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Rassegna stampa del 9 - 10 - 11 maggio 2015

LA SICILIA
L'UFFICIO STAMPA DELLA REGIONE AZZERATO DA CROCETTA I giudici: «Era lavoro subordinato»

 La Corte d'Appello, sezione Lavoro, di Palermo ha riconosciuto il rapporto di lavoro dipendente con la Regione dei giornalisti Gregorio Arena e Giancarlo Felice, componenti per oltre vent'anni dell'Ufficio stampa della Presidenza e licenziati nel 2012 dal governatore Rosario Crocetta. Lo ha reso noto l'Assostampa Sicilia, aggiungendo che la Corte, con la stessa ordinanza, ha deciso di trasmettere gli at ti alla Corte costituzionale affinché si pronunci sulla legittimità della procedura di assunzione.
«Viene così clamorosamente e definitivamente smentita - afferma l'Assostampa - la fantasiosa te si del presidente Crocetta che il rapporto di lavoro fosse di natura meramente fiduciaria e di collaborazione. Perseguendo i suoi tini, il governatore ha lasciato da oltre due anni la Sicilia senza un ufficio stampa strutturato e al passo con i tempi. Unico caso in Italia».
«Non sembra potersi dubitare sulla natura di rapporto di lavoro subordinato - affermano i giudici - sussistendo tutti quegli elementi sintomatici che, secondo la giurisprudenza amministrativa, strutturano il rapporto di impiego pubblico come il vincolo di subordinazione gerarchica, l'inserimento stabile nell'organizzazione dell'En te, l'utilizzazione sulla base di ordini di servizio o atti equivalenti nel quadro di un orario di lavoro predeterminato, stabilità e continuità dei corrispettivo, l'esclusività nel la prestazione dell'attività lavorativa».
Il collegio si sofferma sull'art. 11 della legge regionale 79/76 istitutiva dell'Ufficio stampa e documentazione della Regione, affermando che «poiché si tratta di posti in organico istituiti con legge, soltanto così (cioè come lavoro subordinato ndr) può intendersi il testuale richiamo al trattamento normativo ed economico previsto dal Ceni (Fnsi-Fieg, ndr) per i giornalisti in relazione alle qualifiche di equiparazione».

Vertice in Prefettura sulla gestione dei servizio idrico E' in programma oggi alle 12.30, convocato dal Prefetto Nicola Diomede, un in contro sulla gestione del servizio idrico in provincia di Agrigento.
 
All'incontro sono stati invitati il commissario dell'Ato Idrico, il presidente della Girgenti Acque, i sindaci di Menfi e Casteltermini e il coordinatore di Inter. Co. PA, Franco Zammuto. L'iniziativa scaturisce dalle sollecitazioni rivolte al Prefetto dal comitato Inter. Co. PA., per conosce- rese esista una strategia o se sono in cor so iniziative, da parte del commissario dell'Ato Idrico, relativamente alla gestione del servizio da parte di Girgenti Acque, considerate le innumerevoli manifestazioni di malessere rappresentate dai cittadini in questi anni.
"Come inter. Co. PA — dice Zammuto - oltre a manifestare tutta l'insoddisfazione per l'operato del gestore e sul control lo esercitato dall'Ato e da chi lo rappresenta, chiederemo in particolare al commissario se, all'atto del suo insediamento, ha mai valutato se esistono le condizioni per chiedere la risoluzione anticipata per inadempienza del gestore Gir genti Acque, considerato che è stata chiesta a gran voce dalla cittadinanza, e se è mai stato stipulato il protocollo di legalità sottoscritto nel 2010 tra la Regione, il Ministero e Federutility, che prevede una serie di adempimenti sulla trasparenza", In occasione dell'incontro dello scor so marzo, quando il comitato e i sindaci sono stati ricevuti da Diomede dopo la manifestazione provinciale, vennero elencati alla massima autorità dello Stato in provincia, una serie di impegni assunti contrattualmente e costantemente disattesi da Girgenti acque: il recupero delle perdite direte alla fornitura continua h24, gli investimenti su nuove reti che non ci sono stati, i problemi di depurazione e presunti atteggiamenti di vessazioni che i cittadini sarebbero costretti a subire con cadenze sempre più frequenti, oltre al grave ritardo dell'approvazione di una legge da parte della Regione che metta ordine delle diverse forme di attuazione del sistema di gestione dell'acqua. Dopo una serie di polemiche, alcuni giorni dopo l'incontro in prefettura, il gestore del servizio propose al comitato un confronto, ma l'assemblea di Inter. Co. PA quasi all'unanimità decise di rifiutare l'invito, nella convinzione che interlocutore sulle problematiche dei disservizi, sia soltanto l'Ato idrico.
GIUSEPPE RECCA

VIADOTTO AKRAGAS Ieri L'assessore regionale ai Trasporti ha confermato i rumors dei giorni scorsi Pizzo: « tra domani e giovedì riaprirà» Tra domani e giovedì il viadotto Akragas dovrebbe essere definitivamente riaperto. La notizia, tanto attesa, è stata diffusa ieri durante il sopralluogo dell'assessore regionale Pizzo e conferma, dopo giorni di "rumors" l'impressione che appunto la fase di studio sulla struttura si fosse ormai conclusa e che, anche se solo parzialmente, è possibile disporne la riapertura. La scorsa settimana, infatti, Anas aveva iniziato a collocare una nuova segnaletica orizzontale che, in un viadotto chiuso, sarebbe stata "fuori posto".
Si riparte, quindi, anche se al momento nessuna novità è stata invece comunicata rispetto ai dettagli: non è stato reso noto, ad esempio, se sarà garantita la circolazione solo su una corsia con divieto di sorpasso in ampi tratti del viadotto. Una impressione ricavabile dal fatto che, ancora oggi, ampi tratti risultano ancora interdetti con l'apposizione dei cosiddetti New Jersey". Ad osservare da lontano — senza ave re però da parte dell'ente autostradale alcun chiarimento, come spesso avviene — sembra abbastanza probabile che le interruzioni saranno nei punti in cui Anas dovrà realizzare gli interventi di messa insicurezza e manutenzione straordinaria dopo aver condotto una lunga ed "improvvisa" campagna di carotaggi e sondaggi finalizzati a conoscere lo stato di salute del calcestruzzo. Una chiusura consumatasi in un anonimo pomeriggio
di giovedì senza nessun avviso per la popolazione e gli altri enti interessati che adesso, altrettanto improvvisamente, viene interrotta dopo quasi un mese e mezzo.
Sarà quindi possibile tornare ad utilizzare il tanto amato — e al contempo odiato — viadotto, con un conseguente alleggerimento del carico di traffico al mo mento deviato su contrada Fondacazzo e sul Quadrivio Spinasanta. Inoltre, considerato che, almeno fino a luglio-agosto, non ci si potrà servire di via Agrò e via Volpe, la possibilità di transitare dal via dotto potrebbe dare uno "sfogo" per il traffico in uscita dalla zona a valle della città, soprattutto via Dante.
G.S.

Agrigentoflash
I precari scendono in piazza.
 I precari degli enti pubblici scendono in piazza per chiedere dignità e garanzie sul proprio futuro. Domattina alle 10 si terrà il concentramento in piazza Cavour dei lavoratori contrattualizzati a termine e del bacino LSU presso gli Enti Locali, le strutture del Comparto Sanità, i dipartimenti regionali della Protezione Civile, dell'Acqua e Rifiuti e dell'Ambiente, e di tutti gli altri Enti regionali e territoriali utilizzatori "per rivendicare la definitiva stabilizzazione dopo due decenni di precariato nell'ambito delle pubbliche amministrazioni siciliane". Ad Agrigento convergeranno i lavoratori di Caltanissetta, Enna, Palermo e Trapani sotto le bandiere della Cgil.

LiveSicilia
I precari degli enti locali Sciopero generale e manifestazioni
PALERMO - Oggi  12 maggio, i precari degli Enti locali incroceranno le braccia in tutta l'isola. Lo sciopero è stato proclamato da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl per l'intera giornata. In piazza, tutti i lavoratori contrattualizzati a termine e del bacino Lsu presso gli Enti Locali, le strutture del Comparto Sanità, i dipartimenti regionali della Protezione Civile, dell'Acqua e Rifiuti e dell'Ambiente, e di tutti gli altri Enti regionali e territoriali utilizzatori. Chiedono la definitiva stabilizzazione dopo venti anni di precariato nelle pubbliche amministrazioni siciliane. Le manifestazioni, vista la difficoltà di fare convergere tutti su Palermo dopo il crollo del viadotto sulla A/19, saranno due e si svolgeranno ad Agrigento e Messina. Per i lavoratori di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Palermo e Trapani, il concentramento è ad Agrigento, in Piazza Cavour alle 10.00 da dove il corteo muoverà sino alla sede della Prefettura. Per i lavoratori di Catania, Ragusa, Siracusa e Messina, il concentramento è previsto invece nella città dello Stretto, in Piazza Antonello (ore 10.00) per poi procedere in corteo sino alla sede della Prefettura. A chiusura, previsti gli interventi dei segretari delle tre sigle confederali. "Questa giornata di sciopero - dicono i segretari generali Michele Palazzotto (Fp Cgil), Gigi Caracausi (Cisl Fp) e Enzo Tango (Uil Fpl) - rientra in un fitto calendario di iniziative che si protrarranno sino alla definitiva risoluzione della ormai pluridecennale vertenza del precariato".

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