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rassegna stampa del 5 marzo 2015

GIORNALE DI SICILIA

Stanziati 49 milioni per sistemare le strade provinciali
«La giunta regionale, su proposta dell'assessore Giovanni Pizzo, ha deliberato lo stanziamento di 4 milioni di euro per interventi urgenti di ripristino delle strade provinciali della Sicilia, alcune in stato di abbandono, anche in considerazione dei recenti fenomeni calamitosi che ne hanno peggiorata le condizio1 nonché dei pochi fondi per la manutenzione a disposizione della Province, a causa dei minori trasferimenti da parte dello Stato. Gli interventi saranno effettuati dall'Anas, attraverso specifica convenzione». Lo rende noto il presidente della Regione, Rosario Crocetta, al termine della riunione di giunta nel corso della quale ieri ha è stata anche deliberata la costituzione di parte civile nel procedimento penale che vede coinvolto Faustino Giacchetto, il manager accusato di essere a capo di un sistema che è riuscito a truffare milioni di euro alla Regione, con falsi progetti di formazione e comunicazione.


LIBERO CONSORZIO Sanzioni per oltre 80mila euro
POLIZIA PROVINCIALE, BILANCIO DELL'ULTIMO ANNO DI ATTIVITA'
Tra i numerosi interventi effettuati dal corpo di Polizia Provinciale del Libero Consorzio Comunale nel 2014, una notevole importanza ha avuto il controllo nella filiera della gestione dei materiali ferrosi, un'attività estesa anche alle ditte che svolgono attività di recupero di rifiuti non pericolosi iscritte nei registro provinciale alle ditte che effettuano attività di raccolta, trasporto di rifiuti urbani o speciali e a impianti o ditte la cui attività da luogo alla produzione di rifiuti. L'attività ha seguito le direttive del Commissario Straordinario, ed ha avuto un bilancio positivo, se si considera che tutti le violazioni della normativa in materia di rifiuti sono state oggetto di trasmissione del rapporto alla competente Procura della Repubblica in caso di violazione penalmente sanzionabile, divieto di prosecuzione dell'attività recupero perle ditte iscritte nel registro provinciale, irrogazione di sanzione pecuniaria per le violazioni amministrative. Complessivamente, nel 2014 la Polizia Provinciale ha elevato sanzioni per e 1,608 euro per violazioni alla normativa sulla tracciabilità dei rifiuti, poco più del 50 per cento dell'ammontare delle sanzioni complessive per le violazioni a tutela dell'ambiente.

CONSORZIO UNIVERSITARIO Questa mattina intorno alle 10 il corteo di protesta partirà dal quadrivio Spinasanta per concludersi davanti al palazzo della Prefettura
SENZA FUTURO, IL CUPA IN PIAZZA
Studenti in piazza e con loro anche i dipendenti del Cupa. Tutti preoccupati per il futuro dell'università agrigentina travolta dall'incertezza. Gli studenti, che hanno già ribadito di avere intenzione di continuare le forme di protesta fino a quando non arriveranno risposte certe dalla politica, hanno organizzato per questa mattina, un corteo che partendo alle 10 dal Quadrivio Spinasanta, attraverserà la città fino al Palazzo della Prefettura dove sarà inscenato un sri in. «È necessario - chiariscono ancor a una volta gli studenti del Cupa - avere delle risposte concrete non soltanto sulla salvezza del polo, ma anche sulle prospettive di sviluppo future dello stesso. Chiediamo che si investa nella cultura e che si lavori per consentire ai giovani di portare le proprie professionalità e competenze su un territorio che più di altri necessita di nuovi stimoli e orizzonti reali di sviluppo. Chiudere il Polo di Agrigento significa privare il territorio di migliaia di giovani, impoverendolo oltremodo e distruggendone, di fatto, il futuro. La Regione deve farsi carico di questa imprescindibile realtà territoriale che rischia di scomparire e le forze politiche tutte devono unirsi a noi in questa battaglia». Alla manifestazione di oggi, si è anche cercato di coinvolgere un gran numero di scuole superiori anch'esse toccate da problemi seri. Inoltre crediamo, infine, che è possibile seguire l'evoluzione della vicenda sulla pagina facebook dell'evento #SaveUniAg. Sull'incertezza che caratterizza il futuro del Cupa, si registra anche la posizione della Federalberghi provinciale. «Perdere l'università oggi - spiega il presidente Francesco Picarella,- vuol dire dare un definitivo stop alla crescita culturale, sociale ed economica di una città che non presente prospettive di altro sviluppo e che si affida alle eccellenza riconosciute come unico strumento di sopravvivenza, a conferma che questo territorio serve solo a generare consenso politico».
Ancora più drastico il Pdr provinciale. «Non bisognerebbe chiudere il Cupa - dice il segretario Paolo Ferrara - e lo dico con tono imperativo, senza entrare nelle variabili che la politica, la cattiva politica, utilizza per fare finta di salvare uno che sta annegando, tenendogli la testa sotto l'acqua. La chiusura del polo universitario è una sconfitta sociale indefinibile, una marcia indietro che ci riporterebbe a posizioni da terzo mondo, una vergogna che si leggerebbe su nostri visi e sulle facce delle prossime generazioni. Nulla può giustificare una decisione di questo tipo. Si possono pensare aggiustamenti, modifiche, limature, correzioni, ma mai la chiusura. Sarebbe la concretizzazione dell'incapacità politica di tutti quanti in maniera by partisan. Non credo e non voglio credere, che tutto il parterre politico che ha a disposizione la nostra provincia, se solo lo volesse, non possa scongiurare questa enorme debacle. Da sola questa eventualità già sarebbe tanto, ma la nostra terrà ci vuole ancor di più a far abituare a storture e realtà incomprensibili. Il dato certo è che in tutto questo scenario tutta la classe politica agrigentina, ne esce con le ossa rotte, tutti in maniera trasversale. E' il momento e forse siamo anche in ritardo, di fare appello al senso di responsabilità, ma anche di amore che si deve a questa nostra terra. La politica e i politici devono dare spazio alle idee, alle iniziative, ai suggerimenti, magari immaginando nuove forme di coinvolgimento, forme fin qui mai pensate, iniziative fin qui mai realizzate. Sarebbe bello se invece di cercare di affondare obiettivi raggiunti, si pensasse a raggiungerne altri, forse si potrebbe tornare a parlare di normalità».
E anche La Chiesa agrigentina esprime sincera solidarietà agli studenti del Polo Universitario e alle loro famiglie per la paventata chiusura del Cupa. «L'arcivescovo di Agrigento, don Franco Montenegro - spiega il referente diocesano del servizio don Giuseppe Livatino - ha già espresso più volte la speranza e l'impegno della Chiesa agrigentina tutta che aderisce al corteo organizzato dagli studenti per salvare il loro sacrosanto diritto allo studio, richiamando tutte le istituzioni democratiche direttamente coinvolte ad assumersi le proprie responsabilità affinché il Polo universitario possa continuare l'attività formativa. Anche Fratelli d'Italia - An di Agrigento si schiera a fianco degli studenti. «Ciò che sta accadendo al Cupa - dice il portavoce Giuseppe Ciulla - riflette ciò che è la politica in questo territorio. Non è minimamente pensabile poter perdere in un sol colpo anni di lotte e conquiste che nei fatti hanno fatto crescere il livello socio-culturale dell'intera provincia. Perdere un'importante struttura, quale quella del Polo, è una perdita non solo per gli studenti, ma soprattutto per l'intera comunità>,. il Pdr propone una sottoscrizione pubblica di azionariato popolare per salvare il Consorzio Universitario di Agrigento. Se il problema del Cupa di Agrigento è di ordine economico, vogliamo chiedere alla città di Agrigento di aiutare i giovani agrigentini sostenendo il loro diritto allo studio attraverso una sottoscrizione pubblica con un contributo. «È il momento - scrive William Giacalone - che ognuno faccia la sua parte». (AMM)

LA SICILIA


L'ATTIVITA' DELLA POLIZIA PROVINCIALE NEL SETTORE AMBIENTALE NEL CORSO DEL 2014
Contrasto ai furti di rame e smaltimento del ferro
a. r.) Ammontano a 81.608 euro le sanzioni elevate dal corpo di Polizia provinciale del Libero Consorzio Comunale (ex Provincia Regionale) per violazioni alla normativa sulla tracciabilità dei rifiuti nell'arco dell'anno passato. Rappresentano poco più del 50% dell'ammontare delle sanzioni complessive per le violazioni a tutela dell'ambiente.
Tra i numerosi interventi effettuati nel 2014, una notevole importanza ha avuto il controllo nella filiera della gestione dei materiali ferrosi, un'attività estesa anche alle ditte che svolgono attività di recupero di rifiuti non pericolo- si iscritte nel registro provinciale, alle ditte che effettuano attività di raccolta, trasporto di rifiuti urbani o speciali e a impianti o ditte la cui attività da luogo alla produzione di rifiuti, il ruolo svolto dalla Polizia provinciale è stato determinante anche nel contrasto ai furti di rame, grazie al nucleo speciale costituito da unità di forze di Polizia distato, Guai- dia di finanza, Arma dei carabinieri, Polizia provinciale e personale del Settore territorio e ambiente del Libero Consorzio, coordinato dalla Questura, e appositamente istituito per contrastare il fenomeno con una campagna di controlli ed ispezioni. L'attività ha seguito le direttive del Commissario Straordinario, ed ha avuto un bilancio positivo, se si considera che tutti le violazioni della normativa in materia di rifiuti sono state oggetto di diversi provvedimenti (trasmissione del rapporto alle Procure della Repubblica di Agrigento e Sciacca, in caso di violazione penalmente sanzionabile, divieto di prosecuzione dell'attività recupero per le ditte iscritte nel registro provinciale, irrogazione di sanzione pecuniaria per le violazioni amministrative). L'attività è stata svolta nel pieno rispetto del budget assegnato, con funzioni di polizia che spaziano dalla tutela ambientale ai servizi svolti sull'estesa e complessa rete stradale provinciale e agli interventi richiesti dai cittadini in parecchi casi di inquinamento ambientale. Il tutto a fronte di una forte carenza nell'organico: sono in tutto 25, infatti, i componenti del Corpo di Polizia provinciale.


Tentiamo di salvare il Cupa
PALMA D MONTECHARO. Proposta del consigliere Antonino Volpe rivolta ai colleghi
PALMA Dl MONTECHIARO. Il consigliere comunale Antonino Volpe ha fatto protocollare un ordine del giorno definito straordinario, relativo alla potenziale liquidazione del Consorzio Universitario della Provincia di Agrigento. Il giovane esponente politico ha chiesto ai colleghi consiglieri comunali di votare all'unanimità il documento nel corso della seduta consiliare di stasera, per contribuire così a salvaguardare il diritto allo studio degli studenti universitari che frequentano i corsi di laurea ad Agrigento, in modo tale - ha scritto Antonino Volpe - l'amministrazione comunale potrebbe contribuire a limitare il flusso migratorio che da tempo colpisce la comunità palmese.
Il promotore dell'ordine del giorno straordinario ha calcolato che il Comune palmese conta oltre ottanta studenti universitari che usufruiscono dell'offerta formativa del Cupa e che alcuni sono in procinto di conseguire la laurea in discipline come Giurisprudenza magistrale, Architettura, Beni culturali e Servizi sociali.
"Tutte facoltà - ha sottolineato Antonino Volpe - che si interfacciano alla perfezione con le esigenze del nostro territorio e con la programmazione dell'attuale amministrazione comunale».
Per l'esponente politico, con l'approvazione da parte del civico consesso dell'ordine del giorno che ha definito straordinario per la grave situazione in cui versa il Cupa di Agrigento, in rischio di liquidazione, il Comune palmese potrebbe divenire punto di riferimento di altri enti municipali della provincia pronti - a suo parere - a fare deliberare sulla falsariga di quanto da lui proposto. E per tale motivo egli ha quindi chiesto alla assise cittadina di conferire anche al sindaco Pasquale Amato l'indirizzo politico con il quale convocare dei tavoli di concertazione con i colleghi di altri Comuni «per costituire un gruppo coordinato di enti locali che possano in condizione di parità e proporzionalità entrare in scena, affiancandosi agli altri enti locali che sono consorziati nel tortuoso percorso che porta al salvataggio del Cupa e alla salvaguardia dei diritti degli studenti palmesi e della provincia».
F. BELLIA

Agrigentoflash

Pdr: "Azionariato popolare per il Cupa"
Apriamo una sottoscrizione pubblica di azionariato popolare per salvare il Consorzio Universitario di Agrigento". A dichiararlo è il coordinatore cittadino del Pdr William Giacalone. "Se il problema del CUPA di Agrigento è di ordine economico, vogliamo chiedere alla città di Agrigento di aiutare i giovani agrigentini sostenendo il loro diritto allo studio attraverso una sottoscrizione pubblica con un contributo. Nei prossimi giorni incontreremo la dott.ssa Immordino per capire gli aspetti tecnici di questa proposta e come poter affidare ad una contribuzione popolare le sorti del CUPA di Agrigento. Quale componente della coalizione AGRIGENTO 2020 proporrò che in occasione dello svolgimento del voto delle primarie vi sia una raccolta fondi attraverso la sottoscrizione di un aiuto economico. E' il momento che ognuno faccia la sua parte e ritengo che la città di Agrigento parteciperà in massa con un contributo per il futuro dei giovani e per il futuro della città stessa".

Giorno di rabbia e speranza
Per il Consorzio universitario di Agrigento oggi è il giorno della protesta ma anche quello della, per quanto flebile speranza. Se questa mattina alle 10 è prevista la partenza di un corteo che dal Quadrivio Spinasanta giungerà all'ex Provincia regionale, il socio di maggioranza il cui "passo indietro" ha letteralmente fatto "crollare" il Cupa, nel pomeriggio pare che il commissario Diliberto potrebbe firmare, su impulso della Regione, la revoca dell'atto di recesso. Nella serata di ieri, infatti, il presidente Crocetta avrebbe predisposto una nota con la quale si rassicurerebbe il Libero consorzio rispetto alla prospettiva di tagli "orizzontali". Tanto basterebbe quantomeno per ritrattare sull'uscita dall'assemblea dei soci, ma non risolverebbe, è evidente, il problema di bilancio dell'università, che è attualmente a "secco" di risorse. Se Sparta piange, comunque, Atene non ride, e l'ex Provincia è in questo momento in una situazione di potenziale rischio dissesto: dal Governo nazionale, infatti, nel 2015 i contributi alla spesa corrente potrebbero calare fino a 5 milioni di euro. Sarebbero quindi a rischio stipendi, personale precario e servizi essenziali. Insomma, la coperta è corta e a fare le spese, purtroppo, potrebbero essere sempre gli stessi.

Giunta regionale stanzia 49 milioni per le strade provinciali
La giunta di governo, su proposta dell'assessore Pizzo, ha deliberato lo stanziamento di 49 milioni di euro per interventi di ripristino urgenti delle strade provinciali della Sicilia, alcune in uno stato di abbandono anche in considerazione dei recenti fenomeni calamitosi che ne hanno peggiorato le condizioni nonché dei pochi fondi per la manutenzione a disposizione delle province, a causa dei minori trasferimenti da parte dello Stato. Gli interventi saranno effettuati dall'Anas, attraverso specifica convenzione. Lo rende noto il presidente della Regione, Rosario Crocetta, al termine della giunta di governo appena conclusa.

Sicilia24h

Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale a sostegno degli studenti del Cupa
A seguito delle recenti notizie sulla possibile chiusura del Polo Universitario di Agrigento, interviene la segreteria provinciale di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale Agrigento, che per tramite del portavoce, Giuseppe Ciulla, afferma: "Ciò che sta accadendo ad Agrigento sulla vicenda del Consorzio Universitario riflette ciò che è la politica in questo territorio. Non è minimamente pensabile poter perdere in un sol colpo anni di lotte e conquiste che nei fatti hanno fatto crescere il livello socio-culturale dell'intera provincia. Perdere un'importante struttura, quale quella del Polo, è una perdita non solo per gli studenti, ma soprattutto per l'intera comunità".
"Fondare lo sviluppo del territorio - continua Giuseppe Ciulla - con quello dell'istruzione è un tassello fondamentale per accrescere le opportunità di rilancio di questa provincia. Agrigento e la sua Università non può più essere considerata quale merce di scambio per logiche politico-clientelari".
"Ci chiediamo, senza voler deresponsabilizzarci, dove è stata e dove sia la politica regionale e nazionale. Il nostro impegno per questa città e per questa provincia, passa inevitabilmente dall'Università".
"Noi di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale Agrigento, nell'esprimere vicinanza e sostegno alla battaglia portata avanti dai giovani studenti universitari, sosterremo qualsivoglia azione che, in modo concreto e definitivo, possa risolvere la problematica e garantire un futuro ai giovani di questa terra".

Nota alla stampa CUPA Agrigento
Apriamo una sottoscrizione pubblica di azionariato popolare per salvare il Consorzio Universitario di Agrigento.
Se il problema del CUPA di Agrigento è di ordine economico, vogliamo chiedere alla città di Agrigento di aiutare i giovani agrigentini sostenendo il loro diritto allo studio attraverso una sottoscrizione pubblica con un contributo.
Nei prossimi giorni incontreremo la dott.ssa Immordino per capire gli aspetti tecnici di questa proposta e come poter affidare ad una contribuzione popolare le sorti del CUPA di Agrigento.
Quale componente della coalizione AGRIGENTO 2020 proporrò che in occasione dello svolgimento del voto delle primarie vi sia una raccolta fondi attraverso la sottoscrizione di un aiuto economico.
E' il momento che ognuno faccia la sua parte e ritengo che la città di Agrigento parteciperà in massa con un contributo per il futuro dei giovani e per il futuro della città stessa.
Agrigento 28 febbraio 2015
Il Coordinatore per la Città di Agrigento
Avv. William Giacalone

Infoagrigento

CUPA, intervento di Paolo Ferrara (DPR)
Riceviamo e pubblichiamo integralmente un comunicato stampa di Paolo Ferrara, segretario provinciale del DPR di Agrigento, in merito la questione del Polo Universitario:
"E' paradossale in un momento politico e sociale come quello che stiamo attraversando, chiedersi dal punto di vista politico cosa bisognerebbe fare e cosa non bisognerebbe fare. La domanda è quasi ridondante se non fosse che ancora più ridondante la situazione che sta vivendo la provincia di Agrigento su diversi fronti.
Vado per ordine: non bisognerebbe chiudere il CUPA, e lo dico con tono imperativo, senza entrare nelle variabili che la politica, la cattiva politica, utilizza per fare finta di salvare uno che sta annegando, tenendogli la testa sotto l'acqua. Eviterò di proferire ricette e soluzioni, perché qualsiasi proposta dovrebbe incontrare un solo unico elemento, di cui spesso noi umani riusciamo a fare a meno: il buonsenso.
La chiusura del polo universitario è una sconfitta sociale indefinibile, una marcia indietro che ci riporterebbe a posizioni da terzo mondo, una vergogna che si leggerebbe su nostri visi e sulle facce delle prossime generazioni. Nulla può giustificare una decisione di questo tipo. Si possono pensare aggiustamenti, modifiche, limature, correzioni, ma mai la chiusura. Sarebbe la concretizzazione dell'incapacità politica di tutti quanti in maniera by partisan.
Non credo e non voglio creder,e che tutto il parterre politico che ha a disposizione la nostra provincia, se solo lo volesse, non possa scongiurare questa enorme debacle.
Da sola questa eventualità già sarebbe tanto, ma la nostra terrà ci vuole ancor di più a far abituare a storture e realtà incomprensibili.
La chiusura del reparto neonatale dell'ospedale di Licata, che al pari del CUPA è uno degli obiettivi raggiunti e adesso in procinto di essere chiuso.
Il liceo Musicale Toscanini di Ribera, punto di riferimento di talenti e aspiranti musicisti, anch'esso a rischio chiusura, insieme al complesso termale di Sciacca.
La situazione idrogeologica della nostra provincia , che ha mostrato tutta la sua fragilità dopo un paio di giorni di pioggia incessante.
Appare paradossale in questo quadro, che l'unica cosa che "sa da fare" per fare una citazione di manzoniana memoria, è il rigassificatore, oggi ancora più inaccettabile di ieri per la situazione di enorme tensione presente sulle coste a noi dirimpetto.
La verità sta nella mancanza di una visione, di un insieme armonico di concepire la nostra provincia, i servizi, le infrastrutture, le eccellenze, la valorizzazione dei luoghi. Una visione di insieme che ci coinvolga e ci renda partecipi.
Un dato è certo che in tutto questo scenario tutta la classe politica agrigentina , ne esce con le ossa rotte , tutti in maniera trasversale. E' il momento e forse siamo anche in ritardo, di fare appello al senso di responsabilità, ma anche di amore che si deve a questa nostra terra.
La politica e i politici devono dare spazio alle idee, alle iniziative, ai suggerimenti, magari immaginando nuove forme di coinvolgimento, forme fin qui mai pensate, iniziative fin qui mai realizzate. Sarebbe bello se invece di cercare di affondare obiettivi raggiunti, si pensasse a raggiungerne altri, forse si potrebbe tornare a parlare di normalità".

Agrigentonotizie

AGRIGENTO, UNIVERSITÀ A RISCHIO: IL CARDINALE PROTESTA CON GLI STUDENTI
Il cardinale Francesco Montenegro ha già espresso più volte la speranza e l'impegno della Chiesa agrigentina tutta, al fine di scongiurare la chiusura del Polo, e richiama tutte le Istituzioni democratiche direttamente coinvolte ad assumersi le proprie responsabilità affinché il Polo universitario possa continuare l'attività formativa
La Chiesa agrigentina esprime sincera solidarietà agli studenti del Polo universitario e alle loro famiglie per la paventata chiusura dell'importante istituzione".
Lo scrive don Giuseppe Livatino, referente del Servizio per i problemi sociali e il lavoro del Centro diocesano per la carità, aggiungendo che "il cardinale Francesco Montenegro ha già espresso più volte la speranza e l'impegno della Chiesa agrigentina tutta, al fine di scongiurare la chiusura del Polo, dove trovano occasione di qualificazione oltre 3.000 studenti; a questo proposito, intende aderire al corteo organizzato per domattina dagli studenti, richiamando tutte le Istituzioni democratiche direttamente coinvolte ad assumersi le proprie responsabilità affinché il Polo universitario possa continuare l'attività formativa".

"SIAMO CON GLI UNIVERSITARI": CGIL, CISL E UIL DIFENDONO IL CUPA
"La Regione si è impegnata a trovarli e a trasferirli alla Provincia, ma tutto deve avvenire senza danni a carico di quest'ultima, poiché davvero non avrebbe senso 'salvare il Cupa' e creare il dissesto nella ex Provincia" scrivono
Le segreterie provinciali dei sindacati Cgil, Cisl e Uil di Agrigento si schierano dalla parte degli studenti che difendono il Cupa e si sono riuniti in assemblea per combattere contro la sua chiusura.
"Abbiamo detto sin dall'inizio di questa vicenda - scrivono i segretari - che per noi l'Università ad Agrigento è un valore in sé, accresce la competitività del territorio, è una delle leve di uno sviluppo possibile ed è per questa ragione che metterne in dubbio l'esistenza è semplicemente delittuoso. Tuttavia il suo 'salvataggio' e la continuazione della sua 'vita' debbono avvenire in maniera chiara e soprattutto duratura: abbiamo avuto modo di dire che non ci serve 'passare la nottata', ma assicurare un futuro alla possibilità di avere in questa nostra terra una Università di livello. Abbiamo sempre detto che sul Cupa e sull'Università occorre che si faccia il massimo della chiarezza possibile ed il minimo della demagogia, Questo chiama in causa il fare seriamente i conti con i vincoli di bilancio della Regione circa la necessità di reperire con urgenza 750mila euro per l'anno 2015. La Regione si è impegnata a trovarli e a trasferirli alla Provincia, ma tutto deve avvenire senza danni a carico di quest'ultima, poiché davvero non avrebbe senso 'salvare il Cupa' e creare il dissesto nella ex Provincia; occorre sciogliere ogni dubbio circa il debito che graverebbe sul Cupa in relazione al rapporto con l'Università di Palermo e chiarire le intenzioni di quest'ultima circa i rapporti, anche economici, con sedi decentrate; serve un Cupa più legato al territorio e governato in modo trasparente e serio".




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