Il Sole 24 Ore
05/11
Contabilità pubblica. L'annuncio al convegno dei commercialisti. Il federalismo porta al voto con bilanci certificati
11.200 enti locali che andranno al voto nel 2012 dovranno farlo con il bilancio certificato da pubblicare 20 giorni prima delle elezioni. L'annuncio arriva dal presidente della Commissione per l'attuazione del federalismo fiscale Luca Antonini davanti alla platea del convegno nazionale organizzato a Firenze dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili per discutere di federalismo fiscale e contabilità pubblica.
Il meccanismo è previsto dal federalismo fiscale, e per partire ha bisogno di un decreto del Viminale su cui i tecnici ora sono al lavoro. L'idea è quella del bilancio di mandato, con cui l'amministrazione uscente dà conto dei risultati ottenuti attraverso uno strumento certificato da terzi. La certificazione dovrebbe avvenire a livello istituzionale, attraverso la commissione di coordinamento della finanza pubblica «Anche nelle ultime elezioni -ha spiegato Antonini
- abbiamo visto amministratori promossi dopo aver mandato verso il fallimento il proprio ente, o governatori che solo dopo 6-8 mesi sono riusciti a quantificare i buchi lasciati dalla gestione precedente».Alla prossima chiamata alle urne, che in primavera vedrà tra gli altri andare al voto cittadini di Comuni come Palermo, Verona o Alessandria, le campagne elettorali dovrebbero per la prima volta concentrarsi sui dati di bilancio, e non su accuse più o meno fondate: «E una tappa essenziale per la riforma -sottolinea Antonini- perché la trasparenza sta al federalismo come la terra all'albero, senza l'una non c'è l'altro».
Accano al federalismo, al centro dell'attenzione dei professionisti c'è la riforma della contabilità, scritta nel Dpcm appena varato dalla Conferenza Unificata; la riforma, che dall'anno prossimo sarà sperimentata in 54 Comuni, 12 Province e 5 Regioni (Basilicata, Campania, Lazio, Lombardia e Sicilia), prevede l'introduzione della contabilità economica e del bi
Lancio consolidato, e vede in prima fila i commercialisti. «Le norme-spiega Giosué Boldrini, consigliere Cndcec delegato agli enti pubblici - ci sono, ma ora a noi tocca costruire la cultura che negli enti locali manca: la contabilità aziendale non può essere una mera traduzione del vecchio sistema finanziario, occorre arrivare a una contabilità integrata che offra simultaneamente lo stesso dato secondo il sistema economico e quello finanziario».
Il tema è sempre più al centro dell'interesse della categoria che schiera circa 3omila professionisti solo nelle attività del controllo all'interno degli enti pubblici. Nasce anche da qui l'opposizione al sistema dell'estrazione a sorte per i revisori dei conti negli enti locali introdotto nella manovra estiva, e tradotto nel Dpcm esaminato nei giorni scorsi dalla Conferenza Stato-Città (si veda Il Sole 24 Ore di mercoledì scorso).
G. T.
Giornale di Sicilia
05/11
RIMPASTO. Tutto rinviato a data da destinarsi. Provincia, slitta vertice tra Pd e Mpa.
«Chiarimento» rinviato. A causa di alcuni impegni istituzionali dell'onorevole Roberto Di Mauro è saltato il vertice tra Movimento per l'autonomia e Pd, in programma ieri sera ad Agrigento, che doveva servire per sancire l'alleanza politica tra i due partiti, in vista, anche di un ingresso nella giunta provinciale guidata dal presidente D'Orsi. 11 rinvio è stato comunicato al segretario politico del Partito democratico, Emilio Messana, che ha "stoppato" l'intera delegazione che assieme a lui doveva incontrare l'Mpa. Difficile, adesso, conoscere la nuova data del vertice, che in ogni caso, rappresenta il punto di partenza per l'ingresso in giunta alla Provincia del Pd, con due assessori politici, cioè Giuseppe Sferrazza e Piero Giglione che andranno a sostituire i due tecnici uscenti, Teresa La Marca e Felice Lo Faso. Intanto il capogruppo del Pd in Consiglio, Daniele Cammilleri, precisa le sue dichiarazioni sulla vicenda giudiziaria del presidente D'Orsi. «Non sono assolutamente a conoscenza - dice Cammilleri- dei particolari relativi alla vicenda giudiziaria che riguarda il presidente D'Orsi, né con riferimento alle palme né alle altre contestazioni. Auspico in ogni caso che il presidente riesca a chiarire, nel più breve tempo possibile, la spinosa vicenda; ritenendo che chiunque rivesta cariche pubbliche abbia 1' obbligo, etico prima ancora che giuridico, di essere al di sopra di ogni sospetto nell' interesse della comunità amministrata». (PAPI)
POLITICHE. DaL.lo statuto per la Fondazione Carnevale, scontro adesso in altri settori con il presidente del consiglio comunale che attacca la giunta. Comune, «frana» la maggioranza
e scintille Mpa-Api. Lettera del sindaco, Vito Bono, ai segretari dei partiti
Uno scontro con accuse durissime è in atto tra Mpa e Api, il presidente del consiglio comunale, Filippo Bellanca, ne approfitta per assestare un paio di bordate all' amministrazione e il sindaco, Vito Bonn, prende carta e penna e scrive ai segretari dei partiti della coalizione e al" caro Mimmo", il consigliere Domenico Sandullo, che sostiene la giunta, per manifestare la propria amarezza, ma anche per dire la sua su quanto sta accadendo e far sapere che non ha intenzione di cambiare la giunta. Tutto questo in una giornata, quella di ieri, carica di tensioni che si è aperta con la risposta al vetriolo dell'assessore allo Spettacolo, Michele Ferrara, all'Api in merito alle accuse sullo statuto della Fondazione Carnevale che non ha ottenuto il parere della giunta. Ferrara ce l'ha, in particolare, con il consigliere Simone Dì Paola al quale chiede di far sapere "quale sostegno ha dato alla sua città quando ricopriva il ruolo di consigliere provinciale". L'assessore ribadisce che l'istituzione della Fondazione "comporta alcuni costi gestionali che in questo momento nessuno potrebbe garantire" e respinge l'accusa di "boicottaggio politico" alla proposta avanzata dal presidente del consiglio comunale, Filippo Bellanca, dell'Api. Quest'ultimo, da parte sua, compiacendosi per l'apertura del Mercato del Contadino, in un nota stampa scrive: "Il servizio, seppure cominciato con grave ritardo a causa di una gestione infelice delle procedure, darà un importante contributo a un settore in crisi". Bellanca lamenta anche una festa dell'Unità d'Italia in tono minore, "Ho notato - afferma l'assenza della banda musicale, delle rappresentanze scolastiche.
PROVINCIA in Contrada Sant'Oliva a Licata. Viabilità, consegnati i lavori per la strada Consortile 67
Il settore Infrastrutture Stradali, Servizio di Progettazione e programmazione della Provincia ha consegnato ieri mattina lavori per 150 mila euro. Si tratta di un intervento di manutenzione straordinaria sulla strada Provinciale Consortile numero 67 la «strada statale 123 - Contrada Oliva» in territorio di Licata. L'intervento manutentivo durerà un paio di mesi. La ditta aggiudicataria dell'appalto dovrà realizzare alcune gabbionate di contenimento lungo il tracciato della strada provinciale Consortile 67, collocare i guard- rail dove sono danneggiati o divelti, sistemare le cunette per il deflusso delle acque piovane e procedere infine alla bitumatura della strada. (PAPI)
SCUOLE. Il preside Casalicchio: «Siamo in attesa» Vertice sull'Itc «Fermi» senza aule, la Provincia farà una nuova proposta
Ipia «Fermi», storia infinita. Perché proteste, riunioni e sopralluoghi continuano a susseguirsi, ma a distanza di due mesi dall'inizio del nuovo anno scolastico, gli studenti continuano a rimanere senza le necessarie 18 aule. Giovedì, l'ennesimo incontro fra i vertici della provincia regionale di Agrigento e i capi d'istituto del Nicolò Gallo, del Leonardo Sciascia e del Brunelleschi. Forse una soluzione potrebbe essere stata trovata e il dirigente scolastico del "Fermi", Francesco Casalicchio, è in attesa di conoscerla. «Aspettiamo ha detto Casalicchio dopo quest'incontro che
s'è tenuto giovedì di conoscere quale altra proposta ci verrà fatta e la valuteremo. E comunque la sistemazione dei nostri studenti in altri istituti dovrà essere soltanto una soluzione temporanea perché bisogna sistemare il padiglione "O" del nostro edificio, chiuso ormai da nove mesi, oppure bisogna fare il bando per trovare i nuovi locali». La scorsa settimana, preside e docenti si erano anche rivolti ai carabinieri per denunciare quello che è ormai un problema dì ordine pubblico. «Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità», ha rimarcato Casalicchio. (CR)
La Sicilia
05/11
PALMA D MONTECHIARO. Esplode l'Mpa Augugliaro tuona contro Cutaia e Bruna.
Il coordinatore cittadino delI'Mpa Dario Augugliaro è passato al contrattacco per dibattere alle pesanti accuse che nei giorni scorsi i consiglieri del suo partito, definiti lealisti, gli hanno sferrato per il silenzio mantenuto sulla richiesta rivolta dal consigliere comunale Vincenzo Pace al collega Rosario Bruna di dimettersi da capogruppo consiliare del movimento, dopo avere costituito in Consiglio il movimento dei Lealisti, assieme ai consiglieri Rosario Catania e Saro Cutaia. Pace ha accusato Bruna di mantenere il piede in due staffe e -secondo i Lealisti- sulla mossa di Pace ci sarebbe lo zampino proprio del coordinatore cittadino dell'Mpa. «Mi stupisce che soltanto ora -ha scritto Augugliaro- i consiglieri appartenenti al gruppo Lealisti, si preoccupano che il partito possa apparire spaccato. Parlano proprio loro che in Consiglio comunale, in difformità alle direttive politiche del partito, diverse volte hanno teso una mano ad una maggioranza in difficoltà, relegando il partito ad un ruolo di stampella. Sono stato messo al corrente della nota del consigliere Vincenzo Pace solo a cose avvenute e, pur non condividendo i tempi e le modalità, non ha certo il potere per impedire, ad uno dei consiglieri più anziani e più coerenti dell'Mpa, di potere esprimere ciò che sente. Bisogna però ricordare che in occasione di una riunione, alla presenza dell'on. Roberto Di Mauro e del presidente Eugenio D'Orsi, tra i punti più affrontati, si parlò della nascita a Palma del gruppo dei Lealisti ed in quell'occasione è stato proprio il consigliere Rosario Bruna ad esporsi, anticipando che, alla nascita di tale gruppo, si sarebbe dimesso per fare il capogruppo della nuova corrente. Ciò può essere confermato dai presenti alla riunione. A proposito del gruppo dei Lealisti, verso i quali non ho alcuna preclusione, non mi risulta che il presidente Raffaele Lombardo abbia potuto dare il suo beneplacito e ciò per due ordini di motivi: il primo è che, in occasione dell'ultima riunione a Catania, lo stesso presidente Lombardo ha auspicato un movimento senza correnti ed il secondo è per il nome, dato che guarda caso riporta alla memoria il gruppo dei deputati dell'Assemblea siciliana del Pdl, ostili al nostro presidente. Inoltre sarebbe giusto chiarire a chi si riferiscono i consiglieri lealisti quando parlano del sottoscritto e dei miei "amici predisposti alla sconfitta elettorale", I miei amici sono gli stessi che hanno fondato questo movimento, imponendolo come uno dei primi partiti della città e che ancora oggi sono al fianco dell'on. Di Mauro, condividendone idee e azioni politiche. Mi sorprende che i consiglieri lealisti si dichiarino dell'Mpa "democraticamente eletti": è bene ricordare che soltanto il consigliere Rosario Catania è stato eletto nell'Mpa, ma non si può dire lo stesso per Saro Cutaia e Rosario Bruna, entrambi eletti in altre liste».
POLITICA Regione:
Borsellino, Terzo Polo e Mpa Lombardo lancia un aut aut. «Il Pd la convinca a cambiare posizione, oppure cambi candidato»
PALERMO. "Il Pd convinca Rita Borsellino a cambiare la sua posizione nei confronti del Terzo Polo e dell'Mpa, oppure il Pd cambi la Borsellino". Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, è categorico nei confronti del maggiore alleato della coalizione che sostiene il suo governo tecnico. Un'alleanza che ha sempre detto di volere ulteriormente saldare, ma le ultime mosse del segretario nazionale Pier Luigi Bersani e di quello regionale Giuseppe Lupo, sembrano andare in una direzione diversa.
Presidente, si aspettava il rifiuto così netto di Rita Borsellino a stringere alleanze con il Terzo Polo al comune di Palermo?
"No, La candidatura di Rita Borsellino era stata valutata positivamente da Mpa, Fli e Udc. Pensavamo che occorresse un'alleanza per supportarla nella gravosa gestione amministrativa; pensavamo che questa alleanza che lotta per riformare in profondità questa Regione, potesse essere utile anche a Palermo. Una disponibilità totale al punto che, anche se non siamo attrezzati e non fanno parte del nostro Dna, come ha detto l'Udc, saremmo disposti a fare un grande sforzo e partecipare alle primarie. Ma le primarie si fanno se c'è un patto: chi perde accetta di sostenere chi vince; chi vince tiene nel dovuto conto chi perde".
Rita Borsellino, oltre a non volersi alleare con ilTerzo Polo, ha detto che non intende lasciarsi condizionare dalle sigle politiche.
"Come potrebbero, infatti, i nostri candidati al consiglio comunale sostenere un candidato a sindaco che non si apparentasse con i nostri partiti? Coerentemente non dovrebbe apparentarsi neanche con il Pd. Tranne che non lo accetti solo per il tempo delle elezioni e, poi, lo disconosca. Peraltro, la stessa Borsellino ha detto che il Pd non è stato il primo partito a chiederle di candidarsi. Questa è antipolitica che va al di là del qualunquismo. Ma serve a Palermo una persona che non ha alcuna esperienza amministrativa? lo mi batterò per evitarlo".
Una rottura tra Terzo Polo e Pd a Palermo, potrebbe compromettere l'alleanza negli altri 130 comuni circa in cui si voterà la prossima primavera?
"Palermo è la capitale della Sicilia, con una forte valenza nazionale. Ciò che si fa qui non può non influire sulle altre città. Si rischia di scardinare una coalizione che ha raggiunto importanti obiettivi. Dico al Pd o di convincere la Borsellino a cambiare idea o il Pd cambia la Borsellino. Palermo ha bisogno di fattività, trasparenza, riconciliazione. Invece, stiamo ricadendo nell'orlandismo perdente e disgregante. Nel momento in cui il presidente dell'Ars, Cascio, non accetta di candidarsi per il centrodestra, rischia- modi fare un servizio al Pdl, che è in fase decadente sia a Palermo che a Roma".
A che punto è l'ispezione regionale al Comune di Palermo?
"Si è conclusa. La situazione emersa è drammatica. Cammarata farebbe bene a dimettersi, evitando alla giunta di governo di adottare provvedimenti drastici".
Quali saranno le prossime mosse?
"Ci incontreremo con gli alleati del Terzo Polo, ma contestualmente chiederemo al Pd di dire se viole dare vita ad alleanze allargate, oppure se vuole restringersi in un ambito di sinistra dove a suonare la musica sarebbe Orlando. A Palermo, come in Sicilia, che non sono né Napoli né Milano, si governa dal centro".
I.upo sostiene che Rita Borsellino potrebbe essere la Pisapia di Palermo.
"Pisapia è tutt'altra cosa. In fondo viene percepito come un moderato".
Il Terzo Polo si dice che avrebbe già una rosa di nomi pronti a gettare nella mischia.
"Non è vero che siamo stati alla ricerca di un candidato, tant'è che non lo abbiamo. Finora siamo stati concentrati sulle cose da fare. Negli ultimi abbiamo centrato due importanti obiettivo: la riprogrammazione dei fondi europei che ci mette al riparo dal disimpegno automatico. Uno strasuccesso è stato quello del credito d'imposta, con richieste per 190 milioni di euro, rispetto ai 120 milioni da noi stanziati in un momento in cui il governo nazionale taglia. In Sicilia gli imprenditori investono i loro soldi. Il credito d'imposta scatta quando si comincia a produrre. Abbiamo preparato una buona finanziaria. E in tutto ciò il Pd si fa portare al guinzaglio in uno spazio angusto che rappresenta una minoranza. Peraltro, Orlando non ha neanche detto
che non si candida".
Dopo avere dichiarato conclusa l'esperienza del governo tecnico ed avere chiesto alla Borsellino di rappresentare il Pd alle primarie, Bersani sembra che abbia fatto la sua scelta.
Bersani coltiva l'idea di essere candidato premier con l'appoggio di ldv e Sei. Ma si voterà in caso di crisi o si farà un governo delle larghe intese, come auspica il presidente della Repubblica, Napolitano? Bersani non può ignorare l'opzione di una grande parte del suoi partito, rispetto ad una scelta riformista che cerca di rimettere in sesto una barca che stava affondando".
Avrà la forza a parte del Pd che ha deciso di sostenere il suo governo di fare scelte diverse da quelle decise a Roma?
"Credo che questa maggioranza del Pd farà valere le proprie idee. L'alternativa sarebbe restituire la Regione ad un sistema che in una settimana azzererebbe tutto ciò che è stato fatto. I siciliani nel ghetto non si fanno respingere".
Quindi, una candidatura del Terzo Polo potrebbe avere altri supporter?
"Potrebbe essere una candidatura aperta a chi ci sta. So che da fasce del centro- destra, oltre che dai riformisti del centrosinistra, questa soluzione sarebbe presa in considerazione, Il candidato lo sceglierei anche in collaborazione con Miccichè".
Giornale di Sicilia
07/11
IL COORDINATORE «Fino a quando ci sarà D'Orsi non entreremo nella giunta»
«Fino a quando ci sarà D'Orsi alla Provincia di Agrigento, non saremo alleati con L'Mpa». Lo ha detto in maniera molto esplicita il senatore Gianpiero D'Alia, parlando della situazione politica alla Provincia. «Non ci è piaciuto che qualcuno abbia scritto un comunicato di solidarietà al presidente D'Orsi - ha aggiunto D'Alia- l'indomani dall' avviso di garanzia ed abbia inserito tra le sigle dei partiti quella dell'Udc senza che nessuno ci abbia informati di questo comunicato. Altro aspetto grave della vicenda sono state le dichiarazioni sul complotto politico" ordito nei suoi confronti, rilasciate a caldo dal presidente della Provincia, che non rientrano nella nostra indole e sensibilità politica». Non ci sono spiragli quindi per un rientro dell'Udc nella coalizione che sostiene la giunta provinciale. «Per noi - conclude il senatore - è un capitolo chiuso. Possiamo parlare con i nostri alleati senza riferimento a D'Orsi che non sarà mai il nostro candidato in una ipotetica ricandidatura alla Provincia». (PAPI)
ISTRUZIONE. Vertice con il presidente D'Orsi. Scuole, gli istituti superiori che rischiano l'autonomia
Si è svolta alla Provincia una conferenza di servizi sulla «razionalizzazione della rete scolastica».
Presieduto da Eugenio D'orsi ha registrato anche la partecipazione dei Comuni di Sciacca, Campobello di Licata, Ribera e Bivona. Presenti anche il Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale, Raffaele Zarbo, e diverse sigle sindacali: Salvatore Fanara e Claudio Argento della Cisl scuola, Gaetano Bonvissuto eVito Miceli della Cgil scuola, Alfonso Belluccia e Calogero Burgio della Uil scuola, Giuseppe Crapanzano dello Snals - Confsal.
D'Orsi ha rappresentato l'orientamento della Provincia volto a salvaguardare l'autonomia scolastica per le scuole di competenza in atto sottodimensionate.
«Accoglieremo - ha detto - ed esamineremo tutte le proposte di soluzione provenienti dalle parti sociali, dalle scuole e dai comuni interessati».
Le scuole attualmente sottodimensionate sono: Istituto d'Arte «Bonachia» di Sciacca, con 46 alunni; il «Zappa» di Campobello di Licata con 224 alunni, che con la sez associata di Naro con 131 alunni e la sez. associata Ipsa "Livatino" di Canicattì con 6 alunni, presenta un totale di 42 iscritti; il «Panepinto» di Bivona con 232 alunni, che con la sez. ass. IPIA di Cianciana con 121 alunni, raggiunge 353 iscritti e il «Giovanni XIII» di Ribera con 479 alunni.
Alla conferenza di servizi erano presenti anche i dirigenti scolastici degli Istituti «Bonachia di Sciacca, «Zappa» di Campobello di Licata, «Panepinto» di Bivona e «Giovanni XIII» di Ribera.
Lillo Firetto eletto segretario, Zambuto presidente onorario. ILCONGRESSO DELL'UDC ha sancito anche la linea politica da seguire sul territorio
Lillo Firetto è il nuovo segretario provinciale dell'Udc, il partito scudocrociato sosterrà Zambuto alle comunali ma quest'ultimo è pronto anche a fare un passo indietro se ciò sarà necessario a fare andare avanti il progetto del terzo polo. Chiusura totale invece, almeno in questa fase, nei confronti di Eugenio D'Orsi.
Sono questi gli aspetti fondamentali per la politica locale emersi ieri mattina durante i lavori del congresso provinciale dell'Udc, svoltisi all'Hotel dei Pini, che hanno sancito nel complesso la leadership del sindaco di Porto Empedocle. E' stato il primo congresso del dopo-Cuffaro, un congresso costituente al quale molti iscritti hanno dato il loro contributo e molti altri avrebbero voluto darlo, ma non ce n'è stato il tempo. «Avrete modo di farlo - ha detto alla fine Firetto - in sede locale nel corso delle numerose manifestazioni a tema che intendiamo organizzare nei diversi comuni agrigentini».
Il saluto degli altri partiti è stato portato da Maria Pia Vita per Fli, William Giacalone per Forza del Sud, Mimmo Fontana per Ambiente Sicilia, Emilio Messana per il Pd, Antonio Lombardo per i Circoli socialisti, Nuccio Cusumano per Api, Giuseppe Arnone per i Comitati civici, Piero Marchetta per il Mpa, Giovanni Palillo per il Psi. Breve intervento anche del senatore Benedetto Adragna. I lavori sono stati presieduti da Mauro Libé della segreteria nazionale del partito. Egli in particolare ha detto che negli enti locali la scelta degli elettori deve essere sulle persone e sui programmi affinché essi siano autonomi e non omologati rispetto alle amministrazioni di più ampio respiro territoriale.
Molto atteso l'intervento del sindaco di Agrigento Marco Zambuto il quale ha sottolineato la validità della scelta di Pier Ferdinando Casini perché adesso, con la disgregazione del Pdl, il terzo polo ha l'ambizione di rappresentare quei moderati che altrimenti non avrebbero alcun punto di riferimento. «Di fronte di questo progetto - ha aggiunto - non possono esserci personalismi che lo oscurano, a partire dal Comune che io amministro, dove esso va rilanciato malgrado le difficoltà esistenti con gli alleati». In sostanza Zambuto è pronto a candidarsi per portare avanti questo progetto, ma è anche pronto a fare un passo indietro se ciò dovesse rivelarsi utile a quest'ultimo.
Il dibattito è proseguito con parecchi interventi tra i quali quelli dei sindaci di Campobello Michele Termini e di Realmente Pietro Puccio e del senatore Francesco D'Onofrio, quindi ha preso la parola Lillo Firetto il quale ha sottolineato come si debba guardare ad una costituente dei moderati e che bisogna parlare alla gente dando risposte concrete recuperando valori, moralità e credibilità per la politica; ha detto rio al moderatismo che non sceglie. Si è anche occupato della situazione della Regione dove il Pd deve fare chiarezza sulla propria posizione e dove il governo Lombardo deve fare un passo avanti perché sta presiedendo un governo fatto di ottime personalità ma privo di respiro politico. «O si stacca la spina - ha detto - osi apre una fase nuova di questo governo». Ha anche aggiunto che l'anarchia e l'antipolitica non portano da nessuna parte.
Ha concluso i lavori il coordinatore regionale Gianpiero D'Alla il quale ha definito folli quanti vogliono bilanciare con un movimento similare la forza della Lega Nord, ha aggiunto che chi fa le primaria non ha una classe dirigente in condizione di assumersi la responsabilità di proporre soluzioni agli elettori. Passando alla politica locale ha detto che l'Udc sosterrà la candidatura di Marco Zambuto al Comune di Agrigento ma che apprezza la disponibilità di quest'ultimo a fare un passo indietro se ciò dovesse servire alla causa. Di Zambuto ha anche apprezzato il passo indietro rispetto alla segreteria provinciale in favore di Firetto. Discorso diverso su D'Orsi «Chi grida al complotto - ha detto - non può stare nel terzo polo. Non sarà certamente ricandidato con noi, a meno che non si rimangi le cose che ha detto ed inoltre non venga fatta chiarezza». Ha infine chiesto e ottenuto l'acclamazione di Zambuto a presidente a titolo onorifico del partito anche se non previsto dallo statuto.
Infine l'acclamazione. Visto che entro i termini previsti è stata presentata una sola lista di 84 componenti per il comitato provinciale ed una sola candidatura per la segreteria, quella appunto di Lillo Firetto, non c'è stato bisogno di prolungare i lavori al pomeriggio pwe l'elezione.
Agrigentoflash
5/11/11
Provincia, Ferrara: "Festa della Vittoria impegno per superare divisioni"
"La celebrazione del 4 Novembre ci ricorda il sacrificio dei tanti uomini caduti per difendere la libertà dell'Italia e degli italiani. Il giorno della Vittoria, festa delle Forze Armate, è il frutto del martirio, della abnegazione e dell'unità del popolo italiano. Un momento che deve aiutarci a riflettere e fare tesoro della memoria nazionale per allontanare le ombre delle tante divisioni ideologiche che oggi minano il Paese; Un richiamo ad un forte impegno comune che ci aiuti a superare e vincere il "conflitto" economico che oggi mina la stabilità sociale della Nazione". Lo ha detto il Vicepresidente della Provincia, Paolo Ferrara, intervenuto questa mattina ad Agrigento, alla cerimonia della Festa della Vittoria.
Agrigentonotizie
5/11/11
Simone Gramaglia contro lo smantellamento del polo universitario
"Rivolgo apprezzamento all'azione che il consigliere provinciale Roberto Gallo ha intrapreso, inviando, al presidente della Provincia D'Orsi, una lettera in merito alle disastrose condizioni del Polo Universitario della Provincia di Agrigento, sottolineando che giunge a conferma di quello che avevo dichiarato, nello scorso mese di settembre, lanciando un grido d'allarme". Così, oggi, Simone Gramaglia di Forza del Sud riprende quanto aveva affermato in tempi ancora non sospetti, quando dichiarò che era in corso uno smantellamento dei corsi di laurea del Polo universitario Agrigentino.
"Nel ribadire ancora una volta la necessità di un impegno a 360 gradi per il recupero dell'immagine e del prestigio dell'Università agrigentina - continua Gramaglia - invito le amministrazioni presenti nel Cda del Consorzio universitario, a riflettere su l'influenza negativa che avrebbe, per la popolazione, una eventuale chiusura della struttura universitaria. A mio avviso è necessario - conclude Gramaglia - assumere un atto di responsabilità per evitare lo smantellamento dei corsi di laurea già esistenti e successivamente per ampliare l'offerta formativa con l'introduzione di nuovi corsi di laurea 'mirati', che possano costituire una risorsa strategica per lo sviluppo del nostro territorio e la cultura più in generale".
Ezio Di Prima: "Azzerare la giunta comunale"
Il consigliere provinciale Ezio Di Prima interviene sulla situazione politica di Sciacca e, in particolare, in difesa del sindaco, il quale è stato spesso oggetto di attacchi politici.
"E' tutta colpa del sindaco - chiede il consigliere nella nota - se le cose vanno male in città oppure sono anche responsabili la squadra di assessori e dei partiti che lo sostengono? Sarebbe bene - conclude Di Prima - che il sindaco, invece di subire passivamente attacchi dalla sua stessa maggioranza, assumesse un ruolo più attivo a difesa della sua persona e del ruolo che riveste e dicesse con forza che la colpa, se le cose non vanno come dovrebbero andare, è di tutti e che procedesse all'azzeramento della giunta con la prospettiva di ripartire con una nuova amministrazione".
Agrigentoweb
5/11/11
UNIVERSITA' | Crisi del Cupa, Gramaglia (FDS) sulla scia del consigliere Roberto Gallo
" Rivolgo apprezzamento all'azione che il consigliere provinciale Roberto Gallo ha intrapreso, inviando, al Presidente della Provincia D'Orsi, una lettera in merito alle disastrose condizioni del Polo Universitario della Provincia di Agrigento, sottolineando che giunge a conferma di quello che avevo dichiarato, nello scorso mese di settembre, lanciando un grido d'allarme".
Così, oggi, Simone Gramaglia di FDS riprende quanto aveva affermato in tempi ancora non sospetti , quando dichiarò che era in corso uno smantellamento dei corsi di laurea del Polo Universitario Agrigentino.
" Nel ribadire ancora una volta la necessità di un impegno a 360 gradi per il recupero dell'immagine e del prestigio dell'Università agrigentina - continua Gramaglia - invito le amministrazioni presenti nel CDA del Consorzio universitario, a riflettere su l'influenza negativa che avrebbe, per la popolazione, una eventuale chiusura della struttura universitaria. A mio avviso è necessario - conclude Gramaglia - assumere un atto di responsabilità per evitare lo smantellamento dei corsi di laurea già esistenti e successivamente per ampliare l'offerta formativa con l'introduzione di nuovi corsi di laurea "mirati", che possano costituire una risorsa strategica per lo sviluppo del nostro territorio e la cultura più in generale"
4 NOVEMBRE | Paolo Ferrara: " La Festa della Vittoria impegno per superare divisioni"
"La celebrazione del 4 Novembre ci ricorda il sacrificio dei tanti uomini caduti per difendere la libertà dell'Italia e degli italiani. Il giorno della Vittoria, festa delle Forze Armate, è il frutto del martirio, della abnegazione e dell'unità del popolo italiano. Un momento che deve aiutarci a riflettere e fare tesoro della memoria nazionale per allontanare le ombre delle tante divisioni ideologiche che oggi minano il Paese; Un richiamo ad un forte impegno comune che ci aiuti a superare e vincere il "conflitto" economico che oggi mina la stabilità sociale della Nazione". Lo ha detto il Vicepresidente della Provincia, Paolo Ferrara, intervenuto questa mattina ad Agrigento, alla cerimonia della Festa della Vittoria.
Sicilia24h
Provincia, nuova proposta su "Razionalizzazione rete scolastica"
Si è svolta alla Provincia Regionale di Agrigento, una conferenza di servizi, avente per oggetto " Razionalizzazione della rete scolastica a.s. 2012/2013".
All'incontro, presieduto dal presidente della Provincia, Eugenio D'orsi, erano presenti, tra gli altri, il Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale, Raffaele Zarbo, e diverse sigle sindacali: Salvatore Fanara e Claudio Argento della CISL scuola, Gaetano Bonvissuto e Vito Miceli della CGIL scuola, Alfonso Belluccia e Calogero Burgio della UIL scuola, Giuseppe Crapanzano dello SNALS - Confsal.
All'incontro hanno partecipato alcuni amministratori in rappresentanza dei Comuni di Sciacca, Campobello di Licata, Ribera ed il Sindaco di Bivona Giovanni Panepinto.
Ad aprire i lavori il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, che ha rappresentato l'orientamento della Provincia volto a salvaguardare l'autonomia scolastica per le scuole di competenza in atto sottodimensionate ed, a tal fine, ad accogliere ad esaminare tutte le proposte di soluzione provenienti dalle parti sociali, dalle scuole e dai comuni interessati.
Le scuole attualmente sottodimensionate sono: Ist. D'Arte "Bonachia" di Sciacca, con 465 alunni; l'IISS "Zappa" di Campobello di Licata con 224 alunni, che con la sez associata di Naro con 131 alunni e la sez. associata Ipsa "Livatino" di Canicattì con 67 alunni, presenta un totale di 422 iscritti; l'IISS "Panepinto" di Bivona con 232 alunni, che con la sez. ass. IPIA di Cianciana con 121 alunni, raggiunge 353 iscritti; l'ITCG "Giovanni XIII" di Ribera con 479 alunni.
Tenendo conto delle soluzioni prospettate in Conferenza di Servizi, l'Ente provvederà, ai sensi della Circolare Assessoriale n. 28 del 05/10/2011, ad avanzare una propria proposta con apposita delibera di Giunta che costituirà il primo passo verso la razionalizzazione.
Alla conferenza di servizi erano presenti anche i Dirigenti scolastici degli Istituti: d'Arte Bonachia di Sciacca, dell'I.I.S.S. "Zappa" di Campobello di Licata, dell'I.I.S.S. "Panepinto" di Bivona, dell'ITCG "Giovanni XIII" di Ribera.
Cupa, Gramaglia (Fds): evitare smantellamento corsi di laurea
" Rivolgo apprezzamento all'azione che il consigliere provinciale Roberto Gallo ha intrapreso, inviando, al Presidente della Provincia D'Orsi, una lettera in merito alle disastrose condizioni del Polo Universitario della Provincia di Agrigento, sottolineando che giunge a conferma di quello che avevo dichiarato, nello scorso mese di settembre, lanciando un grido d'allarme".
E'quanto dichiara in una nota Simone Gramaglia di FDS che già in un precedente intervento aveva sollevato la questione circa il presunto smantellamento dei corsi di laurea del Polo Universitario Agrigentino.
" Nel ribadire ancora una volta la necessità di un impegno a 360 gradi per il recupero dell'immagine e del prestigio dell'Università agrigentina - continua Gramaglia - invito le amministrazioni presenti nel CDA del Consorzio universitario, a riflettere su l'influenza negativa che avrebbe, per la popolazione, una eventuale chiusura della struttura universitaria. A mio avviso è necessario assumere un atto di responsabilità per evitare lo smantellamento dei corsi di laurea già esistenti e successivamente per ampliare l'offerta formativa con l'introduzione di nuovi corsi di laurea "mirati", che possano costituire una risorsa strategica per lo sviluppo del nostro territorio e la cultura più in generale"
Canicattìweb
5/11/
Paolo Ferrara: " La Festa della Vittoria impegno per superare divisioni"
"La celebrazione del 4 Novembre ci ricorda il sacrificio dei tanti uomini caduti per difendere la libertà dell'Italia e degli italiani. Il giorno della Vittoria, festa delle Forze Armate, è il frutto del martirio, della abnegazione e dell'unità del popolo italiano. Un momento che deve aiutarci a riflettere e fare tesoro della memoria nazionale per allontanare le ombre delle tante divisioni ideologiche che oggi minano il Paese; Un richiamo ad un forte impegno comune che ci aiuti a superare e vincere il "conflitto" economico che oggi mina la stabilità sociale della Nazione". Lo ha detto il Vicepresidente della Provincia, Paolo Ferrara, intervenuto questa mattina ad Agrigento, alla cerimonia della Festa della Vittoria.
Grandangolo
06/11
Provincia: riunione per razionalizzare la rete scolastica
Scritto da Redazione Cronaca, Politica domenica, novembre 6th, 2011
Si è svolta alla Provincia regionale di Agrigento, una conferenza di servizi, avente per oggetto "Razionalizzazione della rete scolastica a.s. 2012/2013". All'incontro, presieduto dal presidente della Provincia, Eugenio D'orsi, erano presenti, tra gli altri, il dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale, Raffaele Zarbo e diverse sigle sindacali: Salvatore Fanara e Claudio Argento della Cisl scuola, Gaetano Bonvissuto e Vito Miceli della Cgil scuola, Alfonso Belluccia e Calogero Burgio della Uil scuola, Giuseppe Crapanzano dello Snals - Confsal. All'incontro hanno partecipato alcuni amministratori in rappresentanza dei Comuni di Sciacca, Campobello di Licata, Ribera ed il sindaco di Bivona, Giovanni Panepinto. Ad aprire i lavori il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, che ha rappresentato l'orientamento della Provincia volto a salvaguardare l'autonomia scolastica per le scuole di competenza in atto sottodimensionate ed, a tal fine, ad accogliere ad esaminare tutte le proposte di soluzione provenienti dalle parti sociali, dalle scuole e dai comuni interessati. Le scuole attualmente sottodimensionate sono: Ist. d'Arte "Bonachia" di Sciacca, con 465 alunni; l'IISS "Zappa" di Campobello di Licata con 224 alunni, che con la sez associata di Naro con 131 alunni e la sez. associata Ipsa "Livatino" di Canicattì con 67 alunni, presenta un totale di 422 iscritti; l'IISS "Panepinto" di Bivona con 232 alunni, che con la sez. ass. Ipia di Cianciana con 121 alunni, raggiunge 353 iscritti; l'Itcg "Giovanni XIII" di Ribera con 479 alunni. Tenendo conto delle soluzioni prospettate in Conferenza di Servizi, l'Ente provvederà, ai sensi della circolare assessoriale n. 28 del 05/10/2011, ad avanzare una propria proposta con apposita delibera di Giunta che costituirà il primo passo verso la razionalizzazione. Alla conferenza di servizi erano presenti anche i Dirigenti scolastici degli Istituti: d'Arte Bonachia di Sciacca, dell'I.I.S.S. "Zappa" di Campobello di Licata, dell'I.I.S.S. "Panepinto" di Bivona, dell'Itcg "Giovanni XIII" di Ribera.
05/11
Gramaglia (Fds) interviene su crisi Cupa
"Rivolgo apprezzamento all'azione che il consigliere provinciale Roberto Gallo ha intrapreso, inviando, al presidente della Provincia D'Orsi, una lettera in merito alle disastrose condizioni del Polo universitario della Provincia di Agrigento, sottolineando che giunge a conferma di quello che avevo dichiarato, nello scorso mese di settembre, lanciando un grido d'allarme". Così, oggi, Simone Gramaglia di Fds riprende quanto aveva affermato in tempi ancora non sospetti , quando dichiarò che era in corso uno smantellamento dei corsi di laurea del Polo universitario agrigentino. "Nel ribadire ancora una volta la necessità di un impegno a 360 gradi per il recupero dell'immagine e del prestigio dell'Università agrigentina - continua Gramaglia - invito le amministrazioni presenti nel Cda del Consorzio universitario, a riflettere su l'influenza negativa che avrebbe, per la popolazione, una eventuale chiusura della struttura universitaria. A mio avviso è necessario - conclude Gramaglia - assumere un atto di responsabilità per evitare lo smantellamento dei corsi di laurea già esistenti e successivamente per ampliare l'offerta formativa con l'introduzione di nuovi corsi di laurea "mirati", che possano costituire una risorsa strategica per lo sviluppo del nostro territorio e la cultura più in generale"