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Rassegna stampa dall'11 al 13 aprile 2015

11 aprile - sabato
GIORNALE DI SICILIA
Nella finanziaria sarebbero stati inseriti 4 milioni e 290mila euro peri tre poli decentrati C'è uno spiraglio per il Consorzio Universitario Politici e funzionari del Consorzio universitario, chiamati a "raccolta" dagli studenti che temono la soppressione della sede distaccata di Agrigento dell'ateneo palermitano. Ieri si è tenuta un'assemblea con la preside Maria Immordino, alcuni deputati regionali, sindacalisti e candidati a sindaco e dal Consiglio comunale di Agrigento. Durante i lavori dell'assemblea è stata data notizia che nella finanziaria approvata dalla Giunta regionale sarebbero stati inseriti 4milioni e 290mila euro che dovranno garantire la copertura del contributo ordinario per i 3 poli decentrati dell'Isola. Fondi che saranno suddivisi, pare, in base al numero di studenti ma che comunque andranno a garantire solo la quota ordinaria di circa un milione di euro. L'ex Provincia, per poter sostenere il Consorzio però chiede un altro milione e 200mila curo che dovranno servire per coprire il buco dello scorso anno e le spese del 2015. Ci sono stati momenti di tensione con gli studenti piuttosto insofferenti con riguardo alla passerella elettorale di aspiranti sindaci e consiglieri comunali. «È stata un' assemblea intensa e sicuramente volta a mostrare ancora interesse e proposta per mantenere salva una struttura come il Polo di Agrigento, - dice Danila Argirò - simbolo e garanzia del diritto allo studio. Di certo non ci sono ancora risposte sicure, si sta cercando di fare il possibile e continueremo ancora per la nostra battaglia». «La situazione alquanto precaria e oltremodo preoccupante del Polo — si legge in un documento diffuso dagli studenti — non ci consente di avere risposte serie e definitive sulle nostre sorti. L'argomento delicatissimo può e deve trovare una soluzione, perché c'è in rischio non solo la chiusura dello stesso, ma il sacrosanto diritto allo studio di migliaia di ragazzi. Preso atto dell'impegno assunto dalla Regione Sicilia — continuala nota— chiede la concretizzazione dell'impegno politico che vede, nella finanziaria regionale, l'unica fonte di salvezza temporanea del Cupa». (PAPI)

TRAVELEXPO A PALERMO La novità dell'edizione 2015 è lo spazio destinato all'«incoming». L'assessore regionale Li Calzi: puntare sul potenziamento dei servizi on line Borsa del turismo al via: un area per promuovere la Sicilia. Travelexpo riparte da Palermo. Al via da ieri la Borsa del turismo siciliano, giunta alla 17esima Alunne, che mette a confronto fino a domenica nel padiglione 20. All'ex Fiera del Mediterraneo gli attori principali del settore, Gli agenti di viaggio saranno i destinatari delle offerte e delle proposte che verranno presentate dai circa 80 espositori, presenti nella "due giorni" di trattative frontali, alla quale interverranno circa 800 operatori turistici e 20 buyer internazionali..
Alla tradizionale area destinata al turismo "outgoing", cioè quello rivolto al di fuori dell'isola, quest'anno sera affiancata un'altra area dedicate all'"incoming", che punta e favorire le promozione turistiche delle Sicilia in Italia e nel mondo, con appuntamenti prefisseti re buyer stranieri e operatori turistici siciliani.
«Da questa edizione Trevelexpo diventa una piazza affari globale per il mercato turistico - spiega Toti Piscopo, patron della manifestazione o una risorsa per il turismo siciliano. Adesso infatti è possibile creare le opportunità perché anche i piccoli centri entrino nel circuito del turismo internazionale».
Forte la sinergia con le agenzie di viaggio. Saranno oltre 300 quelle che resteranno aperto domenica 19 aprile per offrire al clienti agevolazioni particolari e offerte speciali mosse e disposizione dai tour operator che partecipano a Travelexpo.
'L'apertura di travelexpo all'incoming è molto importante perchè abbiamo registrato la presenze di operatori turistici qualificati che p055000 contribuire alla crescita del turismo nell'isola», spiega Gino Campanella, presidente di Fiavet Sicilia. Inoltre, in quest'edizione, Travelexpo guarda anche al futuro e ha ritagliato uno spazio all'innovazione e ai giovani con «Startup Weekend Palermo».
Sviluppatori, designer, business e marketing developer ieri si sono ritrovati per proporre idee innovative nell'ambito del turismo. Le migliori saranno sviluppate col contributo di alcune aziende. «La rivoluzione digitale - ha spiegato l'assessore regionale al Turismo, Cleo Li Calzi, durante l'inaugurazione della manifestazione - sta radicalmente cambiando il panorama del sistema turistico. Bisogna quindi punta re sul digital tourism, cioè sulla possibilità di fornire servizi online per organizzare una vacanza sul web».
un'idea già divenuta realtà è invece quella di Confesercenti, curata da Salvo Basile, presente con uno stand per presentare l'app «Sicily Tourism Highlights >, on'applicazione per smartphone e tablet che consente di programmarc con facilità la propria vacanza. Tra gli espositori anche l'Autorità portuale di Palermo, Per il presidente Vincenzo Cannatella «Travelexpo è un'opportunità per far conoscere ulteriormente il nostro porto, forti del fatto che il nostro traffico crocieristico è in crescita». (FP)

ENTI, TEATRI, UNIVERSITA': TUTTI I TAGLI DEL BILANCIO Ridotti i contributi alle famiglie indigenti e ai consultori. Meno fondi per ciechi, talassemici e istituzioni di beneficenza Stefania Giuffrè Un bilancio con tagli corposi, interi capitoli di spesa azzerati. Sforbiciate pesanti su teatri, università, enti e interventi nel campo del sociale e a sostegno delle famiglie. Mentre il presidente della Regione Rosario Crocetta sottolinea gli investimenti nella formazione e a favore dei piccoli Comuni, l'allegato t del bilancio, quel prospetto attraverso cui vengono ogni anno stanziati fondi per rifinanziare le leggi di spesa, prevede tagli per 25 milioni di entro. E qualche ritocco in aumento per alcune voci, In alcuni casi lo stanziamento previsto con l'esercizio provvisorio viene tagliato.
L'impianto generale di bilancio e finanziaria. La legge di stabilità prevede tagli per circa 200 milioni di euro, fondi che servono a coprire parte del buco di bilancio che chiude in pareggio, grazie anche a operazioni contabili che sfruttano l'avanzo dell'anno scorso. Il governo si avvale della cosiddetta clausola di salvaguardia: 450 mi- ioni di spesa sono congelati, fino alla ratifica degli accordi raggiunti con Roma. L'intesa non è stata ancora ratificata ma ci sarebbe già. Lo Stato avrebbe accettato di fare confluire in Sicilia 300 milioni di Irpef di dipendenti pubblici la cui busta paga viene contabilizzata nel Lazio. Moratoria sui mutui per 150 milioni e un nuovo prestito da 145 milioni, «Il bilancio è in equilibrio - dice Crocetta - attraverso i tagli agli sprechi. Garantite le risorse per i lavoratori operi precari, i trasferimenti ai Comuni confermando la spesa di investimento e sostanzialmente le entrate correnti».. L'accordo con Roma è solido, «c'è la rassicurazioni del governo nazionale e nelle prossimo settimana vorrà definito tutto», dico ancora Crocetta.
Teatri, Ersu e università. Il Bollini di Catania perde un milione o 700 mila euro rispetto allo scorso anno, tagli di un milione per il Massimo di Palermo o la Foss, intorno a 500 mila euro per il Biondo di Palermo e il Teatro di Messina. Gli enti per il diritto allo studio vedono il loro contributo calare vistosamente, da 14 milioni o 700 mila euro a 12 milioni e 200 mila euro. Perdono quasi un milione i Consorzi universitari, il contributo alle università di Palermo, Catania o Messina perle borse di studio degli specializzandi in medicina e chirurgia viene ridotto di oltre 4 milioni.
Enti regionali. Ci sono enti che vengono sottoposti a cura dimagrante, altri »premiati». L'Irsap dovrà faro ameno di 700 mila euro, un milione e 200 mila euro in meno per l'Esa, tagli rispettivamente per 1000200 mila curo per l'Istituto per l'incremento ippico di Catania e quello zootecnico di Palermo. Fra gli enti che invece vedranno rimpinguate le risorse ci sono il Ciapi (quasi 500 mila euro in più) e l'lrvos (che perde il contributo di 205 mila euro per le attività di promozione ma incasserà un milione e mozzo in più a sostegno delle attività istituzionali).
Turismo, teatri privati e manifestazioni culturali. Nell'allegato 1 non c'è un euro nei capitoli per i contributi al teatri privati (sia per l'organizzazione di spettacoli che per la gestione delle strutture) a fronte dei 100 mila euro dello scorso anno. Perdono 50 mila coro »Taormina Arto», 60 mila curo le "Orestiadi di Gibellina». Un milione in meno per incrementare il movimento turistico.
Lavoro. A sorpresa alcool capitoli crescono: sono quelli ad esempio per i fondi della gestione separata del per sonalo in prepensionamento dei settore minerario e zolfifero transitato a1- l'Ente minerario (a coi andrà qoas1 un milione e mezzo in più) e quelli della Resals anche per il personale dell'Ente Fiera del Mediteranno di Palermo assorbito (300 mila corso in più). Subiscono un taglio di 300 mila euro altri capitoli che riguardano Azasi, Fspi od Ems. .Azzerato il capitolo per il personale della Regione in servizio all'ufficio di Bruxelles assunto con il contratto di diritto estero, che valeva 125 mila euro, mentre viene ridotto quello per gli altri oneri.
Riserve e Protezione civile, I gestori delle riserve avranno un milione in più, la Protezione civile (fra vari capitoli) perde 250 mila coro.
Interventi sociali e per le famiglie. Vengono tagliati i contributi alle famiglie meno abbienti per tutelare le nascite e quelli per i consultori (circa 150 mila curo in totale). L'istituto per i ciechi "Florio - Salamone" dovrà fare a meno di 100 mila euro, 800 mila euro in meno per i malati di talassemia, azzerato il buono scuola (quasi 2 milioni) e i contributi per istituzioni di assistenza e beneficenza (oltre 4 milioni).

LA PROTESTA. I sindacati bocciano la manovra
I costruttori: «il governo ci ha tolto un miliardo per darlo ai precari»
Sindacati e categorie produttive insorgono contro la manovra. L'Ante Sicilia parla di «ennesimo scippo» di fondi Pac (673 milioni) e di fondi Fsc
(261 milioni). Soldi che secondo i costruttori la Regione «sottrae agli investimenti infrastrutturali e di sviluppo per pagare gli stipendi di precari e forestali. Il segretario della Cgil, Michele Pagliaro, parla di «manovra di politica economica ottusa che costerà molto alla Sicilia». Pagliaro punta l'indice su «risorse sottratte agli investimenti» a accusa: «585 milioni derivano dalla cessione di quote del patto di stabilità ad altre regioni». Ieri Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil si sono riunite in assemblea: chiedono dì rivedere i tagli ai forestali, il disimpegno progressivo dai consorzi di bonifica e i finanziamenti per l'associazione degli allevatori (Aras) e la zootecnia.
«Questo bilancio non ci piace - accusa il segretario della Uil, Claudio Barone - adi certo non aiuterà la Sicilia ad uscire dalla crisi. Non si vedono, infatti, significativi tagli agli sprechi ma solo alla cultura, all'istruzione e formazione. E sono pochi i fondì per i precari», I sindacati devo anche trovare la quadra sui tagli per i regionali. «No alle proposte del Governo regionale», dice il segretario regionale della Uil Fpl, Luca Crimi che accusa: «Le norme proposte dall'Aran sono incostituzionali». Con l'Agenzia i sindacati si rivedranno lunedì. la Cisl Fp ha presentato un pacchetto di proposte peri prepensionamenti fra cui meno tagli, l'equiparazione dei requisiti per tutti i dipendenti (sia per quelli con il sistema misto che per quelli con il contributivo), no al taglio delle indennità per i tecnici forestali. «La via del dialogo intrapresa dalla Cisl sia accolta dal governo, altrimenti ognuno ne tragga le conseguenze e noi torneremmo alla carica all'Ars», dicono Gigi Caracausi e Paolo Montera. (STE.GI)

Sicilia24h

In calendario la gara per il rifacimento del muro di cinta del Giardino Botanico
Sarà celebrata il prossimo 13 maggio la gara d'appalto per la messa in sicurezza, la demolizione e il ripristino di una porzione del muro di cinta del Giardino Botanico della Provincia Regionale di Agrigento, oggi Libero Consorzio Comunale, dalla quale si erano staccati pezzi di conci di tufo con conseguente chiusura del tratto sottostante della via Demetra e deviazione del traffico. Il distacco, che non ha provocato peraltro danni a persone o cose ma solo qualche inevitabile disagio alla circolazione dei mezzi in seguito alla deviazione, era avvenuto a causa delle forti precipitazioni dei mesi scorsi.
Il progetto è stato elaborato dai tecnici del Settore Ambiente e Territorio rispettando i tempi tecnici necessari alla stesura della relazione, degli elaborati grafici e di tutti gli allegati, e all'approvazione da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, trattandosi di zona vincolata ai sensi del decreto Gui-Mancini.
L'importo complessivo dell'appalto è di 35.656,89 euro, di cui 1.485,00 oneri per la sicurezza ed euro 2.500,00 per il costo del personale, entrambi non soggetti a ribasso.
I plichi contenenti le offerte devono essere presentati a: Provincia Regionale di Agrigento, Gruppo Gare, Via Acrone, 27 - Agrigento, entro le ore 12.00 dell'11 maggio 2015.
Gli interessati possono visionare il bando e i relativi allegati (relazione ed elaborati tecnici, computo metrico, capitolato speciale, ecc.) , sul sito internet www.provincia.agrigento.it
Aggiudicata la manutenzione dei server del sistema informatico - Deserta la gara per refezione scuole di Favara.
L'Ufficio Gare della Provincia Regionale di Agrigento, oggi Libero Consorzio Comunale, ha aggiudicato l'appalto per il servizio di manutenzione evolutiva dei server del sistema informatico del Libero Consorzio. L'appalto, il cui bando era stato pubblicato sul sito internet dell'Ente, per un importo complessivo di 62.295,08 euro più Iva, è stato aggiudicato provvisoriamente al Raggruppamento Temporaneo di Imprese ATR SRL- VAR GROUP SPA, con sede a Gravina di Catania (CT), che ha offerto un ribasso del 14,61%, per un importo contrattuale pari a 53.193,77 euro più Iva. Seconda in graduatoria la P.O.S. Data System srl (ribasso del 10,33%).
E' andata deserta, invece, la gara per l'affidamento del servizio di refezione scolastica per le scuole dell'obbligo di Favara, dell'importo complessivo di 107.573,60 (Iva inclusa), che il Libero Consorzio gestisce quale Stazione Unica Appaltante per conto del Comune di Favara.
Tutti i bandi di gara, con i relativi dettagli tecnici ed economici, sono pubblicati sul sito internet istituzionale www.provincia.agrigento.it . Continua, dunque, l'impegno dell'Ufficio Gare del Libero Consorzio, nonostante le difficoltà finanziarie e le incertezze legate alla situazione complessiva dei Liberi Consorzi Comunali in Sicilia a seguito delle scelte politiche operate dalla Regione Siciliana.

Infoagrigento

Assemblea degli studenti questa mattina al Polo Universitario
I tempi si fanno stretti per il Polo Universitario di Agrigento. Dopo il "commissariamento" della Regione Sicilia da parte del Governo Nazionale, altra fase critica di questi giorni sarà dunque l'approvazione della finanziaria regionale, nella quale si spera siano inseriti i fondi destinati agli stessi atenei siciliani. È per questo che sta mattina gli studenti del Polo universitario, in collaborazione col Cupa, hanno indetto una assemblea generale presso l'aula "Livatino" degli stessi edifici, al fine di fare maggiore chiarezza in merito alla situazione di incertezza in cui da troppo tempo versa lo stesso Polo. Nel corso dell'assemblea è stata sottolineata l'importanza di preservare e tutelare uno dei diritti costituzionalmente garantiti come quello allo studio. Diritti- come sottolineato in apertura- che non meritano di essere sacrificati sull'altare della crisi.
"Non è più il tempo delle speranze- hanno detto gli studenti- Ciò che occorre oggi e che in questa sede chiediamo a voce alta, è dunque un impegno politico concreto che possa scongiurare la paventata chiusura di quello che rappresenta un riferimento culturale e formativo non solo per il territorio agrigentino ma per tutta la Provincia".
Novità si potrebbero avere già per il prossimo martedì, quando la stessa deputazione agrigentina verrà a conoscenza- come riferito questa mattina- dei documenti relativi la stessa finanziaria, per poi procedere ai successivi emendamenti prima dell'approvazione. Nel frattempo però la situazione comunque critica. Tra i presenti questa mattina, la prof.ssa Immordino, Presidente del Polo, gli onorevoli Fontana, Iacono, Rocco Ruvolo, Mangiacavallo ma anche i candidati a sindaco, Firetto, Marcolin e Arnone.

12 aprile - domenica
GIORNALE DI SICILIA

OCCUPAZIONE Manifestazione fissata alla Regione per prossimo 15 aprile
Precari, posti di lavoro a rischio
Si tornerà in piazza per protestare
"Precari" ancora in piazza. E' il triste destino dei contrattisti degli enti locali, costretti a convivere con un futuro ancora incerto. Così dopo lo sciopero generale dello scorso dicembre a Palermo per ottenere la proroga alla scadenza dei contratti fissata per fine 2014, i "dipendenti a tempo determinato" il prossimo 15 aprile, torneranno nel capoluogo siciliano per un nuovo sit-in, questa volta ad oltranza. Il motivo è sempre lo stesso. "Chiedere risposte al Governatore della Sicilia Crocetta sul problema stabilizzazione di oltre 20.000 precari" in tutta l'isola". Spiega Lillo Mazzola, uno dei rappresentanti sindacali dei "contrattisti" del Comune di Agrigento. Mazzola alla soglia dei quarant' anni insieme ad altri duecento tre colleghi, di varie categorie, ogni giorno si reca al Comune ad espletare il proprio dovere, in attesa di una svolta. Un contratto a tempo determinato che pare non arrivare mai. Anzi con il passare degli anni, per lui e per gli altri, aumenta l'incertezza, la probabilità di rimanere per strada davvero, non per una protesta, ma perché la Regione Sicilia non ha rinnovato il contratto. Un tran tran a cui molti si sono abituati. Eppure il loro apporto è necessario, In alcuni casi indispensabile. Nel solo Comune di Agrigento i cosiddetti "precari" sono ormai la colonna portante dell'Ente. Basti pensare al corpo della polizia municipale. Tantissimi agenti sono a contratto a tempo e senza di questi non si riuscirebbe a garantire nessun servizio. "Facciamo più del possibile". Cosimo Antonica comandante della Polizia Locale di Agrigento deve fare i conti con una pianta organica sottodimensionata. Gli agenti del Comando della polizia municipale devono garantire la vigilanza, l'infortunistica stradale, controllo all'edilizia, presidio palazzo municipale, ufficio informazione, nucleo polizia giudiziaria, centrale operativa, servizi sociali e tanti altri uffici, compresi quelli della segreteria amministrativa, previsti dall'ente. Intanto al Comitato Spontaneo dei Precari storici Enti Pubblici Siciliani a tal proposito non rimane altro che l'ennesimo tentativo di protesta. Hanno diffuso un documento dove invitano tutti i precari a partecipare in massa alla manifestazione di mercoledì prossimo e proprio dalla città dei templi partiranno diversi autobus in direzione del capoluogo siciliano, i contrattisti, a seguito dell'approvazione della finanziaria regionale sono stati prorogati fino a dicembre 2015 , ma la copertura economica scade il 30 aprile. Il rischio è quello che i dipendenti delle pubbliche amministrazioni rimangano senza stipendi a partire dal mese di maggio, ma l'obiettivo principale dello sciopero rimane quello di ottenere un interessamento da parte del Governo regionale alfine di risolvere definitivamente il problema precariato in Sicilia, Diverse sono le proposte elaborate dai rappresentanti del movimento e che nella giornata del 15 aprile verranno sottoposte al Presidente Crocetta.
('DV)

UNIVERSITA'. Si fa sentire la voce degli iscritti e delle associazioni che li rappresentano nella «battaglia»
Cupa, gli studenti non si fermano:
«Noi terremo la guardia alta»
L'indomani dall'assemblea per il futuro del Cupa, alquanto a rischio per la mancanza di coperture finanziarie, si fa sentire la voce degli studenti e delle associazioni che li rappresentano. "L'assemblea - dice Liliana Ingiamo, presidente di Vivere il Polo - Agrigento' - è stata voluta e organizzata dagli studenti, sempre di concerto con il Cupa, per chiedere la concretizzazione di tutte le promesse e le manifestazioni di solidarietà da parte dei deputati e vari esponenti politici per la situazione del nostro Polo. Ci è stato detto di non fermarci e di continuare a far sentire la nostra voce, e così abbiamo fatto; gli studenti del polo di Agrigento, mostrando un fortissimo senso di appartenenza e un magnifico spirito di gruppo sono riusciti ancora una volta a portare l'attenzione di chi amministra o amministrerà sulle conseguenze negative derivanti da un'eventuale chiusura. E quale miglior luogo per concretizzare se non l'imminente discussione della legge finanziaria regionale? Crediamo che questo dialogo tra politica, intesa come rappresentanza, e studenti possa continuare e ci auguriamo nuovamente che alla prossima assemblea, con partecipazione nuovamente massiccia da parte degli esponenti, possiamo finalmente avere delle belle notizie concrete". Anche Vincenzo Spoto pone l'accento sulla precaria situazione Finanziaria del Cupa. "Noi studenti - dice - abbiamo chiesto ai politici cosa hanno fatto in questi mesi e cosa faranno entro aprile per far si clic in finanziaria mettano le somme dovute per salvare il polo. I tempi stringono: vogliamo fatti e azioni concrete non più le solite dichiarazioni di comodo e di solidarietà e infatti abbiamo fatto si che i deputati ci tutelino in tutte le forme e facciamo arrivare i fondi. Noi staremo vigili e attenti affinché non ci sia nessun passo falso e in caso di esito negativo torneremo a protestare in maniera più forte occupando l'Ars e Palazzo d'Orleans perché, per mere questioni economiche non possono toglierci il nostro sacro- santo diritto di studiare. Non possono privarci di un fiore all'occhiello della nostra ultima provincia d'Italia quale il polo universitario. Penso e spero che il governo regionale abbia una dignità politica e personale da non far chiudere il Cupa". Intanto sulla vicenda interviene Giuseppe Arnone, candidato sindaco. "Marcolin ed io siamo stati gli unici a rimanere sino alla fine dell'assemblea, ad ascoltare i ragazzi, inclusa la bravissima componente del Senato Accademico. E solo alla fine è venuta fuori una scandalosa verità che merita adeguata riflessione: l'Università di Palermo pretende dal Consorzio Universitario di Agrigento, 9 milioni di euro, tale è il buco che è stato creato. Domanda: chi ha creato questo buco? (PAPI)

EX PROVINCIA Pulite e aree di sosta di competenza
Sono state completate, in vista della stagione estiva, le operazioni di pulizia e manutenzione delle aree di sosta realizzate su alcune strade provinciali:
la numero 24 Cammarata -Santo Stefano di Quisquina, la provinciale 16 Grotte-Scintilia, la 20 Casteltermini - San Biagio Platani e la 36 Bivio Verdura -Sant'Anna. I lavori sono stati disposti dal settore Territorio e Ambiente del Libero Consorzio Comunale (ex Provincia Regionale di Agrigento), diretto da Bernardo Barone. Le operazioni, seguite dal direttore di cantiere Vincenzo Dainotto, sono state portate a termine dagli operai dell'impresa aggiudicataria dell'appalto (la "Vivai del Sole di Zizzo Giulia"di Marsala) secondo quanto previsto dal contratto aperto. In particolare è stata eseguita un'accurata scerbatura e fresatura delle aiuole e delle scarpate, invase dalla vegetazione spontanea e quindi esposte anche al rischio di incendi durante la stagione estiva. Le nove aree di sosta (cinque sulla provinciale 24, due sulla 36 e una ciascuna sulla provinciale 16 e 20) saranno dunque fruibili da parte di escursionisti, automobilisti e scolaresche, grazie anche agli interventi eseguiti dei mesi scorsi (con messa a dimora di nuovi alberi e manutenzione degli steccati di legno). Tutte le operazioni di manutenzione sono coordinate dal Gruppo Tutela Ambientale del Settore Ambiente, composto, oltre che dal direttore dei Lavori Vincenzo Dainotto, dal funzionario responsabile Giovanni Bellavia, dal responsabile unico del procedimento Elio Chibbaro e da Ferdinando Parello. (PAPI)

LA SICILIA

DUE PROGETTI CHE SONO PORTATI AVANTI DALL'IPIA FERMI
INIZIATIVE PER INTEGRARE I DISABILI
Una scuola che "include' è una scuola che "pensa" e che "progetta" tenendo a mente proprio tutti, E l'Ipia Fermi di Agrigento da qualche campo lavora per accogliere e integrare i ragazzi diversamente abili che frequentano l'istituto.
Sono due le iniziative portate avanti dalla scuola, diretta da Elisa Casalicchio: un progetto di ippoterapia e un corso di aggiornamento per i docenti sulle tematiche relative ai BES (bisogni educativi speciali) e ai DSA (disturbi specifici dell'apprendimento). Attraverso "il gioco dell'equitazione" è possibile imparare una comunicazione "nuova", più stimolante: la componente educativa che l'equitazione offre è una delle massime espressioni di integrazione.
«l'iniziativa a favore degli alunni diversamente abili - afferma Elisa Casalicchio- è un momento di integrazione ludico — sportiva, finalizzato alloro benessere psico-fisico». Il corso di aggiornamenti si divide in due giornate, domani e il prossimo 20 aprile. Nell'incontro di domani, dalle 15.30 alle 19.30, con relatore l'ispettore del MIUR, Vincenzo Oliva, si parlerà dei bisogni educativi speciali. Il secondo incontra, lunedì 26 aprile, con l'ispettore del MIUR, Vito Piazza, verterà sui disturbi specifici di apprendimento.
VALENTINA ALAIMO


13 aprile - lunedì

GIORNALE DI SICILIA

UNIVERSITA' La cerimonia sarà animata dalla Lectio Magistralis «Padiglione Italia - Expo Milano 2015»
Cupa a rischio ma non si ferma
Si inaugura l'anno accademico
Nonostante le preoccupazioni degli studenti per la paventata chiusura del Cupa, non si fermano le iniziative didattiche del Polo universitario. Venerdì 17aprile alle 15, presso l'Auditorium del Polo, si tiene la cerimonia ufficiale d'inaugurazione dell'Anno Accademico 2014/20 15 della sede universitaria di Agrigento, grazie alla collaborazione fra con l'università degli Studi di Palermo.
La cerimonia sarà animata dalla Lectio Magistralis "Padiglione Italia - Expo Milano 2015', tenuta dagli architetti Susanna Tradati e Michele Molè, che formano il gruppo "Nemesi" che ha progettato del Padiglione Italia per l'imminente Expo di Milano. La manifestazione avverrà alla presenza Rettore dell'Università degli Studi di Palermo, Roberto Lagalla, e del Presidente del Polo Universitario della Provincia di Agrigento, Maria Immordino. La Lectio Magistralis sarà introdotta da Giovanni Francesco Tuzzolino, nella qualità di vice coordinatore di Architettura, e dal Antonino Margagliotta, docente di progettazione architettonica. Alla manifestazione, che per il tema affrontato risulta di grande attualità (dato che tra l'altro l'Expo Milano 2015 verrà inaugurato a meno di do ('settimane di distanza) sono invitati, inoltre, i soci fondatori del Consorzio Universitario della Provincia di Agrigento, le autorità cittadine e gli studenti della sede di Agrigento e delle altre Sedi universitarie siciliane, oltre a professionisti e progettisti.
La manifestazione è sponsorizzata dall'Ordine degli Architetti della Provincia di Agrigento.
(PAPI)

LA SICILIA

Cupa si inaugura l'anno accademico mentre si rischia la chiusura
g. s,) Il Consorzio universitario di Agrigento, come è noto, non è in buono stato di salute, ma nonostante le preoccupazioni e le incertezze c'è sempre spazio per un po' di mondanità. dicembre scorso, pochi giorni dopo che il Libero consorzio aveva firmato l'atto di recesso dal Cupa mettendo una grave ipoteca sul futuro dello stesso, adesso, il prossimo 17aprile si terrà la cerimonia ufficiale d'inaugurazione dell'anno accademico 2014/2015 della sede universitaria di Agrigento. «La cerimonia
- si legge in una nota inviata dalla stessa Università - sarà animata dalla Lectio Magistralis Padiglione italia' - Expo Milano 2015, tenuta dagli architetti Susanna Tradati e Michele Molè, che formano il gruppo 'Nemesi' che ha progettato del Padiglione Italia per l'imminente Expo di lVIiiano. La manifestazione - continua la nota - avverrà alla presenza rettore dell'Università degli Studi di Palermo, Roberto Lagalla, e del presidente del Polo Universitario della Provincia di Agrigento, Maria Immordino». A loro si aggiungono, con il proprio ruolo istituzionale il professor Francesco Tuzzolino, vicecoordinatore del corso di Architettura e il professor Antonino Margagliotta, docente di progettazione architettonica del medesimo corso. Ospiti d'onore, si legge ancora, «i soci fondatori del Consorzio Universitario», almeno, aggiungiamo noi, quelli che hanno pagato. Il rischio è insomma quello di percepire il tutto come l'orchestra del Titanic che suona per la prima classe mentre giù la gente muore e la nave sulla quale loro stessi stavano viaggiando affonda inesorabilmente. Questa, comunque, sarà la settimana degli incontri: ne sono previsti due, tra domani e dopodomani, con il rettorato e la Regione Siciliana soprattutto per andare a caccia di risorse economiche che possano mantenere a 'galla" la barca. Come è noto la Giunta regionale ha inserito in bilancio circa 4 milioni e trecentomila euro per tutti i poli decentrati che però serviranno al massimo a coprire il contributo ordinario di un milione e centomila euro. All'appello mancherebbe il milione e duecentocinquantamila euro richiesto dalla Provincia regionale di Agrigento, al momento ancora in attesa di un commissario regionale che la guidi nel limbo che segue la bocciatura della riforma dei Liberi consorzi, per poter garantire il "non recesso". Inoltre, non va dimenticato, Unipa ha evidenziato come dovrà essere necessario rivedere la convenzione sottoscrivendone una pluriennale (non meno di 15 anni) pena la rescissione di ogni rapporto con la stessa università. Tutto questo ad pochissimo tempo da quando dovrà essere presentato il nuovo piano dell'offerta formativa dell'università agrigentina. La domanda è allora necessaria: c'è qualcosa da celebrare o festeggiare?



LIveSicilia

Riforma delle Province, la politica salva se stessa
Affonda il taglio di 300 poltrone nei Comuni
di Santi Sabella
Gli effetti collaterali dello stop al disegno di legge sui Liberi consorzi: salta la riduzione di consiglieri e assessori. E le amministrazioni al voto in primavera conserveranno 184 consiglieri e 90 assessori in più fino alla fine del mandato. A partire da Enna e Agrigento.
PALERMO - La politica salva se stessa. Quasi trecento poltrone destinate a scomparire già in occasione delle prossime elezioni amministrative del 31 maggio e del primo giugno verranno tenute in vita dal clamoroso autogol della maggioranza sul ddl di abolizione delle Province. La norma che prevedeva la riduzione del numero di consiglieri comunali e assessori è stata, infatti, travolta dallo stesso destino del disegno di legge al quale era stata accorpata: quello sulla istituzione di Liberi Consorzi e Città metropolitane. Il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone e i deputati della commissione Bilancio, nei giorni scorsi, avevano deciso di stralciare questa "sforbiciata" dalla Finanziaria, per inserirla proprio nel provvedimento sull'abolizione delle Province. Disegno di legge, quest'ultimo, naufragato però in Aula sotto i colpi della stessa maggioranza.
Ed ecco l'effetto collaterale: nei 53 comuni siciliani chiamati alle urne tra poco più di un mese, non si applicheranno i tagli messi a punto dall'assessore alla Funzione pubblica Ettore Leotta. Numeri alla mano, saranno "salvi" 184 consiglieri comunali e 90 assessori. Una riduzione di quasi 300 poltrone rimasta, dunque, lettera morta. Un vero e proprio boomerang per un ddl nel quale anche le virgole erano ispirate dall'obiettivo della spending review.
Così Agrigento ed Enna potranno mantenere ancora 30 consiglieri comunali a fronte, rispettivamente, dei 28 e dei 24 previsti dalla tabella predisposta dal governo. I due capoluoghi conserveranno anche la possibilità di nominare 6 assessori: nessuna riduzione a 5 per Agrigento e a 4 per Enna. Quattro consiglieri e 2 membri della giunta complessivamente "salvi" a Gela e Marsala, dove il civico consesso resterà formato da 30 componenti (la riforma ne prevedeva 28) e la squadra assessoriale da 6 (e non 5).
Tra i comuni che manterranno il maggior numero di poltrone ci saranno Augusta, Carini, Licata e Milazzo, dove i membri che andranno a comporre il Consiglio comunale rimarranno 30 (la norma dettava la riduzione a 24), e 6 i componenti della giunta (anziché 4). Bronte, Ispica, Mascali, Mussomeli, Nicosia, Pedara, Raffadali, Ribera, San Giovanni La Punta, Scicli, Trabia, Tremestieri Etneo e Villabate conserveranno 20 consiglieri (a fronte del taglio previsto a 16) e 4 assessori (e non 3).
Saranno, invece, 48 i componenti del Consiglio e 32 i membri della giunta che nel complesso scamperanno al taglio ad Agira, Caltavuturo, Cammarata, Centuripe, Collesano, Giardini Naxos, Gibellina, Lascari, Maniace, Naso, Pietrapezia, Polizzi Generosa, Realmonte, Serradifalco, Siculiana e Valguarnera Caropepe.
Due consiglieri comunali e altrettanti assessori per ciascun comune, infine, sopravviveranno ad Aliminusa, Basicò, Godrano, Graniti, Limina, Malvagna, Milo, Mirto, Pollina, Raccuja, San Mauro Castelverde, San Salvatore di Fitalia, Santa Cristina Gela, Savoca, Scillato e Villalba.
Esiste, in realtà, ancora una possibilità per l'Ars di rimediare al pasticcio confezionato mercoledì: il reinserimento della norma sulla decurtazione di consiglieri e assessori (e delle loro indennità) in un ddl autonomo che viaggerebbe insieme alla Finanziaria. Un'ipotesi prospettata nella seduta di giovedì dal presidente di Sala d'Ercole, Giovanni Ardizzone. Nel bilancio, intanto, Crocetta e Baccei i 18 milioni di tagli alle indennità di sindaci e consiglieri li hanno comunque previsti. Incassando la critica di Ardizzone che invita a non strumentalizzare la vicenda e a non esporre indistintamente gli amministratori locali al pubblico ludibrio. il presidente dell'Ars propone di applicare in Sicilia (come chiede l'Anci) i trattamenti economici previsti nel resto d'Italia. A suggerire di andare avanti sui tagli c'è anche l'esigenza per Crocetta di far quadrare i conti. Senza sottovalutare ragioni di opportunità. In un momento in cui si contano anche gli spiccioli, l'unica a non passare alla cassa finirebbe per essere, come sempre, la politica.

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