GIORNALE DI SICILIA
Stanziati 49 milioni per sistemare
le strade provinciali
«La giunta regionale, su proposta
dell'assessore Giovanni Pizzo, ha deliberato lo stanziamento di 4
milioni di euro per interventi urgenti di ripristino delle strade
provinciali della Sicilia, alcune in stato di abbandono, anche in
considerazione dei recenti fenomeni calamitosi che ne hanno
peggiorata le condizio1 nonché dei pochi fondi per la manutenzione a
disposizione della Province, a causa dei minori trasferimenti da
parte dello Stato. Gli interventi saranno effettuati dall'Anas,
attraverso specifica convenzione». Lo rende noto il presidente della
Regione, Rosario Crocetta, al termine della riunione di giunta nel
corso della quale ieri ha è stata anche deliberata la costituzione
di parte civile nel procedimento penale che vede coinvolto Faustino
Giacchetto, il manager accusato di essere a capo di un sistema che è
riuscito a truffare milioni di euro alla Regione, con falsi progetti
di formazione e comunicazione.
LIBERO CONSORZIO Sanzioni per oltre
80mila euro
POLIZIA PROVINCIALE, BILANCIO
DELL'ULTIMO ANNO DI ATTIVITA'
Tra i numerosi interventi effettuati
dal corpo di Polizia Provinciale del Libero Consorzio Comunale nel
2014, una notevole importanza ha avuto il controllo nella filiera
della gestione dei materiali ferrosi, un'attività estesa anche
alle ditte che svolgono attività di recupero di rifiuti non
pericolosi iscritte nei registro provinciale alle ditte che
effettuano attività di raccolta, trasporto di rifiuti urbani o
speciali e a impianti o ditte la cui attività da luogo alla
produzione di rifiuti. L'attività ha seguito le direttive del
Commissario Straordinario, ed ha avuto un bilancio positivo, se si
considera che tutti le violazioni della normativa in materia di
rifiuti sono state oggetto di trasmissione del rapporto alla
competente Procura della Repubblica in caso di violazione penalmente
sanzionabile, divieto di prosecuzione dell'attività recupero perle
ditte iscritte nel registro provinciale, irrogazione di sanzione
pecuniaria per le violazioni amministrative. Complessivamente, nel
2014 la Polizia Provinciale ha elevato sanzioni per e 1,608 euro per
violazioni alla normativa sulla tracciabilità dei rifiuti, poco più
del 50 per cento dell'ammontare delle sanzioni complessive per le
violazioni a tutela dell'ambiente.
CONSORZIO UNIVERSITARIO Questa
mattina intorno alle 10 il corteo di protesta partirà dal quadrivio
Spinasanta per concludersi davanti al palazzo della Prefettura
SENZA FUTURO, IL CUPA IN PIAZZA
Studenti in piazza e con loro anche i
dipendenti del Cupa. Tutti preoccupati per il futuro dell'università
agrigentina travolta dall'incertezza. Gli studenti, che hanno già
ribadito di avere intenzione di continuare le forme di protesta fino
a quando non arriveranno risposte certe dalla politica, hanno
organizzato per questa mattina, un corteo che partendo alle 10 dal
Quadrivio Spinasanta, attraverserà la città fino al Palazzo della
Prefettura dove sarà inscenato un sri in. «È necessario -
chiariscono ancor a una volta gli studenti del Cupa - avere delle
risposte concrete non soltanto sulla salvezza del polo, ma anche
sulle prospettive di sviluppo future dello stesso. Chiediamo che si
investa nella cultura e che si lavori per consentire ai giovani di
portare le proprie professionalità e competenze su un territorio che
più di altri necessita di nuovi stimoli e orizzonti reali di
sviluppo. Chiudere il Polo di Agrigento significa privare il
territorio di migliaia di giovani, impoverendolo oltremodo e
distruggendone, di fatto, il futuro. La Regione deve farsi carico di
questa imprescindibile realtà territoriale che rischia di scomparire
e le forze politiche tutte devono unirsi a noi in questa battaglia».
Alla manifestazione di oggi, si è anche cercato di coinvolgere un
gran numero di scuole superiori anch'esse toccate da problemi seri.
Inoltre crediamo, infine, che è possibile seguire l'evoluzione
della vicenda sulla pagina facebook dell'evento #SaveUniAg.
Sull'incertezza che caratterizza il futuro del Cupa, si registra
anche la posizione della Federalberghi provinciale. «Perdere
l'università oggi - spiega il presidente Francesco Picarella,-
vuol dire dare un definitivo stop alla crescita culturale, sociale ed
economica di una città che non presente prospettive di altro
sviluppo e che si affida alle eccellenza riconosciute come unico
strumento di sopravvivenza, a conferma che questo territorio serve
solo a generare consenso politico».
Ancora più drastico il Pdr
provinciale. «Non bisognerebbe chiudere il Cupa - dice il segretario
Paolo Ferrara - e lo dico con tono imperativo, senza entrare nelle
variabili che la politica, la cattiva politica, utilizza per fare
finta di salvare uno che sta annegando, tenendogli la testa sotto
l'acqua. La chiusura del polo universitario è una sconfitta
sociale indefinibile, una marcia indietro che ci riporterebbe a
posizioni da terzo mondo, una vergogna che si leggerebbe su nostri
visi e sulle facce delle prossime generazioni. Nulla può
giustificare una decisione di questo tipo. Si possono pensare
aggiustamenti, modifiche, limature, correzioni, ma mai la chiusura.
Sarebbe la concretizzazione dell'incapacità politica di tutti
quanti in maniera by partisan. Non credo e non voglio credere, che
tutto il parterre politico che ha a disposizione la nostra provincia,
se solo lo volesse, non possa scongiurare questa enorme debacle. Da
sola questa eventualità già sarebbe tanto, ma la nostra terrà ci
vuole ancor di più a far abituare a storture e realtà
incomprensibili. Il dato certo è che in tutto questo scenario tutta
la classe politica agrigentina, ne esce con le ossa rotte, tutti in
maniera trasversale. E' il momento e forse siamo anche in ritardo,
di fare appello al senso di responsabilità, ma anche di amore che si
deve a questa nostra terra. La politica e i politici devono dare
spazio alle idee, alle iniziative, ai suggerimenti, magari
immaginando nuove forme di coinvolgimento, forme fin qui mai pensate,
iniziative fin qui mai realizzate. Sarebbe bello se invece di cercare
di affondare obiettivi raggiunti, si pensasse a raggiungerne altri,
forse si potrebbe tornare a parlare di normalità».
E anche La Chiesa agrigentina esprime
sincera solidarietà agli studenti del Polo Universitario e alle loro
famiglie per la paventata chiusura del Cupa. «L'arcivescovo di
Agrigento, don Franco Montenegro - spiega il referente diocesano del
servizio don Giuseppe Livatino - ha già espresso più volte la
speranza e l'impegno della Chiesa agrigentina tutta che aderisce al
corteo organizzato dagli studenti per salvare il loro sacrosanto
diritto allo studio, richiamando tutte le istituzioni democratiche
direttamente coinvolte ad assumersi le proprie responsabilità
affinché il Polo universitario possa continuare l'attività
formativa. Anche Fratelli d'Italia - An di Agrigento si schiera a
fianco degli studenti. «Ciò che sta accadendo al Cupa - dice il
portavoce Giuseppe Ciulla - riflette ciò che è la politica in
questo territorio. Non è minimamente pensabile poter perdere in un
sol colpo anni di lotte e conquiste che nei fatti hanno fatto
crescere il livello socio-culturale dell'intera provincia. Perdere
un'importante struttura, quale quella del Polo, è una perdita non
solo per gli studenti, ma soprattutto per l'intera comunità>,.
il Pdr propone una sottoscrizione pubblica di azionariato popolare
per salvare il Consorzio Universitario di Agrigento. Se il problema
del Cupa di Agrigento è di ordine economico, vogliamo chiedere alla
città di Agrigento di aiutare i giovani agrigentini sostenendo il
loro diritto allo studio attraverso una sottoscrizione pubblica con
un contributo. «È il momento - scrive William Giacalone - che
ognuno faccia la sua parte». (AMM)
LA SICILIA
L'ATTIVITA' DELLA POLIZIA
PROVINCIALE NEL SETTORE AMBIENTALE NEL CORSO DEL 2014
Contrasto ai furti di rame e
smaltimento del ferro
a. r.) Ammontano a 81.608 euro le
sanzioni elevate dal corpo di Polizia provinciale del Libero
Consorzio Comunale (ex Provincia Regionale) per violazioni alla
normativa sulla tracciabilità dei rifiuti nell'arco dell'anno
passato. Rappresentano poco più del 50% dell'ammontare delle
sanzioni complessive per le violazioni a tutela dell'ambiente.
Tra i numerosi interventi effettuati
nel 2014, una notevole importanza ha avuto il controllo nella filiera
della gestione dei materiali ferrosi, un'attività estesa anche
alle ditte che svolgono attività di recupero di rifiuti non
pericolo- si iscritte nel registro provinciale, alle ditte che
effettuano attività di raccolta, trasporto di rifiuti urbani o
speciali e a impianti o ditte la cui attività da luogo alla
produzione di rifiuti, il ruolo svolto dalla Polizia provinciale è
stato determinante anche nel contrasto ai furti di rame, grazie al
nucleo speciale costituito da unità di forze di Polizia distato,
Guai- dia di finanza, Arma dei carabinieri, Polizia provinciale e
personale del Settore territorio e ambiente del Libero Consorzio,
coordinato dalla Questura, e appositamente istituito per contrastare
il fenomeno con una campagna di controlli ed ispezioni. L'attività
ha seguito le direttive del Commissario Straordinario, ed ha avuto un
bilancio positivo, se si considera che tutti le violazioni della
normativa in materia di rifiuti sono state oggetto di diversi
provvedimenti (trasmissione del rapporto alle Procure della
Repubblica di Agrigento e Sciacca, in caso di violazione penalmente
sanzionabile, divieto di prosecuzione dell'attività recupero per
le ditte iscritte nel registro provinciale, irrogazione di sanzione
pecuniaria per le violazioni amministrative). L'attività è stata
svolta nel pieno rispetto del budget assegnato, con funzioni di
polizia che spaziano dalla tutela ambientale ai servizi svolti
sull'estesa e complessa rete stradale provinciale e agli interventi
richiesti dai cittadini in parecchi casi di inquinamento ambientale.
Il tutto a fronte di una forte carenza nell'organico: sono in tutto
25, infatti, i componenti del Corpo di Polizia provinciale.
Tentiamo di salvare il Cupa
PALMA D MONTECHARO. Proposta del
consigliere Antonino Volpe rivolta ai colleghi
PALMA Dl MONTECHIARO. Il consigliere
comunale Antonino Volpe ha fatto protocollare un ordine del giorno
definito straordinario, relativo alla potenziale liquidazione del
Consorzio Universitario della Provincia di Agrigento. Il giovane
esponente politico ha chiesto ai colleghi consiglieri comunali di
votare all'unanimità il documento nel corso della seduta
consiliare di stasera, per contribuire così a salvaguardare il
diritto allo studio degli studenti universitari che frequentano i
corsi di laurea ad Agrigento, in modo tale - ha scritto Antonino
Volpe - l'amministrazione comunale potrebbe contribuire a limitare
il flusso migratorio che da tempo colpisce la comunità palmese.
Il promotore dell'ordine del giorno
straordinario ha calcolato che il Comune palmese conta oltre ottanta
studenti universitari che usufruiscono dell'offerta formativa del
Cupa e che alcuni sono in procinto di conseguire la laurea in
discipline come Giurisprudenza magistrale, Architettura, Beni
culturali e Servizi sociali.
"Tutte facoltà - ha sottolineato
Antonino Volpe - che si interfacciano alla perfezione con le esigenze
del nostro territorio e con la programmazione dell'attuale
amministrazione comunale».
Per l'esponente politico, con
l'approvazione da parte del civico consesso dell'ordine del
giorno che ha definito straordinario per la grave situazione in cui
versa il Cupa di Agrigento, in rischio di liquidazione, il Comune
palmese potrebbe divenire punto di riferimento di altri enti
municipali della provincia pronti - a suo parere - a fare deliberare
sulla falsariga di quanto da lui proposto. E per tale motivo egli ha
quindi chiesto alla assise cittadina di conferire anche al sindaco
Pasquale Amato l'indirizzo politico con il quale convocare dei
tavoli di concertazione con i colleghi di altri Comuni «per
costituire un gruppo coordinato di enti locali che possano in
condizione di parità e proporzionalità entrare in scena,
affiancandosi agli altri enti locali che sono consorziati nel
tortuoso percorso che porta al salvataggio del Cupa e alla
salvaguardia dei diritti degli studenti palmesi e della provincia».
F. BELLIA
Agrigentoflash
Pdr: "Azionariato popolare per il
Cupa"
Apriamo una sottoscrizione pubblica di
azionariato popolare per salvare il Consorzio Universitario di
Agrigento". A dichiararlo è il coordinatore cittadino del Pdr
William Giacalone. "Se il problema del CUPA di Agrigento è di
ordine economico, vogliamo chiedere alla città di Agrigento di
aiutare i giovani agrigentini sostenendo il loro diritto allo studio
attraverso una sottoscrizione pubblica con un contributo. Nei
prossimi giorni incontreremo la dott.ssa Immordino per capire gli
aspetti tecnici di questa proposta e come poter affidare ad una
contribuzione popolare le sorti del CUPA di Agrigento. Quale
componente della coalizione AGRIGENTO 2020 proporrò che in occasione
dello svolgimento del voto delle primarie vi sia una raccolta fondi
attraverso la sottoscrizione di un aiuto economico. E' il momento
che ognuno faccia la sua parte e ritengo che la città di Agrigento
parteciperà in massa con un contributo per il futuro dei giovani e
per il futuro della città stessa".
Giorno di rabbia e speranza
Per il Consorzio universitario di
Agrigento oggi è il giorno della protesta ma anche quello della, per
quanto flebile speranza. Se questa mattina alle 10 è prevista la
partenza di un corteo che dal Quadrivio Spinasanta giungerà all'ex
Provincia regionale, il socio di maggioranza il cui "passo
indietro" ha letteralmente fatto "crollare" il Cupa, nel
pomeriggio pare che il commissario Diliberto potrebbe firmare, su
impulso della Regione, la revoca dell'atto di recesso. Nella
serata di ieri, infatti, il presidente Crocetta avrebbe predisposto
una nota con la quale si rassicurerebbe il Libero consorzio rispetto
alla prospettiva di tagli "orizzontali". Tanto basterebbe
quantomeno per ritrattare sull'uscita dall'assemblea dei soci, ma
non risolverebbe, è evidente, il problema di bilancio
dell'università, che è attualmente a "secco" di risorse. Se
Sparta piange, comunque, Atene non ride, e l'ex Provincia è in
questo momento in una situazione di potenziale rischio dissesto: dal
Governo nazionale, infatti, nel 2015 i contributi alla spesa corrente
potrebbero calare fino a 5 milioni di euro. Sarebbero quindi a
rischio stipendi, personale precario e servizi essenziali. Insomma,
la coperta è corta e a fare le spese, purtroppo, potrebbero essere
sempre gli stessi.
Giunta regionale stanzia 49 milioni
per le strade provinciali
La giunta di governo, su proposta
dell'assessore Pizzo, ha deliberato lo stanziamento di 49 milioni
di euro per interventi di ripristino urgenti delle strade provinciali
della Sicilia, alcune in uno stato di abbandono anche in
considerazione dei recenti fenomeni calamitosi che ne hanno
peggiorato le condizioni nonché dei pochi fondi per la manutenzione
a disposizione delle province, a causa dei minori trasferimenti da
parte dello Stato. Gli interventi saranno effettuati dall'Anas,
attraverso specifica convenzione. Lo rende noto il presidente della
Regione, Rosario Crocetta, al termine della giunta di governo appena
conclusa.
Sicilia24h
Fratelli d'Italia - Alleanza
Nazionale a sostegno degli studenti del Cupa
A seguito delle recenti notizie sulla
possibile chiusura del Polo Universitario di Agrigento, interviene la
segreteria provinciale di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale
Agrigento, che per tramite del portavoce, Giuseppe Ciulla, afferma:
"Ciò che sta accadendo ad Agrigento sulla vicenda del Consorzio
Universitario riflette ciò che è la politica in questo territorio.
Non è minimamente pensabile poter perdere in un sol colpo anni di
lotte e conquiste che nei fatti hanno fatto crescere il livello
socio-culturale dell'intera provincia. Perdere un'importante
struttura, quale quella del Polo, è una perdita non solo per gli
studenti, ma soprattutto per l'intera comunità".
"Fondare lo sviluppo del territorio -
continua Giuseppe Ciulla - con quello dell'istruzione è un
tassello fondamentale per accrescere le opportunità di rilancio di
questa provincia. Agrigento e la sua Università non può più essere
considerata quale merce di scambio per logiche politico-clientelari".
"Ci chiediamo, senza voler
deresponsabilizzarci, dove è stata e dove sia la politica regionale
e nazionale. Il nostro impegno per questa città e per questa
provincia, passa inevitabilmente dall'Università".
"Noi di Fratelli d'Italia -
Alleanza Nazionale Agrigento, nell'esprimere vicinanza e sostegno
alla battaglia portata avanti dai giovani studenti universitari,
sosterremo qualsivoglia azione che, in modo concreto e definitivo,
possa risolvere la problematica e garantire un futuro ai giovani di
questa terra".
Nota alla stampa CUPA
Agrigento
Apriamo una sottoscrizione pubblica di
azionariato popolare per salvare il Consorzio Universitario di
Agrigento.
Se il problema del CUPA di Agrigento è
di ordine economico, vogliamo chiedere alla città di Agrigento di
aiutare i giovani agrigentini sostenendo il loro diritto allo studio
attraverso una sottoscrizione pubblica con un contributo.
Nei prossimi giorni incontreremo la
dott.ssa Immordino per capire gli aspetti tecnici di questa proposta
e come poter affidare ad una contribuzione popolare le sorti del CUPA
di Agrigento.
Quale componente della coalizione
AGRIGENTO 2020 proporrò che in occasione dello svolgimento del voto
delle primarie vi sia una raccolta fondi attraverso la sottoscrizione
di un aiuto economico.
E' il momento che ognuno faccia la
sua parte e ritengo che la città di Agrigento parteciperà in massa
con un contributo per il futuro dei giovani e per il futuro della
città stessa.
Agrigento 28 febbraio 2015
Il Coordinatore per la Città di
Agrigento
Avv. William Giacalone
Infoagrigento
CUPA, intervento di Paolo Ferrara
(DPR)
Riceviamo e pubblichiamo integralmente
un comunicato stampa di Paolo Ferrara, segretario provinciale del DPR
di Agrigento, in merito la questione del Polo Universitario:
"E' paradossale in un momento
politico e sociale come quello che stiamo attraversando, chiedersi
dal punto di vista politico cosa bisognerebbe fare e cosa non
bisognerebbe fare. La domanda è quasi ridondante se non fosse che
ancora più ridondante la situazione che sta vivendo la provincia di
Agrigento su diversi fronti.
Vado per ordine: non bisognerebbe
chiudere il CUPA, e lo dico con tono imperativo, senza entrare nelle
variabili che la politica, la cattiva politica, utilizza per fare
finta di salvare uno che sta annegando, tenendogli la testa sotto
l'acqua. Eviterò di proferire ricette e soluzioni, perché
qualsiasi proposta dovrebbe incontrare un solo unico elemento, di cui
spesso noi umani riusciamo a fare a meno: il buonsenso.
La chiusura del polo universitario è
una sconfitta sociale indefinibile, una marcia indietro che ci
riporterebbe a posizioni da terzo mondo, una vergogna che si
leggerebbe su nostri visi e sulle facce delle prossime generazioni.
Nulla può giustificare una decisione di questo tipo. Si possono
pensare aggiustamenti, modifiche, limature, correzioni, ma mai la
chiusura. Sarebbe la concretizzazione dell'incapacità politica di
tutti quanti in maniera by partisan.
Non credo e non voglio creder,e che
tutto il parterre politico che ha a disposizione la nostra provincia,
se solo lo volesse, non possa scongiurare questa enorme debacle.
Da sola questa eventualità già
sarebbe tanto, ma la nostra terrà ci vuole ancor di più a far
abituare a storture e realtà incomprensibili.
La chiusura del reparto neonatale
dell'ospedale di Licata, che al pari del CUPA è uno degli
obiettivi raggiunti e adesso in procinto di essere chiuso.
Il liceo Musicale Toscanini di Ribera,
punto di riferimento di talenti e aspiranti musicisti, anch'esso a
rischio chiusura, insieme al complesso termale di Sciacca.
La situazione idrogeologica della
nostra provincia , che ha mostrato tutta la sua fragilità dopo un
paio di giorni di pioggia incessante.
Appare paradossale in questo quadro,
che l'unica cosa che "sa da fare" per fare una citazione di
manzoniana memoria, è il rigassificatore, oggi ancora più
inaccettabile di ieri per la situazione di enorme tensione presente
sulle coste a noi dirimpetto.
La verità sta nella mancanza di una
visione, di un insieme armonico di concepire la nostra provincia, i
servizi, le infrastrutture, le eccellenze, la valorizzazione dei
luoghi. Una visione di insieme che ci coinvolga e ci renda partecipi.
Un dato è certo che in tutto questo
scenario tutta la classe politica agrigentina , ne esce con le ossa
rotte , tutti in maniera trasversale. E' il momento e forse siamo
anche in ritardo, di fare appello al senso di responsabilità, ma
anche di amore che si deve a questa nostra terra.
La politica e i politici devono dare
spazio alle idee, alle iniziative, ai suggerimenti, magari
immaginando nuove forme di coinvolgimento, forme fin qui mai pensate,
iniziative fin qui mai realizzate. Sarebbe bello se invece di cercare
di affondare obiettivi raggiunti, si pensasse a raggiungerne altri,
forse si potrebbe tornare a parlare di normalità".
Agrigentonotizie
AGRIGENTO, UNIVERSITÀ A RISCHIO: IL
CARDINALE PROTESTA CON GLI STUDENTI
Il cardinale Francesco Montenegro ha
già espresso più volte la speranza e l'impegno della Chiesa
agrigentina tutta, al fine di scongiurare la chiusura del Polo, e
richiama tutte le Istituzioni democratiche direttamente coinvolte ad
assumersi le proprie responsabilità affinché il Polo universitario
possa continuare l'attività formativa
La Chiesa agrigentina esprime sincera
solidarietà agli studenti del Polo universitario e alle loro
famiglie per la paventata chiusura dell'importante istituzione".
Lo scrive don Giuseppe Livatino,
referente del Servizio per i problemi sociali e il lavoro del Centro
diocesano per la carità, aggiungendo che "il cardinale
Francesco Montenegro ha già espresso più volte la speranza e
l'impegno della Chiesa agrigentina tutta, al fine di scongiurare la
chiusura del Polo, dove trovano occasione di qualificazione oltre
3.000 studenti; a questo proposito, intende aderire al corteo
organizzato per domattina dagli studenti, richiamando tutte le
Istituzioni democratiche direttamente coinvolte ad assumersi le
proprie responsabilità affinché il Polo universitario possa
continuare l'attività formativa".
"SIAMO CON GLI UNIVERSITARI":
CGIL, CISL E UIL DIFENDONO IL CUPA
"La Regione si è impegnata a
trovarli e a trasferirli alla Provincia, ma tutto deve avvenire senza
danni a carico di quest'ultima, poiché davvero non avrebbe senso
'salvare il Cupa' e creare il dissesto nella ex Provincia"
scrivono
Le segreterie provinciali dei sindacati
Cgil, Cisl e Uil di Agrigento si schierano dalla parte degli studenti
che difendono il Cupa e si sono riuniti in assemblea per combattere
contro la sua chiusura.
"Abbiamo detto sin dall'inizio
di questa vicenda - scrivono i segretari - che per noi l'Università
ad Agrigento è un valore in sé, accresce la competitività del
territorio, è una delle leve di uno sviluppo possibile ed è per
questa ragione che metterne in dubbio l'esistenza è semplicemente
delittuoso. Tuttavia il suo 'salvataggio' e la continuazione della
sua 'vita' debbono avvenire in maniera chiara e soprattutto duratura:
abbiamo avuto modo di dire che non ci serve 'passare la nottata', ma
assicurare un futuro alla possibilità di avere in questa nostra
terra una Università di livello. Abbiamo sempre detto che sul Cupa e
sull'Università occorre che si faccia il massimo della chiarezza
possibile ed il minimo della demagogia, Questo chiama in causa il
fare seriamente i conti con i vincoli di bilancio della Regione circa
la necessità di reperire con urgenza 750mila euro per l'anno 2015.
La Regione si è impegnata a trovarli e a trasferirli alla Provincia,
ma tutto deve avvenire senza danni a carico di quest'ultima, poiché
davvero non avrebbe senso 'salvare il Cupa' e creare il dissesto
nella ex Provincia; occorre sciogliere ogni dubbio circa il debito
che graverebbe sul Cupa in relazione al rapporto con l'Università
di Palermo e chiarire le intenzioni di quest'ultima circa i
rapporti, anche economici, con sedi decentrate; serve un Cupa più
legato al territorio e governato in modo trasparente e serio".