GIORNALE DI SICILIA
ISTITUTO MUSICALE Convegno sulla
"statizzazione" col senatore Claudio Martini
Il «Toscanini» a rischio di
chiusura
Il direttore Montesano a Livorno
I problemi legati al mantenimento
dell'istituto musicale "Toscanini"di Ribera, a rischio di
chiusura per mancanza di fondi, sono stati al centro del convegno
sulla "statizzazione" tenuto a Livorno in presenza in particolare
del senatore della Repubblica Claudio Martini, componente della VII
Commissione e relatore dei 9 Ddl sulla statizzazione degli ex
Istituti Musicali Pareggiati ora riformati in ISSM dotati di piena
autonomia. Martini ha sostenuto che occorre procedere rapidamente
perché si rischia che all'appuntamento con la statizzazione
rimangano in vita 5-6 ISSM ex pareggiati e chiudano tutti gli altri,
assumendo pubblico impegno che a febbraio la VII Commissione esiterà
il testo unificato dei Ddl e che il senato approverà. In sostanza
all'esponente politico è stato affidato dalla Commissione
parlamentare il compito di portare avanti l'operazione politica e
la mediazione con Governo e Ministero dell' Economia e Finanze Il
direttore Montesano, clic era accompagnato dal vice direttore
Marcello Mango, ha posto tra l'altro l'esigenza di una necessaria
rapidità di decisioni romane sulla statizzazione, segnalando che la
riforma e la "spending review",stanno producendo la chiusura
dell'istituto e la perdita del posto di lavoro ai docenti di
ruolo, Dal convegno, secondo quanto riferito da Montesano, sono
arrivati segnali confortanti che danno spazio a "moderato
ottimismo": naturalmente nel frattempo l'ex Provincia e la
Regione devono trovare d modo di tamponare e garantire il "Toscanini"
per il 2015. Previsto a giorni un incontro tra il Comitato dei
genitori e dei docenti e il vice presidente della regione Mariella Lo
Bello.
RAVANUSA Politica in lutto per la
morte di Lillo Gattuso
Politica in lutto a Ravanusa. È morto
ieri, all'età di appena 49 anni a causa di un male incurabile, il
consigliere comunale ex Udc, Lillo Gattuso. L'amministrazione,
guidata dal sindaco Carmelo O Angelo, ha disposto il lutto cittadino
per la giornata di oggi. Nel pomeriggio, alle 15,30 nella chiesa
della Madonna di Fatima, si terranno funerali. Lillo Gattuso ha
ricoperto vari incarichi politici ed istituzionali: è stato
consigliere provinciale assessore al Comune di Ravanusa con la giunta
guidata da Armando Savarino e presidente del Consiglio comunale.
Recentemente era entrato a far parte dello staff del gruppo politico
"Articolo 4" ed era nella segreteria politica dell'Europa
Parlamentare del Pd, la giornalista catanese Michela Giuffrida.
(PAPI).
CONSORZIO UNIVERSITARIO
Presentata una risoluzione alla
Regione
Il deputato regionale dell'Udc,
Margherita La Rocca Ruvolo, interviene del Consorzio Universitario di
Agrigento presentando una risoluzione che impegna il Governo a
trasferire ali'ex provincia regionale la somma che la Regione
annualmente è chiamata a versare in qualità di socio del Cupa,
consentendo, in tal modo, la revoca del provvedimento di fuoruscita
dal Consorzio stesso. «I tagli ai bilanci degli enti pubblici non
possono ripercuotersi sulle classi meno abbienti e sull'istruzione
dei giovani che viceversa, nei tempi di crisi, deve costituire una
risorsa per poter ripartire verso un migliore avvenire - spiega La
Rocca Ruvolo - il decentramento universitario attuato in Italia in
virtù dell'opera dei consorzi universitari costituisce un
intervento in favore principalmente delle famiglie economicamente
meno facoltose". (AMM)
COMUNE In seduta straordinaria a
questione della consegna dei pozzi del consorzio Tre Sorgenti alla
Girgenti Crisi idrica e piano energetico arrivano in aula.
Tour de force dei consiglieri comunali
alle prese con due diverse sedute d'aula in poco più di dodici
ore. Il primo appello è previsto per le 18 di oggi in seduta
straordinaria su richiesta di dodici consiglieri comunali di
minoranza per dibattere sulla delicata questione della ventilata
consegna degli impianti, pozzi reti ed attrezzature, del consorzio
acquedottistico Tre Sorgenti a Girgenti Acque e all'Ato idrico. Un
problema che da tempo aspetta una definizione soprattutto alla luce
del rifiuto di almeno 4 sindaci su 7 di adeguarsi al pronunciamento
del Tribunale Superiore delle Acque di Roma che imporrebbe la
consegna di tutta la dotazione del Tre Sorgenti a Girgenti Acque-Ato
idrico nonostante la «ripubblicizzazione delle acque.
Il tutto mentre la polemica si infiamma
sempre più e la commissione comunale d'inchiesta su Girgenti Acque
è quasi pronta a depositare le conclusioni. Altro consiglio
comunale, questa volta straordinario ed urgente, domani mattina alle
9,30 per deliberare in merito alla proposta di «Approvazione del
Piano di azione per l'Energia sostenibile», il cui progetto con
relativa richiesta di finanziamento dovrà essere presentato a
Palermo entro e non oltre il 31 gennaio. Per la prossima settimana è
già stato calendarizzata una nuova seduta. Questa volta ordinaria,
(E.G.)
I SOLDI DELLA SICILIA
Parte
Garanzia Giovani, che la dirigente Anna Rosa Corsello ha messo a
punto per investire gran parte dei 178 milioni disponibili fino a
dicembre.
Piano per il lavoro, stage peri mila
giovan
i
Per i tirocini in azienda
disponibili 53 milioni che permetteranno di pagare 500 euro al mese
per ogni assunto per almeno 6 mesi.
Per i tirocini in azienda sono subito
disponibili 53 milioni che permetteranno di pagare per 500 euro al
mese almeno 13 mila giovani per un minimo di sei mesi. Eccolo il
bando più importante del maxi piano per l'occupazione che
l'assessore al Lavoro, Bruno Caruso, ha presentato ieri.
Scatta il piano Garanzia Giovani, che
la dirigente Anna Rosa Corsello, ha messo a punto per investire gran
parte dei 178 milioni disponibili fino al 31 dicembre (poi bisognerà
restituire a Stato e Ue le somme non spese). I bandi appena
pubblicati sul sito della Regione consentono di investire 114 milioni
con un meccanismo che crea un mix fra corsi di formazione, stage
retribuiti e finanziamento di nuove imprese. I bandi appena
pubblicati scavalcano il Piano giovani, rimasto al palo dopo il click
day fallito ad agosto, e invertono un principio essenziale: non
saranno più i giovani ad attivarsi ma si creerà una collaborazione
fra Regione agenzie del lavoro private accreditate.
I destinatari. In questo momento
i giovani che possono essere coinvolti nel piano sono i 48.918 che si
sono registrati da maggio in poi nei centri per l'impiego (le
iscrizioni sono ancora aperte). Si tratta di disoccupati fra i 18 e i
29 anni. Per 21.941 di loro è già stato fatto un profilo
attitudinale che permetterà di indirizzarli verso stage o altre
misure.
I tirocini retribuiti. Al bando
per i tirocini non dovranno rispondere i disoccupati ma gli enti
(università, agenzie di lavoro private) che a loro volta dovranno
poi trovare le aziende in cui far lavorare i giovani già registrati
nei centri per l'impiego. Saranno queste agenzie a fare da
intermediarie fra aziende e lavoratori: non ci sarà dunque un click
day informatizzato. Alle aziende che faranno fare gli stage andrà un
bonus compreso fra i 200 e i 500 euro a giovane (il valore cambia in
relazione alla difficoltà di inserimento professionale segnalata da
centro per l'impiego dopo il colloquio). L'azienda potrà avere
un se bonus se al termine dello stage farà un nuovo contratto,
preferibilmente a tempo indeterminato.
Gli stage all'estero. Una
piccola quota -4,7 milioni - è destinata a stage analoghi in altre
regioni o all'estero: saranno circa 450 i tirocini attiva- bili. In
questo caso le attività avranno il supporto dei centri Eures che già
collaborano con la Regione.
Le borse di autoimpiego. Una
misura su cui Caruso e la Corsello scommettono è quella che finanzia
la creazione di nuove imprese. Sono disponibili venti milioni che
serviranno a erogare da un minimo di 25 mila euro a un massimo di 35
mila a giovani che intendano avviare un'attività. In questo caso
la Regione sfrutterà la collaborazione con Sviluppo Italia Sicilia e
Invitalia. Il finanziamento sarà tecnicamente un prestito da
restituire in sette anni senza interessi e con la prima rata sei mesi
dopo l'avvio dell'attività.
I corsi. Dieci milioni sono
stati già messi a bando (martedì) per creare corsi che permettano
di recuperare la dispersione scolastica, cioè diano un indirizzo di
studio a giovani che hanno lasciato sia la scuola sia la formazione
professionale. Un secondo bando da 46 milioni servirà a finanziare
corsi di alto livello e della durata di 50/200 ore per figure
professionali richieste dal mercato: verrà creato un nuovo catalogo
dell'offerta formativa e sarà il giovane a scegliere ente e corso
a cui iscriversi.
Il contratto di ricollocazione.
Tirocini e corsi costituiscono Garanzia Giovani, che è a sua volta
una parte di un grande piano che da qui alla primavera vedrà il
',aro di riforme che si agganciano a quelle nazionali. La
principale è il Contratto di ricollocazione che si aggancia a quello
nazionale a tutele crescenti introdotto col Jobs act: la Regione
prevede di assegnare bonus alle imprese che assumono disoccupati
(dopo tirocini e corsi) e un extrabonus se si sceglie un precario di
uno dei bacini regionali (Pip, forestali). Il precario che rifiutasse
un posto verrebbe espulso dal bacino garantito dalla Regione.
LA SICILIA
PIANO ANTICORRUZIONE
Disposta la rotazione dei dipendenti
g. i.) E' stata disposta anche a
Licata l'applicazione del principio di rotazione dei dipendenti
comunali, che operano in aree particolarmente sensibili al rischio di
corruzione. In attuazione di quanto previsto dal Piano Comunale
Anticorruzione, il Commissario Straordinario del Comune, Maria Grazia
Brandara, di concerto con il direttore generale, Lucio Guarino, hanno
già dato disposizione sulla suddetta questione. Già per la prossima
settimana gli stessi dirigenti comunali sono stati convocati dal
segretario generale per definire tempi, percorsi e relative modalità
di attuazione del piano. «E' bene precisare sottolinea il
massimo vertice istituzionale cittadino che il provvedimento in
itinere, verrà adottato al fine di aderire a quanto previsto dal
codice anticorruzione espressamente voluto dalla legge, e
precisamente la legge n 190 del 6 novembre del 2012, ed alla sua
conseguente applicazione per evitare incrostazioni all'interno
degli uffici della Pubblica amministrazione». A tal proposito va
ricordato che il Comune di Licata, con deliberazione di Consiglio
comunale « 19 dell'1 marzo 2013, ha approvato il Programma
Triennale per la Trasparenza e l'Integrità, e che con successiva
deliberazione di Giunta Municipale n 14 del 27 gennaio 2014, ha
approvato il Piano Triennale per la Prevenzione e la Repressione
della Corruzione e dell'illegalità. Si tratta di un atto
importante per il Comune della cittadina marinara, quello
dell'applicazione del codice di anticorruzione che si dovrò a
breve porre in essere.
REGIONE
La crisi finanziaria
Ars, passa a fatica mutuo di 1,7
miliardi
L'assessore Baccei: "Senza
questi fondi la sanità verrebbe commissariata»
PALERMO. Con 37 voti favorevoli e 3
contrari, I'Ars ha approvato ieri sera il disegno di legge per la
stipula di un mutuo di 1,77 miliardi di euro, Il disegno di legge,
complice la massiccia assenza di esponenti della maggioranza, su
richiesta delle opposizioni era stato rinviato in commissione
Bilancio per ulteriori approfondimenti. Ieri l'Ars avrebbe dovuto
iniziare l'esame del Dpef, ma a sorpresa è tornato in Aula il ddl
sul mutuo dopo il nuovo ok della commissione,.Ha tuonato il leader
dell'opposizione, Nello Musumeci: I deputati del centrosinistra
hanno votato per un mutuo che peserà sulle tasche dei siciliani per
altre due generazioni. E alla fine hanno persino applaudito. Invece
di pretendere dal governo di Roma la restituzione del denaro che è
stato negato per decenni alla Regione, Crocetta rinuncia al
contenzioso col governo Renzi e pensa di far quadrare i conti
indebitando sempre più i siciliani. Era questa la rivoluzione
annunciata? ».
Non sono mancati i tentativi di fare
saltare il voto anche ieri sera. Probabilmente, è stato risolutore
l'intervento dell'assessore all'Economia, Alessandro Baccei,
che ha risposto alle varie illazioni delle opposizioni sull'utilità
di contrarre un mutuo così cospicuo. Baccei ha ricordato che questi
soldi servono per pagare i debiti che la pubblica amministrazione ha
nei confronti delle imprese private (prevalentemente forniture
sanitarie); che si tratta di una direttiva europea; che se non viene
avviato il mutuo, la sanità siciliana sarà commissariata.
E per avere la certezza
dell'approvazione del ddl, l'appello dei deputati è stato fatto
per ben tre volte, essendo diversi esponenti della maggioranza fuori
dall'Aula. Un «vizietto», quello di allontanarsi nei momenti
decisivi, sottolineato con forza da Antonio Malafarina (Megafono),
che ha scudisciato quella parte di maggioranza che martedì con la
propria assenza aveva consentito di mettere in minoranza il governo,
come sarebbe potuto accadere anche ieri sera. Malafarina: «Una parte
di questa maggioranza non è sempre presente in Aula nei momenti di
bisogno. Una volta per un motivo, una volta per un altro abbiamo una
scarsa presenza che ci espone alle naturali, ovvie e illegittime
imboscate dell'opposizione che non perde occasione per mettere in
difficoltà quest'Aula, ma anche il governo».
Le opposizioni hanno protestato contro
la decisione del presidente di turno Antonio Venturino di iscrivere
nuovamente all'ordine del giorno dell'Aula il mutuo che era stato
rinviato in commissione, Giorgio Ciaccio )M5s): «Non abbiamo avuto
nemmeno il tempo di presentare modifiche, nè di discutere il testo.
Questo è l'ennesimo gesto col quale viene calpestata la dignità
di questo parlamento e dei deputati». Santi Formica (Lista
Musumeci): «Se sì approva il rnutuo si crea un pericoloso
precedente nel mancato rispetto del regolamento e della democrazia
dell'Aula, a cui non è stato concesso nemmeno di presentare
emendamenti». Toto Cordaro (Cantiere popolare) a Venturino: «Ci
costringe ad inaugurare una nuova stagione, quella in cui qualcuno ci
spiegherà che l'assenza del Commissario dello Stato non è una
cosa positiva, che qui si fa una violazione grave alla democrazia e
all'economia della Sicilia, per la quale deciderò in maniera
provocatoria e strumentale di non votare più alcun disegno di legge
di spesa), Gino Ioppolo (Musumeci) ha chiesto «di attribuire un
nuovo termine per la presentazione di emendamenti nuovi in Aula, per
votare il ddl nella prossima seduta, come aveva anche chiesto
l'assessore Borsellino,,. Vincenzo Figuccia: «C'è una
maggioranza in frantumi salvata dal summit tra Crocetta e Baccei
costretti ad una pausa dalla loro condizione di separati in casa).
Passando all'esame dei singoli
emendamenti, alla richiesta di voto segreto avanzata da Giorgio
Chessari il sistema elettronico era guasto ocra stato reso inagibile
deliberatamente. Che fare dunque? Idea geniale quanto obbligata:
votare col vecchio sistema delle palline. Ma l'Ars non aveva palle.
Finalmente si sono trovate nei magazzini. Mezz'ora per spiegare ai
deputati il voto con le palline.
Agrigentoflash
Cupa, il Consiglio destina (a
parole) un gettone per l'Università di Agrigento
Un "gettone" per il Cupa. Ovvero:
come fare beneficenza con soldi pubblici. Poco prima che su Ballarò
andasse in onda il servizio sul Consiglio comunale di Agrigento,
diversi consiglieri comunali annunciavano la volontà di donare il
gettone della seduta (quindi poco meno di una ventina di "oboli"
a fronte di circa 7mila gettoni erogati solo nel 2014) per sostenere
il futuro del Consorzio universitario.
Un contributo, ovviamente, totalmente
simbolico (anzi, fin troppo simbolico), che è a ben guardare
addirittura un passo indietro rispetto alla già "fragile"
proposta avanzata nei giorni scorsi da Forza Italia che genericamente
parlava di destinare al Cupa i "gettoni di presenza". Considerato
che in questo momento all'Università agrigentina mancano almeno
800mila euro, e considerando che il solo Comune destina 150mila euro
al Consorzio e almeno 500mila euro ai costi collegati agli organi
politici (Consiglio comunale, rimborsi, indennità degli
amministratori ecc) è evidente che una proposta con un minimo di
credibilità dovrebbe fondarsi su una scelta più organica al
bilancio Comune. Del resto sarebbe bastato destinare, il 29 dicembre,
gli 80mila euro finalizzati a colmare i tre mesi di gettoni non
erogati (del resto l'atto di recesso del Libero consorzio e della
Camera di commercio erano di un paio di settimane prima) per
sostituire e superare la quota del solo ente camerale (che versa
51mila euro l'anno). Ma tant'è: nei giorni in cui il "gettone"
sembra "scottare" ogni proposta sembra andare bene, sebbene poi
portarla a termine sia tutta un'altra storia. Se martedì c'è
stato l'annuncio, infatti, oggi nessuno ha avuto modo di portare in
Presidenza il proprio gettone. Giornata troppo animata, pare.
Overdose di Tv?
Agrigentoweb
CUPA: il consiglio comunale "regala"
il gettone di presenza
Il Consiglio Comunale di Agrigento ha
deciso di destinare un gettone di presenza per sostenere il Consorzio
Universitario di Agrigento. La decisione sarebbe stata presa il
giorno prima del servizio di Ballarò andato in onda su Rai 3.
Da quanto appreso durante il servizio
di Ballarò, i consiglieri dovrebbero ancora percepire, pe le
commissioni extraconsiliari, i gettoni relativi agli ultimi tre mesi
del 2014 che ammonterebbero a circa 80 mila euro.
Ci chiediamo, allora, se questi
consiglieri sono orgogliosi di espletare il loro mandato per il bene
della città, perché non rinunciare a questi soldi anziché
"regalare" al CUPA l'equivalente di un caffe?
Agrigentonotizie
MARGHERITA LA ROCCA RUVOLO: "UNA
RISOLUZIONE PER SALVARE IL CUPA DI AGRIGENTO"
L'intenzione sarebbe quella di
impegnare il Governo a trasferire all'ex Provincia regionale di
Agrigento la somma che la Regione annualmente è chiamata a versare
in qualità di socio del Cupa
Il deputato regionale dell'Udc,
Margherita La Rocca Ruvolo, in difesa del Consorzio Universitario di
Agrigento. Presentata una risoluzione che impegna il Governo a
trasferire all'ex Provincia regionale di Agrigento la somma che la
Regione annualmente è chiamata a versare in qualità di socio del
Cupa, consentendo, in tal modo, la revoca del provvedimento di
fuoriuscita dal Consorzio stesso, emesso, nei giorni scorsi, dal
commissario straordinario dell'ente provinciale.
Nello specifico, l'esponente
centrista intende impegnare il presidente della Regione e gli
assessori regionali per l'Economia, per le Autonomie locali e la
Funzione pubblica, per l'Istruzione e la Formazione professionale
"ad adottare misure e provvedimenti volti a mantenere in vita e a
salvaguardare le attività del Consorzio Universitario di Agrigento
reperendo le risorse per il funzionamento dello stesso ed erogandole
mediante lo stanziamento per un triennio o quantomeno per il corrente
anno in favore dell'ex Provincia regionale di Agrigento affinché
la stessa possa trasferirle al Consorzio ovvero mediante elargizione
diretta dalla Regione al Consorzio Universitario".
"I tagli ai bilanci degli enti
pubblici - dichiara La Rocca Ruvolo - non possono ripercuotersi
sulle classi meno abbienti e sull'istruzione dei giovani che
viceversa, nei tempi di crisi, deve costituire una risorsa per poter
ripartire verso un migliore avvenire. Il Cupa va salvaguardato con
tutte le nostre forze. Il decentramento universitario attuato in
Italia in virtù dell'opera dei consorzi universitari costituisce
un intervento in favore principalmente delle famiglie economicamente
meno facoltose".