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Rassegna stampa dell'1 aprile 2015

agrigentoflash.itCupa: la Provincia impegna 0 euro
Il Consorzio universitario di Agrigento è inserito solo con "riserva" e senza un euro tra le partecipate dell'ex Provincia regionale. Il dato emerge dalla relazione sullo stato delle partecipate redatto dal Libero consorzio nel quale si certifica come il futuro del Cupa sia letteralmente "nelle mani" della Regione. Il punto è sempre quello economico, ma la grandezza della "pezza" necessaria a tappare il "buco" è più grande di quella che inizialmente si era comunicato: sarà infatti necessario non solo garantire la copertura delle somme dovute per l'anno in corso, ma anche coprire i debiti: complessivamente, infatti, il Libero Consorzio chiede oltre 1 milione e 200mila euro, dei quai 775mila per la quota per l'anno in corso e 490mila euro per completare la quota del 2014. Un nodo centrale, al punto che l'inserimento del Cupa tra le partecipate è messo in "congelatore" visto che il rientro a pieno titolo tra i soci sarebbe fattibile solo "nel caso in cui non si avverasse la condizione sospensiva cui è subordinata la revoca dello stesso". Un costrutto assolutamente "contorto" per dire che se la Regione non garantisce le somme promesse nulla verrà fatto. Eppure l'ex Provincia parla, in riferimento al Cupa di "incalcolabile beneficio" e precisano ancora una volta che quell'atto di recesso "è stato operato esclusivamente per I'impossibilità oggettiva di far fronte al pagamento alla quota sociale per il corrente anno, fermo restando - aggiungono - l'indispensabilità della partecipazione dell'Ente per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali". Tutto, però, è totalmente nelle mani (già parecchio occupate) della Regione. Senza quelle risorse vincolate e triennali il recesso dal recesso sarà carta straccia, così come il diritto allo studio degli agrigentini.

Gds.it
Marco Zambuto non è più il presidente regionale del Pd. Si è dimesso oggi, sopraffatto dalle polemiche per un incontro organizzato a fine febbraio a casa di Berlusconi a cui ha partecipato con il leader agrigentino di Forza Italia, Riccardo Gallo. In quei giorni in città era aperta la trattativa per individuare un candidato sindaco. E la scelta è poi ricaduta su Silvio Alessi, vincitore alle primarie ma - secondo i vertici del Pd - inadatto perchè espressione di Forza Italia, che attraverso un movimento civico guidato dallo stesso Riccardo Gallo ha partecipato alle consultazioni del centrosinistra. Da qui la scelta del segretario del Pd, Fausto Raciti, di annullare tutto e puntare sull'ex presidente della Regione, Angelo Capodicasa, senza rifare le primarie.Zambuto però non ha retto le polemiche per quell'incontro a Palazzo Grazioli. Tutte le correnti del Pd ne hanno chiesto le dimissioni: Antonello Cracolici e Mariella Maggio (area Orfini), Marika Cirone di Marco (area Lupo), Baldo Gucciardi (renziani). In pressing su Zambuto per ottenerne le dimissioni sono andati anche Raciti, Rosario Crocetta e, da Roma, Davide Faraone e Lorenzo Guerini.
Zambuto ha provato a difendersi: «Sono andato da Berlusconi per sostenere umanamente Gallo in un momento di difficoltà». Il parlamentare forzista era stato citato da un pentito durante una indagine per omicidio (dalla quale è uscito senza alcuna conseguenza).
Ma la spiegazione non ha convinto i leader del Pd. E quella di Zambuto è la prima testa a rotolare durante una campagna elettorale per le Amministrative di fine maggio che - da Enna ad Agrigento passando per Gela e Marsala - sta dilaniando il Pd e il centrosinistra fra faide interne e alleanze sconfessate."Respingo con sdegno il barbaro tentativo di coinvolgermi politicamente in un episodio di solidarietà umana nei confronti di un vecchio amico con il quale oggi i percorsi politici sono totalmente diversificati e assolutamente distanti", dice Zambuto. "Gallo Afflitto era in difficoltà perché alcuni media avevano rilanciato le dichiarazioni di un pentito secondo il quale il deputato nel 1988 avrebbe concorso a un omicidio di mafia. Mi ha chiesto lui, insomma, di testimoniare davanti a Berlusconi sulla sua onestà - sostiene Zambuto -. E lo ha chiesto a me proprio perché, da avversario, potevo risultare credibile". Le gravi accuse nei confronti di Gallo Afflitto sono state ritenute dai magistrati prive di fondamento.  "Nessuno, se non in completa malafede, può mettere in dubbio la mia linearità politica nei confronti del Pd e del suo progetto di cambiamento del paese. - aggiunge - Sono pronto a sopportare il peso mediatico di chi vuole strumentalizzare quanto accaduto, pur tuttavia consapevole del tempo di barbarie civile e politica che stiamo vivendo, in cui non si riescono più a distinguere i gesti e il loro significato, sono pronto a fare un passo indietro e rimettere il mio mandato all'assemblea regionale del Pd affinché non sia proprio il Partito Democratico che oggi coraggiosamente guida l'Italia con il Premier Matteo Renzi, a dover subire una vergognosa ed ignobile macchina del fango".Zambuto ribadisce "l'assoluta ininfluenza politica dell' incontro, in quanto in quella data le primarie della coalizione Ag 2020 erano già state indette e al tavolo costituente avevano preso parte tutti i rappresentanti del Pd compreso il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta"."Ribadisco, se proprio una colpa mi si vuole attribuire in questa vicenda, - conclude - è quella di essere stato solidale con chi si trovava umanamente in difficoltà. Ma io di questo non devo scusarmi proprio con nessuno". Ieri intanto la coalizione delle Primarie di Agrigento ha dato via libera alla proposta di candidatura del deputato nazionale Angelo Capodicasa a sindaco della città dei Templi. E' passata dunque la linea del segretario del Pd Fausto Raciti che aveva scaricato Alessi, vincitore delle primarie.

AGRIGENTO.
L'Anas pubblicherà stamattina, sulla Gazzetta Ufficiale, il bando di gara relativo ai lavori di riparazione  degli impalcati del viadotto «Petrulla» sulla strada statale 626  dir «Della Valle del Salso», in provincia di Agrigento. L'investimento complessivo dell'intervento è di oltre 2,2 milioni  di euro. L'Anas comunica inoltre che sono stati aggiudicati i  lavori di manutenzione straordinaria del Viadotto Salso, sempre  sulla SS 626 dir, per un importo complessivo, al netto del  ribasso, pari a circa 3 milioni di euro. Il viadotto «Petrulla» è  attualmente chiuso al traffico, a seguito del crollo di una delle  campate, avvenuto nel luglio del 2014. Fino ad oggi l'Anas ha  svolto diverse attività di indagine per verificarne lo stato  manutentivo e programmare i necessari interventi di ripristino. Gli interventi riguardano, in particolare, la ricostruzione della  campata crollata attraverso l'utilizzo di nuove travi a cavi  scorrevoli interni ed esterni e la riparazione degli impalcati  esistenti per un miglioramento delle condizioni di sicurezza  preesistenti. Inoltre è prevista la sostituzione dei giunti  esistenti e il rifacimento della pavimentazione e  dell'impermeabilizzazione dell'impalcato.  Il termine previsto per l'esecuzione dei lavori è di 240 giorni  consecutivi a partire dalla data del verbale di consegna.  La richiesta di partecipazione alla gara dovrà pervenire  attraverso  raccomandata/posta celere del servizio postale, entro  e non oltre le ore 10 del giorno 7 maggio 2015 al seguente  indirizzo: Anas Spa - Direzione Regionale per la Sicilia - U.O.  Gare - con sede in Via A/De Gasperi 247, C.A.P. 90146 - Palermo

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