11 aprile - sabato
GIORNALE DI SICILIA
Nella finanziaria sarebbero stati
inseriti 4 milioni e 290mila euro peri tre poli decentrati
C'è uno spiraglio per il
Consorzio Universitario
Politici e funzionari del Consorzio
universitario, chiamati a "raccolta" dagli studenti che temono la
soppressione della sede distaccata di Agrigento dell'ateneo
palermitano. Ieri si è tenuta un'assemblea con la preside Maria
Immordino, alcuni deputati regionali, sindacalisti e candidati a
sindaco e dal Consiglio comunale di Agrigento. Durante i lavori
dell'assemblea è stata data notizia che nella finanziaria
approvata dalla Giunta regionale sarebbero stati inseriti 4milioni e
290mila euro che dovranno garantire la copertura del contributo
ordinario per i 3 poli decentrati dell'Isola. Fondi che saranno
suddivisi, pare, in base al numero di studenti ma che comunque
andranno a garantire solo la quota ordinaria di circa un milione di
euro. L'ex Provincia, per poter sostenere il Consorzio però chiede
un altro milione e 200mila curo che dovranno servire per coprire il
buco dello scorso anno e le spese del 2015. Ci sono stati momenti di
tensione con gli studenti piuttosto insofferenti con riguardo alla
passerella elettorale di aspiranti sindaci e consiglieri comunali. «È
stata un' assemblea intensa e sicuramente volta a mostrare ancora
interesse e proposta per mantenere salva una struttura come il Polo
di Agrigento, - dice Danila Argirò - simbolo e garanzia del diritto
allo studio. Di certo non ci sono ancora risposte sicure, si sta
cercando di fare il possibile e continueremo ancora per la nostra
battaglia». «La situazione alquanto precaria e oltremodo
preoccupante del Polo si legge in un documento diffuso dagli
studenti non ci consente di avere risposte serie e definitive
sulle nostre sorti. L'argomento delicatissimo può e deve trovare
una soluzione, perché c'è in rischio non solo la chiusura dello
stesso, ma il sacrosanto diritto allo studio di migliaia di ragazzi.
Preso atto dell'impegno assunto dalla Regione Sicilia
continuala nota chiede la concretizzazione dell'impegno politico
che vede, nella finanziaria regionale, l'unica fonte di salvezza
temporanea del Cupa». (PAPI)
TRAVELEXPO A PALERMO La novità
dell'edizione 2015 è lo spazio destinato all'«incoming».
L'assessore regionale Li Calzi: puntare sul potenziamento dei
servizi on line
Borsa del turismo al via: un area
per promuovere la Sicilia.
Travelexpo riparte da Palermo. Al via
da ieri la Borsa del turismo siciliano, giunta alla 17esima Alunne,
che mette a confronto fino a domenica nel padiglione 20. All'ex
Fiera del Mediterraneo gli attori principali del settore, Gli agenti
di viaggio saranno i destinatari delle offerte e delle proposte che
verranno presentate dai circa 80 espositori, presenti nella "due
giorni" di trattative frontali, alla quale interverranno circa 800
operatori turistici e 20 buyer internazionali..
Alla tradizionale area destinata al
turismo "outgoing", cioè quello rivolto al di fuori dell'isola,
quest'anno sera affiancata un'altra area dedicate all'"incoming",
che punta e favorire le promozione turistiche delle Sicilia in Italia
e nel mondo, con appuntamenti prefisseti re buyer stranieri e
operatori turistici siciliani.
«Da questa edizione Trevelexpo diventa
una piazza affari globale per il mercato turistico - spiega Toti
Piscopo, patron della manifestazione o una risorsa per il turismo
siciliano. Adesso infatti è possibile creare le opportunità perché
anche i piccoli centri entrino nel circuito del turismo
internazionale».
Forte la sinergia con le agenzie di
viaggio. Saranno oltre 300 quelle che resteranno aperto domenica 19
aprile per offrire al clienti agevolazioni particolari e offerte
speciali mosse e disposizione dai tour operator che partecipano a
Travelexpo.
'L'apertura di travelexpo
all'incoming è molto importante perchè abbiamo registrato la
presenze di operatori turistici qualificati che p055000 contribuire
alla crescita del turismo nell'isola», spiega Gino Campanella,
presidente di Fiavet Sicilia. Inoltre, in quest'edizione,
Travelexpo guarda anche al futuro e ha ritagliato uno spazio
all'innovazione e ai giovani con «Startup Weekend Palermo».
Sviluppatori, designer, business e
marketing developer ieri si sono ritrovati per proporre idee
innovative nell'ambito del turismo. Le migliori saranno sviluppate
col contributo di alcune aziende. «La rivoluzione digitale - ha
spiegato l'assessore regionale al Turismo, Cleo Li Calzi, durante
l'inaugurazione della manifestazione - sta radicalmente cambiando
il panorama del sistema turistico. Bisogna quindi punta re sul
digital tourism, cioè sulla possibilità di fornire servizi online
per organizzare una vacanza sul web».
un'idea già divenuta realtà è
invece quella di Confesercenti, curata da Salvo Basile, presente con
uno stand per presentare l'app «Sicily Tourism Highlights >,
on'applicazione per smartphone e tablet che consente di programmarc
con facilità la propria vacanza. Tra gli espositori anche l'Autorità
portuale di Palermo, Per il presidente Vincenzo Cannatella
«Travelexpo è un'opportunità per far conoscere ulteriormente il
nostro porto, forti del fatto che il nostro traffico crocieristico è
in crescita». (FP)
ENTI, TEATRI, UNIVERSITA': TUTTI I
TAGLI DEL BILANCIO
Ridotti i contributi alle famiglie
indigenti e ai consultori. Meno fondi per ciechi, talassemici e
istituzioni di beneficenza
Stefania Giuffrè
Un bilancio con tagli corposi, interi
capitoli di spesa azzerati. Sforbiciate pesanti su teatri,
università, enti e interventi nel campo del sociale e a sostegno
delle famiglie. Mentre il presidente della Regione Rosario Crocetta
sottolinea gli investimenti nella formazione e a favore dei piccoli
Comuni, l'allegato t del bilancio, quel prospetto attraverso cui
vengono ogni anno stanziati fondi per rifinanziare le leggi di spesa,
prevede tagli per 25 milioni di entro. E qualche ritocco in aumento
per alcune voci, In alcuni casi lo stanziamento previsto con
l'esercizio provvisorio viene tagliato.
L'impianto generale di bilancio e
finanziaria. La legge di stabilità prevede tagli per circa 200
milioni di euro, fondi che servono a coprire parte del buco di
bilancio che chiude in pareggio, grazie anche a operazioni contabili
che sfruttano l'avanzo dell'anno scorso. Il governo si avvale
della cosiddetta clausola di salvaguardia: 450 mi- ioni di spesa sono
congelati, fino alla ratifica degli accordi raggiunti con Roma.
L'intesa non è stata ancora ratificata ma ci sarebbe già. Lo
Stato avrebbe accettato di fare confluire in Sicilia 300 milioni di
Irpef di dipendenti pubblici la cui busta paga viene contabilizzata
nel Lazio. Moratoria sui mutui per 150 milioni e un nuovo prestito da
145 milioni, «Il bilancio è in equilibrio - dice Crocetta -
attraverso i tagli agli sprechi. Garantite le risorse per i
lavoratori operi precari, i trasferimenti ai Comuni confermando la
spesa di investimento e sostanzialmente le entrate correnti»..
L'accordo con Roma è solido, «c'è la rassicurazioni del
governo nazionale e nelle prossimo settimana vorrà definito tutto»,
dico ancora Crocetta.
Teatri, Ersu e università. Il Bollini
di Catania perde un milione o 700 mila euro rispetto allo scorso
anno, tagli di un milione per il Massimo di Palermo o la Foss,
intorno a 500 mila euro per il Biondo di Palermo e il Teatro di
Messina. Gli enti per il diritto allo studio vedono il loro
contributo calare vistosamente, da 14 milioni o 700 mila euro a 12
milioni e 200 mila euro. Perdono quasi un milione i Consorzi
universitari, il contributo alle università di Palermo, Catania o
Messina perle borse di studio degli specializzandi in medicina e
chirurgia viene ridotto di oltre 4 milioni.
Enti regionali. Ci sono enti che
vengono sottoposti a cura dimagrante, altri »premiati». L'Irsap
dovrà faro ameno di 700 mila euro, un milione e 200 mila euro in
meno per l'Esa, tagli rispettivamente per 1000200 mila curo per
l'Istituto per l'incremento ippico di Catania e quello zootecnico
di Palermo. Fra gli enti che invece vedranno rimpinguate le risorse
ci sono il Ciapi (quasi 500 mila euro in più) e l'lrvos (che perde
il contributo di 205 mila euro per le attività di promozione ma
incasserà un milione e mozzo in più a sostegno delle attività
istituzionali).
Turismo, teatri privati e
manifestazioni culturali. Nell'allegato 1 non c'è un euro nei
capitoli per i contributi al teatri privati (sia per l'organizzazione
di spettacoli che per la gestione delle strutture) a fronte dei 100
mila euro dello scorso anno. Perdono 50 mila coro »Taormina Arto»,
60 mila curo le "Orestiadi di Gibellina». Un milione in meno per
incrementare il movimento turistico.
Lavoro. A sorpresa alcool capitoli
crescono: sono quelli ad esempio per i fondi della gestione separata
del per sonalo in prepensionamento dei settore minerario e zolfifero
transitato a1- l'Ente minerario (a coi andrà qoas1 un milione e
mezzo in più) e quelli della Resals anche per il personale dell'Ente
Fiera del Mediteranno di Palermo assorbito (300 mila corso in più).
Subiscono un taglio di 300 mila euro altri capitoli che riguardano
Azasi, Fspi od Ems. .Azzerato il capitolo per il personale della
Regione in servizio all'ufficio di Bruxelles assunto con il
contratto di diritto estero, che valeva 125 mila euro, mentre viene
ridotto quello per gli altri oneri.
Riserve e Protezione civile, I gestori
delle riserve avranno un milione in più, la Protezione civile (fra
vari capitoli) perde 250 mila coro.
Interventi sociali e per le famiglie.
Vengono tagliati i contributi alle famiglie meno abbienti per
tutelare le nascite e quelli per i consultori (circa 150 mila curo in
totale). L'istituto per i ciechi "Florio - Salamone" dovrà
fare a meno di 100 mila euro, 800 mila euro in meno per i malati di
talassemia, azzerato il buono scuola (quasi 2 milioni) e i contributi
per istituzioni di assistenza e beneficenza (oltre 4 milioni).
LA PROTESTA. I sindacati bocciano la
manovra
I costruttori: «il governo ci ha
tolto un miliardo per darlo ai precari»
Sindacati e categorie produttive
insorgono contro la manovra. L'Ante Sicilia parla di «ennesimo
scippo» di fondi Pac (673 milioni) e di fondi Fsc
(261 milioni). Soldi che secondo i
costruttori la Regione «sottrae agli investimenti infrastrutturali e
di sviluppo per pagare gli stipendi di precari e forestali. Il
segretario della Cgil, Michele Pagliaro, parla di «manovra di
politica economica ottusa che costerà molto alla Sicilia». Pagliaro
punta l'indice su «risorse sottratte agli investimenti» a accusa:
«585 milioni derivano dalla cessione di quote del patto di stabilità
ad altre regioni». Ieri Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil si sono
riunite in assemblea: chiedono dì rivedere i tagli ai forestali, il
disimpegno progressivo dai consorzi di bonifica e i finanziamenti per
l'associazione degli allevatori (Aras) e la zootecnia.
«Questo bilancio non ci piace - accusa
il segretario della Uil, Claudio Barone - adi certo non aiuterà la
Sicilia ad uscire dalla crisi. Non si vedono, infatti, significativi
tagli agli sprechi ma solo alla cultura, all'istruzione e
formazione. E sono pochi i fondì per i precari», I sindacati devo
anche trovare la quadra sui tagli per i regionali. «No alle proposte
del Governo regionale», dice il segretario regionale della Uil Fpl,
Luca Crimi che accusa: «Le norme proposte dall'Aran sono
incostituzionali». Con l'Agenzia i sindacati si rivedranno lunedì.
la Cisl Fp ha presentato un pacchetto di proposte peri
prepensionamenti fra cui meno tagli, l'equiparazione dei requisiti
per tutti i dipendenti (sia per quelli con il sistema misto che per
quelli con il contributivo), no al taglio delle indennità per i
tecnici forestali. «La via del dialogo intrapresa dalla Cisl sia
accolta dal governo, altrimenti ognuno ne tragga le conseguenze e noi
torneremmo alla carica all'Ars», dicono Gigi Caracausi e Paolo
Montera. (STE.GI)
Sicilia24h
In calendario la gara per il
rifacimento del muro di cinta del Giardino Botanico
Sarà celebrata il prossimo 13 maggio
la gara d'appalto per la messa in sicurezza, la demolizione e il
ripristino di una porzione del muro di cinta del Giardino Botanico
della Provincia Regionale di Agrigento, oggi Libero Consorzio
Comunale, dalla quale si erano staccati pezzi di conci di tufo con
conseguente chiusura del tratto sottostante della via Demetra e
deviazione del traffico. Il distacco, che non ha provocato peraltro
danni a persone o cose ma solo qualche inevitabile disagio alla
circolazione dei mezzi in seguito alla deviazione, era avvenuto a
causa delle forti precipitazioni dei mesi scorsi.
Il progetto è stato elaborato dai
tecnici del Settore Ambiente e Territorio rispettando i tempi tecnici
necessari alla stesura della relazione, degli elaborati grafici e di
tutti gli allegati, e all'approvazione da parte della
Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, trattandosi di zona
vincolata ai sensi del decreto Gui-Mancini.
L'importo complessivo dell'appalto
è di 35.656,89 euro, di cui 1.485,00 oneri per la sicurezza ed euro
2.500,00 per il costo del personale, entrambi non soggetti a ribasso.
I plichi contenenti le offerte devono
essere presentati a: Provincia Regionale di Agrigento, Gruppo Gare,
Via Acrone, 27 - Agrigento, entro le ore 12.00 dell'11 maggio
2015.
Gli interessati possono visionare il
bando e i relativi allegati (relazione ed elaborati tecnici, computo
metrico, capitolato speciale, ecc.) , sul sito internet
www.provincia.agrigento.it
Aggiudicata la manutenzione dei
server del sistema informatico - Deserta la gara per refezione
scuole di Favara.
L'Ufficio Gare della Provincia
Regionale di Agrigento, oggi Libero Consorzio Comunale, ha
aggiudicato l'appalto per il servizio di manutenzione evolutiva dei
server del sistema informatico del Libero Consorzio. L'appalto, il
cui bando era stato pubblicato sul sito internet dell'Ente, per un
importo complessivo di 62.295,08 euro più Iva, è stato aggiudicato
provvisoriamente al Raggruppamento Temporaneo di Imprese ATR SRL- VAR
GROUP SPA, con sede a Gravina di Catania (CT), che ha offerto un
ribasso del 14,61%, per un importo contrattuale pari a 53.193,77 euro
più Iva. Seconda in graduatoria la P.O.S. Data System srl (ribasso
del 10,33%).
E' andata deserta, invece, la gara
per l'affidamento del servizio di refezione scolastica per le
scuole dell'obbligo di Favara, dell'importo complessivo di
107.573,60 (Iva inclusa), che il Libero Consorzio gestisce quale
Stazione Unica Appaltante per conto del Comune di Favara.
Tutti i bandi di gara, con i relativi
dettagli tecnici ed economici, sono pubblicati sul sito internet
istituzionale www.provincia.agrigento.it .
Continua, dunque, l'impegno
dell'Ufficio Gare del Libero Consorzio, nonostante le difficoltà
finanziarie e le incertezze legate alla situazione complessiva dei
Liberi Consorzi Comunali in Sicilia a seguito delle scelte politiche
operate dalla Regione Siciliana.
Infoagrigento
Assemblea degli studenti questa
mattina al Polo Universitario
I tempi si fanno stretti per il Polo
Universitario di Agrigento. Dopo il "commissariamento" della
Regione Sicilia da parte del Governo Nazionale, altra fase critica di
questi giorni sarà dunque l'approvazione della finanziaria
regionale, nella quale si spera siano inseriti i fondi destinati agli
stessi atenei siciliani. È per questo che sta mattina gli studenti
del Polo universitario, in collaborazione col Cupa, hanno indetto una
assemblea generale presso l'aula "Livatino" degli stessi
edifici, al fine di fare maggiore chiarezza in merito alla situazione
di incertezza in cui da troppo tempo versa lo stesso Polo. Nel corso
dell'assemblea è stata sottolineata l'importanza di preservare e
tutelare uno dei diritti costituzionalmente garantiti come quello
allo studio. Diritti- come sottolineato in apertura- che non meritano
di essere sacrificati sull'altare della crisi.
"Non è più il tempo delle speranze-
hanno detto gli studenti- Ciò che occorre oggi e che in questa sede
chiediamo a voce alta, è dunque un impegno politico concreto che
possa scongiurare la paventata chiusura di quello che rappresenta un
riferimento culturale e formativo non solo per il territorio
agrigentino ma per tutta la Provincia".
Novità si potrebbero avere già per il
prossimo martedì, quando la stessa deputazione agrigentina verrà a
conoscenza- come riferito questa mattina- dei documenti relativi la
stessa finanziaria, per poi procedere ai successivi emendamenti prima
dell'approvazione. Nel frattempo però la situazione comunque
critica. Tra i presenti questa mattina, la prof.ssa Immordino,
Presidente del Polo, gli onorevoli Fontana, Iacono, Rocco Ruvolo,
Mangiacavallo ma anche i candidati a sindaco, Firetto, Marcolin e
Arnone.
12 aprile - domenica
GIORNALE DI SICILIA
OCCUPAZIONE Manifestazione fissata
alla Regione per prossimo 15 aprile
Precari, posti di lavoro a rischio
Si tornerà in piazza per protestare
"Precari" ancora in piazza. E' il
triste destino dei contrattisti degli enti locali, costretti a
convivere con un futuro ancora incerto. Così dopo lo sciopero
generale dello scorso dicembre a Palermo per ottenere la proroga alla
scadenza dei contratti fissata per fine 2014, i "dipendenti a tempo
determinato" il prossimo 15 aprile, torneranno nel capoluogo
siciliano per un nuovo sit-in, questa volta ad oltranza. Il motivo è
sempre lo stesso. "Chiedere risposte al Governatore della Sicilia
Crocetta sul problema stabilizzazione di oltre 20.000 precari" in
tutta l'isola". Spiega Lillo Mazzola, uno dei rappresentanti
sindacali dei "contrattisti" del Comune di Agrigento. Mazzola
alla soglia dei quarant' anni insieme ad altri duecento tre
colleghi, di varie categorie, ogni giorno si reca al Comune ad
espletare il proprio dovere, in attesa di una svolta. Un contratto a
tempo determinato che pare non arrivare mai. Anzi con il passare
degli anni, per lui e per gli altri, aumenta l'incertezza, la
probabilità di rimanere per strada davvero, non per una protesta, ma
perché la Regione Sicilia non ha rinnovato il contratto. Un tran
tran a cui molti si sono abituati. Eppure il loro apporto è
necessario, In alcuni casi indispensabile. Nel solo Comune di
Agrigento i cosiddetti "precari" sono ormai la colonna portante
dell'Ente. Basti pensare al corpo della polizia municipale.
Tantissimi agenti sono a contratto a tempo e senza di questi non si
riuscirebbe a garantire nessun servizio. "Facciamo più del
possibile". Cosimo Antonica comandante della Polizia Locale di
Agrigento deve fare i conti con una pianta organica
sottodimensionata. Gli agenti del Comando della polizia municipale
devono garantire la vigilanza, l'infortunistica stradale, controllo
all'edilizia, presidio palazzo municipale, ufficio informazione,
nucleo polizia giudiziaria, centrale operativa, servizi sociali e
tanti altri uffici, compresi quelli della segreteria amministrativa,
previsti dall'ente. Intanto al Comitato Spontaneo dei Precari
storici Enti Pubblici Siciliani a tal proposito non rimane altro che
l'ennesimo tentativo di protesta. Hanno diffuso un documento dove
invitano tutti i precari a partecipare in massa alla manifestazione
di mercoledì prossimo e proprio dalla città dei templi partiranno
diversi autobus in direzione del capoluogo siciliano, i contrattisti,
a seguito dell'approvazione della finanziaria regionale sono stati
prorogati fino a dicembre 2015 , ma la copertura economica scade il
30 aprile. Il rischio è quello che i dipendenti delle pubbliche
amministrazioni rimangano senza stipendi a partire dal mese di
maggio, ma l'obiettivo principale dello sciopero rimane quello di
ottenere un interessamento da parte del Governo regionale alfine di
risolvere definitivamente il problema precariato in Sicilia, Diverse
sono le proposte elaborate dai rappresentanti del movimento e che
nella giornata del 15 aprile verranno sottoposte al Presidente
Crocetta.
('DV)
UNIVERSITA'. Si fa sentire la voce
degli iscritti e delle associazioni che li rappresentano nella
«battaglia»
Cupa, gli studenti non si fermano:
«Noi terremo la guardia alta»
L'indomani dall'assemblea per il
futuro del Cupa, alquanto a rischio per la mancanza di coperture
finanziarie, si fa sentire la voce degli studenti e delle
associazioni che li rappresentano. "L'assemblea - dice Liliana
Ingiamo, presidente di Vivere il Polo - Agrigento' - è stata
voluta e organizzata dagli studenti, sempre di concerto con il Cupa,
per chiedere la concretizzazione di tutte le promesse e le
manifestazioni di solidarietà da parte dei deputati e vari esponenti
politici per la situazione del nostro Polo. Ci è stato detto di non
fermarci e di continuare a far sentire la nostra voce, e così
abbiamo fatto; gli studenti del polo di Agrigento, mostrando un
fortissimo senso di appartenenza e un magnifico spirito di gruppo
sono riusciti ancora una volta a portare l'attenzione di chi
amministra o amministrerà sulle conseguenze negative derivanti da
un'eventuale chiusura. E quale miglior luogo per concretizzare se
non l'imminente discussione della legge finanziaria regionale?
Crediamo che questo dialogo tra politica, intesa come rappresentanza,
e studenti possa continuare e ci auguriamo nuovamente che alla
prossima assemblea, con partecipazione nuovamente massiccia da parte
degli esponenti, possiamo finalmente avere delle belle notizie
concrete". Anche Vincenzo Spoto pone l'accento sulla precaria
situazione Finanziaria del Cupa. "Noi studenti - dice - abbiamo
chiesto ai politici cosa hanno fatto in questi mesi e cosa faranno
entro aprile per far si clic in finanziaria mettano le somme dovute
per salvare il polo. I tempi stringono: vogliamo fatti e azioni
concrete non più le solite dichiarazioni di comodo e di solidarietà
e infatti abbiamo fatto si che i deputati ci tutelino in tutte le
forme e facciamo arrivare i fondi. Noi staremo vigili e attenti
affinché non ci sia nessun passo falso e in caso di esito negativo
torneremo a protestare in maniera più forte occupando l'Ars e
Palazzo d'Orleans perché, per mere questioni economiche non
possono toglierci il nostro sacro- santo diritto di studiare. Non
possono privarci di un fiore all'occhiello della nostra ultima
provincia d'Italia quale il polo universitario. Penso e spero che
il governo regionale abbia una dignità politica e personale da non
far chiudere il Cupa". Intanto sulla vicenda interviene Giuseppe
Arnone, candidato sindaco. "Marcolin ed io siamo stati gli unici a
rimanere sino alla fine dell'assemblea, ad ascoltare i ragazzi,
inclusa la bravissima componente del Senato Accademico. E solo alla
fine è venuta fuori una scandalosa verità che merita adeguata
riflessione: l'Università di Palermo pretende dal Consorzio
Universitario di Agrigento, 9 milioni di euro, tale è il buco che è
stato creato. Domanda: chi ha creato questo buco? (PAPI)
EX PROVINCIA Pulite e aree di sosta
di competenza
Sono state completate, in vista della
stagione estiva, le operazioni di pulizia e manutenzione delle aree
di sosta realizzate su alcune strade provinciali:
la numero 24 Cammarata -Santo Stefano
di Quisquina, la provinciale 16 Grotte-Scintilia, la 20 Casteltermini
- San Biagio Platani e la 36 Bivio Verdura -Sant'Anna. I lavori
sono stati disposti dal settore Territorio e Ambiente del Libero
Consorzio Comunale (ex Provincia Regionale di Agrigento), diretto da
Bernardo Barone. Le operazioni, seguite dal direttore di cantiere
Vincenzo Dainotto, sono state portate a termine dagli operai
dell'impresa aggiudicataria dell'appalto (la "Vivai del Sole di
Zizzo Giulia"di Marsala) secondo quanto previsto dal contratto
aperto. In particolare è stata eseguita un'accurata scerbatura e
fresatura delle aiuole e delle scarpate, invase dalla vegetazione
spontanea e quindi esposte anche al rischio di incendi durante la
stagione estiva. Le nove aree di sosta (cinque sulla provinciale 24,
due sulla 36 e una ciascuna sulla provinciale 16 e 20) saranno dunque
fruibili da parte di escursionisti, automobilisti e scolaresche,
grazie anche agli interventi eseguiti dei mesi scorsi (con messa a
dimora di nuovi alberi e manutenzione degli steccati di legno). Tutte
le operazioni di manutenzione sono coordinate dal Gruppo Tutela
Ambientale del Settore Ambiente, composto, oltre che dal direttore
dei Lavori Vincenzo Dainotto, dal funzionario responsabile Giovanni
Bellavia, dal responsabile unico del procedimento Elio Chibbaro e da
Ferdinando Parello. (PAPI)
LA SICILIA
DUE PROGETTI CHE SONO PORTATI AVANTI
DALL'IPIA FERMI
INIZIATIVE PER INTEGRARE I DISABILI
Una scuola che "include' è una
scuola che "pensa" e che "progetta" tenendo a mente proprio
tutti, E l'Ipia Fermi di Agrigento da qualche campo lavora per
accogliere e integrare i ragazzi diversamente abili che frequentano
l'istituto.
Sono due le iniziative portate avanti
dalla scuola, diretta da Elisa Casalicchio: un progetto di
ippoterapia e un corso di aggiornamento per i docenti sulle tematiche
relative ai BES (bisogni educativi speciali) e ai DSA (disturbi
specifici dell'apprendimento). Attraverso "il gioco
dell'equitazione" è possibile imparare una comunicazione
"nuova", più stimolante: la componente educativa che
l'equitazione offre è una delle massime espressioni di
integrazione.
«l'iniziativa a favore degli alunni
diversamente abili - afferma Elisa Casalicchio- è un momento di
integrazione ludico sportiva, finalizzato alloro benessere
psico-fisico». Il corso di aggiornamenti si divide in due giornate,
domani e il prossimo 20 aprile. Nell'incontro di domani, dalle
15.30 alle 19.30, con relatore l'ispettore del MIUR, Vincenzo
Oliva, si parlerà dei bisogni educativi speciali. Il secondo
incontra, lunedì 26 aprile, con l'ispettore del MIUR, Vito Piazza,
verterà sui disturbi specifici di apprendimento.
VALENTINA ALAIMO
13 aprile - lunedì
GIORNALE DI SICILIA
UNIVERSITA' La cerimonia sarà
animata dalla Lectio Magistralis «Padiglione Italia - Expo Milano
2015»
Cupa a rischio ma non si ferma
Si inaugura l'anno accademico
Nonostante le preoccupazioni degli
studenti per la paventata chiusura del Cupa, non si fermano le
iniziative didattiche del Polo universitario. Venerdì 17aprile alle
15, presso l'Auditorium del Polo, si tiene la cerimonia ufficiale
d'inaugurazione dell'Anno Accademico 2014/20 15 della sede
universitaria di Agrigento, grazie alla collaborazione fra con
l'università degli Studi di Palermo.
La cerimonia sarà animata dalla Lectio
Magistralis "Padiglione Italia - Expo Milano 2015', tenuta dagli
architetti Susanna Tradati e Michele Molè, che formano il gruppo
"Nemesi" che ha progettato del Padiglione Italia per l'imminente
Expo di Milano. La manifestazione avverrà alla presenza Rettore
dell'Università degli Studi di Palermo, Roberto Lagalla, e del
Presidente del Polo Universitario della Provincia di Agrigento, Maria
Immordino. La Lectio Magistralis sarà introdotta da Giovanni
Francesco Tuzzolino, nella qualità di vice coordinatore di
Architettura, e dal Antonino Margagliotta, docente di progettazione
architettonica. Alla manifestazione, che per il tema affrontato
risulta di grande attualità (dato che tra l'altro l'Expo Milano
2015 verrà inaugurato a meno di do ('settimane di distanza) sono
invitati, inoltre, i soci fondatori del Consorzio Universitario della
Provincia di Agrigento, le autorità cittadine e gli studenti della
sede di Agrigento e delle altre Sedi universitarie siciliane, oltre a
professionisti e progettisti.
La manifestazione è sponsorizzata
dall'Ordine degli Architetti della Provincia di Agrigento.
(PAPI)
LA SICILIA
Cupa si inaugura l'anno accademico
mentre si rischia la chiusura
g. s,) Il Consorzio universitario di
Agrigento, come è noto, non è in buono stato di salute, ma
nonostante le preoccupazioni e le incertezze c'è sempre spazio per
un po' di mondanità. dicembre scorso, pochi giorni dopo che il
Libero consorzio aveva firmato l'atto di recesso dal Cupa mettendo
una grave ipoteca sul futuro dello stesso, adesso, il prossimo
17aprile si terrà la cerimonia ufficiale d'inaugurazione dell'anno
accademico 2014/2015 della sede universitaria di Agrigento. «La
cerimonia
- si legge in una nota inviata dalla
stessa Università - sarà animata dalla Lectio Magistralis
Padiglione italia' - Expo Milano 2015, tenuta dagli architetti
Susanna Tradati e Michele Molè, che formano il gruppo 'Nemesi'
che ha progettato del Padiglione Italia per l'imminente Expo di
lVIiiano. La manifestazione - continua la nota - avverrà alla
presenza rettore dell'Università degli Studi di Palermo, Roberto
Lagalla, e del presidente del Polo Universitario della Provincia di
Agrigento, Maria Immordino». A loro si aggiungono, con il proprio
ruolo istituzionale il professor Francesco Tuzzolino,
vicecoordinatore del corso di Architettura e il professor Antonino
Margagliotta, docente di progettazione architettonica del medesimo
corso. Ospiti d'onore, si legge ancora, «i soci fondatori del
Consorzio Universitario», almeno, aggiungiamo noi, quelli che hanno
pagato. Il rischio è insomma quello di percepire il tutto come
l'orchestra del Titanic che suona per la prima classe mentre giù
la gente muore e la nave sulla quale loro stessi stavano viaggiando
affonda inesorabilmente. Questa, comunque, sarà la settimana degli
incontri: ne sono previsti due, tra domani e dopodomani, con il
rettorato e la Regione Siciliana soprattutto per andare a caccia di
risorse economiche che possano mantenere a 'galla" la barca. Come
è noto la Giunta regionale ha inserito in bilancio circa 4 milioni e
trecentomila euro per tutti i poli decentrati che però serviranno al
massimo a coprire il contributo ordinario di un milione e centomila
euro. All'appello mancherebbe il milione e duecentocinquantamila
euro richiesto dalla Provincia regionale di Agrigento, al momento
ancora in attesa di un commissario regionale che la guidi nel limbo
che segue la bocciatura della riforma dei Liberi consorzi, per poter
garantire il "non recesso". Inoltre, non va dimenticato, Unipa ha
evidenziato come dovrà essere necessario rivedere la convenzione
sottoscrivendone una pluriennale (non meno di 15 anni) pena la
rescissione di ogni rapporto con la stessa università. Tutto questo
ad pochissimo tempo da quando dovrà essere presentato il nuovo piano
dell'offerta formativa dell'università agrigentina. La domanda è
allora necessaria: c'è qualcosa da celebrare o festeggiare?
LIveSicilia
Riforma delle Province, la politica
salva se stessa
Affonda il taglio di 300 poltrone
nei Comuni
di Santi Sabella
Gli effetti collaterali dello
stop al disegno di legge sui Liberi consorzi: salta la riduzione di
consiglieri e assessori. E le amministrazioni al voto in primavera
conserveranno 184 consiglieri e 90 assessori in più fino alla fine
del mandato. A partire da Enna e Agrigento.
PALERMO - La politica salva se stessa.
Quasi trecento poltrone destinate a scomparire già in occasione
delle prossime elezioni amministrative del 31 maggio e del primo
giugno verranno tenute in vita dal clamoroso autogol della
maggioranza sul ddl di abolizione delle Province. La norma che
prevedeva la riduzione del numero di consiglieri comunali e assessori
è stata, infatti, travolta dallo stesso destino del disegno di legge
al quale era stata accorpata: quello sulla istituzione di Liberi
Consorzi e Città metropolitane. Il presidente dell'Ars Giovanni
Ardizzone e i deputati della commissione Bilancio, nei giorni scorsi,
avevano deciso di stralciare questa "sforbiciata" dalla
Finanziaria, per inserirla proprio nel provvedimento sull'abolizione
delle Province. Disegno di legge, quest'ultimo, naufragato però in
Aula sotto i colpi della stessa maggioranza.
Ed ecco l'effetto collaterale: nei 53
comuni siciliani chiamati alle urne tra poco più di un mese, non si
applicheranno i tagli messi a punto dall'assessore alla Funzione
pubblica Ettore Leotta. Numeri alla mano, saranno "salvi" 184
consiglieri comunali e 90 assessori. Una riduzione di quasi 300
poltrone rimasta, dunque, lettera morta. Un vero e proprio boomerang
per un ddl nel quale anche le virgole erano ispirate dall'obiettivo
della spending review.
Così Agrigento ed Enna potranno
mantenere ancora 30 consiglieri comunali a fronte, rispettivamente,
dei 28 e dei 24 previsti dalla tabella predisposta dal governo. I due
capoluoghi conserveranno anche la possibilità di nominare 6
assessori: nessuna riduzione a 5 per Agrigento e a 4 per Enna.
Quattro consiglieri e 2 membri della giunta complessivamente "salvi"
a Gela e Marsala, dove il civico consesso resterà formato da 30
componenti (la riforma ne prevedeva 28) e la squadra assessoriale da
6 (e non 5).
Tra i comuni che manterranno il maggior
numero di poltrone ci saranno Augusta, Carini, Licata e Milazzo, dove
i membri che andranno a comporre il Consiglio comunale rimarranno 30
(la norma dettava la riduzione a 24), e 6 i componenti della giunta
(anziché 4). Bronte, Ispica, Mascali, Mussomeli, Nicosia, Pedara,
Raffadali, Ribera, San Giovanni La Punta, Scicli, Trabia, Tremestieri
Etneo e Villabate conserveranno 20 consiglieri (a fronte del taglio
previsto a 16) e 4 assessori (e non 3).
Saranno, invece, 48 i componenti del
Consiglio e 32 i membri della giunta che nel complesso scamperanno al
taglio ad Agira, Caltavuturo, Cammarata, Centuripe, Collesano,
Giardini Naxos, Gibellina, Lascari, Maniace, Naso, Pietrapezia,
Polizzi Generosa, Realmonte, Serradifalco, Siculiana e Valguarnera
Caropepe.
Due consiglieri comunali e altrettanti
assessori per ciascun comune, infine, sopravviveranno ad Aliminusa,
Basicò, Godrano, Graniti, Limina, Malvagna, Milo, Mirto, Pollina,
Raccuja, San Mauro Castelverde, San Salvatore di Fitalia, Santa
Cristina Gela, Savoca, Scillato e Villalba.
Esiste, in realtà, ancora una
possibilità per l'Ars di rimediare al pasticcio confezionato
mercoledì: il reinserimento della norma sulla decurtazione di
consiglieri e assessori (e delle loro indennità) in un ddl autonomo
che viaggerebbe insieme alla Finanziaria. Un'ipotesi prospettata
nella seduta di giovedì dal presidente di Sala d'Ercole, Giovanni
Ardizzone. Nel bilancio, intanto, Crocetta e Baccei i 18 milioni di
tagli alle indennità di sindaci e consiglieri li hanno comunque
previsti. Incassando la critica di Ardizzone che invita a non
strumentalizzare la vicenda e a non esporre indistintamente gli
amministratori locali al pubblico ludibrio. il presidente dell'Ars
propone di applicare in Sicilia (come chiede l'Anci) i trattamenti
economici previsti nel resto d'Italia. A suggerire di andare avanti
sui tagli c'è anche l'esigenza per Crocetta di far quadrare i conti.
Senza sottovalutare ragioni di opportunità. In un momento in cui si
contano anche gli spiccioli, l'unica a non passare alla cassa
finirebbe per essere, come sempre, la politica.