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rassegna stampa del 19 febbraio 2015

GIORNALE DI SICILIA
APPELLO DELL'URP DELL'EX PROVINCIA. Somme già nella tesoreria dell'ente, ma i mandati sono tornati indietro
Borse di studio disponibili, ma nessuno le ritira Sono, finalmente, disponibili le somme delle borse di studio per l'anno scolastico 2009—2010, ma i beneficiari non le ritirano. Ad annunciare la singolare notizia (soprattutto in tempi di crisi come quelli in cui viviamo) sono stati i responsabili della sede cittadina dell'Ufficio relazioni con il pubblico dell'ex Provincia regionale di Agrigento, l'ente guidato dal commissario Alessandra Di Liberto. "Informiamo la cittadinanza — si legge in una nota diffusa ieri dall'Urp dell'ex Provincia - che attualmente si trova presso il nostro ufficio di via Campobello un elenco di beneficiari della "Borsa di Studio" che non hanno ancora riscosso la somma assegnata. Si tratta di scuola superiore, anno scolastico 2009-2010.1 mandati di pagamento sono tornati indietro dall'Unicredit al nostro ente e saranno disponibili per coloro che ne faranno richiesta, recandosi a visionare questo elenco, presso la nostra sede muniti di documento d'identità e codice fiscale",L'Urp ha poi reso noto che "l'ufficio è aperto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 14, ed il martedì e giovedì anche nelle ore pomeridiane: dalle 15 alle 18. Ecco i contatti: 0922/593876/853, mali: urp.licata@provincia.agrigento.it". In effetti sembra un po' un paradosso: i-soldi ci sono, ma nessuno si presenta per ritirarli. I mandati di pagamento sono addirittura tornati indietro dalla banca ed ora sono di nuovo disponibili presso I'Urp dell'ex provincia regionale di Agrigento che ha sede in via Campobello, nei locali attigui all'istituto tecnico commerciale, ed alberghiero, "Filippo Re Capriata". (AAU)

LIBERO CONSORZIOVIABILITÀ, TRE GARE D'APPALTO PER I LAVORI
Tre gare d'appalto, per ripristinare la viabilità delle strade provinciali nella zona Centro-Nord dell'Agrigentino, in quella ad Ovest e in quella ad Est sono state pubblicate dal Libero consorzio comunale. Ad evidenziare la necessità di intervenire era stato il settore Ambiente e Territorio dell'ente. Gli importi a base d'asta sono rispettivamente di 7.500,8.063 e 6.6oo euro. Le offerte per la tornata di gare dovranno arrivare entro mezzogiorno del prossimo 20 marzo. (CR)

ISTRUZIONE. L'istituto comprensivo «Quasimodo» ha mantenuto l'autonomia
Dimensionamento rete scolastica «Confermata l'attuale situazione». Soddisfazione è stata espressa dell'Associazione Nazionale Presidi sia Provinciale che regionale, in merito alle conclusioni del tavolo tecnico attivato all'Assessorato Regionale all'Istruzione in merito al piano di dimensionamento della rete scolastica provinciale. L'Associazione nazionale presidi, rappresentata dal Presidente regionale, Gioacchino Genuardi, dal Presidente provinciale Anp, Giuseppe Alfano e da Domenico Tuttolomondo componente lo staff Anp regionale, ha preso parte ai lavori del Tavolo tecnico per il dimensionamento, svoltosi a Palermo presso l'Assessorato Regionale all'Istruzione. «Per Agrigento riteniamo di avere conseguito un risultato eccellente, - commenta il dirigente scolastico Giuseppe Alfano - considerato che si è convenuto di confermare per il prossimo anno scolastico l'attuale situazione, salvando le scuole in pregiudicato di accorpamento quali l'Ipia Marconi di Favara e l'istituto comprensivo Quasimodo di Agrigento, con il solo smembramento della Pirandello di Canicattì». Nella sostanza le decisioni adottate per Agrigento sono: Canicattì al Primo Circolo Didattico vengono accorpati i plessi della Pirandello, tranne il Crispi che viene accorpato al Comprensivo Gangitano. A Favara l'Istituto professionale per l'industria e l'artigianato Manzoni, che ha su Canicattì la coordinata dell'Agrario "Livatino" e l'indirizzo di moda, mantiene, almeno per il prossimo anno scolastico l'autonomia. Nel capoluogo l'istituto comprensivo Quasimodo mantiene l'autonomia. Tutte le altre proposte pervenute dai vari sindaci della provincia riguardavano la razionalizzazione della rete scolastica, operazione che, per decisione concordata tra l'Assessore e le Organizzazioni Sindacali,sarà oggetto di altra successiva seduta. (V.A)

STOP ALL'EROGAZONE. A secco per giorni Casteltermini, Aragona, Canicattì, Campobello di Licata e Ravanusa Lavori al «Fanaco», quattordici Comuni restano senza l'acqua Anche cinque Comuni dell'agrigentino (14 se si considerano anche quelli del nisseno)investiti dallo stop alle risorse idriche che comincia oggi. A Casteltermini, Aragona, Canicattì, Campobello dì Licata e Ravanusa, per tre giorni non ci sarà distribuzione, e ciò malgrado gli invasi siano stracolmi grazie alle copiose piogge delle ultime settimane. "A provocare l'interruzione - scrive Siciliacque in una nota diffusa ieri - è un intervento di riparazione che dovrà essere effettuato in corrispondenza dello scarico retrostante la stazione ferroviaria di Acquaviva Platani. I lavori costringeranno Siciliacque ad interrompere l'esercizio dell'acquedotto Fanaco. Contemporaneamente saranno eseguiti altri interventi per la riparazione di perdite in contrada Cozzo Canne (territorio di Castronovo) e in contrada Passo del Barbiere (nei pressi di Cammarata) e la sostituzione di apparecchiature sulla statale 189 in contrada Gilferraro". Ecco quando, secondo Siciliacque, nei Comuni dell'agrigentino e del nisseno interessati dall'interruzione, riprenderà l'erogazione idrica. "Ad Acquaviva entro le 18 di sabato, a Milena e Mussomeli, entro la mezzanotte dello stesso giorno, a Campofranco e Sutera entro le 22 di sabato; a Bompensiere a Montedoro entro le 2 di domenica e nello stesso giorno a Delia e Sommatino". A sorprendere è soprattutto il fatto che il Fanaco, che serve i Comuni dell'agrigentino, è al gran completo. Non è a secco, come può capitare in periodi di grande siccità, ma dispone di tutta l'acqua necessaria per consentire la distribuzione in tutti i centri della provincia serviti da questo invaso. E' scontato che rimanere senz'acqua per tre giorni creerà, ai residenti nei cinque Comuni interessati, disagi ai quali avrebbero fatto volentieri a meno. (AAu)

AL VOTO. Erano state annunciate per il primo marzo, ma arriva Io stop del delegato provinciale Mangiacavallo Elezioni primarie dei "grillini", non si faranno. Scoppia il caso delle "primarie" nel movimento Cinque stelle. Un meetup "ufficializza" la celebrazione delle elezioni preliminari per il primo marzo, ma arriva lo stop del delegato provinciale, Matteo Mangiacavallo. Ieri, in un comunicato, i componenti del meetup "Grilli" hanno annunciato che le primarie vedranno contrapposti Aurelio Bruno ed Emanuele Dalli Cardillo dell'altro meetup "Agrigento Valle dei Templi". La replica di Mangiacavallo: "Questa proposta del meetup Grilli non è attuabile in quanto non è mai stata formalizzata all'interno della nostra assemblea. Quindi, essendo stata proposta all'esterno del gruppo non è nemmeno motivo di discussione. Le intenzioni dei vari meetup si propongono e si discutono all'interno del movimento. Attualmente l'unica proposta avanzata è quella relativa alla candidatura a sindaco dell'avvocato Dalli Cardillo e la lista è in fase di certificazione». Intanto sul blog di Beppe Grillo è stata stabilita la data ultima di presentazione delle liste elettorali per le prossime amministrative al fine di ottenere la certificazione della lista e l'uso del simbolo ufficiale del movimento 5 stelle che è quella del 15marzo.
Le primarie del centrosinistra
Nel tavolo di centrosinistra, allargato al Patto per il territorio, si continua a parlare di primarie. In un primo momento era stata indicata la data del 8 marzo ma non sarà possibile effettuare le elezioni primarie nella giornata dedicata alla festa della donna essendo slittato il termine entro il quale i partiti della coalizione avrebbero potuto presentare i propri candidati. Ieri, il presidente del tavolo di concertazione "Agrigento 2020", Peppe Zambito ha fissato per sabato pomeriggio nella sede del Partito democratico, una nuova riunione degli alleati. "Entro domenica 22febbraio - spiega Zambito - si dovranno consegnare le candidature. Le primarie saranno svolte dopo un mese". I candidati: Il Patto propone Silvio Alessi, il Pd il segretario del circolo cittadino, Epifanio Bellini, Sicilia democratica potrebbe proporre Duilio Alongi, mentre il Pdr - Voce siciliana avrebbe un asso nella manica. Ma il nome è rigorosamente top secret.
Lillo Firetto e i partiti
Il progetto del candidato sindaco Lillo Firetto ha una connotazione civica, ma non si esclude il "sostegno" dell'Udc e del Nuovo centrodestra. Di fatto c'è che il partito del ministro Alfano ed il deputato regionale Roberto Di Mauro "vedono" bene la candidatura di Firetto.
PAOLO PICONE

LA SICILIA
ACQUA. 21 sindaci «pentiti» convocheranno oggi i rispettivi consigli comunali sulle reti idriche La "madre delle battaglie" Lamentano diseguaglianze con quanti nel 2008 non consegnarono le condotte
Oggi è il "giorno x" per i Comuni cosiddetti "pentiti" rispetto alla consegna delle reti idriche. Ventuno primi cittadini, così come annunciato ieri mattina durante una conferenza stampa ospitata presso l'aula "Ciglia" dell'ex Provincia regionale di Agrigento, stasera riuniranno i Consigli comunali con un ordine del giorno unitario (Criticità della gestione dei servizio idrico e fognante nel territorio comunale. Atto d'indirizzo all'Amministrazione in merito alla revoca della concessione d'uso degli impianti idrici e fognati) finalizzato appunto a revocare l'assegnazione degli stessi a Girgenti acque. "La madre di tutte le battaglie", l'ha definita il sindaco di Casteltermini Sapia, benché si tratti più che altro di un'iniziativa di "rottura" che dovrà servire a smuovere le "acque" (scusate il gioco di parole) e riportare l'attenzione della politica regionale sul tema della gestione del servizio idrico. "Il fatto politico - dice Nuccio Sapia - è assolutamente la presenza qui di ben ventuno comuni. La nostra protesta fin qui portata avanti non è servita, perché la Regione non ha avuto orecchie per ascoltarci, e quindi valutata la possibilità giuridica stiamo portando avanti questa azione che è anche un'azione politica perché vogliamo costringere la Regione per uscire fuori dal suo torpore. Vogliamo che l'acqua ritorni pubblica così come stabilito dalla legge del 2013 e che soprattutto finiscano le iniquità rispetto alla tariffa in provincia". Come si ricorderà, infatti, i 27 sindaci che nel 2008 consegnarono le reti all'Ato idrico, da tempo protestano contestando l'esistenza di diseguaglianze soprattutto rispetto ai diciassette comuni "ribelli" che non hanno consegnato né impianti né, tantomeno, le sorgenti di cui molti sono forniti. I punti da affrontare, evidentemente, sarebbero molti, a partire dal fatto che ad oggi l'acqua viene venduta da Sicilia acque, partecipata della Regione, "ma — taglia corto Sa- pia —vanno affrontati uno alla volta. Cominciamo da questo". E in attesa di capire se questa vicenda avrà — come è probabile - una ricaduta di tipo amministrativo e giuridico, si attende entro il prossimo mese l'approvazione della legge di riordino del servizio idrico.
GIOACCHINO SCHICCHI

I DATI DELLA SCUOLA SECONDO IL SEGRETARIO PROVINCIALE SNALS Istanze di pensione in crescita Si liberano posti in provincia I pensionamenti del personale della scuola della provincia di Agrigento hanno fatto registrare ancora un aumento rispetto all'anno scorso, dovuto anche all'abolizione della proroga in servizio. Lo ha affermato il segretario provinciale dello Snals Angelo Amato secondo il quale il numero complessivo di cessazioni dal servizio nella nostra provincia, rispetto all'anno scorso, quando furono 157, ha fatto registrare un discreto aumento: infatti, i lavoratori della scuola che dal 1° settembre 2015 andranno in quiescenza sono in tutto 181, a cui si aggiungono anche quattro dirigenti scolastici, che porta quindi il totale complessivo a 185. La categoria che ha fatto registrare un boom dei pensionamenti è quella dei professori di matematica di scuola media, dove ci saranno ben 24 pensionamenti, su un totale di 49 complessivi in quell'ordine di scuola. «A livello nazionale —ha inoltre spiegato Angelo Amato- le domande per la pensione scuola sono state 24.220, comprendenti ovviamente non soltanto i docenti, ma il personale AIA, il personale educativo e gli insegnanti di religione. Se si fa un rapporto con i dati dell'anno scorso, l'aumento risulta considerevole (quasi settemila in più), e sicuramente i fattori che lo hanno determinato sono diversi: l'uso crescente delle nuove tecnologie (registro elettronico), lo stipendio sempre più sotto l'inflazione e la scarsa considerazione sociale. Ma soprattutto, con la Legge di Stabilità 2015, sono venute meno le penalizzazioni (sui mille euro l'anno) del pre-pensionamento per chi ha meno di 62 anni. Peccato che - ha commentato il sindacalista - lo stop varrà solo due anni. Ma nonostante questa fuga di massa, il processo di svecchiamento della classe docente italiana è ancora molto lontano. Infatti, in Italia ci sono i professori più vecchi d'Europa, considerato che oltre la metà degli insegnati italiani ha più di 50 anni. La situazione agrigentina - ha concluso il segretario provinciale dello Snals- conferma nel complesso l'andamento nazionale e apre qualche speranza di rientro in provincia per quei docenti e lavoratori del settore ATA che lavorano fuori (molti anche al Nord) che da anni agognano il trasferimento per riunirsi alle proprie famiglie. Drammatica però rimane ancora, purtroppo, la situazione dei D. 5. G. A. (Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi) e degli Assistenti Tecnici, profili per i quali il numero minimo di pensionamenti non consentirà di riassorbire l'esubero provinciale». Con l'occasione Angelo Amato ha inteso criticare duramente il documento governativo "Buona Scuola". Secondo il suo parere, in esso è stato ignorato il personale AIA, vengono cancellate le progressioni di carriera per anzianità, viene ribadito il blocco dei contratti e si vuole concedere un eccessivo potere ai dirigenti scolastici. Tra gli aspetti positivi la stabilizzazione dei precari e l'introduzione dell'organico funzionale.
FILIPPO BELLIA

Agrigentonotizie
LAVORI ALL'ACQUEDOTTO FANACO, FERMA DISTRIBUZIONE IDRICA IN 5 COMUNI DELL'AGRIGENTINO A Casteltermini, Aragona, Canicattì, Campobello di Licata e Ravanusa, la distribuzione idrica si fermerà per tre giorni. Contemporaneamente saranno eseguiti altri interventi per la riparazione di perdite in contrada Cozzo Canne (territorio di Castronovo) e in contrada Passo del Barbiere (nei pressi di Cammarata)
In cinque comuni dell'Agrigentino, Casteltermini, Aragona, Canicattì, Campobello di Licata e Ravanusa, la distribuzione idrica si fermerà per tre giorni. "A- scrive Siciliacque - è un intervento di riparazione che dovrà essere effettuato in corrispondenza dello scarico retrostante la stazione ferroviaria di Acquaviva Platani. I lavori costringeranno Siciliacque ad interrompere l'esercizio dell'acquedotto Fanaco. Contemporaneamente saranno eseguiti altri interventi per la riparazione di perdite in contrada Cozzo Canne (territorio di Castronovo) e in contrada Passo del Barbiere (nei pressi di Cammarata) e la sostituzione di apparecchiature sulla statale 189 in contrada Gilferraro".

Sicilia24h
Scongiurati tagli alle ferrovie "Siamo soddisfatti del risultato raggiunto (anche grazie alla dura opposizione dell'AnciSicilia) durante l'incontro svoltosi a Roma tra l'assessore Pizzo e il ministro Lupi che scongiura il taglio previsto per giugno dei treni a lunga percorrenza e delle navi traghetto sullo Stretto".
Lo ha detto Leoluca Orlando, presidente dell'AnciSicilia che aggiunge: "La decisione di avviare ogni possibile azione di miglioramento per ridurre sensibilmente i tempi di percorrenza delle tratte interne e dei treni a lunga distanza da e per la Sicilia, per la nostra regione significa allontanare il pericolo di un isolamento che penalizzerebbe ulteriormente l'economia dell'Isola".
"Per continuare a mantenere alta l'attenzione sul sistema degli enti locali - conclude il presidente dell'AnciSicilia - il prossimo 25 febbraio a Messina, si riunirà il Consiglio regionale dell'AnciSicilia per affrontare il problema dei tagli nella sua complessità".


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