12/11/2011 (sabato)
GIORNALE DI SICILIA
AULA «PELLEGRINO». Il presidente parteciperà alla seduta di giovedì prossimo :«Ribadirò che la mia giunta ha combattuto gli sprechi»
Provincia, D'Orsi rompe gli indugi
«Spiegherò tutto al Consiglio»
«E' giusto che sia consapevole della correttezza e della trasparenza dell'azione politica»
Eugenio Siracusa
Eugenio D'Orsi esce allo scoperto. Il presidente approfitta della riunione di giovedì 17 del Consiglio provinciale per spiegare la sua posizione, dopo la richiesta della Procura che lo ha mandato direttamente a processo. D'Orsi, si incontrerà con i componenti del Consiglio provinciale per un esame complessivo della situazione politica ed amministrativa della Provincia. Sarà anche l'occasione per chiarire con i consiglieri alcuni aspetti delle note vicende giudiziarie che hanno, recentemente, investito la Provincia, per esporre la estraneità degli operatori dell'Ente alle responsabilità che vengono ad essi contestate.
«La situazione politica complessiva di questo territorio, richiede interventi urgenti per il rilancio di alcuni comparii strategici quali la viabilità, l'istruzione e lo sviluppo economico - dice D'Orsi - è opportuno tutto il Consiglio provinciale, sia consapevole della correttezza e della trasparenza dell'azione politica di questa amministrazione rivolta esclusivamente della spesa alla lotta agli sprechi per il rilancio sociale ed economico di questa provincia».
Questa apertura del presidente è stata accolta positivamente dal Partito democratico, alleato di D'Orsi in giunta. «E' da circa un mese - dice Emilio Messana, coordinatore provinciale del Pd - che chiediamo al presidente di fare chiarezza. Alla luce degli ultimi avvenimenti è doveroso - continua - che il presidente illustri la propria posizione ed è anche interessante il modo in cui lo farà, cioè coinvolgendo il Consiglio provinciale. Significa che il presidente ha pieno rispetto delle istituzioni che rappresenta».
Intanto Mpa e Pd tornano a riunirsi per ratificare l'accordo che porterà entrambi i partiti a siglare un accordo per le prossime scadenze elettorali. Ieri il gruppo consiliare del Pd, con i consiglieri Cammilleri, Di Ventura e Giglione, ha diffuso una nota: «A fronte del sostegno tecnico alla giunta provinciale non si è riusciti a formulare una proposta politica unitaria nei vari territori. Peraltro, anche in sede di amministrazione provinciale sono state poste in essere scelte senza un necessario confronto preventivo né l'avallo successivo da parte del Pd. Adesso, la vicenda giudiziaria dalla quale si auspica che il Presidente D'Orsi possa dimostrare la sua estraneità, ha contribuito a creare smarrimento nei cittadini, che chiedono a gran voce una politica differente, che sia specchio ed esempio di virtù. Il nuovo assetto politico della Provincia, per essere credibile nei confronti dei cittadini, deve garantire un reale cambiamento di passo nell'amministrazione della cosa pubblica». (PAPI)
PUBBLICA ISTRUZIONE. Sbloccato l'iter procedurale per l'assegnazione dell'appalto
Parte lunedì il servizio di refezione scolastica per 9oo alunni
Inizia il prossimo 14 novembre, a due mesi circa dall'apertura dell'anno scolastico, il servizio di refezione per gli alunni della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado della città, a tempo pieno. In tutto 900 studenti che usufruiranno di un pranzo che comprende un primo piatto, un secondo con contorno, pane, frutta e dessert ed acqua. Lo hanno reso noto il sindaco Marco Zambuto e l'assessore Renato Bruno. «Il servizio - spiegano - prevede delle quote di compartecipazione alla spesa da parte degli utenti. L'Amministrazione, per venire incontro alle famiglie, ha stabilito la gratuità totale del servizio per i soggetti appartenenti ad un nucleo familiare il cui reddito ISEE per l'anno 2010 è inferiore o equivalente a 4000 euro ed ha previsto anche delle quote di compartecipazione differenziate per i redditi ISEE superiori a questa somma». (AMM)
IL SOLE 24 ORE
Possibile utilizzare ex dipendenti
Il comune richiama i pensionati con il voucher
Andrea Carli
MLANO
Più che un addio quello con la Pa è un arrivederci. Gli enti locali possono infatti utilizzare ex dipendenti, collocati a riposo con pensione di anzianità da meno di cinque anni, per svolgere prestazioni di natura accessoria. Parliamo, per fare qualche esempio, di lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici, strade, parchi e monumenti. Lo spiega il ministero del Lavoro con l'interpello 44, pubblicato ieri. Il chiarimento è stato richiesto dall'associazione nazionale comuni italiani (Anci).
La possibilità di svolgere prestazioni occasionali accessorie anche nei confronti degli enti locali, ricordano i tecnici ministeriali, è prevista dal decreto legislativo 276/03 (articolo 70 e seguenti), come da ultimo modificato dalla legge 191/09. Con una circolare del 2010 (n.17) l'Inps ha chiarito che per «enti locali» devono intendersi comuni, province, città metropolitane, comunità montane, unioni di comuni nonché i consorzi a cui partecipano gli enti locali. Sempre con riferimento al soggetto committente, l'articolo 70 stabilisce, alla lettera b), che l'ente locale può utilizzare prestazioni di natura accessoria per lo svolgimento di particolari attività, quali, appunto, il giardinaggio, la pulizia, la manutenzione di edifici, strade, parchi e monumenti. Le norme prevedono però anche dei limiti: a cominciare dal decreto legislativo 165/01 («norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche), che chiude la porta al conferimento di incarichi di consulenza, collaborazione, studio e ricerca proposti dall'amministrazione di provenienza o da altre quando il dipendente cessa volontariamente dal servizio pur non avendo il requisito previsto per il pensionamenti di vecchiaia ma ha i requisiti per la pensione anticipata di anzianità. In questo caso, non è possibile un incarico da parte di amministrazioni con le quali l'ex dipendente ha avuto rapporti di impiego nei cinque anni precedenti a quello della cessazione.
Questa stretta, spiegano i tecnici ministeriali, non sembra trovare applicazione nel caso del lavoro accessorio, che si caratterizza per l'occasionalità della prestazione. Un'attività che, in ogni caso, non può andare oltre dei limiti di compenso ben definiti dal legislatore.
Lavoro. La Corte costituzionale sul collegato che riconosce tra 2,5 e 12 mensilità per i contratti a termine trasformati
Legittimo il tetto all'indennizzo
Secondo i giudici soluzione equilibrata sia per i dipendenti che per i datori
Giampiero Falasca
La Corte costituzionale, dopo un'attesa durata quasi un anno, si è pronunciata ieri con
sentenza 303/2011 sui limiti di indennizzo introdotti dal collegato lavoro (legge 183/2010) per
contratti a termine.
La sentenza dichiara legittimo il nuovo sistema indennitario introdotto dal collegato lavoro; questa decisione consentirà di far ripartire quelle migliaia di cause di lavoro che si erano arenate su questo tema, con decisioni parziali o rinvii ripetuti.
La norma che era finita sul banco degli accusati è l'articolo 32 (nei commi 5 e 6) del collegato; la disposizione stabilisce un tetto all'importo dell'indennizzo che deve essere pagato dal datore di lavoro a un lavoratore, nel caso in cui questi ottenga la conversione a tempo indeterminato di un precedente contratto a termine. Prima dell'entrata in vigore della riforma, al lavoratore era riconosciuto un risarcimento pari alle retribuzioni cui avrebbe avuto diritto dalla data di scadenza del contratto a termine sino all'effettiva ripresa del lavoro; a questa regola erano applicati dei correttivi, in quanto il giudice doveva tenere conto della data in cui il lavoratore aveva offerto la prestazione e dei redditi eventualmente conseguiti con altre occupazioni.
Il risarcimento, quindi, aumentava in misura direttamente proporzionale alla durata del processo e copriva tutti i periodi in cui il dipendente era rimasto senza occupazione. Secondo il collegato lavoro al lavoratore che si vede convertire il contratto spetta (oltre alla riammissione in servizio) esclusivamente un'indennità di importo variabile tra le 2,5 e le 12 mensilità. Questa indennità non tiene più conto della durata del processo, ma deve essere calcolata secondo parametri diversi - le dimensioni azienda, l'anzianità lavorativa, il comportamento delle parti - e, in ogni caso, non può mai eccedere le 12 mensilità. La Corte di cassazione e, prima ancora, il Tribunale di Trani avevano posto la questione di costituzionalità, sostenendo che la norma limitava il diritto del cittadino al lavoro e alla tutela giurisdizionale. Un altro motivo di impugnativa riguardava la presunta violazione della Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Infine, era stato paventato il possibile contrasto con la normativa comunitaria, nella parte in cui impone di garantire ai lavoratori a tempo determinato che subiscono un abuso del contratto un risarcimento proporzionato al danno.
La Corte costituzionale, con la sentenza di ieri, ha respinto tutti gli argomenti. In primo luogo, la Corte chiarisce che l'indennità sostitutiva va chiaramente a integrare la garanzia della conversione del contratto di lavoro a termine in un contratto di lavoro a tempo indeterminato, come emerge anche dai lavori preparatori. Inoltre, un sistema analogo vige anche per l'ipotesi di licenziamento ingiustificatamente intimato in regime di tutela obbligatoria, anche tale sistema è stato ritenuto legittimo. L'indennità riconosciuta dal collegato lavoro copre soltanto il periodo che passa tra la scadenza del termine fino alla sentenza che accerta la nullità del contratto, mentre per gli eventi successivi il lavoratore ha diritto al risarcimento nei termini ordinari, e quindi non è esposto al rischio di subire un ristoro insufficiente per colpa dei ritardi del datore di lavoro.
Inoltre, la Corte osserva che il nuovo regime risarcitorio non ammette la detrazione dell'aliunde perceptum e quindi, da questo punto di vista, è addirittura più favorevole al lavoratore. Viene considerata legittima anche la norma che riduce alla metà il limite superiore dell'indennità sostituiva in caso di accordi di assorbimento del personale precario disciplinati dall'autonomia collettiva. Infine, la Corte esclude un contrasto della disciplina interna con l'accordo quadro sul lavoro a tempo determinato o con la Convenzione europea sui diritti dell'uomo.
Agrigentoflash
D'Orsi incontra il Consiglio provinciale
Giovedì 17 novembre prossimo, in occasione della programmata seduta del Consiglio provinciale, il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, si incontrerà con i componenti del Consiglio provinciale per un esame complessivo della situazione politica ed amministrativa della Provincia.
Sarà anche l'occasione per chiarire con i Consiglieri alcuni aspetti delle note vicende giudiziarie che hanno, recentemente, investito la Provincia Regionale, per esporre la estraneità degli operatori dell'Ente alle responsabilità che vengono ad essi contestate. "La situazione politica complessiva di questo territorio, richiede interventi urgenti per il rilancio di alcuni comparti strategici quali la viabilità, l' istruzione e lo sviluppo economico - dice D'Orsi- è opportuno tutto il Consiglio provinciale, sia consapevole della correttezza e della trasparenza dell'azione politica di questa Amministrazione rivolta esclusivamente alla razionalizzazione della spesa, alla lotta agli sprechi per il rilancio sociale ed economico di questa provincia".
Provincia, il Pd: "Garantire il cambiamento"
I consiglieri del PD Cammilleri, Giglione e Di Ventura ritengono "doveroso impegnarsi per garantire ai cittadini una reale possibilità di cambiamento anche in Provincia di Agrigento, soprattutto in un momento in cui il centro destra ha evidenziato il suo fallimento politico sia a livello nazionale che regionale". La nota stampa dei consiglieri, così prosegue: "In Sicilia, l'alleanza tra PD e Terzo Polo, che ha di fatto anticipato la fine del Berlusconismo, ha consentito alla Governo Regionale di effettuare scelte coraggiose in tema di acqua, rifiuti, sanità e legge elettorale. Tuttavia, in Provincia di Agrigento, a fronte del sostegno tecnico alla giunta provinciale, non si è riusciti a formulare una proposta politica unitaria nei vari territori. Peraltro, anche in sede di amministrazione provinciale sono state poste in essere scelte senza un necessario confronto preventivo né l'avallo successivo da parte del PD. Adesso, la vicenda giudiziaria, dalla quale si auspica che il Presidente D'Orsi possa dimostrare la sua estraneità, ha contribuito a creare smarrimento nei cittadini, che chiedono a gran voce una politica differente, che sia specchio ed esempio di virtù. Il nuovo assetto politico della Provincia, per essere credibile nei confronti dei cittadini, deve garantire un reale cambiamento di passo nell'amministrazione della cosa pubblica. Una reale alternativa politico elettorale al centro destra, che ha disamministrato la provincia negli ultimi 13 anni, relegandola agli ultimi posti di tutte le classifiche nazionali sulla qualità della vita, è possibile soltanto attraverso scelte coraggiose ed innovative. Il gruppo consiliare chiede un'attenta riflessione da parte del Partito Democratico, in relazione alla vicenda provinciale, in modo da tracciare un percorso di reale cambiamento assieme alle forze progressiste, moderate ed autonomiste, Il Pd deve rappresentare, all'interno di un territorio difficile quale quello agrigentino, un punto di riferimento serio e coerente per i tanti cittadini che vedono, loro malgrado, allontanarsi sempre più la politica dai loro reali bisogni" concludono.
Precariato: "Comprendo chi protesta, incontrerò i sindacati"
"Nessun governo del passato ha mai preso realmente a cuore i problemi del precariato, a differenza di quanto sta compiendo quello in carica, con la stabilizzazione di migliaia di donne e uomini che attendevano da anni presso la Regione e presso gli Enti locali. Abbiamo cominciato con la legge sul comparto e poi proceduto con cio' che era necessario fare presso gli Enti Locali. Comprendiamo bene le ragioni di chi manifesta oggi. Pur in presenza di una grave crisi finanziaria internazionale, che interessa il nostro Paese e si ripercuote sulla Regione, cercheremo una soluzione a quanto si vuole portare alla nostra attenzione da parte di chi manifesta. Per questa ragione, per arrivare in tempo utile a definire le questioni sul tavolo, incontrero' personalmente le rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl". Lo dice il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo.
Agrigentonotizie
D'Orsi esamina la situazione amministrativa in Consiglio
Giovedì 17 novembre prossimo, in occasione della programmata seduta del Consiglio provinciale, il presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, si incontrerà con i componenti del Consiglio provinciale per un esame complessivo della situazione politica ed amministrativa della Provincia. Sarà anche l'occasione per chiarire con i consiglieri alcuni aspetti delle note vicende giudiziarie che hanno, recentemente, investito la Provincia regionale, per esporre la estraneità degli operatori dell'Ente alle responsabilità che vengono ad essi contestate.
"La situazione politica complessiva di questo territorio, richiede interventi urgenti per il rilancio di alcuni comparti strategici quali la viabilità, l'istruzione e lo sviluppo economico - dice D'Orsi - è opportuno tutto il Consiglio provinciale, sia consapevole della correttezza e della trasparenza dell'azione politica di questa Amministrazione rivolta esclusivamente alla razionalizzazione della spesa, alla lotta agli sprechi per il rilancio sociale ed economico di questa provincia.
Provincia regionale
Il Pd prende distanza da Eugenio D'Orsi
I consiglieri provinciali del Pd Cammilleri, Giglione e Di Ventura ritengono doveroso impegnarsi per garantire ai cittadini una reale possibilità di cambiamento anche in Provincia di Agrigento, soprattutto in un momento in cui il centro destra ha evidenziato il suo fallimento politico sia a livello nazionale che regionale.
"In Sicilia, l'alleanza tra Pd e Terzo Polo, che ha di fatto anticipato la fine del Berlusconismo - hanno affermato - ha consentito alla Governo regionale di effettuare scelte coraggiose in tema di acqua, rifiuti, sanità e legge elettorale. Tuttavia, in provincia di Agrigento, a fronte del sostegno tecnico alla giunta provinciale, non si è riusciti a formulare una proposta politica unitaria nei vari territori. Peraltro, anche in sede di amministrazione provinciale sono state poste in essere scelte senza un necessario confronto preventivo né l'avallo successivo da parte del Pd. Adesso, la vicenda giudiziaria, dalla quale si auspica che il presidente D'Orsi possa dimostrare la sua estraneità, ha contribuito a creare smarrimento nei cittadini, che chiedono a gran voce una politica differente, che sia specchio ed esempio di virtù. Il nuovo assetto politico della Provincia, per essere credibile nei confronti dei cittadini, deve garantire un reale cambiamento di passo nell'amministrazione della cosa pubblica. Una reale alternativa politico elettorale al centro destra, che ha disamministrato la provincia negli ultimi 13 anni, relegandola agli ultimi posti di tutte le classifiche nazionali sulla qualità della vita, è possibile soltanto attraverso scelte coraggiose ed innovative. Il gruppo consiliare chiede un'attenta riflessione da parte del Partito democratico, in relazione alla vicenda provinciale, in modo da tracciare un percorso di reale cambiamento assieme alle forze progressiste, moderate ed autonomiste. Il Pd deve rappresentare, all'interno di un territorio difficile quale quello agrigentino, un punto di riferimento serio e coerente per i tanti cittadini che vedono, loro malgrado, allontanarsi sempre più la politica dai loro reali bisogni".
Agrigentoweb
Provincia, D'Orsi riceve il nuovo comandante provinciale dei Carabinieri, Sciuto
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha dato il benvenuto, questo pomeriggio, al nuovo Comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri di Agrigento, il Tenente Colonnello Riccardo Sciuto in visita istituzionale alla Provincia.
Nell'augurare buon lavoro al nuovo vertice provinciale dell'Arma , il Presidente D'Orsi si è soffermato sull'importante funzione ricoperta dai Carabinieri, nel garantire la sicurezza dei cittadini e nella prevenzione e repressione dei reati.
Il Presidente, infine, ha ribadito la massima disponibilità dell'Ente a portare avanti, per il proprio ruolo, i solidi rapporti di collaborazione con l' Arma dei Carabinieri.
DALLA PROVINCIA | D'Orsi incontra il Consiglio Provinciale
Giovedì 17 novembre prossimo, in occasione della programmata seduta del Consiglio provinciale, il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, si incontrerà con i componenti del Consiglio provinciale per un esame complessivo della situazione politica ed amministrativa della Provincia.
Sarà anche l'occasione per chiarire con i Consiglieri alcuni aspetti delle note vicende giudiziarie che hanno, recentemente, investito la Provincia Regionale, per esporre la estraneità degli operatori dell'Ente alle responsabilità che vengono ad essi contestate. "La situazione politica complessiva di questo territorio, richiede interventi urgenti per il rilancio di alcuni comparti strategici quali la viabilità, l' istruzione e lo sviluppo economico - dice D'Orsi- è opportuno tutto il Consiglio provinciale, sia consapevole della correttezza e della trasparenza dell'azione politica di questa Amministrazione rivolta esclusivamente alla razionalizzazione della spesa, alla lotta agli sprechi per il rilancio sociale ed economico di questa provincia".
POLITICA | Provincia, consiglieri del PD chiedono una riflessione al partito
I consiglieri del PD Cammilleri, Giglione e Di Ventura ritengono doveroso impegnarsi per garantire ai cittadini una reale possibilità di cambiamento anche in Provincia di Agrigento, soprattutto in un momento in cui il centro destra ha evidenziato il suo fallimento politico sia a livello nazionale che regionale.
In Sicilia, l'alleanza tra PD e Terzo Polo, che ha di fatto anticipato la fine del Berlusconismo, ha consentito alla Governo Regionale di effettuare scelte coraggiose in tema di acqua, rifiuti, sanità e legge elettorale.
Tuttavia, in Provincia di Agrigento, a fronte del sostegno tecnico alla giunta provinciale, non si è riusciti a formulare una proposta politica unitaria nei vari territori.
Peraltro, anche in sede di amministrazione provinciale sono state poste in essere scelte senza un necessario confronto preventivo né l'avallo successivo da parte del PD.
Adesso, la vicenda giudiziaria, dalla quale si auspica che il Presidente D'Orsi possa dimostrare la sua estraneità, ha contribuito a creare smarrimento nei cittadini, che chiedono a gran voce una politica differente, che sia specchio ed esempio di virtù.
Il nuovo assetto politico della Provincia, per essere credibile nei confronti dei cittadini, deve garantire un reale cambiamento di passo nell'amministrazione della cosa pubblica.
Una reale alternativa politico elettorale al centro destra, che ha disamministrato la provincia negli ultimi 13 anni, relegandola agli ultimi posti di tutte le classifiche nazionali sulla qualità della vita, è possibile soltanto attraverso scelte coraggiose ed innovative.
Il gruppo consiliare chiede un'attenta riflessione da parte del Partito Democratico, in relazione alla vicenda provinciale, in modo da tracciare un percorso di reale cambiamento assieme alle forze progressiste, moderate ed autonomiste,
Il Pd deve rappresentare, all'interno di un territorio difficile quale quello agrigentino, un punto di riferimento serio e coerente per i tanti cittadini che vedono, loro malgrado, allontanarsi sempre più la politica dai loro reali bisogni.
SCUOLA | Provincia. Obiettivo Istruzione: traguardi e nuovi investimenti.
La Provincia Regionale di Agrigento, Settore Politiche del Lavoro e dell'Istruzione ha prodotto notevoli risultati nella gestione del delicato Settore: un' attività che ha investito i diversi ambiti di competenza. Intervenenti hanno riguardato la gestione amministrativa delle scuole medie superiori di 2° grado tramite una costante attività di controllo e consulenza, provvedendo alle spese di funzionamento per un impegno di spesa relativo al 1° semestre di € 900.000,00 e per il 2° semestre sta provvedendo all'impegno e alla relativa liquidazione sulla base dei rendiconti presentati dalle scuole. Ai fini della Razionalizzazione e dimensionamento della rete scolastica la Provincia ha avanzato una proposta risolutiva con Deliberazione di Giunta trasmessa al competente Ufficio scolastico provinciale (USP) entro il termine stabilito dalla predetta Circolare.
Sono stati, inoltre, seguiti gli iter per l'approvazione di nuovi indirizzi di studio presso alcune scuole di propria competenza e sono stati forniti arredi scolastici acquisiti tramite pubblico incanto a molte scuole di competenza provinciale per un numero complessivo di 470 banchi tra biposto e monoposto, 675 sedie, oltre a lavagne, cattedre, sedie per cattedre, attaccapanni, armadi e sgabelli.
L'Ente ha approvato l'elenco degli 8.428 aventi diritto alle Borse di Studio previste dalla L. 62/2000 per l'anno scolastico 2010 /2011. Non è stata tralasciata neanche la gestione del trasporto scolastico degli alunni diversamente abili, di tutto il territorio provinciale, per circa 60 alunni, provvedendo al rimborso delle spese sostenute o direttamente alle famiglie ovvero a quei Comuni che vi provvedono per gli studenti residenti.
Il Settore Politiche del Lavoro e dell'Istruzione, ha curato i rapporti con il Consorzio Universitario della Provincia di Agrigento provvedendo all'espletamento di tutti i conseguenti adempimenti relativi sia al contributo regionale ex art. 15 L.R. 26/98 sia al contributo ordinario dovuto quale ente socio. Da non sottovalutare anche l'iniziativa che ha portato all'aggiornamento del sito istituzionale dello "Sportello Informagiovani" volto all'informazione e all'orientamento dei giovani sulle opportunità che il territorio offre in diversi settori: studio, lavoro, opportunità all'estero, cultura e altro. Sono state, infine, intraprese delle iniziative culturali ed extracurriculari, riguardanti le politiche giovanili, che hanno portato alla realizzazione del progetto Olimpiadi di Matematica 2011 del Liceo Scientifico Leonardo di Agrigento, all'approvazione del Premio Narrativa Pirandello 2011 - d'intesa con il Centro Nazionale di Studi Pirandelliani - legato alle annuali giornate celebrative di Luigi Pirandello. Si è, altresì, realizzato il progetto "I giovani Cambiano il clima che cambia" coinvolgendo, oltre a quelli della nostra provincia, gli studenti di altre sette regioni. E' stato organizzato, in collaborazione con l'Unione Assessorati, l'Info Day sul Programma Europeo Gioventù un'azione per promuovere la partecipazione di giovani, amministrazioni locali e operatori delle politiche giovanili al predetto programma finanziato dalla Commissione Europea.
Canicattiweb
Provincia di Agrigento, il PD: "Garantire il cambiamento"
I consiglieri del PD Cammilleri, Giglione e Di Ventura ritengono "doveroso impegnarsi per garantire ai cittadini una reale possibilità di cambiamento anche in Provincia di Agrigento, soprattutto in un momento in cui il centro destra ha evidenziato il suo fallimento politico sia a livello nazionale che regionale". La nota stampa dei consiglieri, così prosegue: "In Sicilia, l'alleanza tra PD e Terzo Polo, che ha di fatto anticipato la fine del Berlusconismo, ha consentito alla Governo Regionale di effettuare scelte coraggiose in tema di acqua, rifiuti, sanità e legge elettorale. Tuttavia, in Provincia di Agrigento, a fronte del sostegno tecnico alla giunta provinciale, non si è riusciti a formulare una proposta politica unitaria nei vari territori. Peraltro, anche in sede di amministrazione provinciale sono state poste in essere scelte senza un necessario confronto preventivo né l'avallo successivo da parte del PD. Adesso, la vicenda giudiziaria, dalla quale si auspica che il Presidente D'Orsi possa dimostrare la sua estraneità, ha contribuito a creare smarrimento nei cittadini, che chiedono a gran voce una politica differente, che sia specchio ed esempio di virtù. Il nuovo assetto politico della Provincia, per essere credibile nei confronti dei cittadini, deve garantire un reale cambiamento di passo nell'amministrazione della cosa pubblica. Una reale alternativa politico elettorale al centro destra, che ha disamministrato la provincia negli ultimi 13 anni, relegandola agli ultimi posti di tutte le classifiche nazionali sulla qualità della vita, è possibile soltanto attraverso scelte coraggiose ed innovative. Il gruppo consiliare chiede un'attenta riflessione da parte del Partito Democratico, in relazione alla vicenda provinciale, in modo da tracciare un percorso di reale cambiamento assieme alle forze progressiste, moderate ed autonomiste, Il Pd deve rappresentare, all'interno di un territorio difficile quale quello agrigentino, un punto di riferimento serio e coerente per i tanti cittadini che vedono, loro malgrado, allontanarsi sempre più la politica dai loro reali bisogni" concludono.
Lavalledeitempli
Il presidente D'Orsi incontrerà i componenti del Consiglio provinciale per un esame complessivo della situazione politica ed amministrativa della Provincia
Giovedì 17 novembre prossimo, in occasione della programmata seduta del Consiglio provinciale, il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, si incontrerà con i componenti del Consiglio provinciale per un esame complessivo della situazione politica ed amministrativa della Provincia.
Sarà anche l'occasione per chiarire con i Consiglieri alcuni aspetti delle note vicende giudiziarie che hanno, recentemente, investito la Provincia Regionale, per esporre la estraneità degli operatori dell'Ente alle responsabilità che vengono ad essi contestate. "La situazione politica complessiva di questo territorio, richiede interventi urgenti per il rilancio di alcuni comparti strategici quali la viabilità, l' istruzione e lo sviluppo economico - dice D'Orsi- è opportuno tutto il Consiglio provinciale, sia consapevole della correttezza e della trasparenza dell'azione politica di questa Amministrazione rivolta esclusivamente alla razionalizzazione della spesa, alla lotta agli sprechi per il rilancio sociale ed economico di questa provincia".
grandangoloagrigento
Provincia, Pd: "Impegnarsi per il cambiamento"
I consiglieri del Pd Cammilleri, Giglione e Di Ventura ritengono doveroso impegnarsi per garantire ai cittadini una reale possibilità di cambiamento anche in Provincia di Agrigento, soprattutto in un momento in cui il centro destra ha evidenziato il suo fallimento politico sia a livello nazionale che regionale. In Sicilia, l'alleanza tra Pd e Terzo Polo, che ha di fatto anticipato la fine del berlusconismo, ha consentito alla Governo Regionale di effettuare scelte coraggiose in tema di acqua, rifiuti, sanità e legge elettorale. Tuttavia, in Provincia di Agrigento, a fronte del sostegno tecnico alla giunta provinciale, non si è riusciti a formulare una proposta politica unitaria nei vari territori. Peraltro, anche in sede di amministrazione provinciale sono state poste in essere scelte senza un necessario confronto preventivo né l'avallo successivo da parte del Pd. Adesso, la vicenda giudiziaria, dalla quale si auspica che il presidente D'Orsi possa dimostrare la sua estraneità, ha contribuito a creare smarrimento nei cittadini, che chiedono a gran voce una politica differente, che sia specchio ed esempio di virtù. Il nuovo assetto politico della Provincia, per essere credibile nei confronti dei cittadini, deve garantire un reale cambiamento di passo nell'amministrazione della cosa pubblica. Una reale alternativa politico elettorale al centro destra, che ha disamministrato la provincia negli ultimi 13 anni, relegandola agli ultimi posti di tutte le classifiche nazionali sulla qualità della vita, è possibile soltanto attraverso scelte coraggiose ed innovative. Il gruppo consiliare chiede un'attenta riflessione da parte del Partito Democratico, in relazione alla vicenda provinciale, in modo da tracciare un percorso di reale cambiamento assieme alle forze progressiste, moderate ed autonomiste, Il Pd deve rappresentare, all'interno di un territorio difficile quale quello agrigentino, un punto di riferimento serio e coerente per i tanti cittadini che vedono, loro malgrado, allontanarsi sempre più la politica dai loro reali bisogni. Intanto, Giovedì prossimo, in occasione della programmata seduta del Consiglio provinciale, il Presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, si incontrerà con i componenti del Consiglio provinciale per un esame complessivo della situazione politica ed amministrativa della Provincia. Sarà anche l'occasione per chiarire con i Consiglieri alcuni aspetti delle note vicende giudiziarie che hanno, recentemente, investito la Provincia regionale, per esporre la estraneità degli operatori dell'Ente alle responsabilità che vengono ad essi contestate. "La situazione politica complessiva di questo territorio, richiede interventi urgenti per il rilancio di alcuni comparti strategici quali la viabilità, l' istruzione e lo sviluppo economico - dice D'Orsi - è opportuno tutto il Consiglio provinciale, sia consapevole della correttezza e della trasparenza dell'azione politica di questa Amministrazione rivolta esclusivamente alla razionalizzazione della spesa, alla lotta agli sprechi per il rilancio sociale ed economico di questa provincia".
Agrigentooggi
Provincia, gruppo Pd: serve cambio di passo
In Sicilia, l'alleanza tra PD e Terzo Polo, che ha di fatto anticipato la fine del Berlusconismo, ha consentito alla Governo Regionale di effettuare scelte coraggiose in tema di acqua, rifiuti, sanità e legge elettorale. Tuttavia, in Provincia di Agrigento, a fronte del sostegno tecnico alla giunta provinciale, non si è riusciti a formulare una proposta politica unitaria nei vari territori. Peraltro, anche in sede di amministrazione provinciale sono state poste in essere scelte senza un necessario confronto preventivo né l'avallo successivo da parte del PD.
Adesso, la vicenda giudiziaria, dalla quale si auspica che il Presidente D'Orsi possa dimostrare la sua estraneità, ha contribuito a creare smarrimento nei cittadini, che chiedono a gran voce una politica differente, che sia specchio ed esempio di virtù". Lo affermano in una nota i consiglieri provinciali di Agrigento del PD Cammilleri, Giglione e Di Ventura.
"Il nuovo assetto politico della Provincia, per essere credibile nei confronti dei cittadini, - proseguono - deve garantire un reale cambiamento di passo nell'amministrazione della cosa pubblica. Una reale alternativa politico elettorale al centro destra, che ha disamministrato la provincia negli ultimi 13 anni, relegandola agli ultimi posti di tutte le classifiche nazionali sulla qualità della vita, è possibile soltanto attraverso scelte coraggiose ed innovative".
"Il gruppo consiliare - concludono - chiede un'attenta riflessione da parte del Partito Democratico, in relazione alla vicenda provinciale, in modo da tracciare un percorso di reale cambiamento assieme alle forze progressiste, moderate ed autonomiste, Il Pd deve rappresentare, all'interno di un territorio difficile quale quello agrigentino, un punto di riferimento serio e coerente per i tanti cittadini che vedono, loro malgrado, allontanarsi sempre più la politica dai loro reali bisogni".
13/11/2011 (domenica)
LA SICILIA
Il Pdl: «Scongiuriamo una guerra tra le scuole»
Il gruppo consiliare del Pdl invita il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, a relazionare sulla situazione generale di tutti gli istituti superiori in merito alla "Razionalizzazione della rete scolastica 202/2013". Nel corso di una precedente riunione e dopo l'allarme di numerosi presidi, studenti e sindacati sono stati chiariti alcuni punti che hanno riguardato i sottodimensionamenti di alcuni istituti che non raggiungono il numero di 500 alunni per istituto comprese le sezioni staccate.
A riguardo il gruppo del Pdl esprime rammarico sul fatto che le forze politiche consiliari non siano state invitate all'incontro. Valicando l'aspetto formale, comunica la propria posizione sulla razionalizzazione della rete scolastica. "Il gruppo del Pdl sosterrà con forza il mantenimento dell'attuale situazione degli istituti superiori compatibilmente alla normativa nazionale che prevede l'eventuale accorpamento per istituti omogenei e affini (istituti tecnici con tecnici, licei con licei)". Il tutto per poter giungere alla soglia di 500 alunni senza smantellare plessi scolastici e scongiurare una "guerra" tra istituti superiori e fra Comuni della Provincia. Il gruppo del Pdl fa anche riferimento alla questione dell'istituto statale d'Arte "Bonachia" di Sciacca. "Riteniamo che tale scuola debba conservare la propria autonomia in deroga alla soglia dei 500 alunni in quanto l'istituto risponde alla peculiarità del territorio saccense con una storia di maestri vasellai che hanno dato lustro alla città".
L'altraagrigento
La Regione approva i Piani di Gestione elaborati dalla Provincia .
Con recenti decreti del Dirigente Generale dell'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente sono stati approvati i Piani di Gestione dei Siti di Importanza Comunitaria (S.I.C. della rete Natura 2000) "Litorale di Palma di Montechiaro" e "Foce del Fiume Verdura", redatti dalla Provincia Regionale di Agrigento.
I Piani sono stati redatti da un gruppo di progettazione misto, composto dai funzionari della Provincia Antonio Bunone (per gli aspetti climatici, geologici, geomorfologici ed idrogeologici), Ernesto Sferlazza (che ha curato gli aspetti cartografici, la strutturazione della banca dati e le procedure di analisi in ambiente GIS), Anna Maria De Miceli (per gli aspetti attinenti la pianificazione territoriale e paesaggistica) e Anna Capizzi (per gli aspetti amministrativi e la comunicazione), supportati da docenti universitari e professionisti esterni per gli aspetti floristici e vegetazionali, faunistici, agro-forestali e socio-economici.
A cosa servono. I piani di gestione dei Siti di importanza Comunitaria "Rete Natura 2000" sono importanti strumenti di pianificazione territoriale, finalizzati a regolamentare le attività che si possono svolgere all'interno degli stessi.
Grazie ai piani, quindi, è possibile passare dal regime meramente vincolistico alla gestione. Sono inoltre propedeutici all'acquisizione di finanziamenti per varie tipologie di interventi, pubblici e privati, e contengono le linee generali di intervento utili alla progettazione (per esempio per il recupero di strutture di interesse paesaggistico e culturale) e al miglioramento di alcuni aspetti socio economici, ad esempio le attività agricole e zootecniche.
I piani di gestione redatti dallo staff tecnico del Settore Ambiente della Provincia consentiranno dunque di compiere un notevole passo in avanti per la gestione ottimale di aree del nostro territorio che l'Unione Europea ha inserito tra i Siti di Importanza Comunitaria, considerata la loro elevata valenza naturalistica e l'incidenza delle attività antropiche sulle stesse aree.
14/11/2011 (lunedì)
GIORNALE DI SICILIA
PROVINCIA. Fatto il Report dall'inizio dell'anno.
In 6 mesi spesi 900 mila euro per le scuole
Attenzione per la scuola. E' l'obiettivo del settore Politiche del lavoro e dell'istruzione della Provincia che ha elaborato un report sull'attività che ha investito i diversi ambiti di competenza. Intervenenti hanno riguardato la gestione amministrativa delle scuole medie superiori di secondo grado tramite una costante attività di controllo e consulenza, provvedendo alle spese di funzionamento per un impegno di spesa relativo al primo semestre di 900 mila euro e per il secondo semestre sta provvedendo all'impegno e alla relativa liquidazione sulla base dei rendiconti presentati dalle scuole. Ai fini della Razionalizzazione e dimensionamento della rete scolastica la Provincia ha avanzato una proposta risolutiva con Deliberazione di Giunta trasmessa al competente Ufficio scolastico provinciale. Sono stati, inoltre, seguiti gli iter per l'approvazione di nuovi indirizzi di studio presso alcune scuole di propria competenza e sono stati forniti arredi scolastici acquisiti tramite pubblico incanto a molte scuole di competenza provinciale per un numero complessivo di 470 banchi tra biposto e monoposto, 675 sedie, oltre a lavagne, cattedre, sedie per cattedre, attaccapanni, armadi e sgabelli. L'Ente ha approvato l'elenco degli 8.428 aventi diritto alle Borse di Studio. Non è stata tralasciata neanche la gestione del trasporto scolastico degli alunni diversamente abili, di tutto il territorio provinciale, per circa 60 alunni, provvedendo al rimborso delle spese sostenute. (*PAPI*)
PROVINCIA. Per giovedì è prevista la riunione del consiglio con la partecipazione del presidente
Settimana «cruciale» per D'Orsi Domani il Pdl decide sulla sfiducia
Paolo Picone
Settimana cruciale per il futuro politico del presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi e della sua giunta. In attesa che il capo dell'amministrazione provinciale, imputato per i reati di concussione, peculato e truffa, si presenti, giovedì prossimo 17 novembre, davanti al consiglio presso la sala Pellegrino, i gruppi di opposizione preparano le proprie strategie.
«D'Orsi prenda atto del fallimento politico - dice il capogruppo del Pdl alla Provincia, Ivan Paci - e si dimetta spontaneamente senza attendere che sia il Consiglio a sfiduciarlo». Il gruppo consiliare del Popolo della libertà si riunirà domani mattina alle 11 nei locali della Provincia, per stabilire la linea da seguire in vista della prossima riunione dell'assemblea, che con l'annuncio di D'Orsi che si sottopone al chiarimento politico della sua vicenda giudiziaria, assume un valore importantissimo per il futuro della legislatura. D'Orsi potrebbe decidere di dimettersi, ma stando alle dichiarazioni rese nei giorni scorsi, non dovrebbe farlo. Ecco perché durante il vertice del gruppo consiliare del Pdl si parlerà "anche di mozione di sfiducia". «È una delle ipotesi - chiarisce Paci».
E se da un lato era stato l'alleato di D'Orsi, cioè il Partito democratico a chiedere questo chiarimento, il Pdl assicura che la discussione deve essere soltanto di natura politica.
«Non intendiamo - aggiunge il capogruppo Ivan Paci - trasformare l'aula del Consiglio provinciale in tribunale. Non vorremmo che questo accada ma il nostro auspicio è che il presidente ci venga a dire cosa ha fatto in questi anni e cosa intende fare per questo territorio amministrato. Noi un'idea ce la siamo fatta, cioè che il presidente D'Orsi non abbia fatto nulla, e che quindi è giunto il tempo di chiudere questa esperienza amministrativa. Ma ascolteremo con attenzione quello che avrà da dirci. Le chiarificazioni sulla linearità del proprio comportamento le deve dare alla magistratura
non al Consiglio. A noi deve dire come intende tirare avanti un altro anno, senza prospettive politiche e soprattutto senza maggioranza». Infine Paci ricorda a D'Orsi che il Pdl lo ha sostenuto in campagna elettorale, lo ha fatto vincere e che dopo aver amministrato assieme il maggior partito della coalizione è stato sbattuto fuori per fare spazio a chi le elezioni le ha perse. Inoltre, sempre secondo il capogruppo del Pdl - quella che è stata una bandiera del presidente, cioè la lotta agli sprechi ed il continuo riferimento all'ex presidente Fontana, hanno fatto calare le quotazioni di D'Orsi. «Siamo fieri di aver avuto un presidente come Fontana - conclude Paci - che ha fatto finanziare la statale 640 ed ha lavorato per migliorare l'Università». Intanto il Pd è in stand by. Si attende la relazione di D'Orsi in Consiglio per decidere cosa fare, se entrare o meno in giunta con esponenti politici.
(*PAPI*)