Giornale di Sicilia
PROVINCIA. Variazioni di bilancio. Dibattito in Consiglio.
Approda in Consiglio provinciale la delibera relativa alla manovra d'autunno. Le variazioni al bilancio di previsione 2011 saranno infatti discusse nella prossima seduta convocata dal presiedente Raimondo Buscemi per martedì 29novembre alle 18, nella sala Silvia Pellegrino. Si tratta della seduta di aggiornamento dei lavori consiliari per consentire, come previsto dalla legge, la presentazione di eventuali emendamenti da parte dei consiglieri provinciali. Sulla proposta di variazione di bilancio, che ammonta a quasi due milioni di euro, sono già stati inviati due emendamenti da parte dei Consiglieri provinciali. Lo schema di variazione al bilancio di previsione 2011 da sottoporre al Consiglio Provinciale per la sua approvazione ha ricevuto il parere positivo del collegio dei revisori dei conti. Prevede l'utilizzo dell' avanzo di amministrazione 2010 per 581.000 euro e di maggiori entrate per 469.000 euro derivante dalla dismissione delle partecipazioni azionarie della società Aavt Spa (Agrigento Aeroporto Valle dei Templi), a copertura delle maggiori spese in conto capitale, nel rispetto dei vincoli e degli obiettivi previsti dal Patto di Stabilità interno per il triennio 2011/2013 e che non alterino gli equilibri finanziari del bilancio di previsione. La manovra di assesta mento prevede anche una rimodulazione della spesa corrente per 740.771 euro, per garantire alla Provincia il raggiungimento dei fini istituzionali per i servizi essenziali e obbligatori. Da discutere 21 punti tra cui numerosi riconoscimenti di debito fuori bilancio e la modifica di due regolamenti. Per- venuta alla Presidenza del Consiglio, per essere inserita all'ordine dei giorno anche la proposta di variazione al piano triennale dei lavori pubblici. Sia le variazioni di bilancio che le variazioni al Piano triennale delle Opere dovranno essere approvate entro il 30 novembre. (PAPI)
LA RICHIESTA. Imputato I'ex sindaco di Racalmuto Petrotto. La vittima sarebbe l'amministratore delegato Giuffrida.
Girgenti Acque, "tentata concussione" Conifindustria parte civile al processo?
Confindustria chiede di costituirsi parte civile contro I' ex sindaco di Racalmuto Salvatore Petrotto sotto processo con l'accusa di tentata concussione ai danni dell'amministratore delegato di Girgenti Acque Giuseppe Giuffrida.
Ieri mattina l'avvocato Giuseppe Scozzari, incaricato dalla società che gestisce il servizio idrico, ha annunciato la richiesta ma il giudice Valerio D'Andria ha rinviato il processo, in corso con il rito abbreviato, per l'assenza dei pubblici ministeri titolari dell'inchiesta Andrea Bianchi e Giacomo Porte. La Procura ipotizza che dietro la consegna degli impianti idrici dai Comuni a Girgenti Acque (passaggio dovuto alla privatizzazione del servizio idrico ci sarebbero state pressioni indebite.
A commetterle, sostiene l'accusa, l'allora sindaco di Racalmuto Salvatore Petrotto e l'attuale di Licata, Angelo Graci. Quest'ultimo ha scelto il rito ordinario cd è stato rinviato a giudizio per l'accusa di istigazione alla corruzione. Il processo inizierà il 10 dicembre. Graci avrebbe cercato di ottenere l'assunzione dei due figli. Petrotto (assistito dall'avvocato Ignazio Valenza) avrebbe invece chiesto 1.700 euro al mese da Giuffrida. accusato di tentata concussione anche l'ex presidente del consorzio Tre Sorgenti, l' avvocato racalmutese Calogero Mattina: secondo i pm avrebbe chiesto a Giuffrida una somma imprecisata in cambio della consegna degli impianti.
L'inchiesta "Sorgente" partì nel 2000, dopo le denunce di Giuffrida che riferì alla polizia e alla Procura di avere subito pressioni in cambio della consegna degli impianti. L'indagine consentì di scoprire pure un presunto giro dispaccio di droga che avrebbe avuto come base operativa il consorzio Tre Sorgenti che ha sede a Canicattì.
Il gip Alberto Davico respinse, però, la richiesta di arresto per Petrotto e per la stesso Mattina in relazione all'accusa di tentata concussione. Nella stralcio abbreviato, insieme a Petrotto, ci sono altri undici imputati che rispondono dell'accusa dispaccio di droga. Si tratta di Carmelo Giardina, 20 anni; Marco Ragusa, 21 anni; Giacinto Piazza, 20 anni; Vincenzo Di Franco, 55 anni; tutti di Canicattì; Fabio Li Vigni, 35 anni, di Palermo; Calogero Messina, 28 anni, di Caltanissetta; Angelo Brunetto, 24 anni, di Racalmuto; Salvatore Puma, 34 anni, di Racalmuto; Eleonora Salamone, 23 anni, di Agrigento; Mario Fucà, 25 anni, di Agrigento; e Giovanni Grimaldi, 32 anni, di Racalmuto. Il 7 novembre è in programma la requisitoria dei pm. Altre due udienze (l'11 e il 18 gennaio) saranno dedicate alle arringhe difensive. (GECA)
LA CRISI ECONOMICA. ILDECRETO DI MONTI LASCERÀ AI CONTRBUENTI 3 MILIARDI. MA NON È UN REGALO: IL RESTO SI PAGA A GIUGNO. Ridotto l'acconto Irpef di novembre. Uno "sconto di Natale" da 4000 euro.
Meno tasse da pagare proprio sotto Natale. Così almeno il «Cenone» sarà assicurato. Un cenone da 400 euro. Il decreto che riduce l'acconto da versare a fine novembre, il primo firmato dal premier Mario Monti, lascerà infatti nelle tasche dei contribuenti italiani poco più di 3 miliardi. Più o meno 400 euro in media a testa - calcola la Cgia - che però non sono un regalo: dovranno essere restituiti l'anno prossimo a giugno, con il saldo finale dell'Irpef. Ma, in tempi grami come gli attuali, rappresentano una piccola boccata d'ossigeno per attutire l'aumento dell'Iva già scattato oppure da usare per «santificare» le feste. Con un indubbio effetto positivo anche sui consumi.
Plaude "Rete Imprese Italia" secondo la quale la decisione «permette alle numerose imprese personali, la cui situazione economica è peggiorata nel corso del 2011, di non anticipare tributi che potrebbero risultare non dovuti». E anche dal Pd si parla di un "buon segnale". Il risparmio sull'acconto Irpef - sottolinea invece Coldiretti- è sufficiente per coprire le spese della tavola a Natale per la quale gli italiani spenderanno poco meno di 3 miliardi di curo». E Cgia calcola che saranno poco più di 7,2 milioni i contribuenti interessati dalla riduzione dell'acconto con
un risparmio medio di 404 euro. E per quasi 4 milioni di soggetti potenzialmente interessati dalla riduzione dell'acconto Irpef il risparmio oscillerà tra i 100 e i 200 curo. "In una fase di poca liquidità - commenta Giuseppe Bortolussi, segretario Cgia - questo provvedimento va nella direzione giusta".
L'acconto Irpef di novembre scende dunque di 17 punti: dal 99 all'82 %. É stato firmato dal presidente del Consiglio un decreto che differisce al 2012 ben 17 punti percentuali di acconto lrpef ma parallelamente si rimpingua il "saldo" che si verserà nel 2012. La norma che consentiva il differimento è prevista dalla manovra adottata nel maggio-giugno 2010 dal precedente governo. L'obiettivo iniziale era quello di ottimizzare le poste economiche del Bilancio, ma l'effetto concreto - anche se nel comunicato ufficiale del ministero dell' Economia non se ne fa cenno - potrebbe anche essere quello di rilanciare i consumi.
Si fissano anche criteri che vanno seguiti in concreto: «Ai contribuenti che hanno già effettuato il pagamento dell'acconto nella misura del 99 per cento - spiega il comunicato del tesoro - spetta un credito d'imposta pari alla differenza pagata in eccesso, da utilizzare in compensazione con il modello F24. Per coloro che si sono avvalsi dell'assistenza fiscale, i sostituti d'imposta tratterranno l'acconto applicando la nuova percentuale dell'82 per cento. Qualora sia stato già effettuato il pagamento dello stipendio o della pensione senza considerare tale riduzione, i sostituti d'imposta provvederanno a restituire nella retribuzione erogata nel mese di dicembre le maggiori somme trattenute. Nel caso in cui i sostituti d'imposta non siano in grado di riconoscere la riduzione dell'acconto sulle retribuzioni erogate nel mese di dicembre 2011, gli stessi dovranno comunque restituire le maggiori somme trattenute nella retribuzione successiva».
La Sicilia
PORTO EMPEDOCLE. Il consigliere provinciale assolto dall'accusa di diffamazione. Lo sfogo di Orazio Guarraci
Sette anni fa Orazio Guarraci, consigliere provinciale, era additato da molti come il cattivo e capace di infamare il proprio avversario politico con squallidi volantini.
Finì sotto processo in Tribunale, con il computer sequestrato, con un'immagine di uomo e politico sotto i tacchi. Poi fu assolto da 2 capi d'imputazione, ma non da un terzo: diffamazione. Immediato fu il ricorso in Appello, più lento invece è stato lo scorrere di questi 7 anni, Ieri Guarraci aveva la faccia di un uomo appagato. L'assoluzione in Appello dall'accusa di diffamazione ai danni dell'ex sindaco Paolo Ferrara lo spinge a sentirsi «riabilitato dinanzi l'opinione pubblica». Assolto per "non aver commesso il fatto"
"E' uno scenario che io per primo ero convinto potesse materializzarsi. Ma alla soddisfazione per la vittoria giudiziaria, dovuta al lavoro dell'avvocato Francesco Gibilaro, Guarraci ieri in una conferenza stampa ha fatto allungare qualche ombra. Nientemeno che su come alcuni agenti del Commissariato di polizia di Porto Empedocle condussero le indagini in quei caldi giorni di 7 anni fa. "Vennero a casa mia, prelevarono il computer. Poi venne a sapere che in quel computer c'erano stati addirittura 2560 nuovi file aperti, mentre il Pc avrebbe dovuto essere sigillato. Il perito - ha detto ieri Guarraci - ha dimostrato che c'era stata manipolazione, anche di notte".
Accuse pesanti sulle quali il politico si aspetta risposte. Come, a questo punto, ha il diritto di attendere anche Ferrara. Chi scrisse allora quei volantini offensivi?.
«Intanto darò mandato al mio legale di verificare se vi siano i modi e i tempi per chiedere un chiarimento a questi inquietanti episodi», ha concluso Guarraci. Su questo risvolto della vicenda, non è stato possibile contattare un commento dagli attuali vertici della Questura. (FDM)
STOAI. Una mostra fotografica su "Agrigento 1943".
Conferenza stampa questa mattina alle 11 presso le "Stoai" per presentare la mostra fotografica e documentale dal titolo "Agrigento 1943, la guerra tra i templi". La mostra, un racconto per immagini sulla seconda guerra mondiale nell'agrigentino, sarà inaugurata sabato alle 18,30 sempre presso i locali "Stoai"e sarà fruibile fino al 16 dicembre prossimo. Oltre all'esposizione sarà possibile, ad esempio per gli studenti, realizzare percorsi turistici nei luoghi agrigentini segnati dall'esperienza bellica del '43 grazie alla collaborazione dell'Ente Parco. All'incontro di questa mattina interverranno, fra gli altri, il curatore della mostra Calogero Conigliaro storico e giornalista dell'associazione SicilStoria, l'assessore provinciale al turismo Angelo Biondi, il presidente della Camera di commercio Vittorio Messina, il commissario del Parco Giovanni Leto Barone, il presidente del consorzio turistico Valle dei Templi Gaetano Pendolino, ed ancora i sindaci Zambuto e Firetto di Porto Empedocle,
IPIA FERMI. Si comincia con nove aule al Brunelleschi a fronte delle diciotto che sono necessarie
Non è ufficiale ma voci di corridoio danno notizie su una soluzione "tampone' per l'Enrico Fermi di Agrigento. Sarebbero nove le aule del Brunelleschi che la provincia avrebbe destinato all'istituto Ipia a fronte delle 18 che attualmente, mancano. Una soluzione che tranquillizza il dirigente scolastico e i docenti del Fermi che si erano opposti alla soluzione proposta dalla Provincia (competente per quel riguarda gli istituti superiori) che prevedeva,in parole povere, meno aule e alunni sparpagliati per gli istituti: 11 aule al "Brunelleschi", lo "Sciascia" e il "Gallo". Rimane un "buco" di altre nove aule che dovrebbero arrivare tra 3-4 mesi, con la chiusura di una gara e che si trovano invia Regione Siciliana, al Quadrivio Spinasanta, dove una volta veniva ospitato l'istituto Nicolò Gallo. La soluzione delle aule al Brunelleschi da una boccata d'ossigeno all'istituto che coprir , per i prossimi mesi, le aule mancanti con i laboratori. Se non dovesse esserci l'ufficialità delle 9 aule domani i ragazzi dovrebbero scendere nuovamente in piazza a manifestare, almeno queste sembrano essere le loro intenzioni. E, intanto, arriva la risposta del corpo docente dell'Ipia Fermi di Agrigento ai genitori degli alunni dell'istituto che, nei giorni scorsi, lamentavano la precarietà dei propri figli che, loro detta, "escono spesso dalle mura scolastiche dopo neanche due ore dal loro arrivo". A parlare è il vice presidente dell'Enrico Fermi, Luigi Costanza: «noi - dice- garantiamo l'intero orario delle lezioni ai nostri studenti ma può capitare che qualche docente è assente, per motivi di salute, e allora preferiamo mandare a casa gli alunni anziché chiamare un supplente. Questo- continua Costanza- per venire incontro agli studenti che arrivano dai paesi. Potrebbe essere capitato che in giorni ravvicinati ci siano state manifestazioni di massa e docenti assenti per malattia. Ma l'istituto, nonostante le difficoltà vissute da ben dieci mesi, continua a svolgere il proprio lavoro».
(V. A. )
Il Sole 24 Ore
Senza trattenuta cresce la busta paga
L'acconto di imposta in misura ridotta si applica anche a favore dei lavoratori dipendenti che hanno usufruito dell'assistenza fiscale. In particolare è previsto che sia il sostituto di imposta a ricalcolare la seconda rata di acconto da trattenere a novembre.
Il decreto del presidente del Consiglio dei ministri stabilisce, inoltre, che nel caso in cui le buste paga di novembre siano già state elaborate, il maggior importo - eventualmente trattenuto a carico del lavoratore — sia restituito dal datore di lavoro con gli stipendi di dicembre e recuperato in compensazione interna riducendo il versamento delle altre ritenute operate. Con questa modifica, la percentuale da applicare per calcolare l'acconto del 2011 e per individuare la seconda rata in pagamento a novembre passa dal 99% al 82 per cento.
Facciamo un esempio. Il datore di lavoro ha un modello 730/4 in cui è annotato, tra l'altro, anche un acconto di imposta riferito a quest'anno pari a 307 euro, di cui 123 euro già trattenuti a titolo di prima rata nel mese di luglio; la seconda rata (indicata in misura pari a 184 euro) deve ancora essere inserita nel cedolino di paga di novembre. Per effetto delle modifiche introdotte, il sostituto di imposta deve procedere al ricalcolo della seconda rata di acconto per il 2011.
Per determinare il nuovo rr1porto (nell'ipotesi di applicazione del metodo storico) si
deve prima di tutto risalire alla somma su cui è stato calcolato l'acconto totale (pari al 99% ). Questo è possibile mediante l'applicazione della seguente formula diviso 99 per 82 uguale 254,28, da cui si ricava l'acconto Irpef complessivamente dovuto per il 2011 (arrotondato a 254 euro). Poiché nel mese di luglio il lavoratore ha già pagato la prima rata di 123 euro, la differenza (131 euro) costituisce la seconda rata di acconto da trattenere a novembre, in sostituzione del
precedente importo pari a 184 euro originariamente indicato nel modello 73 0/4.
Restando nell'esempio, se il datore di lavoro avesse già elaborato la busta paga di novembre, addebitando al dipendente 184 euro anziché 131 euro, dovrà restituire la differenza (3 euro) nella busta paga di dicembre, aumentando il netto da pagare al lavoratore.
Un comunicato stampa ministeriale sul decreto precisa che, in caso di impossibilità, la restituzione può slittare al mese successivo. Gli importi restituiti potranno essere recuperati dal datore di lavoro riducendo le ritenute Irpef operate nello stesso mese. (N. B. )
Pubblico impiego Visita fiscale obbligatoria anche dopo ferie o riposi
Non sono solo le feste a far scattare l'obbligatorietà della visita fiscale per i dipendenti pubblici che si assenta- no dal lavoro per malattia il giorno prima o quello successivo. Il controllo non può essere evitato nemmeno quando l'assenza si verifica nei giorni immediatamente precedenti o successivi a un riposo, a un permesso o alle ferie.
Lo ha chiarito la Funzione pubblica nella nota diffusa ieri in risposta a un quesito arrivato a Palazzo Vidoni dal Viminale. La norma, che riguarda anche il personale della Polizia civile dipendente dal ministero dell'Interno, dopo l'ennesimo restyling pro dotto dalla manovra correttiva di luglio (articolo i6 del Dl 98/2011), impone di far partire la verifica nei confronti di tutti i dipendenti che non vanno al lavoro «nelle giornate precedenti o successive a quelle non lavorati- ve». Di qui l'interpretazione offerta ieri dalla Funzione pubblica, sulla base di un presupposto logico: la norma, spiegano i tecnici del Dipartimento, serve a contrastare l'assenteismo, per cui la «giornata non lavorativa» è sia quella festiva sia quella in cui si verifica un riposo o un giorno di ferie, che per il potenziale "assenteista" sono equivalenti perché permettono di trasformare in un ponte un giorno di malattia.
Se l'assenza è dovuta a visite specialistiche, precisa poi la Funzione pubblica, a giustificarla basta l'attestazione del medico, anche se la struttura è privata, senza l'obbligo di passare dal servizio sanitario nazionale. (G. T. )
A novembre Irpef più bassa de1 17%. L'acconto di fine mese ridotto dal 99 all'82% - A giugno la restituzione del taglio
La riduzione dell'acconto Irpef dovuto entro il 30novembre per il 2011 è di 17 punti percentuali: il decreto del presidente del Consiglio dei ministri ne porta infatti la misura dal 99 all'82 per cento. Lo stesso decreto prevede inoltre la riduzione di tre punti percentuali anche per l'acconto Irpef relativo al 2012, che sarà pertanto pari al 96 per cento.
La misura
La novità riguarda solo l'Irpef dovuta dalle persone fisiche, esercenti impresa, arte o professione, compresi i dipendenti e i pensionati, se in possesso di altri redditi oltre la pensione o a quello di lavoro dipendente. Nessun beneficio deriva alle persone fisiche, compresi i dipendenti e i pensionati, esonerate dall'acconto Irpef. È obbligato all'acconto Irpef chi ha presentato la dichiarazione dei redditi, Unico 2011. L'obbligo dell'acconto riguarda inoltre i contribuenti che hanno presentato il modello 730/2011, anche se il pagamento viene fatto dai sostituti d'imposta con trattenuta Irpef in busta paga o dalla pensione. Per i contribuenti di Unico 2011, l'obbligo dell'acconto scatta se nella dichiarazione dei redditi 2010 il debito d'imposta indicato è di importo pari o superiore a 52 euro.
La restituzione
Resta fermo che la riduzione dell'acconto Irpef si dovrà poi restituire in sede di saldo di Unico 2012 o del modello 730/2012. Ad esempio, un contribuente che ha un debito Irpef di 10 mila euro, pari a quello dell'anno precedente, e che avrà versato come primo e secondo acconto per il 2011 l'importo totale di 8.200 euro (pari all'82% del debito storico del 2010) dovrà versare, entro il i6 giugno 2012, (che slitta a lunedì i8 giugno) o dal 19 giugno al i8 luglio 2012 (con lo 0,4% in più) la differenza di i.8oo euro a titolo di saldo Irpef. Il contribuente può anche versare l'acconto Irpef nella misura del 99%, pagando cioè l'importo totale di 9.900 euro, pari al 99% del debito storico del 2010. In questo caso verserà, a titolo di saldo Irpef, solo la differenza di 100 euro. In definitiva, chi beneficerà della riduzione della misura dell'acconto Irpef dovrà poi restituirla con il saldo dell'Irpef 2011.
Il calcolo
Per determinare l'acconto di novembre, ci sono due metodi di calcolo: lo "storico", basato sui dati dell'anno precedente; e il "previsionale", basato sul minore reddito dell'anno in cui si versa l'acconto. L'acconto è dovuto per l'anno in cui si versa ed è una quota percentuale dei tributi e delle altre somme relative all'anno precedente. Per chi calcola gli acconti 2011 su base "storica", cioè sulla base dei dati del 2010 di Unico 2011, fatti salvi i casi in cui è previsto di rideterminare l'imponibile sui quale calcolare la somma dovuta, l'importo-base è quello che, al netto di detrazioni, crediti e ritenute d'acconto, è indicato nella dichiarazione dei redditi presentata per l'anno precedente.
Chi ha già versato
Chi ha già versato l'acconto Irpef di novembre per il 2011 ha invece
diritto a un credito d'imposta pari alla differenza pagata in più, da usare in compensazione con i versamenti di tributi, contributi e premi da fare con il modello F24. Per i dipendenti e pensionati che hanno dichiarato i redditi con il modello 730/2011, saranno i sostituti d'imposta a trattenere l'acconto nella misura ridotta dell'82 per cento (si veda l'articolo a fianco).
Dopo la prima rata
I contribuenti tenuti all'acconto Irpef in due soluzioni, se hanno versato la prima rata (entro il 6 luglio 2011 o dal luglio al agosto 2011 con lo O,40% in più) applicando il metodo "storico", cioè facendo riferimento al debito del 2010, hanno già versato i139,6% del debito di riferimento (il 40°/I del 99%). Considerato che la misura del 99% si abbassa all'82%, la seconda rata è pari al 42,4% che, sommato al 39,6% già versato, corrisponde alla nuova misura dell'82 per cento.
Le imposte escluse
Non è prevista alcuna riduzione per l'Irap, nemmeno se dovuta dalle stesse persone fisiche che beneficiano della riduzione dell'acconto Irpef. Nessun abbattimento interessa infine gli acconti Irap dovuti dalle società di persone e soggetti assimilati, o gli acconti Irap e Ires delle società di capitali, enti commerciali e altri soggetti all'Ires. Sono altresì confermate le misure degli acconti dovuti dai contribuenti per la cedolare secca o tassa piatta, o per il regime sostitutivo con il forfait del 20 per cento.
Pensioni, anticipo per le donne. Aggancio all'aspettativa di vita nel 2012 già con manovra correttiva
Di sicuro si sa solo che sarà un intervento «sistemico», capace di garantire un'ancor maggiore «equità attuariale» a un modello previdenziale che già oggi gode di una robusta stabilità finanziaria. Ma per capire quali saranno gli ingredienti della riforma Fornero-Monti bisognerà aspettare ancora qualche giorno. L'obiettivo è confeziona- re un pacchetto organico da approvare entro la fine dell'anno. Anche se alcuni interventi potrebbero essere anticipati con la manovra correttiva che il governo dovrebbe varare prima del Consiglio europeo del 9 dicembre (forse la prossima settimana). Si comincerebbe dall'anticipo al 2012 del meccanismo di aggancio all'aspettativa di vita e del percorso per elevare, magari in tempi più stretti, la soglia di vecchiaia delle donne del settore privato. È possibile anche l'immediato decollo, sempre con il decreto, del contributivo pro-quota per tutti a partire dal prossimo gennaio. E non è del tutto escluso che possa essere anticipata dal 2013 al 2012 anche quota 97 (somma di età anagrafica e contributiva) per i pensionamenti di anzianità. Un'altra opzione (poco gettonata) è il blocco di una anno della finestra di uscita.
Dopo l'eventuale anticipo di alcune misure si aprirebbe comunque la strada per un confronto con le parti sociali, destinato a chiudersi con l'intesa sulla «flessibilità in uscita» da 63 a 70 anni. Un percorso da fare in parallelo a una serie di tecnicalità da rimettere in cantiere. La prima riguarda i coefficienti di trasformazione, la cui versione aggiornata in questo momento èprogrammataperil2ol3, quando appunto scatta il primo gradino di3 mesi per l'aggancio del pensionamento all'aspettativa di vita. Se si anticipa di un anno quel meccanismo si devono anticipare anche i coefficienti, per i quali è aperta l'istruttoria di aggiornamento Istat-Lavoro. Il «via libera» immediato al contributivo per tutti, in questa prospettiva di riforma in più tappe, introdurrebbe invece un incentivo naturale al posticipo per i pensionandi di anzianità, compresa la maggioranza relativa di quanti lasciano il lavoro con 40 anni di contributi; una sorta di facilitatore per la trattativa sindacale.
Sul versante dei pensionamenti con il solo canale dei 40 anni di contribuzione, sul tavolo ci sarebbe anche l'opzione di salire a 41 anni. Un'operazione che però incontrerebbe la ferma opposizione dei sindacati. Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, ha detto di essere pronto a discutere ma a patto che oltre al rigore «Si guardi anche all'equità». Una posizione simile a quella di Cgil e Uil.
I sindacati non dovrebbero chiudere invece all'estensione del metodo contributivo nella forma pro rata e anche al ricorso a un meccanismo flessibile per consentire i pensionamenti in una forbice compresa tra 63 e 70 anni con disincentivi per chi esce prima dei 65 anni e micro incentivi per coloro che decidono di uscire dai 66 anni in poi. Una soluzione, quest'ultima, proposta e caldeggiata anche dal Pd. Il piano Fornero-Monti oltre all'inasprimento dei requisiti per i pensionamenti dovrebbe prevedere, a regime, anche l'armonizzazione delle aliquote contributive con un riallineamento verso il basso.
LA PAROLA CHIAVE. Anzianità con 40 anni
È la forma attualmente prevalente di pensionamento anticipato. Con la correzione estiva (legge 111/2011) peri lavoratori che maturano il diritto alla pensione di anzianità dat 2012 con 40 annidi contribuzione indipendentemente dall'età, la finestra "mobile" si prolunga dii mese peri soggetti che maturano il requisito nel 2012; 2 mesi per coloro che lo maturano nel 2013; 3 mesi per quelli che lo maturano dal 2014. Sono esclusi dal posticipo coloro che maturano 40 annidi contribuzione entro tI 31 dicembre nel limite di 5mila lavoratori in mobilità o titolari di assegni straordinari a carico dei fondi di solidarietà
Agrigentoflash
Provincia: Tavolo tecnico permanente per il turismo
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi, coadiuvato dall'assessore al turismo Angelo Biondi, ha dato seguito agli incontri ed ai colloqui avuti nelle ultime settimane con diversi importanti attori del comparto turistico operanti nella provincia di Agrigento. D'Orsi ha infatti promosso un incontro, per giovedì 1 dicembre, per istituire un Tavolo tecnico permanente per il turismo attraverso il quale affrontare le urgenti questioni del comparto, e pianificare e programmare le strategie a breve, medio e lungo periodo per un efficace rilancio dell'intero settore. "Questa iniziativa - dichiara l'assessore Biondi - parte dal convincimento che, oggi più che mai, è necessario un confronto e una collaborazione continua fra tutti i principali attori interessati allo sviluppo turistico del territorio agrigentino. Le strategie e le iniziative individuali o di singoli Enti, aggregazioni e categorie non hanno dato i risultati sperati. Il comparto è in crisi. All'aumento pur considerevole dei posti letto, della qualità delle strutture ricettive e dei servizi, non ha fatto seguito un incremento soddisfacente dei flussi turistici. Il territorio agrigentino, resta una metà poco gettonata da viaggiatori e tour operator ed è caratterizzato da una permanenza media molto bassa, specialmente nei lunghi mesi di bassa stagione. In questo momento di grave crisi economica che investe sia gli Enti locali che le imprese private - aggiunge il Presidente Eugenio D'Orsi - si rende indispensabile utilizzare al meglio le poche risorse finanziarie disponibili. Sarà compito del tavolo condividere ed indicare le azioni e le iniziative ritenute più utili a rendere appetibile e competitiva l'offerta turistica dell'intera provincia agrigentina". Il Tavolo, che sarà formato dai rappresentanti dei principali organismi del settore, mira a colmare quel difetto di comunicazione, di ascolto e reciproca collaborazione fra pubblico e privato, singole aziende, aggregazioni territoriali, istituzioni di vario livello, consorzi ed associazioni di categoria.
Agrigentonotizie
Provincia di Agrigento Nascerà il "Tavolo tecnico permanente per il turismo"
Il presidente della Provincia regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi, coadiuvato dall'assessore al Turismo Angelo Biondi, ha dato seguito agli incontri ed ai colloqui avuti nelle ultime settimane con diversi importanti attori del comparto turistico operanti nella provincia di Agrigento. D'Orsi ha infatti promosso per giovedì 1 dicembre, un incontro per istituire un Tavolo tecnico permanente per il turismo attraverso il quale affrontare le urgenti questioni del comparto, e pianificare e programmare le strategie a breve, medio e lungo periodo per un efficace rilancio dell'intero settore.
"Questa iniziativa - dichiara l'assessore Biondi - parte dal convincimento che, oggi più che mai, è necessario un confronto e una collaborazione continua fra tutti i principali attori interessati allo sviluppo turistico del territorio agrigentino. Le strategie e le iniziative individuali o di singoli Enti, aggregazioni e categorie non hanno dato i risultati sperati. Il comparto è in crisi. All'aumento pur considerevole dei posti letto, della qualità delle strutture ricettive e dei servizi, non ha fatto seguito un incremento soddisfacente dei flussi turistici. Il territorio agrigentino, resta una metà poco gettonata da viaggiatori e tour operator ed è caratterizzato da una permanenza media molto bassa, specialmente nei lunghi mesi di bassa stagione".
"In questo momento di grave crisi economica che investe sia gli Enti locali che le imprese private - aggiunge D'Orsi - si rende indispensabile utilizzare al meglio le poche risorse finanziarie disponibili. Sarà compito del tavolo condividere ed indicare le azioni e le iniziative ritenute più utili a rendere appetibile e competitiva l'offerta turistica dell'intera provincia agrigentina".
Il Tavolo, che sarà formato dai rappresentanti dei principali organismi del settore, mira a colmare quel difetto di comunicazione, di ascolto e reciproca collaborazione fra pubblico e privato, singole aziende, aggregazioni territoriali, istituzioni di vario livello, consorzi ed associazioni di categoria.
Avarello traccia il resoconto della attività di "Sel" in Consiglio provinciale
Il consigliere provinciale Carmelo Avarello di "Sinistra Ecologia Libertà", venerdì 25 novembre alle 18, a Ravanusa, presso il "B&B Tiffany" in contrada Monterosso (strada provinciale 6), incontra i cittadini del collegio di Licata e presenta il resoconto dell'attività svolta in qualità di consigliere della Provincia regionale di Agrigento. "I cittadini sono oggi più sensibili alle problematiche della gestione politica perché hanno compreso seriamente l'urgenza e l'obbligo dei politici di spendersi per la collettività - ha dichiarato Avarello - secondo il principio che buona politica è quella di chi sta vicino alla gente e ad essa dà conto del proprio operato".
Agrigentoweb
DALLA PROVINCIA | Provincia: prende vita l'idea del "Tavolo tecnico permanente per il turismo"
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi, coadiuvato dall'assessore al turismo Angelo Biondi, ha dato seguito agli incontri ed ai colloqui avuti nelle ultime settimane con diversi importanti attori del comparto turistico operanti nella provincia di Agrigento. D'Orsi ha infatti promosso un incontro, per giovedì 1 dicembre, per istituire un Tavolo tecnico permanente per il turismo attraverso il quale affrontare le urgenti questioni del comparto, e pianificare e programmare le strategie a breve, medio e lungo periodo per un efficace rilancio dell'intero settore.
"Questa iniziativa - dichiara l'assessore Biondi - parte dal convincimento che, oggi più che mai, è necessario un confronto e una collaborazione continua fra tutti i principali attori interessati allo sviluppo turistico del territorio agrigentino. Le strategie e le iniziative individuali o di singoli Enti, aggregazioni e categorie non hanno dato i risultati sperati. Il comparto è in crisi. All'aumento pur considerevole dei posti letto, della qualità delle strutture ricettive e dei servizi, non ha fatto seguito un incremento soddisfacente dei flussi turistici. Il territorio agrigentino, resta una metà poco gettonata da viaggiatori e tour operator ed è caratterizzato da una permanenza media molto bassa, specialmente nei lunghi mesi di bassa stagione".
"In questo momento di grave crisi economica che investe sia gli Enti locali che le imprese private - aggiunge il Presidente Eugenio D'Orsi - si rende indispensabile utilizzare al meglio le poche risorse finanziarie disponibili. Sarà compito del tavolo condividere ed indicare le azioni e le iniziative ritenute più utili a rendere appetibile e competitiva l'offerta turistica dell'intera provincia agrigentina."
Il Tavolo, che sarà formato dai rappresentanti dei principali organismi del settore, mira a colmare quel difetto di comunicazione, di ascolto e reciproca collaborazione fra pubblico e privato, singole aziende, aggregazioni territoriali, istituzioni di vario livello, consorzi ed associazioni di categoria.
Assoluzione Guarraci: "Manipolato il mio computer"
Scritto da Diego Romeo Cronaca mercoledì, novembre 23rd, 2011
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Finalmente le assoluzioni fanno più rumore delle condanne e sollevano il coperchio di pentole sempre in ebollizione E' il caso dell'assoluzione "per non aver commesso il fatto" di Orazio Guarraci che stamane ha convocato una conferenza stampa per chiarire attraverso documenti utilizzati nel processo tutto l'iter di circa sette anni di accuse. Infatti in concomitanza della conferenza stampa di Guarraci, il suo difensore, l'avv. Gibilaro ha inviato una precisazione molto caustica sul ruolo svolto dal suo collega Giuseppe Arnone: "Innanzi tutto non è vero che nel computer del dott. Guarraci sequestrato da agenti della polizia di Porto Empedocle sia stato trovato l'integrale volantino, ne tantomeno il file che ha generato tale volantino; come non è assolutamente vero che questo difensore abbia ventilato l'ipotesi, per quanto legittimamente avrebbe potuto, che gli stessi agenti di polizia in servizio in quel periodo nel commissariato di Porto Empedocle, abbiano dolosamente manomesso il computer del dott. Guarraci per determinare la prova. Anzi, sono stati propri tali agenti, sentiti nel corso del giudizio di primo grado che, correttamente, hanno affermato che seppur abbiano operato sul computer del dott. Guarraci sotto la guida del commissario, non certo estraneo, né per amicizia né per frequentazione con lo stesso ex sindaco Ferrara, hanno operato tali controlli solamente in orari diurni, non riuscendo così a giustificare come mai dalla stessa perizia effettuata dal P.M. emergessero numerosissimi accessi effettuati in orari notturni. Sicché nessun rimprovero né alcuna adombrata attività calunniatoria può essere quindi mossa agli agenti di polizia, che invece hanno correttamente operato testimoniando un fatto che, certamente, non si poneva a vantaggio della pubblica accusa. Né, ancor meno, questa difesa ha mai insinuato davanti ai giudici di appello, il dubbio che gli stessi agenti abbiano dolosamente operato sul computer del dott. Guarraci, come sembra adombrarsi nella dichiarazione dell'Avv. Arnone." Guarraci, nella sua conferenza stampa ha mostrato ai giornalisti un faldone di atti processuali che testimoniano le ragioni di questa assoluzione e racconta la sua vicenda lunga e tormentosa. Tutto comincia da un volantino distribuito a ridosso della campagna elettorale per le amministrative di Porto Empedocle e che in seguito si complica con lettere anonime e col sequestro di un computer mirante a provare ben altro. "Mi sono accorto scorrendo la perizia - ci dice Guarraci - che c'erano dei file dopo il sequestro e mi sono iniziato a preoccupare. Il mio avvocato ha chiesto al giudice di fare una perizia suppletiva per verificare se effettivamente ci fossero file dopo il sequestro. Il perito, nella sua relazione scrive che sono stati trovati 2560 nuovi file in data 23 giugno quindi in data dalla notte all'indomani e poi 30 giugno e 1 luglio. Sono file che dimostrano che il computer è stato manipolato, però i file non dimostrano l'inserimento della lettera e tra questi file riscontrano un frammento della lettera, e questo è un altro fatto inquietante, della lettera diffamatoria a Paolo Ferrara ma non trovano il file che ha creato la lettera. Nel mio computer non è stata mai trovata traccia di nulla. In primo grado sono stato condannato perché hanno trovato nel computer quel frammento di lettera. Non valutando il fatto grave che ignoti nottetempo all'interno del commissariato avevano manipolato il mio computer. Con l'appello, la seconda sezione della Corte d'appello di Palermo, l'avv. Gibilaro con molta naturalezza non solo è riuscito a dimostrare che c'è un fatto di nullità perché nell'atto del conferimento dell'incarico, si ammoniva il perito di avvisare prima di iniziare l'operazione peritale l'indagato e il difensore dell'indagato per rispettare il concetto del giusto processo. Questo non è stato fatto. Il mio difensore ha dimostrato l'inutilizzabilità della prova per quanto riguarda la forma, e nullità della prova perché sono stati modificati stato e luoghi del mio computer poi ha dimostrato che c'è un atto doloso da parte di ignoti che si sono intrufolati nottetempo per scopi non leciti. Oggi finalmente tutto questo è stato recepito e si è pervenuti all'assoluzione per non aver commesso il fatto del reato di diffamazione a mezzo stampa contro il sindaco Ferrara".
Provincia: allo studio tavolo tecnico permanente per turismo
Nascerà ad Agrigento un tavolo tecnico permanente per il turismo attraverso il quale affrontare le urgenti questioni del comparto, e pianificare e programmare le strategie a breve, medio e lungo periodo per un efficace rilancio dell'intero settore. "Questa iniziativa - dichiara l'assessore provinciale al Turismo, Angelo Biondi - parte dal convincimento che, oggi più che mai, è necessario un confronto e una collaborazione continua fra tutti i principali attori interessati allo sviluppo turistico del territorio agrigentino". "Le strategie e le iniziative individuali o di singoli Enti, aggregazioni e categorie - spiega - non hanno dato i risultati sperati. Il comparto è in crisi. All'aumento pur considerevole dei posti letto, della qualità delle strutture ricettive e dei servizi, non ha fatto seguito un incremento soddisfacente dei flussi turistici. Il territorio agrigentino resta una meta poco gettonata da viaggiatori e tour operator ed è caratterizzato da una permanenza media molto bassa, specialmente nei lunghi mesi di bassa stagione". "In questo momento di grave crisi economica che investe sia gli Enti locali che le imprese private - aggiunge il presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi - si rende indispensabile utilizzare al meglio le poche risorse finanziarie disponibili. Sarà compito del tavolo condividere ed indicare le azioni e le iniziative ritenute più utili a rendere appetibile e competitiva l'offerta turistica dell'intera provincia agrigentina".
Sicilia24h
Provincia: prende vita l'idea del "Tavolo tecnico permanente per il turismo"
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi, coadiuvato dall'assessore al turismo Angelo Biondi, ha dato seguito agli incontri ed ai colloqui avuti nelle ultime settimane con diversi importanti attori del comparto turistico operanti nella provincia di Agrigento. D'Orsi ha infatti promosso un incontro, per giovedì 1 dicembre, per istituire un Tavolo tecnico permanente per il turismo attraverso il quale affrontare le urgenti questioni del comparto, e pianificare e programmare le strategie a breve, medio e lungo periodo per un efficace rilancio dell'intero settore.
"Questa iniziativa - dichiara l'assessore Biondi - parte dal convincimento che, oggi più che mai, è necessario un confronto e una collaborazione continua fra tutti i principali attori interessati allo sviluppo turistico del territorio agrigentino. Le strategie e le iniziative individuali o di singoli Enti, aggregazioni e categorie non hanno dato i risultati sperati. Il comparto è in crisi. All'aumento pur considerevole dei posti letto, della qualità delle strutture ricettive e dei servizi, non ha fatto seguito un incremento soddisfacente dei flussi turistici. Il territorio agrigentino, resta una metà poco gettonata da viaggiatori e tour operator ed è caratterizzato da una permanenza media molto bassa, specialmente nei lunghi mesi di bassa stagione".
"In questo momento di grave crisi economica che investe sia gli Enti locali che le imprese private - aggiunge il Presidente Eugenio D'Orsi - si rende indispensabile utilizzare al meglio le poche risorse finanziarie disponibili. Sarà compito del tavolo condividere ed indicare le azioni e le iniziative ritenute più utili a rendere appetibile e competitiva l'offerta turistica dell'intera provincia agrigentina."
Il Tavolo, che sarà formato dai rappresentanti dei principali organismi del settore, mira a colmare quel difetto di comunicazione, di ascolto e reciproca collaborazione fra pubblico e privato, singole aziende, aggregazioni territoriali, istituzioni di vario livello, consorzi ed associazioni di categoria.
Lavalledeitempli
Assoluzione Guarraci - Risponde ad Arnone l'Avv. Francesco Gibilaro
Agrigento - Prendo atto, mio malgrado, delle dichiarazioni rese alla stampa dal collega Avv. Giuseppe Arnone, in merito all'assoluzione del Dott. Orazio Guarraci in appello, accusato, ingiustamente, di avere diffamato mediante uno scritto anonimo l'ex sindaco di Porto Empedocle Paolo Ferrara.
Di solito non è mio costume commentare le sentenze di assoluzione o di condanna, ne tramite queste cercare una surrettizia pubblicità delle mia attività professionale, ritenendo che la funzione di avvocato imponga un opportuno riserbo, sia nell'interesse del cliente che della stessa Giustizia.
Nondimeno le dichiarazioni rese dal collega Arnone, che certamente è un valente professionista, impongono opportune precisazioni.
Innanzi tutto non è vero che nel computer del Dott. Guarraci sequestrato da agenti della polizia di Porto Empedocle sia stato trovato l'integrale volantino, ne tantomeno il file che ha generato tale volantino; come non è assolutamente vero che questo difensore abbia ventilato l'ipotesi, per quanto legittimamente avrebbe potuto, che gli stessi agenti di polizia in servizio in quel periodo nel commissariato di Porto Empedocle, abbiano dolosamente manomesso il computer del dott. Guarraci per determinare la prova.
Anzi, sono stati propri tali agenti, sentiti nel corso del giudizio di primo grado che, correttamente, hanno affermato che seppur abbiano operato sul computer del dott. Guarraci sotto la guida del commissario, non certo estraneo, né per amicizia né per frequentazione con lo stesso ex sindaco Ferrara, hanno operato tali controlli solamente in orari diurni, non riuscendo così a giustificare come mai dalla stessa perizia effettuata dal P.M. emergessero numerosissimi accessi effettuati in orari notturni. Sicché nessun rimprovero né alcuna adombrata attività calunniatoria può essere quindi mossa agli agenti di polizia, che invece hanno correttamente operato testimoniando un fatto che, certamente, non si poneva a vantaggio della pubblica accusa.
Né, ancor meno, questa difesa ha mai insinuato davanti ai giudici di appello, il dubbio che gli stessi agenti abbiano dolosamente operato sul computer del dott. Guarraci, come sembra adombrarsi nella dichiarazione dell'Avv. Arnone.
Quanto poi alle argomentazioni utilizzate dalla difesa per dimostrare l'innocenza del Dott. Guarraci, che il collega Arnone definisce "ridicole", simile commento non meriterebbe particolare attenzione, se non fosse che le stesse argomentazioni, per quanto definite ridicole, sono state integralmente accolte dai giudici della Corte di appello che hanno ribaltato la sentenza di primo grado.
Certo è che tutte le sentenze meritano rispetto, sia quelle favorevoli che quelle contrarie e che, ogni difensore, deve essere in grado, con tratto e stile, di accettare il responso del giudice, come è che altrettanto certo che una sentenza, che si ritiene ingiusta, vada semplicemente - se si è in grado - impugnata.
Porgiamo quindi ogni augurio per il preannunziato ricorso per cassazione anticipato dal valente Collega.
Avv. Francesco Gibilaro
Il consigliere Carmelo Avarello incontra i cittadini del collegio di Licata
Il consigliere provinciale Carmelo Avarello di "Sinistra Ecologia Libertà" Venerdì 25 novembre alle ore 18,00 a Ravanusa, presso il "B&B Tiffany" in contrada Monterosso S.P.6, incontra i cittadini del collegio di Licata e presenta il resoconto dell'attività svolta in qualità di consigliere della Provincia Regionale di Agrigento.
"I cittadini sono oggi più sensibili alle problematiche della gestione politica perché hanno compreso seriamente l'urgenza e l'obbligo dei politici di spendersi per la collettività -ha dichiarato Avarello- secondo il principio che buona politica è quella di chi sta vicino alla gente e ad essa dà conto del proprio operato".
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Provincia: prende vita l'idea del "Tavolo tecnico permanente per il turismo"
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi, coadiuvato dall'assessore al turismo Angelo Biondi, ha dato seguito agli incontri ed ai colloqui avuti nelle ultime settimane con diversi importanti attori del comparto turistico operanti nella provincia di Agrigento. D'Orsi ha infatti promosso un incontro, per giovedì 1 dicembre, per istituire un Tavolo tecnico permanente per il turismo attraverso il quale affrontare le urgenti questioni del comparto, e pianificare e programmare le strategie a breve, medio e lungo periodo per un efficace rilancio dell'intero settore.
"Questa iniziativa - dichiara l'assessore Biondi - parte dal convincimento che, oggi più che mai, è necessario un confronto e una collaborazione continua fra tutti i principali attori interessati allo sviluppo turistico del territorio agrigentino. Le strategie e le iniziative individuali o di singoli Enti, aggregazioni e categorie non hanno dato i risultati sperati. Il comparto è in crisi. All'aumento pur considerevole dei posti letto, della qualità delle strutture ricettive e dei servizi, non ha fatto seguito un incremento soddisfacente dei flussi turistici. Il territorio agrigentino, resta una metà poco gettonata da viaggiatori e tour operator ed è caratterizzato da una permanenza media molto bassa, specialmente nei lunghi mesi di bassa stagione". "In questo momento di grave crisi economica che investe sia gli Enti locali che le imprese private - aggiunge il Presidente Eugenio D'Orsi - si rende indispensabile utilizzare al meglio le poche risorse finanziarie disponibili. Sarà compito del tavolo condividere ed indicare le azioni e le iniziative ritenute più utili a rendere appetibile e competitiva l'offerta turistica dell'intera provincia agrigentina."
Il Tavolo, che sarà formato dai rappresentanti dei principali organismi del settore, mira a colmare quel difetto di comunicazione, di ascolto e reciproca collaborazione fra pubblico e privato, singole aziende, aggregazioni territoriali, istituzioni di vario livello, consorzi ed associazioni di categoria.
Infoagrigento
Provincia: prende vita l'idea del "Tavolo tecnico permanente per il turismo"
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi, coadiuvato dall'assessore al turismo Angelo Biondi, ha dato seguito agli incontri ed ai colloqui avuti nelle ultime settimane con diversi importanti attori del comparto turistico operanti nella provincia di Agrigento. D'Orsi ha infatti promosso un incontro, per giovedì 1 dicembre, per istituire un Tavolo tecnico permanente per il turismo attraverso il quale affrontare le urgenti questioni del comparto, e pianificare e programmare le strategie a breve, medio e lungo periodo per un efficace rilancio dell'intero settore.
"Questa iniziativa - dichiara l'assessore Biondi - parte dal convincimento che, oggi più che mai, è necessario un confronto e una collaborazione continua fra tutti i principali attori interessati allo sviluppo turistico del territorio agrigentino. Le strategie e le iniziative individuali o di singoli Enti, aggregazioni e categorie non hanno dato i risultati sperati. Il comparto è in crisi. All'aumento pur considerevole dei posti letto, della qualità delle strutture ricettive e dei servizi, non ha fatto seguito un incremento soddisfacente dei flussi turistici. Il territorio agrigentino, resta una metà poco gettonata da viaggiatori e tour operator ed è caratterizzato da una permanenza media molto bassa, specialmente nei lunghi mesi di bassa stagione".
"In questo momento di grave crisi economica che investe sia gli Enti locali che le imprese private - aggiunge il Presidente Eugenio D'Orsi - si rende indispensabile utilizzare al meglio le poche risorse finanziarie disponibili. Sarà compito del tavolo condividere ed indicare le azioni e le iniziative ritenute più utili a rendere appetibile e competitiva l'offerta turistica dell'intera provincia agrigentina."
Il Tavolo, che sarà formato dai rappresentanti dei principali organismi del settore, mira a colmare quel difetto di comunicazione, di ascolto e reciproca collaborazione fra pubblico e privato, singole aziende, aggregazioni territoriali, istituzioni di vario livello, consorzi ed associazioni di categoria.
Le palme di D'Orsi in onda su Italia1, il presidente 'azzannato' dalle Iene
E' andato in onda nella puntata delle Iene di ieri sera, su Italia 1, il servizio sulle palme del presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi, "azzannato" da Giulio Golia ad Agrigento.
Si è discusso delle quaranta palme, "sono trenta" dice D'Orsi, che erano destinate al verde pubblico provinciale e sono finite invece nella villa del presidente D'Orsi che a gennaio sarà processato anche per questo in seguito a un'inchiesta della Guardia di Finanza. Ecco uno stralcio del video delle iene.