GIORNALE DI SICILIA
APPELLO DELL'URP DELL'EX
PROVINCIA.
Somme già nella tesoreria
dell'ente, ma i mandati sono tornati indietro
Borse di studio disponibili, ma
nessuno le ritira
Sono, finalmente, disponibili le somme
delle borse di studio per l'anno scolastico 20092010, ma i
beneficiari non le ritirano. Ad annunciare la singolare notizia
(soprattutto in tempi di crisi come quelli in cui viviamo) sono stati
i responsabili della sede cittadina dell'Ufficio relazioni con il
pubblico dell'ex Provincia regionale di Agrigento, l'ente guidato
dal commissario Alessandra Di Liberto. "Informiamo la cittadinanza
si legge in una nota diffusa ieri dall'Urp dell'ex Provincia
- che attualmente si trova presso il nostro ufficio di via Campobello
un elenco di beneficiari della "Borsa di Studio" che non hanno
ancora riscosso la somma assegnata. Si tratta di scuola superiore,
anno scolastico 2009-2010.1 mandati di pagamento sono tornati
indietro dall'Unicredit al nostro ente e saranno disponibili per
coloro che ne faranno richiesta, recandosi a visionare questo elenco,
presso la nostra sede muniti di documento d'identità e codice
fiscale",L'Urp ha poi reso noto che "l'ufficio
è aperto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 14,
ed il martedì e giovedì anche nelle ore pomeridiane: dalle 15 alle
18. Ecco i contatti: 0922/593876/853, mali:
urp.licata@provincia.agrigento.it". In effetti sembra un po' un
paradosso: i-soldi ci sono, ma nessuno si presenta per ritirarli. I
mandati di pagamento sono addirittura tornati indietro dalla banca ed
ora sono di nuovo disponibili presso I'Urp dell'ex provincia
regionale di Agrigento che ha sede in via Campobello, nei locali
attigui all'istituto tecnico commerciale, ed alberghiero, "Filippo
Re Capriata". (AAU)
LIBERO CONSORZIOVIABILITÀ, TRE GARE
D'APPALTO PER I LAVORI
Tre gare d'appalto, per ripristinare
la viabilità delle strade provinciali nella zona Centro-Nord
dell'Agrigentino, in quella ad Ovest e in quella ad Est sono state
pubblicate dal Libero consorzio comunale. Ad evidenziare la necessità
di intervenire era stato il settore Ambiente e Territorio dell'ente.
Gli importi a base d'asta sono rispettivamente di 7.500,8.063 e
6.6oo euro. Le offerte per la tornata di gare dovranno arrivare entro
mezzogiorno del prossimo 20 marzo. (CR)
ISTRUZIONE. L'istituto comprensivo
«Quasimodo» ha mantenuto l'autonomia
Dimensionamento rete scolastica
«Confermata l'attuale situazione».
Soddisfazione è stata espressa
dell'Associazione Nazionale Presidi sia Provinciale che regionale,
in merito alle conclusioni del tavolo tecnico attivato
all'Assessorato Regionale all'Istruzione in merito al piano di
dimensionamento della rete scolastica provinciale. L'Associazione
nazionale presidi, rappresentata dal Presidente regionale, Gioacchino
Genuardi, dal Presidente provinciale Anp, Giuseppe Alfano e da
Domenico Tuttolomondo componente lo staff Anp regionale, ha preso
parte ai lavori del Tavolo tecnico per il dimensionamento, svoltosi a
Palermo presso l'Assessorato Regionale all'Istruzione. «Per
Agrigento riteniamo di avere conseguito un risultato eccellente, -
commenta il dirigente scolastico Giuseppe Alfano - considerato che si
è convenuto di confermare per il prossimo anno scolastico l'attuale
situazione, salvando le scuole in pregiudicato di accorpamento quali
l'Ipia Marconi di Favara e l'istituto comprensivo Quasimodo di
Agrigento, con il solo smembramento della Pirandello di Canicattì». Nella sostanza le decisioni adottate
per Agrigento sono: Canicattì al Primo Circolo Didattico vengono
accorpati i plessi della Pirandello, tranne il Crispi che viene
accorpato al Comprensivo Gangitano. A Favara l'Istituto
professionale per l'industria e l'artigianato Manzoni, che ha su
Canicattì la coordinata dell'Agrario "Livatino" e l'indirizzo
di moda, mantiene, almeno per il prossimo anno scolastico
l'autonomia. Nel capoluogo l'istituto comprensivo Quasimodo
mantiene l'autonomia. Tutte le altre proposte pervenute dai vari
sindaci della provincia riguardavano la razionalizzazione della rete
scolastica, operazione che, per decisione concordata tra l'Assessore
e le Organizzazioni Sindacali,sarà oggetto di altra successiva
seduta. (V.A)
STOP ALL'EROGAZONE.
A secco per giorni Casteltermini,
Aragona, Canicattì, Campobello di Licata e Ravanusa
Lavori al «Fanaco», quattordici
Comuni restano senza l'acqua
Anche cinque Comuni dell'agrigentino
(14 se si considerano anche quelli del nisseno)investiti dallo stop
alle risorse idriche che comincia oggi. A Casteltermini, Aragona,
Canicattì, Campobello dì Licata e Ravanusa, per tre giorni non ci
sarà distribuzione, e ciò malgrado gli invasi siano stracolmi
grazie alle copiose piogge delle ultime settimane. "A provocare
l'interruzione - scrive Siciliacque in una nota diffusa ieri - è
un intervento di riparazione che dovrà essere effettuato in
corrispondenza dello scarico retrostante la stazione ferroviaria di
Acquaviva Platani. I lavori costringeranno Siciliacque ad
interrompere l'esercizio dell'acquedotto Fanaco.
Contemporaneamente saranno eseguiti altri interventi per la
riparazione di perdite in contrada Cozzo Canne (territorio di
Castronovo) e in contrada Passo del Barbiere (nei pressi di
Cammarata) e la sostituzione di apparecchiature sulla statale 189 in
contrada Gilferraro". Ecco quando, secondo Siciliacque, nei Comuni
dell'agrigentino e del nisseno interessati dall'interruzione,
riprenderà l'erogazione idrica. "Ad Acquaviva entro le 18 di
sabato, a Milena e Mussomeli, entro la mezzanotte dello stesso
giorno, a Campofranco e Sutera entro le 22 di sabato; a Bompensiere a
Montedoro entro le 2 di domenica e nello stesso giorno a Delia e
Sommatino". A sorprendere è soprattutto il fatto che il Fanaco,
che serve i Comuni dell'agrigentino, è al gran completo. Non è a
secco, come può capitare in periodi di grande siccità, ma dispone
di tutta l'acqua necessaria per consentire la distribuzione in
tutti i centri della provincia serviti da questo invaso. E'
scontato che rimanere senz'acqua per tre giorni creerà, ai
residenti nei cinque Comuni interessati, disagi ai quali avrebbero
fatto volentieri a meno. (AAu)
AL VOTO. Erano state annunciate per
il primo marzo, ma arriva Io stop del delegato provinciale
Mangiacavallo
Elezioni primarie dei "grillini",
non si faranno.
Scoppia il caso delle "primarie"
nel movimento Cinque stelle. Un meetup "ufficializza" la
celebrazione delle elezioni preliminari per il primo marzo, ma arriva
lo stop del delegato provinciale, Matteo Mangiacavallo. Ieri, in un
comunicato, i componenti del meetup "Grilli" hanno annunciato che
le primarie vedranno contrapposti Aurelio Bruno ed Emanuele Dalli
Cardillo dell'altro meetup "Agrigento Valle dei Templi". La
replica di Mangiacavallo: "Questa proposta del meetup Grilli non è
attuabile in quanto non è mai stata formalizzata all'interno della
nostra assemblea. Quindi, essendo stata proposta all'esterno del
gruppo non è nemmeno motivo di discussione. Le intenzioni dei vari
meetup si propongono e si discutono all'interno del movimento.
Attualmente l'unica proposta avanzata è quella relativa alla
candidatura a sindaco dell'avvocato Dalli Cardillo e la lista è in
fase di certificazione». Intanto sul blog di Beppe Grillo è stata
stabilita la data ultima di presentazione delle liste elettorali per
le prossime amministrative al fine di ottenere la certificazione
della lista e l'uso del simbolo ufficiale del movimento 5 stelle
che è quella del 15marzo.
Le primarie del centrosinistra
Nel tavolo di centrosinistra, allargato
al Patto per il territorio, si continua a parlare di primarie. In un
primo momento era stata indicata la data del 8 marzo ma non sarà
possibile effettuare le elezioni primarie nella giornata dedicata
alla festa della donna essendo slittato il termine entro il quale i
partiti della coalizione avrebbero potuto presentare i propri
candidati. Ieri, il presidente del tavolo di concertazione "Agrigento
2020", Peppe Zambito ha fissato per sabato pomeriggio nella sede
del Partito democratico, una nuova riunione degli alleati. "Entro
domenica 22febbraio - spiega Zambito - si dovranno consegnare le
candidature. Le primarie saranno svolte dopo un mese". I candidati:
Il Patto propone Silvio Alessi, il Pd il segretario del circolo
cittadino, Epifanio Bellini, Sicilia democratica potrebbe proporre
Duilio Alongi, mentre il Pdr - Voce siciliana avrebbe un asso nella
manica. Ma il nome è rigorosamente top secret.
Lillo Firetto e i partiti
Il progetto del candidato sindaco Lillo
Firetto ha una connotazione civica, ma non si esclude il "sostegno"
dell'Udc e del Nuovo centrodestra. Di fatto c'è che il partito
del ministro Alfano ed il deputato regionale Roberto Di Mauro
"vedono" bene la candidatura di Firetto.
PAOLO PICONE
LA SICILIA
ACQUA. 21 sindaci «pentiti»
convocheranno oggi i rispettivi consigli comunali sulle reti idriche
La "madre delle battaglie"
Lamentano diseguaglianze con quanti nel
2008 non consegnarono le condotte
Oggi è il "giorno x" per i Comuni
cosiddetti "pentiti" rispetto alla consegna delle reti idriche. Ventuno primi cittadini, così come
annunciato ieri mattina durante una conferenza stampa ospitata presso
l'aula "Ciglia" dell'ex Provincia regionale di Agrigento,
stasera riuniranno i Consigli comunali con un ordine del giorno
unitario (Criticità della gestione dei servizio idrico e fognante
nel territorio comunale. Atto d'indirizzo all'Amministrazione in
merito alla revoca della concessione d'uso degli impianti idrici e
fognati) finalizzato appunto a revocare l'assegnazione degli stessi
a Girgenti acque. "La madre di tutte le battaglie",
l'ha definita il sindaco di Casteltermini Sapia, benché si tratti
più che altro di un'iniziativa di "rottura" che dovrà servire
a smuovere le "acque" (scusate il gioco di parole) e riportare
l'attenzione della politica regionale sul tema della gestione del
servizio idrico. "Il fatto politico - dice Nuccio
Sapia - è assolutamente la presenza qui di ben ventuno comuni. La
nostra protesta fin qui portata avanti non è servita, perché la
Regione non ha avuto orecchie per ascoltarci, e quindi valutata la
possibilità giuridica stiamo portando avanti questa azione che è
anche un'azione politica perché vogliamo costringere la Regione
per uscire fuori dal suo torpore. Vogliamo che l'acqua ritorni
pubblica così come stabilito dalla legge del 2013 e che soprattutto
finiscano le iniquità rispetto alla tariffa in provincia". Come si ricorderà, infatti, i 27
sindaci che nel 2008 consegnarono le reti all'Ato idrico, da tempo
protestano contestando l'esistenza di diseguaglianze soprattutto
rispetto ai diciassette comuni "ribelli" che non hanno consegnato
né impianti né, tantomeno, le sorgenti di cui molti sono forniti. I punti da affrontare, evidentemente,
sarebbero molti, a partire dal fatto che ad oggi l'acqua viene
venduta da Sicilia acque, partecipata della Regione, "ma taglia
corto Sa- pia vanno affrontati uno alla volta. Cominciamo da
questo". E in attesa di capire se questa vicenda
avrà come è probabile - una ricaduta di tipo amministrativo e
giuridico, si attende entro il prossimo mese l'approvazione della
legge di riordino del servizio idrico.
GIOACCHINO SCHICCHI
I DATI DELLA SCUOLA SECONDO IL
SEGRETARIO PROVINCIALE SNALS
Istanze di pensione in crescita Si
liberano posti in provincia
I pensionamenti del personale della
scuola della provincia di Agrigento hanno fatto registrare ancora un
aumento rispetto all'anno scorso, dovuto anche all'abolizione
della proroga in servizio. Lo ha affermato il segretario
provinciale dello Snals Angelo Amato secondo il quale il numero
complessivo di cessazioni dal servizio nella nostra provincia,
rispetto all'anno scorso, quando furono 157, ha fatto registrare un
discreto aumento: infatti, i lavoratori della scuola che dal 1°
settembre 2015 andranno in quiescenza sono in tutto 181, a cui si
aggiungono anche quattro dirigenti scolastici, che porta quindi il
totale complessivo a 185. La categoria che ha fatto registrare un
boom dei pensionamenti è quella dei professori di matematica di
scuola media, dove ci saranno ben 24 pensionamenti, su un totale di
49 complessivi in quell'ordine di scuola. «A livello nazionale ha inoltre
spiegato Angelo Amato- le domande per la pensione scuola sono state
24.220, comprendenti ovviamente non soltanto i docenti, ma il
personale AIA, il personale educativo e gli insegnanti di religione.
Se si fa un rapporto con i dati dell'anno scorso, l'aumento
risulta considerevole (quasi settemila in più), e sicuramente i
fattori che lo hanno determinato sono diversi: l'uso crescente
delle nuove tecnologie (registro elettronico), lo stipendio sempre
più sotto l'inflazione e la scarsa considerazione sociale. Ma
soprattutto, con la Legge di Stabilità 2015, sono venute meno le
penalizzazioni (sui mille euro l'anno) del pre-pensionamento per
chi ha meno di 62 anni. Peccato che - ha commentato il sindacalista -
lo stop varrà solo due anni. Ma nonostante questa fuga di massa, il
processo di svecchiamento della classe docente italiana è ancora
molto lontano. Infatti, in Italia ci sono i professori più vecchi
d'Europa, considerato che oltre la metà degli insegnati italiani
ha più di 50 anni. La situazione agrigentina - ha concluso il
segretario provinciale dello Snals- conferma nel complesso
l'andamento nazionale e apre qualche speranza di rientro in
provincia per quei docenti e lavoratori del settore ATA che lavorano
fuori (molti anche al Nord) che da anni agognano il trasferimento per
riunirsi alle proprie famiglie. Drammatica però rimane ancora,
purtroppo, la situazione dei D. 5. G. A. (Direttori dei Servizi
Generali e Amministrativi) e degli Assistenti Tecnici, profili per i
quali il numero minimo di pensionamenti non consentirà di
riassorbire l'esubero provinciale». Con l'occasione Angelo Amato
ha inteso criticare duramente il documento governativo "Buona
Scuola". Secondo il suo parere, in esso è stato ignorato il
personale AIA, vengono cancellate le progressioni di carriera per
anzianità, viene ribadito il blocco dei contratti e si vuole
concedere un eccessivo potere ai dirigenti scolastici. Tra gli
aspetti positivi la stabilizzazione dei precari e l'introduzione
dell'organico funzionale.
FILIPPO BELLIA
Agrigentonotizie
LAVORI ALL'ACQUEDOTTO FANACO, FERMA
DISTRIBUZIONE IDRICA IN 5 COMUNI DELL'AGRIGENTINO
A Casteltermini, Aragona, Canicattì,
Campobello di Licata e Ravanusa, la distribuzione idrica si fermerà
per tre giorni. Contemporaneamente saranno eseguiti altri interventi
per la riparazione di perdite in contrada Cozzo Canne (territorio di
Castronovo) e in contrada Passo del Barbiere (nei pressi di
Cammarata)
In cinque comuni dell'Agrigentino,
Casteltermini, Aragona, Canicattì, Campobello di Licata e Ravanusa,
la distribuzione idrica si fermerà per tre giorni. "A- scrive
Siciliacque - è un intervento di riparazione che dovrà essere
effettuato in corrispondenza dello scarico retrostante la stazione
ferroviaria di Acquaviva Platani. I lavori costringeranno Siciliacque
ad interrompere l'esercizio dell'acquedotto Fanaco.
Contemporaneamente saranno eseguiti altri interventi per la
riparazione di perdite in contrada Cozzo Canne (territorio di
Castronovo) e in contrada Passo del Barbiere (nei pressi di
Cammarata) e la sostituzione di apparecchiature sulla statale 189 in
contrada Gilferraro".
Sicilia24h
Scongiurati tagli alle
ferrovie
"Siamo soddisfatti del risultato
raggiunto (anche grazie alla dura opposizione dell'AnciSicilia)
durante l'incontro svoltosi a Roma tra l'assessore Pizzo e il
ministro Lupi che scongiura il taglio previsto per giugno dei treni a
lunga percorrenza e delle navi traghetto sullo Stretto".
Lo ha detto Leoluca Orlando, presidente
dell'AnciSicilia che aggiunge: "La decisione di avviare ogni
possibile azione di miglioramento per ridurre sensibilmente i tempi
di percorrenza delle tratte interne e dei treni a lunga distanza da e
per la Sicilia, per la nostra regione significa allontanare il
pericolo di un isolamento che penalizzerebbe ulteriormente l'economia
dell'Isola".
"Per continuare a mantenere alta
l'attenzione sul sistema degli enti locali - conclude il
presidente dell'AnciSicilia - il prossimo 25 febbraio a Messina,
si riunirà il Consiglio regionale dell'AnciSicilia per affrontare
il problema dei tagli nella sua complessità".