DI SICILIA
I soldi della Regione non bastano
Rifiuti, continua l'emergenza
Annamaria Martorana
Nemmeno oggi si potrà riprendere con la raccolta dei rifiuti perchè le notizie in qualche modo rassicuranti di due giorni addietro, sono state rese vane dalla decisione della Regione di prevedere il pagamento soltanto di 3 tre milioni e 100 mila euro alla Gesa a fronte dei 4 di cui si era parlato. In questo modo, non essendoci soldi sufficienti da girare alle imprese, non possono essere pagati stipendi e tredicesime, tantomeno gli altri creditori. Ieri mattina, appresa la notizia, il commissario di Gesa Teresa Restivo è nuovamente partita per Palermo dove ha cercato un incontro al Dipartimento regionale per l'emergenza rifiuti per avere chiarimenti e spiegazioni sulla questione economica. E da Palermo nel pomeriggio è arrivata la conferma della disponibilità quasi immediata di 3 milioni ce 100 mila euro che sommati ai 500 mila euro ottenuti ancora una volta dall'Aipa quali anticipazioni e ai soldi che, si spera, arriveranno dai Comuni, potranno servire a tamponare la situazione. E ieri, nei corridoi alla società d'ambito e nelle sedi delle imprese, si è registrata la delusione degli operatori ecologici e degli Stessi imprenditori che avevano riposto le proprie speranze per far riprendere la raccolta, proprio nelle aperture di credito fornite dalla regione e dai sindaci soci che solo alla convocazione della Restivo. Gli altri, evidentemente, avevano altro da fare mentre i loro comuni sono ormai invasi dalla spazzatura. Spazzatura, che se la situazione non si risolverà nelle prossime ore, finirà con il lasciare Agrigento e gli altri centri, sommersi dai rifiuti, Il commissario Restivo, ha convocato per questa mattina alle 10 i titolari e i rappresentanti delle imprese per spiegare loro le modalità del piano di ripartizione delle somme a disposizione. «Ovviamente - ribadisce - ognuno di loro si assumerà la responsabilità delle conseguenze di non accettare i nostri pagamenti. Se qualcuno farà saltare il banco senza considerare che non ci sono soldi sufficienti per andare a saldo dei crediti, dovrà spiegarlo ai netturbini e ai cittadini.
Intanto, il sindaco di Agrigento Marco Zambuto, che pure sta facendo fronte agli impegni economici presi nei giorni scorsi, torna ad intervenire su questa nuova emergenza rifiuti. «La situazione è gravissima - ha detto - e la Regione non può continuare ad avere con questo Ato un atteggiamento spesso ambiguo. Occorrono soldi e occorrono subito. Inoltre, non riusciamo a capire perché la Regione si ostini a tenere in piedi gli Ato siciliani, organismi costosi ed inefficienti che provocano questi risultati. Da parte nostra continuiamo ad insistere perché il servizio di raccolta dei rifiuti torni ai comuni seppure con delle importanti modifiche che evitino la carenza di liquidità con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.
Il 31 dicembre scade la proroga.
Il servizio rimane alle imprese
Fine anno all'insegna dell'incertezza nel comparto rifiuti agrigentino. Il prossimo 31dicembre, scade infatti la seconda proroga concessa dalla Restivo alle imprese che lo scorso settembre non avevano presentato un'offerta economica per il nuovo bando definendola antieconomica. In attesa della redazione di un nuovo bando e dell'indizione e dell'espletamento di una nuova gara, si andrà nuovamente avanti in regime di proroga, cosa che inizialmente era stata contestata da
del settore voluta dal governo regionale, prevede la costituzione delle Srr, le società di raccolta rifiuti, costituzione di cui ormai non si parla neanche più considerando la scarsa partecipazioni ai tavoli tecnici convocati nei mesi scorsi dalla Restivo. Senza la proroga in sostanza, i19 comuni dell'Ato dovrebbero adesso fare i conti con la possibilità di un'emergenza senza precedenti. Adesso, alla luce della nuova situazione creatasi sul fronte delle liquidità, tutto
potrebbe prendere anche strade diverse. (AMM)
TERZO POLO «Posizione da valutare con serenità»
Cusumano rilancia Zambuto a Sindaco
il Partito democratico decide" di non decidere. Anche la prima riunione della direzione provinciale, convocata dal coordinatore Emilio Messana, non è servita a sciogliere i nodi della vicenda legata all'ingresso del Pd nella giunta del presidente della Provincia, Eugenio D' Orsi. Decisione rinviata al 30 dicembre, quando nei locali della federazione degli ex Democratici di sinistra ci sarà una nuova convocazione del direttivo. «In quella occasione - dice il coordinatore Messana - scioglieremo ogni dubbio sulla nostra partecipazione attiva». Quindi ancora il Pd attende e mette in stand by il presidente D'Orsi. Ed a proposito di Terzo polo interviene il commissario provinciale dell'Api, l'Alleanza per l'Italia, Nuccio Cusumano. «Le conclusioni del congresso regionale e provinciale di Fu e le dichiarazioni di sintesi dell' onorevole Luigi Gentile - dice Cosumano - costituiscono una seria base di partenza per l'organizzazione del Terzo polo in provincia di Agrigento ed in Sicilia. Il nostro auspicio - aggiunge il rappresentante dell'Api - è che si preceda con unità di intenti tra Api, Pli, Udc ed Mpa con la certezza che il presidente Lombardo interpreti fecondamene l'alleanza in tutte le province e sia garante del profilo plurale e alto del Terzo polo. Che non può non considerare una solida e chiara alleanza con il Pd nella linea del laboratorio regionale e di un autentico processo di innovazione programmatica e politica e non esclude una apertura a Grande sud di Miccichè e Cimino per un'ampia base politica ed elettorale che non può avere come ragione costitutiva l'archiviazione della candidatura di Marco Zambuto che essendo espressione dell'Udc, quindi partito di Terzo polo, va valutata pienamente con serenità e con la necessaria capacità di giudizio». (FAPI)
LA SICILIA
PROVINCIA REGIONALE
Migliorare l'osservatorio turistico
Migliorare l'attività dell'osservatorio turistico in provincia di Agrigento. Il turismo e la sua riqualificazione, a partire dal sistema di monitoraggio delle presenze, è stato affrontato ieri nel corso di una riunione convocata dall'assessore provinciale al turismo Angelo Biondi. All'incontro sono intervenuti i responsabili dei servizi statistici dei comuni di Sciacca, Agrigento e della Provincia regionale, il Direttore del Servizio Turistico Regionale Nuccio Catagnano ed il responsabile del Settore Turismo della Provincia Achille Contino. Nel corso della riunione si è deciso di agevolare, sarà questo l'impegno dei privati agrigentini, il servizio di coordinamento degli uffici di rilevamento turistico giungendo ad un migliore funzionamento dell'osservatorio turistico. In virtù di ciò nelle prossime settimane si terranno una serie di incontri con i funzionari per l' elaborazione di un software dedicato che sarà fornito alle strutture ricettive, in modo da poter disporre dei dati in tempo reale. Sono inoltre previsti dei momenti formativi rivolti agli addetti ai lavori, per sensibilizzarli sul ruolo primario della rilevazione turistica. L'iniziativa scaturisce dalla necessità di offrire un servizio essenziale agli operatori pubblici e privati, traendo benefici grazie alla tempestività delle rilevazioni statistiche. Sull'iniziativa l'assessore Biondi dichiara: "Sono convinto che, attraverso l'immediatezza dei dati, adeguatamente elaborati ed analizzati, si possano orientare le scelte di marketing e le strategie promozionali di tutti gli operatori del comparto, sia pubblici che privati. E' assolutamente prioritario - conclude - verificare con maggiore ufficialità i flussi e le tendenze turistiche sia in termini di presenze che di nazionalità, in modo da potere operare con campagne mirate che stimolino ulteriori segmenti turistici. L'obiettivo finale è quello di ottenere una piena utilizzazione delle strutture alberghiere ed extralberghiere della provincia".
DEBORAH ANNOLINO
APPELLO DEL VICEPRESIDENTE DELLA PROVINCIA
«Sosteniamo la modifica all'art. 36»
Sindaci, presidenti di provincia, sindacati e industriali: tutti uniti nella battaglia per
dare forza al disegno di legge approvato dall'Ars di modifica dell'articolo 36 dello Statuto speciale, all'esame del parlamento nazionale. E' l'appello lanciato dal Vice Presidente della Provincia di Agrigento, Paolo Ferrara, di Grande Sud, a sostegno della legge varata da sala d'Ercole, lo scorso 7 dicembre, di cui è stato è stato promotore il vice segretario nazionale e deputato regionale Michele Cimino. Con la legge cui si stabilisce che spetta alla Regione il gettito dell'imposta di produzione dei prodotti petroliferi. "Quello di Sala d'Ercole- sottolinea Ferrara- è solo il primo passo di un percorso che vedrà nel Parlamento l'atto conclusivo. E' lì che si giocherà la partita finale. Grazie
a questa legge-continua- viene ripristinato un principio secondo cui spetta alla nostra Regione percepire le imposte di produzione sui prodotti petroliferi raffinati in Sicilia, quasi il 41% dell'intera produzione italiana. In tal modo nelle casse regionale saranno incrementate qualcosa come sette
miliardi di euro all'anno che la Regione- ribadisce Paolo Ferrara- potrebbe mettere a disposizioni degli Enti Pubblici, Comuni e Province ,per lo sviluppo dei rispettivi territori. Da qui l'appello ai sindaci, ai presidenti di provincia, ma anche alle forze sociali, alle rappresentanze sindacali e produttive perché, superando gli steccati politici ed ideologici, al di là di appartenenze partitiche e politiche e fuori da campanilismi, venga sostenuta, al Parlamento nazionale, la legge di cui è primo firmatario Michele Cimino, attraverso una mobilitazione che passi per una capillare azione di sensibilizzazione sui cittadini e nei territori. E' fondamentale che il Parlamento nazionale accolga questa richiesta di modifica prima della fine della legislatura .Per parte mia - ribadisce Ferrara- mi appello alla vostra sensibilità nel sorreggere, altresì l'eventualità di sostenere quanto detto con forme estreme di protesta, come enunciato in questi giorni dall'on. Michele Cimino. Si auspica al contempo - conclude il vice presidente della Provincia- che i parlamentari nazionali eletti in Sicilia vigilino affinché l'iter dell'approvazione di questa legge sia portato a termine in tempi brevi. A.R.D.L.
POLO UNIVERSITARIO
Concluso il progetto
«Archeomed»
Si è conclusa la due giorni del progetto "Archeomed" finalizzato alla costituzione di una rete interattiva tra i maggiori siti archeologici del bacino del Mediterraneo. Il progetto , finanziato dall'unione Europea per un importo di 1. 350.073 euro, si origina da una partnership del Polo universitario agrigentino con l'università di Yarmouk Giordania, l'università palestinese Al Quds, la società Sudgestaid di Roma e l'associazione spagnola "Aldo". Tra gli obiettivi dell'iniziativa la
creazione di una piattaforma elettronica che permetterà ai partner di collaborare attraverso uno strumento di marketing territoriale. Ciò consentirà di visitare virtualmente alcuni siti archeologici dei Paesi coinvolti a cui si aggiunge la possibilità di accedere alle informazioni storico, culturali o di tipo turistico. Si procederà anche a vagliare la probabilità di estendere il distretto culturale ad altri Paesi del Mediteranno. Nel programma sono inclusi una serie di incontri con gli operatori turistici della Provincia, sopralluoghi nei siti archeologici e la visita di alcuni Comuni della provincia. Tra gli aderenti alla due giorni: Carmen Gasco Fortea dell'associazione Aido (Spagna); Ibrahim Buaemar della Al Quds università (Palestina); Alhusbani Abdelhakim, Alsaad Ziad e Zgibeh Abdelrahman della Yarmouk University (Giordania); Elisabetta Trenta della Sudgestaid SrL (Roma); Diego Ciocie della Sudgestaid SrL (Roma).
CHIARA MIROTTA
SOLE 24 ORE
Conferenza Stato - Città. Tre mesi in più
Rinvio dei bilanci per i comuni e le province
Gianni Trovati
Rinvio del termine per presentare i bilanci preventivi di Comuni e Province al 31marzo 2012, mini-sconto per gli enti fra 5 mila e 10mila abitanti sul Patto di stabilità di quest'anno e prima discussione dei nodi sollevati dall'Imu ridisegnata dal decreto «salva - italia». Sono gli ingredienti principali del menu offerto oggi sui tavoli della Conferenza Stato- Città. Salvo sorprese dell'ultim'ora, l'incontro dovrebbe rendere ufficiale il Dm del Viminale con il rinvio di tre mesi del termine entro cui sindaci e presidenti di Provincia dovranno presentare i bilanci preventivi del 2012 (si veda anche «Il Sole 24 Ore» del s dicembre). Anche quest'anno, insomma, la legge che impone di chiudere i preventivi entro la fine dell'anno precedente è destinata a restare confinata nella teoria, in cui è relegata dall'ondata di novità che continua ad arrivare a ogni fine d'anno, nonostante l'anticipo dei calendari "ufficiali' delle manovre all'europea, e che concederebbe pochi giorni a Comuni e Province per chiudere i conti. Quest'anno, tra l'altro, la definizione puntuale dei bilanci è resa tecnicamente impossibile anche dalla mancata definizione delle modalità di distribuzione del fondo di riequilibrio. Il decreto in materia, secondo i calendari circolati in maniera ufficiosa negli uffici governativi, dovrebbe essere varato intorno al 20 gennaio, anche perché nel frattempo occorre fare i conti con le novità portate dalla manovra Monti: il decreto che attende la conversione definitiva a Palazzo Madama, infatti, taglia di 1,45 miliardi il fondo di riequilibrio, fa confluire nel fondo anche la compartecipazione Iva che nel 2011 è stata distribuita in termini pro capite su base regionale, e stabilisce per ogni ente una riduzione modulata in base al gettito dell'Imu, per garantire l'applicazione delle clausole di salvaguardia che dovrebbero evitare perdite di entrate agli enti locali. In realtà, la partita appare ancoro lontana da una definizione: nella Conferenza di oggi, infatti, si tornerà a parlare anche della condivisione fra Comuni e amministrazione finanziaria dei database sulle basi imponibili dell'Imu, perché i sindaci temono che il gettito dell'imposta municipale stimato dalla, manovra sia troppo elevato, con il rischio che l'attuazione del nuovo sistema (con tanto di divisione a metà fra Stato e Comuni dell'Onu sugli immobili diversi dalla prima casa) apra nuovi buchi nei conti dei sindaci. Nel pacchetto dei provvedimenti sui tavoli della conferenza finisce anche un mini-sconto sul Patto di stabilità 2011 per i Comuni fra 5 mila e 10 mila abitanti. In pratica, a questi enti l'obiettivo di quest'anno non può chiedere più del 5,14°/o della spesa corrente, invece del 5,4% previsto dalle regole fissate lo scorso anno. Entro la fine di dicembre, inoltre, dovrebbe vedere la luce il provvedimento attuativo delle nuove regole sulla nomina dei revisori dei conti, scelti per estrazione in base alla "riforma"scritta nella manovra-bis di Ferragosto.
AGRIGENTO NOTIZIE.IT
Consiglio provinciale . Dibattito acceso sui precari
di Debora Randisi
Tensione e toni accessi alla seduta del Consiglio provinciale straordinario di questa sera. Presenti anche le delegazioni dei sindacati per un tema delicato: i lavoratori precari della Provincia. Sono 107 i dipendenti a tempo determinato le cui ore di lavoro sono state da poco portate da 18 a 24 dal presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi, oggi assente. Situazione destinata a mutare dal primo gennaio 2012, in quanto la Provincia è costretta ad attenersi alle direttive della Corte dei conti. Un problema, quello del precariato, che non è destinato a trovare una facile risoluzione, "perchè il problema è di natura legislativa", afferma l'assessore Volpe.
La Giunta ha deliberato, per tamponare l'emergenza precari ed evitare la strage del licenziamento, una proposta che ripristinerebbe, dal primo gennaio, le ore lavorative a 18 per un quinquennio, sperando che il disegno di modifica dell'articolo 9 della legge 24 avanzata da alcuni deputati regionali agrigentini all'Ars, quali Di Benedetto e Cimino, trovi attuazione e porti il piano di rientro a dieci anni.
Dopo l'intervento di Volpe, hanno suscitato l'applauso dei presenti le parole del consigliere del Pdl Lazzano. La sua proposta prevede un taglio lineare del 10 percento su tutti i capitoli del bilancio, a cominciare dal fondo di presidenza del presidente della Provincia. Ciò, secondo il consigliere, consentirebbe di garantire un numero di ore lavorative superiori alle 18. "Tutta demagogia", replica Volpe alla proposta di Lazzano.
Il problema, come ha poi sottolineato Guaraci, è che la Corte dei conti impone che la spesa del personale non superi il 40 percento della spesa corrente. Limite di gran lunga sforato e che ammonta al 55,2 percento. Ridurre il bilancio dunque non implica una riduzione della spesa del personale, "si potrebbe alzare la spesa corrente, in modo che conseguenzialmente si abbassi la percentuale del costo del personale avvicinandoci al 40 percento, ma questo non si può fare perchè il patto di stabilità ce lo vieta". Ripepe addossa la colpa al governo regionale che non affronta la situazione. Un dibattito che non è giunto a deliberazioni di nessun tipo, in quanto straordinario e aperto a tutti, ma finalizzato a mettere in tavola le proposte del Consiglio e della Giunta, cercando di capire in che modo la Provincia può muoversi per tamponare una situazione che dice di non poter risolvere in modo definitivo.
Agrigento | 20 Dic 2011 | 19:07
Progetto Archeomed, concluso il primo ciclo di incontri
Sono proseguiti nella giornata di martedì 20 dicembre, i lavori dello staff tecnico del progetto Archeomed, che in questa prima "due giorni" di lavori ha esaminato le ipotesi di direttrici di sviluppo del turismo archeologico nel Mediterraneo. Nel corso degli incontri e dei diversi confronti, unanimemente la Valle dei Templi è stata collocata in una posizione leader nel Mediterraneo. Nel corso dei lavori sono stati anche esaminati i diversi aspetti tecnici ed operativi connessi alla realizzazione delle diverse fasi del progetto, compresi gli aspetti riguardanti il coinvolgimento degli addetti del settore turistico e delle Istituzioni locali interessate.
Il Progetto "Archeomed" è stato finanziato dalla Comunità Europea in base ad una progettualità del Polo Universitario della Provincia di Agrigento con l' Università di Yarmouk Giordania; l'Università Palestinese Al Quds, la Società Sudgestaid di Roma e l'Associazione spagnola AlDO, e si propone di realizzare una sorta di piattaforma informatica comune attraverso la quale poter visitare virtualmente i siti archeologici di maggiore rilievo del Mediterraneo, con puntuali riferimenti anche per gli esercizi commerciali, i siti alberghieri ed i punti di interesse turistico. A queste prime due giornate di incontri hanno partecipato gli accademici: Carmen Gasco Fortea della prestigiosa Associazione Aido (Spagna); Ibrahim Buaemar, della Al Quds university (Palestina); Alhusbani Abdelhakim, Alsaad Ziad e Zgibeh Abdelrahman della Yarmouk University (Giordania); Elisabetta Trenta della Sudgestaid SrL (Roma); Diego Ciocie della Sudgestaid SrL(Roma). Agli incontri ha attivamente partecipato anche il presidente del Polo Universitario della Provincia di Agrigento Joseph Mifsud, il quale ha sottolineato l'importanza che la valorizzazione dei siti archeologici ed il potenziamento dei flussi turistici riveste per lo sviluppo del territorio e per la creazione di nuove opportunità di lavoro: in sintonia anche con i corsi di laurea già operativi presso il Polo agrigentino. I rappresentanti del progetto hanno incontrato anche il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi il quale ha sottolineato l'attenzione con la quale l'Ente Provincia segue ogni iniziativa, come il progetto Archeomed, che comunque possa costituire volano di sviluppo per la provincia di Agrigento.
Interruzione servizio raccolta rifiuti, interviene Raccuia
Il consigliere comunale Udc, Giuseppe Raccuia, esprimendo solidarietà agli operatori ecologici che in queste giornate hanno interrotto il servizio di raccolta dei rifiuti per avere riconosciuto il loro diritto allo stipendio, ha scritto una lettera al presidente del Consiglio comunale, chiedendo che venga riconosciuto il mancato servizio all'utenza secondo l'articolo 3 del nuovo regolamento Tia.
Il regolamento Tia prevede all'articolo 3 che: "Qualora nel corso dell'anno il servizio abbia a subire una interruzione temporanea per cause non dipendenti dall'utenza sia per cause organizzative, ovvero di forza maggiore, che per cause di sciopero o di agitazione e l'interruzione viene riconosciuta dal sindaco nella sua veste di autorità sanitaria locale, all'utente spetta una riduzione pari ad 1/365 sulla parte variabile della tariffa per ogni giorno di mancato servizio che verrà direttamente applicata nella bollettazione emessa per l'anno di riferimento".
Provincia regionale
Incontro per miglioramento servizio osservatorio turistico
Continua l'impegno portato avanti dall'assessore al Turismo, Angelo Biondi, in vista di un miglioramento del settore attraverso un dialogo con gli operatori. Ieri un'incontro con i responsabili dei servizi statistici dei Comuni di Sciacca, Agrigento e della Provincia regionale insieme al direttore del Servizio turistico regionale Nuccio Catagnano e al direttore del Settore turismo della Provincia, Achille Contino.
Fine dell'incontro: favorire il servizio di coordinamento degli uffici di rilevamento turistico e giungere a un ottimale funzionamento per migliorare l'attività dell'osservatorio turistico provinciale. Nelle prossime settimane si terranno una serie di incontri con i funzionari per la elaborazione di un software dedicato che sarà fornito alle strutture ricettive, in modo da poter disporre dei dati in tempo reale. Saranno previsti anche dei momenti formativi con gli operatori del settore per sensibilizzarli sul ruolo primario della rilevazione turistica. L'iniziativa scaturisce dalla necessità di offrire un servizi essenziale per gli operatori pubblici e privati che potranno trarre grandi benefici dalla tempestività delle rilevazioni statistiche. "Siamo convinti - ha dichiarato Biondi - che, attraverso la tempestività dei dati, adeguatamente elaborati ed analizzati, si possano orientare le scelte di marketing e le strategie promozionali di tutti gli operatori del comparto, sia pubblici che privati. E' assolutamente prioritario verificare i flussi e le tendenze turistiche sia in termini di presenze che di nazionalità, in modo da potere operare con campagne mirate per stimolare ulteriori segmenti turistici che consentano di arrivare ad una piena utilizzazione delle strutture alberghiere ed extralberghiere della provincia".
AGRIGENTO FLASH.IT
Università conclusa la seconda giornata di Archeomed
Sono proseguiti nella giornata di martedì 20 dicembre, i lavori dello staff tecnico del progetto ARCHEOMED, che in questa prima "due giorni" di lavori ha esaminato le ipotesi di direttrici di sviluppo del turismo archeologico nel Mediterraneo. Nel corso degli incontri e dei diversi confronti, unanimemente la Valle dei Templi è stata collocata in una posizione leader nel Mediterraneo. Nel corso dei lavori sono stati anche esaminati i diversi aspetti tecnici ed operativi connessi alla realizzazione delle diverse fasi del progetto, compresi gli aspetti riguardanti il coinvolgimento degli addetti del settore turistico e delle Istituzioni locali interessate. Il Progetto "Archeomed" è stato finanziato dalla Comunità Europea in base ad una progettualità del Polo Universitario della Provincia di Agrigento con l' Università di Yarmouk Giordania; l'Università Palestinese Al Quds, la Società Sudgestaid di Roma e l'Associazione spagnola AlDO, e si propone di realizzare una sorta di piattaforma informatica comune attraverso la quale poter visitare virtualmente i siti archeologici di maggiore rilievo del Mediterraneo, con puntuali riferimenti anche per gli esercizi commerciali, i siti alberghieri ed i punti di interesse turistico. A queste prime due giornate di incontri hanno partecipato gli accademici: Carmen Gasco Fortea della prestigiosa Associazione Aido (Spagna); Ibrahim Buaemar, della Al Quds university (Palestina); Alhusbani Abdelhakim, Alsaad Ziad e Zgibeh Abdelrahman della Yarmouk University (Giordania); Elisabetta Trenta della Sudgestaid SrL (Roma); Diego Ciocie della Sudgestaid SrL(Roma). Agli incontri ha attivamente partecipato anche il Presidente del Polo Universitario della Provincia di Agrigento Joseph Mifsud, il quale ha sottolineato l'importanza che la valorizzazione dei siti archeologici ed il potenziamento dei flussi turistici riveste per lo sviluppo del territorio e per la creazione di nuove opportunità di lavoro: in sintonia anche con i corsi di laurea già operativi presso il Polo agrigentino. I rappresentanti del progetto hanno incontrato anche il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi il quale ha sottolineato l'attenzione con la quale l'Ente Provincia segue ogni iniziativa, come il progetto ARCHEOMED, che comunque possa costituire volano di sviluppo per la provincia di Agrigento
Provincia, incontro sul turismo con i responsabili dei servizi statistici
L'Assessore al Turismo, Angelo Biondi, ha incontrato ieri, i responsabili dei servizi statistici dei Comuni di Sciacca, Agrigento e della Provincia regionale insieme al Direttore del Servizio Turistico Regionale Nuccio Catagnano e al Direttore del Settore Turismo della Provincia Achille Contino. L'incontro è servito per favorire, il servizio di coordinamento degli uffici di rilevamento turistico e giungere ad un ottimale funzionamento per migliorare l'attività dell'osservatorio turistico provinciale. Nelle prossime settimane si terranno una serie di incontri con i funzionari per la elaborazione di un software dedicato che sarà fornito alle strutture ricettive, in modo da poter disporre dei dati in tempo reale. Saranno previsti anche dei momenti formativi con gli operatori del settore per sensibilizzarli sul ruolo primario della rilevazione turistica. L'iniziativa scaturisce dalla necessità di offrire un servizi essenziale per gli operatori pubblici e privati che potranno trarre grandi benefici dalla tempestività delle rilevazioni statistiche. "Siamo convinti - ha dichiarato l'Assessore Biondi - che, attraverso la tempestività dei dati, adeguatamente elaborati ed analizzati, si possano orientare le scelte di marketing e le strategie promozionali di tutti gli operatori del comparto, sia pubblici che privati. E' assolutamente prioritario verificare i flussi e le tendenze turistiche sia in termini di presenze che di nazionalità, in modo da potere operare con campagne mirate per stimolare ulteriori segmenti turistici che consentano di arrivare ad una piena utilizzazione delle strutture alberghiere ed extralberghiere della provincia".
Natale, solidarietà sotto l'albero a Bivona
Presentato il progetto "Natale, solidarietà, sotto l'albero" dell'associazione culturale "Boccascena" di Bivona con il patrocinio dell'Assessorato alle Politiche sociali della Provincia regionale di Agrigento, in collaborazione con l'associazione "Non più soli" di Santo Stefano di Quisquina ed il Consiglio Pastorale di Bivona. Il progetto è finalizzato a favorire i processi di integrazione sociale ed apprendimento di oggetti diversamente abili, minori e giovani con disagio o con devianza sociale. Verranno realizzate infatti, iniziative culturali per coinvolgere queste persone. Il 25 dicembre in particolare, verrà messo in scena, alla Chiesa Madre del Comune di Bivona, il musical dal titolo "Sulla strada di Betlemme".
grandangolo.it
Provincia: tensione in Consiglio sui precari
Scritto da Redazione Cronaca, Politica martedì, dicembre 20th, 2011
Tensione e toni accessi alla seduta del Consiglio provinciale straordinario di questa sera. Presenti anche le delegazioni dei sindacati per un tema delicato: i lavoratori precari della Provincia. Sono 107 i dipendenti a tempo determinato le cui ore di lavoro sono state da poco portate da 18 a 24 dal presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi, oggi assente. Situazione destinata a mutare dal primo gennaio 2012, in quanto la Provincia è costretta ad attenersi alle direttive della Corte dei conti. Un problema, quello del precariato, che non è destinato a trovare una facile risoluzione, "perchè il problema è di natura legislativa", afferma l'assessore Volpe. La Giunta ha deliberato, per tamponare l'emergenza precari ed evitare la strage del licenziamento, una proposta che ripristinerebbe, dal primo gennaio, le ore lavorative a 18 per un quinquennio, sperando che il disegno di modifica dell'articolo 9 della legge 24 avanzata da alcuni deputati regionali agrigentini all'Ars, quali Di Benedetto e Cimino, trovi attuazione e porti il piano di rientro a dieci anni. Dopo l'intervento di Volpe, hanno suscitato l'applauso dei presenti le parole del consigliere del Pdl Lazzano. La sua proposta prevede un taglio lineare del 10 percento su tutti i capitoli del bilancio, a cominciare dal fondo di presidenza del presidente della Provincia. Ciò, secondo il consigliere, consentirebbe di garantire un numero di ore lavorative superiori alle 18. "Tutta demagogia", replica Volpe alla proposta di Lazzano. Il problema, come ha poi sottolineato Guaraci, è che la Corte dei conti impone che la spesa del personale non superi il 40 percento della spesa corrente. Limite di gran lunga sforato e che ammonta al 55,2 percento. Ridurre il bilancio dunque non implica una riduzione della spesa del personale, "si potrebbe alzare la spesa corrente, in modo che conseguenzialmente si abbassi la percentuale del costo del personale avvicinandoci al 40 percento, ma questo non si può fare perchè il patto di stabilità ce lo vieta". Ripepe addossa la colpa al governo regionale che non affronta la situazione. Un dibattito che non è giunto a deliberazioni di nessun tipo, in quanto straordinario e aperto a tutti, ma finalizzato a mettere in tavola le proposte del Consiglio e della Giunta, cercando di capire in che modo la Provincia può muoversi per tamponare una situazione che dice di non poter risolvere in modo definitivo.
Comunicalo.it
Turismo nell'Agrigentino, vertice con l'assessore Biondi
Mercoledì 21 Dicembre 2011 00:09
L'Assessore al Turismo, Angelo Biondi, ha incontrato ieri, i responsabili dei servizi statistici dei Comuni di Sciacca, Agrigento e della Provincia regionale insieme al Direttore del Servizio Turistico Regionale Nuccio Catagnano e al Direttore del Settore Turismo della Provincia Achille Contino.
L'incontro è servito per favorire, il servizio di coordinamento degli uffici di rilevamento turistico e giungere ad un ottimale funzionamento per migliorare l'attività dell'osservatorio turistico provinciale. Nelle prossime settimane si terranno una serie di incontri con i funzionari per la elaborazione di un software dedicato che sarà fornito alle strutture ricettive, in modo da poter disporre dei dati in tempo reale. Saranno previsti anche dei momenti formativi con gli operatori del settore per sensibilizzarli sul ruolo primario della rilevazione turistica.
L'iniziativa scaturisce dalla necessità di offrire un servizi essenziale per gli operatori pubblici e privati che potranno trarre grandi benefici dalla tempestività delle rilevazioni statistiche. "Siamo convinti - ha dichiarato l'Assessore Biondi - che, attraverso la tempestività dei dati, adeguatamente elaborati ed analizzati, si possano orientare le scelte di marketing e le strategie promozionali di tutti gli operatori del comparto, sia pubblici che privati. E' assolutamente prioritario verificare i flussi e le tendenze turistiche sia in termini di presenze che di nazionalità, in modo da potere operare con campagne mirate per stimolare ulteriori segmenti turistici che consentano di arrivare ad una piena utilizzazione delle strutture alberghiere ed extralberghiere della provincia".
Università Agrigento, prosegue progetto Archeomed
Scritto da comunicalo Martedì 20 Dicembre 2011 23:52
Sono proseguiti nella giornata di martedì 20 dicembre, i lavori dello staff tecnico del progetto ARCHEOMED, che in questa prima "due giorni" di lavori ha esaminato le ipotesi di direttrici di sviluppo del turismo archeologico nel Mediterraneo. Nel corso degli incontri e dei diversi confronti, unanimemente la Valle dei Templi è stata collocata in una posizione leader nel Mediterraneo.
Nel corso dei lavori sono stati anche esaminati i diversi aspetti tecnici ed operativi connessi alla realizzazione delle diverse fasi del progetto, compresi gli aspetti riguardanti il coinvolgimento degli addetti del settore turistico e delle Istituzioni locali interessate. Il Progetto "Archeomed" è stato finanziato dalla Comunità Europea in base ad una progettualità del Polo Universitario della Provincia di Agrigento con l' Università di Yarmouk Giordania; l'Università Palestinese Al Quds, la Società Sudgestaid di Roma e l'Associazione spagnola AlDO, e si propone di realizzare una sorta di piattaforma informatica comune attraverso la quale poter visitare virtualmente i siti archeologici di maggiore rilievo del Mediterraneo, con puntuali riferimenti anche per gli esercizi commerciali, i siti alberghieri ed i punti di interesse turistico.
Acqua pubblica in Sicilia, denuncia su mancato rispetto referendum
Martedì 20 Dicembre 2011 23:58
Acquainsicilia.org, Forum Siciliano dei Movimenti per l'acqua, denuncia all'opinione pubblica e principalmente ai cittadini e ai movimenti siciliani che da anni hanno lottato contro la privatizzazione dell'acqua in Sicilia, il mancato rispetto della volontà popolare da parte di tre dei nove AA. TT. OO. siciliani.
Infatti, la gestione del servizio idrico, in spregio alla volontà espressa dai cittadini, che con il referendum del 12 e 13 giugno avevano scelto la gestione pubblica, in Provincia di Catania è stata affidata a società per azioni di diritto privato mentre a Messina e Ragusa, ci si avvia velocemente alla stessa decisione.
Molti di questi stessi Sindaci e Amministratori sono gli stessi che appena un anno fa presentavano alla Regione un disegno di legge pubblicizzato come diretto alla gestione pubblica del servizio, ma che al suo interno non tanto stranamente prefigurava la gestione mediante società di capitali come soluzione possibile.
Denunciamo che l'affidamento cosiddetto "in house" (società di capitali a partecipazione pubblica) è un rimedio peggiore del male perché mette in mano alla casta dei politici un importante servizio pubblico e le relative risorse finanziarie con gli inadeguati strumenti del diritto privato.Questa forma di gestione che trasforma l'acqua in bene da vendere a scopo di lucro oltre a sottrarre la gestione al controllo democratico dei cittadini favorisce gli sprechi, i disservizi, le alte tariffe e non ultimo in ordine d'importanza il anche il malcostume.
Ancora una volta ci dissociamo da quei partiti politici e da quegli esponenti sindacali che dichiarandosi per l'acqua pubblica intestandosi la titolarità di "movimenti" operando unitamente e in stretta relazione con questi Sindaci nulla hanno fatto per evitare che si arrivasse a questo punto.
Questa identificazione ha avuto l'esito gattopardesco che era lecito attendersi e che in questo specifico caso ha abbattuto in una sola volta il voto referendario dei cittadini e le speranze di chi ritiene che in Sicilia si possa ancora lottare per il cambiamento.
Noi continueremo invece a essere al fianco di quegli Amministratori che, oltre a non consegnare le reti ai gestori privati, si adopereranno in maniera concreta e vera per fare uscire l'acqua dalla logica del profitto, e quindi anche contro le società a capitale pubblico.
Chiederemo con forza alla Conferenza dei Sindaci della Provincia Regionale di Catania di tornare sulle loro decisioni, e attiveremo un incontro urgente con i Presidenti del Presidente della Provincia di Messina e Ragusa per chiarire le nostre chiare posizioni in merito.
Infine Acquainsicilia.org - Forum siciliano dei Movimenti per l'Acqua, nel volere continuare a perseguire nonostante tutto, la possibilità di un cambiamento in questa regione, da subito in vista delle prossime Amministrative in Sicilia lancerà la campagna regionale "NON VOTATELI", rivolta a tutti i candidati che si sono o si saranno resi responsabili di queste scelte che vanno contro, la volontà popolare.
Il nostro sito sarà costantemente aggiornato su quanto avvenuto e sui Sindaci che mentre facevano deliberare dai Consigli comunali disegni di leggi d'iniziativa popolare per l'acqua pubblica (ma con l'opzione delle S.p.A.), hanno votato o avranno l'intenzione di farlo per la peggiore forma di gestione del Servizio Idrico Integrato, l'house.
Acquainsicilia.org - Forum Siciliano dei Movimenti per l'acqua
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All'Ars tagli da 4 milioni e mezzo
Diecimila euro all'anno in meno per ognuno dei 90 deputati, riduzione del budget destinato ai portaborse: ecco alcune misure della bozza di bilancio approvata dal Collegio dei questori
PALERMO. Diecimila euro all'anno in meno per ognuno dei 90 deputati, riduzione del budget destinato ai portaborse, tagli del 10% sulle spese discrezionali (manutenzione, pulizie e altro). Sono alcune delle misure contenute nella bozza di bilancio approvata dal Collegio dei questori dell'Ars e che oggi sarà sottoposta al Consiglio di presidenza. Il dettaglio sul Giornale di Sicilia in edicola.
Nel complesso, il taglio alla spese correnti è pari a 4,5 milioni di euro, un milione circa riguarda indennità e spettanze dei deputati. "In conformità con quanto già deliberato ed attuato in precedenza" i questori Baldo Gucciardi (Pd), Paolo Ruggirello (Mpa) e Giovanni Ardizzone (Udc) prevedono "una ulteriore riduzione con il ricorso alla gestione Consip per tutto ciò che concerne i servizi del Palazzo". Nel consiglio di presidenza di oggi, proporranno anche la rimodulazione dei servizi di call center riducendo nel triennio di oltre un milione di euro i costi complessivi. Per i deputati questori "questo bilancio rappresenta un segnale forte, ma non esaustivo, rispetto al clima di rigore ed austerità che è imposto dai tempi".