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rassegna stampa del 27 febbraio 2015

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VIABILITA'. PROVINCIA DI AGRIGENTO FLAGELLATA
Il maltempo che da giorni flagella l'intera provincia continua a provocare danni e disagi su tutta la rete viaria interna, di competenza della Provincia Regionale di Agrigento, oggi Libero Consorzio Comunale. Le squadre di pronto intervento del Gruppo di Protezione Civile e di reperibilità di tecnici, capi cantonieri e cantonieri del Settore Infrastrutture Stradali sono state impegnate in numerosi interventi. Lo stesso Settore ha provveduto in queste ore ad apporre cartelli di divieto di transito sulla SP n.17C Aragona -Santa Elisabetta, ultima strada in ordine di tempo ad essere interessata dalla caduta di massi e fango sulla carreggiata. Ad essere colpita in particolare la zona ovest nell'hinterland di Sciacca verso il confine con la provincia di Palermo, con la chiusura della SP n. 37 Sciacca - Caltabellotta - S. Carlo a causa del cedimento di una campata del ponte che separa le due province. La stessa strada è interessata da colate di fango, caduta di pietre e massi in vari tratti e cedimento di gabbionate in pietrame. Divieto di transito anche sulla SP n. 34 Bivio Tamburello-Bivona, nella quale si sono verificate colate di fango e caduta di pietre associate a lievi dissesti del corpo stradale. Chiuse anche la SP n. 16 Grotte - Firrio - Cantarella per un cedimento della sede stradale al km 4,150 della mezzeria verso valle e la SP n.7 ESA- Chimento in seguito a diverse frane che hanno interessato buona parte della carreggiata. Danni di notevole entità vengono riportati anche su strade già precedentemente chiuse al transito, in particolare nel settore Nord, come la SP n. 3 Cottonaro - Lavanghe, interessata da ulteriori frane, la SP n. 24 Stazione di Cammarata, nella quale si è aggravata la situazione dell'alveo del torrente in corrispondenza del Ponte Giuri determinando un nuovo scivolamento della carreggiata, e la SPC n. 39 Soria - Casalicchio per il crollo di un muro di contenimento. Danni anche su altre strade, percorribili ma con molta cautela, come la SP n. 76 Sciacca- Salinella per caduta di materiale fangoso sulla sede stradale, la SP n. 35 Bivio Portella di Sciacca - Lucca Sicula per smottamento di terreno e pericolo di caduta di un muro in pietra. Sulla stessa SP n. 35 nel tratto Bivio Lucca Sicula -SS 386 è segnalata anche la caduta pietre lungo la sede stradale. Frane e colate di fango sulle sedi stradali sono segnalate anche sulla SP ex regionale n. 10 Sciacca - Salinella - SS. 115, sulle Strade Provinciali n. 25 e 26 nelle zone di Cammarata e S. Giovanni Gemini, sulle Strade Provinciali n. 20, 21 e 22 nella zona di Aragona - Ioppolo. Problemi di una certa entità anche sulla SP n. 19B S. Biagio Platani Alessandria della Rocca. Infine si segnala l'obbligo di transito a senso unico alternato in alcuni tratti della SP n. 13 Raffadali - Siculiana, sempre a causa di frane che hanno determinato la necessità di restringere il transito ad una sola carreggiata. La strada è costantemente monitorata per l'eventuale necessità di chiusura al transito. Frane e obbligo di procedere con prudenza anche sulla SP n. 80 Agrigento - Baiata Favara.

GDS.IT

Ancora crolli nell'Agrigentino, ora è allarme.
Crolli. Si sbriciolano le case, per fortuna disabitate, e i muri di recinzione. "Scivolano" i costoni franosi ed il numero delle famiglie sgomberate, in via precauzionale, aumenta vertiginosamente, arrivando a 29 nella sola Agrigento. Pietre e cumuli di fango invadono strade statali e provinciali, determinando l'inevitabile marcia a senso unico alternato. E' stata una notte di emergenze, quella fra mercoledì ed ieri. In via Archimede, nel centro storico di San Giovanni Gemini, una residenza a due piani, disabitata da tempo, si è accartocciata. Nessun ferito. Per fortuna, complice il maltempo, nessuno si trovava a percorrere la viuzza. Le piogge hanno fatto crollare uno dei muri portanti che ha, a sua volta, provocato fuoriuscite di gas ed ha tranciato i cavi elettrici. I pompieri l'hanno messa subito in sicurezza, abbattendo tutte le altre parti pericolanti. I dirigenti dell' Utc hanno disposto la chiusura della stradina. Ieri mattina, la Protezione civile comunale e la polizia locale, coordinate dal comandante Cosimo Antonica, hanno sgomberato, in via precauzionale 6 famiglie residenti nei palazzi del viale della Vittoria, a partire dal civico 271. Il costone retrostante minaccia nuovi cedimenti. Non della portata di quelli che devastarono i palazzi "Crea", ma scivolamenti che non fanno dormire sonni tranquilli. A queste famiglie, dopo il nuovo scivolamento di terreno registratosi nella notte fra mercoledì ed ieri, se ne sono aggiunte altre 5 che vivevano negli immobili, piano terra e primi piani, di 2 palazzi di via Giovanni XXIII dove già 2 nuclei familiari erano stati evacuati domenica.
Polo universitario di Agrigento a rischio chiusura, mobilitazione degli studenti

Tenere alta l'attenzione sul Polo universitario di Agrigento che rischia la chiusura. Gli studenti della sede staccata dell'ateneo di Palermo non ci stanno ad assistere senza far nulla. Oggi è previsto un incontro con il presidente del Cupa, Maria Immordino, con i rappresentanti degli studenti, voluto dalla presidente dell'associazione Vivere il Polo, Liliana Ingiaimo.  I rappresentanti dell'associazione universitaria Run, Salvatore Iacono e Domenico Catuara, assieme all'associazione culturale «Pomerivm» rappresentata da Vincenzo Spoto e Lucrezia Gazziano hanno tracciato il punto della situazione. «La scelta del Commissario straordinario del Libero Consorzio, (socio fondatore del Cupa con una quota pari a 750.000.00 euro l'anno) e della Camera di Commercio di Agrigento (socio fondatore con una quota pari a 50 mila euro l'anno) di recedere dal consorzio, impedisce ai soci di riunirsi in assemblea dando, dunque, vita ad una situazione d'impasse. Si tratta di una superficialità inaudita che mette a repentaglio non soltanto la comunità studentesca agrigentina ma l'intero territorio».
Crollo del viadotto Petrulla, l'Anas appalterà i lavori tra una settimana
Passo avanti nella riapertura della statale 626 (nel tratto compreso tra Licata e Ravanusa), chiusa al transito dallo scorso 7 luglio, a causa del crollo del viadotto Petrulla. L'Anas ha fissato per il 9 marzo la gara per appaltare i lavori di rifacimento del ponte Petrulla. L'intervento dovrà essere concluso entro la fine di ottobre. Poi ci sarà il collaudo, ma se non ci saranno intoppi si può tranquillamente affermare che prima della fine dell'anno la 626 tornerà ad essere percorribile. Del resto, come è noto, sono già stati appaltati i lavori di ristrutturazione di un altro viadotto, il Salso, che dista solo poche centinaia di metri dal Petrulla. In seguito al crollo del ponte, infatti, l'Anas aveva eseguito delle verifiche lungo tutto il tratto di arteria, scoprendo che anche il viadotto Salso era a rischio. Ad annunciare, ieri, che l'Anas sta per appaltare i lavori, è stato Angelo Bennici, leader del Nuovo centro destra di Licata. Agrigentooggi.it

Acqua pubblica. Panepinto: bene voto commissione Ars contro riconsegna impianti

Abbiamo votato un atto di indirizzo netto, che blocca quello che sarebbe un vero e proprio sopruso amministrativo e legislativo". Lo dice Giovanni Panepinto, parlamentare regionale del PD e promotore delle iniziative di legge sull'acqua pubblica, a proposito del voto con il quale stamane la commissione Territorio e Ambiente dell'Ars ha approvato ad unanimità una risoluzione per chiedere la revoca del provvedimento con il quale, nelle scorse settimane, il dirigente del Dipartimento acque e rifiuti dell'assessorato regionale all'Energia aveva intimato i comuni che non lo avessero ancora fatto, alla riconsegna degli impianti idrici. "Questa richiesta è in aperta violazione della legge regionale 2 del 2013 - aggiunge Panepinto - abbiamo già presentato una interrogazione parlamentare e i comuni interessati hanno votato appositi ordini del giorno. A questo però serve un atto di chiarezza da parte dell'assessore Contrafatto e del presidente Crocetta.

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