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Rassegna stampa del 22 novembre 2011

 

 GIORNALE DI SICILIA
 

POLO UNIVERSITARIO. Nuova offerta formativa
Organizzato un corso di qualifica per operatori socio-sanitari
Si amplia l'offerta formativa del Polo Universitario della Provincia di Agrigento. Infatti, il Polo si dedicherà anche Formazione Professionale quale Ente di Formazione accreditato presso la Regione Siciliana in collaborazione con l'Ente di formazione accreditato dalla Regione Emilia Romagna e con il patrocinio di associazioni di categoria. Per riuscire in questi obiettivi, il Polo universitario ha organizzato il corso di qualifica per Operatore Socio Sanitario e per parteciparvi è necessario che i canditati siano in possesso del titolo di Operatore Socio Assistenziale (O.S.A.) o qualifica equipollente. La durata del corso è di 300 ore di cui 180 di teoria e 120 di tirocinio. Il corso è valido e regolamentato come disposizioni contenute nella Conferenza Stato - Regioni del 22 febbraio 2001. Ai partecipanti è consentito l'accesso al Servizio di Formalizzazione e certificazione delle competenze attraverso il quale, previo superamento di un esame è possibile ottenere l'attestato di qualifica ufficiale riconosciuto e valido a tutti gli effetti di legge nei concorsi pubblici e privati. (*AMM*)
 

 

LA SICILIA
 

GOVERNATORE IN CITTÀ
Il presidente della Regione e l'assessore Russo ieri hanno partecipato al Teatro Pirandello a un incontro organizzato dall'associazione giovanile «Ieri oggi e domani»
Lombardo a tutto campo
Legalità nella sanità, il «caso D'Orsi», strategie per le Amministrative, rete idrica
Prima è stato assediato dai cronisti sui temi più scottanti del momento politico e non solo. Poi il presidente della Regione Raffaele Lombardo, insieme all'assessore regionale alla Sanità Massimo Russo è stato il protagonista dell'incontro organizzato dall'associazione giovanile «Ieri, oggi e domani» sul tema «Legalità e Salute». Temi caldi, messi letteralmente in scena, sul palco del Teatro Pirandello, alla presenza del sindaco Marco Zambuto, di quasi tutti gli assessori comunali, di numerosi esponenti della sanità provinciale, di alcuni giovani e di qualche curioso. Lombardo e Russo sono stati «additati» come esempio della buona politica, nella gestione della salute dei cittadini. Dagli interventi di due giovani e da quello di una vittima della mala sanità, soprattutto Russo è stato indicato come una sorta di spartiacque, tra il passato in cui la Sanità siciliana era pessimo esempio di latrocini e errori e un presente fatto di integrità e maggiore attenzione a non commettere errori. Dopo gli interventi dei ragazzi, moderati dal collega Filippo Cardinale, Russo e Lombardo hanno snocciolato alla folta platea come i metodi con i quali hanno messo dieta i conti regionali, in materia di sanità. Ma, prima dell'arrivo del Governatore al Teatro Pirandello, era evidente a tutti che la presenza del Presidente non era «solo» utile a dare lustro all'incontro organizzato dai giovani. Era un momento utile a capire cosa passi per la testa del massimo politico regionale, con vista sui fatti agrigentini. Sulla questione rete idrica comunale Lombardo ha confermato l'impegno della Regione a garantire i finanziamenti messi in discussione dal congelamento dei fondi Fas. Sul caso giudiziario che coinvolge il presidente della Provincia D'Orsi (ieri assente) il Governatore ha parlato senza fronzoli: «D'Orsi ha ridotto le spese, ha pestato alcuni piedi ed è paradossale che sia coinvolto in questa vicenda, relativamente a palme che costano 70 centesimi. Il tempo farà emergere la verità». Da ricordare come fu lo stesso D'Orsi ha difendere con una provocatoria t-shirt il presidente della Regione quando quest'ultimo venne accusato di essere vicino alla mafia. Ieri, Lombardo, ha in un certo senso ricambiato, in maniera meno spettacolare. Infine le questioni di «cortile politico». «C'è tempo per pensare alle alleanze per le prossime elezioni amministrative », ha chiosato dribblando le domande. Prima di entrare in Teatro, rassicurazioni sul centro storico di Favara: «Stiamo lavorando per evitare tragedie. Abbiamo trovato le risorse e speriamo di metterle in campo presto, prima di altri crolli». Poi, sul palco, a incassare con Russo gli elogi della platea per il lavoro «tecnico», precursore di quanto sta accadendo a Roma
 

 

SCALA REALE
Mostra su «I diari dell'anima»
Si terrà dal 23 Novembre al 10 dicembre 2011 presso la Scala Reale del Palazzo della Provincia Regionale di Agrigento Diari dell'Anima, la prima personale di pittura dell'artista agrigentino Giacomo Tortorici. L'inaugurazione avrà luogo il 23 novembre alle ore 17.30 nell'atrio della Scala Reale alla presenza del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, della prof.ssa Giovanna Lauricella e del dott. Fausto D'Alessandro.
 

PORTO EMPEDOCLE
«Non diffamò Ferrara»
Assolto Orazio Guarraci
PORTO EMPEDOCLE. I giudici della Corte d'Appello di Palermo, riformando la sentenza emessa dal Tribunale di Agrigento nell'aprile del 2008, hanno assolto l'ex sindaco Orazio Guarraci. In primo grado, al termine del processo celebrato con il rito abbreviato, Guarraci venne condannato a 3 mesi di reclusione dal giudice monocratico della sezione penale del Tribunale di Agrigento, Paolo Criscuoli, per diffamazione aggravata ai danni del collega Paolo Ferrara per il volantino «Eppuru pariva babbu», mentre venne assolto dalle accuse di sostituzione di persona e ingiuria relative al volantino «Il vergognoso fallimento di Ferrara». I fatti risalgono alla primavera del 2004, quando nel paese marinaro presero a circolare strani volantini contro l'allora sindaco Ferrara. I poliziotti del locale Commissariato fecero scattare le indagini per risalire agli autori degli scritti e individuarono in Guarraci il presunto autore. L'imputato, assistito dall'avvocato Francesco Gibilaro, ha sempre respinto ogni addebito, sostenendo la tesi che qualcuno avrebbe manomesso il suo personal computer mentre questo era posto sotto sequestro da parte della Polizia di Stato. Paolo Ferrara si era costituito parte civile tramite l'avvocato Giuseppe Arnone.
DARIO BROCCIO
 

 

Grande Sud analizza l'attualità
Comitato Provinciale. Venerdì appuntamento in un hotel cittadino
"Un'attenta e dettagliata analisi della situazione politica nazionale e le ricadute sui contesti regionali, provinciali e comunali, saranno i temi affrontati dal Comitato Provinciale di Grande Sud nella imminente assemblea, convocata per venerdi 25 novembre prossimo alle ore 15.30, presso il Dioscuri Bay Palace di San Leone". Un' esigenza dettata dalla necessità di lanciare un forte segnale e scuotere a tutti i livelli il nostro sistema politico". E' quanto dichiarato in una nota stampa dal coordinatore provinciale di Grande Sud, Mario Baldacchino, che ribadisce:" Stiamo vivendo e dovremo vivere momenti difficili e risulta arduo poter coniugare il rientro dal debito pubblico con la crescita del Paese. E' il momento dei grandi sacrifici-afferma Baldacchino- ma auspichiamo che il neo Governo Monti, composto da ottimi tecnici, non vari provvedimenti (Ici, pensioni, etc...) contro gli interessi dei più deboli, penalizzando i ceti meno abbienti, ma ponga l'attenzione al Mezzogiorno, per garantire quell'equità sociale che è il corretto rapporto fra cittadino e Stato, è il riconoscere diritti e doveri uguali per tutti, sia che si abiti al Nord, sia che si abiti al Sud d'Italia; il dovere del cittadino di pagare le tasse in proporzione al suo reddito, ma il diritto a ricevere servizi uguali, senza discriminazione alcuna fra Nord e Sud. Sul fronte regionale, spero che il quadro politico del Governo Lombardo si possa chiarire definitivamente, per dare il via ad attività di governo che garantiscano risposte certe alla collettività. Per risollevare le sorti della Regione Sicilia in questo momento di grande confusione, sono più propenso - prosegue Mario Baldacchino- alle elezioni anticipate, certo della designazione di Gianfranco Miccichè, figura di pregevoli capacità e dal chiaro ed incisivo programma, alla guida del Governo Regionale. In nome del Coordinamento provinciale, esprimo piena fiducia alla Giunta provinciale e nella persona del Presidente, Eugenio D'Orsi, affinchè possa operare in piena serenità per la ripresa del nostro territorio. Noi di Grande Sud del coordinamento provinciale- conclude- siamo convinti che proprio in tempi di emergenza, possa arrestarsi il valzer delle sostituzioni all'interno della Giunta Comunale per poter valutare gli eventuali risultati attesi dai cittadini da più di tre anni ".
 

Protesta corale dei genitori
Ipia Fermi. I loro figli da mesi non riescono a svolgere una normale attività didattica
L'Ipia Fermi di Agrigento è "invaso" dalle lamentele di tanti genitori che hanno denunciato la precarietà dei propri figli, studenti della struttura di contrada Calcarelle. Come ben risaputo, l'Enrico Fermi è in agitazione da qualche mese per l'assenza di 18 aule e lo scorso mese di ottobre , dopo un incontro con il presidente della Provincia D'Orsi, la soluzione sembrava essere vicina ma ad oggi gli studenti del professionale Fermi continuano a vivere una situazione di notevole disagi e questo malgrado le riunioni di vertice e le manifestazioni degli studenti. I genitori non ci stanno a vedere i figli uscire dalle mura scolastiche dopo neanche due ore dal loro arrivo per la mancanza di aule. Ad essere ancora più infastiditi sono i genitori di alcuni paesi della provincia: «per i nostri figli, alcuni dei quali anche 14enni, - ci hanno detto - la sveglia al mattino suona abbastanza presto per permettergli di salire sopra ad un autobus ed essere a scuola al suono della campanella. Poi, li vediamo tornare a casa con un nulla di fatto. I sacrifici non valgono a nulla, siamo stanchi di questa situazione e vogliamo capire che cosa succede». La soluzione proposta dalla Provincia (competente per quel riguarda gli istituti superiori) consiste nella diminuzione delle classi destinate agli studenti dell'Ipia: 11 aule al "Brunelleschi", lo "Sciascia" e il "Gallo". In parole povere, meno aule e alunni sparpagliati per gli istituti. Non è dello stesso avviso l'Ipia Fermi che da oltre dieci mesi vive nel disagio. Tra 3-4 mesi, con la chiusura di una gara, si avrà la disponibilità di 10 locali e sarà, poi, necessario il tempo di adibirle ad aule. Tra gli studenti, docenti e adesso anche tra i genitori c'è confusione, rabbia e forte malcontento e ci si sta preparando ad una manifestazione di massa, l'ennesima , nella speranza di ottenere qualcosa, o meglio, qualche aula per poter svolgere serenamente le lezioni e far rispettare il diritto dei giovani: quello allo studio. I circa 1000 studenti dell'Ipia Fermi, divisi in 43 classi, continuano a fare scuola in 25 aule più dieci laboratori. Ma soprattutto seguono le lezioni in locali, anche di fortuna.
VALENTINA ALAIMO
 

 

IL SOLE 24 ORE
 

Pensioni, la soglia sale a 70 anni
Con la flessibilità cresce la «vecchiaia» - Confronto dalla prossima settimana
Marco Rogari
ROMA
Accelerare già nel fine settimana per avere una prima presa di contatto con le parti sociali a cavallo tra fine novembre e inizio dicembre. La tabella di marcia per la nuova riforma previdenziale non è stata ancora definita dal ministro del Lavoro, Eisa Fornero, ma l'obiettivo è quello di fare presto. Tre le direttrici lungo le quali si dovrebbe snodare l'intervento sulle pensioni: contributivo per tutti; superamento dei trattamenti di anzianità innalzamento a regime della soglia di vecchiaia dai 67 anni indicati dal governo uscente a 70 anni. Lo stesso premier, Mario Monti, del resto, nel Consiglio dei ministri di ieri è stato chiaro: le misure per l'attuazione del programma di Governo saranno attuate in tempi brevi. Le pensioni dovrebbero rientrare nella cosiddetta seconda fase del piano in due tappe abbozzato nei giorni scorsi. In ogni caso, non si dovrebbe perdere troppo tempo. Al momento, il ministro Fornero è concentrata soprattutto sul completamento della squadra al ministero, che tra l'altro ha assorbito anche i compiti prima affidati al dicastero delle Pari opportunità. Dovranno arrivare almeno un viceministro e un sottosegretario. Diversi i nomi fin qui circolati: da Carlo Dell'Aringa a Michele Tiraboschi fino a Teresa Pietrangolini.
È chiaro però che Fornero sta pensando, fin dal momento della sua nomina, al dossier previdenziale. La strada maestra resta quella dell'eliminazione dei privilegi e dell'adozione di misure improntate all'equità, soprattutto per garantire maggiori certezze alle giovani generazioni.
Una strada che ha già un nome: contributivo per tutti nella forma pro rata.
Resta invece tutta da giocare la partita sull'innalzamento dell'età pensionabile e sul superamento delle anzianità. L'obiettivo del ministro Fornero è quello di accelerare il percorso previsto per portare la soglia di vecchiaia a67 anni e possibilmente farla salire a quota 70 anni. Un obiettivo su cui il Pd non si oppone a patto che, come ha ribadito ieri il segretario Pier Luigi Bersani, il posticipo dei pensionamenti avvenga su base volontaria. Il compromesso potrebbe essere trovato su un meccanismo flessibile (peraltro già caldeggiato da diversi esponenti del Pd e inserito in una proposta bipartisan che sarà presentata oggi), con un età minima di 62-63 anni e un'età massima di 7o anni, ancorato a un dispositivo di incentivi disincentivi:penalizzazioni per chi esce dal lavoro prima dei 65 anni e microincentivi per i lavoratori che optano per il pensionamento da 66 anni in su. Il tutto dovrebbe essere accompagnato dall'aggiornamento dei coefficienti di trasformazione nel 2012, anno in cui verrebbe anche anticipato l'aggancio alla speranza di vita. Sulla questione è intervenuto ieri anche il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua: «Mi sembra che ci sia la volontà di finire il percorso iniziato sulle pensioni di anzianità, i privilegi e le disparità e completare quanto fatto negli ultimi 20 anni sulla previdenza». Proprio l'Inps potrebbe essere al centro di uno dei prossimi interventi che il ministro Fornero dovrà mettere a punto per effetto dell'avvio della spending review: la riorganizzazione degli enti previdenziali anche attraverso la nascita di un unico super-Istituto. Nell'agenda del ministro c'è anche l'intervento sulle pensioni di invalidità e reversibilità che dovrebbe arrivare con l'attuazione della delega fiscale e assistenziale all'esame del Parlamento.

STUDIO BOCCONI. In Provincia politica da 122 milioni
Per i propri organi istituzionali le Province spendono 122 milioni all'anno, «due euro ad abitante». Lo spiega una ricerca che i presidenti di Provincia hanno chiesto al Certet, il centro di economia regionale, trasporti e turismo della Bocconi per contrastare le proposte di abolizione. I «costi della rappresentanza», dice lo studio presentato ieri mattina a Milano, sono l'1,4% della spesa corrente delle Province, che nel 2010 si è attestata a quota 8,6 miliardi ed è stata accompagnata da 2,9 miliardi di investimenti. A livello territoriale, la spesa totale più alta si registra nelle Province del Friuli Venezia Giulia (poco sopra i 350 euro ad abitante), la più bassa in Sicilia (circa 40 euro). «E un'operazione verità», ha sostenuto il presidente dell'Upi, Giuseppe Castiglione, «per avviare su basi fondate il riassetto del sistema».
 

 

 

 

Agrigentoflash
 

Lombardo, "la rete idrica si farà. Su D'Orsi accuse incredibili"
Il presidente della Regione Raffaele Lombardo e l'assessore regionale Massimo Russo hanno partecipato al Teatro Pirandello alla presentazione del progetto denominato "Team Sud". L'incontro è stato organizzato a seguito della richiesta dei giovani di "Noi Oggi Domani", per confrontarsi sui temi della politica e legalità. A prendere per primo la parola, l'assessore Russo, che ha parlato della situazione politica regionale in relazione alla caduta del Governo Berlusconi. < Siamo soddisfatti del nostro operato - ha dichiarato l'assessore Russo - nei momenti difficili ci siamo trovati senza l'apporto della deputazione nazionale, che hanno continuano a fare politica del non fare. Ancora oggi aspettiamo diversi finanziamenti del fondi Fas, risorse necessari per un processo di sviluppo. Il governo Lombardo dal giorno del suo insediamento si è trovato ad avere a che fare - ha concluso - col mettere le pezze al bilancio. Dobbiamo cercare le soluzioni affinchè i giovani rimangano nella nostra regione e crescere tutti insieme >. Poi è stato il turno del Governatore. Tanti i punti trattati. < Oggi il Governo nazionale sta sperimentando quello che noi in sicilia lo abbiamo messo in piedi due anni fa: un governio tecnico - così ha esordito Lombardo - Abbiamo tentato e i frutti del nostro passo si sono visti. Ci siamo assunti una responsabilità ben precisa quella di rilanciare la sicilia. E' questo faremo. Siamo in una fase dove ognuno di noi deve dare tutto se stesso, invece di guardare ai palchi >. Sulle prossime elezioni a primo cittadino di Agrigento, Lombardo ha chiarito. < La prossima primavera il cittadino che andrà a votare prima di mettere una crocetta sul candidato a primo cittadino, deve guardare a quello che si è fatto e alle prospettive future >. Poi il discorso è caduto sul presidente della Provincia Eugenio D'Orsi indagato di concussione e truffa, < la magistratura viene in soccorso della verità, che emergerà. Il presidente D'Orsi che avendo tagliato gli sprechi si trova a fare i conti con accuse che sembrano incredibili >. Sulla rete idrica ad Agrigento, il Governatore ha chiarito che si troveranno le risorse necessarie per la realizzazione della rete idrica. Parole dure sul tema dell'eolico,   ha concluso.
 

Assolto Guarraci per il volantinaggio contro l'allora sindaco Ferrara
Assoluzione in appello per Orazio Guarraci, già condannato dal Tribunale di Agrigento per i volantini anonimi in danno all'ex sindaco di Porto Empedocle, Paolo Ferrara. Giuseppe Arnone, difensore della parte civile Paolo Ferrara preannunzia ricorso in Cassazione.
 

Si amplia l'offerta formativa del Polo Universitario
Il Polo Universitario della Provincia di Agrigento estende i propri orizzonti didattici per dedicarsi anche alla Formazione Professionale quale Ente di Formazione accreditato presso la Regione Siciliana in collaborazione, per il Servizio di Formazione e Certificazione delle Competenze (SRFC), con l'Ente di formazione accreditato dalla Regione Emilia Romagna e con il patrocinio di associazioni di categoria. A tal fine il Polo universitario ha organizzato il corso di qualifica per Operatore Socio Sanitario (OSS). Per partecipare al Corso è necessario che i canditati siano in possesso del titolo di Operatore Socio Assistenziale (OSA) o qualifica equipollente. La durata del corso è di 300 ore di cui 180 di teoria e 120 di tirocinio. Il corso è valido e regolamentato come disposizioni contenute nella Conferenza Stato - Regioni del 22 febbraio 2001. Ai partecipanti è consentito l'accesso al Servizio di Formalizzazione e certificazione delle competenze attraverso il quale, previo superamento di un esame è possibile ottenere l'attestato di qualifica ufficiale riconosciuto e valido a tutti gli effetti di legge nei concorsi pubblici e privati.
 

Agrigentonotizie
 

 

Polo universitario, l'offerta formativa professionale   
Si amplia l'offerta formativa del polo universitario della provincia di Agrigento. Il polo estende i propri orizzonti didattici per dedicarsi anche alla formazione professionale quale ente di formazione accreditato presso la Regione siciliana in collaborazione, per il Servizio di formazione e certificazione delle competenze (Srfc), con l'Ente di formazione accreditato dalla Regione Emilia Romagna e con il patrocinio di associazioni di categoria.
A tal fine il polo universitario ha organizzato il corso di qualifica per Operatore socio sanitario (Oss). Per partecipare al corso è necessario che i canditati siano in possesso del titolo di Operatore socio assistenziale (Osa) o qualifica equipollente. La durata del corso è di 300 ore di cui 180 di teoria e 120 di tirocinio. Il corso è valido e regolamentato come disposizioni contenute nella conferenza Stato-Regioni del 22 febbraio 2001. Ai partecipanti è consentito l'accesso al servizio di formalizzazione e certificazione delle competenze attraverso il quale, previo superamento di un esame è possibile ottenere l'attestato di qualifica ufficiale riconosciuto e valido a tutti gli effetti di legge nei concorsi pubblici e privati.
 

Agrigentoweb
 

UNIVERSITA' | CUPA, si amplia l'offerta formativa
 Si amplia l'offerta formativa del Polo Universitario della Provincia di Agrigento.
Infatti, il Polo infatti estende i propri orizzonti didattici per dedicarsi anche alla Formazione Professionale quale Ente di Formazione accreditato presso la Regione Siciliana in collaborazione, per il Servizio di Formazione e Certificazione delle Competenze (SRFC), con l'Ente di formazione accreditato dalla Regione Emilia Romagna e con il patrocinio di associazioni di categoria.
A tal fine il Polo universitario ha organizzato il corso di qualifica per Operatore Socio Sanitario (O.S.S.).
Per partecipare al Corso è necessario che i canditati siano in possesso del titolo di Operatore Socio Assistenziale (O.S.A.) o qualifica equipollente.
La durata del corso è di 300 ore di cui 180 di teoria e 120 di tirocinio.
Il corso è valido e regolamentato come disposizioni contenute nella Conferenza Stato - Regioni del 22 febbraio 2001.
Ai partecipanti è consentito l'accesso al Servizio di Formalizzazione e certificazione delle competenze attraverso il quale, previo superamento di un esame è possibile ottenere l'attestato di qualifica ufficiale riconosciuto e valido a tutti gli effetti di legge nei concorsi pubblici e privati.
 

Infoagrigento
 

 Università: attivato corso per Operatore Socio Sanitario 
Si amplia l'offerta formativa del Polo Universitario della Provincia di Agrigento.
Infatti, il Polo infatti estende i propri orizzonti didattici per dedicarsi anche alla Formazione Professionale quale Ente di Formazione accreditato presso la Regione Siciliana in collaborazione, per il Servizio di Formazione e Certificazione delle Competenze (SRFC), con l'Ente di formazione accreditato dalla Regione Emilia Romagna e con il patrocinio di associazioni di categoria.
A tal fine il Polo universitario ha organizzato il corso di qualifica per Operatore Socio Sanitario (O.S.S.).
Per partecipare al Corso è necessario che i canditati siano in possesso del titolo di Operatore Socio Assistenziale (O.S.A.) o qualifica equipollente.
La durata del corso è di 300 ore di cui 180 di teoria e 120 di tirocinio.
Il corso è valido e regolamentato come disposizioni contenute nella Conferenza Stato - Regioni del 22 febbraio 2001.
Ai partecipanti è consentito l'accesso al Servizio di Formalizzazione e certificazione delle competenze attraverso il quale, previo superamento di un esame è possibile ottenere l'attestato di qualifica ufficiale riconosciuto e valido a tutti gli effetti di legge nei concorsi pubblici e privati.

 
Sicilia24h
 

 Polo universitario, attivato corso Operatore Socio Assistenziale
Si amplia l'offerta formativa del Polo Universitario della Provincia di Agrigento. Infatti, il Polo infatti  estende i propri orizzonti didattici per dedicarsi anche alla Formazione Professionale quale Ente di Formazione accreditato presso la Regione Siciliana in collaborazione, per il Servizio di Formazione e Certificazione delle Competenze (SRFC), con l'Ente di formazione accreditato dalla Regione Emilia Romagna e con il patrocinio di associazioni di categoria. A tal fine il Polo universitario ha  organizzato il corso di qualifica per Operatore Socio Sanitario (O.S.S.). Per partecipare al Corso è necessario che i canditati siano in possesso del titolo di Operatore Socio Assistenziale  (O.S.A.) o qualifica equipollente.
La durata del corso è di 300 ore di cui 180 di teoria e 120 di tirocinio.
Il corso è valido e regolamentato come disposizioni contenute nella Conferenza Stato - Regioni del 22 febbraio 2001.
Ai partecipanti è consentito l'accesso al Servizio di Formalizzazione e certificazione delle competenze attraverso il quale, previo superamento di un esame  è possibile ottenere l'attestato di qualifica ufficiale riconosciuto e valido a tutti gli effetti di legge nei concorsi pubblici e privati.
 

Politica e legalità: Lombardo e Russo si confrontano al "Pirandello"
Al Teatro Pirandello di  Agrigento e' stata presentata nel  pomeriggio l' Associazione giovanile "Noi, oggi e domani". Alla manifestazione hanno  partecipato, prendendo parola al microfono, giovani agrigentini del mondo dell'informazione, della formazione oltre che della sanità. E' intervenuta il " Team Sud ", l' Associazione cui ha aderito anche l' assessore regionale alla Sanita', Massimo Russo. Sul palcoscenico del Pirandello siedono i due big dello scenario politico regionale: il presidente della Regione, Lombardo, e Massimo Russo, per un confronto sul tema "Politica e legalita". In realtà l'iniziativa ha offerto numerosi ulteriori spunti di riflessione e qualche critica da parte del governatore della Sicilia. Tra tutti la diffusione delle pale eoliche in provincia e nell'Isola, definita come fortemente dannosa per l'ambiente. Lombardo si è poi soffermato sulle indagini del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, per truffa e concussione. Accuse che lo stesso governatore ha definito inconcepibili oltre che incredibili. Infine, grande ventata di ottimismo per quanto riguarda il rifacimento della rete idrica nella città dei templi, che - ha detto Lombardo - si farà!
 

L'altraagrigento

L'Altra Sciacca chiede rispetto esito referendum: "D'Orsi commissioni la provincia" .
"Il popolo italiano dell'acqua bene comune, quello che ha promosso e vinto i referendum dello scorso mese di giugno, si prepara alla grande manifestazione di piazza in programma a Roma il prossimo 26 novembre 2011 indetta per chiedere il rispetto dell'esito referendario ed un'uscita alternativa dalla crisi. Si ribadirà tra le tante altre cose che il 7% di remunerazione del capitale investito non può più essere integrato nella tariffa idrica per effetto dell'esito del referendum abrogativo". E' la voce dei soci dell'associazione L'Altra Sciacca che chiede a gran voce il rispetto del voto referendario sull'acqua pubblica.
"In provincia di Agrigento l'ATO IDRICO, per mezzo del suo CdA e soprattutto del suo presidente, ha voluto proprio esagerare, decidendo non solo di aumentare la tariffa ma di introdurre per la prima volta e anacronisticamente l'aumento del 7% di remunerazione del capitale che e' stato cancellato dalla partecipazione di massa al referendum, calpestando con notevole arroganza la volonta' dei Cittadini della provincia.
NOI DE L'ALTRASCIACCA NON CI STIAMO E NON ANDREMO CONTRO LA LEGGE DELLO STATO ITALIANO. COME NEL RESTO D'ITALIA, IN OCCASIONE DEL LANCIO DELLA CAMPAGNA DI "OBBEDIENZA CIVILE" CHIEDEREMO IL RISPETTO DEL NOSTRO VOTO, PERCHÉ' NON PAGARE LA QUOTA PARTE DEL 7% SIGNIFICA OSSERVARE LA LEGGE!
CHE IL DOTT. D'ORSI CHIEDA PURE IL COMMISSARIAMENTO DELL'INTERA PROVINCIA AGRIGENTINA"!
 

Canicattìweb
 

Agrigento, assemblea provinciale di Grande Sud
 "Un'attenta e dettagliata analisi della situazione politica nazionale e le ricadute sui contesti regionali, provinciali e comunali, saranno i temi affrontati dal Comitato Provinciale di Grande Sud nella imminente assemblea, convocata per venerdi 25 novembre prossimo alle ore 15.30, presso il Dioscuri Bay Palace di San Leone". Un' esigenza dettata dalla necessità di lanciare un forte segnale e scuotere a tutti i livelli il nostro sistema politico". E' quanto dichiarato in una nota stampa dal coordinatore provinciale di Grande Sud, Mario Baldacchino, che ribadisce:" Stiamo vivendo e dovremo vivere momenti difficili e risulta arduo poter coniugare il rientro dal debito pubblico con la crescita del Paese. E' il momento dei grandi sacrifici-afferma Baldacchino- ma auspichiamo che il neo Governo Monti, composto da ottimi tecnici, non vari provvedimenti (Ici, pensioni, etc...) contro gli interessi dei più deboli, penalizzando i ceti meno abbienti, ma ponga l'attenzione al Mezzogiorno, per garantire quell'equità sociale che è il corretto rapporto fra cittadino e Stato, è il riconoscere diritti e doveri uguali per tutti, sia che si abiti al Nord, sia che si abiti al Sud d'Italia; il dovere del cittadino di pagare le tasse in proporzione al suo reddito, ma il diritto a ricevere servizi uguali, senza discriminazione alcuna fra Nord e Sud. Sul fronte regionale, spero che il quadro politico del Governo Lombardo si possa chiarire definitivamente, per dare il via ad attività di governo che garantiscano risposte certe alla collettività. Per risollevare le sorti della Regione Sicilia in questo momento di grande confusione, sono più propenso -prosegue Mario Baldacchino- alle elezioni anticipate, certo della designazione di Gianfranco Miccichè, figura di pregevoli capacità e dal chiaro ed incisivo programma, alla guida del Governo Regionale. In nome del Coordinamento provinciale, esprimo piena fiducia alla Giunta provinciale e nella persona del Presidente, Eugenio D'Orsi, affinchè possa operare in piena serenità per la ripresa del nostro territorio. Noi di Grande Sud del coordinamento provinciale- conclude- siamo convinti che proprio in tempi di emergenza, possa arrestarsi il valzer delle sostituzioni all'interno della Giunta Comunale per poter valutare gli eventuali risultati attesi dai cittadini da più di tre anni ".
 

I quaderni de l'Ora
 

Politica e sprechi
Redazione I Quaderni de L'Ora
Caso D'Orsi e rimborsi facili:Agrigento nella bufera
Il presidente della Provincia si difende dalle accuse di peculato, concussione e truffa mosse dalla procura agrigentina, che ha aperto l'inchiesta in seguito ad una segnalazione anonima. La Digos invece indaga sui gettoni di presenza e sui rimborsi ricevuti dai consiglieri comunali.
di Davide Antonicelli
Il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi a giudizio per peculato, concussione e truffa. Il consiglio comunale ''visitato'' dalla Digos a caccia di documenti sui rimborsi e i gettoni di presenza dei consiglieri. Nel mirino della magistratura sono finite le due maggiori istituzioni cittadine, travolte dalle inchieste su sprechi e costi della mala politica.
La vicenda che ha travolto D'Orsi, sotto indagine da parte della Guardia di Finanza, parte da una lettera anonima in cui il presidente viene accusato di aver organizzato un giro di cottimi fiduciari da assegnare ad imprese a lui note per ottenere tangenti e lavori gratis. Viene accusato inoltre di aver acquistato una casa alle porte di Agrigento per farla diventare una villa con lavoratori in nero e di aver venduto una sua casa a con cifre sottostimate in modo tale da realizzare soldi in nero. 
Il procuratore aggiunto di Agrigento Ignazio Fonzo e il sostituto Giacomo Forte aprono un'inchiesta, con il risultato che D'Orsi viene rinviato a giudizio con le accuse di peculato, concussione e truffa.
Le fiamme gialle nel loro rapporto portano alla luce un quadro dettagliato dei comportamenti assunti dal presidente. Si parla per esempio delle palme acquistate dalla Provincia, destinate inizialmente a parchi e scuole che sono invece finite a corredo della propria villa in ristrutturazione. Villa che sarebbe stata ristrutturata dalle stesse imprese che avevano già vinto appalti per conto della stessa Provincia di Agrigento. Dal rapporto emerge anche che D'Orsi, saputo dell'inchiesta a suo carico, avrebbe anche provveduto a mettere in regola gli operai che lavoravano a nero. Il diretto interessato, che nel frattempo ha rinunciato alla scorta perché "mai opportuno e coerente che un cittadino formalmente indagato, pur rappresentando un'istituzione, non possa, né debba essere tutelato dallo Stato", si difende parlando di una fantomatica macchina del fango, che si sarebbe scatenata nei suoi confronti in seguito "all'attività di risanamento economico-finanziario da me posta in essere" e che ha l'obiettivo "di distruggere un uomo, una famiglia, una professione, una dignità".
L'altra vicenda che ha colpito invece direttamente il consiglio comunale del capoluogo siciliano, riguarda invece i gettoni di presenza e i rimborsi dei consiglieri comunali, sui quali la Digos vuole vederci chiaro. Gli investigatori nei giorni scorsi si sono recati in municipio ed hanno acquisito tutta la documentazione relativa alle spese sostenute dal comune per i pagamenti degli stessi gettoni e dei rimborsi.
La circostanza è stata sollevata dal consigliere Giuseppe Arnone, il quale in un dossier accusa il collega Giuseppe De Francisci di intascare circa 4 mila euro al mese tra rimborsi e gettoni. Lo stesso Arnone dal canto suo, avrebbe percepito un gettone di presenza dopo aver partecipato ad un consiglio comunale per ben 1 minuto e 50 secondi, tra le altre cose a seduta già chiusa. La palla ora passa agli investigatori, ai quali spetterà ora il compito di verificare se effettivamente sono avvenute delle irregolarità


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