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Rassegna stampa del 29 novembre 2011

 

 GIORNALE DI SICILIA
 

ATO AG2. Il commissario Teresa Restivo proporrà la stipula di un contratto con la Catanzaro per la gestione della discarica
Emergenza rifiuti, stamattina alla Gesa il Cda dei sindaci soci
Annamaria Martorana
Nuova assemblea questa mattina, dei sindaci soci all'Ato Gesa 2 Agrigento su convocazione del commissario liquidatore Teresa Restivo mentre si avvicina la data che la ditta Catanzaro ha designato per la chiusura della discarica, cosa che se attuata, lascerebbe 19 comuni invasi dalla spazzatura. E sempre Catanzaro ha fatto notificare nei giorni scorsi alla Gesa, altri due decreti ingiuntivi che si sommano agli altri sei precedentemente spediti per chiedere il pagamento immediato delle somme arretrate. Ai decreti, si sono opposti i legali della società, impedendo di fatto, di lasciare la Gesa senza un centesimo per pagare spese vive, stipendi agli impiegati, imprese e tutti gli altri creditori che hanno accettato, nei mesi scorsi, il piano di rientro e che stanno portando pazienza in considerazione della gravità della situazione. Stamattina sarà proposto ai sindaci di firmare un contratto con la ditta Catanzaro, per il proseguimento del conferimento in discarica dei rifiuti provenienti dai loro centri abitati. Attualmente infatti si opera in una sorta di regime di monopolio essendo quella di Siculiana, l'unica discarica sul territorio dove si possono conferire i rifiuti. Ma sull'attuale gestione della società d'ambito, alla quale è difficile contestare qualcosa, non foss'altro per la oculare la professionalità con cui la Restivo sta gestendo emergenza dopo emergenza, si l'arrivo di novità non rassicuranti. Alcuni sindaci soci, sembrano pronti alla mozione di sfiducia contro Teresa Restivo colpevole non si capisce di cosa, per fare posto ad altri di bacchetta magica e faranno materializzare milioni di euro a giorni alterni. E quando si parla di altri, si parla di qualcuno che ha già il presidente di Gesa in passat con i risultati e i conti in rosso che parlano da soli. (*AMM*)
 

OPERATORI ECOLOGICI
Sarà pagato lo stipendio di ottobre
Saranno pagati a giorni gli stipendi relativi al mese di ottobre degli operatori ecologici dì
Gesa. Il commissario Restivo ha infatti versato i milione e 300mila euro alle imprese che riceveranno a breve anche altre somme visto che sono in entrata, nelle casse della società, liquidità provenienti da alcuni dei comuni debitori come Raffadali, Porto Empedocle, Favara, Realmonte e San Giovanni Gemini. Rientra dunque la preoccupazione per i netturbini che in questi mesi hanno ricevuto puntualmente le loro spettanze. «Stiamo cercando di recuperare tutti i crediti che abbiamo con i comuni - ribadisce la Restivo - per far fronte ai nostri debiti. Ci aspettiamo da tutti collaborazione e senso di responsabilità comune che da qualche parte sta venendo a mancare». (*AMM*)
 

 

Alla Provincia si  è dimesso Crapanzano
Paolo Picone
 Dimissioni di difficile interpretazione quelle presentate da Calogero Crapanzano, che ha lasciato la carica di assessore provinciale. Il medico favarese, nominato nel mese di febbraio quando si era insediata la giunta tecnica, nominata dal presidente Eugenio D'Orsi, è un esponente del Mpa e
si richiama alle posizioni di Giancarlo Granata. La scorsa settimana, ma la notizia è stata diffusa dallo stesso Crapanzano ieri mattina, l'ex assessore ha presentato la lettera di dimissioni. «Considerato il sopraggiungere di imprevisti impegni di natura professionale e ritenendo che sono venute meno le condizioni per cui risulta giustificata la mia presenza in qualità di assessore tecnico - si legge in una nota - comunico di avere rassegnato le dimissioni dalla carica di assessore provinciale della giunta presieduta da Eugenio D'Orsi. Ringrazio infine, il mio gruppo politico di riferimento e quanti altri mi hanno accordato la loro fiducia - conclude Crapanzano - permettendomi di essere stato utile al mio territorio ed ai cittadini tutti, facendo diventare ogni loro esigenza un problema da affrontare e risolvere». Dietro alle dimissioni però c'è un giallo. Pare che se non lo avesse fatto Crapanzano, sarebbe stato lo stesso presidente D'Orsi a dimissionarlo. Cosi come avvenuto in occasione della revoca dell'incarico all'Udc Giovanni Nocera. Ma cosa c'è dietro? Pare che Giancarlo Granata non abbia gradito che durante la visita a Canicattì del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, l'interlocutore del governatore è stato il sindaco Corbo e non lui che rappresenta il partito in città. Di qui la decisione di lasciare l'Mpa anche perché Corbo è in predicato di tornare nella casa del presidente Lombardo. Per Granata si prospetterebbe un futuro politico nell'Udc o nel Pdl. Ma ancora si tratta di ipotesi non confermate dall'interessato. Ma c'è di sicuro che con  questa mossa anche per il presidente D'Orsi è finita l'esperienza amministrativa della seconda gamba del Mpa, cioè il gruppo Granata che ha avuto fin dall'inizio della legislatura un proprio rappresentante in giunta. C'è poi la considerazione di Crapanzano che di lasciare per fare spazio alla giunta politica. Ma di rimpasto ancora non si parla. Granata dice: «È giusto che il dottore Crapanzano si sia dimesso perché da tecnico era stato nominato e quindi, essendoci la fase politica, non poteva restare». Politichese. Ma mentre D'Orsi attende il Partito democratico, oggi c'è un altro banco di prova per la maggioranza: l'approvazione in Consiglio provinciale degli equilibri di bilancio. Il consigliere vicino a Granata, Davide Gentile non sa se andare alla riunione, perché si sentirebbe a disagio. Al momento del voto  potrebbe essere già ratificato l'accordo tra il suo referente politico ed uno dei partiti tra Udc e Pdl, quindi il suo voto dovrebbe essere contrario. Nel dubbio, Gentile andrà alla seduta. (*PAPI*)
 

 

 

 

LA SICILIA
 

 

IL CASO. Sono visibili transitando dalla curva di Bonamorone.
Il direttore: «Erano in un vivaio di Racalmuto»
Palme secche al giardino botanico
FRANCESCO DI MARE
Le palme ad Agrigento, evidentemente, alla luce di quanto accade non hanno fortuna. Ci sono quelle grandi e secolari, attaccate spesso senza scampo dal famigerato punteruolo rosso, che tanto sta costando - sotto tutti i punti di vista - a Comuni e alla stessa Provincia regionale. Ci sono poi le palme più piccole, al centro della complessa vicenda giudiziaria che coinvolge - suo malgrado in primissima persona - il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, accusato dalla Procura della Repubblica di avere piantato in una sua proprietà alcuni esemplari, destinati invece a spazi pubblici. Ci sono poi altri piccoli esemplari decisamente sfortunati, di cui nessuno parla. Non sono attaccati da parassiti rossi e brutti, nè sono al centro di fatti di cronaca giudiziaria. Sono quelli piantati tempo fa all'interno del Giardino Botanico, gestito dalla Provincia regionale. Transitando lungo la curva nei pressi del cimitero di Bonamorone, prima di immettersi sulla lunga salita che conduce al Liceo Scientifico Leonardo, l'occhio non può non rivolgersi a quello che ad oggi è un cimitero di palme. Sono alte alcuni centimetri, ma a parte qualcuna che lotta per sopravvivere con grande coraggio, la maggioranza è ormai passata all'altro mondo. Gialle che più gialle non si potrebbe, rinsecchite per chissà quale motivo. Una tristezza indicibile, paragonata invece alle condizioni ottimali del resto delle specie esistenti nella struttura gestita dall'ente provinciale. Ieri mattina è stato indispensabile sentire il direttore del giardino, Piero Hamel, su cosa sia successo alle palme in questione. «Sono state piantate poco tempo fa e già all'inizio non erano in condizioni ottimali. Mi risulta arrivino da un vivaio di Racalmuto. Con le vicende di cui si parla in questi giorni non c'entrano niente - sottolinea Hamel - comunque, grazie per la segnalazione». Sarà stata la zona forse poco favorevole all'attecchimento di questa specie o sarà stato forse per qualche altro agente estraneo e nocivo, fatto sta che quelle piantine messe proprio lì, offrono davvero uno scenario desolante. Un vero peccato, pensando anche al fatto che queste palme avranno avuto anche un costo, magari irrisorio. Non resta dunque che attendere quali rimedi verranno decisi per salvare almeno quelle in lotta per sopravvivere alla «maledizione» delle palme agrigentine.
 

Polo universitario, ritorna il Luky Strike talented designer award
c.mi.) Gli studenti del Polo universitario di Agrigento sono stati coinvolti nel «Lucky Strike Talented Designer Award, contest di design ideato e organizzato dalla Raymond Loewy Foundation Italy» per stimolare e supportare la creatività degli studenti che stanno muovendo i primi passi nel settore. Il Lucky Strike Talented Designer Award assegnerà un premio di 20mila euro al vincitore, e altri 10.000 complessivi al secondo e al terzo classificato, per aiutarne l'avviamento alla carriera. Il concorso, giunto alla 7ª edizione, è rivolto a tutti gli studenti che abbiano concluso o siano in procinto di chiudere un corso di laurea o di post diploma in tutti i rami del design: industrial design, product design, grafica, moda, multimedia, comunicazione, ricerca. Per l'edizione 2011, saranno prese in esame le tesi discusse tra il 1 ottobre 2010 e il 1 ottobre 2011; il bando di concorso è scaricabile dal sito www.raymondloewyfoundation.it.
 

Provincia, un assessore lascia, tre sono pronti a entrare
L'assessore provinciale ai Lavori pubblici, isole ed aeroporto Calogero Crapanzano, 46 anni, di Favara, si é dimesso dalla carica. «Considerato il sopraggiungere di imprevisti impegni di natura professionale e ritenendo che sono venute meno le condizioni per cui risulta giustificata la mia presenza in qualità di assessore tecnico, comunico di avere rassegnato le dimissioni dalla carica di assessore provinciale della Giunta presieduta dal prof. Eugenio D'Orsi. Ringrazio infine, il mio gruppo politico di riferimento e quanti altri mi hanno accordato la loro fiducia, permettendomi di essere stato utile al mio territorio ed ai cittadini tutti, facendo diventare ogni loro esigenza un problema da affrontare e risolvere ». Crapanzano era diventato assessore lo scorso 1 febbraio quando D'Orsi varò la sua terza giunta che ci tenne a definire tecnica, anche se gli assessori vennero segnalati dai partiti: si trattò infatti di personalità non apertamente schierate con le formazioni politiche che in questi mesi hanno sostenuto la giunta provinciale, ma che comunque facevano riferimento a personaggi politici. Nella sostanza una giunta politica mimetizzata. Il posto di Crapanzano sarà preso da Calogero Morello, imprenditore di Naro, anch'egli naturalmente vicino alle posizioni dell'on. Giancarlo Granata e comunque del Mpa. Ma questa non dovrebbe essere l'unica novità in giunta: dovrebbero entrare anche i due assessori "politici" del Pd, Daniele Cammilleri e Piero Giglione, mentre in Consiglio provinciale - al posto di quest'ultimo - dovrebbe entrare il primo dei non eletto Maurizio Masone. Si completa in tal modo la definitiva connotazione ufficialmente politica della giunta D'Orsi, con una maggioranza che rispecchia quella che alla Regione sostiene il governatore Raffaele Lombardo, eccezion fatta per l'Udc che é uscita nei giorni scorsi (subito dopo la notizia relativa alle vicende giudiziarie del presidente) e che ha preso le distanze da D'Orsi.
 

 

Agrigentonotizie.it
 

Provincia regionale
Calogero Crapanzano abbandona la Giunta D'Orsi   
L'assessore provinciale ai Lavori pubblici Calogero Crapanzano ha presentato le proprie dimissioni dalla carica e l'ha fatto tramite un comunicato stampa nel quale motiva la sua scelta "considerato il sopraggiungere di imprevisti impegni di natura professionale e ritenuto che sono venute meno le condizioni per cui risulta giustificata la mia presenza in qualità di assessore tecnico".
"Ringrazio il mio gruppo politico di riferimento - ha aggiunto in conclusione - e quanti altri mi hanno accordato la loro fiducia, permettendomi di essere stato utile al mio territorio ed ai cittadini tutti, facendo diventare ogni loro esigenza un problema da affrontare e risolvere"
 

 agrigentooggi.it
 

Consiglio regionale Assostampa: riunione ad Agrigento il prossimo 5 dicembre
Solidarietà e vicinanza dell'Assostampa ai giornalisti della Provincia di Agrigento.
Il modo migliore per dimostrarla è venuto dalla Giunta esecutiva del Sindacato dei giornalisti, recentemente tenutasi., sfociata nella decisone di celebrare l'Assemblea del Consiglio regionale ad Agrigento, il prossimo 5 dicembre.
La decisione di Giunta, presa all'unanimità, ha voluto essere un preciso segnale di vicinanza al colleghi dell'Ufficio Stampa dell'Amministrazione Provinciale di Agrigento, Angelo Palillo, Vittorio Alfieri e Salvo Greci, impegnati in una seria vertenza di lavoro con la loro Amministrazione. La causa da loro intentata, infatti, è stata spostata dal 5 dicembre 2011 al prossimo gennaio 2012.
Lo scorso 18 novembre, il Segretario regionale Alberto Cicero e il Commissario provinciale di Agrigento, Nuccio Carrara, hanno avuto un primo incontro interlocutorio con i vertici dell'Asp di Agrigento per la definizione delle problematiche connesse all'Ufficio Stampa dell'Azienda sanitaria e per procedere all'applicazione del contratto giornalistico al capo Ufficio Stampa dell'Asp, Leonardo Guida, anch'egli fatto oggetto di attacchi e di tentativo di isolamento da parte dell'Amministrazione sanitaria agrigentina.


Agrigentoflash.it
Provincia, Crapanzano si è dimesso da assessore
Si è dimesso l'assessore provinciale Calogero Crapanzano. Ha affidato ad una nota le motivazioni della sua decisione. "Considerato il sopraggiungere di imprevisti impegni di natura professionale e ritenendo che sono venute meno le condizioni per cui risulta giustificata la mia presenza in qualità di Assessore tecnico, comunico di avere rassegnato le dimissioni dalla carica di Assessore Provinciale della Giunta presieduta dal Prof. Eugenio D'Orsi. Ringrazio infine, il mio gruppo politico di riferimento e quanti altri mi hanno accordato la loro fiducia, permettendomi di essere stato utile al mio territorio ed ai cittadini tutti, facendo diventare ogni loro esigenza un problema da affrontare e risolvere".
 

 

canicattiweb.com
 

Provincia di Agrigento, Calogero Crapanzano si è dimesso da assessore
 

Si è dimesso l'assessore provinciale Calogero Crapanzano. Ha ffidato ad una nota le motivazioni della sua decisione. "Considerato il sopraggiungere di imprevisti impegni di natura professionale e ritenendo che sono venute meno le condizioni per cui risulta giustificata la mia presenza in qualità di Assessore tecnico, comunico di avere rassegnato le dimissioni dalla carica di Assessore Provinciale della Giunta presieduta dal Prof. Eugenio D'Orsi. Ringrazio infine, il mio gruppo politico di riferimento e quanti altri mi hanno accordato la loro fiducia, permettendomi di essere stato utile al mio territorio ed ai cittadini tutti, facendo diventare ogni loro esigenza un problema da affrontare e risolvere".
 

Grandangoloagrigento
 

Provincia: si dimette l'assessore Crapanzano
L'assessore provinciale ai Lavori pubblici Calogero Crapanzano ha presentato le proprie dimissioni dalla carica e l'ha fatto tramite un comunicato stampa nel quale motiva la sua scelta "considerato il sopraggiungere di imprevisti impegni di natura professionale e ritenuto che sono venute meno le condizioni per cui risulta giustificata la mia presenza in qualità di assessore tecnico".
"Ringrazio il mio gruppo politico di riferimento - ha aggiunto in conclusione - e quanti altri mi hanno accordato la loro fiducia, permettendomi di essere stato utile al mio territorio ed ai cittadini tutti, facendo diventare ogni loro esigenza un problema da affrontare e risolvere".
 

 


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