7 febbraio - sabato
GIORNALE DI SICILIA
GESTIONE DELLE ACQUE. Per la consegna all'AtoRETI IDRICHE ALL'ATO, SONO 17 I PAESI DIFFIDATI DALLA REGIONESono in tutto 17 i Comuni agrigentini "diffidati" dal dipartimento regionale delle Acque a consegnare, entro 30 giorni,le reti idriche. Lo rende noto il deputato regionale del Pd, nonché sindaco di Bivona, Giovanni Panepinto. «I] Comune di Santa Margherita Belice In ha ricevuto assieme a quello di Palma e di Cammarata spiega Panepinto ancora a Bivona e Burgio non è stato trasmesso ma arriverà sicuramente la prossima settimana». Panepinto critica il dirigente agrigentino, Mimmo Armenio, che ha firmato le lettere di diffida «nonostante spiega ancora il sindaco di Bivona - un articolo di legge (articolo 1, commi 5 e 6 della legge 2 del 20131 stabilisca d contrario, cioè che i comuni che non hanno ancora consegnato gli impianti possano continuare a gestirli».Ed intanto a Casteltermini il Consiglio comunale sarà convocato per giovedì prossimo per deliberare su proposta del sindaco l'avvio delle procedure per la fuoriuscita dall'Atn e la gestione del servizio da parte del Comune. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo convocata ad hoc dal presidente del consiglio Gioacchino Nicastro, presenti i capi-gruppo Maurizio Giuliano, per la maggioranza, e Lino Genuardi per l'opposizione. Il Comune di Casteltermini si avvale dei parere di un legale esperto che assisterà l'Ente in tutto l'iter per consentire «la riappropriazione dell'uso delle reti idriche e la gestione diretta del servizio». (PAPI)
LA DECISIONE. Giro di vite sui contratti, criteri di rotazione nelle procedure degli appalti PIÙ CONTROLLI SUGLI ACQUISTI, A RAGUSA STRETTA DELL'EX PROVINCIAIl commissario straordinario della ex Provincia regionale di Ragusa, oggi Libero Consorzio Comunale, Dario Cartabellotta, ha approvato il Piano triennale 2015-2017 di prevenzione della corruzione e dell'illegalità. «Il piano - come afferma il responsabile dell'atto, il segretario generale Ignazio Baglieri - punta a mantenere bassi i livelli di rischio. Ci siamo mossi prevalentemente sull'attività contrattuale e soprattutto su procedure di piccolo e medio importo considerato che oggi le Province sono ridotte nella sua attività. Nel piano riguardo ai contratti sono state previste tutta una serie di misure come la disciplina di elenchi di operatori per acquisizione di beni e servizi ed individuati anche elenchi per i lavori guidata da criteri di rotazione. Inoltre cercheremo di operare attraverso il sistema Mepa o Consip utilizzando degli elenchi forniti da un ufficio terzo rispetto al richiedente». Baglieri aggiunge ((che il piano prevede anche una vigilanza sugli enti partecipati o controllati». Per il commissario Cartabellotta «oltre a costituire la strategia dell'ente per la prevenzione e il contrasto alla corruzione, il Piano è anche una grande opportunità di cambiamento e miglioramento continuo dell'organizzazione)). Il Piano individua, tra l'altro, in tutti i dipendenti, e in particolare nei dirigenti, i soggetti attuatori e ad essi richiede esplicitamente il «rispetto dell'etica pubblica e comportamenti volti ad assicurare la qualità delle relazioni con i cittadini». (GN)
LA SICILIA
SI APRE UNO SPIRAGLIO PER IL FUTURO DEL CUPASe il Libero Consorzio ci ripensa la Regione potrebbe dare i soldig. s.) Consorzio universitario, alcune risposte si potrebbero avere già a metà della prossima settimana. Va chiarito che non si tratterà di risorse economiche (sebbene il problema sia strettamente di questa natura), ma "semplicemente" di una presa di posizione netta da parte della Regione che dovrebbe bastare, forse, a spingere I'ex Provincia regionale di Agrigento a fare un passo indietro rispetto all'atto di recesso dal Cupa.Da giorni, infatti, si parla della possibilità che l'assessore al Bilancio Baccei possa firmare una lettera indirizzata al commissario del Libero consorzio, con la quale si farebbe sostanzialmente notare che il recesso firmato a metà dicembre è fondato su una semplice previsione di riduzione degli introiti per l'Ente. Alessandra Diliberto, infatti, nel testo della propria determina aveva sostenuto che, in visione della stima realizzata dall'Upi del possibile taglio dei trasferimenti regionali tra il 2015 e il 2016, era necessario tagliare le partecipate come il Cupa. La Regione, quindi, dal suo canto garantirebbe all'ex Provincia l'impegno per il trasferimento di un finanziamento di almeno 7SOmila euro nel prossimo bilancio, ad aprile, ma spinge per eliminare l'atto di recesso, perché nei fatti al momento l'unica strada attuabile da un punto di vista burocratico dovrebbe essere la messa in liquidazione del Consorzio.Intanto sul tema del futuro dell'università tornano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Raso, Saia e Broccio. "Siccome il tema non è 'come passare la nottata', ma come assicurare un futuro certo, lineare e duraturo alla presenza dell'università in città dicono - dobbiamo dire che non ci hanno rassicurato affatto gli impegni emersi in quella sede e che, gli stessi,vanno verificati, Così come va verificata la volontà dell'Università di Palermo di tenere in vita rapporti con sedi decentrate".
Ultimatum di Madia sulle auto blu della Pa pronti entro metà mese i piani per i tagliROMA. Una lettera su carta intestata, seguendo la via tradizionale delle comunicazioni ufficiali interne, e poi un tweet, per ribadire il concetto e rivolgersi all'intera opinione pubblica. Sono questi i canali attraverso cui passa l'ultimatum del ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia. E il messaggio è chiaro: i tagli alle famigerate auto blu non possono più attendere, In effetti i tempi stabiliti nel decreto di dicembre sono arrivati a scadenza e ora il governo non sembra disposto a concedere tanto margine. Anche perché, nello stesso dpcm, sono previste delle sanzioni, ulteriori strette, per gli enti che non rendono noti i dati sul parco vetture.L'obiettivo è arrivare a un censimento permanente, da cui risulterà chiaro se la Pa si sarà adeguata alla sforbiciata che limita il tetto della auto blu a cinque per ciascuna amministrazione, a partire da quelle con i «parcheggi» più piccoli, sotto le 50 macchine, che dovranno concretizzare la riduzione entro il 26 febbraio. Ma i piani di rientro dovranno essere spediti al ministero già il 16 del mese. E il punto verrà fatto nel primo Cdm utile, si tenterà un passaggio nell'ultima settimana del mese,«Entro 10 giorni il 16 febbraio i ministeri e le Pubbliche Amministrazioni interessate devono informare su come si adeguano alla diminuzione delle #autoblu decisa da Governo», mette in chiaro Madia via Twitter facendo il sunto della nota spedita il 5 febbraio a tutti gli enti che devono fare i tagli (non solo dicasteri ma anche forze dell'ordine e agenzie), Nella nota veniva esplicitata la richiesta: «comunicare» agli uffici del ministro «ogni misura adottata al fine di rispettare le scadenze previste dal decreto», pubblicato in Gazzetta Ufficiale l'il dicembre, che spalma i tagli in tre tranche: la prima, dopo 60 giorni dall'uscita del provvedimento, de proprio a febbraio; la seconda, per le amministrazioni con più di 50 auto ma meno 100, termina a fine giugno; l'ultima, per gli enti con più vetture, si chiude il 31 dicembre. A fine 2015, e per ogni anno, tutte le amministrazioni, inclusi gli enti locali, dovranno comunicare l'elenco delle vetture, al menti, in aggiunta alla riduzione di spesa «automotive» già prevista sul 2011 (-70% applicherà un'ulteriore contenimento (- 50% sul limite per il 2013). Per chi viola le regole quindi non resterebbero che spiccioli da dedicare al capitolo. La roadmap e lo stato dell'arte si conosceranno più nel dettaglio a fine febbraio, o al massimo ai primi di marzo, quando in sede di Cdm, verrà presentato «un documento di sintesi» sul tema. Ad ora, stando all'ultima rilevazione pubblicata del Formez, le auto della Pa centrale sono circa 3.600.
Sicilia24h
"PROVINCE" IN COMMISSIONE ARS, INTERVENTO FIGUCCIADopo 2 anni dalla predisposizione, il governo Crocetta ha trasmesso alla commissione Affari istituzionali dell' Assemblea regionale il testo della riforma dei Liberi consorzi dei Comuni e delle città metropolitane, che sarà incardinato la prossima settimana. Il vice presidente della stessa commissione, Vincenzo Figuccia, coordinatore di Forza Italia a Palermo, afferma : "il nuovo assessore alla Funzione pubblica Leotta ha dichiarato di non avere ancora condiviso il testo con il presidente della Regione e che si è accorto anche di discrepanze tra il testo ufficiale licenziato dalla giunta Crocetta e quello poi pubblicato nel sito della Regione. Si tratta di un caos inaccettabile e di non poco conto. Dalla prossima settimana, quando inizieremo a sentire in commissione i sindaci, le organizzazioni sindacali, le associazioni dei comuni e i commissari delle ex province, ne vedremo sicuramente delle belle".
Agrigentooggi
AGRIGENTO: SPAZI ESPOSITIVI NELLE FIERE TURISTICHEMarchio d'Area: il Libero Consorzio mette a disposizione degli operatori spazi espositivi nelle maggiori fiere turistiche Nell'ambito del progetto "Marchio d'area" della provincia di Agrigento è pubblicato sul sito internet dell'ente www.provincia.agrigento.it, nella home page, l'avviso per la partecipazione alle fiere ed ai workshop in Italia e all'estero, riservato agli operatori turistici ed enogastronomici della provincia di Agrigento, per lanciare il marchio d'area."Si tratta - spiega Achille Contino (foto) dirigente del Libero Consorzio - di alcuni dei maggiori eventi previsti nei prossimi mesi per propagandare il turismo del nostro territorio. Queste le fiere e gli eventi a cui parteciperà il Libero Consorzio comunale di Agrigento: Bit Milano dal 12 Al 14 Febbraio 2015, Itb Berlino dal 4 all'8 Marzo 2015, Vinitaly dal 22 al 25 Marzo 2015, Sito Barcellona dal 17 al 19 Aprile 2015, Tuttofood dal 03 al 06 Maggio, Expo Milano Maggio/Giugno 2015. Il programma dei work shops prevede dal15 al 18 febbraio 2015 il turismo della valle dei templi e dintorni (zona di Agrigento e dintorni), dal 26 al 29 marzo 2015 le strade del vino (zona Sciacca), dal 07 al 10 maggio 2015 il turismo relazionale (zona monti Sicani) e n. 4 forum delle eccellenze agrigentine nel giugno 2015".Nell'avviso sono spiegati tempi e modi per partecipare agli eventi programmati. All'interno dello stand per ogni singola manifestazione vi saranno dei desk per la presentazione dell'offerta, espositori per i depliants, tavoli per gli incontri con gli operatori, strumenti di comunicazione integrata, compreso uno schermo per le presentazioni dei prodotti turistici ed enogastronomici. Per utilizzare al meglio lo spazio che il Libero Consorzio mette a disposizione degli operatori gratuitamente sono state stabilite alcune semplici regole per la partecipazione e gli accreditamenti che sono all'interno dell'avviso.Il "Marchio d'Area" servirà ad innalzare la qualità complessiva dell'area turistica finalizzata e a migliorarne la competitività. Questa iniziativa sarà di supporto a quei soggetti presenti nel territorio per valorizzare e promuovere aspetti che costituiscono le tipicità e i "tesori" dell'agrigentino. Tali specificità storiche, naturali ed enogastronomiche della provincia, promosse e commercializzate in maniera adeguata, esaltando le qualità territoriali, saranno in grado di caratterizzare al meglio il prodotto e favorire la vendita del turismo della provincia di Agrigento.
8 febbraio - domenica
GIORNALE DI SICILIA
GIORNATA DELLE FOIBEMercoledi iniziativa all'ex provincia
In occasione del Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime delle Foibe, il Libero consorzio comunale, ha organizzato per mercoledì alle io, nella sala del Consiglio provinciale, una giornata di riflessione e testimonianze. All'iniziativa, saranno presenti, fra gli altri, il Prefetto Nicola Diomede, il Questore Mario Finocchiaro, il Comandante della Guardia di Finanza Massimo Sobrà, il Comandante dei Carabinieri Mario Mettifogo, il Provveditore Raffaele Zarbo e lo storico Giuseppe Crapanzano autore del libro "L'Istria di Gina". Nel corso della mattinata verrà proiettato un filmato storico dell'Istituto Luce ed un video realizzato dagli studenti del King di Favara. L'attrice Serenella Bianchini leggerà alcuni brani del libro "L'Istria di Gina" mentre il prof. Domenico Svettini racconterà la sua testimonianza storica come sopravvissuto alle foibe. (CR)
LA SICILIA
SANTA MARGHERITA BELICE«Le reti idriche a noi»S. MARGHERITA B. gme) La tanto odiata diffida a consegnare gli impianti idrici alla Girgenti Acque è arrivata a Palazzo Filangeri Cutò, sede del Comune.Il dipartimento dell'acqua e dei rifiuti dell'assessorato regionale dell'energia e dei servizi di pubblica utilità ha fissato il termine perentorio di 30 giorni a partire dai 4 febbraio scorso, data di ricezione della diffida, per consegnare gli impianti in questione. "Una cosa è certa - dice il sindaco Franco Valenti - non sarò mai io a consegnare la rete idrica comunale. Cari concittadini, tutti insieme, iniziamo una battaglia di civiltà e legalità. La settimana prossima- aggiunge- sarò convocato un Consiglio comunale aperto per stabilire le iniziative da assumere in difesa dell'acqua pubblica'. Nella stessa trepidazione anche gli altri sindaci dei comuni agrigentini di Aragona, Bivona, Burgio, Alessandria della Rocca, Cammarata, Camastra, Cianciana, Ioppolo Giancaxio, Menfi, Palma di Montechiaro, San Biagio Platani, Sant'Angelo Muxaro, Santa Elisabetta, Santo Stefano Quisquina, che allo stato attuale gestiscono gli impianti idrici, Sul web è iniziato intanto un intenso tam tam di durissima condanna nei confronti dei governi nazionale e regionale e di sprone ai sindaci perché non consegnino gli impianti. Eccone alcuni: "Agite tutti assieme, Assediamo l'assemblea regionale fino a che quei buffoni affamapopolo non approvino la legge sulla gestione pubblica dell'acqua".
Depurazione alla svoltaL'invio in Sicilia di un commissario da parte del presidente del Consiglio Matteo Renzi potrebbe accelerare i progetti che ancora aspettano il via libera di Ministero e RegioneL'invio di un commissario da parte del presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi in Sicilia per la questione della depurazione potrebbe essere una svolta importante per Agrigento e per icomuni della provincia, in particolare per quelli che hanno consegnato gli impianti e che sono già destinatari di finanziamenti come il capoluogo.Come si sa, il premier si è in infuriato perchè la nostra regione ancora non ha speso la somma di circa un miliardo di euro per una serie di interventi che faranno uscire l'Italia dalla procedura diinfrazione della Ue per l'inquinamento costiero. Di questo miliardo circa 50 milioni di euro vennero destinati quasi tre anni addietro all'ato idrico di Agrigento per dodici interventi finalizzati alla bonifica della fascia costiera agrigentina. I relativi progetti sono stati già predisposti da tempo ed hanno superato tutti la fase preliminare e definitiva ed ora per qualcuno addirittura sono stati già eseguiti i lavori, per gli altri siamo nella fase di approvazione dei progetti esecutivi o di emissione dei decreti ti di accreditamento per cui la nomina del commissario potrebbe essere la svolta che si attendeva per accelerare le pratiche di alcuni progetti.E' il caso della realizzazione del megadepuratore di Fiume Naro che servirà la zona di Cannatello, Villaggio Mosè e Favara: c'è già l'ok dei ministero (che deve ancora inviare la documentazione) ed ora la Regione dovrà emettere il decreto di accreditamento. Legati a questo impianto sono i progetti della fognatura nella fascia costiera agrigentina (l'esecutivo sarà inviato a giorni al ministero), Cannatello e Zingarello (idem) e del collegamento tra l'esistente depuratore di Favara (che attualmente scarica nell'omonimo vallone) ed il nuovo impianto. Anche in questo caso il progetto esecutivo sta per essere inviato ad ato, Regione e Ministero.Entro il mese sarà inviato a quest'ultimo anche il progetto per la terza linea del depuratore di Sciacca cui è legata anche la realizzazione della fognatura di collegamento con un rione che ne è ancora sprovvisto.Esecutivo in via di approvazione anche per il completamento della rete fognante di Ribera e per quella di Bellavista a Porto Empedocle.Infine ci sono quelli che sono andati già in porto: lavori già terminati ad Agrigento per il collegamento tra Villaggio Peruzzo ed il depuratore di Sant'Anna, già in piena fase di realizzazione per la fognatura della zona nord e in fase di consegna peri ammodernamento del depuratore di FontanelleSALVATORE FUCA
"FERROVIE KAOS".Gli orari delle corse di sabato 21 e domenica 22 febbraioSagra: tornano i treni storici
Per la Sagra del Mandano in fiore, ritornano i treni sulla ferrovia dei templi Agrigento - Porto Empedocle.A organizzare l'offerta ferroviaria, attraverso una corsa di andata e ritorno tra Palermo e Agrigento, e numerose corse tra Agrigento e l'antica stazione di Porto Empedocle e la Valle dei Templi, sono -le associazioni "TrenoDOC" e «Ferrovie Kaos>,Sarà possibile viaggiare a bordo dei treni storici della fondazione ferrovie dello Stato italiane negli ultimi due giorni della kermesse, sabato 2 e domenica 22 febbraio prossimi.Sabato 2 febbraio in programma diverse corse in treno storico, rivolte in particolare a scolaresche e gruppi di turisti, con partenze dalle stazioni di Agrigento Centrale, Tempio di Vulcano e Porto Empedocle Centrale, con spole quasi continue programmate tra le 8.30 e le 14.30 e con visite guidate al giardino della Kolymbetra, alla stazione ferroviaria di Porto Empedocle ed al relativo parco ferroviario, e poi la suggestiva Valle dei Templi.Sarà necessario prenotare contattando l'associazione Ferrovie Kaos al numero di telefono 32995707740 inviando una mail all'indirizzo ìnfo@ferroviekaos. it con possibilità di acquisto online.Nella domenica conclusiva della sagra del mandorla in fiore, il 22 febbraio, alle 7.45, riparte il treno storico siciliano da Palermo alla volta di Agrigento Centrale.Il treno, i cui rotabili rientrano nel parco storico di Fondazione PS italiane, sarà composto dalla locomotiva storica anni 60 e dalle carrozze tipo «59» anni '70 e dalle carrozze «Centoporte» anni '30.L'arrivo ad Agrigento Centrale è previsto alle 10.30. Sul treno sarà distribuita a tutti i partecipanti una cartina della città di Agrigento riportante alcune informazioni turistiche. Ripartenza alle 17.40 da Agrigento centrale per il rientro a Palermo.Per tutte le info sul viaggio, la possibilità di pranzo e i servizi accessori consultare il sito www.trenodoc.it E sempre domenica 22 febbraio, ad Agrigento, circoleranno un gran numero di treni storici. Sarà garantito il servizio metropolitano di trasporto urbano tra Porto Empedocle, Agrigento e la Valle dei Templi espletato, perla prima volta, con i treni storici di Fondazione FS Italiane, e con la collaborazione della direzione trasporto Regionale di Trenitalia.A organizzare le «corsette metropolitane» in treno storico è l'associazione «Ferrovie Kaos».VALENTINA ALAIMO
9 febbraio - lunedì
GIORNALE DI SICILIAEx provincia. Pubblicata l'Attività di promozioneMarchio d'area, l'elenco delle fiere per il turismoPrimi passi del "Marchio d'area" della provincia di Agrigento. E' stato pubblicato sul sito internet dell'ente provincia.agrigento.it, nella home page, l'avviso per la partecipazione alle fiere ed ai work shop in Italia e all'estero, riservato agli operatori turistici ed enogastronomici della provincia di Agrigento, per lanciare il marchio d'area. Si tratta di alcuni dei maggiori eventi previsti nei prossimi mesi per propagandare il turismo del nostro territorio. Queste le fiere e gli eventi a cui parteciperà il Libero Consorzio comunale di Agrigento: Bit Milano dal 12 al 14 febbraio, Itb Berlino dal 4 all'8 marzo, Vinitaly dal 22 al 25 marzo, Sitc Barcellona dal 17 al 19 aprile, Tuttofooddal3 al6maggio, Expo Milano maggio/giugno. Il programma dei workshop prevede dal 15 al 18 febbraio 1 turismo della valle dei templi dintorni (zona di Agrigento e dintorni), dal 26 al 29 marzo, le strade del vino (zona Sciacca), dal 7 al 10 maggio il turismo relazionale (zona monti Sicani) e 4 forum delle eccellenze agrigentine nel mese di giugno. Nell'avviso sono spiegati tempi e modi per partecipare agli eventi programmati.(PAPI)
GESTIONE DELLE ACQUE. Nei giorni scorsi una diffida della Regione era arrivata ai sindaci "ribelli" che finora si sono rifiutati di cedere 1 condotte idriche al gestore privatoTRE SORGENTI, IL GIORNO DELLA CONSEGNA DELLE RETIConvocato un vertice peni passaggio degli impianti. Nei giorni scorsi si è dimesso il presidente Moscato sfiduciato dai sindaci.Consegna delle reti idriche dal Tre Sorgenti all'Ato: oggi è il giorno della verità. È stato convocato il vertice tra enti per il passaggio degli impianti. L'attesa sale perché proprio la scorsa settimana si è dimesso Gaetano Moscato, da presidente del Consorzio acquedottistico, società partecipata dal Comune di Canicattì e da altri 6 enti: Campo- bello di Licata, Licata, Palma di Montechiaro, Racalmuto, Grotte e Ravanusa. I sindaci, riuniti in assemblea, non hanno revocato una precedente delibera del 17 dicembre scorso che ha dato mandato ai vertici del Consorzio di consegnare le reti. Quindi oggi il passaggio sarà automatico. Ma chi andrà materialmente a consegnare le reti all'Ato idrico, ancora non è dato sapere. Sicuramente la palla passa al vice presidente, Marino ed al funzionario dell'area tecnica, l'ingegnere Calì. I due dovranno presentarsi con una ricognizione di tutti gli impianti e consegnare il tutto nelle mani del direttore Bernardo Barone. Il quale, a sua volta, girerà l'enorme patrimonio alla società Girgenti acque. Sulla posizione del vice presidente Marino influirà sicuramente l'indirizzo del sindaco del suo Comune, cioè Palma di Montechiaro, Pasquale Amato, il più critico tra gli amministratori, che ha condotto una battaglia personale e politica all'interno del Tre Sorgenti.«Senza fretta, c'è tempo - spiega il sindaco Amato - perché i cittadini dei Comuni che già pagano costosissima la gestione della privatizzazione».In atto quindici sono dei contenziosi tra enti idrici. Siciliacque da una parte (che rivendica un credito nei confronti del Tre Sorgenti di ben 7 milioni di euro) e dall'altra Girgenti acque che invece ha un debito di quasi sei milioni di euro nei confronti del consorzio canicattinese. Siciliacque ha avuto riconosciuto dal Tribunale il diritto a riscuotere il credito di 7 milioni e mezzo di euro per fatture dal 2009 al 2012 per forniture di acqua. E questo debito sarà spalmato sui Comuni soci in base alla percentuale di partecipazione al consorzio. Il Tre Sorgenti ha chiesto a Girgenti acque di farsi carico di questo debito con l'impegno di rinunciare al contenzioso che è stato avviato nei confronti della società che ha in gestione il servizio idrico in tutta la provincia, ma la società privata non ha accettato.La Regione, intanto ha diffidato i sindaci "ribelli" che si sono rifiutati di cedere le reti al gestore privato. E la richiesta di privatizzazione forzata dell'acqua rischia di infiammare le piazze. La lettera porta la firma del dirigente Generale del dipartimento regionale dell'acqua e dei rifiuti, dell'Assessorato regionale all'Energia, ing. Domenico Armenio. La diffida riguarda i Comuni di Alessandria della Rocca,Aragona, Bivona, Burgio, Camastra, Cammarata, Cianciana, Joppolo Giancaxio, Palma di Montechiaro, San Biagio Platani, Santa Elisabetta, Sant'Angelo Muxaro, Santo Stefano Quisquina. Il Dirigente "diffidai comuni a provvedere, entro il termine perentorio di3O giorni alla consegna delle reti ed impianti, oggetto della convenzione digestione dell'Ambito di Agrigento alla Società di Gestione Girgenti Acque Spa". (PAPI)
LA SICILIA
SCIACCA I lavoratori della Sogeir avanzano due mensilità Quelli della Sam invece sono a cinque Settimana di disagi per rifiuti e serviziSCIACCA. Si apre una settimana importante per la gestione del servizio raccolta rifiuti a Sciacca negli altri sedici Comuni dell'area Ato Agi. I lavoratori Sogeir sono ancora in attesa di percepire lo stipendio dei mesi di dicembre e gennaio e quelli della Sam, ditta fornitrice di servizi, hanno 5 mensilità arretrate. Situazione sempre più esplosiva, con i sindacati che hanno già proclamato due giorni di astensione dal lavoro, il 16 e il 17 febbraio prossimi.Il Comune di Sciacca, il maggiore debitore delle quote mensili alla Sogeir, società a capo dell'Ato, è pronto a pagare il proprio debito, ma vuole la garanzia che i soldi siano utilizzati esclusivamente per pagare gli stipendi arretrati dei lavoratori di Sciacca. Quest'ultimo aspetto non può essere garantito dal commissario straordinario e ciò apre scenari foschi per il futuro.Per Nino Stella, della Uil sciopero inevitabile, i lavoratori non possono ancora aspettare". Non solo il personale Sogeir, a Sciacca annunciano lo stato di agitazione anche i venti dipendenti della Sam Sistemi Ambientali, un'azienda che risulta fornitore di servizi della società in liquidazione che è ancora a capo dell'Ato rifiuti Agi, Lì ditta non riesce più a far fronte al pagamento degli stipendi e venti famiglie sono in stato di profondo disagio. Dal mese di ottobre non percepiscono lo stipendio e adesso non sono più nelle condizioni di andare avanti, I lavoratori annunciano che se entro la prossima settimana non percepiranno nessun compenso sospenderanno le attività lavorative. E lanciano un appello agli amministratori dei Comuni dell'Ato che sono debitori di oltre due milioni di euro nei confronti di Sogeir: "Cari sindaci - scrivono i lavoratori in una nota - un appello in particolare lo facciamo a tutti voi. E' giusto che noi lavoriamo cercando di dare il massimo e di contribuire in maniera concreta e concreta alla pulizia e alla protezione l'ambiente che ci circonda, e non ricevere alcun compenso? "Lì Sam Sistemi ambientali ha un credito nei confronti della Sogeir di circa 600 mila euro. I lavoratori non escludono manifestazioni pacifiche di protesta. Resta viva anche la protesta dei lavoratori Sogeir: le organizzazioni sindacali hanno proclamato due giornate di sciopero che potrebbero svolgersi il 16 e il 17 febbraio prossimi.GIUSEPPE RECCA