti ce ne corre. Se oggi questo partito, in grande stato confusionale si ritrova in un 'cul de sac' è solo colpa sua e dei tentativi poco nobili di inserirsi in uno schema di potere che è fine solo a se stesso.
Con un'allusione a due specie di animali che si caratterizzano per la loro eleganza stilistica, i consiglieri del Pd finiscono per non accorgersi che a loro non rimane neanche questa consolazione estetica perché hanno fatto la fine dei topi.
Le altre volgarità le lascio a chi è aduso a forme plateali di accattonaggio politico, come dimostra la posizione che il PD esprime in termini di subalternità a D'Orsi ad Agrigento e a Lombardo a Palermo


"Emergenza aule", in piazza studenti del "Fermi"
Corteo questa mattina, lungo le vie cittadine, degli alunni del professionale IPIA "Fermi" di Agrigento. Sono scesi in piazza, provocando qualche rallentamento alla circolazione stradale, per rivendicare spazi didattici e laboratoriali adeguati, in termini di ricettività. La manifestazione è stata organizzata dalla popolosa utenza giovanile poiché le promesse della Provincia regionale di Agrigento, nella persona del presidente D'Orsi e dell'ex assessore Nicoletta Marchese, non sono state mantenute e pertanto rimane un problema,più che sentito, quello delle 18 aule mancanti. Il corteo si è svolto regolarmente ad eccezione del momento in cui i ragazzi, accorgendosi in piazza Aldo Moro della vicinanza al corteo del presidente D'Orsi, gli sono andati incontro pronunciando parole pesanti sul suo modo di amministrare. Tutto si è risolto con l' arrivo delle forze dell'ordine che hanno calmierato gli animi e difeso fisicamente il presidente della Provincia.
In una recente riunione i rappresentanti dell'Ipia avevano chiesto di avere a disposizione alcune aule degli istituti più vicini. Ma i sopralluoghi per verificare l'effettiva disponibilità di aule per garantire la funzionalità didattica all'IPIA.


Provincia, gruppo Pd: "Il gatto Lazzano e la volpe Paci colpiscono ancora"
I consiglieri provinciali del PD alla Provincia di Agrigento, ritengono che le dichiarazioni rilasciate dal Mario Lazzano soprannominato gatto, e Ivan Paci (nei panni della volpe) risultano essere avventate e pretestuose. "Secondo un antico adagio - scrive il gruppo consiliare del Pd - il mercante propone la propria mercanzia, di conseguenza, la Provincia era una "balera" quando Lazzano cercava di farsi eleggere Presidente del consiglio: cambiava partito, contribuiva a sostituire, con cadenza mensile, gli assessori in quota PDL. Per altro - si legge nella nota a firma del Pd - non conosciamo l'attività della volpe Paci, quando era assessore alla Provincia con Fontana, se era dedito a rimanere col piattino fuori dalla stanza del Presidente, ovvero se tale attività la praticava dietro la segreteria dell'onorevole Angelino Alfano. Sicuramente, a questa poco nobile attività non sono dediti i consiglieri del PD, i quali hanno con notevole difficoltà cercato di cambiare il volto di questa provincia, bloccata da decenni di cattiva amministrazione condotta dal centrodestra. Qualora, infine, il percorso di cambiamento intrapreso, anche grazie al gruppo del PD, dovesse frenare bruscamente, saremo pronti a prendere le dovute conseguenze, senza attendere nulla a carattere particolare, cercano semmai di rappresentare gli interessi dei cittadini


Agrigentoggi


Carenza di aule all'Ipia, studenti contro il presidente della Provincia.
Gli studenti dell'Ipia di Agrigento questa mattina sono scesi in piazza. Con loro anche docenti e il Dirigente scolastico. La manifestazione riguarda la carenza di 18 aule, a cui gli organi competenti secondo gli studenti non avrebbero dato ancora nessua risposta nonostante gli appelli fatti dal preside Francesco Casalicchio. Il corteo composto da un centinaio di persone ha percorso tutta la strada che dall'Ipia arriva alla Prefettura, mandando in tilt il traffico automobilistico. Dopo il lungo tragitto gli studenti si sono radunati dinanzi la Prefettura dove si solo lasciati andare a cori da stadio contro la Provincia che ha la competenza della scuola. Il presidente D'Orsi che usciva dal palazzo è stato ricoperto di insulti da parte degli studenti che si sono detti stufi di questa situazione. Non è stato possibile contattare il presidente Eugenio D'Orsi per una replica.


Perlacittà


I consiglieri del PD alla Provincia di Agrigento replicano a Lazzano e Paci
I consiglieri provinciali del PD alla provincia di Agrigento, ritengono che "le dichiarazioni rilasciate dal gatto, Mario Lazzano, e dalla volpe, Ivan Paci, risultano essere quantomeno avventate e pretestuose. Secondo un antico adagio, infatti: "Il mercante propone la propria mercanzia".
"Di conseguenza - continua la nota dei consiglieri del PD - la Provincia era una "balera" quando Lazzano cercava di farsi eleggere Presidente del consiglio: cambiava partito, contribuiva a sostituire, con cadenza mensile, gli assessori in quota PDL. Per altro, non conosciamo l'attività della volpe Paci, quando era assessore alla Provincia con Fontana, se era dedito a rimanere col piattino fuori dalla stanza del Presidente, ovvero se tale attività la praticava dietro la segreteria dell'onorevole Angelino Alfano".
"Sicuramente, a questa poco nobile attività - aggiungono - non sono dediti i consiglieri del PD, i quali hanno con notevole difficoltà cercato di cambiare il volto di questa provincia, bloccata da decenni di cattiva amministrazione condotta dal centrodestra. Qualora, infine, il percorso di cambiamento intrapreso, anche grazie al gruppo del PD, dovesse frenare bruscamente, saremo pronti a prendere le dovute conseguenze, senza attendere nulla a carattere particolare, cercano semmai di rappresentare gli interessi dei cittadini".

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