infoagrigento
VIABILITA'. PROVINCIA DI AGRIGENTO
FLAGELLATA
Il maltempo che da giorni flagella
l'intera provincia continua a provocare danni e disagi su tutta la
rete viaria interna, di competenza della Provincia Regionale di
Agrigento, oggi Libero Consorzio Comunale. Le squadre di pronto
intervento del Gruppo di Protezione Civile e di reperibilità di
tecnici, capi cantonieri e cantonieri del Settore Infrastrutture
Stradali sono state impegnate in numerosi interventi. Lo stesso
Settore ha provveduto in queste ore ad apporre cartelli di divieto di
transito sulla SP n.17C Aragona -Santa Elisabetta, ultima strada in
ordine di tempo ad essere interessata dalla caduta di massi e fango
sulla carreggiata. Ad essere colpita in particolare la zona ovest
nell'hinterland di Sciacca verso il confine con la provincia di
Palermo, con la chiusura della SP n. 37 Sciacca - Caltabellotta -
S. Carlo a causa del cedimento di una campata del ponte che separa le
due province. La stessa strada è interessata da colate di fango,
caduta di pietre e massi in vari tratti e cedimento di gabbionate in
pietrame. Divieto di transito anche sulla SP n. 34 Bivio
Tamburello-Bivona, nella quale si sono verificate colate di fango e
caduta di pietre associate a lievi dissesti del corpo stradale.
Chiuse anche la SP n. 16 Grotte - Firrio - Cantarella per un
cedimento della sede stradale al km 4,150 della mezzeria verso valle
e la SP n.7 ESA- Chimento in seguito a diverse frane che hanno
interessato buona parte della carreggiata. Danni di notevole entità
vengono riportati anche su strade già precedentemente chiuse al
transito, in particolare nel settore Nord, come la SP n. 3 Cottonaro
- Lavanghe, interessata da ulteriori frane, la SP n. 24 Stazione di
Cammarata, nella quale si è aggravata la situazione dell'alveo del
torrente in corrispondenza del Ponte Giuri determinando un nuovo
scivolamento della carreggiata, e la SPC n. 39 Soria - Casalicchio
per il crollo di un muro di contenimento. Danni anche su altre
strade, percorribili ma con molta cautela, come la SP n. 76 Sciacca-
Salinella per caduta di materiale fangoso sulla sede stradale, la SP
n. 35 Bivio Portella di Sciacca - Lucca Sicula per smottamento di
terreno e pericolo di caduta di un muro in pietra. Sulla stessa SP n.
35 nel tratto Bivio Lucca Sicula -SS 386 è segnalata anche la caduta
pietre lungo la sede stradale. Frane e colate di fango sulle sedi
stradali sono segnalate anche sulla SP ex regionale n. 10 Sciacca -
Salinella - SS. 115, sulle Strade Provinciali n. 25 e 26 nelle zone
di Cammarata e S. Giovanni Gemini, sulle Strade Provinciali n. 20, 21
e 22 nella zona di Aragona - Ioppolo. Problemi di una certa entità
anche sulla SP n. 19B S. Biagio Platani Alessandria della Rocca.
Infine si segnala l'obbligo di transito a senso unico alternato in
alcuni tratti della SP n. 13 Raffadali - Siculiana, sempre a causa di
frane che hanno determinato la necessità di restringere il transito
ad una sola carreggiata. La strada è costantemente monitorata per
l'eventuale necessità di chiusura al transito. Frane e obbligo di
procedere con prudenza anche sulla SP n. 80 Agrigento - Baiata
Favara.
GDS.IT
Ancora crolli nell'Agrigentino, ora
è allarme.
Crolli.
Si sbriciolano le case, per fortuna disabitate, e i muri di
recinzione. "Scivolano" i costoni franosi
ed il numero delle famiglie sgomberate, in via precauzionale, aumenta
vertiginosamente, arrivando a 29 nella sola Agrigento. Pietre e
cumuli di fango invadono strade statali e provinciali, determinando
l'inevitabile marcia a senso unico alternato. E' stata una notte di
emergenze, quella fra mercoledì ed ieri. In via Archimede, nel
centro storico di San Giovanni Gemini, una residenza a due piani,
disabitata da tempo, si è accartocciata. Nessun ferito. Per fortuna,
complice il maltempo, nessuno si trovava a percorrere la viuzza. Le
piogge hanno fatto crollare uno dei muri portanti che ha, a sua
volta, provocato fuoriuscite di gas ed ha tranciato i cavi elettrici.
I pompieri l'hanno messa subito in sicurezza, abbattendo tutte le
altre parti pericolanti. I dirigenti dell' Utc hanno disposto la
chiusura della stradina. Ieri
mattina, la Protezione civile comunale e la polizia locale,
coordinate dal comandante Cosimo Antonica, hanno
sgomberato, in via precauzionale 6 famiglie residenti nei palazzi del
viale della Vittoria, a partire dal civico 271. Il costone
retrostante minaccia nuovi cedimenti. Non della portata di quelli che
devastarono i palazzi "Crea", ma scivolamenti che non fanno
dormire sonni tranquilli. A queste famiglie, dopo il nuovo
scivolamento di terreno registratosi nella notte fra mercoledì ed
ieri, se ne sono aggiunte altre 5 che vivevano negli immobili, piano
terra e primi piani, di 2 palazzi di via Giovanni XXIII dove già 2
nuclei familiari erano stati evacuati domenica.
Polo universitario di Agrigento a
rischio chiusura, mobilitazione degli studenti
Tenere
alta l'attenzione sul Polo universitario di Agrigento che rischia
la chiusura. Gli studenti della sede staccata
dell'ateneo di Palermo non ci stanno ad assistere senza far nulla.
Oggi è previsto un incontro con il presidente del Cupa, Maria
Immordino, con i rappresentanti degli studenti, voluto dalla
presidente dell'associazione Vivere il Polo, Liliana Ingiaimo.
I rappresentanti dell'associazione universitaria Run, Salvatore
Iacono e Domenico Catuara, assieme all'associazione culturale
«Pomerivm» rappresentata da Vincenzo Spoto e Lucrezia Gazziano
hanno tracciato il punto della situazione. «La
scelta del Commissario straordinario del Libero Consorzio,
(socio fondatore del Cupa con una quota pari a 750.000.00 euro
l'anno) e della Camera di Commercio di Agrigento (socio fondatore
con una quota pari a 50 mila euro l'anno) di recedere dal
consorzio, impedisce ai soci di riunirsi in assemblea dando, dunque,
vita ad una situazione d'impasse. Si tratta di una superficialità
inaudita che mette a repentaglio non soltanto la comunità
studentesca agrigentina ma l'intero territorio».
Crollo del viadotto Petrulla, l'Anas
appalterà i lavori tra una settimana
Passo
avanti nella riapertura della statale 626 (nel tratto compreso tra
Licata e Ravanusa), chiusa al transito
dallo scorso 7 luglio, a causa del crollo del viadotto Petrulla.
L'Anas ha fissato per il 9 marzo la gara per appaltare i lavori di
rifacimento del ponte Petrulla. L'intervento dovrà essere concluso
entro la fine di ottobre. Poi ci sarà il collaudo, ma se non ci
saranno intoppi si può tranquillamente affermare che prima della
fine dell'anno la 626 tornerà ad essere percorribile. Del resto,
come è noto, sono già stati appaltati i lavori di ristrutturazione
di un altro viadotto, il Salso, che dista solo poche centinaia di
metri dal Petrulla. In seguito al crollo del ponte, infatti, l'Anas
aveva eseguito delle verifiche lungo tutto il tratto di arteria,
scoprendo che anche il viadotto Salso era a rischio. Ad annunciare,
ieri, che l'Anas sta per appaltare i lavori, è stato Angelo
Bennici, leader del Nuovo centro destra di Licata.
Agrigentooggi.it
Acqua pubblica. Panepinto: bene voto
commissione Ars contro riconsegna impianti
Abbiamo votato un atto di indirizzo
netto, che blocca quello che sarebbe un vero e proprio sopruso
amministrativo e legislativo". Lo dice Giovanni Panepinto,
parlamentare regionale del PD e promotore delle iniziative di legge
sull'acqua pubblica, a proposito del voto con il quale stamane la
commissione Territorio e Ambiente dell'Ars ha approvato ad
unanimità una risoluzione per chiedere la revoca del provvedimento
con il quale, nelle scorse settimane, il dirigente del Dipartimento
acque e rifiuti dell'assessorato regionale all'Energia aveva
intimato i comuni che non lo avessero ancora fatto, alla riconsegna
degli impianti idrici. "Questa richiesta è in aperta violazione
della legge regionale 2 del 2013 - aggiunge Panepinto - abbiamo
già presentato una interrogazione parlamentare e i comuni
interessati hanno votato appositi ordini del giorno. A questo però
serve un atto di chiarezza da parte dell'assessore Contrafatto e
del presidente Crocetta.