GIORNALE DI SICILIA
Una mozione a D'Orsi: nomini meno assessori
Mentre si attende la nomina del secondo assessore "tesserato" del Partito democratico alla Provincia, I consiglieri Ivan Paci e Mario Lazzano del Pdl e Giuseppe Picone del Patto per il territorio, hanno presentato una mozione al presidente Eugenio D'Orsi in relazione alla riduzione dei costi della politica. «Premesso che l'articolo 35 dello Statuto della Provincia - scrivono i consiglieri - prevede che la giunta sia composta dal presidente e da un numero di assessori che da a 12, determinato di volta in volta tenendo conto delle esigenze dell'Ente, considerata la necessità di aderire all'orientamento del Governo Monti e di continuare sulla strada intrapresa dal Consiglio provinciale sulla strada della riduzione dei costi della politica invitiamo il presidente ad assumere ogni iniziativa utile per continuare sulla linea del contenimento dei costi, portando il numero degli assessori al minimo previsto dallo Statuto, atteso che, tale provvedimento consentirebbe un risparmio all'Ente di circa 200 mila euro». (PAPI)
UNIVERSITÀ
Nuova riunione del Cupa, in arrivo nuovi seminari
Nuova riunione del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Universitario della Provincia di Agrigento. Tra i diversi argomenti discussi, la proposta avanzata dal dott. Aldo Capitano e rivolta al Presidente Joseph Mifsud di organizzare una serie di seminari rivolti agli studenti universitari di Giurisprudenza, per meglio conoscere le tematiche sulla legalità l'ordinamento istituzionale dello Stato e il coinvolgimento democratico dei cittadini nel sociale. La proposta è stata fatta propria dal Presidente Joseph Mifsud che ha proposto di coinvolgere in questi seminari, i magistrati del Tribunale e della Procura di Agrigento. «Attraverso questa iniziativa - ha commentato Mifsud - proposta dal dott. Aldo Capitan0 il Polo Universitario intende diventare anche una sorta di fucina di una nuova coscienza di legalità, presupposto indispensabile per la crescita civile ed economica del tessuto sociale».
«Salvo dal punteruolo»
Il Punteruolo rosso non è arrivato al Giardino Botanico di via Demetra. Il monitoraggio ha messo in luce l'eccellente stato di salute di tutti gli esemplari, che ad oggi non presentano sintomi di infezione. I cittadini possono segnalare infezioni o anomalie alla email alla e-mail: ipaag.controlli@regione.sicilia.it.
Giglione applica la nuova legge; assessore, ma resto consigliere
Piero Giglione "mantiene" il doppio incarico di consigliere ed assessore provinciale. Fino a poco tempo fa non era possibile ma adesso, in virtù dell'entrata in vigore della nuova legge sul riordino degli enti locali, varata dal Governo nazionale del premier Monti, non è necessario dimettersi da consigliere per accedere alla carica di assessore. In effetti, nonostante Piero Giglione abbia giurato da assessore lunedì della settimana scorsa, nessuna lettera di dimissioni è stata protocollata. E questo spiega anche perchè il presidente del Consiglio, Raimondo Buscemi, non abbia convocato Maurizio Masone per la surroga. Non ci sarà nessuna sostituzione quindi, nell'Aula Pellegrino almeno fino a quando Giglione manterrà il doppio incarico. La nuova legge infatti prevede il cumulo della carica elettiva con quella nominale. Le mancate dimissioni di Giglione però sono il campanello d'allarme che fa notare come nel Pd ci siano problemi di natura interna. Significa che era scontato. secondo quanto deciso dalla direzione provinciale convocata da Emilio Messana, che questa operazione, cioè l'ingresso in amministrazione di rappresentanti "tesserati" del Pd alla Provincia, prevedeva la nomina di Giglione ad assessore, le conseguenti dimissioni per far entrare in Consiglio Maurizio Masone, primo dei non eletti nel collegio di Agrigento e la nomina di un secondo assessore della componente Panepinto del Pd. Ma questa scelta di Giglione fa saltare gli equilibri. li coordinatore provinciale, Messana, spiega però che non c'è niente di strano: "Appena avremo tempo per dedicarci alle vicende della Provincia - dice - ci saranno le dimissioni di Giglione e la surroga di Masone". PAPI
LA SICILIA
PUNTERUOLO ROSSO
L'agronomo Sicilia: «Stanno bene le palme esistenti nell'Orto botanico della Provincia»
Stanno bene le palme del giardino botanico di via Demetra , il punteruolo rosso sembra proprio non averle colpite. Lo assicura il monitoraggio dell'agronomo Luigi Sicilia, dirigente tecnico responsabile dell'unità operativa n. 64 dell'assessorato regionale all'agricoltura e referente per l'emergenza punteruolo rosso. Il sopralluogo è stato voluto dalla provincia Regionale di Agrigento vista l'importanza che i controlli assumono per "salvare" le palme dall'insetto killer che ad Agrigento ha già colpito diverse palme sia pubbliche che private. E, lo stesso Sicilia, si augura che anche gli altri enti, comuni in testa, ma anche i privati, seguano la strada della prevenzione, l'unica speranza di contenimento delle infestazioni. Fondamentale, però- ha detto il dirigente- è l'opera di divulgazione e informazione, poiché gran parte dei problemi sinora riscontrati un po' ovunque dipendono proprio dalla scarsa conoscenza del problema, che porta soprattutto i privati ad agire in ritardo e con metodi irrazionali». Il decreto ministeriale prevede che la lotta obbligatoria al punteruolo poggi soprattutto sul monitoraggio, mentre tutti i trattamenti fitosanitari devono essere autorizzati dall'unità operativa della Regione.
«Se vogliamo evitare la perdita- ha sottolineato Sicilia-entro pochi anni, di gran parte delle palme sul nostro territorio sarà necessario che i Comuni si attivino con atti e ordinanze per sensibilizzare l'opinione pubblica sul rischio che corrono le palme». Prevenzione quale strada obbligata, dunque, nella lotta ad una delle più temibili avversità fitosanitarie.
I cittadini possono segnalare infezioni o anomalie in questo senso al numero 0922- 4608516, o alla e-mail ipaag.controlli@regione.sicilia.it.
VALENTINA ALAIMO
Mozione al presidente D'Orsi per far ridurre gli assessori
I consiglieri provinciali Ivan Paci e Mario Lazzano del Popolo delle Libertà e Giuseppe Picone del Patto per il Territorio, hanno presentato una mozione al Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi in relazione alla riduzione dei costi della politica.
"Premesso che l'art. 35 dello Statuto della Provincia - scrivono i tre consiglieri - prevede che la Giunta provinciale è composta dal Presidente e da un numero di assessori che va da 8 a 12, determinato di volta dal Presidente, tenendo conto delle esigenze dell'Ente. Considerata la necessità di aderire all'orientamento del Governo Monti e di continuare sulla strada intrapresa da lo.
questo Consiglio Provinciale sulla strada della riduzione dei costi della politica, invitiamo il Presidente della Provincia - aggiungono Paci, Lazzano e Picone -ad assumere ogni iniziativa utile per continuare sulla linea del contenimento dei costi, portando il numero degli assessori al minimo previsto dallo Statuto, atteso che, tale provvedimento con- sentirebbe un risparmio all'Ente di circa 200 mila euro". Un assessore, infatti, percepisce uno stipendio mensile di quasi 3 mila euro ai quali vanno aggiunte rimborsi, missioni e previdenze.
Naturalmente la mozione ha lo scopo di accendere un dibattito all'interno dell'Ente e non solo.
PROVINCIA REGIONALE
Pietro Giglione assessore e anche consigliere
Pietro Giglione, neo assessore provinciale, nominato dal presidente Eugenio D'Orsi, lo scorso 27 febbraio in sostituzione del dimissionario Felice Lo Faso (che deteneva le deleghe al bilancio, finanze e provveditorato), è rimasto - almeno fino a questo momento - anche consigliere provinciale. Come si sa, nei mesi scorsi, allorquando si è parlato di rimpasto con l'ingresso nell'esecutivo di esponenti "politici" del partito democratico, il nome di Giglione è venuto fuori spesso e si è sempre ventilato che al suo posto, in Consiglio provinciale,sarebbe subentrato il primo dei non eletti Maurizio Masone. Si è sempre detto che questo erano gli accordi interni al Pd, e nessuno peraltro ha mai ufficialmente smentito tali voci, ma l'ingresso in giunta di Giglione è stato ripetuta finire allo scorso mese di febbraio, quando finalmente D'Orsi ha avuto il via libera per chiudere l'operazione.
Nel frattempo, lo scorso 1 gennaio, tuttavia è entrata in vigore la nuova legge elettorale, la numero 6 del 5 aprile 2011, la quale ha sancito che non vi è più incompatibilità tra la carica di consigliere comunale e provinciale con quella di assessore di ciascuno dei due enti. In sostanza un consigliere può fare anche l'assessore, purché il numero di componenti l'esecutivo che mantiene le due cariche non superi la metà dei componenti di quest'ultimo.
Un meccanismo nuovo e fino ad ora poco conosciuto che tuttavia rischia di creare situazioni di attrito e di disagio all'interno dei partiti, a cominciare dallo stesso Pd. Non è chiaro, infatti, se Giglione ha intenzione di dimettersi nei prossimi giorni o se intende rimanere assessore mantenendo dunque entrambe le cariche: sul piano della legittimità quale che sia la sua decisione sarà ineccepibile. Di certo ci sarà da vedere se davvero c'era l'accordo con il partito per fare entrare Masone in Consiglio provinciale oppure se le voci erano infondate. In caso affermativo ci sarà da vedere quale sarà la reazione dell'interessato. E' presumibile che, in questo caso, possa voler condurre una battaglia per far valere l'eventuale accordo e centrare così quell'obiettivo che attende da circa sei mesi, da quando cioè si parla dell'eventualità che uno dei consiglieri del Pd possa entrare in giunta lasciandogli lo scranno nell'aula Giglia.
S.F.
SOLE
Privati e pubblico alle forche caudine dei trenta giorni
di Gian Paolo Tosoni
Di una norma di legge si deve pretendere il rispetto ma a condizione che la sua applicazione sia possibile.
Da questo punto di vista, la disciplina delle relazioni commerciali contenuta nell'articolo 62 del decreto legge 201/2012, pur essendo lodevole nei principi, si scontra con la dura realtà che la rende per qualche aspetto inapplicabile. Ci si riferisce, in particolare, al termine di pagamento delle cessioni di prodotti agricoli ed agroalimentari, fissato in 30 giorni e prorogato a 6o per le cessioni di prodotti non deteriorabili.
Bisogna considerare che i prodotti agricoli e agroalimentari hanno fondamentalmente due grandi acquirenti: la pubblica amministrazione (gli ospedali, l'esercito, i comuni perle mense scolastiche, eccetera) e la grande distribuzione organizzata.
Va allora osservato che la pubblica amministrazione, anche avendo a disposizione le somme, non riesce a rispettare nessun termine per effetto del "patto di stabilità" che penalizza i pagamenti oltre certi limiti. Sarebbe curioso vedere la Guardia di finanza che infligge la sanzione (da 500 a 500mila euro) alla Asl o a un Comune per ritardato pagamento delle forniture di derrate alimentari.
Anche la grande distribuzione, dalla quale si può pretendere il pagamento a 30 giorni, deve disporre del tempo necessario affinché, con l'aiuto del sistema bancario, organizzi pagamenti più celeri ai fornitori. La conversione in legge del decreto in esame, su questo fronte, può rappresentare l'occasione per confermare il provvedimento così com'è ma stabilendo nel contempo un congruo periodo di tempo durante il quale non vengano applicate le sanzioni.
Se si operasse diversamente, magari le sanzioni non verrebbero applicate ma la norma di legge perderebbe credibilità.
Va evidenziato, peraltro, che le imprese agricole incontrano difficoltà anche a rispettare la forma scritta per tutte le cessioni di prodotti agricoli; per ovviare a questo problema sarebbe necessario istituire un importo minimo al di sotto del quale il contratto può essere semplicemente verbale.
PATTO DI STABILITA'. È la norma nazionale che impone agli enti locali e alle Regioni dei limiti di spesa ogni anno, sia per quanto riguarda il conto capitale che le spese di parte corrente, In questo modo le amministrazioni locali contribuiscono alla riduzione del debito pubblico. Per il 2012 dovranno risparmiare 1,5 miliardi ulteriori. Il patto di stabilità è spesso criticato, soprattutto dai Comuni che, pur avendo capacità di spesa, non possono spendere per non sforare il tetto.
Agrigentoflash
In riunione il consiglio di amministrazione del consorzio universitario
Nuova riunione ieri sera, del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Universitario della Provincia di Agrigento.Tra i diversi argomenti discussi, la proposta avanzata di Aldo Capitano e rivolta al presidente Joseph Mifsud di organizzare una serie di seminari rivolti agli studenti universitari di Giurisprudenza, per meglio conoscere le tematiche sulla legalità, l'ordinamento istituzionale dello Stato e il coinvolgimento democratico dei cittadini nel sociale.La proposta, è stata fatta propria dal Presidente Joseph Mifsud che ha proposto di coinvolgere in questi seminari, i magistrati del Tribunale e della Procura di Agrigento."Attraverso questa iniziativa - ha commentato Mifsud - proposta dal dott. Aldo Capitano, il Polo Universitario intende diventare anche una sorta di fucina di una nuova coscienza di legalità, presupposto indispensabile per la crescita civile ed economica del tessuto sociale".
Mozione al presidente D'Orsi sulla riduzione degli assessori
I consiglieri provinciali Ivan Paci e Mario Lazzano del Pdl e Giuseppe Picone del Patto per il Territorio, hanno presentato una mozione al Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi in relazione alla riduzione dei costi della politica."Premesso che l'art. 35 dello Statuto della Provincia - scrivono i consiglieri - prevede che la Giunta provinciale è composta dal Presidente e da un numero di assessori che va da 8 a 12, determinato di volta dal Presidente, tenendo conto delle esigenze dell'Ente. Considerata la necessità di aderire all'orientamento del Governo Monti e di continuare sulla strada intrapresa da questo Consiglio Provinciale sulla strada della riduzione dei costi della politica, invitiamo il Presidente della Provincia - aggiungono - ad assumere ogni iniziativa utile per continuare sulla linea del contenimento dei costi, portando il numero degli assessori al minimo previsto dallo Statuto, atteso che, tale provvedimento, consentirebbe un risparmio all'Ente di circa 200 mila euro".
Agrigentoweb
POLITICA | Giunta provinciale, tre consigliere chiedono la riduzione degli assessori
I consiglieri provinciali Ivan Paci e Mario Lazzano del Pdl e Giuseppe Picone del Patto per il Territorio, hanno presentato una mozione al Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi in relazione alla riduzione dei costi della politica.
"Premesso che l'art. 35 dello Statuto della Provincia - scrivono i consiglieri - prevede che la Giunta provinciale è composta dal Presidente e da un numero di assessori che va da 8 a 12, determinato di volta dal Presidente, tenendo conto delle esigenze dell'Ente. Considerata la necessità di aderire all'orientamento del Governo Monti e di continuare sulla strada intrapresa da questo Consiglio Provinciale sulla strada della riduzione dei costi della politica, invitiamo il Presidente della Provincia - aggiungono - ad assumere ogni iniziativa utile per continuare sulla linea del contenimento dei costi, portando il numero degli assessori al minimo previsto dallo Statuto, atteso che, tale provvedimento, consentirebbe un risparmio all'Ente di circa 200 mila euro".
Sicilia24h
Polo universitario, proposta di Capitano: seminari per studenti di giurisprudenza
Nuova riunione ieri sera, del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Universitario della Provincia di Agrigento.
Tra i diversi argomenti discussi, la proposta avanzata da Aldo Capitano e rivolta al Presidente Joseph Mifsud di organizzare una serie di seminari rivolti agli studenti universitari di Giurisprudenza, per meglio conoscere le tematiche sulla legalità, l'ordinamento istituzionale dello Stato e il coinvolgimento democratico dei cittadini nel sociale.
La proposta, è stata fatta propria dal Presidente Joseph Mifsud che ha proposto di coinvolgere in questi seminari, i magistrati del Tribunale e della Procura di Agrigento.
"Attraverso questa iniziativa - ha commentato Mifsud - proposta dal dott. Aldo Capitano, il Polo Universitario intende diventare anche una sorta di fucina di una nuova coscienza di legalità, presupposto indispensabile per la crescita civile ed economica del tessuto sociale".
Riduzione assessori, presentata mozione al presidente D'Orsi
I consiglieri provinciali Ivan Paci e Mario Lazzano del Pdl e Giuseppe Picone del Patto per il Territorio, hanno presentato una mozione al Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi in relazione alla riduzione dei costi della politica.
"Premesso che l'art. 35 dello Statuto della Provincia - scrivono i consiglieri - prevede che la Giunta provinciale è composta dal Presidente e da un numero di assessori che va da 8 a 12, determinato di volta dal Presidente, tenendo conto delle esigenze dell'Ente. Considerata la necessità di aderire all'orientamento del Governo Monti e di continuare sulla strada intrapresa da questo Consiglio Provinciale sulla strada della riduzione dei costi della politica, invitiamo il Presidente della Provincia - aggiungono - ad assumere ogni iniziativa utile per continuare sulla linea del contenimento dei costi, portando il numero degli assessori al minimo previsto dallo Statuto, atteso che, tale provvedimento, consentirebbe un risparmio all'Ente di circa 200 mila euro".
Punteruolo rosso, monitoraggio Provincia: salve le Palme del Giardino Botanico
Il Punteruolo rosso, il coleottero responsabile della distruzione di migliaia di palme in tutta Italia, deve essere oggetto di attento monitoraggio, attualmente l'unica forma efficace di prevenzione delle infestazioni da questo vero e proprio flagello del nostro patrimonio vegetale. In questa direzione va l'impegno della Provincia Regionale, che ha richiesto il monitoraggio delle numerose Palme (genere Phoenix e Washingtonia) presenti all'interno del Giardino Botanico di via Demetra. Il funzionario tecnico responsabile della struttura, dr. Agr. Giovanni Alletto, ha chiesto ed ottenuto stamani con tempestività un sopralluogo da parte del dr. Agr. Luigi Sicilia, dirigente tecnico responsabile dell'unità operativa n. 64 dell'Assessorato Regionale all'Agricoltura (controlli fitosanitari e del settore vivaistico) e referente per l'emergenza punteruolo rosso.
Il monitoraggio ha messo in luce l'eccellente stato di salute di tutti gli esemplari, che ad oggi non presentano sintomi di infezione dal temibile parassita. Il dr. Sicilia ha evidenziato innanzitutto la sensibilità della Provincia nel richiedere il controllo, augurandosi che anche gli altri Enti, Comuni in testa, ma anche i privati, seguano la strada della prevenzione, l'unica speranza di contenimento delle infestazioni. Fondamentale, però, è l'opera di divulgazione e informazione, poiché gran parte dei problemi sinora riscontrati un po' ovunque dipendono proprio dalla scarsa conoscenza del problema, che porta soprattutto i privati ad agire in ritardo e con metodi irrazionali. In questo senso il decreto ministeriale prevede che la lotta obbligatoria al punteruolo poggi soprattutto sul monitoraggio, mentre tutti i trattamenti fitosanitari devono essere autorizzati dall'unità operativa della Regione. "La Provincia Regionale di Agrigento ha mostrato grande sensibilità e competenza nel richiedere il monitoraggio delle palme all'interno del Giardino Botanico" ha detto il dr. Sicilia "ma se vogliamo evitare la perdita, entro pochi anni, di gran parte delle palme sul nostro territorio sarà necessario che i Comuni si attivino con atti e ordinanze per sensibilizzare l'opinione pubblica sul rischio che corrono le palme. Va anche detto che, poiché le larve del Punteruolo indeboliscono la struttura delle piante, si corrono seri rischi per l'incolumità pubblica perché molti esemplari colpiti, soprattutto quelli più vecchi, possono letteralmente crollare al suolo". Prevenzione quale strada obbligata, dunque, nella lotta ad una delle più temibili avversità fitosanitarie. I cittadini possono segnalare infezioni o anomalie in questo senso al n. 0922-4608516, o alla e-mail: ipaag.controlli@regione.sicilia.it.
Lavalledeitempli
Riduzione costi della politica - Presentata una mozione alla Provincia
I consiglieri provinciali Ivan Paci e Mario Lazzano del Pdl e Giuseppe Picone del Patto per il Territorio, hanno presentato una mozione al Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi in relazione alla riduzione dei costi della politica.
"Premesso che l'art. 35 dello Statuto della Provincia - scrivono i consiglieri - prevede che la Giunta provinciale è composta dal Presidente e da un numero di assessori che va da 8 a 12, determinato di volta dal Presidente, tenendo conto delle esigenze dell'Ente. Considerata la necessità di aderire all'orientamento del Governo Monti e di continuare sulla strada intrapresa da questo Consiglio Provinciale sulla strada della riduzione dei costi della politica, invitiamo il Presidente della Provincia - aggiungono - ad assumere ogni iniziativa utile per continuare sulla linea del contenimento dei costi, portando il numero degli assessori al minimo previsto dallo Statuto, atteso che, tale provvedimento, consentirebbe un risparmio all'Ente di circa 200 mila euro".
Emergenza punteruolo rosso, le Palme del Giardino Botanico godono di ottima salute
l Punteruolo rosso, il coleottero responsabile della distruzione di migliaia di palme in tutta Italia, deve essere oggetto di attento monitoraggio, attualmente l'unica forma efficace di prevenzione delle infestazioni da questo vero e proprio flagello del nostro patrimonio vegetale. In questa direzione va l'impegno della Provincia Regionale, che ha richiesto il monitoraggio delle numerose Palme (genere Phoenix e Washingtonia) presenti all'interno del Giardino Botanico di via Demetra. Il funzionario tecnico responsabile della struttura, dr. Agr. Giovanni Alletto, ha chiesto ed ottenuto stamani con tempestività un sopralluogo da parte del dr. Agr. Luigi Sicilia, dirigente tecnico responsabile dell'unità operativa n. 64 dell'Assessorato Regionale all'Agricoltura (controlli fitosanitari e del settore vivaistico) e referente per l'emergenza punteruolo rosso.
Il monitoraggio ha messo in luce l'eccellente stato di salute di tutti gli esemplari, che ad oggi non presentano sintomi di infezione dal temibile parassita. Il dr. Sicilia ha evidenziato innanzitutto la sensibilità della Provincia nel richiedere il controllo, augurandosi che anche gli altri Enti, Comuni in testa, ma anche i privati, seguano la strada della prevenzione, l'unica speranza di contenimento delle infestazioni. Fondamentale, però, è l'opera di divulgazione e informazione, poiché gran parte dei problemi sinora riscontrati un po' ovunque dipendono proprio dalla scarsa conoscenza del problema, che porta soprattutto i privati ad agire in ritardo e con metodi irrazionali. In questo senso il decreto ministeriale prevede che la lotta obbligatoria al punteruolo poggi soprattutto sul monitoraggio, mentre tutti i trattamenti fitosanitari devono essere autorizzati dall'unità operativa della Regione.
"La Provincia Regionale di Agrigento ha mostrato grande sensibilità e competenza nel richiedere il monitoraggio delle palme all'interno del Giardino Botanico" ha detto il dr. Sicilia "ma se vogliamo evitare la perdita, entro pochi anni, di gran parte delle palme sul nostro territorio sarà necessario che i Comuni si attivino con atti e ordinanze per sensibilizzare l'opinione pubblica sul rischio che corrono le palme. Va anche detto che, poiché le larve del Punteruolo indeboliscono la struttura delle piante, si corrono seri rischi per l'incolumità pubblica perché molti esemplari colpiti, soprattutto quelli più vecchi, possono letteralmente crollare al suolo". Prevenzione quale strada obbligata, dunque, nella lotta ad una delle più temibili avversità fitosanitarie. I cittadini possono segnalare infezioni o anomalie in questo senso al n. 0922-4608516, o alla e-mail: ipaag.controlli@regione.sicilia.it.
"Sono soddisfatto di questo controllo, che testimonia da un lato l'eccellente lavoro del Settore Ambiente sul giardino botanico, e dall'altro la precisa volontà della Provincia Regionale di tenere sotto controllo l'emergenza Punteruolo, monitorando le palme del Giardino Botanico" dice il Presidente Eugenio D'Orsi "e mi auguro che la nostra azione sia di stimolo anche per gli altri enti e i cittadini per attivare tutte le procedure necessarie a salvare un aspetto così importante del nostro paesaggio e della nostra cultura".
CUPA - Seminari per gli studenti di Giurisprudenza
Nuova riunione ieri sera, del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Universitario della Provincia di Agrigento.
Tra i diversi argomenti discussi, la proposta avanzata dal dott. Aldo Capitano e rivolta al Presidente Joseph Mifsud di organizzare una serie di seminari rivolti agli studenti universitari di Giurisprudenza, per meglio conoscere le tematiche sulla legalità, l'ordinamento istituzionale dello Stato e il coinvolgimento democratico dei cittadini nel sociale.
La proposta, è stata fatta propria dal Presidente Joseph Mifsud che ha proposto di coinvolgere in questi seminari, i magistrati del Tribunale e della Procura di Agrigento.
"Attraverso questa iniziativa - ha commentato Mifsud - proposta dal dott. Aldo Capitano, il Polo Universitario intende diventare anche una sorta di fucina di una nuova coscienza di legalità, presupposto indispensabile per la crescita civile ed economica del tessuto sociale".
Agrigentooggi
Presentata mozione al Presidente
I consiglieri provinciali Ivan Paci e Mario Lazzano del Pdl e Giuseppe Picone del Patto per il Territorio, hanno presentato una mozione al Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi in relazione alla riduzione dei costi della politica.
"Premesso che l'art. 35 dello Statuto della Provincia - scrivono i consiglieri - prevede che la Giunta provinciale è composta dal Presidente e da un numero di assessori che va da 8 a 12, determinato di volta dal Presidente, tenendo conto delle esigenze dell'Ente. Considerata la necessità di aderire all'orientamento del Governo Monti e di continuare sulla strada intrapresa da questo Consiglio Provinciale sulla strada della riduzione dei costi della politica, invitiamo il Presidente della Provincia - aggiungono - ad assumere ogni iniziativa utile per continuare sulla linea del contenimento dei costi, portando il numero degli assessori al minimo previsto dallo Statuto, atteso che, tale provvedimento, consentirebbe un risparmio all'Ente di circa 200 mila euro".
L'Altraagrigento
.Provincia, problematiche su punteruolo rosso e riduzione costi politica. Interventi di Schembri, Paci e Lazzano .
"Sono soddisfatto dell'attività di prevezione sul Punteruolo rosso avviata dal settore Ambiente della Provincia Regionale, in particolare per la tempestività e la competenza con cui il funzionario responsabile ha contattato l'unità operativa della Regione. Mi auguro che anche i Comuni e i privati capiscano l'importanza della prevenzione per cercare di scongiurare i danni arrecati da questo parassita".
Interviene così l'Assessore Provinciale all'Ambiente e Territorio, Francescochristian Schembri, su un'emergenza che dalle prime osservazioni risalenti ormai a qualche anno or sono ha provocato gravissimi danni al paesaggio.
"La delega che ho ricevuto dal Presidente D'Orsi" continua Schembri "mi impegna e mi onora al tempo stesso. Mi sono reso conto da subito dell'efficienza e della professionalità degli uffici di questo settore, e da parte mia c'è la totale disponibilità a sostenere sul piano politico tutte le iniziative tendenti alla tutela dell'ambiente in tutte le sue forme. Anche l'iniziativa del funzionario responsabile del Giardino Botanico dr. Alletto va in questa direzione, e ho appreso con soddisfazione che non solo le palme, ma l'intero patrimonio vegetale di questa bella struttura, godono di ottima salute.
L'Assessorato Provinciale all'Ambiente si conferma uno dei punti di forza dell'Ente, impegnato nella salvaguardia del territorio e nella valorizzazione di tutti questi aspetti che possono originare ricadute positive sullo sviluppo econonomico. Penso, ad esempio, ai progetti sulle riserve naturali che con professionalità i tecnici del Settore stanno portando avanti, utilizzando e gestendo i finanziamenti del P.O. FESR 2007-2013 secondo le direttive della Regione Siciliana".
Ed intanto i consiglieri provinciali Ivan Paci e Mario Lazzano del Pdl e Giuseppe Picone del Patto per il Territorio, hanno presentato una mozione al Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi in relazione alla riduzione dei costi della politica.
"Premesso che l'art. 35 dello Statuto della Provincia - scrivono i consiglieri - prevede che la Giunta provinciale è composta dal Presidente e da un numero di assessori che va da 8 a 12, determinato di volta dal Presidente, tenendo conto delle esigenze dell'Ente. Considerata la necessità di aderire all'orientamento del Governo Monti e di continuare sulla strada intrapresa da questo Consiglio Provinciale sulla strada della riduzione dei costi della politica, invitiamo il Presidente della Provincia - aggiungono - ad assumere ogni iniziativa utile per continuare sulla linea del contenimento dei costi, portando il numero degli assessori al minimo previsto dallo Statuto, atteso che, tale provvedimento, consentirebbe un risparmio all'Ente di circa 200 mila euro".