LA SICILIA
Canicattì prende le distanze dalla segreteria
Partito democratico. Antonio Cani e Calogero Muratore contrari alla scelta fatta sulla Provincia
Il partito Democratico di Canicattì prende le distanze dalla segreteria provinciale sulla vicenda che riguarda l'appoggio al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi.
In una nota a firma del coordinatore cittadino Antonio Cani e del capogruppo in consiglio comunale Calogero Muratore, gli esponenti cittadini del Pd, esprimono forte perplessità sull'appoggio che il partito sta dando a Eugenio D'Orsi e chiedono che se l'appoggio al governo della provincia debba davvero essere fatto, lo stesso debba basarsi su programmi politici e di sviluppo e non tecnico come attualmente viene definito.
Il Pd, canicattinese, si chiede poi quali siano i motivi che hanno portato gli altri partiti che fanno parte della coalizione del Presidente, a nominare i propri rappresentanti all'interno della giunta D'Orsi, mentre nelle sedi provinciali del Partito Democratico si parla di un sostegno ad una giunta politica ma che sino ad oggi non è stato mai concretizzato.
Il Pd canicattinese, quindi, chiede le dimissioni dei propri assessori definiti tecnici, e tra questi bisogna ricordare che proprio uno dei collaboratori di Eugenio D'Orsi, Felice Lo Faso, sia espressione del partito a Canicattì.
"Ci chiediamo - dice il coordinatore cittadino Antonio Cani - come sia possibile che la componente Mattarella- Capodicasa, radicalmente contraria al governo politico alla regione Siciliana, stia trattando l'ingresso in giunta del partito democratico per la costituzione di un governo politico alla provincia Regionale di Agrigento. Questa vicenda - aggiunge Cani- evidenzia la totale schizofrenia politica dell'attuale dirigenza agrigentina e l'inadeguatezza della segreteria provinciale nella gestione del partito in provincia di Agrigento".
Affermazioni, che lasciano intendere con molta chiarezza che ormai il ruolo del coordinatore provinciale Emilio Messana, debba essere rivisto poiché non metterebbe d'accordo tutte le correnti che si sono create all'interno del Partito Democratico in provincia di Agrigento.
CARMELO VELLA
RIPRISTINO DELL'ETA' MINIMA A 62 ANNI
Pensioni, si tratta sul ritorno della legge Maroni
Il nodo vero è la soglia dei 40 anni di contributi
ROMA. Nulla di fatto ieri sulla riforma delle pensioni, ma nel governo si tratta sulla possibilità di un ritorno alla legge Maroni con il passaggio dell'età minima per l'uscita per la pensione di anzianità a 62 anni. La mediazione con la Lega che ieri si è detta contraria a nuovi interventi, secondo quanto si è appreso a margine del Consiglio dei ministri, potrebbe essere trovata proprio ripristinando la legge firmata da Maroni nel 2004, magari accelerandone i tempi e fissando l'età minima per la pensione anticipata rispetto alla vecchiaia a 62 anni nel 2012 invece che nel 2014.
La legge Maroni che prevedeva lo scalone (da 57 a 60 anni nel 2008) e l'ulteriore innalzamento a 61 anni minimo nel 2010 e a 62 nel 2014 (per i lavoratori dipendenti, un anno in più per gli autonomi) è stata cancellata dalla legge Damiano del 2007 che prevede l'età minima a 61 anni solo nel 2013 (ma con quota 97 e quindi con almeno 36 anni di contributi).
Ma se il ripristino dell'età minima a 62 anni prevista per la legge Maroni potrebbe essere accettato dalla Lega per coloro che hanno 35 anni di contributi, più difficile sembra far digerire questa soglia anche per chi ha 40 anni di contributi e che adesso può ancora uscire a qualsiasi età. Le pensioni di anzianità con 40 anni di contributi (e quindi liquidate spesso prima dei 60 anni) sono circa due terzi del totale delle pensioni di anzianità e un intervento su questa tipologia potrebbe portare risparmi per oltre un miliardo di euro l'anno. Naturalmente qualsiasi sia l'età minima fissata per la pensione anticipata, andrà aggiunto il periodo della finestra mobile (12 mesi per i dipendenti, 18 per gli autonomi) e l'adeguamento dell'età legata all'aspettativa di vita prevista dalle manovre correttive del 2010 e del 2011.
Sulle pensioni si continua a trattare, ma al momento sembra escluso un ulteriore intervento sull'età di vecchiaia delle donne nel settore privato (l'adeguamento all'età degli uomini, a 65 anni è previsto a partire dal 2014 con l'arrivo a regime nel 2026), sull'estensione del metodo contributivo pro rata, ma anche sull'accelerazione delle misure sull'aspettativa di vita (l'avvio ora è fissato al 2013). Se l'accordo fosse trovato solo sui 62 annidi età per l'anzianità per chi ha 35 anni di contributi (e non per chi ne ha 40) comunque i risparmi sarebbero molto contenuti (si tratterebbe comunque di quota 97 anche se con un annodi anticipo rispetto alla normativa attuale) e resteremmo ancora lontani dalla media europea per il collocamento a riposo. Negli altri Paesi infatti si esce a 65 anni uomini e donne e sono previsti in molti casi innalzamenti fino a 67 anni nei prossimi anni.
ALESSIA TAGLIACOZZO
POLO UNIVERSITARIO
Seminario venerdì nell'aula Crescente su: «Pio la Torre e la battaglia antimafia»
d.a.) L'Aula magna "Luca Crescente" del Polo universitario della Provincia di Agrigento ospita venerdì 28 ottobre alle 10.30 il seminario dal titolo "Pio La Torre e la battaglia antimafia, Il reato di associazione mafiosa e la confisca dei beni", Il dibattito sarà preceduto da una breve proiezione video "Pio La Torre", il figlio della terra". All'incontro rivolto prevalentemente agli studenti di Giurisprudenza, interverranno fra gli altri il coordinatore di Libera Sicilia Umberto Di Maggio, presidente del Centro Pio La Torre Vito Lo Monaco, il magistrato Gaetano Paci e Licia Siracusa dell'Università degli Studi di Palermo.
PROVINCIA REGIONALE. L'impresa consegnerà il locale interamente restaurato il 9 giugno prossimo
Tempi lunghi per l'aula consiliare
I lavori di ristrutturazione dell'autorevole sala "Giglia" del Palazzo della Provincia si concluderanno il 9 giugno. Circa dieci i mesi indirizzati agli interventi rivolti al restauro della sala che sono stati giudicati necessari a causa del degrado dell'aula; deterioramento originato dai molteplici interventi effettuati nel corso del tempo e non ben coordinati tra loro.
Le operazioni riguardano primariamente il restauro degli arredi, del dipinto murale del soffitto e lavori di manutenzione straordinaria congiunti alla verifica degli impianti e della struttura.
Tra gli interventi in atto si includono la rimozione degli intonaci, la demolizione dei pavimenti, la destituzione di tubazioni per sottoservizi, il consolidamento di solai e pareti, la sistemazione delle lesioni, degli intonaci interni, il rivestimento delle pareti e massetto di sottofondo per la pavimentazione. A ciò si aggiungono gli interventi di rifinitura come la levigatura e la lucidatura dei pavimenti, la tinteggiatura e il rivestimento con carta delle pareti, la riparazione e la verniciatura degli infissi, lo smontaggio e la riparazione di applique e plafoniere; e ancora azioni sugli impianti tra cui il rifacimento della rete elettrica. La sala consiliare contiene degli antichi dipinti posti sul soffitto per cui sono stati previsti anche delle opere di restauro pittorico e reintegrazione della pellicola pittorica con appositi test e specifici prodotti.
Il gruppo di progettazione e l'ufficio di direzione dei lavori è composto dall'arch. Tommaso Avola e dal geom. Giuseppe Agnello e dai funzionari della Provincia Regionale di Agrigento in servizio presso il settore edilizia e gestione patrimoniale. L'impresa esecutrice è la Cassano srl. con sede in Mazara del Vallo (TP), la cui consegna dei lavori è avvenuta il 9 agosto dell'anno corrente. Negli ultimi anni l'Amministrazione Provinciale ha pianificato alcuni interventi finalizzati al recupero e alla salvaguardia del patrimonio dell'Ente; azioni di una certa importanza se si considera il rilevante valore storico e architettonico del Palazzo. Questo venne costruito nel 1858 per volere del vescovo Mons. LoJacono e fu destinato ad Albergo per i poveri; solo dopo l'unificazione dello Stato Italiano, divenne nel 1860, Palazzo di Governo.
CHIARA MIROTTA
GIORNALE DI SICILIA
PROVINCIA
Ripepe (Pid): «Sulla statale 189 basta solo parole»
Il consigliere Arturo Ripepe, primo firmatario della richiesta di un Consiglio Provinciale straordinario sulla SS.189 sollecita l'Anas e le forze politiche a programmare interventi immediati per rendere sicura la circolazione sulla Agrigento-Palermo. «Il numero ormai aberrante di incidenti mortali sulla SS. 189, dichiara Arturo Ripepe Capogruppo del PiD, richiede un intervento urgente da parte della politica per accelerare i tempi dell'ammodernamento della Agrigento-Palermo. Già nel 2009 S invitavano gli Enti competenti a predisporre progetti per il miglioramento della viabilità sulla statale 189».
FINANZA. Comitato per l'ordine e la sicurezza
D'Orsi senza la scorta? Deciderà la prefettura
Il presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha consegnato nelle mani del prefetto, del questore e del comandante della compagnia dei carabinieri la lettera con la quale esprime l'intenzione a rinunciare alla scorta. Scorta che gli fu assegnata dopo aver denunciato alcuni gravissimi attentanti intimidatori subiti, L'intenzione è stata manifestata, dall'esponente dell'Mpa, dopo che, la scorsa settimana, ha ricevuto un avviso di garanzia per le accuse di truffa, peculato, concussione ed abuso di ufficio. Una manifestazione di sensibilità, quella del presidente D'Orsi, che disse chiaramente che "un rappresentante istituzionale indagato non può, né deve essere tutelato dallo Stato". Una intenzione destinata probabilmente a restare tale perché non è a D'Orsi che compete la scelta d'avere o meno la tutela. "L'esposizione al rischio di una persona - ha spiegato ieri il questore di Agrigento, Giuseppe Bisogno - prescinde dalla sua volontà di essere tutelato o meno. Se c'erano prima le condizioni d'esposizione al rischio, per il presidente della provincia regionale, ci sono probabilmente ancora. Certamente - ha aggiunto il questore - della manifestazione di volontà di D'Orsi parleremo nel prossimo comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, ma non è certamente la sua dichiarazione ufficiale a voler rinunciare alla tutela che può determinarne la cessazione". Come dire, insomma, che così come l'assegnazione della tutela, al presidente D'Orsi, venne decisa in sede di comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, ugualmente soltanto questo comitato potrà decidere se revocare o meno la tutela all'esponente politico. Se le condizioni di rischio non risultano, infatti, mutate, D'Orsi continuerà ad avere la scorta. (*CR*)
FISCO. Incrociando una serie di dati sarà misurata la corrispondenza fra reddito dichiarato e spese effettuate dai contribuenti
Dalle barche agli immobili, a viaggi
Nuovo redditometro contro gli evasori
Arriva il nuovo redditometro, l'arma sulla quale l'amministrazione fiscale punta per far fronte all'evasione. Dalla barca al circolo, dalla villa al mare al maneggio, il fisco scandaglierà tutte le spese per verificare se le cifre di reddito che il contribuente indica nella dichiarazione corrispondano al tenore di vita. Oggi il redditometro sarà presentato dall'Agenzia delle Entrate alle categorie e alla stampa e subito dopo dovrebbe partire la sperimentazione.
In pratica il redditometro si servirà di un software capace di stimare il reddito di un contribuente incrociando una serie di dati: dal luogo di residenza ai componenti del nucleo familiare, fino alle spese. Secondo quanto trapelato negli ultimi giorni, il sistema dovrebbe contare circa cento voci significative di spesa, divise per macrocategorie applicate a una serie di tipi di famiglia. In parole povere il meccanismo fatto di incroci e pesi dovrebbe essere in grado di misurare la fedeltà fiscale del contribuente. Ci saranno le auto, le barche, gli immobili, l'iscrizione ai circoli, i viaggi, solo per fare alcuni esempi. Le macrocategorie dovrebbero andare invece dai mezzi di trasporto al tempo libero, alle spese per la casa, sempre per citarne alcune. Ciascuna delle voci che verrà utilizzata ai fini dell'accertamento sintetico dovrebbe avere un «peso» specifico. La stessa spesa poi potrebbe tenere conto del tipo di nucleo familiare: monoreddito, monoparentale, con uno, due, nessun figlio, etc. Nel primo periodo lo strumento di lotta all'evasione dovrebbe partire in via sperimentale. Solo dopo il «test» il redditometro dovrebbe entrare a regime.
Il redditometro «ci darà la possibilità di colpire l'evasione, andando a confrontare quanto viene speso con quanto viene dichiarato», ha detto nei giorni scorsi il direttore dell'Agenzia delle Entrate Attilio Befera. «Andremo a confrontare la disponibilità finanziaria, cioè quante macchine, quante barche, e poi quanto dichiara il contribuente». Con quest'ultimo strumento «si sta stringendo la rete legislativa intorno all'evasione. Adesso siamo noi che dobbiamo combattere e combatteremo con la massima determinazione», ha assicurato.
ISTRUZIONE. L'anno scolastico è iniziato, non ancora il supporto didattico peri disabili sensoriali della scuola dell'obbligo
Aiuti per gli studenti con handicap
Ritardi nel servizio della Provincia
Le famiglie hanno già presentato la richiesta, ma tuttora non è stato emesso il bando
Elio Di Bella
Anche quest'anno partiranno con gravi ritardi i servizi gestiti dall'Ente Provincia a vantaggio dei disabili sensoriali che frequentano la scuola dell' obbligo. Negli uffici provinciali le famiglie interessate hanno già presentato la richiesta, ma tuttora non è stato emesso il bando per avviare il servizio. In genere, negli anni passati il servizio scolastico e domiciliare per gli studenti non udenti e non vedenti è partito solo a gennaio ed è stato interrotto ben un mese prima dalla conclusione dell'anno scolastico, con gravi disagi per i ragazzi e le famiglie. Inoltre lo scorso anno il servizio non veniva garantito nella giornata di sabato, con una riduzione non indifferente anche per quanto riguarda il quadro orario. Quest'anno, dall' analisi degli obiettivi gestionali della Provincia regionale di Agrigento si potrebbe evincere la possibilità di un ulteriore ridimensionamento del servizio. Verrà infatti stanziata circa la stessa somma dello scorso anno, ma si è registrato un incremento delle richieste, dovuto anche ad una emersione della disabilità. Nei giorni scorsi si è svolta una riunione negli uffici provinciali dell'assessorato alla solidarietà sociale, a cui hanno partecipato le cooperative, le associazione "Nuove Ali" e "Lottiamo insieme" e il sindacato
UGL. È emerso che, se si dovessero accettare tutte le richieste ritenute idonee, si potrebbe garantire solo un'ora di assistenza la mattina e 45 minuti nei pomeriggi. L'Unione Italiana Ciechi ha protestato e invocato la mobilitazione. L'Ente Nazionale Sordi ha manifestato forti preoccupazioni per la continua diminuzione delle risorse che da qualche anno sistematicamente si verifica. L'Associazione Nuove Ali è pronta alla mobilitazione. L'orientamento della Provincia sarebbe al momento di non accogliere le richieste della famiglie con utenti che hanno una disabilità considerata bassa (cioè inferiore al 40%). Il genitore di uno studente con sordità media ha protestato durante la riunione sostenendo che sbagliato selezionare riferendosi al danno organico come base di selezione e accesso al servizio. Alla fine è stata comunque presentata dall'Ente la proposta di mantenere inalterato il servizio scolastico per i sordi gravi-profondi (dal 70% a salire); mantenere inalterato il servizio domiciliare per i ciechi e i sordi gravi-profondi; diminuire le ore di assistenza per le disabilità sensoriali medie (dal 40% al 70%); non dare assistenza per le disabilità sensoriali lievi (dai 20 al 40%). La proposta è stata accettata ma non all'unanimità. (*EDB*)
PROVINCIA
Nuovi locali per il Fermi, una proposta fu scartata
Aule per l'Ipia Fermi. C'era una proposta. È stata scartata. «La Provincia - spiega in una nota l'avvocato Salvatore Patti - si sarebbe giustificata con gli studenti sostenendo che la gara relativa alla locazione di un immobile da adibire a sede dell'Ipia sarebbe andata deserta. Per la verità, dopo l'avviso del 3 marzo scorso pubblicato dal settore edilizia gestione patrimoniale della Provincia, a firma del titolare, l'avvocato Patti ha offerto, in data 29 aprile, in locazione il proprio immobile che si trova in via Damareta. Il 30 giugno, il responsabile del settore edilizia provinciale ha comunicato che l'ufficio aveva espresso parere favorevole per la locazione dell'immobile ma nonostante avesse richiesto importanti modifiche strutturali aveva ridotto il canone di locazione, comprensivo delle opere realizzate, dell' ascensore autonomo e della scala interna, a soli 90 mila euro annui».
Il 13 luglio arriva la risposta dell'avvocato Patti. «Il canone stabilito dai tecnici provinciali non è congruo in quanto, in relazione alle opere richieste, non poteva essere inferiore a 140 mila euro almeno». Dopo 15 giorni, quindi il 28 luglio, la Provincia chiude comunicando di non essere interessata alla locazione. «La proposta non ha trovato riscontri con le esigenze richieste dalla Provincia - dice il dirigente Ignazio Gennaro -. Tra l'altro l'ente ha un piano diverso per reperire le aule che mancano al Fermi. La proposta attende solo di essere firmata dal presidente e prevede che i locali siano messi a disposizione da altre scuole che non li utilizzano». (*PAPI*) PAOLO PICONE
Agrigentoflash
Provincia: il Consigliere Ripepe sollecita interventi sulla Ss. 189
Il Consigliere Arturo Ripepe, primo firmatario della richiesta di un Consiglio Provinciale straordinario sulla Ss. 189, convocato il prossimo 28 ottobre alle ore 18, sollecita l'Anas e le forze politiche a programmare interventi immediati per rendere sicura la circolazione sulla Agrigento-Palermo. "Il numero ormai aberrante di incidenti mortali sulla Ss. 189, dichiara Arturo Ripepe Capogruppo del PiD, richiede un intervento urgente da parte della politica per accelerare i tempi dell'ammodernamento della Agrigento-Palermo. Già nel 2009 avevo presentato un ordine del giorno al Consiglio Provinciale in cui si invitavano gli Enti competenti a predisporre i progetti per il miglioramento della viabilità sulla SS. 189. Come primo firmatario della richiesta di Consiglio Straordinario sono fermamente convinto della necessità che si avviino al più presto i lavori per rifare una strada ormai vecchia e pericolosissima. Troppo alto il tributo di vite pagato in questi anni perché si possa pensare ad interventi lontani nel tempo. Mi aspetto, quindi, che i vertici dell'Anas e dell'Amministrazione Provinciale ci diano risposte chiare su tempi e modalità degli interventi. E' già passato quasi un anno dalla firma dell'accordo tra le province di Agrigento e Palermo e l'Anas, ma ancora il progetto di fattibilità non è pronto. Venerdì prossimo faremo, quindi, chiarezza affinché si possano mettere in campo tutte le azioni per avere tempi certi sull'inizio dei lavori. Intanto Giovedì prossimo, grazie all'interessamento dell'On. Giuseppe Ruvolo, su delega della VI Commissione "Lavori Pubblici" incontrerò, a Roma, il Vice Ministro alle infrastrutture e ai Trasporti Aurelio Misiti con la speranza di avere certezze sul finanziamento dell'opera. Sulla Ss. 189 attendiamo, infine che il Ministro alle Infrastrutture risponda ad una interrogazione presentata dall'On. Giuseppe Ruvolo".
Agrigentoweb
VIABILITA' | Il Consigliere Ripepe sollecita immediati interventi sulla SS 189
Il Consigliere Arturo Ripepe, primo firmatario della richiesta di un Consiglio Provinciale straordinario sulla SS. 189, convocato il prossimo 28 ottobre alle ore 18:00, sollecita l'Anas e le forze politiche a programmare interventi immediati per rendere sicura la circolazione sulla Agrigento-Palermo.
"Il numero ormai aberrante di incidenti mortali sulla SS. 189, dichiara Arturo Ripepe Capogruppo del PiD, richiede un intervento urgente da parte della politica per accelerare i tempi dell'ammodernamento della Agrigento-Palermo. Già nel 2009 avevo presentato un ordine del giorno al Consiglio Provinciale in cui si invitavano gli Enti competenti a predisporre i progetti per il miglioramento della viabilità sulla SS. 189.
Come primo firmatario della richiesta di Consiglio Straordinario sono fermamente convinto della necessità che si avviino al più presto i lavori per rifare una strada ormai vecchia e pericolosissima. Troppo alto il tributo di vite pagato in questi anni perché si possa pensare ad interventi lontani nel tempo. Mi aspetto, quindi, che i vertici dell'Anas e dell'Amministrazione Provinciale ci diano risposte chiare su tempi e modalità degli interventi. E' già passato quasi un anno dalla firma dell'accordo tra le province di Agrigento e Palermo e l'Anas, ma ancora il progetto di fattibilità non è pronto. Venerdì prossimo faremo, quindi, chiarezza affinché si possano mettere in campo tutte le azioni per avere tempi certi sull'inizio dei lavori. Intanto Giovedì prossimo, grazie all'interessamento dell'On. Giuseppe Ruvolo, su delega della VI Commissione "Lavori Pubblici" incontrerò, a Roma, il Vice Ministro alle infrastrutture e ai Trasporti Aurelio Misiti con la speranza di avere certezze sul finanziamento dell'opera. Sulla SS. 189 attendiamo, infine che il Ministro alle Infrastrutture risponda ad una interrogazione presentata dall'On. Giuseppe Ruvolo.
Sicilia24h
Ss 189, consigliere provinciale Ripepe sollecita "messa in sicurezza"
Il Consigliere Arturo Ripepe, primo firmatario della richiesta di un Consiglio Provinciale straordinario sulla SS. 189, convocato il prossimo 28 ottobre alle ore 18:00, sollecita l'Anas e le forze politiche a programmare interventi immediati per rendere sicura la circolazione sulla Agrigento-Palermo. Il numero ormai aberrante di incidenti mortali sulla SS. 189, dichiara Arturo Ripepe Capogruppo del PiD, richiede un intervento urgente da parte della politica per accelerare i tempi dell'ammodernamento della Agrigento-Palermo. Già nel 2009 avevo presentato un ordine del giorno al Consiglio Provinciale in cui si invitavano gli Enti competenti a predisporre i progetti per il miglioramento della viabilità sulla SS. 189. Come primo firmatario della richiesta di Consiglio Straordinario sono fermamente convinto della necessità che si avviino al più presto i lavori per rifare una strada ormai vecchia e pericolosissima. Troppo alto il tributo di vite pagato in questi anni perché si possa pensare ad interventi lontani nel tempo. Mi aspetto, quindi, che i vertici dell'Anas e dell'Amministrazione Provinciale ci diano risposte chiare su tempi e modalità degli interventi. E' già passato quasi un anno dalla firma dell'accordo tra le province di Agrigento e Palermo e l'Anas, ma ancora il progetto di fattibilità non è pronto. Venerdì prossimo faremo, quindi, chiarezza affinché si possano mettere in campo tutte le azioni per avere tempi certi sull'inizio dei lavori. Intanto Giovedì prossimo, grazie all'interessamento dell'On. Giuseppe Ruvolo, su delega della VI Commissione "Lavori Pubblici" incontrerò, a Roma, il Vice Ministro alle infrastrutture e ai Trasporti Aurelio Misiti con la speranza di avere certezze sul finanziamento dell'opera. Sulla SS. 189 attendiamo, infine che il Ministro alle Infrastrutture risponda ad una interrogazione presentata dall'On. Giuseppe Ruvolo.
Ipotesi chiusura Dia, Ferrara (Fds): si mortifica l'impegno e la dedizione degli agenti
In merito alla ventilata ipotesi di chiusura della Direzione Investigativa Antimafia di Agrigento riceviamo e pubblichiamo in un intervento del vice presidente della provincia, Paolo Ferrara.
"Dopo 19 anni di intensa attività antimafia, - scrive Ferrara - rischia di chiudere i battenti la Sezione Investigativa Antimafia di Agrigento. Uno dei distretti più attivi nella lotta contro la mafia in una terra difficile ad alta densità mafiosa come la nostra, che negli ultimi anni ha registrato ottimi risultati di contrasto alla criminalità organizzata, con il sequestro e successiva confisca di beni ai mafiosi per oltre 70 milioni di euro. Il «decreto di stabilità », che taglia i fondi destinati al comparto sicurezza, prevede anche la chiusura complessiva delle sedi della DIA, struttura voluta nel 1992 da Giovanni Falcone, che ingloba anche Trapani, Messina, Lecce, Catanzaro e Salerno. La paventata chiusura della sezione DIA di Agrigento e non solo, conseguente ai tagli lineari previsti dall'esecutivo nazionale, svilisce e mortifica l'impegno e la dedizione degli agenti della DIA, che unitamente agli sforzi degli uomini e donne della Polizia di Stato, a cui va la mia solidarietà, hanno inferto un duro colpo alla presenza mafiosa della nostra Provincia nel corso degli anni, con la cattura di pericolosi latitanti. I risultati positivi delle numerose operazioni concluse negli ultimi anni hanno affrancato il nostro territorio da presenze che ledono la libera imprenditoria ed il sano sviluppo di un comprensorio che necessita di attenzioni particolari, riducendo le necessarie garanzie all'apparato economico, già in crisi, della nostra provincia e puntando invece su un sano sviluppo della stessa. Da questa attente valutazioni affiora in me la necessità di rivolgere un appello al Segretario Nazionale di Forza del Sud, On. Gianfranco Miccichè, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed al Vice Segretario Nazionale, già Vice Presidente della Regione Sicilia, On. Michele Cimino ed al Coordinatore Regionale,On. Pippo Fallica, particolarmente sensibili e vicini alle questioni del Meridione, nel condurre una battaglia che vede il neo partito Grande Sud, quale stremo baluardo a difesa delle istanze del territorio siciliano ed agrigentino. Ritengo doveroso, quale amministratore di questa Provincia e dirigente del nostro partito, di evidenziare la gravissima questione e sottoporla all'attenzione del Ministro degli Interni, On. Roberto Maroni"leghista", che non garantisce, con queste scelte, gli interessi e la sicurezza della collettività, mortificando l'operato delle unità impegnate a difesa del territorio. Sottolineando, in ultima analisi, l'impegno del nostro partito Grande Sud, a sostenere la necessità di stanziamenti concreti in ordine all'apparato della sicurezza nel Sud Italia, concludo rivolgendo la mia profonda solidarietà ai sindacati provinciali e nazionali di SPIR E SIAP e verso coloro che operano quotidianamente nei comparti di sicurezza ed ordine pubblico, offesi ed umiliati da alcuni insensati provvedimenti".
Agrigentooggi
Ripepe chiede Consiglio Provinciale straordinario sulla S.S.189
Il Consigliere Arturo Ripepe, primo firmatario della richiesta di un Consiglio Provinciale straordinario sulla SS. 189, convocato il prossimo 28 ottobre alle ore 18:00, sollecita l'Anas e le forze politiche a programmare interventi immediati per rendere sicura la circolazione sulla Agrigento-Palermo. "Il numero ormai aberrante di incidenti mortali sulla SS. 189, dichiara Arturo Ripepe Capogruppo del PiD, richiede un intervento urgente da parte della politica per accelerare i tempi dell'ammodernamento della Agrigento-Palermo. Già nel 2009 avevo presentato un ordine del giorno al Consiglio Provinciale in cui si invitavano gli Enti competenti a predisporre i progetti per il miglioramento della viabilità sulla SS. 189.
Come primo firmatario della richiesta di Consiglio Straordinario sono fermamente convinto della necessità che si avviino al più presto i lavori per rifare una strada ormai vecchia e pericolosissima. Troppo alto il tributo di vite pagato in questi anni perché si possa pensare ad interventi lontani nel tempo. Mi aspetto, quindi, che i vertici dell'Anas e dell'Amministrazione Provinciale ci diano risposte chiare su tempi e modalità degli interventi. E' già passato quasi un anno dalla firma dell'accordo tra le province di Agrigento e Palermo e l'Anas, ma ancora il progetto di fattibilità non è pronto. Venerdì prossimo faremo, quindi, chiarezza affinché si possano mettere in campo tutte le azioni per avere tempi certi sull'inizio dei lavori.
Intanto Giovedì prossimo, grazie all'interessamento dell'On. Giuseppe Ruvolo, su delega della VI Commissione "Lavori Pubblici" incontrerò, a Roma, il Vice Ministro alle infrastrutture e ai Trasporti Aurelio Misiti con la speranza di avere certezze sul finanziamento dell'opera. Sulla SS. 189 attendiamo, infine che il Ministro alle Infrastrutture risponda ad una interrogazione presentata dall'On. Giuseppe Ruvolo.