29/10/2011 (sabato)
GIORNALE DI SICILIA
PROVINCIA. Sarà proposto al governatore Lombardo di raddoppiare a10 anni i tempi del contratto
D'Orsi: «Cambiare legge per aiutare il precariato»
Precari della Provincia, si allontana la possibilità di essere stabilizzati. A meno che non intervenga una modifica all'attuale legislazione vigente. Il presidente Eugenio D'Orsi ha incontrato le organizzazioni sindacali, evidenziando, come la spesa del personale, sia ben superiore al limite massimo del 40% delle spese correnti. Ai fini del rispetto del parametro legislativo, la Provincia spende per i propri dipendenti circa 7 milioni di euro in più di quelli che dovrebbe. Tale circostanza comporta, secondo quanto previsto dalla stessa legge, la sanzione, a carico dell'Ente, del divieto di assunzione e quindi nessuna possibilità di stabilizzazione a tempo indeterminato del personale precario. La Regione è intervenuta, con la legge numero 24 del 2010, a mitigare la rigidità della norma statale dando agli Enti Locali la possibilità di stabilizzare ugualmente i dipendenti a termine, purché, le amministrazioni predispongano un dettagliato piano finalizzato a rientrare, nell'arco di cinque anni, entro i limiti della virtuosità. Tuttavia la legge regionale, così come formulata, non aiuta più di tanto la Provincia perché il piano di rientro quinquennale consentirebbe all'Ente un risparmio di 2 milioni e mezzo di euro, cifra lontana dai 7 milioni necessari. Secondo i calcoli dei funzionari dell'Ente, per azzerare il disavanzo, sono necessari 10 anni. Entro il 2021 sarà collocata a riposo una cospicua fetta degli impiegati provinciali, quasi tutti quelli assunti con le cooperative giovanili. D'Orsi ha quindi deciso di chiedere al presidente della Regione la modifica della legge con l'allungamento da 5 a 10 anni del tempo utile per rientrare nel parametro di virtuosità. (*PAPI*)
SCUOLE SUPERIORI. Ieri mattina dai carabinieri
Il «Fermi» senza aule presentata denuncia
Dieci giorni fa, 500 studenti dell'Ipia "Fermi", accompagnati da docenti e dirigente scolastico, Francesco Casalicchio, erano scesi in piazza. Reclamavano, a gran voce, le loro 18 aule, Il padiglione "D" dell'edificio scolastico di via Piersanti Mattarella è chiuso ormai da più di otto mesi. Ieri, preside e docenti, si sono invece recati in caserma, alla "Biagio Pistone", per formalizzare dinanzi ai carabinieri una denuncia.
Dopo la manifestazione di giovedì 20, una soluzione "tampone" sembrava essere stata trovata. La provincia regionale aveva garantito la distribuzione di 15, 16 delle mancanti aule fra il Brunelleschi e il Nicolò Gallo. Uno spiraglio per il diritto allo studio. Giovedì scorso, alla direzione dell'Ipia "Fermi", è però arrivata - secondo quanto ha riferito ieri il dirigente scolastico Casalicchio - una lettera integrativa del precedente "accordo". «Vogliono sistemare - ha detto ieri Casalicchio - le 18 classi dell'Ipia Fermi fra il Brunelleschi, il Nicolò Gallo e nei due piani dello Sciascia. Come se io avessi uno stuolo di 1.500 bidelli da mandare al seguito degli studenti e come se i docenti potessero correre da un capo all'altro degli istituti scolastici dove verranno sistemati i nostri studenti per garantire le lezioni programmate nell'orario scolastico». La soluzione della Provincia non è dunque andata giù a docenti e preside che ieri hanno formalizzato una denuncia ai carabinieri. «È ormai un problema d'ordine pubblico - ha concluso Casalicchio - perché i nostri studenti sono esasperati, non vogliono più entrare in classe, ed inoltre bisogna che si individuino le responsabilità di chi sta negando il diritto allo studio ai nostri ragazzi». (*CR*)
Cimino: «Fds alternativo a Zambuto
Al Comune? Un nostro candidato»
«Voteremo la mozione di sfiducia, credo che questa scelta andava fatta qualche mese fa»
Paolo Picone
D'Orsi promosso, Zambuto bocciato. Non sono le pagelle di scuola ma l'opinione del deputato regionale e vice presidente nazionale di Forza del sud, Michele Cimino, che si esprime sulla situazione politica agrigentina tra Comune e Provincia.
«Al Comune - dice il parlamentare - noi da sempre abbiamo chiesto chiarezza al sindaco Zambuto. Abbiamo avuto una riunione a Roma con il senatore D'Alia, con lo stesso Zambuto, ma anche con l'onorevole Di Mauro e l'onorevole Gentile, dove il sindaco aveva dato la sua disponibilità per un coinvolgimento di Forza del sud e anche gli altri partiti presenti nella coalizione alla Provincia, nella sua amministrazione comunale. In quella riunione il mio partito ha confermato l'idea di proporre alla città un progetto politico nuovo, di impegno diretto e alternativo rispetto al progetto di Zambuto che è stato prima al di sopra dei partiti, poi con il Pdl e adesso con l'Udc. Noi vogliamo proporre un nostro candidato che assume l'impegno per 5 anni di vivere questa esperienza».
Avete l'idea di un vostro candidato a sindaco?
«Abbiamo delle riunioni all'interno del nostro partito, so che vi sono già diverse possibilità in questo senso che valuteremo in modo collegiale per dare anche una proposta alla coalizione che possa essere valutata dagli altri partiti».
Ma con chi andrete alle elezioni?
«Noi siamo un partito del territorio, il nostro obiettivo è quello di dialogare sia con il Terzo polo che con il Pdl e guardiamo con interesse all'esperienza della Provincia con la coalizione del presidente D'Orsi che si potrebbe riproporre al Comune».
La mozione di sfiducia a Zambuto sarà sottoscritta da Fds?
«Se il gruppo consiliare di Forza del sud ha attivato questo percorso, ritengo che sia giusto sostenerlo. Avrei preferito, francamente, fare questo passaggio qualche mese prima».
Si candiderà al consiglio comunale?
«L'ho detto e lo confermo. Invito anche i leader degli altri partiti a fare altrettanto, perché prima di essere candidati a sindaco ci si deve candidare al Consiglio comunale». Cimino parla dell'esperienza del presidente D'Orsi alla Provincia. «Stiamo lavorando - dice - per risolvere le emergenze di questo territorio».
E l'inchiesta sul presidente D'Orsi? Che idea si è fatto?
«Diamo piena fiducia all'attività dell'amministrazione provinciale e del presidente D Orsi, consapevoli che ognuno debba fare il proprio lavoro, ed auspichiamo che l'attività giudiziaria sia celere. Sono convinto che il presidente D'Orsi, in tutta serenità deve fornire tutte le giuste risposte alle autorità competenti che sapranno vagliare il caso e prendere le giuste decisioni». (*PAPI*).
30/10/2011 (domenica)
GIORNALE DI SICILIA
Il presidente D'Orsi incontra deputato sloveno
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha incontrato l'on. Miro Petek, deputata della Slovenia e Presidente della Commissione Parlamentare del Mediterraneo. Era presente anche il Presidente del Polo Universitario di Agrigento, Joseph Mifsud, si sono intrattenuti in un cordiale colloquio nel corso del quale, tra gli altri argomenti, sono stati affrontati i problemi riguardanti lo sviluppo dell'Università agrigentina.
INIZIATIVE ANTIMAFIA. Domani sarà siglato
Protocollo per la legalità tra provincia ed «Sos»
Sottoscrivere un Protocollo d'intesa sulla legalità e sul contrasto alle implicazioni economiche, culturali e sociali derivanti dalla presenza delle organizzazioni mafiose sui territorio agrigentino. È questo l'obiettivo che si prefigge l'associazione riberese "SoS Democrazia" che con una delegazione domani alle 10 incontrerà presso il palazzo della Provincia regionale di Agrigento, il presidente Eugenio D'orsi per sottoscrivere un apposito documento. Seguirà una conferenza stampa durante la quale saranno illustrati i contenuti dell' iniziativa, che è stata annunciata con un comunicato stampa dai Comitato direttivo dell'associazione riberese che è stata costituita in città in occasione della campagna elettorale del giugno 2010 che ha portato all'elezione del sindaco Carmelo Pace. Da allora l'associazione riberese che vede impegnati i vari Gaetano Montalbano, Pino Di Lucia, Michele Triolo, Rosaria Tornambè e altri ancora si è mossa con l'allestimento di diverse iniziative avvenute in città nella sala consiliare con la partecipazione di personaggi del fronte antimafiam, come il senatore Giuseppe Lumia, l'imprenditore antiraket bivonese Ignazio Curto, il sostituto procuratore della Repubblica di Sciacca Salvatore Vella, e che hanno puntato al coinvolgimento soprattutto delle fasce giovanili per far crescere una cultura della legalità e della netta opposizione ha mafia. "Sos Democrazia" ha lavorato anche nel settore dello sviluppo delle attività culturali con iniziative che hanno visto molti giovani e non impegnarsi nel corso delle due ultime stagioni estive con le arti pittoriche e fotografiche. Adesso l'associazione riberese punta a stimolare le istituzioni locali perchè possano sviluppare iniziative finalizzate a far crescere soprattutto nelle nuove leve della società l'amore per il rispetto delle leggi. Da qui l'iniziativa che lunedì sarà portata a termine. (*TC*)
PROVINCIA. Seduta sulla pericolosità della strada, alla ribalta della cronaca per i continui incidenti
Consiglio straordinario sulla «189» D'Orsi: un passo avanti per i lavori
Paolo Picone
Consiglio provinciale straordinario sull'ammodernamento della statale 189, la pericolosissima strada che collega Agrigento con Palermo. Durante il suo intervento, il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, ha uscito fuori dalla sua borsa il decreto per la realizzazione dei lavori nel tratto da Lercara Friddi ad Agrigento, fresco di firma del governatore siciliano, Raffaele Lombardo. D'Orsi ha ricordato come il 5 novembre dell'anno scorso è stato sottoscritto un accordo di programma per l'ammodernamento della statale, ma ha lamentato i tempi dilatori della burocrazia regionale, che hanno rallentato il lavoro portato avanti dall'amministrazione nel preparare il decreto per la realizzazione dei lavori. «Il decreto firmato dal presidente Lombardo che rappresenta un ulteriore passo in avanti per la realizzazione dell'opera, che sicuramente darà una accelerazione all'intero iter», D'Orsi si è detto pronto a fare redigere il progetto preliminare che servirà a quantificare le spese ed i tempi per ammodernare la statale. Alla riunione straordinaria hanno partecipato, oltre a molti sindaci dei comuni interessati dal tracciato, la senatrice Angela Maraventano, gli onorevoli Giuseppe Ruvolo, Angelo Capodicasa e Roberto Di Mauro, Rita Giglione responsabile dell'ufficio Anas di Agrigento. I lavori sono stati introdotti dal presidente, Raimondo Buscemi il quale ha chiesto di fare il punto della situazione per verificare modi e tempi di intervento per sollecitare il governo regionale e nazionale a provvedere a finanziare l'ammodernamento della Agrigento-Palermo, teatro di numerosi incidenti mortali. Buscemi si è detto disponibile a portare avanti tutte le necessarie azioni perché si arrivi al più presto al finanziamento del tratto tra Castronovo ed Agrigento, invitando il consigliere Arturo Ripepe a riferire in aula del suo incontro con il vice Ministro alle infrastrutture Aurelio Misiti avvenuto il giorno prima a Roma. Ripepe, primo firmatario della richiesta del Consiglio provinciale straordinario, ha riferito del suo incontro romano, insieme all'onorevole Giuseppe Ruvolo, con il sottosegretario Aurelio Misiti, il quale conosce bene la vicenda. Misiti ha dato delle scadenze precise per potere formulare delle proposte concrete. Tra il 2 e il 4 novembre, ha riferito Misiti, il Governo deciderà degli interventi infrastrutturali e il 25 novembre lo stesso Misiti verrà ad Agrigento per illustrare gli intendimenti del Governo. Ripepe ha chiesto inoltre che l'Anas provveda a migliorare la segnaletica stradale che ritiene insufficiente. (*PAPI*)
PUBBLICA ISTRUZIONE. In pochi ieri mattina si sono presentati all'iniziativa organizzata per tutelare «il diritto allo studio»
Il «Fermi» resta ancora senza aule
Ieri manifestazione, ma è un flop
Il rappresentante d'istituto: poche adesioni, ma la situazione è a un passo dalla soluzione
Eugenio Siracusa
Questa volta la pantera non ha ruggito. Anzi, è rimasta buona in silenzio, In silenzio come i tanti studenti che hanno deciso di non aderire alla manifestazione, organizzata dal Geometra "Brunelleschi"e dagli istituti "Gallo"e "Fermi" per la mancanza di alcune aule proprio all'Ipia di Agrigento, in programma ieri mattina. Il corteo sarebbe dovuto partire da Piazza Cavour, per poi snodarsi lungo il viale della Vittoria, Piazza Stazione, per concludersi davanti agli Uffici della Provincia, dov'era previsto, anche un sit in per manifestare il disagio al presidente D'Orsi sulla carenza delle classi e sulle difficoltà di seguire le lezioni in altri istituti. Nulla di tutto questo. Manifestazione fallita. Erano previsti seicento alunni che "armati" di t-shirt, striscioni e megafoni, avrebbero dovuto "invadere" il centro città, ed invece, alla protesta erano presenti circa una cinquantina di ragazzi.
Rabbia, delusione ed amarezza, soprattutto da parte dei rappresentanti d'istituto che, dopo aver programmato al meglio la manifestazione, hanno sottolineato la gravità dell'assenza dei loro colleghi, che hanno deciso sì di protesta ma "standosene a letto o a passeggiare". Parole al veleno usate dal rappresentante della consulta e d'istituto del "Fermi", Alessandro Barba: «Parlare di fallimento sarebbe troppo riduttivo - ha tuonato - . Evidentemente i ragazzi non capiscono cosa vuol dire manifestare per qualcosa di utile, per un diritto e per qualcosa di costruttivo. Se non si protesta quando vi è il serio rischio di perdere cinque aule, quando si deve scendere in piazza!. Però, nonostante questo, in qualità di rappresentante, voglio ugualmente ringraziare tutti i ragazzi che questa mattina sono stati qui presenti a credere fortemente nella manifestazione. Certo ci aspettavamo una presenza massiccia, e non un numero così esiguo di ragazzi che forse a cento neanche ci arrivano. Questa - ha sottolineato ancora Barba - è la dimostrazione che i ragazzi non capiscano o fanno finta di non capire che cosa significhi il verbo manifestare, preferendo in questo modo rimanere comodamente a casa». Barba ha però sottolineato che la vicenda aule dell'istituto si sta lentamente sbloccando: «Grazie all' impegno, non di tutti i ragazzi ma di alcuni di essi, compresi noi rappresentanti, e della nostra dirigente scolastico la situazione si sta risolvendo nel migliore dei modi. La Provincia - ha sottolineato - è disposta a trattare con noi e che alcuni tecnici dell'Ente faranno un'ispezione nei locali per costatare da vicino la situazione». Stesso pensiero dello studente Arturo Colverde: «Non ci sono dubbi: la manifestazione non è riuscita. Ci aspettavamo tutt'altro che questa situazione. E'stato vanificato tutto un lavoro compiuto dai rappresentanti d'istituto». (*ESI*)
LA SICILIA
CORTEO DI SETTANTA ALUNNI
Mancanza aule, tre istituti in piazza ma la mobilitazione è stato un flop
Corteo flop! Erano poco più di settanta gli alunni degli istituti scolastici "Brunelleschi", "Nicolò Gallo" ed "E. Fermi" di Agrigento, adunati in Piazza Cavour per dar vita a un corteo di protesta autorizzato, contro le diverse decisioni tampone avanzate dall'Amministrazione provinciale per sopperire al drammatico problema della mancanza di 18 aule all'Ipia Fermi. E invece, la prevista affluenza in massa al corteo, che avrebbe dovuto snodarsi dal Viale della Vittoria e proseguire fino alla sede della Provincia, non c'è stata. Solo le forze dell'ordine e pochi studenti adirati e rassegnati per l'assenza dei compagni, hanno affrontato le motivazioni della protesta e deciso di sospendere il corteo. "Dovevamo essere in tanti - afferma adirato un studente del Brunelleschi - invece gli altri hanno preferito godersi l'assolata mattinata e trascorrere qualche ora al bar, anziché presenziare all'iniziativa. Noi condividiamo i problemi degli alunni dell'Ipia, ma le aule che la Provincia ha destinato a loro, a noi servono. Non vogliamo sia leso il nostro diritto alla studio". La questione non trova né soluzione né accordo tra la Provincia e l'istituto.
L'incontro avvenuto la settimana scorsa tra il presidente della provincia, Eugenio D'Orsi e una delegazione di alunni, docenti con a capo il preside Francesco Casalicchio, non ha prodotto alcun effetto. L'ultima soluzione avanzata dall'Ente, di dislocare i ragazzi in quattro differenti spazi, ha preoccupato seriamente il preside Casalicchio e il Consiglio d'istituto che hanno presentato una denuncia ai carabinieri." I problemi sulla sicurezza degli alunni - afferma il dirigente Casalicchio - dovuti dalla rotazione delle classi, la contemporanea presenza dei docenti e la mancanza di un cospicuo numero di bidelli addetti ad accompagnare e controllare gli alunni, non garantisce una condizione di tranquillità e sicurezza".
ANNA RITA DI LEO
SI ALL'AMMODERNAMENTO. La Regione approva l'accordo di programma, il viceministro illustrerà le iniziative
Statale Agrigento Palermo, arriva Misiti
Il prossimo 25 novembre il viceministro alle infrastrutture Aurelio Misiti verrà ad Agrigento per illustrare le iniziative del governo sulla nostra provincia. E' quanto emerso l'altro ieri sera in Consiglio provinciale nel corso della seduta straordinaria dedicata alla statale 189 Agrigento-Palermo. Nel corso dei lavori inoltre il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, ha dato lettura del decreto con il quale il presidente della Regione Raffaele Lombardo ha approvato l'Accordo di programma Quadro stipulato lo scorso anno (5 novembre 2010) tra Regione, Provincia e Anas per l'ammodernamento del tratto agrigentino.
Alla seduta hanno presenziato, oltre a molti sindaci dei comuni interessati dal tracciato, la Senatrice Angela Maraventano, i deputati Giuseppe Ruvolo, Angelo Capodicasa e Roberto Di Mauro, Rita Giglione responsabile dell'ufficio Anas di Agrigento oltre a D'Orsi. In sala numerosi esponenti del mondo politico e sindacale e della società civile.
Arturo Ripepe ha riferito su un incontro avuto con Misiti il giorno prima a Roma. Egli ha ricordato come la questione del miglioramento della Ss 189 si trascini ormai da più di 40 anni. Misiti ha dato delle scadenze precise per formulare delle proposte concrete. Tra il 2 e il 4 novembre, ha riferito, il Governo deciderà degli interventi infrastrutturali, quindi ha promesso la visita per il 25 novembre. Ripepe ha chiesto inoltre che l'Anas provveda a migliorare la segnaletica stradale che ritiene insufficiente.
Sono poi intervenuti il sindaco di Casteltermini ,Nuccio Sapia, quello di Sutera, Di Francesco, quello di Cammarata, Panepinto. Il presidente D'Orsi ha ricordato l'accordo di programma per l'ammodernamento della strada, ma ha lamentato i tempi dilatori della burocrazia regionale, che hanno rallentato il lavoro portato avanti dalla sua Amministrazione nel preparare il decreto per la realizzazione dei lavori sulla 189, per il tratto da Lercara ad Agrigento. D'Orsi si è detto pronto a fare redigere il progetto preliminare che servirà a quantificare le spese e i tempi per ammodernare la Ss189.
Sono seguiti poi gli interventi di Ruvolo, Roberto Di Mauro, Angelo Capodicasa e del consigliere provinciale Angelo Bennici. L'ing. Giglione dell'Anas ha informato il Consiglio di avere preso nota del contenuto degli interventi che riferirà all'ing. Di Bernardo a Palermo. L'Anas è comunque in attesa di avere il progetto preliminare e poi troverà le somme per l'ammodernamento della statale. Il presidente Buscemi infine ha chiesto ai sindaci di attivare il coordinamento per la realizzazione dell'opera in modo da lasciare i riflettori accesi sulla vicenda.
SALVATORE FUCÀ
31/10/2011 (lunedì)
GIORNALE DI SICILIA
ENTI IN PARALLELO. A Palazzo dei Giganti l'argomento è la mozione di sfiducia al sindaco annunciata durante una riunione dei capigruppo consiliari
Comune e Provincia
Al via settimana politica decisiva
Oggi vertice del Pd con il segretario Emilio Messana
Paolo Picone
Settimana decisiva per la convulsa politica agrigentina, tra Comune e Provincia. Al Comune l'argomento principale è la mozione di sfiducia al sindaco Marco Zambuto, che è stata "annunciata durante una riunione dei capigruppo consiliari. Attualmente, di ufficiale e concreto non c'è nulla e probabilmente non ci sarà nulla perché i leader dei partiti di opposizione, investiti del problema, hanno fatto intendere che "sfiduciare" Zambuto adesso significherebbe "Santificarlo" di fronte agli elettori. Lo pensa il vice presidente nazionale di Forza del sud Michele Cimino, lo dice anche Roberto Di Mauro, parlamentare regionale Mpa, che spiega che ormai è una iniziativa tardiva. «Se mozione di sfiducia doveva esserci - è il Di Mauro pensiero - doveva arrivare prima e non a 8 mesi dalle amministrative per rinnovare gli organi del Comune di Agrigento». I consiglieri del Partito democratico vogliono investire del problema la segreteria provinciale, quindi passando dal vertice senza decidere autonomamente. «Se la mozione si dovesse presentare - spiega il vice presidente del Consiglio comunale, Salvatore Lauricella, esponente del Pd - non è detto che i consiglieri la firmino. Sempre se si fa. La proposta di mozione di sfiducia al sindaco è stata solo una reazione alla mancata presentazione del piano triennale delle opere pubbliche contestualmente al bilancio di previsione 2011. Il sindaco - aggiunge Lauricella - non è venuto a giustificarsi per questa grave mancanza. Da qui nasce la rabbia dei consiglieri che in conferenza dei capigruppo hanno avanzato questa ipotesi della mozione. La delibera del piano triennale è stata trasmessa in commissione consiliare per l'approvazione con urgenza. Ci vogliono 5 giorni. Dopo di che sarà convocato con urgenza un nuovo consiglio comunale per l'approvazione del bilancio e contestualmente il piano triennale delle opere pubbliche e credo - conclude il consigliere del Pd - che alla fine non si parlerà più di mozione di sfiducia».
E la giunta provinciale?
Alla Provincia si attende il vertice di oggi pomeriggio convocato dal segretario politico del Pd, Emilio Messana, per decidere cosa fare della proposta di entrare in giunta con Eugenio D'Orsi ed i partiti Fds, Fli ed Mpa. Una riunione del direttivo che si riunisce alla presenza del gruppo consiliare per decidere il da farsi. Mentre due settimane fa il Partito democratico professava fedeltà a D'Orsi e tutti gli esponenti dicevano che sulla decisione di entrare in giunta alla Provincia, non c'era nessuna spaccatura interna, adesso c'è un fatto nuovo da valutare: l'avviso di garanzia che il presidente D'Orsi ha ricevuto su alcuni reati, presumibilmente commessi nell'esercizio della gestione amministrativa dell'ente. Messana chiede chiarezza. Mentre Piero Giglione è pronto a dimettersi da consigliere per andare a fare l'assessore con D'Orsi.
(*PAPI*)
UNIVERSITA'. Il consigliere chiede al presidente D'Orsi di attivarsi
L'allarme di Gallo: «Il Cupa rischia davvero di chiudere»
Se non si cambia, si chiude. Deciso e categorico il consigliere Roberto Gallo della Destra, sul Consorzio universitario di Agrigento. "La commissione consiliare Promozione culturale dell'ente Provincia, dove svolgo il ruolo si vicepresidente - spiega Gallo - si è riunita presso i locali dell'università per incontrare il presidente Joseph Mifsud ed il direttore amministrativo del consorzio Giuseppe Vella. La riunione è servita per un confronto sull'offerta formativa degli ultimi 4 anni accademici. E poi la commissione ha ascoltato una relazione sull'andamento amministrativo ed economico. Purtroppo lo scenario è disastroso, perchè a fronte di un positivo incremento del numero degli studenti, c'è un processo di perdita di corsi ed una situazione economica difficilissima. I motivi sono diversi, alcuni sono in linea con l'andamento negativo dei conti pubblici, delle nuove leggi restrittive orientate al risparmio, dei paletti sulla spesa pubblica. Viceversa la cosa grave è una attività amministrativa pericolosa per l'esistenza stessa dell'Università ad Agrigento. Assemblea dei soci che vanno a buca perché alcuni non si presentano ripetutamente, e soprattutto un Consiglio d'Amministrazione praticamente latitante. Pochissime sono state le sedute dove c'era il numero legale per svolgere il fondamentale lavoro, propedeutico per il funzionamento del consorzio universitario. Due esempi per tutti, sono l'impossibilità di approvare il Bilancio 2011 per l'assenza costante dei componenti il Cda e l'impossibilità di sostituire i consiglieri dimissionari per via dell'assemblea dei soci anche questa inattiva". Una iniziativa positiva è una lettera che Mifsud ha inviato al presidente della regione Lombardo, dove si solleva tutta la questione. «Chiedo al presidente D'Orsi - aggiunge Roberto Gallo - di attivarsi immediatamente, prima che si verifichi la disastrosa prospettiva della chiusura dell'Università. Cosa che scriverebbe il fallimento totale dell'amministrazione provinciale nella qualità di socio principale del Cupa. La nostra provincia non può, e non deve, perdere questa realtà socio culturale ed economica». (*PAPI*)
LA SICILIA
PROVINCIA
D'Orsi incontra Sos Democrazia
Questa mattina alle 10, presso il palazzo della Provincia Regionale di Agrigento, il presidente della Provincia, Eugenio D'orsi, incontrerà una delegazione dell'Associazione riberese Sos Democrazia, L'incontro è finalizzato alla sottoscrizione di un Protocollo d'intesa sulla legalità e sul contrasto alle implicazioni economiche, culturali e sociali derivanti dalla presenza delle organizzazioni mafiose sul territorio agrigentino. Seguirà una conferenza stampa durante la quale saranno illustrati i contenuti dell'iniziativa.