19/11/2011 (sabato)
GIORNALE DI SICILIA
DIBATTITO IN AULA. Il giorno dopo la seduta del Consiglio si rafforza il quadro delle intese di coalizione, e i programmi di mozione dell'opposizione
La «difesa» di D'Orsi piace al Pd
Il Pdl critico prepara la sfiducia
Ivan Paci: «Non possiamo consentire che la Provincia continui a non essere governata»
Paolo Picone
L'indomani dell'intervento in aula del presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, i partiti iniziano a disegnare le proprie strategie politiche. Da una parte i gruppi che sostengono la giunta, cioè Mpa, Forza del sud e Futuro e libertà (schierati apertamente a sostegno di D'Orsi) dall'altra Pd e Pdl. Il presidente "incassa" il sostegno del Partito democratico che aveva chiesto, tramite il coordinatore politico provinciale, Emilio Messana, allo stesso D'Orsi, di chiarire la sua posizione giudiziaria alla luce del rinvio a giudizio disposto con procedura immediata dal giudice per le indagini preliminari per le accuse di peculato, truffa e concussione che pesano sul capo della Provincia, Il Popolo della libertà invece pensa alla mozione di sfiducia, mala decisione passerà dal direttivo provinciale che si riunirà all'inizio della prossima settimana. Stamattina Ivan Paci, capogruppo del Pdl in Consiglio provinciale e il coordinatore Nino Bosco, si incontreranno per stabilire la data dell'incontro. "Non possiamo consentire - dice Il capogroppo Paci - che la Provincia continui a non essere governata. D'Orsi ha accennato alle sue vicende giudiziarie ma non ha detto niente, non ci ha convinti. Da tre anni e mezzo sentiamo questo disco - conclude Ivan Paci - possiamo cambiare musica perché ormai non piace più ai cittadini". Paci è stato chiaro, bisogna cambiare musica, il disco si è rotto. Ma la decisione ultima sulla mozione di sfiducia passerà da una consultazione del direttivo provinciale che sarà riunito da Nino Bosco. Anche il Partito democratico s riunirà dopo l'audizione di D'Orsi in Consiglio. Il Pd va verso l'ingresso nella giunta del presidente, con l'Mpa, il Fli e Fila. Dopo una riunione che si terrà la prossima settimana sarà dato il via libera all'ingresso in giunta di Giuseppe Sferrazza, attuale capogruppo del Pd al Consiglio comunale di C. di Licata e di Piero Giglione, consigliere provinciale che si dimetterà dall'incarico per iniziare la nuova avventura amministrativa. Al suo posto entrerà in Consiglio, Maurizio Masone, primo dei non eletti nella lista del Pd alle provinciali del 2008. Intanto Paolo Ferrara, vicepresidente della Provincia, precisa che il presidente D'Orsi "ha voluto, esclusivamente e legittimamente, relazionare sull'operato del proprio mandato e ha semplicemente spiegato, dati alla mano, la gravissima situazione finanziaria che questa amministrazione ha dovuto fronteggiare e la straordinaria attività di risanamento economico-finanziario avviata dopo tre annidi mandato popolare. Dichiarazioni chiare e precise che non hanno mai avuto l'intenzione di attaccare la precedente amministrazione, a coi riconosciamo un incisivo impegno politico-amministrativo". (*PAPI*)
PARTIGIANI. Oggi pomeriggio incontro al teatro «Pirandello». Coinvolto il Centro studi «Pasolini»
D'Alema ricorda i cent'anni della nascita di Salvatore Di Benedetto
Ci sarà anche l'onorevole Massimo D'Alema oggi alle 17, al Teatro "Luigi Pirandello" di Agrigento alla manifestazione "1911-2011: i cento anni di Salvatore Di Benedetto". L'evento è promosso dalla sezione agrigentina dell'associazione nazionale partigiani d'Italia con la partecipazione dell'amministrazione comunale e del centro culturale Pier Paolo Pasolini, presieduta da Maurizio Masone. «Il centro Pasolini - ha detto Maurizio Masone - ha avuto l'onore, 25 anni addietro di ospitare la presentazione del libro "Dalla Sicilia alla Sicilia"», scritto da Totò Di Benedetto: fu l'iniziò di una fervida attività che, proprio in questi giorni, compie 30 anni». «Quella di Totò Di Benedatto - ricorda Masone - è una grande figura di uomo politico legato al proprio paese, e protagonista di appassionate battaglie per la libertà e la democrazia». (*PAPI*)
POLITICA. Il sindaco, Vincenzo Corbo, sembra essere tornato a pendere verso il «Mpa»
«La giornata» di Lombardo
Tante richieste al presidente
Il governatore della Regione ha preso impegni con la gente
Enzo Gallo
È stata un'autentica giornata di lavoro per il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, la visita a Canicattì di ieri pomeriggio.
Il presidente della Regione infatti ha avuto una serie di intensi appuntamenti che gli hanno fatto conoscere rnegbo eccellenze e problemi di una città dalla storia ormai sfiorita e guidata dal sindaco Vincenzo Corbo.
Sono lontani i tempi in cui Canicattì era la sede di quattro banche regionali ed esprimeva parlamentari sia alla Regione che alla Comunità Europea per passare da quello nazionale.
La visita di Lombardo ha anche un carattere politico. Il sindaco Corbo sembra essere tornato a pendere verso il Mpa di Lombardo ed ha parlato pio volte di autonomismo. Il governatore da subito ha conosciuto ed approfondito la situazione dell'ospedale civile "Barone Lombardo" che benché ridimensionato e con molti reparti accorpati è ancora punto di riferimento per un bacino di utenza di oltre 200 mila persone.
Gli addetti ai lavori gli hanno chiesto ancora una volta "fondi e potenziamento dei servizi e non la scure avviata dalla politica dei conti". L'eccellenza storica e culturale Raffaele Lombardo li ha toccati visitando la "Fondazione Guarino Amella" uno scrigno di valori che "merita di essere portata alla conoscenza di tutti perché autentico patrimonio della Sicilia già messo a disposizione di tutti".
La Regione è entrata nel consiglio di amministrazione Una rapida visita con accoglienza ufficiale al Comune da parte del sindaco Corbo e del presidente Licata per poi al Teatro Sociale incontrare le categorie produttive, le associazioni di categoria, sindacali e la città, scarsamente rappresentata. I problemi sono stati anticipati dagli interventi dei vertici politici ed amministrativi locali e provinciali con lo stesso presidente Eugenio D'Orsi che potrebbe sperimentare la soppressione dell'ente Provincia. E' stata poi la volta degli interventi programmati con Pietro Signorino per il settore agricolo, Salvatore Castellano per la cultura ma anche i problemi dell'ospedale Barone Lombardo seguito da Salvatore Licari a capo di un consorzio di produttori. A concludere Vito Augello della Banca San Francesco e Carmela Gelo della Banca Sant'Angelo e dello studente Angelo Cuva. Lombardo ha preso, assieme ai suoi dirigenti, diversi impegni che i presenti sperano di vedere avviati a soluzione al più presto. (*EG*)
LA SICILIA
PROVINCIA REGIONALE. L'assise ha affrontato vari argomenti, specie di natura economica
«Caso D'Orsi» non blocca il Consiglio
Il Presidente della Provincia ha informato il Consiglio Provinciale sulla vicenda che lo vede coinvolto in una indagine giudiziaria fornendo la propria chiave di lettura a quanto sta accadendo. Un discorso lungo e appassionato nel corso del quale il vertice dell'amministrazione provinciale ha anche parlato dell'azione di risanamento che da tre anni sta apportando in Provincia. Al termine Eugenio D'Orsi ha letto una accorata lettera inviatagli dagli uomini della sua scorta. Un testo affettuoso e pieno di sentimento. I lavori del Consiglio, presieduto da Mario Lazzano, erano stati aperti, dopo l'approvazione del verbale della seduta precedente, con le comunicazioni di integrazione dell'ordine del giorno. Mario Lazzano ha informato l'aula che sarà inserito lo schema di variazioni al Bilancio 2011, strumento, questo, che dovrà essere approvato entro il 30 novembre prossimo. Dopo l'ampio intervento del presidente si è passato a discutere l'interrogazione presentata da Mario Lazzano sul servizio di trasporto di soggetti in condizione di handicap. L'interrogazione, firmata da Lazzano e Tavormina, è stata illustrata dal consigliere Roberto Gallo. A rispondere l'assessore Mariano Ragusa il quale nel suo intervento ha parlato di ristrettezze di bilancio. Lazzano, insoddisfatto della risposta, ha annunciato che presenterà una interrogazione a risposta scritta. Sul punto successivo, un debito fuori bilancio per il pagamento di alcuni terreni già espropriati sulla tratta Realmonte Siculiana, ha illustrato il problema l'assessore Lillo Crapanzano. Visto l'orientamento del Consiglio Mario Lazzano ha messo ai voti il rinvio della seduta al 29 novembre per il proseguo dell'ordine del giorno, che è stato approvato. Come dire che, malgrado la situazione delicata del presidente della Provincia, il consiglio provinciale continua la propria attività prettamente politica. E di questi tempi non è certo cosa da poco, viste anche le turbolenze politiche a livello nazionale, con ricadute regionali dietro l'angolo.
IL FATTO. Il presidente della Regione ieri in visita
Raffaele Lombardo
«Impegno per voi»
«Sono contento di essere tra la gente perché è importantissimo che un presidente della Regione, tocchi con mano quanto è complicata e difficile la realtà dei piccoli centri siciliani». Sono state queste le prime parole che il Governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, ha detto alla folla che lo attendeva davanti al teatro Sociale. La visita istituzionale di ieri pomeriggio che il presidente della regione siciliana, Raffaele Lombardo ha fatto a Canicattì, rientra in una serie di incontri programmati in diversi centri dell'Isola. Le auto blu con il Presidente e la delegazione regionale sono giunte a Canicattì intorno alle 16,30. La prima tappa è stata la sede della fondazione Guarino Amella, in contrada Montagna, dove Lombardo si è trattenuto per oltre un'ora, visitando ogni singola sezione della fondazione e ricordando il ruolo primario di Guarino Amella che fu uno dei primi autonomisti e assertore e convinto interprete delle esigenze dell'Isola. Nella fondazione Lombardo ha incontrato alcuni rappresentanti della stampa locale. Successivamente il corteo di personalità politiche si è spostato presso il presidio ospedaliero "Barone Lombardo" dove il presidente ha ascoltato le esigenze del personale per cercare di mettere fine ai disagi finora esposti dagli operatori sanitari. Prima del convegno tenutosi al teatro Sociale, Raffaele Lombardo si è fermato in corso Umberto, nella sede storica del Comune, dove ha incontrato il Sindaco e la Giunta municipale. La conclusione della serata è avvenuta presso il teatro Sociale di via capitano Ippolito dove Lombardo è stato accolto da personalità; politiche, militari e religiose oltre che da semplici cittadini. Il Presidente ha parlato della difficile situazione economica che sta vivendo la nostra Regione e l'intero Paese e dei tagli agli Enti locali e, in prima linea, alle Regioni. All'interno del Teatro sociale di via Ippolito, erano presenti diverse categorie di artigiani e soprattutto agricoltori che hanno chiesto degli interventi immediati affinché il settore trainante dell'economia canicattinese venga risollevato. Il Governatore è intervenuto esternando la sua solidarietà alla categoria degli agricoltori, promettendo di attivarsi affinché si possa giungere ad una riduzione dei disagi che stanno vivendo sia gli imprenditori del settore che gli operai. "A noi politici spetta il compito di governare facendoci carico di tutti questi problemi - continua il Governatore - , finora abbiamo onorato il nostro compito cercando di trovare soluzioni immediate e soprattutto mettendo la verità in primo piano. Continueremo a governare tra la gente, ascoltando le loro necessità e cercando un dialogo costruttivo con i vari rappresentanti degli Enti pubblici". Infine il Governatore Lombardo ha ringraziato tutti i presenti per la calorosa accoglienza ed ha promesso una nuova visita nei prossimi mesi. Soddisfatto il sindaco, Vincenzo Corbo che ha trovato un presidente vicino ai problemi delle piccole realtà e disponibile al dialogo."Ringrazio il presidente Lombardo per averci onorato con questa visita istituzionale - ha commentato il primo cittadino - spero in futuro di avere ancora il piacere di ospitare il Governatore con il quale mi lega un rapporto di stima reciproca e un percorso umano fatto di ideali e di simpatia. Tutti insieme con onesta e trasparenza possiamo contribuire a cambiare il destino socio-economico e culturale della nostra città e dell'intera Sicilia. Tutti noi stiamo lavorando per indirizzare i nostri sforzi in questa direzione».
DAVIDE DIFAZIO
Agrigentoflash
D'Orsi in Consiglio parla delle indagini in cui è coinvolto
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento ha informato il Consiglio Provinciale sulla vicenda che lo vede coinvolto in una indagine giudiziaria fornendo la propria chiave di lettura a quanto sta accadendo. Un discorso lungo ed appassionato nel corso del quale il Vertice dell'Amministrazione Provinciale ha anche parlato dell'azione di risanamento che da tre anni sta apportando in Provincia. Al termine Eugenio D'Orsi ha letto una accorata lettera inviatagli dagli uomini della sua scorta. Un testo affettuoso e pieno di sentimento. I lavori del Consiglio, presieduto da Mario Lazzano, erano stati aperti, dopo l'approvazione del verbale della seduta precedente, con le comunicazioni di integrazione dell'ordine del giorno. Mario Lazzano ha informato l'aula che sarà inserito lo schema dio variazioni al Bilancio 2011, strumento, questo, che dovrà essere approvato entro il 30 novembre prossimo. Dopo l'ampio intervento del presidente si è passato a discutere l'interrogazione presentata da Mario Lazzano sul servizio di trasporto di soggetti in condizione di handicap. L'interrogazione, firmata da Lazzano e Tavormina, è stata illustrata dal consigliere Roberto Gallo. A rispondere l'assessore Mariano Ragusa il quale nel suo intervento ha parlato di ristrettezze di bilancio. Lazzano, insoddisfatto della risposta, ha annunciato che presenterà una interrogazione a risposta scritta. Sul punto successivo, un debito fuori bilancio per il pagamento di alcuni terreni già espropriati sulla tratta Realmonte - Siculiana, ha illustrato il problema l'assessore Lillo Crapanzano. Visto l'orientamento del Consiglio Mario Lazzano ha messo ai voti il rinvio della seduta al 29 novembre per il proseguo dell'ordine del giorno, che è stato approvato.
Lavalledeitempli
Il Presidente D'Orsi relaziona in Consiglio Provinciale sulla vicenda giudiziaria che lo ha coinvolto
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento ha informato il Consiglio Provinciale sulla vicenda che lo vede coinvolto in una indagine giudiziaria fornendo la propria chiave di lettura a quanto sta accadendo. Un discorso lungo ed appassionato nel corso del quale il Vertice dell'Amministrazione Provinciale ha anche parlato dell'azione di risanamento che da tre anni sta apportando in Provincia. Al termine Eugenio D'Orsi ha letto una accorata lettera inviatagli dagli uomini della sua scorta. Un testo affettuoso e pieno di sentimento. I lavori del Consiglio, presieduto da Mario Lazzano, erano stati aperti, dopo l'approvazione del verbale della seduta precedente, con le comunicazioni di integrazione dell'ordine del giorno. Mario Lazzano ha informato l'aula che sarà inserito lo schema dio variazioni al Bilancio 2011, strumento, questo, che dovrà essere approvato entro il 30 novembre prossimo. Dopo l'ampio intervento del presidente si è passato a discutere l'interrogazione presentata da Mario Lazzano sul servizio di trasporto di soggetti in condizione di handicap. L'interrogazione, firmata da Lazzano e Tavormina, è stata illustrata dal consigliere Roberto Gallo. A rispondere l'assessore Mariano Ragusa il quale nel suo intervento ha parlato di ristrettezze di bilancio. Lazzano, insoddisfatto della risposta, ha annunciato che presenterà una interrogazione a risposta scritta. Sul punto successivo, un debito fuori bilancio per il pagamento di alcuni terreni già espropriati sulla tratta Realmonte - Siculiana, ha illustrato il problema l'assessore Lillo Crapanzano. Visto l'orientamento del Consiglio Mario Lazzano ha messo ai voti il rinvio della seduta al 29 novembre per il proseguo dell'ordine del giorno, che è stato approvato.
20/11/2011 (domenica)
GIORNALE DI SICILIA
CAMMARATA. Manutenzione degli impianti sportivi
Saranno interessate da lavori dì manutenzione nei prossimi mesi alcune strutture sportive di proprietà della Provincia. Tra queste anche la piscina di Cammarata. Per la manutenzione straordinaria di questo importante impianto, su cui si concentra un notevole numero
utenti, è stata infatti espletata la gara d'appalto alla quale hanno preso parte 165 imprese. (*PAPI*)
DAVANTI ALLA PROVINCIA. Il presidente è stato raggiunto da Giulio Golia
LE «IENE» DA D'ORSI
CONSEGNATA UNA «PALMA»
Una palma. È il regalo che Giulio Golia, popolare inviato della trasmissione Le Iene di Italia uno, ha fatto al presidente della Provincia, ieri mattina, durante una incursione ad Agrigento. Golia è giunto in piazza Aldo Moro ed ha parlato di "palme" con il presidente D'Orsi che si è mostrato molto disponibile e non ha perso il suo aplomb. L'intervista che sarà trasmessa la prossima settimana nel contenitore satirico delle Iene, è stata realizzata a seguito dell'inchiesta della Guardia di finanza che accusa il presidente di aver piantato alcune palme, acquistate dalla Provincia, nella sua villa. (*PAPI*)
COMUNE. Il sindaco Zambuto scrive alla Regione
«Rete idrica, Lombardo sciolga l'iter»
Il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, ha scritto al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, chiedendogli di accelerare la definizione dell'iter amministrativo relativo al finanziamento della rete idrica cittadina. «Nei primissimi giorni del corrente anno, nel corso di una sua visita istituzionale alla nostra sede comunale, ebbe a darmi notizia della deliberazione della Giunta regionale con la quale la Regione si faceva carico del finanziamento di 25 milioni per il rifacimento della rete idrica cittadina. La preghiamo di disporre ogni necessaria accelerazione dell'iter procedurale per pervenire, nei temi più rapidi, alla realizzazione dell'opera. Il Comune di Agrigento - sottolinea Zambuto -, pur non essendo né il soggetto promotore né il gestore del finanziamento, ha un solo ed esclusivo interesse a che la nuova rete idrica cittadina si faccia rapidamente e che le opere vengano realizzate assicurando funzionalità, tenuta e corrette condizioni di esercizio. Mi preme infine sottolineare che la soluzione dì questo annoso problema è centrale per la città di Agrigento e per il suo futuro: avere l'acqua corrente significa potere davvero fare turismo; ridurre le tariffe idriche sarebbe di sollievo per i bilanci familiari; bloccare lo sversamento dalla fatiscente condotta nel sottosuolo contribuirebbe non poco ad impedire i ulteriore deterioramento dell'assetto idrogeologico del territorio, causa non ultima della preoccupazione quotidiana che abbiamo anche per la staticità della nostra Cattedrale, simbolo dell'intera città».
PROVINCIA. Lo ha deciso la Corte dei conti, imputata era la commissione
Quel concorso fu «truccato» ma lo Stato non sarà risarcito
Gerlando Cardinale
La magistratura ha accertato che quel Concorso era stato truccato ma il reato di falso non rientra fra quelli 'contro la pubblica amministrazione", di conseguenza i commissari autori degli illeciti non dovranno risarcire nulla allo Stato. Lo ha stabilito la sezione giurisdizionale della Corte dei conti. La commissione esaminatrice del concorso per la copertura di ventitrè posti di bidelli alle dipendenze della Provincia regionale di Agrigento non sarà chiamata a risarcire alcun danno all'immagine della pubblica amministrazione. La Procura regionale della Corte dei conti aveva citato in giudizio i componenti ed il segretario della commissione esaminatrice. L'ammontare del danno era stato quantificato in duecentomila euro, per effetto di una sentenza penale di condanna per i reati di falso materiale e falso ideologico. Il verdetto che sanciva la falsità degli atti del concorso era stato confermato dalla Suprema Corte di Cassazione che lo aveva reso definitivo. In giudizio si sono costituiti tutti i convenuti sollevando numerose eccezioni. lo particolare il difensore del segretario della commissione esaminatrice, l'avvocato Girolamo Rubino, ha eccepito la nullità degli atti istruttori perché posti in essere in violazione del "lodo Bernardo", secondo cui il pubblico ministero contabile può esercitare l'azione volta al risarcimento del danno all'immagine della pubblica amministrazione nei soli casi di sentenza penale di condanna in via definitiva per reati contro la pubblica amministrazione. La questione è stata ritenuta decisiva perché i reati di falso non rientrano in questa categoria. D conseguenza l'inchiesta e la citazione in giudizio da parte della Procura regionale della Corte dei conti sono state considerate illegittime sul piano formale. La sezione giurisdizionale della Corte dei conti (presidente Luciano Pagliaro, relatore Antonio Nenna), ritenendo fondate le eccezioni, ha dichiarato inammissibile l'atto di citazione in giudizio. Di conseguenza nessuno dei componenti della commissione esaminatrice sarà chiamato a risarcire i danni. (*GECA*)
POLITICA. Attese novità in area Pid prima della seduta consiliare sull'assestamento di bilancio
Spaccatura in vista tra i «Popolari»
Russo e Armenio pronti ad uscire
Totò Castelli
Momenti decisivi a sala "Frenna" alla vigilia, peraltro, della seduta consiliare prevista entro il termine del 30 novembre fissato dall'assessorato regionale agli enti locali per varare l'assestamento di bilancio, all'interno del partito di maggioranza (quello dei "Popolari per l'Italia di Domani", alias Pid). In mattinata è previsto, infatti, l'incontro tra i consiglieri Vincenzo Russo e Antonino Armenio, che facevano parte del gruppo di dodici consiglieri eletti allora in liste dell' Udc (allora sostenute dagli onorevoli Giuseppe Ruvolo e Totò Cascio) o a questo partito collegabili e transitati successivamente nel Pid dopo la "spaccatura" tra Pierferdinando Casini da un lato e i vari Peppe Ruvolo, Saverio Romano, Antonello Antinoro, Totò Cuffaro, Totò Cascio, Lillo Mannino, che hanno seguito un percorso diverso. I due da qualche tempo, ed in particolare con il 'rifiuto' di seguire gli altri compagni di partito, che avevano abbandonato i lavori consiliari in sede di approvazione degli equilibri di bilancio, hanno mostrato di non condividere la linea del partito in città coordinato da Paolo Caternicchia e che in consiglio comunale (compresi i due) conta ben 9 consiglieri su 20. Russo e Armenio, per il momento non hanno assunto, in base a quanto dichiarato ieri dal primo, una decisione precisa, pur se hanno fatto intendere che è loro intenzione lasciare il gruppo e collocarsi in una posizione di "indipendenza" (evidentemente in attesa di una collocazione più precisa, ma, in ogni caso, con la volontà di sostenere il percorso amministrativo che sta seguendo il sindaco Carmelo Pace, anche lui in una posizione di relativa "indipendenza", visto che non avrebbe lasciato l'Udc). Lunedì dovrebbero dare l'annuncio definitivo, (attraverso un comunicato stampa o attraverso una conferenza stampa lo si potrà sapere in giornata, dopo l'incontro tra i due) per chiarire meglio la loro posizione, sia nel caso in cui dovessero restare con il partito di Peppe Ruvolo e Totò Cascio, sia nel caso in cui dovessero seguire altre vie. Questo conferma il quadro di "grande fibrillazione" che da tempo si registra in consiglio e all'interno della coalizione e che potrebbe portare presto a nuovi scenari politico-amministrativi. (*TC*)
LA SICILIA
IL FINANZIAMENTO DELLA RETE IDRICA
Acqua, appello a Lombardo
Chiede la definizione e la velocizzazione dell'iter amministrativo relativo al finanziamento della rete idrica di Agrigento, il sindaco Marco Zambuto lo fa con una lettera indirizzata ai presidente della Regione siciliana. I primi dello scorso mese di gennaio, come risaputo, Raffaele Lombardo nel corso di una visita istituzionale al palazzo dei Giganti, regalò agli agrigentini un sogno atteso da oltre 50 anni: quello della notizia del rifacimento nei prossimi quattro anni della nuova rete idrica interna cittadina. Tradotto significa avere l'acqua corrente nelle case e la certezza che il prezioso liquido non si disperda più dalle reti di distribuzione ridotte ad autentico colabrodo. Lombardo aveva annunciato che Regione si faceva carico del finanziamento di venticinque milioni di euro per il rifacimento della rete idrica cittadina.
«Fino a oggi - scrive il primo cittadino nella missiva - abbiamo seguito con preoccupazione le vicende dei fondi Fas, ma ricordiamo ancora lo spirito delle sue affermazioni, nel corso del recente Intervento ad Agrigento: "l'opera si deve fare e, se continuano a tardare i fondi Fas, la Regione si farà carico di anticipare le relative somme". Il comune di Agrigento, pur non essendo né il soggetto promotore, né, tanto meno, il gestore del finanziamento ha un solo ed esclusivo interesse a che la nuova rete idrica cittadina si faccia rapidamente e che le opere vengano realizzate a perfetta regola d'arte».
Poi, il sindaco di Agrigento, sottolinea i risvolti positivi che il progetto della rete idrica porterebbe alla città, primo nell'elenco, c'è il turismo ma anche la riduzione delle tariffe idriche. «Bloccare lo sversamento del prezioso liquido dalla fatiscente condotto nel sottosuolo - conclude Zambuto - contribuirebbe non poco a impedire l'ulteriore deterioramento dell'assetto idrogeologico del territorio».
VALENTINA ALAIMO
CORTE DEI CONTI
Nessun risarcimento per il concorso truccato
DARIO BROCCIO
La Commissione esaminatrice del concorso per la copertura di 23 posti di bidella alla Provincia Regionale di Agrigento non dovrà risarcire alcun danno all'immagine della pubblica amministrazione. Lo ha deciso la sezione giurisdizionale per la regione siciliana della Corte dei conti presieduta da Luciano Pagliaro (relatore Antonio Nenna).
La Procura Regionale della Corte aveva citato in giudizio i componenti ed il segretario della Commissione - Giuseppe Abbruzzo, 66 anni, di Sambuca di Sicilia, Floriana Di Pietra, 64 anni, originaria di Palermo ma residente ad Agrigento, Salvatore Sciara, 65 anni, di Siculiana, Gaspare Vassallo, 61 anni, di Favara, Carmelo Vetro, 65 anni, di Favara, e Calogero Patti, 79 anni, di Agrigento - per un'ipotesi di risarcimento di danno all'immagine della pubblica amministrazione, quantificato in 200.000 euro, per effetto di una sentenza penale di condanna definitiva per i reati di falso materiale e falso ideologico. I convenuti, costituitisi in giudizio, hanno sollevato una pluralità di eccezioni. In particolare il difensore del segretario della Commissione, avvocato Girolamo Rubino, ha eccepito la nullità degli atti istruttori perché posti in essere in violazione del «lodo Bernardo», secondo cui il pubblico ministero contabile può esercitare l'azione volta al risarcimento del danno all'immagine della pubblica amministrazione nei soli casi di sentenza penale di condanna in via definitiva per reati contro la pubblica amministrazione. Non rientrando i reati di falso nell'ambito dei reati contro la pubblica amministrazione, ne discende la nullità degli atti istruttori posti in essere dalla Procura e l'inammissibilità dell'atto di citazione in giudizio.
La Corte dei conti ritenendo fondate le eccezioni di inammissibilità sollevate dai difensori dei convenuti ha dichiarato inammissibile l'atto di citazione in giudizio.
IL PRESIDENTE DELLA POVINCIA INTERCETTATO DALLA POPOLARE TRASMISSIONE MEDIASET
E le Iene «azzannano» Eugenio D'Orsi sulle palme
Blitz di Giulio Golia, uno dei personaggi di punta delle Iene, la popolare trasmissione di Mediaset, ad Agrigento. Obiettivo il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi preso di mira per la vicenda delle palme acquistate dall'Ente, una quarantina delle quali, secondo la Procura - finite nella sua villa di Montaperto. Golia, in abito rigorosamente nero come da tradizione per le Iene, accompagnato dall'autore Alessandra Frigo, ha intercettato il presidente D'Orsi intorno alle 9
proprio davanti il palazzo della Provincia. D'Orsi non si è sottratto e alle domande di Golia ha cercato di difendersi. Poi - circostanza che ha fatto sorridere la folla che nel frattempo si è radunata - la Iena ha tirato fuori una palmetta da presepe e l'ha consegnata a D'Orsi. Le Iene per tutto il pomeriggio sono poi state in giro per confezionare il servizio che andrà in onda mercoledì prossimo. La vicenda è relativa all'inchiesta della Procura di Agrigento che accusa il presidente della Provincia di corruzione, concussione, abuso e falso perché secondo i magistrati avrebbe piantato nella sua casa di Montaperto alcune palme acquistate coi fondi della Provincia e piantumate anche a cura di un agronomo, sempre della Provincia e durante l'orario di servizio. Come è noto il gip del Tribunale ha proprio nei giorni scorsi accolto la richiesta della Procura per il giudizio immediato. Il processo comincerà il prossimo mese di gennaio.
FABIO RUSSELLO
LA VISITA DEL GOVERNATORE
Lombardo promette interventi su precari agricoltura e sanità
La visita del Governatore siciliano Raffaele Lombardo fa ben sperare per il rilancio economico di alcuni settori dell'economia canicattinese. Il Governatore ha rassicurato sia gli agricoltori che i numerosi precari spiegando che nei prossimi mesi saranno attivati dei canali affinché queste categorie possano beneficiare di incentivi economici. Il presidente con a seguito i dirigenti Ludovico Albert, del dipartimento della formazione professionale; Rosaria Barresi, del dipartimento degli interventi strutturali per l'agricoltura e Felice Bonanno del dipartimento della programmazione ha illustrato ad associazioni e categorie le opportunità di nuovi finanziamenti europei in arrivo. Il Governatore inoltre, è rimasto particolarmente colpito dalla Fondazione Guarino Amella sita in contrada Montagna, dove si è soffermato oltre un'ora per ammirare le varie sezioni che vanno dall'archivio storico alla biblioteca. La Fondazione è una istituzione culturale senza fini di lucro che non esercita attività commerciale. Tra le finalità figurano la promozione, la consultazione e l'utilizzazione a fini di studio di documenti, libri e ogni altro materiale costituente il patrimonio della Fondazione; la diffusione e la conoscenza dell'attività di Giovanni Guarino Amella (1872-1949), uomo politico e giurista di fama nazionale, promotore dell'Autonomia siciliana; lo svolgimento di attività di studio, di promozione, d'intervento, sia direttamente, sia organizzando o favorendo riunioni, convegni, seminari, mostre o attraverso l'istituzione di premi e di borse di studio. Il Governatore ha assicurato alla Fondazione la massima attenzione spiegando che, nei limiti delle somme disponibili dalla Regione per simili iniziative, garantirà. un sostegno economico a quest'importante organismo storico. «Auspico che dal basso si raggiunga una cooperazione forte per la valorizzazione delle risorse dei nostro territorio che talvolta le politiche continentali tendono a ignorare se non a cancellare - ha detto il presidente Lombardo - la città d Canicattì merita attenzione poiché è un polo economico importante in tutta la provincia di Agrigento». La visita di Lombardo è proseguita anche all'ospedale di Canicattì. Il Governatore ha incontrato il commissario dell'Asp di Agrigento, il presidente provinciale dell'ordine dei medici, i primari di tutti i reparti e il direttore sanitario Maria Grazia Antonini clic ha esposto al presidente della Regione i numerosi problemi del nosocomio. Da un progetto esecutivo per l'ala operatoria i cui finanziamenti si sono «volatilizzati», al pronto soccorso, all'assenza della guardia medica attiva, ai servizi igienici e ad altre questioni per cui ad un certo punto è stato bloccato da Lombardo che teme come il nuovo corso nazionale di Monti possa stabilire nuovi tagli per la Sanità siciliana.
DAVIDE DIFAZIO
Agrigentoweb
Inchiesta sugli sprechi al Comune; D'Orsi: l'atto di accusa della Gdf
Una lettera anonima. Dettagliata, gravida di schizzi di fango. Comincia così l'inchiesta a carico del presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi. Troppi dettagli, notizie che meritavano approfondimento. Non poteva essere cestinata. E così, ha inizio l'inchiesta sulla politica agrigentina che scuote i palazzi del potere e che turba i sonni di partiti politici e deputati alla ricerca affannosa di accorti, equilibri e intese millesimali in vista delle prossime elezioni. D'Orsi, finalmente, ha parlato pubblicamente, ed ha scelto il naturale proscenio per dire la sua: il Consiglio provinciale. A tratti convincente, ha sciorinato numeri e cifre che fanno sobbalzare sulla sedia. Se D'Orsi ha effettuato i tagli indicati nella sua relazione c'è da chiedersi perché nessuno in passato è finito tra le maglie della giustizia. Ma questo è un altro discorso che non allevia le sofferenze umane del presidente e non sminuisce la portata dell'inchiesta giudiziaria. Dunque, l'anonimo alla base dell'indagine. E Grandangolo - il giornale di Agrigento - nel numero 46 domani in edicola vi svela tutto nei minimi dettagli. Poi, l'avvio di un'indagine della Digos sugli sprechi in Consiglio comunale. Emolumenti, gettoni di presenza per consiglio e commissioni. Tutto sarà passato sotto la lente di ingrandimento degli investigatori. Situazione politica comunale e alleanze tengono banco con più articoli. L'intervistona di Diego Romeo questa settimana è dedicata al segretario regionale del Psi, Giovanni Palillo. Foto in esclusiva e ultime notizie sull'omicidio del ravanusano Paolo Vivacqua, ucciso lunedì scorso a Desio. E poi, le ragioni della condanna in appello dell'ex latitante di Campobello di Licata, Giuseppe Falsone. I fulminanti commenti di Attila e Ulpiano completano il giornale.
Agrigentooggi
La Iena Golia regala palme al presidente D'Orsi
Le Iene ad Agrigento sono ormai di casa. Giulio Golia dopo essere stato nella città dei templi diversi anni fa sotto le sembianze del super eroe Ulco ritorna a colpire. Questa volta la "vittima" della Iena Golia, il presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi. Il giornalista-iena, ha donato ironicamente al presidente un piccola palma insistendo sulle quaranta palme che destinate al verde pubblico provinciale sarebbero finite invece nella sua villa. Vicenda per la quale il presidente D'Orsi a gennaio sarà processato, a seguito di un'inchiesta della Guardia di Finanza.
"Adesso questa nuova umiliazione", ha detto D'Orsi ricevendo la palma da Giulio Golia. Il servizio Le Iene-D'Orsi andrà in onda la prossima settimana
21/11/2011 (lunedì)
Agrigentoweb
MOSTRE | Diari dell'anima: personale di Giacomo Tortorici presentata dal Presidente D'Orsi
Si terrà dal 23 Novembre al 10 Dicembre 2011 presso la Scala Reale del Palazzo della Provincia Regionale di Agrigento Diari dell'Anima, la prima personale di pittura dell'artista agrigentino Giacomo Tortorici. L'inaugurazione avrà luogo il 23 novembre alle ore 17.30 nell'atrio della Scala Reale alla presenza del Presidente della Provincia Prof. Eugenio D'orsi, della Prof.ssa Giovanna Lauricella e del Dott. Fausto D'alessandro.
Diari dell'anima è il nome scelto per l'evento. Un titolo evocativo che racchiude in sè il senso della mostra e dell'intera opera di Tortorici: un viaggio in una interiorità in balia dei cambiamenti portati dall'esistenza umana, dal normale corso delle cose che danno all'anima il colore dei sentimenti. E da qui a un diario scritto per immagini, attraverso le opere che esprimono le sensazioni, umori e riflessioni che ogni mutazione porta con sè. Lo sguardo è guidato dalla perfezione dell'oro alla passione del rosso sanguigno che caratterizza lo stile potente dell'artista, dal bianco della vita all' inevitabile nero dei momenti bui, contornato dall'azzurro intenso della bellezza interiore ed arricchito da eloquente materia spesso definita in volti che rappresentano l'essenza umana, l'identità stessa dell'artista.
Le opere, una selezione degli ultimi cinque anni di produzione artistica, sono realizzate attraverso tecnica mista e ne saranno esposte una trentina tra tele, pannelli e installazioni. La personale è stata organizzata per iniziativa del Dott. Fausto D'Alessandro e curata dal Prof. Lillo Cino con la collaborazione di Giacomo Tortorici. La mostra è promossa e patrocinata dalla Provincia di Agrigento e si è guadagnata ancor prima di partire, la fiducia di chi ha collaborato alla sua realizzazione con la propria amicizia e le proprie competenze: Roberta Ragonese, Alessio Castro, Mohamed Kolsi, lo studio creativo Autandaut e RSVP Comunicazione per l'ufficio stampa. Su youtube.it lo spot della mostra.
L'evento è sponsorizzato da Meridiano S.r.l. e Cantine Barbera di Menfi e Il Biomelograno".
Lavalledeitempli
Su Centonove di questa settimana: Agrigento, D'Orsi rinviato a giudizio - Enna, aeroporto made in China
Anticipazioni di tre articoli a firma di Alida Amico, pubblicati sul settimanale già in edicola.
Cominciamo con quello che più ci riguarda da vicino. Il rinvio a giudizio del presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, che proprio nella giornata di ieri, è stato intervistato dalle Iene:
"Giudizio immediato per il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi del Mpa. Il gip del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto - accogliendo la richiesta della Procura della Repubblica - ha disposto il processo immediato di D'Orsi, per peculato, concussione, abuso d'ufficio e truffa. La prima udienza, è già stata fissata per il prossimo 23 gennaio del 2012. Un "terremoto giudiziario", aveva investito lo scorso ottobre, il presidente della Provincia agrigentina, insieme ad altri 13 dirigenti e funzionari dell'ente...
L'imputato D'Orsi, al processo, dovrà riuscire a scrollarsi di dosso, la pesante accusa di avere trasformato in questi anni la Provincia di Agrigento in una "Cuccagna", in dispregio delle leggi...
Paradosso pirandelliano: il D'Orsi si ritrova oggi indagato dalle stesse Fiamme Gialle, che negli ultimi mesi gli garantivano anche la tutela (dopo che gli fu incendiata la casa di villeggiatura)...
Il siluro D'Alia. L'unico esponente politico, che ha sollevato il "caso D'Orsi" all'ombra dei Templi, è stato finora il senatore Giampiero D'Alia dell'Udc...
"Fino a quando ci sarà D'Orsi alla Provincia di Agrigento, non saremo alleati del Mpa. Non ci è piaciuto che qualcuno abbia scritto un comunicato di solidarietà al presidente D'Orsi - ha bacchettato D'Alia - l'indomani dall'avviso di garanzia. Ed abbia inserito tra le sigle dei partiti anche quella dell'Udc, che non ha rappresentanti in consiglio provinciale..." Con ulteriore avviso ai naviganti: "Non potrà essere candidato del terzo polo, chi parla di complotti". Esplicita allusione al D'Orsi, che aveva interpretato il "ciclone giudiziario" in termini complottardi...
La difesa di Di Mauro. "Il presidente D'Orsi ha parlato di complotto a caldo - prova a difenderlo il deputato regionale Roberto Di Mauro (Mpa) - subito dopo avere ricevuto l'avviso di garanzia e preso dal comprensibile sconforto del momento..."
Anche i 3 consiglieri provinciali in quota Pd, ne prendono cautamente le distanze, per lo "smarrimento nei cittadini" che suscita la vicenda giudiziaria. Il Pd, si accinge però ad entrare in giunta - al posto dei 2 "tecnici" di area - scatenando le ire di Idv e Sel. Gestione precaria....
D'Orsi, si era intestato la battaglia per l'aeroporto nella piana di Licata: per protesta, si accampò in una tenda montata davanti ai giardini del palazzo della Provincia. Mentre per esprimere a Lombardo - sotto inchiesta della magistratura catanese - la sua solidarietà, non esitò ad indossare una maglietta nera, con la scritta: "Se Lombardo è mafioso, lo sono anch'io"...
Il "giallo" rigassificatore Nonostante il consiglio provinciale fosse contrario al rigassificatore di Porto Empedocle, votando a maggioranza un odg ad hoc, il D'Orsi ha revocato il mandato al legale Giuseppe Aiello, per la costituzione in giudizio, alla vigilia dell'udienza davanti al Tar del Lazio. Un'altra vicenda opaca, su cui avrebbe già acceso i riflettori la magistratura agrigentina."
Dall'aeroporto dorsiano, a quello di Enna, made in China:
"L'imponente struttura - scrive la Amico -, avrebbe piste di atterraggio, lunghe 5 km. Nulla da invidiare a Malpensa o a Fiumicino. Esteticamente, il design dell'avveniristico aeroporto del futuro, si ispirerà ai petali della "zagara": alludendo al fiore di arancio in versione hi-tech, simbolo importante sia per i siciliani che i cinesi. Il progetto dell'aeroporto internazionale "made in China" che permetterebbe l'atterraggio di voli intercontinentali commerciali dalla Cina nel cuore del Mediterraneo - una porta d'ingresso (nel sud Europa) soprattutto per le merci del Sol Levante - dovrebbe sorgere nel cuore della Sicilia: in territorio di Centuripe, comune di circa 6 mila anime in provincia di Enna. L'investitore con gli "occhi a mandorla" disposto a finanziare il mega scalo - gettando sul tavolo 300 milioni di euro - è la holding cinese Hna (Hainan Airlines Company Limited), tramite la. compagnia aerea del gruppo, la Gran China Air. Insomma, i cinesi - che stanno facendo shopping di infrastrutture europee a gò gò (dall' aeroporto di Atene, alle catene di alberghi spagnoli), potrebbero sbarcare quanto prima nel centro della Sicilia...
Concretizzando il progetto a cui da anni lavora l'affiatata "triade" ennese: il senatore del Pd Mirello Crisafulli ( gran commis della mega struttura), il presidente della fondazione Kore, Cataldo Salerno, nonché il preside della facoltà di Ingegneria dell'Università ennese, Giovanni Tesoriere(che ha redatto il progetto di massima)...
Ma a Palazzo d'Orleans, da almeno 3 anni c'è chi lavora per attrarre investimenti del Sol Levante, facendo la spola con Pechino. Dall'assessore regionale all'Economia, Gaetano Armao, allo stesso presidente della Regione Lombardo...
La holding cinese Hna, vuol fare infatti dell'isola, una "piattaforma" logistica infrastrutturale. Investirebbe oltre che nell'aeroporto intercontinentale, anche negli altri 2 porti strategici di Pozzallo ed Augusta, nell'interporto di Catania. Che farebbero parte, in tal modo, dello stesso disegno di business made in China. Tra aeroporto, realizzazione del porto di Augusta ed altri affari immobiliari, ci sarebbero in ballo oltre 2 miliardi di euro...
Ma non mancano le perplessità. Intanto sulla "coesistenza" con il vicino aeroporto civile di Fontanarossa. Dove la società Sac, ha un piano di investimenti "già definiti e quantificati" - come ricorda il presidente della società aeroportuale di Catania, Gaetano Mancini - a cui non potrà rinunciare, in virtù di una concessione quarantennale che scadrà nel 2047. Troppi aeroporti. Ma scattano anche altri timori. Ad un soffio dalla zona in cui dovrebbe sorgere il mega scalo cinese, c'è l'aeroporto di Sigonella, con la base militare americana. Sembra che il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, abbia già chiesto spiegazioni al governo cinese, durante il suo ultimo viaggio a Pechino. Oltre alla vicinanza delle due super potenze, l'americana e cinese - che si troverebbero a gestire ad un soffio l'una dall'altra, due aeroporti dirimpettai - ad impensierire, sono anche le possibili infiltrazioni di Cosa Nostra nell'affare... L'ombra della mafia. "Anche se oggi non abbiamo nessuna prova di commistioni tra mafia siciliana e cinese - ha commentato recentemente il Procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia - non è escluso che possano verificarsi in futuro"...
Spostiamo adesso a Gela, dove comitato per l'istituzione della Provincia regionale di Gela diffida e mette in mora l'ARS.
La "diffida" è già stata notificata dall'ufficiale giudiziario, lunedì scorso 13 novembre. Un drappello di rappresentanti del comitato per l'istituzione della Provincia regionale di Gela, capeggiati dal portavoce Filippo Franzone, di buon mattino era arrivato a Palermo a bordo di un pulmino preso a noleggio, per rimarcare meglio il senso della battaglia. Ed insieme al legale del comitato, l'avvocato catanese Carmelo Giurdanella, ha "scortato" l'ufficiale giudiziario, fino ad i piani alti di Palazzo dei Normanni, per una insolita "messa in mora". La notifica al presidente dell'Ars Francesco Cascio, ed alla Conferenza dei capi gruppo, di un atto stragiudiziale di "diffida e contestuale messa in mora" a provvedere, per non avere ottemperato alla legge n. 1 /2004...
Diffida ai vertici dell'Ars ad inserire entro i prossimi 30 giorni, all'ordine del giorno della seduta dell'Ars, il disegno di legge di iniziativa popolare, sulla istituzione della decima Provincia in Sicilia. Ars in mora. "La Regione, entro 6 mesi dalla presentazione della proposta di legge, sottoscritta da oltre 18 mila firme - ricorda il portavoce del comitato Filippo Franzone - era obbligata a metterla all'ordine del giorno dei lavori dell'Ars. Ed i 6 mesi - aggiunge - sono scaduti lo scorso mese di aprile"...
"Ad aprile, abbiamo sollecitato per iscritto il Presidente Cascio - raccontano Filippo Franzone e Giulio Cordaro, presidente della libera associazione dei consumatori ( aderente al comitato promotore gelese, insieme ad altre 40 sigle locali) - ma ci fu detto che veniva rinviata la discussione in Aula, perché prima c'era da approvare il Bilancio regionale. Abbiamo accolto l'invito: nei mesi di maggio e giugno - continuano Franzone e Cordaro - abbiamo continuato a scrivere al presidente Cascio, chiedendogli di calendarizzare il disegno di legge popolare". Non è accaduto nulla...
Con una nota, è intervenuto lo stesso presidente dell'Ars. "Al di là del tenore letterale della legge che disciplina l'iniziativa legislativa popolare - ha sottolineato Cascio - non rientra tra le prerogative del Presidente, stabilire unilateralmente l'ordine del giorno dell'Aula. A ciò, è preposto l'organo rappresentativo di tutti i gruppi politici". Ma da Gela, replicano che trascorsi i 30 giorni, senza che sia successo nulla, faranno ricorso al Tar. "Andremo avanti fino in fondo - insiste Cordaro - anche alla Corte Costituzionale ed al Consiglio d'Europa: dappertutto". La parola d'ordine è solo una: Gela provincia...