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Rassegna stampa del 28 aprile 2015

LA SICILIA.
CUPA, OGGI LA DECISIONE DI PALERMO

Oggi per il Consorzio universitario, Agrigento sarà un altro giorno cruciale. Dopo il muro contro muro dei giorni scorsi con il rettore Roberto Lagalla, che non aveva lesinato critiche al Cupa annunciando il rischio concreto di non confermare l'offerta formativa per il prossime anno accademico stamattina Consiglio di amministrazione dell'Università di Palermo si dovrà  pronunciare sui rapporti di natura economica tra i due enti.
Il rischio di decisioni dannose per il nostro territorio, al momento, pare sia stato scongiurato dopo che ieri il consiglio di amministrazione del Cupa ai riunito per sottoscrivere un documento che, pare, andrà ad articolare quello prodotto alcuni giorni fa con il quale in sostanza, si negava a Palermo la possibilità di coprire economicamente anche il costo dei docenti incardinati.
"E' andato tutto benissimo con il Rettorato — ha spiegato li presidente Maria Immordino -, abbiamo raggiunto la 'quadra', come si suole dire, e siamo abbastanza sereni. Non abbiamo prodotto un nuovo atto, ma abbiamo dato una interpretazione autentica d quel documento precisando alcuni aspetti che preoccupavano l'università di Palermo".
Ovviamente ci pare di capire che non ci saranno nuovi impegni di spesa..
"No, no ci mancherebbe altro. Noi in base alla convenzione abbiamo messo in bilancio le risorse e manterremo i nostri impegni con l'Università, poi se la Regione non darà quanto dovuto sarà difficile per tutti".
Insomma, almeno sul fronte dei rapporti con Palermo le nuvole sembrano essersi diradate, al punto che Immordino già annuncia una conferenza stampa congiunta con il rettore Lagalla nei giorni a venire. "Basta con questi articoli con i quali si sostiene che il Cupa chiuderà — dice - che stanno spingendo gli studenti a non iscriversi.
Intanto, a quanto pare, una delegazione di studenti agrigentini si recherà domani a Palermo per assistere alla trattazione del Bilancio e ricordare, con la propria presenza, alla politica agrigentina di fare la propria parte per garantire gli emendamenti clic stanziano oltre 5 milioni di euro per mutai poli decentrati più delle somme per i contributi straordinari. Per Agrigento sono stati stanziati circa 800mila euro che saranno attribuiti alla Provincia regionale con un finanziamento vincolato. Basterà?
G. SCHICCHI

Sicilia24h
La Regione Siciliana invia il decreto di nomina del commissario straordinario Marcello Maisano
 
Notificato al Libero Consorzio Comunale di Agrigento il decreto di nomina a Commissario Straordinario del Dirigente Regionale Marcello Maisano. Il decreto n. 129 del 24 aprile porta le firme dell'Assessore Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica Ettore Leotta e del Vice Presidente della Regione Mariella Lo Bello, d'ordine del Presidente Crocetta.
Il decreto di nomina prevede una durata dell'incarico che non potrà superare il 31 luglio 2015, nelle more dell'approvazione della legge di riforma degli enti di area vasta che dovrà essere approvato nelle prossime settimane. Al Commissario straordinario che assumerà dopo l'insediamento le funzioni del Presidente, della Giunta e del Consiglio Provinciale, è dovuto il compenso mensile previsto dal D.P. n. 138 dell'8 maggio 2009, oltre al trattamento di missione.
Il Dott. Malsano è un dirigente di terza fascia del Dipartimento Regionale dell'Istruzione e della Formazione Professionale.

Marchio d'Area: dal 3 al 7 maggio un educational ed un workshop

Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, nell'ambito di un progetto inserito nei marchi d'area, organizza dal 03 al 07 maggio un educational ed un workshop con la presenza di buyers qualificati, rappresentanti di tour operator nazionali ed internazionali. Il programma della manifestazione prevede la visita di diversi comuni della provincia e di alcune strutture turistico-ricettive, oltre ad una visita all'Eremo di Santa Rosalia alla Quisquina. I buyers visiteranno i comuni di Santo Stefano di Quisquina, Cianciana, Cammarata, Sant'Angelo Muxaro, Bivona, Burgio e San Biagio Platani.
La manifestazione è organizzata per gli operatori del settore della provincia di Agrigento che partecipano alle iniziative del "Marchio d'Area" "Agrigento terra di storia, natura ed enogastronomia". Saranno ammessi al Workshop coloro che compileranno la scheda di partecipazione che si trova sul sito dell'Ente, nella home page, dando priorità all'ordine di presentazione. Le adesioni potranno essere inviate via email all'indirizzo j.cimino@provincia.agrigento.it oppure via fax 0922593678 fino al 30 aprile.
Coloro che saranno ammessi al workshop riceveranno le schede dei buyers presenti con tutti i dati necessari sull'operatore e sul rappresentante presente sul territorio e potranno incontrarli nel work shop che si svolgerà il 05 maggio c.a. alle ore 15 presso Il Palazzo Marchese Greco a Bivona. L'Ufficio predisporrà un elenco degli operatori dell'offerta che potranno incontrare i buyers.
Per qualsiasi informazione gli operatori potranno rivolgersi al dipendente Jorge Cimino tel. 0922/593649.


LiveSicilia

Un massacro per i Comuni se Roma non dà l'ok
Pip, precari e partecipate: le novità in Finanziaria
Accursio Sabella

L'accordo col governo Renzi non c'è ancora. Così restano "congelati" 450 milioni. Se qualcosa andrà storto, colpiti gli enti locali e i lavoratori, insieme ai Forestali. La denuncia di Sicilia Nazione: "Sui residui attivi altro regalo allo Stato". Tra i 102 articoli del testo qualche sanatoria, la centrale unica per gli acquisti e la scelta di un advisor per le aziende regionali: costerà 150 mila euro.
PALERMO - "E se a Roma si decidesse di andare al voto anticipato? Chi garantirebbe quell'accordo?". Il deputato del Movimento cinque stelle Giorgio Ciaccio ha aggiunto un dubbio ai dubbi. Un fantasma, in effetti, aleggia sulla manovra Finanziaria giunta all'esame dell'Ars, esame che riprenderà questo pomeriggio alle 15 dopo la "raccolta" degli emendamenti presentati fino a ieri sera dai deputati.
Ma quel dubbio intanto, rimane: "Se il governo Renzi non rispettasse l'accordo?". L'intesa è quella relativa allo "sblocco" di 450 milioni di euro attualmente accantonati, quindi "congelati". Somme che al momento, nonostante la Finanziaria sia già a Sala d'Ercole, non sono ancora state trasferite in Sicilia visto che non c'è alcun atto ufficiale a ratificare l'accordo. Che succederebbe se, per un motivo o per un altro, quei soldi non dovessero arrivare? E un motivo, a dire il vero, è rimbalzato ieri durante la discussione generale della legge di stabilità. Le difficoltà e le divisioni a Montecitorio sulla legge elettorale hanno portato lo stesso premier a porre, di fatto, la fiducia: "O passa, o si va a votare". Se davvero accadesse?
Il piano "B"? Un massacro per i Comuni
Il "piano B" sarebbe un massacro. Soprattutto per i Comuni siciliani. Che si vedrebbero privati addirittura della metà dei trasferimenti previsti nella manovra. Quasi 180 dei 355 milioni iscritti in Finanziaria si libereranno solo, come detto, se il governo Renzi darà l'ok. Senza contare che sempre ai Comuni, un emendamento del governo approvato in Commissione bilancio ha anche tolto altri 20 milioni di spese per investimenti, destinandoli agli interventi sulle strade provinciali. Congelati invece 7 milioni dei 19 destinati alle ex Province per la spesa corrente. In questo caso, la spesa per gli investimenti è stata sostanzialmente bloccata: dovrà servire interamente per le strade. E un altro blocco della spesa potrebbe ricadere sempre sui Comuni. È quella destinata al personale precario degli enti locali: congelati 90 dei 246 milioni complessivi.
Sul piatto del contenzioso con lo Stato, ecco anche il futuro di migliaia di lavoratori siciliani. Quasi 50 dei 136 milioni euro stanziati per i Forestali, così come un terzo del finanziamento per i Consorzi di bonifica è vincolato a quell'accordo. E lo stesso vale per gli ex Pip che ieri hanno iniziato la propria protesta (durerà ben quattro giorni) di fronte Palazzo dei Normanni. Chiedono certezze che al momento nemmeno il governo può dare. Solo l'ok di Roma, infatti, libererà quasi 10 dei 27 milioni destinati a loro. Caso simile per Arpa (4 milioni su 11), Eas (4 milioni su 12) e per la società partecipata Servizi ausiliari Sicilia (16 milioni su 45). A rischio anche alcuni stanziamenti destinati a disabili (congelati quattro degli undici milioni stanziati), minori (a rischio 5 dei 14 milioni in finanziaria) e ciechi (618 mila euro sui complessivi 1,7 milioni previsti per la stamperia Braille). Congelata interamente anche la somma di 62 milioni stanziata per il cofinanziamento regionale ai Progetti obiettivo del Piano sanitario nazionale.
Il default mascherato e i residui attivi
L'ironia della sorte vuole, però, che quella cifra che la Regione avrà solo in seguito al via libera del governo centrale, equivale quasi a quella già riconosciuta dalla Corte costituzionale alla Sicilia in una recente sentenza che riguarda le entrate relative alle accise: oltre 400 milioni di euro, appunto, che il governo regionale ha "scelto" di non incassare, rinunciando nel giugno scorso a contenziosi con lo Stato per oltre 4 miliardi. Un tema che è tornato ieri nelle parole degli esponenti di Sicilia Nazione, un movimento autonomista e "anti-Crocetta", che hanno scelto l'Ars per sentenziare: "La Regione è fallita".
"Il bilancio - ha attaccato l'economista Massimo Costa - non è veritiero nelle previsioni di crescita economica non allineandosi nemmeno a quelle, già esageratamente ottimistiche del Def nazionale. Le politiche recessive porteranno a un ulteriore recessione di circa il 2 % di Pil". E ancora, ecco tornare il tema dei residui attivi. In Aula l'assessore all'Economia Baccei ha rivendicato l'opera di "pulizia" del bilancio e di cancellazione delle entrate non più esigibili. "La cancellazione di residui attivi - ha aggiunto però Costa - vedono come parte passiva lo stesso Stato inadempiente al quale la Sicilia sta 'regalando' altri cinque miliardi". Per l'ex assessore all'Economia Armao "la Sicilia è ormai al default non più virtuale, ma effettivo grazie alla incapacità dei governi Crocetta e per colpa di quella bancarotta preferenziale di cui parliamo da mesi nei confronti del governo nazionale".
Pip, precari, partecipate: le novità della Finanziaria
E i dubbi sul bilancio accompagneranno quelli di una Finanziaria composta da ben 102 articoli.
Cosa prevede il testo esitato dalla commissione? I primi articoli sono quelli puramente legati alle Finanze. All'articolo 4 è previsto il nuovo mutuo acceso dal governo: 145 milioni che serviranno per gli investimenti di Comuni e Province. Stanziati i fondi per il personale (stabile e a tempo determinato) degli enti in dissesto. Ma la legge di stabilità presenta anche una serie di agevolazioni per alcune categorie. È il caso dei 180 lavoratori del Coinres che potranno transitare, attraverso una norma rivendicata da alcuni deputati come Figuccia (Forza Italia) e Greco (Pds-Mpa), nelle nascenti società deputato alla gestione dei rifiuti. Ecco saltare fuori, poi, nonostante i tempi di "magra", un milione destinato ai comandati degli assessorati Salute e dell'Economia, oltre che del dipartimento acque e rifiuti. Altri 890 mila euro invece serviranno per garantire le assunzioni dei testimoni di giustizia. Una norma, poi, aprirebbe anche agli ex Pip destinatari di un provvedimento giudiziario per reati gravi di ricevere un contributo regionale. Una clamorosa marcia indietro del governatore che nei mesi scorsi si era dichiarato "inflessibile". Previsti, poi, ovviamente i contestatissimi tagli a Forestali e personale della Regione, che domani protesteranno in occasione dello sciopero generale indetto unitariamente dalle sigle.
Tra le novità della manovra, poi, quelle che riguardano il tema delle partecipate. Oltre alla scomparsa dei cda e alla scelta di un amministratore unico (per il quale però non varrà più il tetto stipendiale di 50 mila euro), è prevista la nomina di un amministratore delegato. Intanto, il processo di accorpamento e scioglimento delle aziende verrà compiuto attraverso il ricorso a un advisor (o a società esterne) per il costo annuo di 150 mila euro. A proposito di partecipate, poi, in vista, si legge nella legge di stabilità, della sostituzione del personale a tempo determinato della società Sicilia e-Servizi è previsto il trasferimento "in comando" del personale regionale. Creata poi la centrale unica degli acquisti (da dove dovrà passare quasi l'intero approvvigionamento di beni e servizi della Regione), la possibilità dello "sbigliettamento" nei parchi e nelle riserve naturali, l'inventario dei beni immobili della Regione e la possibilità per i concessionari di beni demaniali di "sanare" la propria posizione anche rateizzando il costo delle concessioni non pagate alla Regione negli anni passati. Tutto regge, ovviamente, se lo Stato garantirà alla Regione qui 450 milioni di euro che ancora non ci sono. "Stiamo approvando una manovra - ha protestato ieri il capogruppo del Cantiere popolare Toto Cordaro - sulla base di una promessa orale". "Per chiudere il bilancio - ha replicato in Aula l'assessore Baccei - abbiamo fatto i miracoli". Ma adesso "l'inviato speciale" del governo romano dovrà anche convincere Renzi e il suo esecutivo a scongelare qui soldi. Prima, magari, che la legge elettorale faccia saltare tutto in aria.

Agrigentonotizie

AGRIGENTO, IN PROVINCIA IL DECRETO DI NOMINA DEL NUOVO COMMISSARIO
Il decreto di nomina prevede una durata dell'incarico che non potrà superare il 31 luglio 2015, nelle more dell'approvazione della legge di riforma degli enti di area vasta che dovrà essere approvato nelle prossime settimane.
Notificato al Libero Consorzio Comunale di Agrigento il decreto di nomina a commissario straordinario del dirigente regionale Marcello Maisano. Il decreto 129 del 24 aprile porta le firme dell'assessore regionale alle Autonomie locali e alla Funzione pubblica Ettore Leotta e del vicepresidente della Regione Mariella Lo Bello, d'ordine del presidente Crocetta.  Il decreto di nomina prevede una durata dell'incarico che non potrà superare il 31 luglio 2015, nelle more dell'approvazione della legge di riforma degli enti di area vasta che dovrà essere approvato nelle prossime settimane. Al commissario straordinario, che assumerà dopo l'insediamento le funzioni del presidente, della Giunta e del Consiglio provinciale, è dovuto il compenso mensile previsto dal D.P. n. 138 dell'8 maggio 2009, oltre al trattamento di missione.
Marcello Malsano è un dirigente di terza fascia del Dipartimento regionale dell'Istruzione e della Formazione professionale.

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