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rassegna stampa del 29 gennaio 2015

GIORNALE DI SICILIA
ISTITUTO MUSICALE Convegno sulla "statizzazione" col senatore Claudio Martini Il «Toscanini» a rischio di chiusura Il direttore Montesano a Livorno I problemi legati al mantenimento dell'istituto musicale "Toscanini"di Ribera, a rischio di chiusura per mancanza di fondi, sono stati al centro del convegno sulla "statizzazione" tenuto a Livorno in presenza in particolare del senatore della Repubblica Claudio Martini, componente della VII Commissione e relatore dei 9 Ddl sulla statizzazione degli ex Istituti Musicali Pareggiati ora riformati in ISSM dotati di piena autonomia. Martini ha sostenuto che occorre procedere rapidamente perché si rischia che all'appuntamento con la statizzazione rimangano in vita 5-6 ISSM ex pareggiati e chiudano tutti gli altri, assumendo pubblico impegno che a febbraio la VII Commissione esiterà il testo unificato dei Ddl e che il senato approverà. In sostanza all'esponente politico è stato affidato dalla Commissione parlamentare il compito di portare avanti l'operazione politica e la mediazione con Governo e Ministero dell' Economia e Finanze Il direttore Montesano, clic era accompagnato dal vice direttore Marcello Mango, ha posto tra l'altro l'esigenza di una necessaria rapidità di decisioni romane sulla statizzazione, segnalando che la riforma e la "spending review",stanno producendo la chiusura dell'istituto e la perdita del posto di lavoro ai docenti di ruolo, Dal convegno, secondo quanto riferito da Montesano, sono arrivati segnali confortanti che danno spazio a "moderato ottimismo": naturalmente nel frattempo l'ex Provincia e la Regione devono trovare d modo di tamponare e garantire il "Toscanini" per il 2015. Previsto a giorni un incontro tra il Comitato dei genitori e dei docenti e il vice presidente della regione Mariella Lo Bello.

RAVANUSA Politica in lutto per la morte di Lillo Gattuso Politica in lutto a Ravanusa. È morto ieri, all'età di appena 49 anni a causa di un male incurabile, il consigliere comunale ex Udc, Lillo Gattuso. L'amministrazione, guidata dal sindaco Carmelo O Angelo, ha disposto il lutto cittadino per la giornata di oggi. Nel pomeriggio, alle 15,30 nella chiesa della Madonna di Fatima, si terranno funerali. Lillo Gattuso ha ricoperto vari incarichi politici ed istituzionali: è stato consigliere provinciale assessore al Comune di Ravanusa con la giunta guidata da Armando Savarino e presidente del Consiglio comunale. Recentemente era entrato a far parte dello staff del gruppo politico "Articolo 4" ed era nella segreteria politica dell'Europa Parlamentare del Pd, la giornalista catanese Michela Giuffrida. (PAPI).


CONSORZIO UNIVERSITARIO Presentata una risoluzione alla Regione Il deputato regionale dell'Udc, Margherita La Rocca Ruvolo, interviene del Consorzio Universitario di Agrigento presentando una risoluzione che impegna il Governo a trasferire ali'ex provincia regionale la somma che la Regione annualmente è chiamata a versare in qualità di socio del Cupa, consentendo, in tal modo, la revoca del provvedimento di fuoruscita dal Consorzio stesso. «I tagli ai bilanci degli enti pubblici non possono ripercuotersi sulle classi meno abbienti e sull'istruzione dei giovani che viceversa, nei tempi di crisi, deve costituire una risorsa per poter ripartire verso un migliore avvenire - spiega La Rocca Ruvolo - il decentramento universitario attuato in Italia in virtù dell'opera dei consorzi universitari costituisce un intervento in favore principalmente delle famiglie economicamente meno facoltose". (AMM)


COMUNE In seduta straordinaria a questione della consegna dei pozzi del consorzio Tre Sorgenti alla Girgenti Crisi idrica e piano energetico arrivano in aula. Tour de force dei consiglieri comunali alle prese con due diverse sedute d'aula in poco più di dodici ore. Il primo appello è previsto per le 18 di oggi in seduta straordinaria su richiesta di dodici consiglieri comunali di minoranza per dibattere sulla delicata questione della ventilata consegna degli impianti, pozzi reti ed attrezzature, del consorzio acquedottistico Tre Sorgenti a Girgenti Acque e all'Ato idrico. Un problema che da tempo aspetta una definizione soprattutto alla luce del rifiuto di almeno 4 sindaci su 7 di adeguarsi al pronunciamento del Tribunale Superiore delle Acque di Roma che imporrebbe la consegna di tutta la dotazione del Tre Sorgenti a Girgenti Acque-Ato idrico nonostante la «ripubblicizzazione delle acque.
Il tutto mentre la polemica si infiamma sempre più e la commissione comunale d'inchiesta su Girgenti Acque è quasi pronta a depositare le conclusioni. Altro consiglio comunale, questa volta straordinario ed urgente, domani mattina alle 9,30 per deliberare in merito alla proposta di «Approvazione del Piano di azione per l'Energia sostenibile», il cui progetto con relativa richiesta di finanziamento dovrà essere presentato a Palermo entro e non oltre il 31 gennaio. Per la prossima settimana è già stato calendarizzata una nuova seduta. Questa volta ordinaria,
(E.G.)

I SOLDI DELLA SICILIA
 Parte Garanzia Giovani, che la dirigente Anna Rosa Corsello ha messo a punto per investire gran parte dei 178 milioni disponibili fino a dicembre.
Piano per il lavoro, stage peri mila giovan

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Per i tirocini in azienda disponibili 53 milioni che permetteranno di pagare 500 euro al mese per ogni assunto per almeno 6 mesi.
Per i tirocini in azienda sono subito disponibili 53 milioni che permetteranno di pagare per 500 euro al mese almeno 13 mila giovani per un minimo di sei mesi. Eccolo il bando più importante del maxi piano per l'occupazione che l'assessore al Lavoro, Bruno Caruso, ha presentato ieri.
Scatta il piano Garanzia Giovani, che la dirigente Anna Rosa Corsello, ha messo a punto per investire gran parte dei 178 milioni disponibili fino al 31 dicembre (poi bisognerà restituire a Stato e Ue le somme non spese). I bandi appena pubblicati sul sito della Regione consentono di investire 114 milioni con un meccanismo che crea un mix fra corsi di formazione, stage retribuiti e finanziamento di nuove imprese. I bandi appena pubblicati scavalcano il Piano giovani, rimasto al palo dopo il click day fallito ad agosto, e invertono un principio essenziale: non saranno più i giovani ad attivarsi ma si creerà una collaborazione fra Regione agenzie del lavoro private accreditate.
I destinatari. In questo momento i giovani che possono essere coinvolti nel piano sono i 48.918 che si sono registrati da maggio in poi nei centri per l'impiego (le iscrizioni sono ancora aperte). Si tratta di disoccupati fra i 18 e i 29 anni. Per 21.941 di loro è già stato fatto un profilo attitudinale che permetterà di indirizzarli verso stage o altre misure.
I tirocini retribuiti. Al bando per i tirocini non dovranno rispondere i disoccupati ma gli enti (università, agenzie di lavoro private) che a loro volta dovranno poi trovare le aziende in cui far lavorare i giovani già registrati nei centri per l'impiego. Saranno queste agenzie a fare da intermediarie fra aziende e lavoratori: non ci sarà dunque un click day informatizzato. Alle aziende che faranno fare gli stage andrà un bonus compreso fra i 200 e i 500 euro a giovane (il valore cambia in relazione alla difficoltà di inserimento professionale segnalata da centro per l'impiego dopo il colloquio). L'azienda potrà avere un se bonus se al termine dello stage farà un nuovo contratto, preferibilmente a tempo indeterminato.
Gli stage all'estero. Una piccola quota -4,7 milioni - è destinata a stage analoghi in altre regioni o all'estero: saranno circa 450 i tirocini attiva- bili. In questo caso le attività avranno il supporto dei centri Eures che già collaborano con la Regione.
Le borse di autoimpiego. Una misura su cui Caruso e la Corsello scommettono è quella che finanzia la creazione di nuove imprese. Sono disponibili venti milioni che serviranno a erogare da un minimo di 25 mila euro a un massimo di 35 mila a giovani che intendano avviare un'attività. In questo caso la Regione sfrutterà la collaborazione con Sviluppo Italia Sicilia e Invitalia. Il finanziamento sarà tecnicamente un prestito da restituire in sette anni senza interessi e con la prima rata sei mesi dopo l'avvio dell'attività.
I corsi. Dieci milioni sono stati già messi a bando (martedì) per creare corsi che permettano di recuperare la dispersione scolastica, cioè diano un indirizzo di studio a giovani che hanno lasciato sia la scuola sia la formazione professionale. Un secondo bando da 46 milioni servirà a finanziare corsi di alto livello e della durata di 50/200 ore per figure professionali richieste dal mercato: verrà creato un nuovo catalogo dell'offerta formativa e sarà il giovane a scegliere ente e corso a cui iscriversi.
Il contratto di ricollocazione. Tirocini e corsi costituiscono Garanzia Giovani, che è a sua volta una parte di un grande piano che da qui alla primavera vedrà il ',aro di riforme che si agganciano a quelle nazionali. La principale è il Contratto di ricollocazione che si aggancia a quello nazionale a tutele crescenti introdotto col Jobs act: la Regione prevede di assegnare bonus alle imprese che assumono disoccupati (dopo tirocini e corsi) e un extrabonus se si sceglie un precario di uno dei bacini regionali (Pip, forestali). Il precario che rifiutasse un posto verrebbe espulso dal bacino garantito dalla Regione.

LA SICILIA
PIANO ANTICORRUZIONE Disposta la rotazione dei dipendenti g. i.) E' stata disposta anche a Licata l'applicazione del principio di rotazione dei dipendenti comunali, che operano in aree particolarmente sensibili al rischio di corruzione. In attuazione di quanto previsto dal Piano Comunale Anticorruzione, il Commissario Straordinario del Comune, Maria Grazia Brandara, di concerto con il direttore generale, Lucio Guarino, hanno già dato disposizione sulla suddetta questione. Già per la prossima settimana gli stessi dirigenti comunali sono stati convocati dal segretario generale per definire tempi, percorsi e relative modalità di attuazione del piano. «E' bene precisare — sottolinea il massimo vertice istituzionale cittadino che il provvedimento in itinere, verrà adottato al fine di aderire a quanto previsto dal codice anticorruzione espressamente voluto dalla legge, e precisamente la legge n 190 del 6 novembre del 2012, ed alla sua conseguente applicazione per evitare incrostazioni all'interno degli uffici della Pubblica amministrazione». A tal proposito va ricordato che il Comune di Licata, con deliberazione di Consiglio comunale « 19 dell'1 marzo 2013, ha approvato il Programma Triennale per la Trasparenza e l'Integrità, e che con successiva deliberazione di Giunta Municipale n 14 del 27 gennaio 2014, ha approvato il Piano Triennale per la Prevenzione e la Repressione della Corruzione e dell'illegalità. Si tratta di un atto importante per il Comune della cittadina marinara, quello dell'applicazione del codice di anticorruzione che si dovrò a breve porre in essere.

REGIONE
La crisi finanziaria Ars, passa a fatica mutuo di 1,7 miliardi L'assessore Baccei: "Senza questi fondi la sanità verrebbe commissariata»

PALERMO. Con 37 voti favorevoli e 3 contrari, I'Ars ha approvato ieri sera il disegno di legge per la stipula di un mutuo di 1,77 miliardi di euro, Il disegno di legge, complice la massiccia assenza di esponenti della maggioranza, su richiesta delle opposizioni era stato rinviato in commissione Bilancio per ulteriori approfondimenti. Ieri l'Ars avrebbe dovuto iniziare l'esame del Dpef, ma a sorpresa è tornato in Aula il ddl sul mutuo dopo il nuovo ok della commissione,.Ha tuonato il leader dell'opposizione, Nello Musumeci: I deputati del centrosinistra hanno votato per un mutuo che peserà sulle tasche dei siciliani per altre due generazioni. E alla fine hanno persino applaudito. Invece di pretendere dal governo di Roma la restituzione del denaro che è stato negato per decenni alla Regione, Crocetta rinuncia al contenzioso col governo Renzi e pensa di far quadrare i conti indebitando sempre più i siciliani. Era questa la rivoluzione annunciata? ».
Non sono mancati i tentativi di fare saltare il voto anche ieri sera. Probabilmente, è stato risolutore l'intervento dell'assessore all'Economia, Alessandro Baccei, che ha risposto alle varie illazioni delle opposizioni sull'utilità di contrarre un mutuo così cospicuo. Baccei ha ricordato che questi soldi servono per pagare i debiti che la pubblica amministrazione ha nei confronti delle imprese private (prevalentemente forniture sanitarie); che si tratta di una direttiva europea; che se non viene avviato il mutuo, la sanità siciliana sarà commissariata.
E per avere la certezza dell'approvazione del ddl, l'appello dei deputati è stato fatto per ben tre volte, essendo diversi esponenti della maggioranza fuori dall'Aula. Un «vizietto», quello di allontanarsi nei momenti decisivi, sottolineato con forza da Antonio Malafarina (Megafono), che ha scudisciato quella parte di maggioranza che martedì con la propria assenza aveva consentito di mettere in minoranza il governo, come sarebbe potuto accadere anche ieri sera. Malafarina: «Una parte di questa maggioranza non è sempre presente in Aula nei momenti di bisogno. Una volta per un motivo, una volta per un altro abbiamo una scarsa presenza che ci espone alle naturali, ovvie e illegittime imboscate dell'opposizione che non perde occasione per mettere in difficoltà quest'Aula, ma anche il governo».
Le opposizioni hanno protestato contro la decisione del presidente di turno Antonio Venturino di iscrivere nuovamente all'ordine del giorno dell'Aula il mutuo che era stato rinviato in commissione, Giorgio Ciaccio )M5s): «Non abbiamo avuto nemmeno il tempo di presentare modifiche, nè di discutere il testo. Questo è l'ennesimo gesto col quale viene calpestata la dignità di questo parlamento e dei deputati». Santi Formica (Lista Musumeci): «Se sì approva il rnutuo si crea un pericoloso precedente nel mancato rispetto del regolamento e della democrazia dell'Aula, a cui non è stato concesso nemmeno di presentare emendamenti». Toto Cordaro (Cantiere popolare) a Venturino: «Ci costringe ad inaugurare una nuova stagione, quella in cui qualcuno ci spiegherà che l'assenza del Commissario dello Stato non è una cosa positiva, che qui si fa una violazione grave alla democrazia e all'economia della Sicilia, per la quale deciderò in maniera provocatoria e strumentale di non votare più alcun disegno di legge di spesa), Gino Ioppolo (Musumeci) ha chiesto «di attribuire un nuovo termine per la presentazione di emendamenti nuovi in Aula, per votare il ddl nella prossima seduta, come aveva anche chiesto l'assessore Borsellino,,. Vincenzo Figuccia: «C'è una maggioranza in frantumi salvata dal summit tra Crocetta e Baccei costretti ad una pausa dalla loro condizione di separati in casa).
Passando all'esame dei singoli emendamenti, alla richiesta di voto segreto avanzata da Giorgio Chessari il sistema elettronico era guasto ocra stato reso inagibile deliberatamente. Che fare dunque? Idea geniale quanto obbligata: votare col vecchio sistema delle palline. Ma l'Ars non aveva palle. Finalmente si sono trovate nei magazzini. Mezz'ora per spiegare ai deputati il voto con le palline.

Agrigentoflash Cupa, il Consiglio destina (a parole) un gettone per l'Università di Agrigento

 Un "gettone" per il Cupa. Ovvero: come fare beneficenza con soldi pubblici. Poco prima che su Ballarò andasse in onda il servizio sul Consiglio comunale di Agrigento, diversi consiglieri comunali annunciavano la volontà di donare il gettone della seduta (quindi poco meno di una ventina di "oboli" a fronte di circa 7mila gettoni erogati solo nel 2014) per sostenere il futuro del Consorzio universitario.
Un contributo, ovviamente, totalmente simbolico (anzi, fin troppo simbolico), che è a ben guardare addirittura un passo indietro rispetto alla già "fragile" proposta avanzata nei giorni scorsi da Forza Italia che genericamente parlava di destinare al Cupa i "gettoni di presenza". Considerato che in questo momento all'Università agrigentina mancano almeno 800mila euro, e considerando che il solo Comune destina 150mila euro al Consorzio e almeno 500mila euro ai costi collegati agli organi politici (Consiglio comunale, rimborsi, indennità degli amministratori ecc) è evidente che una proposta con un minimo di credibilità dovrebbe fondarsi su una scelta più organica al bilancio Comune. Del resto sarebbe bastato destinare, il 29 dicembre, gli 80mila euro finalizzati a colmare i tre mesi di gettoni non erogati (del resto l'atto di recesso del Libero consorzio e della Camera di commercio erano di un paio di settimane prima) per sostituire e superare la quota del solo ente camerale (che versa 51mila euro l'anno). Ma tant'è: nei giorni in cui il "gettone" sembra "scottare" ogni proposta sembra andare bene, sebbene poi portarla a termine sia tutta un'altra storia. Se martedì c'è stato l'annuncio, infatti, oggi nessuno ha avuto modo di portare in Presidenza il proprio gettone. Giornata troppo animata, pare. Overdose di Tv?

Agrigentoweb
CUPA: il consiglio comunale "regala" il gettone di presenza
 
Il Consiglio Comunale di Agrigento ha deciso di destinare un gettone di presenza per sostenere il Consorzio Universitario di Agrigento. La decisione sarebbe stata presa il giorno prima del servizio di Ballarò andato in onda su Rai 3.
Da quanto appreso durante il servizio di Ballarò, i consiglieri dovrebbero ancora percepire, pe le commissioni extraconsiliari, i gettoni relativi agli ultimi tre mesi del 2014 che ammonterebbero a circa 80 mila euro.
Ci chiediamo, allora, se questi consiglieri sono orgogliosi di espletare il loro mandato per il bene della città, perché non rinunciare a questi soldi anziché "regalare" al CUPA l'equivalente di un caffe?

Agrigentonotizie
MARGHERITA LA ROCCA RUVOLO: "UNA RISOLUZIONE PER SALVARE IL CUPA DI AGRIGENTO"

 L'intenzione sarebbe quella di impegnare il Governo a trasferire all'ex Provincia regionale di Agrigento la somma che la Regione annualmente è chiamata a versare in qualità di socio del Cupa
Il deputato regionale dell'Udc, Margherita La Rocca Ruvolo, in difesa del Consorzio Universitario di Agrigento. Presentata una risoluzione che impegna il Governo a trasferire all'ex Provincia regionale di Agrigento la somma che la Regione annualmente è chiamata a versare in qualità di socio del Cupa, consentendo, in tal modo, la revoca del provvedimento di fuoriuscita dal Consorzio stesso, emesso, nei giorni scorsi, dal commissario straordinario dell'ente provinciale.
Nello specifico, l'esponente centrista intende impegnare il presidente della Regione e gli assessori regionali per l'Economia, per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, per l'Istruzione e la Formazione professionale "ad adottare misure e provvedimenti volti a mantenere in vita e a salvaguardare le attività del Consorzio Universitario di Agrigento reperendo le risorse per il funzionamento dello stesso ed erogandole mediante lo stanziamento per un triennio o quantomeno per il corrente anno in favore dell'ex Provincia regionale di Agrigento affinché la stessa possa trasferirle al Consorzio ovvero mediante elargizione diretta dalla Regione al Consorzio Universitario".
"I tagli ai bilanci degli enti pubblici - dichiara La Rocca Ruvolo - non possono ripercuotersi sulle classi meno abbienti e sull'istruzione dei giovani che viceversa, nei tempi di crisi, deve costituire una risorsa per poter ripartire verso un migliore avvenire. Il Cupa va salvaguardato con tutte le nostre forze. Il decentramento universitario attuato in Italia in virtù dell'opera dei consorzi universitari costituisce un intervento in favore principalmente delle famiglie economicamente meno facoltose".


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