GIORNALE DI SICILIA
IL PREMIER FA MURO CONTRO ALTRI GOVERNI: «L'UNICA SOLUZIONE È IL VOTO. DELUSO DAI TRADITORI»
Berlusconi al Colle
«Legge di stabilità e poi andrò via»
Il Cavaliere si arrende: non ho più una maggioranza
Renato Giglio Cacioppo
ROMA
Il Cavaliere si è arreso. Schiacciato dalla liquefazione della sua maggioranza alla Camera, fotografata dall'approvazione di ieri del Rendiconto di bilancio, passato solo grazie alla non partecipazione al voto delle opposizioni, e nel quale Pdl e Lega si sano fermati a 308 voti sui 31(5 della maggioranza assoluta a Montecitorio, Silvio Berlusconi è salito in serata al Quirinale per annunciare la sua intenzione di dimettersi, Non subito, però, ma immediatamente dopo t'approvazione della legge di stabilità, con le misure anti-crisi chieste dall'Europa. Un via libera previsto Ira un paio di settimane, presumibilmente a fine novembre, dopo il passaggio Senato-Camera, ma che potrebbe anche giungere in pochi giorni, visto che adesso sono le opposizioni per prime che chiedono di accelerare al massimo l'iter del provvedimento,
"il Presidente del Consiglio recita il comunicato diramato dal Colle - ha manifestato al Capo dello Stato la sua consapevolezza delle implicazioni del risultato del voto alla Camera; egli ha nello stesso tempo espresso viva preoccupazione un immediato ritorno alle urne con l'attuate legge elettorale, tanto che già ieri sera, il premier ha precisato che "in democrazia non si può pensare che può governare chi ha perso le elezioni". Il Cavaliere ha anche raccontato di aver provato "non solo sorpresa, ma anche tristezza", nel verificare ieri in Aula l'abbandono di tanti fedelissimi, che, ha detto, "erano persone a cui ero legato da anni, dall'inizio di Forza Italia, con loro avevo un rapporto umano e di amicizia". A caldo, resosi conto alla Camera, con stupore, che i numeri erano persino inferiori a quanto temeva, era sbottato: "Mi hanno tradito, ma questi dove vogliono andare?", Su un foglietto su cui prendeva appunti, il cui contenuto è stato "catturato" dai fotografi, ha scritto, tra l'altro queste notazioni: "308. Meno «traditori; 'ribaltone'; voto; presidente Repubblica". Poi ha controllato con scrupolo il tabulato con i voti dei singoli e, scuro in volto, ha detto ai suoi che gli si erano raccolti intorno: "C'é un oggettivo problema dei numeri, ora dobbiamo riflettere su cosa fare. Stringiamoci e decidiamo subito cosa fare". A quel punto cominciava una lunga teoria di riunioni e di vertici con i principali esponenti del Pdl e della Lega, nel corso dei quali inizialmente emergeva l'intenzione di resistere ad oltranza, chiedendo un doppio Voto di fiducia a Camera e Senato. Poi la salita al Colle e l'annuncio delle dimissioni.
per l'urgente necessità di dare puntuali risposte alle attese dei partner europei con l'approvazione della Legge di Stabilità. Una volta compiuto tale adempimento, il Presidente del Consiglio rimetterà il suo mandato al Capo dello Stato, che procederà alle consultazioni di rito dando la massima attenzione alle posizioni e proposte di ogni forza politica". Poco dopo, in un'intervista a Canale 5, lo stesso Berlusconi ammetteva: "Il governo non ha più la maggioranza che credevamo di avere. Dopo il varo della legge di stabilità ci saranno le mie dimissioni in modo che il Capo dello Stato possa aprire le consultazioni e decidere sul futuro: Non spetta a me decidere, ma io vedo solo la possibilità di nuove elezioni. Il Parlamento è paralizzata".
E quanto alta legge di Stabilità, il premier ha aggiunto che chiederà "all'opposizione di consentire il varo urgente di queste misure di stabilità, che conterranno tutte le richieste dell'Europa". Naturalmente adesso l'ultima scommessa di Berlusconi è quella di impedire la formazione di un governo tecnico e di puntare invece verso
POLO UNIVERSITARIO
«GIORNATE DELL'ECONOMIA»
Domani alle io nell'aula magna del Polo universitario, invia Quartararo, nell'ambito delle «Giornate dell'economia del Mezzogiorno» promossa dalla Fondazione Curella e da Diste, incontro su «Come ricucire la frattura generazionale?». Tratterà i processi di innovazione tecnologica e dell'organizzazione dell'impresa, auto imprenditorialità, decreto sviluppo e fiscalità di vantaggio per le nuove imprese. Sono previsti gli interventi del presidente della Camera di Commercio Vittorio Messina, del sindaco Marco Zambuto, del presidente del Polo universitario ioseph Mifsud, del presidente di Confindustria Euromed Alessio Lattuca, di Calogero Massimo Cammalleri, dell'università di Palermo, del presidente dell'Ordine dei Commercialisti, Ignazio La Porta, di Salvo Ciancimino, dell'università di Palermo, del direttore provinciale dell'Inps, Gerlando Piro.
TURISMO
Domani su Sky una puntata sul capoluogo
Circa un'ora di trasmissione dedicata ad Agrigento nella puntata de "L'italia di Dove" che andrà in onda domani giovedì lO novembre prossimo alle ore 21,00 sul canale televisivo Dove TV (Sky canale 412 canale e 412). La trasmissione sarà condotta da Francesca Mazzalai che guiderà gli spettatori in un viaggio alla scoperta dell'arte, della cultura e delle tradizioni che rendono famosa Agrigento ed il suo territorio circostante (AMM)
ATO. Il personale non ha ricevuto la busta paga di ottobre ed il prossimo 14 incrocerà le braccia
Niente soldi per gli stipendi
Dedalo: netturbini in sciopero
Angelo Augusto
Meno di un mese fa la raccolta dei rifiuti a Licata, ma anche a Canicattì, Palma di Montechiaro, Ravanusa, Naro, Campobello di Licata e Camastra, si era fermata perché la Dedalo Ambiente non aveva pagato la discarica ed i cancelli del sito di Siculiana erano stati chiusi. Ora lo stop è causato dallo sciopero del personale. I dipendenti protestano per il fatto che non hanno ancora ricevuto lo stipendio di ottobre.
Ieri è stata la stessa Dedalo Ambiente ad annunciare che "le organizzazioni sindacali di categoria hanno annunciato la proclamazione dello sciopero dei lavoratori dell'azienda per l'intera giornata del 14 novembre 2011". Lunedì prossimo dunque, salvo che società e sindacati non raggiungano un accordo che al momento pare lontanissimo, l'immondizia rimarrà nei cassoni di Licata e degli altri sei Comuni nei quali l'Ato Ag3 garantisce il servizio, I disagi, ovviamente, non riguarderanno solo il giorno in cui gli operatori ecologici incroceranno le braccia, ma anche quelli successivi. Ogni volta che la raccolta si ferma per 24 ore, infatti, non bastano due o tre giorni per tornare alla normalità. A proclamare lo sciopero sono state le segreterie provinciali di Fp Cgil, Fit Cisl e Uilt Uil. Lo scorso mese l'astensione dal lavoro era stata solo sfiorata. I dipendenti, infatti, non avevano ricevuto lo stipendio di settembre (che hanno poi ottenuto negli ultimi giorni di ottobre) ed avevano proclamato lo stato di agitazione. I sindacati avevano annunciato che se le cose fossero andate per le lunghe avrebbero proclamato lo sciopero.
Poi, sia pure con un mese di ritardo rispetto al previsto, le buste paga erano state liquidate. Rosario Miceli, commissario liquidatore della Dedalo Ambiente, ieri ha scritto al prefetto di Agrigento, ai vertici siciliani dell'Emergenza Rifiuti, al presidente della provincia ed ai commissari dei Comuni soci, facendo rilevare che "lo sciopero è causato dal fatto che gli enti che costituiscono i soci della Dedalo Ambiente non pagano in maniera puntuale il costo del servizio corrente ed i debiti pregressi". I Comuni, secondo quanto annunciato da Miceli e ribadito in più occasioni, devono ancora liquidare somme arretrate alla Dedalo Ambiente. Senza questi fondi la società non è in grado di pagare gli stipendi. (AAU)
PROVINCIA. Botta e risposta tra Udc e Mpa sulla situazione che si registra nell'ente. Il movimento di Lombardo andrà avanti con i presidente
Il rendiconto dell'esercizio del 2009
Arriva il richiamo della Corte dei Conti
Paolo Picone
Richiamo della Corte dei conti alla Provincia. La sezione di controllo ha comunicato all' ente le proprie osservazioni critiche in ordine alla relazione del Collegio dei Revisori sul rendiconto dell'esercizio 2009. La Corte dei Conti ha segnalato alcune irregolarità nella gestione, tra le quali quella del superamento del limite di spesa del personale e dell'elevata incidenza di tale spesa rispetto alla spesa corrente. L'incidenza infatti, che si è attestata al 55,2%, ben oltre il limite del 40% fissato dalla legge. La Corte ha evidenziato come tale criticità fosse stata già oggetto di specifica pronuncia in occasione del rendiconto 2008. In quella occasione i magistrati contabili avevano sottolineato che le misure organizzative adottate dall'Ente, ossia la proroga dei contratti a tempo determinato per il personale precario con riduzione oraria (da 30 a 18 ore) e la mancata sostituzione del personale cessato dal servizio per pensionamento, pur apprezzabili, necessitano probabilmente di maggiore incisività, nella direzione auspicata dal legislatore, di un contenimento della spesa complessiva in termini costanti e progressivi, coerentemente con l'obbligato - ria programmazione dei fabbisogni e l'ottimizzazione delle risorse disponibili". Le irregolarità riscontrate sono all'ordine del giorno della adunanza della Sezione di Controllo della Corte dei Conti che si terrà stamattina. L'Ente sarà rappresentato da Fabrizio Caruana e da Aldo Cipolla.
Di Mauro replica all'Udc botta e risposta tra Udc e Mpa sulla situazione che si registra alla Provincia. Durante il congresso provinciale dell'Udc, il senatore Gianpiero D'Alia aveva detto che "non potrà essere candidato del terzo polo chi parla di complotti" riferendosi al presidente D'Orsi. "11 presidente D'Orsi - replica Di Mauro - ha parlato di complotto a caldo, subito dopo avere ricevuto l'avviso di garanzia e preso dal comprensibile sconforto del momento. Subito dopo non ha più usato questi toni rimettendosi con piena fiducia all'attività degli organi inquirenti, fiducia che oggi il Mpa di Agrigento ribadisce. D'Orsi è stato sempre leale nei confronti del Terzo polo, Per il Movimento autonomista il presidente D'Orsi è un insostituibile punto di riferimento per il terzo polo. L'Mpa di Agrigento intende andare avanti con D'Orsi ma nel contempo vuole il rapporto con l'Udc, per cui - conclude Di Mauro - gli amici di Casini riflettano su queste posizioni e vedano di avviare un chiarimento". Ripepe investe il Consiglio sul giudice di pace. Il consigliere Arturo Ripepe (Pid) propone ai Consiglio provinciale l'approvazione di un documento, da sottoporre al ministero della Giustizia che preveda la proposta di accorpamento degli uffici del Giudice di Pace della montagna. e del circondano, che verrebbero inevitabilmente chiusi, presso l'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini.
('PAP')
Gestione dei rifiuti, alt alla riforma
Per un anno commissari negli Ato
Confindustria preoccupata: le gare su territori vasti penalizzano i piccoli imprenditori
Giacinto Pipitone
PALERMO
Si ferma per un anno l'attuazione della riforma dei rifiuti, almeno nella parte che riguarda la creazione delle nuove società di gestione che dovranno sostituire gli Ato. Ecco il testo dell'ordinanza con cui Lombardo proverà a superare l'emergenza nata dalla mancata creazione delle cosiddette Srr (Società per la regolamentazione del servizio digestione dei rifiuti). Dovevano nascere a giugno ma i Comuni non hanno mai approvatogli statuti: entro fine anno i vecchi Ato chiuderanno e dunque si è posto il problema della gestione del servizio, Ora scatta una fase transitoria che durerà fino a fine 2012.
L'ordinanza, ancora non firmata, è stata messa a punto dal presidente e dall'assessore ai Rifiuti, Giosuè Marino: sarà al centro stamani di una riunione della commissione Ambiente dell'Ars e già solleva le perplessità del presidente Fabio Mancuso (Pdl). Il provvedimento punterà infatti su una gestione commissariale dei territori coincidenti con le nove province e le Isole minori, In queste aree agirà un «soggetto attuatore» (equiparabile a un commissario) che dovrà bandire gare d'appalto per assegnare la gestione del servizio di raccolta e smaltimento in tutto il territorio. Le gare saranno affidate alle stazioni appaltanti e la base d'asta determinata dai costi registrati fino a ora dai vecchi Ato per la gestione del servizio. I contratti saranno poi firmati fra l'azienda vincitrice della gara e i singoli Comuni del territorio da gestire. Da questa normativa saranno escluse le aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina che avranno una gestione autonoma ancora da definire.
E, questo, un primo passaggio che preoccupa Confindustria perchè - in sintesi - bandire una gara unica per territori cosi vasti (su cui prima agiva più di un Ato) implicherà costi elevati che i piccoli imprenditori del sistema non potrebbero reggere. Ci sarebbe quindi il rischio di un accentramento nei grandi gruppi. Il «soggetto attuatore» dovrà anche progettare eventuali impianti di raccolta sovracomunali.
Con l'ordinanza Lombardo aprirà di fatto la possibilità di recuperare i cosiddetti Ato virtuosi, cioè quelli che non erano in rosso, che la riforma fatta approvare dall'assessore al ramo dell'epoca, Piercarmelo Russo, aveva cancellato malgrado il pressing del Pd per tenerli in vita. Adesso i Comuni ricadenti nelle aree dei vecchi Ato virtuosi dovranno presentare progetti sperimentali» entro 30 giorni, poi sarà la giunta ad approvarli.
li vicepresidente di Confindustria, Giuseppe Catanzaro, sollecita invece una più puntuale attuazione delle riforma: «Le reali emergenze oggi sono due, I Comuni sono incapaci di assicurare i pagamenti per garantire il servizio. I sindaci devono esercitare la loro responsabilità di governo. Vi sono Ato normali (non virtuosi) che con un solo dipendente adempiono semplicemente ai loro obblighi e questo grazie a sindaci "normali" che applicano la legge. Ve ne sono altri, invece, dove si registrano le emergenze, che si connotano per un elemento comune: la legge è un optional. Tutti i sindaci dicono "basta con gli Ato" ma la realtà è che non hanno attuato la legge che prevedeva la nascita delle Srr.
LA SICILIA
ADRAGNA (PD)
«Possiamo dialogare con l'Udc»
«Prendo atto delle dichiarazioni di Marco Zambuto e Gianpiero D'Alia, fatte durante i lavori del congresso provinciale dell'Udc, e penso che da quello si può partire per la realizzazione di un progetto serio che riguarda un'alleanza stabile tra i partiti del terzo polo allargata, se possibile, anche ad Italia dei Valori ed a Sinistra, ecologia e libertà».
A pronunciare queste parole è il senatore Benedetto Adragna il quale si riferisce alla eventuale disponibilità, data da Zambuto, a fare un passo indietro rispetto alla propria candidatura se ciò dovesse servire a fare andare avanti la maggioranza che in atto sostiene il governo Lombardo alla Regione.
«Il Partito democratico a quel punto - aggiunge Adragna - sarebbe pronto a dialogare con il "presidente" Zambuto (il riferimento è alla carica che il sindaco ha rivestito di presidente del coordinamento provinciale del suo partito) e con gli altri organi dell'Udc per formare una larga alleanza che sia in grado poi di esprimere un candidato forte, credibile, autorevole, che sia
in grado di vincere subito le elezioni o, in alternativa, di andare senza problemi al ballottaggio».
E sull'identità del candidato ancora le idee non sono chiare: ciascun partito avanza un proprio nome, a partire dallo Stesso Adragna che da tempo ormai insiste su Piero Luparello, ma non bisogna dimenticare che il Mpa sta lavorando per Piero Marchetta ed anche Forza del Sud ha sempre detto che intende portare avanti una propria candidatura. Stessa cosa potrebbe fare anche Futuro e Libertà. Ma per la coalizione del cosiddetto terzo polo non è tutto rose e fiori: Pd e Mpa continuano ad avere ruggine e tensioni, tanto é vero che durante l'incontro svoltosi lunedì mattina il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, visibilmente arrabbiato, ha lasciato la riunione con la scusa di altri impegni istituzionali, Il fatto é che, dopo che il segretario del partito democratico Emilio Messana (cui era stato dato mandato di esplorare se ci sono le condizioni per un'alleanza certa in vista delle elezioni amministrative, tenendo conto dello stretto legame esistente tra la Provincia ed il Comune capoluogo) ha svolto il proprio intervento, si é parlato delle vicende giudiziarie di D'Orsi.
A questo punto il capogruppo in consiglio provinciale Daniele Cammilleri ha manifestato disagio e perplessità in ordine ad un'alleanza con il presidente ed ha fatto il parallelismo con il sindaco di Licata nei cui confronti il Pd é stato molto più duro. La reazione del presidente della Provincia non si é fatta attendere ed é stata molto vivace: a nulla sono valsi i tentativi di Cammilleri di spiegare meglio la propria posizione, e D'Orsi - che aveva in programma altri impegni istituzionali - é andato via. L'incontro poi é stato aggiornato a sabato nella speranza di poter ricomporre ogni cosa.
In queste condizioni appare difficile trovare un'intesa tra Pd, Mpa e Udc: anche quest'ultimo partito, infatti, ha detto chiaro e tondo che, finché parla di complotti e non avrà chiarito le sue cose, Fu genio D'Orsi non potrà essere il candidato del terzo polo, mentre Roberto Di Mauro cerca di gettare acqua sul fuoco, ribadendo tuttavia che il Mpa punta proprio sul presidente della Provincia attualmente in carica.
SALVATORE FUCÀ
Speciale sul capoluogo domani sera su «Dove tv»
Telecomandi puntati nella serata di domani, giovedì 10 novembre, a partire dalle 21, su «Dove Tv» (canale 412 di Sky). Un viaggio affascinante di circa un'ora alla scoperta dell'arte, della cultura e delle tradizioni della nostra Agrigento, farà da protagonista alla puntata della trasmissione «L'italia di Dove», condotta da Francesca Mazzalai. La conduttrice guiderà gli spettatori tra le attrazioni artistiche e le nostre specialità gastronomiche da gustare, ma soprattutto tra gli abitanti dei luoghi e le loro storie. Un viaggio alla scoperta della città e delle sue tradizioni, come quella dei carretti «parati», dei luoghi pirandelliani e delle zolfare. Ma anche immagini suggestive della Scala Reale della Provincia ed altre inedite degli interni del Palazzo.
Agrigentoflash
D'Orsi: "Gratuite le accuse su conferimento incarico a Scozzari"
Il presidente della Provincia,Eugenio D'orsi, in relazione agli articoli di stampa in merito alla nomina del proprio esperto l'avv. Giuseppe Scozzari, dichiara quanto segue: "Preliminarmente devo far rilevare che ho nominato mio esperto l'avv. Scozzari il 22/09/11, dopo un'intera estate passata a chiedergli la disponibilità ad assumere tale incarico, mentre l'avviso a comparire mi è stato notificato l'11/10/2011. L'avvocato Scozzari non è stato per nulla "premiato" sia perché non ha ricevuto alcun compenso per la brevissima attività prestata come esperto, sia perché lo stesso si è dimesso immediatamente dopo il conferimento del mandato difensivo (13/10/11). In secondo luogo faccio rilevare che l'avv. Scozzari in virtù del suo passato politico di spessore e di protagonista assoluto contro le attività illegali, ha collaborato quando richiesto anche gratuitamente godendo della mia assoluta stima professionale ed umana. Ricordo tra queste attività di collaborazione l'elaborazione del Regolamento Antiracket ed il relativo progetto, la stesura del Protocollo di Legalità ed altri atti. Devo constatare purtroppo che permane un clima particolarmente pesante che a vario titolo cerca di condizionare l'operato svolto in modo trasparente e corretto di un uomo che è diventato scomodo ai potenti. Mi auguro che questa "Intifada" cessi".
Invero la nomina era stata appresa dall'Albo pretorio on line della Provincia regionale, mentre delle dimissioni dell'avvocato Scozzari non si era avuta alcuna comunicazione ufficiale, se non oggi, a distanza di diversi giorni dalle notizie apparse sui media e relative agli esperti del presidente D'Orsi.
Provincia, un corso di psicologia dell'emergenza
Inizierà il prossimo giovedì 10 novembre alle ore 9.00, nella sala convegni "Silvia Pellegrino" (Via Acrone, 27) il corso di "Psicologia dell'emergenza", promosso dal Gruppo di Protezione Civile della Provincia Regionale di Agrigento. Il corso è riservato ai Responsabili degli uffici comunali di Protezione Civile, e sarà tenuto dalla psicologa dott.ssa Loredana Pletto.
Sono, inoltre, in scadenza i bandi per i tre corsi di formazione rivolti ai Responsabili degli uffici comunali di Protezione Civile e ai volontari regolarmente iscritti ad Associazioni di Volontariato di Protezione Civile o a Gruppi comunali di P.C.. I corsi riguarderanno "Psicologia dell'emergenza", "Primo soccorso e B.L.S.D (supporti di base alle funzioni vitali e uso del defibrillatore)", in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, e "Navigazione terrestre in ambiente impervio" in collaborazione con il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. I posti disponibili per i volontari (appartenenti alle associazioni o ai gruppi comunali iscritte al Registro Regionale di protezione civile) sono in tutto 240: 80 per il corso di Psicologia dell'emergenza, 40 per il corso in navigazione terrestre in ambito impervio e 120 per il primo soccorso e B.L.S.D.
Le domande dovranno pervenire all'Ufficio Protezione Civile della Provincia Regionale(via Acrone 25, Agrigento) entro il 15 novembre. I bandi sono pubblicati sul sito internet della Provincia www.provincia.agrigento.it.
Di Mauro: "L'Udc avvii un chiarimento"
In relazione alle recenti dichiarazioni su chiusure alla candidatura del presidente D'Orsi perché "non potrà essere candidato del terzo polo chi parla di complotti" interviene l'on. Roberto Di Mauro, nel ribadire ribadisco la sua posizione e quella del Mpa di Agrigento. "Il Presidente D'Orsi - afferma Di Mauro - ha parlato di complotto a caldo, subito dopo avere ricevuto l'avviso di garanzia e preso dal comprensibile sconforto del momento. Subito dopo non ha più usato questi toni rimettendosi con piena fiducia all'attività degli organi inquirenti , fiducia che oggi il Mpa di Agrigento ribadisce. Il Presidente D'Orsi è stato sempre leale nei confronti del terzo polo , tanto è vero che aveva nominato un assessore nella sua giunta. Il giudizio sul Presidente D'Orsi vorremmo che fosse articolato sull'attività di moralizzazione svolta e sulle battaglie politiche ( si ricorda quella sulla costruzione dell'aeroporto ) e non su pretesti suggeriti sicuramente da dirigenti locali, che, al fine di promuovere la costruzione unitaria del terzo polo , predicano bene ma razzolano male. Per il Mpa di Agrigento il Presidente D'Orsi è un insostituibile punto di riferimento per il terzo polo. Il Mpa di Agrigento intende andare avanti con il presidente d'Orsi ma nel contempo vuole il rapporto con l'Udc, per cui gli amici di Casini riflettano su queste posizioni e cerchino di avviare un chiarimento" conclude Di Mauro.
Provincia, interviene la Corte dei Conti
La sezione di controllo della Corte dei Conti ha comunicato alla Provincia regionale di Agrigento, le proprie osservazioni critiche in ordine alla relazione del Collegio dei Revisori sul rendiconto dell'esercizio 2009.
La Corte dei Conti ha segnalato alcune irregolarità nella gestione dell'Ente tra le quali quella del superamento del limite di spesa del personale e dell'elevata incidenza di tale spesa rispetto alla spesa corrente. L'incidenza infatti, che si e' attestata al 5 5,2%, ben oltre il limite massimo del 40% fissato dalla legge
La Corte ha evidenziato come tale criticità fosse stata già oggetto di specifica pronuncia in occasione del rendiconto 2008.
In quella occasione i magistrati contabili avevano sottolineato che le misure organizzative adottate dall'Ente, ossia la proroga dei contratti a tempo determinato per il personale precario con riduzione oraria (da 30 a 18 ore) e la mancata sostituzione del personale cessato dal servizio per pensionamento, pur apprezzabili, necessitano probabilmente di maggiore incisività, nella direzione auspicata dal legislatore, di un contenimento della spesa complessiva in termini costanti e progressivi, coerentemente con l'obbligatoria programmazione dei fabbisogni e l'ottimizzazione delle risorse disponibili"
Le irregolarità riscontrate sono all'ordine del giorno della adunanza della Sezione di Controllo della Corte dei Conti che si terrà domani 9 novembre.
L'Ente sarà rappresentato dal dott. Fabrizio Caruana e dal dott. Aldo Cipolla.
"Il controllo della Corte dei Conti, ha dichiarato il Presidente D'Orsi mira a rappresentare agli organi elettivi dell'Ente, le situazioni critiche sul piano finanziario in modo che l'Ente stesso possa responsabilmente assumere le decisioni piu' opportune attraverso un virtuoso processo di autocorrezione. Questa Amministrazione si e' posta l'obiettivo del risanamento e quindi non può che apprezzare gli interventi collaborativi della Corte dei Conti."
Agrigentonotizie
La Corte dei conti e le irregolarità della Provincia
La sezione di controllo della Corte dei conti ha comunicato alla Provincia regionale di Agrigento, le proprie osservazioni critiche in ordine alla relazione del Collegio dei revisori sul rendiconto dell'esercizio 2009.
La Corte ha segnalato alcune irregolarità nella gestione dell'ente, tra le quali quella del superamento del limite di spesa del personale e dell'elevata incidenza di tale spesa rispetto alla spesa corrente. L'incidenza si è attestata al 55,2 percento, ben oltre il limite massimo del 40 percento fissato dalla legge.
Inoltre ha evidenziato come tale criticità fosse stata già oggetto di specifica pronuncia in occasione del rendiconto 2008. In quella occasione i magistrati contabili avevano sottolineato che le misure organizzative adottate dall'ente, ossia la proroga dei contratti a tempo determinato per il personale precario con riduzione oraria (da 30 a 18 ore) e la mancata sostituzione del personale cessato dal servizio per pensionamento, necessitano probabilmente di maggiore incisività, nella direzione auspicata dal legislatore, di un contenimento della spesa complessiva in termini costanti e progressivi, coerentemente con l'obbligatoria programmazione dei fabbisogni e l'ottimizzazione delle risorse disponibili.
Le irregolarità riscontrate sono all'ordine del giorno dell'adunanza della sezione di controllo della Corte dei Conti che si terrà domani 9 novembre. L'ente sarà rappresentato da Fabrizio Caruana e da Aldo Cipolla.
"Il controllo della Corte dei Conti - ha dichiarato il presidente D'Orsi - mira a rappresentare agli organi elettivi dell'ente, le situazioni critiche sul piano finanziario in modo che questo possa responsabilmente assumere le decisioni più opportune attraverso un virtuoso processo di autocorrezione. Questa amministrazione si è posta l'obiettivo del risanamento e quindi non può che apprezzare gli interventi collaborativi della Corte dei conti".
Scuole da "ridimensionare", l'opinione del Pdl agrigentino
Nota stampa a firma di Mario Lazzano del gruppo Pdl in consiglio provinciale sul ridimensionamento degli istituti scolastici in provincia di Agrigento. "La razionalizzazione della rete scolastica per l'anno scolastico 2012/2013, alla luce degli allarmi lanciati da numerosi dirigenti scolastici, studenti, sindaci, sindacati, ed operatori del mondo della Scuola riguardanti gli Istituti Superiori, debbo affermare che la riunione di oggi - dichiara Lazzano - ha chiarito alcuni aspetti che hanno riguardato i sottodimensionamenti di alcuni Istituti che non raggiungono il numero di 500 alunni per Istituto comprese le Sezioni staccate. Il gruppo del Pdl alla Provincia Regionale di Agrigento si rammarica del fatto che le forze politiche Consiliare non siano state invitate all'importante incontro dal presidente della provincia Eugenio D'Orsi. Al di là dell'aspetto formale - continua Lazzano - che è anche di sostanza, il gruppo del Pdl sosterrà con forza il mantenimento dell'attuale situazione degli Istituti Superiori compatibilmente con la normativa Nazionale che prevede l'eventuale accorpamento per Istituti omogenei ed Affini ( Istituti Tecnici con Tecnici,Istituti Professionali con Professionali,Licei con Licei per potere arrivare in ogni realtà locale alla soglia dei 500 Alunni senza smantellare nessun plesso scolastico e senza creare la guerra fra Istituti Superiori e fra Comuni della Provincia. Per quanto riguarda l'Istituto Statale d'Arte 'Bonachia'di Sciacca" riteniamo che debba conservare la propria Autonomia in deroga alla soglia dei 500 alunni in quanto l'Istituto risponde alle peculiarità del territorio Saccense - Città della Ceramica - con una storia di maestri vasellai alle spalle che hanno dato lustro alla Città quali sono stati i Maestri Figuli. Invitiamo, pertanto - conclude Lazzano - il presidente della Provincia a relazionare sulla situazione generale di tutti gli Istituti Superiori della nostra Provincia in una prossima seduta del Consiglio provinciale.
Ruvolo e Ripepe contro la soppressione dell'ufficio del giudice di Pace
Con un'interrogazione a risposta scritta indirizzata al ministro della Giustizia, Nitto Francesco Palma, il deputato agrigentino Giuseppe Ruvolo sollecita e motiva la propria richiesta di mantenimento dell'ufficio del Giudice di pace di Casteltermini, fornendo al contempo indicazioni sull'accorpamento alla struttura degli altri uffici soppressi del circondario montano.
"L'auspicio - afferma Ruvolo - trova fondamento in due prioritarie motivazioni, da un lato la proprietà statale dei locali con il vincolo di destinazione a favore dell'amministrazione giudiziaria, dall'altro una concreta e proficua riorganizzazione territoriale, giacchè il trasferimento nell'ufficio del capoluogo comporterebbe enormi e insurabili disagi. Ritengo pertanto che la totale assenza di costi a carico dello Stato - conclude il deputato - possa davvero tradursi nel mantenimento auspicato, garantendo altresì a tante comunità di quella zona un servizio di innegabile valore civico".
Sulla questione interviene anche il consigliere Arturo Ripepe, del partito per l'Italia di domani, che ha presentato un Ordine del giorno per discutere sulla riorganizzazione territoriale degli uffici del giudice di pace e quindi della chiusura dell'Ufficio del Giudice di pace di Casteltermini.
"Considerato - spiega Ripepe - che a Casteltermini è allocato un immobile , l'unico nel territorio della montagna , realizzato con un finanziamento statale su cui grava un vincolo di destinazione d'uso a favore dell'amministrazione giudiziaria , dalla chiusura non risulterebbe nessun risparmio visto che il Comune concorre pure al pagamento delle spese di funzionamento con l'impegno, altresì a lasciare i locali che usa parzialmente qualora dovessero risultare necessari per sopravvenute esigenze dell'amministrazione giudiziaria".
Bellanca scrive a Di Prima e alle istituzioni locali sul problema Scuola d'Arte di Sciacca
Nota del presidente del Consiglio comunale di Sciacca, sulla possibilità di ridimensionamento dell'Istituto Statale d'Arte Bonachia. "Il decreto legge sulla razionalizzazione e dimensionamento degli istituti scolastici - scrive Bellanca - rischia di ridimensionare l'istituto scolastico della città, che maggiormente caratterizza le peculiarità storiche, artistiche e culturali del territorio. E' impensabile pensare ad un accorpamento dell'Istituto Statale d'Arte Giusepep Bonachia solo perchè invece di 500 alunni iscritti ne vanta 465. Ho appreso - continua Bellanca - di una serie di riunioni promosse opportunamente dalla Provincia regionale di Agrigenrto in previsione dell'anno scolastico 2012-2013. L'inserimento dell'Istituto d'Arte fra quelli a rischio accorpamento, sta creando in città forte malconteno, è urgente attivare al più presto ogni iniziativa istituzionale possibile per evitare che l'importante scuola perda la propria autonomia. La Provincia infatti deve avanzare, nel rispetto della legge, una propria proposta con apposita delibera di Giunta che costituirà il primo passo verso la razionalizzazione degli istituti scolastici".
Continua la nota di Bellanca: "Ho appreso della possibile apertura di una sede distaccata dell'istituto e questo potrebbe risolvere il problema, ma occore tenere desta l'attenzione. Mi rivolgo quindi alle autorità comunali e provinciali, al fine di programmare per tempo una serie di incontri e predisporre un coordinamento locale che valuti la situazione e vigili sull'iter amministrativo. E' importante adottare le opportune iniziative e vigilare per scongiurare tale ipotesi. Mi rivolgo - continua Bellanca - in particolare ai consiglieri provinciali di Sciacca, ed in primo luogo a Ezio Di Prima, che il sottoscritto ha contribuito ad eleggere alla Provincia, affinchè oltre ad occuparsi quotidianamente dei fatti della politica locale, si occupi - conclude Bellanca - di vigilare sulla problematica in questione e dia un contributo fattivo ad un problema che riguarda l'Ente nel quale svolge la sua attività istituzionale".
Agrigentoweb
DALLA PROVINCIA | Razionalizzazione della rete scolastica, intervento di Lazzano
In merito ai recenti incontri per definire la razionalizzazione della rete scolastica per l' a.s. 2012/2013 interviene Mario Lazzano , Vice Presidente Vicario del consiglio provinciale, per precisare la posizione del Pdl sulla vicenda, che dovrebbe portare alla soppressione degli istituti scolastici sottodimensionamenti, nel caso che non raggiungano il numero di 500 alunni, comprese le sezioni staccate. "Il gruppo del PDL alla Provincia Regionale di Agrigento si rammarica del fatto che le forze politiche Consiliare non siano state invitate all'importante incontro dal Presidente della provincia Prof. Eugenio D'Orsi - dichiara Lazzano - Al di là dell'aspetto formale che è anche di sostanza,il gruppo del PDL sosterrà con forza il mantenimento dell'attuale situazione degli Istituti Superiori compatibilmente con la normativa Nazionale
che prevede l'eventuale accorpamento per Istituti omogenei ed Affini ( Istituti Tecnici con Tecnici,Istituti Professionali con Professionali,Licei con Licei) per potere arrivare in ogni realtà locale alla soglia dei 500 Alunni senza smantellare nessun plesso scolastico e senza creare la guerra fra Istituti Superiori e fra Comuni della Provincia". Lazzano precisa inoltre che "per quanto riguarda l'Istituto Statale d'Arte "Bonachia "di Sciacca" riteniamo che debba conservare la propria Autonomia in deroga alla soglia dei 500 alunni in quanto l'Istituto risponde alle peculiarità del territorio Saccense -Città della Ceramica- con una storia di maestri vasellai alle spalle che hanno dato lustro alla Città quali sono stati i Maestri Figuli". Il Pdl invita quindi il Presidente della Provincia a relazionare sulla situazione generale di tutti gli Istituti Superiori della nostra Provincia in una prossima seduta del Consiglio provinciale
CASTELTERMINI | Giudici di Pace, Ripepe (PID) propone un documento da inviare al ministro della Giustizia
Il consigliere Arturo Ripepe (Pid) ha presentato un Ordine del giorno per discutere sulla riorganizzazione territoriale degli uffici del giudice di pace (D.L. 138/2011 convertito in L. 14/9/2011 n. 148) che comporterebbe la chiusura dell'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini:
"Premesso che La Legge 14/9/2011 N. 148 ( conversione del D.L. 138/2011), al fine di contenere le spese dello Stato, parla di riorganizzazione territoriale degli uffici giudiziari e chiusura degli uffici dei gdp. ad esclusione di quelli circondariali cioè siti nel capoluogo di provincia.
Considerato che a Casteltermini è allocato un immobile, l'unico nel territorio della montagna, realizzato con un finanziamento statale, ai sensi dell'art. 19 L. 119/1981 su cui grava un vincolo di destinazione d'uso a favore dell'Amministrazione giudiziaria , pertanto dalla chiusura non risulterebbe nessun risparmio visto che il Comune concorre pure al pagamento delle spese di funzionamento con l'impegno, altresì a lasciare i locali che usa parzialmente qualora dovessero risultare necessari per sopravvenute esigenze dell'Amministrazione giudiziaria.
Considerato altresì che attualmente l'Ufficio ha in organico due giudici di pace e tutto il personale della Cancelleria ( direttore amm.vo, cancelliere, operatori giudiziari ed ausiliari) che assicurano un ottimo livello di professionalità sia nei rapporti con la classe forense sia nei rapporti con l'utenza tutta;
Visto che il mandamento dell'Ufficio del Giudice di Pace comprende i comuni di Casteltermini e di San Biagio Platani contigui nei confini e potrebbe servire, altri comuni quali San Giovanni Gemini, Cammarata, Sant'Angelo Muxaro, Acquaviva Platani;
Visto che l'Ufficio del Giudice di Pace di Agrigento unico ufficio che non dovrebbe essere soppresso, non si trova allocato nel Palazzo di Giustizia in Via Mazzini, bensì a Villaseta distante ben 7Km da Agrigento, mal collegato con i mezzi pubblici provenienti da altri comuni della provincia e ciò con gravi disagi per gli utenti, con problematiche che verrebbero inevitabilmente a crearsi agli utenti sia per la distanza, sia per il "costo della giustizia" in quanto gli stessi utenti, per le cosiddette cause minori, si vedrebbero costretti a rinunciare ad adire l'autorità giudiziaria.
Appare opportuno nel ribadire che i Giudici di Pace sono i giudici più vicini alla cittadinanza proprio perché si occupano di "cause minori" che poi sono quelle che più affliggono i cittadini e perchè i cittadini, in alcuni casi, possono anche difendersi da soli senza l'assistenza di un legale.
Considerata, altresì, la posizione geografica di Casteltermini, più centrale rispetto agli altri comuni viciniori quali, oltre quelli summenzionati di Cammarata, San Giovanni Gemini, Sant'Angelo Muxaro, Acquaviva Platani anche quelli di Mussomeli e Campofranco;
Considerato in ultimo che l'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini è l'unico in provincia ubicato in idonei locali di proprietà statale, come sopra specificato, per cui non grava con spese di locazione sul bilancio dello Stato e che il comune di Casteltermini è disposto a continuare a sostenere le restanti spese di gestione dell'Ufficio;
Si propone al Consiglio Provinciale l'approvazione di un documento, con le suddette motivazioni da sottoporre al Ministero di Grazia e Giustizia che preveda la proposta di accorpamento degli uffici del Giudice di Pace della montagna, e del circondario, che verrebbero inevitabilmente chiusi,in applicazione della Legge 14/09/2011 N 148 (conversione del D.L. 138/2011),presso l'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini
Protezione Civile: inizia giovedì il corso di "Psicologia dell'emergenza"
Inizierà il prossimo giovedì 10 novembre alle ore 9.00, nella sala convegni "Silvia Pellegrino" (Via Acrone, 27) il corso di "Psicologia dell'emergenza", promosso dal Gruppo di Protezione Civile della Provincia Regionale di Agrigento. Il corso è riservato ai Responsabili degli uffici comunali di Protezione Civile, e sarà tenuto dalla psicologa dott.ssa Loredana Pletto.
Sono, inoltre, in scadenza i bandi per i tre corsi di formazione rivolti ai Responsabili degli uffici comunali di Protezione Civile e ai volontari regolarmente iscritti ad Associazioni di Volontariato di Protezione Civile o a Gruppi comunali di P.C.. I corsi riguarderanno "Psicologia dell'emergenza", "Primo soccorso e B.L.S.D (supporti di base alle funzioni vitali e uso del defibrillatore)", in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, e "Navigazione terrestre in ambiente impervio" in collaborazione con il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. I posti disponibili per i volontari (appartenenti alle associazioni o ai gruppi comunali iscritte al Registro Regionale di protezione civile) sono in tutto 240: 80 per il corso di Psicologia dell'emergenza, 40 per il corso in navigazione terrestre in ambito impervio e 120 per il primo soccorso e B.L.S.D.
Le domande dovranno pervenire all'Ufficio Protezione Civile della Provincia Regionale(via Acrone 25, Agrigento) entro il 15 novembre. I bandi sono pubblicati sul sito internet della Provincia www.provincia.agrigento.it.
PROVINCIA | Rendiconto 2009, le osservazioni della Corte di Conti
La sezione di controllo della Corte dei Conti ha comunicato alla Provincia regionale di Agrigento, le proprie osservazioni critiche in ordine alla relazione del Collegio dei Revisori sul rendiconto dell'esercizio 2009.
La Corte dei Conti ha segnalato alcune irregolarità nella gestione dell'Ente tra le quali quella del superamento del limite di spesa del personale e dell'elevata incidenza di tale spesa rispetto alla spesa corrente. L'incidenza infatti, che si e' attestata al 5 5,2%, ben oltre il limite massimo del 40% fissato dalla legge
La Corte ha evidenziato come tale criticità fosse stata già oggetto di specifica pronuncia in occasione del rendiconto 2008.
In quella occasione i magistrati contabili avevano sottolineato che le misure organizzative adottate dall'Ente, ossia la proroga dei contratti a tempo determinato per il personale precario con riduzione oraria (da 30 a 18 ore) e la mancata sostituzione del personale cessato dal servizio per pensionamento, pur apprezzabili, necessitano probabilmente di maggiore incisività, nella direzione auspicata dal legislatore, di un contenimento della spesa complessiva in termini costanti e progressivi, coerentemente con l'obbligatoria programmazione dei fabbisogni e l'ottimizzazione delle risorse disponibili"
Le irregolarità riscontrate sono all'ordine del giorno della adunanza della Sezione di Controllo della Corte dei Conti che si terrà domani 9 novembre.
L'Ente sarà rappresentato dal dott. Fabrizio Caruana e dal dott. Aldo Cipolla.
"Il controllo della Corte dei Conti, ha dichiarato il Presidente D'Orsi mira a rappresentare agli organi elettivi dell'Ente, le situazioni critiche sul piano finanziario in modo che l'Ente stesso possa responsabilmente assumere le decisioni piu' opportune attraverso un virtuoso processo di autocorrezione. Questa Amministrazione si e' posta l'obiettivo del risanamento e quindi non può che apprezzare gli interventi collaborativi della Corte dei Conti."
Infoagrigento
Provincia: troppe spese per il personale
La sezione di controllo della Corte dei Conti ha comunicato alla Provincia regionale di Agrigento, le proprie osservazioni critiche in ordine alla relazione del Collegio dei Revisori sul rendiconto dell'esercizio 2009.
La Corte dei Conti ha segnalato alcune irregolarità nella gestione dell'Ente tra le quali quella del superamento del limite di spesa del personale e dell'elevata incidenza di tale spesa rispetto alla spesa corrente. L'incidenza infatti, che si e' attestata al 5 5,2%, ben oltre il limite massimo del 40% fissato dalla legge
La Corte ha evidenziato come tale criticità fosse stata già oggetto di specifica pronuncia in occasione del rendiconto 2008.
In quella occasione i magistrati contabili avevano sottolineato che le misure organizzative adottate dall'Ente, ossia la proroga dei contratti a tempo determinato per il personale precario con riduzione oraria (da 30 a 18 ore) e la mancata sostituzione del personale cessato dal servizio per pensionamento, pur apprezzabili, necessitano probabilmente di maggiore incisività, nella direzione auspicata dal legislatore, di un contenimento della spesa complessiva in termini costanti e progressivi, coerentemente con l'obbligatoria programmazione dei fabbisogni e l'ottimizzazione delle risorse disponibili"
Le irregolarità riscontrate sono all'ordine del giorno della adunanza della Sezione di Controllo della Corte dei Conti che si terrà domani 9 novembre.
L'Ente sarà rappresentato dal dott. Fabrizio Caruana e dal dott. Aldo Cipolla.
"Il controllo della Corte dei Conti, ha dichiarato il Presidente D'Orsi mira a rappresentare agli organi elettivi dell'Ente, le situazioni critiche sul piano finanziario in modo che l'Ente stesso possa responsabilmente assumere le decisioni piu' opportune attraverso un virtuoso processo di autocorrezione. Questa Amministrazione si e' posta l'obiettivo del risanamento e quindi non può che apprezzare gli interventi collaborativi della Corte dei Conti."
Perlacittà
D'Orsi: "Gratuite le accuse sull'incarico all'avv. Scozzari"
di Redazione
Il Presidente della Provincia,Eugenio D'orsi, in relazione agli articoli di stampa in merito alla nomina del proprio esperto l'avv. Giuseppe Scozzari, dichiara quanto segue:
"Preliminarmente devo far rilevare - contrariamente a quanto affermato da certa stampa che ho nominato mio esperto l'avv. Scozzari il 22/09/11, dopo un'intera estate passata a chiedergli la disponibilità ad assumere tale incarico, mentre l'avviso a comparire mi è stato notificato l'11/10/2011.
L'avvocato Scozzari non è stato per nulla "premiato" sia perché non ha ricevuto alcun compenso per la brevissima attività prestata come esperto, sia perché lo stesso si è dimesso immediatamente dopo il conferimento del mandato difensivo (13/10/11).
In secondo luogo faccio rilevare che l'avv. Scozzari in virtù del suo passato politico di spessore e di protagonista assoluto contro le attività illegali, ha collaborato quando richiesto anche gratuitamente godendo della mia assoluta stima professionale ed umana. Ricordo tra queste attività di collaborazione l'elaborazione del Regolamento Antiracket ed il relativo progetto, la stesura del Protocollo di Legalità ed altri atti.
Devo constatare purtroppo che permane un clima particolarmente pesante che a vario titolo cerca di condizionare l'operato svolto in modo trasparente e corretto di un uomo che è diventato scomodo ai potenti.
Mi auguro che questa "Intifada" cessi"
La Corte dei Conti segnala irregolarità nella gestione della Provincia di Agrigento
di Redazione
La sezione di controllo della Corte dei Conti ha comunicato alla Provincia Regionale di Agrigento, le proprie osservazioni critiche in ordine alla relazione del Collegio dei Revisori sul rendiconto dell'esercizio 2009. Ne da notizia lo stesso Ente attraverso una nota stampa.
La Corte dei Conti ha segnalato alcune irregolarità nella gestione dell'Ente tra le quali quella del superamento del limite di spesa del personale e dell'elevata incidenza di tale spesa rispetto alla spesa corrente. L'incidenza infatti, che si e' attestata al 5 5,2%, ben oltre il limite massimo del 40% fissato dalla legge
La Corte ha evidenziato come tale criticità fosse stata già oggetto di specifica pronuncia in occasione del rendiconto 2008.
In quella occasione i magistrati contabili avevano sottolineato che le misure organizzative adottate dall'Ente, ossia la proroga dei contratti a tempo determinato per il personale precario con riduzione oraria (da 30 a 18 ore) e la mancata sostituzione del personale cessato dal servizio per pensionamento, pur apprezzabili, necessitano probabilmente di maggiore incisività, nella direzione auspicata dal legislatore, di un contenimento della spesa complessiva in termini costanti e progressivi, coerentemente con l'obbligatoria programmazione dei fabbisogni e l'ottimizzazione delle risorse disponibili"
Le irregolarità riscontrate sono all'ordine del giorno della adunanza della Sezione di Controllo della Corte dei Conti che si terrà domani 9 novembre.
L'Ente sarà rappresentato dal dott. Fabrizio Caruana e dal dott. Aldo Cipolla.
"Il controllo della Corte dei Conti, ha dichiarato il Presidente D'Orsi mira a rappresentare agli organi elettivi dell'Ente, le situazioni critiche sul piano finanziario in modo che l'Ente stesso possa responsabilmente assumere le decisioni piu' opportune attraverso un virtuoso processo di autocorrezione. Questa Amministrazione si e' posta l'obiettivo del risanamento e quindi non può che apprezzare gli interventi collaborativi della Corte dei Conti."
Di Mauro: "Per il MPA il Presidente D'Orsi è un insostituibile punto di riferimento per il terzo polo"
di Redazione
Con una nota stampa, che di seguito pubblichiamo, l'on. Roberto Di Mauro del MPA interviene in merito al rapporto politico tra il presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi e il Terzo Polo.
"In relazione alle recenti dichiarazioni su chiusure alla candidatura del presidente D'Orsi perché " Non potrà essere candidato del terzo polo chi parla di complotti" ribadisco la mia posizione e quella del MPA di Agrigento.
Il Presidente D'Orsi ha parlato di complotto a caldo, subito dopo avere ricevuto l'avviso di garanzia e preso dal comprensibile sconforto del momento.
Subito dopo non ha più usato questi toni rimettendosi con piena fiducia all'attività degli organi inquirenti , fiducia che oggi il MPA di Agrigento ribadisce.
Il Presidente D'Orsi è stato sempre leale nei confronti del terzo polo , tanto è vero che aveva nominato un assessore nella sua giunta.
Il giudizio sul Presidente D'Orsi vorremmo che fosse articolato sull'attività di moralizzazione svolta e sulle battaglie politiche ( si ricorda quella sulla costruzione dell'aeroporto ) e non su pretesti suggeriti sicuramente da dirigenti locali, che, al fine di promuovere la costruzione unitaria del terzo polo , predicano bene ma razzolano male.
Per il MPA di Agrigento il Presidente D'Orsi è un insostituibile punto di riferimento per il terzo polo.
Il MPA di Agrigento intende andare avanti con il presidente d'Orsi ma nel contempo vuole il rapporto con l'UDC, per cui gli amici di Casini riflettano su queste posizioni e cerchino di avviare un chiarimento".
Sicilia24h
Corte dei Conti: Provincia di Agrigento a rapporto
La sezione di controllo della Corte dei Conti ha comunicato alla Provincia regionale di Agrigento, le proprie osservazioni critiche in ordine alla relazione del Collegio dei Revisori sul rendiconto dell'esercizio 2009.
La Corte dei Conti ha segnalato alcune irregolarità nella gestione dell'Ente tra le quali quella del superamento del limite di spesa del personale e dell'elevata incidenza di tale spesa rispetto alla spesa corrente. L'incidenza infatti, che si e' attestata al 5 5,2%, ben oltre il limite massimo del 40% fissato dalla legge
La Corte ha evidenziato come tale criticità fosse stata già oggetto di specifica pronuncia in occasione del rendiconto 2008.
In quella occasione i magistrati contabili avevano sottolineato che le misure organizzative adottate dall'Ente, ossia la proroga dei contratti a tempo determinato per il personale precario con riduzione oraria (da 30 a 18 ore) e la mancata sostituzione del personale cessato dal servizio per pensionamento, pur apprezzabili, necessitano probabilmente di maggiore incisività, nella direzione auspicata dal legislatore, di un contenimento della spesa complessiva in termini costanti e progressivi, coerentemente con l'obbligatoria programmazione dei fabbisogni e l'ottimizzazione delle risorse disponibili"
Le irregolarità riscontrate sono all'ordine del giorno della adunanza della Sezione di Controllo della Corte dei Conti che si terrà domani.
L'Ente sarà rappresentato dal dott. Fabrizio Caruana e dal dott. Aldo Cipolla.
"Il controllo della Corte dei Conti, ha dichiarato il Presidente D'Orsi mira a rappresentare agli organi elettivi dell'Ente, le situazioni critiche sul piano finanziario in modo che l'Ente stesso possa responsabilmente assumere le decisioni piu' opportune attraverso un virtuoso processo di autocorrezione. Questa Amministrazione si e' posta l'obiettivo del risanamento e quindi non può che apprezzare gli interventi collaborativi della Corte dei Conti."
Provincia, Ripepe (Pid): no a chiusura Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini
Il consigliere provinciale di Agrigento, Arturo Ripepe (Pid) ha presentato un Ordine del giorno per discutere sulla riorganizzazione territoriale degli uffici del giudice di pace che comporterebbe la chiusura dell'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini:
"Premesso - afferma in una nota Ripepe - che La Legge 14/9/2011 N. 148 ( conversione del D.L. 138/2011), al fine di contenere le spese dello Stato, parla di riorganizzazione territoriale degli uffici giudiziari e chiusura degli uffici dei gdp. ad esclusione di quelli circondariali cioè siti nel capoluogo di provincia.
Considerato che a Casteltermini è allocato un immobile , l'unico nel territorio della montagna , realizzato con un finanziamento statale, ai sensi dell'art. 19 L. 119/1981 su cui grava un vincolo di destinazione d'uso a favore dell'Amministrazione giudiziaria , pertanto dalla chiusura non risulterebbe nessun risparmio visto che il il Comune concorre pure al pagamento delle spese di funzionamento con l'impegno, altresì a lasciare i locali che usa parzialmente qualora dovessero risultare necessari per sopravvenute esigenze dell'Amministrazione giudiziaria.
considerato altresì che Attualmente l'Ufficio ha in organico due giudici di pace e tutto il personale della Cancelleria ( direttore amm.vo, cancelliere, operatori giudiziari ed ausiliari) che assicurano un ottimo livello di professionalità sia nei rapporti con la classe forense sia nei rapporti con l'utenza tutta. Visto che il mandamento dell'Ufficio del Giudice di Pace comprende i comuni di Casteltermini e di San Biagio Platani contigui nei confini e potrebbe servire, altri comuni quali San Giovanni Gemini, Cammarata, Sant'Angelo Muxaro, Acquaviva Platani .
Visto che l'Ufficio del Giudice di Pace di Agrigento unico ufficio che non dovrebbe essere soppresso, non si trova allocato nel Palazzo di Giustizia in Via Mazzini, bensì a Villaseta distante ben 7Km da Agrigento, mal collegato con i mezzi pubblici provenienti da altri comuni della provincia e ciò con gravi disagi per gli utenti,con problematiche che verrebbero inevitabilmente a crearsi agli utenti sia per la distanza , sia per il "costo della giustizia" in quanto gli stessi utenti, per le cosiddette cause minori, si vedrebbero costretti a rinunciare ad adire l'autorità giudiziaria.
Appare opportuno nel ribadire che i Giudici di Pace sono i giudici più vicini alla cittadinanza proprio perché si occupano di " cause minori" che poi sono quelle che più affliggono i cittadini e perchè i cittadini, in alcuni casi, possono anche difendersi da soli senza l'assistenza di un legale.
Considerata, altresì, la posizione geografica di Casteltermini , più centrale rispetto agli altri comuni viciniori quali , oltre quelli summenzionati di Cammarata, San Giovanni Gemini, Sant'Angelo Muxaro, Acquaviva Platani anche quelli di Mussomeli e Campofranco;
Considerato in ultimo che l'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini è l'unico in provincia ubicato in idonei locali di proprietà statale, come sopra specificato, per cui non grava con spese di locazione sul bilancio dello Stato e che il comune di Casteltermini è disposto a continuare a sostenere le restanti spese di gestione dell'Ufficio;
Si propone al Consiglio Provinciale l'approvazione di un documento, con le suddette motivazioni da sottoporre al Ministero di Grazia e Giustizia che preveda la proposta di accorpamento degli uffici del Giudice di Pace della montagna, e del circondario, che verrebbero inevitabilmente chiusi,in applicazione della Legge 14/09/2011 N 148 (conversione del D.L. 138/2011),presso l'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini".
Protezione Civile: inizia giovedì il corso di "Psicologia dell'emergenza"
Inizierà il prossimo giovedì 10 novembre alle ore 9.00, nella sala convegni "Silvia Pellegrino" (Via Acrone, 27) il corso di "Psicologia dell'emergenza", promosso dal Gruppo di Protezione Civile della Provincia Regionale di Agrigento. Il corso è riservato ai Responsabili degli uffici comunali di Protezione Civile, e sarà tenuto dalla psicologa dott.ssa Loredana Pletto.
Sono, inoltre, in scadenza i bandi per i tre corsi di formazione rivolti ai Responsabili degli uffici comunali di Protezione Civile e ai volontari regolarmente iscritti ad Associazioni di Volontariato di Protezione Civile o a Gruppi comunali di P.C.. I corsi riguarderanno "Psicologia dell'emergenza", "Primo soccorso e B.L.S.D (supporti di base alle funzioni vitali e uso del defibrillatore)", in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, e "Navigazione terrestre in ambiente impervio" in collaborazione con il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. I posti disponibili per i volontari (appartenenti alle associazioni o ai gruppi comunali iscritte al Registro Regionale di protezione civile) sono in tutto 240: 80 per il corso di Psicologia dell'emergenza, 40 per il corso in navigazione terrestre in ambito impervio e 120 per il primo soccorso e B.L.S.D.
Le domande dovranno pervenire all'Ufficio Protezione Civile della Provincia Regionale(via Acrone 25, Agrigento) entro il 15 novembre. I bandi sono pubblicati sul sito internet della Provincia www.provincia.agrigento.it.
Lavalledeitempli
Mario Lazzano (Pdl) sulle scuole
Agrigento - "Razionalizzazione della rete scolastica a.s. 2012/2013″alla luce degli allarmi lanciati da numerosi Dirigenti Scolastici, Studenti,Sindaci, Sindacati, ed operatori del mondo della Scuola riguardanti gli Istituti Superiori - scrive il consigliere provinciale -,debbo affermare che la riunione di oggi c,m. ha chiarito alcuni aspetti che hanno riguardato i sottodimensionamenti di alcuni Istituti che non raggiungono il numero di 500 alunni per Istituto comprese le Sezioni staccate.
Il gruppo del PDL alla Provincia Regionale di Agrigento si rammarica del fatto che le forze politiche Consiliare non siano state invitate all'importante incontro dal Presidente della provincia Prof. Eugenio D'Orsi.
Al di là dell'aspetto formale che è anche di sostanza,il gruppo del PDL sosterrà con forza il mantenimento dell'attuale situazione degli Istituti Superiori compatibilmente con la normativa Nazionale che prevede l'eventuale accorpamento per Istituti omogenei ed Affini ( Istituti Tecnici con Tecnici, Istituti Professionali con Professionali,Licei con Licei per potere arrivare in ogni realtà locale alla soglia dei 500 Alunni senza smantellare nessun plesso scolastico e senza creare la guerra fra Istituti Superiori e fra Comuni della Provincia.
Per quanto riguarda l'Istituto Statale d'Arte "Bonachia "di Sciacca" riteniamo che debba conservare la propria Autonomia in deroga alla soglia dei 500 alunni in quanto l'Istituto risponde alle peculiarità del territorio Saccense -Città della Ceramica- con una storia di maestri vasellai alle spalle che hanno dato lustro alla Città quali sono stati i Maestri Figuli.
Invitiamo,pertanto il Presidente della Provincia a relazionare sulla situazione generale di tutti gli Istituti Superiori della nostra Provincia in una prossima seduta del Consiglio provinciale.
D'ORSI: GRATUITE LE ACCUSE SUL CONFERIMENTO DELL'INCARICO ALL'AVV. SCOZZARI, DIMESSOSI DA ESPERTO AL MOMENTO STESSO DELLA NOMINA QUALE DIFENSORE DI FIDUCIA
Il Presidente della Provincia,Eugenio D'orsi, in relazione agli articoli di stampa in merito alla nomina del proprio esperto l'avv. Giuseppe Scozzari, dichiara quanto segue:
"Preliminarmente devo far rilevare - contrariamente a quanto affermato da certa stampa che ho nominato mio esperto l'avv. Scozzari il 22/09/11, dopo un'intera estate passata a chiedergli la disponibilità ad assumere tale incarico, mentre l'avviso a comparire mi è stato notificato l'11/10/2011.
L'avvocato Scozzari non è stato per nulla "premiato" sia perché non ha ricevuto alcun compenso per la brevissima attività prestata come esperto, sia perché lo stesso si è dimesso immediatamente dopo il conferimento del mandato difensivo (13/10/11).
In secondo luogo faccio rilevare che l'avv. Scozzari in virtù del suo passato politico di spessore e di protagonista assoluto contro le attività illegali, ha collaborato quando richiesto anche gratuitamente godendo della mia assoluta stima professionale ed umana. Ricordo tra queste attività di collaborazione l'elaborazione del Regolamento Antiracket ed il relativo progetto, la stesura del Protocollo di Legalità ed altri atti.
Devo constatare purtroppo che permane un clima particolarmente pesante che a vario titolo cerca di condizionare l'operato svolto in modo trasparente e corretto di un uomo che è diventato scomodo ai potenti.
Mi auguro che questa "Intifada" cessi"
Irregolarità nella gestione dell'Ente Provincia
La sezione di controllo della Corte dei Conti ha comunicato alla Provincia regionale di Agrigento, le proprie osservazioni critiche in ordine alla relazione del Collegio dei Revisori sul rendiconto dell'esercizio 2009.
La Corte dei Conti ha segnalato alcune irregolarità nella gestione dell'Ente tra le quali quella del superamento del limite di spesa del personale e dell'elevata incidenza di tale spesa rispetto alla spesa corrente. L'incidenza infatti, che si e' attestata al 5 5,2%, ben oltre il limite massimo del 40% fissato dalla legge
La Corte ha evidenziato come tale criticità fosse stata già oggetto di specifica pronuncia in occasione del rendiconto 2008.
In quella occasione i magistrati contabili avevano sottolineato che le misure organizzative adottate dall'Ente, ossia la proroga dei contratti a tempo determinato per il personale precario con riduzione oraria (da 30 a 18 ore) e la mancata sostituzione del personale cessato dal servizio per pensionamento, pur apprezzabili, necessitano probabilmente di maggiore incisività, nella direzione auspicata dal legislatore, di un contenimento della spesa complessiva in termini costanti e progressivi, coerentemente con l'obbligatoria programmazione dei fabbisogni e l'ottimizzazione delle risorse disponibili"
Le irregolarità riscontrate sono all'ordine del giorno della adunanza della Sezione di Controllo della Corte dei Conti che si terrà domani 9 novembre.
L'Ente sarà rappresentato dal dott. Fabrizio Caruana e dal dott. Aldo Cipolla.
"Il controllo della Corte dei Conti, ha dichiarato il Presidente D'Orsi mira a rappresentare agli organi elettivi dell'Ente, le situazioni critiche sul piano finanziario in modo che l'Ente stesso possa responsabilmente assumere le decisioni piu' opportune attraverso un virtuoso processo di autocorrezione. Questa Amministrazione si e' posta l'obiettivo del risanamento e quindi non può che apprezzare gli interventi collaborativi della Corte dei Conti."
Il Consigliere Arturo Ripepe (Pid) contro la chiusura dell'ufficio del giudice di pace di Casteltermini
Agrigento - Il consigliere Arturo Ripepe (Pid) ha presentato un Ordine del giorno per discutere sulla riorganizzazione territoriale degli uffici del giudice di pace (D.L. 138/2011 convertito in L. 14/9/2011 n. 148) che comporterebbe la chiusura dell'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini:
"Premesso che La Legge 14/9/2011 N. 148 ( conversione del D.L. 138/2011), al fine di contenere le spese dello Stato, parla di riorganizzazione territoriale degli uffici giudiziari e chiusura degli uffici dei gdp. ad esclusione di quelli circondariali cioè siti nel capoluogo di provincia.
Considerato che a Casteltermini è allocato un immobile , l'unico nel territorio della montagna , realizzato con un finanziamento statale, ai sensi dell'art. 19 L. 119/1981 su cui grava un vincolo di destinazione d'uso a favore dell'Amministrazione giudiziaria , pertanto dalla chiusura non risulterebbe nessun risparmio visto che il il Comune concorre pure al pagamento delle spese di funzionamento con l'impegno, altresì a lasciare i locali che usa parzialmente qualora dovessero risultare necessari per sopravvenute esigenze dell'Amministrazione giudiziaria.
considerato altresì che Attualmente l'Ufficio ha in organico due giudici di pace e tutto il personale della Cancelleria ( direttore amm.vo, cancelliere, operatori giudiziari ed ausiliari) che assicurano un ottimo livello di professionalità sia nei rapporti con la classe forense sia nei rapporti con l'utenza tutta.
Visto che il mandamento dell'Ufficio del Giudice di Pace comprende i comuni di Casteltermini e di San Biagio Platani contigui nei confini e potrebbe servire, altri comuni quali San Giovanni Gemini, Cammarata, Sant'Angelo Muxaro, Acquaviva Platani .
Visto che l'Ufficio del Giudice di Pace di Agrigento unico ufficio che non dovrebbe essere soppresso, non si trova allocato nel Palazzo di Giustizia in Via Mazzini, bensì a Villaseta distante ben 7Km da Agrigento, mal collegato con i mezzi pubblici provenienti da altri comuni della provincia e ciò con gravi disagi per gli utenti,con problematiche che verrebbero inevitabilmente a crearsi agli utenti sia per la distanza , sia per il "costo della giustizia" in quanto gli stessi utenti, per le cosiddette cause minori, si vedrebbero costretti a rinunciare ad adire l'autorità giudiziaria.
Appare opportuno nel ribadire che i Giudici di Pace sono i giudici più vicini alla cittadinanza proprio perché si occupano di " cause minori" che poi sono quelle che più affliggono i cittadini e perchè i cittadini, in alcuni casi, possono anche difendersi da soli senza l'assistenza di un legale.
Considerata, altresì, la posizione geografica di Casteltermini , più centrale rispetto agli altri comuni viciniori quali , oltre quelli summenzionati di Cammarata, San Giovanni Gemini, Sant'Angelo Muxaro, Acquaviva Platani anche quelli di Mussomeli e Campofranco;
Considerato in ultimo che l'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini è l'unico in provincia ubicato in idonei locali di proprietà statale, come sopra specificato, per cui non grava con spese di locazione sul bilancio dello Stato e che il comune di Casteltermini è disposto a continuare a sostenere le restanti spese di gestione dell'Ufficio;
Si propone al Consiglio Provinciale l'approvazione di un documento, con le suddette motivazioni da sottoporre al Ministero di Grazia e Giustizia che preveda la proposta di accorpamento degli uffici del Giudice di Pace della montagna, e del circondario, che verrebbero inevitabilmente chiusi,in applicazione della Legge 14/09/2011 N 148 (conversione del D.L. 138/2011),presso l'Ufficio del Giudice di Pace di Casteltermini.
Agrigentooggi
La Corte dei Conti bacchetta la Provincia di Agrigento
La sezione di controllo della Corte dei Conti ha comunicato alla Provincia regionale di Agrigento, le proprie osservazioni critiche in ordine alla relazione del Collegio dei Revisori sul rendiconto dell'esercizio 2009.
La Corte dei Conti ha segnalato alcune irregolarità nella gestione dell'Ente tra le quali quella del superamento del limite di spesa del personale e dell'elevata incidenza di tale spesa rispetto alla spesa corrente. L'incidenza infatti, che si e' attestata al 5 5,2%, ben oltre il limite massimo del 40% fissato dalla legge.
La Corte ha evidenziato come tale criticità fosse stata già oggetto di specifica pronuncia in occasione del rendiconto 2008.
In quella occasione i magistrati contabili avevano sottolineato che le misure organizzative adottate dall'Ente, ossia la proroga dei contratti a tempo determinato per il personale precario con riduzione oraria (da 30 a 18 ore) e la mancata sostituzione del personale cessato dal servizio per pensionamento, pur apprezzabili, necessitano probabilmente di maggiore incisività, nella direzione auspicata dal legislatore, di un contenimento della spesa complessiva in termini costanti e progressivi, coerentemente con l'obbligatoria programmazione dei fabbisogni e l'ottimizzazione delle risorse disponibili"
Le irregolarità riscontrate sono all'ordine del giorno della adunanza della Sezione di Controllo della Corte dei Conti che si terrà domani 9 novembre.
L'Ente sarà rappresentato dal dott. Fabrizio Caruana e dal dott. Aldo Cipolla.
"Il controllo della Corte dei Conti, ha dichiarato il Presidente D'Orsi mira a rappresentare agli organi elettivi dell'Ente, le situazioni critiche sul piano finanziario in modo che l'Ente stesso possa responsabilmente assumere le decisioni piu' opportune attraverso un virtuoso processo di autocorrezione. Questa Amministrazione si e' posta l'obiettivo del risanamento e quindi non può che apprezzare gli interventi collaborativi della Corte dei Conti."
Grandangolo
Provincia: osservazioni della Corte dei Conti
La sezione di controllo della Corte dei Conti ha comunicato alla Provincia regionale di Agrigento, le proprie osservazioni critiche in ordine alla relazione del Collegio dei Revisori sul rendiconto dell'esercizio 2009. La Corte dei Conti ha segnalato alcune irregolarità nella gestione dell'Ente tra le quali quella del superamento del limite di spesa del personale e dell'elevata incidenza di tale spesa rispetto alla spesa corrente. L'incidenza infatti, che si e' attestata al 5 5,2%, ben oltre il limite massimo del 40% fissato dalla legge La Corte ha evidenziato come tale criticità fosse stata già oggetto di specifica pronuncia in occasione del rendiconto 2008. In quella occasione i magistrati contabili avevano sottolineato che le misure organizzative adottate dall'Ente, ossia la proroga dei contratti a tempo determinato per il personale precario con riduzione oraria (da 30 a 18 ore) e la mancata sostituzione del personale cessato dal servizio per pensionamento, pur apprezzabili, necessitano probabilmente di maggiore incisività, nella direzione auspicata dal legislatore, di un contenimento della spesa complessiva in termini costanti e progressivi, coerentemente con l'obbligatoria programmazione dei fabbisogni e l'ottimizzazione delle risorse disponibili" Le irregolarità riscontrate sono all'ordine del giorno della adunanza della Sezione di Controllo della Corte dei Conti che si terrà domani 9 novembre.
L'Ente sarà rappresentato dal dott. Fabrizio Caruana e dal dott. Aldo Cipolla. "Il controllo della Corte dei Conti, ha dichiarato il presidente D'Orsi mira a rappresentare agli organi elettivi dell'Ente, le situazioni critiche sul piano finanziario in modo che l'Ente stesso possa responsabilmente assumere le decisioni più opportune attraverso un virtuoso processo di autocorrezione. Questa Amministrazione si è posta l'obiettivo del risanamento e quindi non può che apprezzare gli interventi collaborativi della Corte dei Conti."
L'altraagrigento
Crisi turismo, tavolo tecnico di Provincia e Comune .
La necessità di istituire un Tavolo tecnico per affrontare la crisi del settore turistico, è emersa nel corso di in un incontro in un noto albergo cittadino su proposta dell'Assessore provinciale al Turismo Angelo Biondi, che ha incontrato il Sindaco della città di Agrigento Marco Zambuto, il Presidente della sezione albergatori di Confindustria Agrigento Nicola Albano, il Presidente di Federalberghi provinciale Francesco Picarella, il Presidente del Consorzio Turistico Valle dei Templi Gaetano Pendolino, il Direttore del settore attività produttive, turismo e trasporti della Provincia Achille Contino, il direttore di Confindustria Agrigento Giacomo Minio ed alcuni imprenditori del settore ricettivo fra i quali Stefano D'Alessandro, Fabrizio La Gaipa, Paolo Pullara e Giovanni Sciacca.
L'Assessore Angelo Biondi ha espresso la piena disponibilità dell'Assessorato ad intervenire sulla situazione delle imprese ricettive, pur nei limiti finanziari dell'Amministrazione provinciale.
Tra gli intervenuti all'incontro Nicola Albano ha rappresentato lo stato di crisi del settore che in questi ultimi anni ha visto gravemente peggiorata la competitività delle aziende alberghiere agrigentine.
La crisi del settore, per Albano, ha infatti indotto le direzioni aziendali a rivedere le tariffe applicate per evitare pericolose riduzioni dell'occupazione delle camere.
Ciò ha comunque comportato una caduta verticale della redditività delle aziende e una drastica riduzione dei posti di lavoro che in più casi sono stati dimezzati. In tale contesto è aumentato il numero di alberghi che effettua chiusure stagionali e, in alcuni casi, le imprese vengono poste in vendita sul mercato.
Gaetano Pendolino ha posto, invece, una serie di questioni inerenti l'organizzazione turistica che risulta carente ad affrontare la crisi, la mancanza di coordinamento tra gli operatori e ha posto le questioni inerenti gli oneri idrici e di smaltimento rifiuti che incidono eccessivamente sui bilanci delle imprese ricettive.
Il Sindaco di Agrigento Marco Zambuto, dopo una chiara manifestazione di solidarietà, si è reso immediatamente disponibile a convocare una conferenza di servizi per affrontare le problematiche di competenza comunale.
Francesco Picarella, Presidente di Federalberghi, ha inoltre fatto presente la necessità di proseguire un confronto continuo fra gli operatori del settore per realizzare progetti comuni di promozione, mettendo da parte qualsiasi posizione di concorrenza o di appartenenza ad associazioni di categoria.
Nei prossimi giorni verranno definiti modi e tempi per istituire il tavolo tecnico.
Canicattìweb
Agrigento, Mario Lazzano PdL: "no alla chiusura degli istituti superiori in Provincia"
"Razionalizzazione della rete scolastica a.s. 2012/2013″alla luce degli allarmi lanciati da numerosi Dirigenti Scolastici, Studenti, Sindaci, Sindacati, ed operatori del mondo della Scuola riguardanti gli Istituti Superiori,debbo affermare che la riunione di ieri ha chiarito alcuni aspetti che hanno riguardato i sottodimensionamenti di alcuni Istituti che non raggiungono il numero di 500 alunni per Istituto comprese le Sezioni staccate.
Il gruppo del PDL alla Provincia Regionale di Agrigento si rammarica del fatto che le forze politiche Consiliare non siano state invitate all'importante incontro dal Presidente della provincia Prof. Eugenio D'Orsi.
Al di là dell'aspetto formale che è anche di sostanza,il gruppo del PDL sosterrà con forza il mantenimento dell'attuale situazione degli Istituti Superiori compatibilmente con la normativa Nazionale che prevede l'eventuale accorpamento per Istituti omogenei ed Affini ( Istituti Tecnici con Tecnici,Istituti Professionali con Professionali,Licei con Licei per potere arrivare in ogni realtà locale alla soglia dei 500 Alunni senza smantellare nessun plesso scolastico e senza creare la guerra fra Istituti Superiori e fra Comuni della Provincia.
Per quanto riguarda l'Istituto Statale d'Arte "Bonachia "di Sciacca" riteniamo che debba conservare la propria Autonomia in deroga alla soglia dei 500 alunni in quanto l'Istituto risponde alle peculiarità del territorio Saccense -Città della Ceramica- con una storia di maestri vasellai alle spalle che hanno dato lustro alla Città quali sono stati i Maestri Figuli.
Invitiamo,pertanto il Presidente della Provincia a relazionare sulla situazione generale di tutti gli Istituti Superiori della nostra Provincia in una prossima seduta del Consiglio provinciale.
Gruppo Consiliare PDL
F.to Mario Lazzano - V. Presidente Vicario Cons. Prov. le
Provincia di Agrigento, Roberto Di Mauro: "L'Udc avvii un chiarimento"
In relazione alle recenti dichiarazioni su chiusure alla candidatura del presidente D'Orsi perché "non potrà essere candidato del terzo polo chi parla di complotti" interviene l'on. Roberto Di Mauro, nel ribadire ribadisco la sua posizione e quella del Mpa di Agrigento. "Il Presidente D'Orsi - afferma Di Mauro - ha parlato di complotto a caldo, subito dopo avere ricevuto l'avviso di garanzia e preso dal comprensibile sconforto del momento. Subito dopo non ha più usato questi toni rimettendosi con piena fiducia all'attività degli organi inquirenti , fiducia che oggi il Mpa di Agrigento ribadisce. Il Presidente D'Orsi è stato sempre leale nei confronti del terzo polo , tanto è vero che aveva nominato un assessore nella sua giunta. Il giudizio sul Presidente D'Orsi vorremmo che fosse articolato sull'attività di moralizzazione svolta e sulle battaglie politiche ( si ricorda quella sulla costruzione dell'aeroporto ) e non su pretesti suggeriti sicuramente da dirigenti locali, che, al fine di promuovere la costruzione unitaria del terzo polo , predicano bene ma razzolano male. Per il Mpa di Agrigento il Presidente D'Orsi è un insostituibile punto di riferimento per il terzo polo. Il Mpa di Agrigento intende andare avanti con il presidente d'Orsi ma nel contempo vuole il rapporto con l'Udc, per cui gli amici di Casini riflettano su queste posizioni e cerchino di avviare un chiarimento" conclude Di Mauro
Eugenio D'Orsi: "Gratuite le accuse su conferimento incarico a Scozzari"
Il presidente della Provincia,Eugenio D'orsi, in relazione agli articoli di stampa in merito alla nomina del proprio esperto l'avv. Giuseppe Scozzari, dichiara quanto segue: "Preliminarmente devo far rilevare che ho nominato mio esperto l'avv. Scozzari il 22/09/11, dopo un'intera estate passata a chiedergli la disponibilità ad assumere tale incarico, mentre l'avviso a comparire mi è stato notificato l'11/10/2011. L'avvocato Scozzari non è stato per nulla "premiato" sia perché non ha ricevuto alcun compenso per la brevissima attività prestata come esperto, sia perché lo stesso si è dimesso immediatamente dopo il conferimento del mandato difensivo (13/10/11). In secondo luogo faccio rilevare che l'avv. Scozzari in virtù del suo passato politico di spessore e di protagonista assoluto contro le attività illegali, ha collaborato quando richiesto anche gratuitamente godendo della mia assoluta stima professionale ed umana. Ricordo tra queste attività di collaborazione l'elaborazione del Regolamento Antiracket ed il relativo progetto, la stesura del Protocollo di Legalità ed altri atti. Devo constatare purtroppo che permane un clima particolarmente pesante che a vario titolo cerca di condizionare l'operato svolto in modo trasparente e corretto di un uomo che è diventato scomodo ai potenti. Mi auguro che questa "Intifada" cessi".
Invero la nomina era stata appresa dall'Albo pretorio on line della Provincia regionale, mentre delle dimissioni dell'avvocato Scozzari non si era avuta alcuna comunicazione ufficiale, se non oggi, a distanza di diversi giorni dalle notizie apparse sui media e relative agli esperti del presidente D'Orsi.