3/3/12
LA SICILIA
LICEO CLASSICO EMPEDOCLE
Lezioni di giornalismo volute dal presidente D'Orsi
La seconda lezione del corso di giornalismo Dai graffiti ad internet: le nuove frontiere dell'informazione' organizzato al liceo Classico 'Empedocle di Agrigento, ha avuto luogo nell'aula multimediale del Ginnasio di via Diodoro Siculo. in cattedra la giornalista televisiva Anna Rita Di Leo la quale ha incontrato la redazione composta dagli studenti dell'Empedocle. La giornalista ha parlato delle differenze nei linguaggi del giornalismo televisivo e del quotidiano.
Il corso nasce da una idea del Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi per avviare una fattiva collaborazione tra l'istituzione e la Scuola.
Questi i nomi degli studenti che partecipano al corso e che costituiscono la «redazione giornalistica del liceo classico Empedocle: Rita Daila Costa, Federica Arancio, Simona Marrale, Lade Cambino, Flavia Guarenti, Miriam Scalise, Martina Puccio, Maria Clara Boccadutri, Davide Lombardo, Luigi Moschiera, Alessandro Basta, Simona Lorenzano, Mario letto, Marcello Carapezza ed Adriana Russo.
L'ASSEMBLEA DEI SOCI DELL'ATO IDRICO NON HA APPROVATO IL PIANO DEGLI INVESTIMENTI DI GIRGENTI ACQUE.
A rischio la soluzione del problema della depurazione dei reflui
La mancata approvazione della modifica al piano degli investimenti di Girgenti Acque, in programma per l'assemblea dei soci di giovedì sera, pregiudicherà la soluzione al problema della depurazione ad Agrigento oppure no? L'interrogativo viene spontaneo ma non trova una risposta certa: da una parte, infatti, i tecnici dell'ato ritengono che tale approvazione sia propedeutica alla concessione del finanziamento, dall'altra il sindaco Marco Zambuto è certo che non ci saranno problemi di sorta. li fatto è che dal ministero del'Economia è stato chiesto che la variazione al piano (l'annullamento, come si sa, del completamento del depuratore del Villaggio Peruzzo e la realizzazione di una condotta che porti i reflui all'impianto di Sant'Anna) venisse portata all'approvazione dell'assemblea dei soci dell'ato, ma giovedì sera è mancato il numero legale per cui - come si sa- non si è potuto far altro al di fuori dell'approvazione del bilancio di previsione (che ammonta a poco più di 500 mila euro), Se davvero questo adempimento è propedeutico alla prosecuzione dell'iter che porta al finanziamento delle opere (non bisogna dimenticare che c'é anche la realizzazione del grande depuratore a Villaggio Mosè), la situazione si fa difficile, se non drammatica. L'assemblea, infatti, non riesce a riunirsi validamente a causa dell'ostruzionismo di alcuni sindaci e si creerebbe una imbarazzante situazione di impasse. A quel punto il Dipartimento dovrebbe nominare nuovamente un commissario per approvare la variazione, così come sarà obbligato a farlo prima o poi per l'approvazione della nuova struttura tariffaria.
Di parere opposto comunque, dicevamo, il sindaco di Agrigento. «Nella riunione che abbiamo già avuto - spiega - ci hanno approvato tutto. Tra l'altro non ci sono aumenti di spesa, anzi la realizzazione della condotta costerà notevolmente di meno rispetto al completamento del depuratore di Villaggio Peruzzo, Per quale motivo dovremmo aspettare la variazione al piano di investimenti? Sono certo che il 16 marzo il Cipe ci darà il finanziamento necessario (che dovrebbe aggirarsi sui 20 milioni di euro, ndr) e che potremo andare avanti per come abbiamo programmato di fare.
Intanto, a margine dell'assemblea di giovedì, c'è da registrare un'apertura del presidente dell'ato idrico nei confronti di quanti chiedono la revisione delle tariffe e la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato. «Nel rispetto della legge vigente - ha detto - siamo pronti ad accogliere qualsiasi suggerimento, per cui nei prossimi giorni aspettiamo proposte e suggerimenti che tuttavia, lo ripeto, rimangano nell'alveo delle attuali disposizioni vigenti». (SF)
GIORNALE DI SICILIA
Ato rifiuti, la Regione salda debiti
Per 13O milioni alle aziende private
PALERMO
La Regione abbatte una parte del maxi debito accumulato dai vecchi Ato rifiuti coni fornitori. E stata erogata la prima tranche da 130 milioni su un totale di un miliardo.
L'annuncio lo ha dato Enzo Emanuele, dirigente generale del dipartimento Rifiuti: «Su circa 1 miliardo di euro di debiti degli Ato rifiuti, abbiamo già liquidato ai privati circa 130 milioni, il 15% delle somme dovute». La situazione debitoria degli Ato è molto complessa. La maggior parte del
debito nasce dal fatto che i Comuni non hanno riscosso la Tarsu e dunque non hanno versato l'incasso agli Ato, che a loro volta non hanno pagato i fornitori e i gestori a cui avevano affidato il servizio di raccolta e smaltimento. »Il 50% dei debiti degli Ato - spiega Emanuele - sono nei confronti della Regione, stiamo dando priorità alle somme dovute ai privati». In estate, per due volte, la Regione ha tentato di accendere un mutuo da un miliardo per pagare i debiti. Ma in entrambi i casi la gara è andata deserta. A questo punto è cambiata la strategia: »Questa prima tranche - conclude Emanuele - è arrivata grazie a fondi della Regione. Stiamo poi completando una operazione finanziaria con Unicredit e Intesa per la metà del valore del debito, Il resto verrà coperto con altre operazioni».
La chiusura del debito dei vecchi Ato è fondamentale per accelerare la loro liquidazione e dare il via alla nuova gestione, applicando dunque la riforma varata nel 2010 e rimasta incompiuta.
GIA.PL
Provincia, il Consiglio si convocherà via email
Soddisfazione per l'approvazione alle modifiche al Regolamento per le adunanze e il funzionamento del Consiglio Provinciale e delle Commissioni Consiliari è stata espressa dal presidente del Consiglio Raimondo Buscemi. »Si tratta - ha dichiarato Buscemi - dì un passo importante e necessario per rendere il regolamento approvato nel 1994, compatibile con le innovazioni tecnologiche di questi anni che consentirà, tra l'altro, l'abbattimento dei costi
delle convocazioni delle sedute del Consiglio Provinciale. Concretamente, la possibilità di Convocare il Consiglio Provinciale attraverso la posta certificata, e-mail o sms porterà sicuramente, un risparmio di migliaia di euro ogni anno, mentre alcune norme saranno utili per un ottimale funzionamento e una migliore gestione degli uffici di Presidenza e dell'intero Consiglio. Tutto ciò in controtendenza rispetto ad una politica sempre più distante dai cittadini».
Consorzio «Tre Sorgenti»
Inchiesta a «macchia d'olio»
Si allarga a macchia d'olio l'inchiesta che il "Nucleo di Polizia Tributaria", sezione Finanza Pubblica del comando provinciale della Guardia di Finanza di Agrigento coordinato e diretto dal comandante, il colonnello Pasquale Porzio, sta compiendo da qualche settimana al consorzio promiscuo del "Tre Sorgenti" di Canicattì. Le fiamme gialle infatti proprio l'altra mattina per l'ennesima volta hanno varcato la soglia dell'ente acquedottistico la cui sede si trova ubicata in largo Verri puntando la loro attenzione in mo do particolare sui cosiddetti "piani di ripartizione" dell'acqua relativi all'anno 2010. In buona sostanza, i finanzieri, oltre a visionare le carte sul posto mentre altre verosimilmente sarebbero state fotocopiate e portate via, vogliono verificare la risorsa idrica di cui dispone il Tre Sorgenti alla quale si aggiungono i 20 litri secondo di "Siciliacque" e che successivamente viene distribuita agli enti ex consorziati che sono in tutto sei e cioè Canicattì, Racalmuto, Grotte, Campobello di Licata, Ravanusa e Licata mentre non figura nell'elenco Palma di Montechiaro in quanto la distribuzione interna ed esterna risulta essere pubblica e non privata, ovvero garantita da "Girgenti acque" nella qualità di gestore unico del servizio idrico integrato della provincia di Agrigento. Insomma, si arricchisce di nuovi elementi la verifica fiscale che le fiamme gialle stanno compiendo da quasi un mese al Ire Sorgenti e parallelamente anche alla sede della "Girgenti acque" e che vede i due enti in aperto contrasto per la nota vicenda legata alla consegna degli impianti a quest'ultimo. Nel corso delle precedenti" visite" intanto, la guardia di finanza hanno portato via i libri contabili, i registri IVA, le determine del segretario e di tutti gli altri funzionari, quelle del consiglio di amministrazione e dell'assemblea, tutti riconducibili all'anno 2010 e ritenuti di fondamentale importanza per l'attività d'indagine posta in essere. Pare anche che nel mirino dello speciale nucleo delle guardia di finanza, siano finiti anche i fascicoli del personale. Contestualmente, la verifica in corso anche alla sede del gestore del servizio idrico integrato della provincia di Agrigento, sarebbe da collegare all' acqua che la Girgenti acquisterebbe dal Ire Sorgenti. Tutto ruoterebbe verosimilmente al prezzo di vendita del prezioso liquido da parte del Tre Sorgenti alla Girgenti che, così come stabilito dalla Regione, è di 0,6353 euro a metro cubo mentre il gestore del servizio la farebbe pagare al cittadino utente con un utile di impresa che equivarrebbe quasi al doppio. Indubbiamente siamo solo all'inizio di questa inchiesta che potrebbe nel tempo, di certo non breve, considerata l'enorme mole di documenti visionati e portati via, portare a clamorosi ed interessanti sviluppi. (PIBA)
4/3/12
LA SICILIA
Lavoratori del Voltano
Salta il cda dell'Ato Idrico
Dovranno aspettare ancora gli otto dipendenti del consorzio del Voltano che devono transitare all'Ato idrico e, da qui, in quelli di Girgenti Acque dove troveranno utilizzazione. Il Consiglio di amministrazione dell'ambito che sovrintende al servizio di distribuzione dell'acqua ed alla depurazione dei reflui, infatti, ieri mattina non ha tenuto la preannunciata riunione nel corso della quale l'argomento di spicco all'ordine del giorno era proprio la sistemazione di questi lavoratori. Alcuni sindaci non si sono presentati, per cui è mancato il numero dei presenti che sarebbe stato necessario per dare validità alla seduta, per cui tutto è stato rinviato ad altra data. Non è la prima volta che l'assenza dei sindaci fa saltare la trattazione di argomenti che interessano gruppi ben precisi di lavoratori o anche la generalità della cittadinanza. L'esempio più clamoroso è la mancata presenza, per ben tre sedute consecutive, all'assemblea dei soci dell'ato idrico per l'approvazione della nuova struttura tariffaria elaborata da Girgenti Acque su mandato dello stesso ambito. il mancato disco verde per la nuova tariffa, unica per tutti i comuni in cui il servizio viene gestito da Girgenti Acque, determina che il gestore debba continuare ad applicare una tariffa diversa per ciascun comune, con la conseguenza che si verificano disparità di trattamento nell'ambito della stessa provincia dove gli utenti del capoluogo - è bene ricordarlo - continuano a pagare una delle tariffe più elevate d'italia (stabilita nel 2007 dal Comune, prima che il servizio venisse ceduto a Girgenti Acque).
PROVINCIA
Avviata la selezione per ottanta volontari
(cm.) Avviso pubblico per la selezione di 80 volontari appartenenti alle associazioni di volontariato di protezione civile per la partecipazione al corso di formazione «Primo soccorso e B.l.s.d». -
Il bando, pubblicato dalla Provincia di Agrigento, ha lo scopo di dotare i partecipanti delle conoscenze e delle competenze necessarie per svolgere le attività di prevenzione ed emergenza. Il percorso formativo, di 20 ore, sarà incentrato sugli elementi di base del primo soccorso, sulle nozioni di base di anatomia e fisiologia,sulle tecniche di rianimazione e defibrillazione. Possono aderire tutti i volontari che abbiamo compiuto il 180 anno di età e che abbiano i requisiti indicati dal bando. La domanda di ammissione dovrà essere inviata entro, e non oltre, il 19 marzo alla Provincia di Agrigento via Acrone n 25. Per avere ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.provincia.agrigentO.it o telefonare ai numeri 0922/159372; 0922/1593576. E anche possibile contattare i responsabili: dott. Tuttolomondo m.tuttolomondo@provincia.agrigento.it arch. Miccichè s.rnicciche@provincia.agrigento.it.
5/3/12
LA SICILIA
GIORNALISTI. Riunione ieri mattina al Palacongressi per affrontare vari temi
Un'Assostampa di squadra
La coesione della categoria dei giornalisti si manifesta in modo palese con la nuova segreteria dell'Assostampa, guidata da Stelio Zaccaria.
Il gran numero di giornalisti presenti alla riunione, che si è svolta ieri al Palacongressi, dimostra la nuova linfa, la nuova voglia di fare squadra, impressa dall'assemblea straordinaria dello scorso 15 gennaio. Ieri si è fatto il punto del lavoro svolto, a poco più di un mese e mezzo. Due sono le tappe più significative che hanno segnato il battesimo del nuovo corso della segreteria provinciale: l'incontro con il Presidente della Provincia e con il Commissario Straordinario dell'Asp n. I di Agrigento. In ambedue le circostanze sono state centrate le vicende relative agli uffici stampa.
In particolare, la vertenza apertasi con la Provincia regionale. La riunione di ieri è servita, soprattutto, a tracciare le prossime tappe. Obiettivo primario è la compattezza della categoria per rafforzare l'immagine professionale. In tal senso, il sindacato dei giornalisti chiederà un impegno straordinario e inflessibile per il rispetto delle norme deontologiche. Norme e comportamenti che devono rappresentare il vademecum da osservare in modo maniacale. L'Assostampa, anche con la collaborazione dell'Ordine dei Giornalisti, istituirà dei momenti di aggiornamenti e formativi.
"Il nostro lavoro è un servizio da rendere alla collettività - ha rimarcato Stelio Zaccaria- e il rispetto delle regole non solo rappresenta una garanzia per nostra professionalità, ma soprattutto è garanzia per i lettori ai quali deve essere resa un'informazione che risponda ai valori irrinunciabili che costituiscono la base del giornalismo". Intanto, nei prossimi giorni, all'interno dell'Assostampa agrigentina, saranno costituiti i dipartimenti. Alcuni rivestiranno attenzione particolare per i terni cui si occuperanno: precariato, uffici stampa, riforma accesso alla professione, pari opportunità, siti internet. Questi dipartimenti devono occuparsi dei temi più "scottanti", anche in relazione ad un mondo che cambia, nel quale la tecnologia avanza ma che ha bisogno di essere ben perimetrata entro le regole deontologiche per non assumere le sembianze di una giungla.
Alla riunione ha partecipato anche il segretario regionale dell'Assostampa, Alberto Cicero, che ha tracciato un quadro dell'attualità. Un quadro che non lascia intravedere orizzonti tranquilli. "In tale contesto- ha detto Cicero- l'orizzonte può essere ottimista solo dimostrandola nostra esistenza, attraverso il rispetto delle regole, delle norme comporta- mentali e deontologiche. Ma soprattutto, facendo squadra per evitare che una nuova subdola mentalità possa far prevalere la tendenza di escludere il giornalista dall'informazione".
Prima dell'inizio dei lavori il consigliere comunale Giuseppe Arnone ha distribuito dei volantini contro alcuni organi d'informazione che a suo dire non gli danno molto spazio.
FILIPPO CARDINALE
GIORNALE DI SICILIA
PROVINCIA. Il presidente del "Mpa" scalpita per chiudere il rimpasto che si è riaperto con le dimissioni di Felice Lo Faso (al suo posto Piero Giglione)
Il "rimpasto" nella giunta di D'Orsi
Ultima chiamata per il Pd di Messana.
Ultima chiamata peri! Partito democratico. Alla Provincia il presidente D'Orsi scalpita per chiudere il rimpasto che si è riaperto con la dimissioni di Felice Lo Faso (al suo posto Piero Giglione) e con l'annuncio dell'accordo tra Mpa e Pd suggellato dal presidente D'Orsi e dal segretario politico Emilio Messana. L'ultimo passaggio, quello mancante, è relativo alla seconda nomina. La scorsa settimana, bruciando le tappe, Piero Giglione si era presentato al terzo piano del palazzo provinciale e dopo aver protocollato la lettera di dimissioni da Consigliere, è entrato nell'ufficio del presidente
D'Orsi, dove alla presenza del direttore generale Giuseppe Vella, ha prestato giuramento. D'Orsi aveva chiesto se c'era con lui anche Giuseppe Sferrazza, il secondo assessore designato, questa volta dalla componente di Giovanni Panepinto, ma il campobellese, ex capogruppo del Pd al Comune, non cera. Nessuno lo ha informato. Oppure lo hanno informato del contrario, magari ci sono problemi sul suo nome. Ipotesi scartata sia dal capogruppo alla Provincia, Daniele Cammilleri che dallo stesso onorevole Panepinto che usando il politichese dicono che non ci sono problemi e che il nome dell'assessore designato è quello di Sferrazza. Invece i problemi ci sono, a questo punto è logico chiederselo, visto che non si capisce quali siano i motivi ostativi per l'ingresso in amministrazione di Sferrazza che andrà a prendere il posto della comare Maria Teresa La Marca. Sferrazza dice di attendere la convocazione di Panepinto e Cammilleri, il deputato regionale attende il via libera da Emilio Messana, l'avvocato Cammilleri negli ultimi tempi è stato impegnato con il suo lavoro e si è disinteressato delle vicende politiche. Potrebbe essere legato al mancato accordo tra Pd ed Mpa sulla candidatura a sindaco a Campobello, dove il Pd candida Giovanni Picone, mentre i'Mpa (con l'altro assessore provinciale Vito Terrana) insiste su un proprio candidato, che potrebbe essere lo stesso Terrana. Niente accordo, nessun assessorato, è quello che i maligni pensano. Se così non è allora perché Sferrazza non va a giurare? C'è qualcosa che insospettisce ma che al presidente D'Orsi non va giù visto che ormai sono passati 10 giorni dal via libera all'ingresso in giunta del Pd. Tra l'altro D'Orsi aspetta questa nomina, Sferrazza o qualsiasi altro nominativo, per rilanciare la sua azione amministrativa partendo dalla distribuzione delle deleghe agli assessori che sarà fatta - ha detto il presidente in Consiglio provinciale - "tenendo conto delle peculiarità di ogni assessore nominato". intanto domani si riunisce il Consiglio provinciale, in seduta dì prosecuzione convocata dal presidente Raimondo Buscemi. (PAPI)
Meno parlamentari
Sulla riforma
Nella bozza, pure l'aumento dei poteri del premier, la fine del bicameralismo perfetto e novità per ministri
ROMA
Meno parlamentari; più poteri al premier; sì alla sfiducia costruttiva; semplificazione delle procedure parlamentari. Sono queste alcune delle novità contenute nella bozza di riforma costituzionale messa a punto da Luciano Violante (Pd), Gaetano Quagliariello (Pdl), Ferdinando Adornano (Udc), Italo Bocchino (Pii) e Pino Pisicchio (Api). La bozza, che ha ottenuto un primo via libera bipartisan, dovrà essere ora presentata alle Camere sotto forma di disegno di legge costituzionale.
Meno parlamentari e più giovani. I deputati saranno 508, di cui 8 eletti all'estero. E eleggibile chi ha compiuto 21 anni. I senatori saranno 254, di cui 4 all'estero. Ogni Regione non potrà avere meno di 5 senatori. A Palazzo Madama è eleggibile chi ha compiuto 35 anni (ora ce ne vogliono 40).
Bicameralismo eventuale. I ddl vengono presentati al presidente di una delle Camere. Montecitorio si occuperà delle materie di esclusiva competenza dello Stato, mentre al Senato toccherà tutto ciò che riguarderà la «potestà legislativa concorrente». Al Senato ci sarà la Commissione paritetica per le questioni regionali, composta dai presidenti delle Assemblee regionali e delle Province autonome di Trento e Bolzano, nonchè da un uguale numero di senatori che rispecchi la proporzione dei membri dell'Assemblea. Questa dovrà dare parere obbligatorio sui disegni di legge che riguardano le materie di cui dovrà occuparsi il Senato, I provvedimenti verranno assegnati ad una delle due Camere. Fino al momento della sua approvazione definitiva, il ddl è rimesso alla Camera «se il governo o un decimo dei componenti della Camera o un quinto della Commissione richiedono che sia discusso e votato dalla Camera stessa oppure che sia sottoposto alla sua approvazione finale con sole dichiarazioni di voto. Per i dcli costituzionali ed elettorali e per quelli di delegazione legislativa, di concessione di amnistia e indulto, di autorizzazione e ratifica dei Trattati internazionali, di approvazione di bilanci e consuntivi e per la Comunitaria, serve l'ok di entrambe le Camere. Se un ddl approvato da una Camera deve essere trasmesso all'altra, si intende approvato se entro 15 giorni quest'ultima non delibera di disporne il riesame su proposta di un terzo dei suoi componenti. La Camera che esamina il ddl deve dire sì o no entro 30 giorni, passati i quali, se non interviene il voto, il testo si intende definitivamente approvato. In caso di modifiche, il ddl torna alla prima Camera che delibera in via definitiva.
Priorità al governo. Il governo può chiedere che un ddl sia iscritto con priorità all'ordine del giorno della Camera che deve esaminarlo e votarlo entro un certo termine.
Più poteri al premier. Il premier può chiedere al capo dello Stato di sciogliere le Camere, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, salvo che, entro 15 giorni dalla proposta, le Camere approvino la mozione di sfiducia costruttiva. Il premier può proporre al presidente della Repubblica nomina e revoca dei ministri.
Sfiducia costruttiva. La mozione è sottoscritta da almeno un terzo dei componenti di ciascuna Camera, deve contenere l'indicazione del nuovo premier e non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione. Deve essere approvata a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera (mentre per la fiducia iniziale al Governo basta la maggioranza semplice). Se la mozione passa in una Camera e nell'altra no, la crisi comunque resta e il potere di scioglimento resta nelle mani del capo dello Stato.
3/03/2012
Sicilia24h
Acli, Schembri: conferma Perricone giusto riconoscimento
L'Assessore Provinciale di Agrigento, Francescochristian Schembri, esprime - in una nota - viva soddisfazione per la riconferma del nuovo presidente delle Acli della Provincia di Agrigento del Nicola Perricone.
"Sono sicuro - afferma l'Assessore Schembri - che l'importante nomina è frutto del costante impegno e delle doti non comuni di serietà e professionalità che Perricone ha mostrato in questi anni di lavoro nel mondo dell'associazionismo e di dedizione nell'impegno sociale. Ad egli, e a tutto l'ufficio di Presidenza, va l'augurio di un buon lavoro nella consapevolezza che l'impegno nelle Acli Agrigentine possa contribuire a rilanciare, con l'ausilio delle Istituzioni, una terra, quale quella agrigentina, martoriata da tanti problemi".
Agrigentoinformazioni
PDL ANCORA IN ALTO MARE IL VICE COORDINATORE PROVINCIALE ROSARIO MARINO:
ABBIAMO IL DOVERE DI DIALOGARE
CON L'AREA MODERATA
Pdl, ovvero una fumata nera dietro l'altra. Partito . per usare una definizione già utilizzata - ancora nel pallone.
Sul campo soluzioni e strategie che fanno a pugni tra di loro con le primarie sempre più fantasma e la ricerca spasmodica di un candidato da potere appoggiare .
A cercare di riportare un po' di entusiasmo nel Pdl ci tenta il neo vice coordinatore provinciale Rosario Marino, narese.
"Questa nuova veste certamente mi gratifica, ma nel contempo comporta delle responsabilità che sono comunque pronto ad assumermi pienamente. Svolgerò il ruolo con attenzione, serietà e con lo scrupolo che merita. Senza tante ipocrisie. Intanto mi preme subito sottolineare che la mia presenza, il mio impegno nel PdL è riconducibile all'area che fa riferimento agli ex ministri La Russa e Gasparri e al sindaco di Catania Stancanelli. E che nei prossimi giorni organizzeremo ad Agrigento, con la loro autorevole presenza, una grande convention nel corso della quale presenteremo i nostri candidati nei diversi comuni interessati al voto di maggio. E in questa direzione siamo già in una fase avanzata. Registriamo adesioni di uomini, donne e giovani più che mai decisi a dare, con entusiasmo e spirito di sacrificio, il loro contributo, il loro apporto per provare a cambiare le cose in questo nostro martoriato lembo di terra siciliano. Anche sul fronte delle alleanze, delle intese, il PdL sta stringendo i tempi, consapevole che le Amministrative, anche se spesso sfuggono alle dinamiche nazionali o regionali, hanno una loro specifica valenza. Il progetto è quello di aggregare tutte le forze moderate, di ispirazione cristiana, accumunate dagli stessi valori, dagli stessi principi.
E lo sforzo è proprio diretto su questo versante, partendo dal presupposto che nell'Agrigentino il Terzo Polo non ha mai preso corpo, non esiste. Basti pensare che al Comune di Agrigento, il sindaco Zambuto è sostenuto solo da Api e UDC, e alla Provincia proprio questi due parti sono fuori dall'amministrazione a guida Mpa. Per non parlare poi di quello che, ad esempio, è successo a Campobello di Licata, dove il sindaco Termini, UDC, è stato sfiduciato, dall'Mpa & company. Anche a Palermo, nel governo Lombardo l'UDC si è chiamato fuori. Insomma ci sono più di tre indizi. Dunque la prova è evidente, è sotto gli occhi di tutti: il terzo polo nell'agrigentino è solo un concetto astratto.
E allora il PdL ha il dovere di dialogare con tutti quei soggetti che risiedono nell'alveo moderato per costruire una grande coalizione, compatta e omogenea, per governare le realtà territoriali sotto un'unica bandiera: quella di un programma condiviso che possa portare concreti e immediati benefici alle rispettive comunità.
4/03/2012
Agrigentooggi
La Provincia chiama Annarita Di Leo a tenere lezioni di giornalismo
La seconda lezione del corso di giornalismo "Dai graffiti ad internet: le nuove frontiere dell'informazione" organizzato al liceo Classico "Empedocle" di Agrigento, ha avuto luogo nell'aula multimediale del Ginnasio di via Diodoro Siculo. In cattedra la giornalista televisiva Anna Rita Di Leo la quale ha incontrato la redazione composta dagli studenti dell'Empedocle. La giornalista ha parlato delle differenze nei linguaggi del giornalismo televisivo e del quotidiano.
Il corso nasce da una idea del Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi "per avviare una fattiva collaborazione tra l'Istituzione e la Scuola".
L'altraagrigento
Corso di giornalismo al liceo Empedocle .
La seconda lezione del corso di giornalismo "Dai graffiti ad internet: le nuove frontiere dell'informazione" organizzato al liceo Classico "Empedocle" di Agrigento, ha avuto luogo nell'aula multimediale del Ginnasio di via Diodoro Siculo. In cattedra la giornalista televisiva Anna Rita Di Leo la quale ha incontrato la redazione composta dagli studenti dell'Empedocle. La giornalista ha parlato delle differenze nei linguaggi del giornalismo televisivo e del quotidiano.
Il corso nasce da una idea del Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi "per avviare una fattiva collaborazione tra l'Istituzione e la Scuola".
Quali amministratori ed uomini politici - ha commentato il Capo dell'Amministrazione Provinciale agrigentina - abbiamo il dovere di ascoltare i nostri ragazzi, cercare di capire le loro aspettative e cosa desiderano che la classe politica faccia in loro favore. Abbiamo, così, pensato di utilizzare le professionalità del nostro ufficio stampa e la rivista settimanale dell'Ente "Agrigento Nuove Ipotesi" per avviare un percorso formativo rivolto ai ragazzi , i quali, attraverso i loro articoli, possono trasmetterci nuovi stimoli e suggerimenti per sviluppare un'innovativa azione sociale, culturale e di politica giovanile".
Numerose ed articolate le domande che i ragazzi hanno posto ad Anna Rita Di Leo sulla ricerca, l'impostazione di un articolo le differenze tra i vari modi di esprimerle, come viene valutata la notizia. L'incontro è stato così interessante che al suono della campanella per la fine delle lezioni i ragazzi della redazione sono rimasti ancora nell'aula.
Questi i nomi degli studenti che partecipano al corso e che costituiscono la redazione giornalistica del liceo classico "Empedocle": Rita Daila Costa, Federica Arancio, Simona Marrale, Lade Gambino, Flavia Guarenti, Miriam Scalise, Martina Puccio, Maria Clara Boccadutri, Davide Lombardo, Luigi Moschiera, Alessandro Basta, Simona Lorenzano, Mario Alletto, Marcello Carapezza ed Adriana Russo.