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Rassegna stampa dal 16 al 18 maggio 2015

16 maggio - sabato
LA SICILIA
Impiegati pronti alla guerra Libero Consorzio. Vertice ieri in Prefettura per fare il punto sui tagli in arrivo nell'ex Provincia. g. s.) La protesta dei lavoratori della Provincia Regionale non si ferma, ma le risposte o le proposte ancora non si vedo no all'orizzonte, I dipendenti del Libero consorzio di Agrigento ieri hanno tenuto una nuova assemblea confermando il proprio stato di agitazione e preparando si a sostenere, insieme agli altri colleghi dell'isola, forme di protesta anche eclatanti. Una situazione della quale i dipendenti hanno aggiornato la Prefettura, chiedendo che si faccia tramite con il Governo nazionale.
Le notizie trapelate durante i lavori dell'assemblea permanente, del resto, non sono rassicuranti: il taglio di risorse previsto in seguito alla legge di Stabilità nazionale secondo gli uffici potrà comportare uno squilibrio di bilancio e mettere fortemente in dubbio la garanzia degli stipendi del personale e la conferma degli stessi contratti a tempo determinato. Allo stesso modo, nell'immediato futuro, la Provincia potrebbe non essere più nelle condizioni di garantire i servizi indispensabili, con gravi ripercussioni su scuole superiori, viabilità provinciale, servizi sociali.
Così i lavoratori hanno tracciato un "crono-programma" della protesta: il prossimo 18 maggio la deputazione agrigentina è stata chiamata a "rapporto" presso i locali dell'ex Provincia per incontrare una delegazione di lavoratori, rappresentanze sindacali unitarie e sindacati mentre due giorni dopo dovrebbero confrontarsi con la deputazione nazionale, li problema del resto è collegato ad una legge del Governo di Renzi, che dispone appunto che anche le Province restituiscano allo Stato somme che, nel caso di Agrigento. ammonterebbero solo quest'anno ad oltre 7 milioni di euro. Finanziamenti dei quali! potrebbe-dovrebbe farsi carico la Regione che; però, non è verosimilmente nelle condizioni di onorare. Da chiarire tutti gli aspetti collegati alla mancata legge di riforma, soprattutto per quanto riguarda la mobilità tra enti, con i Comuni che stanno "congelando" le dotazioni organiche rendendo impossibile un eventuale trasferimento dal Libero consorzio ai municipi.

LAMPEDUSA. Extracomunitari trasferimenti in Sicilia col traghetto Sansovino a ritmo quasi quotidiano
Nave di linea per i migranti
LAMPEDUSA. E' il traghetto di linea "Sansovino" della Compagnia delle Isole a trasportare i migranti a Porto Empedocle. Arrivi che nell'ultimo mese sono stati praticamente quotidiani, magari con meno clamore mediatico rispetto agli arrivi in porto delle navi della Guardia costiera, della Marina militare o delle navi mercantili ed il successivo trasbordo in banchina con le motovedette.
Ma i numeri sono elevatissimi così come la frequenza, praticamente giornaliera, e vedono protagonista, come dicevamo, il traghetto in servizio per le Pelagie che a Lampedusa ne imbarca una inedia di 250 a viaggio. Da ricorda re come nei giorni scorsi si sia svolto un vertice alla Regione, chiesto dalla Compagnia delle Isole, stanca di vedere devastato il proprio traghetto da questi continui trasferimenti.
Con gli ultimi, arrivati proprio ieri sera, 250 appunto, in questi primi me si del 2015 il "Sansovino" ne ha portati a Porto Empedocle ben 5.258 migranti più 31 cadaveri. Quasi il doppio di quelli che, invece, sono arrivati a bordo di unità navali militari o tramite il coinvolgimento di navi mercantili ed il successivo trasbordo in porto con l'utilizzo delle motovedette che ammontano a 3001, per un totale dei migranti arriva ti a Porto Empedocle nel 2015 di 8.283.
Numeri elevati, quindi, con arrivi in sordina, quasi inosservati. In tutto l'anno 2013 i migranti arrivati con il tra ghetto da Lampedusa furono 5.684, per un totale, sommati quelli arrivati a bordo nelle navi militari, di 8.004.
Lo scorso anno, invece, i trasferimenti con il Sansovino hanno riguardato 2.065 unità, una cifra di molto inferiore ai 15.269 arrivi con le navi militari di Marenostrum, in prevalenza unità del la Guardia costiera.
Adesso la strategia del Ministero del l'interno sembra cambiata, almeno nei confronti di Porto Empedocle, con il decentramento degli arrivi e lo smistando delle unità della Marina militare italiana, Guardia costiera e quel le europee del dispositivo Triton in altri porti della Sicilia ma anche in diversi approdi in Italia.
Tantissimi migranti vengono invece, portati a Lampedusa dove il rinnovato centro di prima accoglienza è sempre strapieno, da qui il successivo inoltro con il traghetto a Porto Empedocle, da qui gli uffici della Questura provvedo no a tutta la trafila burocratica e l'accompagnamento nei centri di accoglienza, come Villa Sikania a Siciliana o altri centri accreditati.
Ed a proposito di navi è arrivata ieri sera a Porto Empedocle la "Hmc Protee tor" una nave inglese impegnata nel dispositivo europeo Triton, una sosta tecnica prima di prendere posizione nel Canale di Sicilia.
R.A.

Su acqua e depuratori
due schiaffi alla Sicilia
Rischio d'infrazione per la mancata riforma degli Ato idrici
Palazzo Chigi nomina commissario l'assessore Contraffatto.
GIUSEPPE BIANCA
PAlERMO. Sull'asse dei rapporti tra governo nazionale e governo regionale continuano a giocarsi partite importanti, tra queste quella relativa alla questione della riforma del sistema idrico con una diffida annunciata a Palazzo d se entro 90 giorni l'esecutivo regionale non approverà la riforma del sistema idrico, il governo centrale provvederà autonomamente a farla. Il governo nazionale, tra l'altro, ha convocato il gpverno regionale e il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone per il prossimo 21 maggio, dal momento che la nostra è l'unica regione in Italia a non aver individuato gli enti di governo entro il 2014, così come previsto dallo Sb Italia.
Intanto Palazzo Chigi nomina un commissario che si sostituisce all'inerzia dei Comuni. Il compito spetterà a Vania Contrafatto, assessore regionale all'Energia, vicina all'area che fa riferimento al renziano Davide Faraone. Non sarà pertanto il governatore siciliano, Rosario Crocetta, a doversi occupare di questa delicata e complessa fase in cui dovrà essere data una fortissima accelerazione allo stato delle cose. Sarebbero una quarantina gli interventi da realizzare al più presto, per un valore di 634 milioni di euro.
L?assessore Contrafatto ha voluto rilasciare solo una breve dichiarazione: «Non si tratta di gestire un'emergenza, ma mettere mano a quello che non è stato fatto in tutti questi anni. Sono cose che si devono fare altrimenti perderemo i fondi europei in questione».
Nella lista degli interventi da realizzare attraverso la gestione commissariale ci sono il maxi depuratore di Acireale (133,7 milioni) e Misterbianco (sempre in provincia di Catania. 205 milioni), oltre ai 12 interventi ad Augusta (Siracusa) per 37,7 milioni. Queste saranno le prime 14 opere, altre 22 so no individuate, altre ancora saranno commissariate in una seconda fase.
La delibera Cipe 60/2012 stanziava originariamente 1.643 milioni di euro Fesr e Fas, sbloccando opere per 1,8 miliardi di euro, ma ad oggi la disponibilità è intorno al miliardo e cento milioni di euro. Il rischio delle sanzioni previste potrebbe arrivare sino a 485 milioni di euro. Le infrazioni contestate dall'Ue sarebbero oltre cento. Diverse tra loro per gravità, consistenza e singola fase di accertamento, ma che potrebbero ugualmente culminare in una serie di multe la Regione siciliana vuole assolutamente scongiurare. La Sicilia perderebbe risorse sia attraverso sanzioni specifiche che in termini di mancata riassegnazione per non esse re stata in grado di utilizzarle.
La gestione commissariale dovrebbe pertanto facilitare le procedure ed accorciare i tempi. Dove si è inceppato il meccanismo che ha rappresentato l'a nello debole nella fase di realizzazione di queste opere pubbliche? La sovrapposizione di livelli di responsabilità, con l'accavallarsi di scontri sulla gestione degli Ato e sulle relative trasformazioni, ha contribuito ad alimentare una notevole perdita di tempo, che og gi rischia di costare carissima. In un primo momento si era deciso di trasferire le competenze ai Comuni, dal no mento che gli Aro erano sciolti o in fa sedi collasso, tranne nei caso degli Ato idrici c Enna e Caltanissetta, ma i Comuni non sono stati in grado di porta re avanti appalti e procedure.
Oggi all'orizzonte appare sempre più netto e delineato il rischio concreto di vedersi recapitare multe salatissime legate al fatto che la Sicilia non sia stata in grado di spendere oltre un miliardo di euro di Fondi Fas e Fesr. Alcuni di questi progetti giacciono già dal 2009 con le somme che sono state riprogrammate nel 2012. Sono stati firmati contratti solo per 69 opere su 180, pari a 367 milioni di euro su 1.807 (il 20%), e i lavori sono partiti solo su 32 opere, per 148 milioni di euro.
Gli interventi sono ancora bloccati, in gran parte ancora ciascuna di queste si trova in un punto diverso della realizzazione dell'opera: c'è chi ha individuato l'area e deve definire il progetto, chi si trova con il progetto provvisorio e non ha espletato la gara per realizzar lo, e persino chi deve ancora individuare il luogo dove fare il depuratore in progettazione.

17 maggio - domenica

IL CODICE DELL'IDENTITA DIGITALE DEI CITTADINI
In arrivo lo «Spid», permetterà di usare ondine i servizi della Pa.
ANNA RITA RAPETTA
ROMA. Pagare le tasse scolastiche e universitarie, il bollo e i contributi controllate la propria posizione contributiva ritirare referti medici dialogare con la Pubblica amministrazione, e richiedere un'agevolazione o una prestazione assistenziale direttamente senza avvalersi di Caf o intermediari Presto non sarà più necessario recarsi fisicamente allo sportello per avere informazioni o svolgere una serie di pratiche burocratiche. Il debutto dello Spid 2015 il codice personale rilasciato dall'Agenzia per l'Italia Digitale (Agid) a cittadini e imprese che ne faranno richiesta e che può essere utilizzato per accedere e fruire di tutti i servizi telematici della Pa a partire da Inps e Inail Agenzia delle Entrate, Regioni e Comuni — è ormai al le porte. E un unico codice di identificazione che permetterà di accedere da pc smartphone e tab e che funziona per tutti i servizi della Pubblica amministrazione. Sarà composto da 4 lettere a cui seguono 10 caratteri alfa numerici. L'obiettivo è rilasciare 3milionidi Spid entro quest'anno per arrivare a 10 milioni a fine 2017.
L'avvio del sistema era previsto per aprile, ma resta no ancora alcuni passaggi formali prima dell'ufficializzazione. L'Agid ha messo a punto quattro regola menti con tutte le istruzioni del caso. Mancano solo il via libera del Garante della privacy e la firma del nuovo direttore generale dell'Agenzia, Antonio Samaritani. Il meccanismo, però, è già definito. L'identificazione del cittadino al sistema avverrà per mezzo del l'ldp, ldentity provider personale, che fornisce sicurezza durante la navigazione e la riservatezza e protezione della privacy degli utenti in termini di legge in modo tale che tali servizi possano essere utilizza ti sia in ambito pubblico che privato sia da pc che da mobile.
Dopo l'entrata a regime di Spid in Italia, sarà possibile utilizzare il pin unico anche in ambito internazionale, in quanto il sistema accettato dagli altri Stati membri dell'unione Europea andrà successivamente integrato con un progetto sperimentale chiamato Stork teso a sviluppare un'infrastruttura comunitaria digitale accessibile sia ai privati cittadini sia alle società.
Per ottenere l'identità digitale sarà necessario fare domanda all'Agid, procedendo (online o direttamente recandosi presso le sedi predisposte) con una registrazione in cui si dovranno fornire informazioni base necessarie per l'identificazione (nome, cognome, data di nascita, codice fiscale, residenza, estremi del documento di riconoscimento, indirizzo e-mail e re capiti telefonici). A quel punto, al cittadino o all'impresa non resta che attendere il proprio pin (che arriverà via e-mail o tramite raccomandata) e accede re al servizio direttamente dal sito dell'ente in questione e cliccare sulla nuova icona " Entra con Italia. it".

Rinvenuti rifiuti sanitari
PORTO EMPEDOCLE. Blitz di polizia di Stato e provinciale vicino al Caos
PORTO EMPEDOcLE, Gli agenti della polizia di Stato e di quella Provinciale non hanno cre duto alloro occhi. Coordinati rispettiva mente dal vice questore aggiunto Cesare Castelli e dal comandante Vincenzo Giglio hanno infatti scoperto non lontano dallo stabilimento Vetem, nei pressi dei luoghi del Caos un sorta di «cimitero» di scarti sanitari. Siringhe, provette, altri presidi medici abbandonati! come se niente fosse, alla mercè degli agenti atmosferici.
la scoperta è avvenuta «casualmente» al culmine di un intervento invece mirato, a carico di un tizio scoperto a gettare rifiuti di vario genere nei dintorni. Mentre le forze dell'ordine erano intente a sanzionare e denunciare l'incivile di turno, dedito a scarica re erbacce e altre schifezze nei dintorni, ecco che scrutando nei paraggi è emersa la scandalosa discarica. Una tale quantità di
materiale palesemente utilizzato in precedenza in strutture sanitarie, lasciata a terra, come se si trattasse di comune spazzatura. Tra le siringhe, le provette, i cerotti e altro materiale, i poliziotti dei Commissariato Frontiera e dell'ex Provincia regionale hanno rinvenuto anche dell'altro tipo di materiale dalle caratteristiche ben più pericolo se.
Di cosa si tratti non è dato ancora saper lo; visto che come prima cosa, la zona è stata delimitata da nastro. Contemporanea mente sono stati awiati accertamenti di un certo rilievo, su alcuni campioni prelevati in questo scandaloso esempio di degrado. Non è da escludere che si possa trattare di materiale venuto a contatto con radiazioni, se non esso stesso radioattivo anche se in quantità minimale. Saranno gli accermenti a chiarire questo risvolto inquietante della
vicenda. Una vicenda che conferma quanto sia noto ai più... tranne che alle istituzioni preposte alla salvaguardia dell'ambiente e del territorio.
L'intera zona compresa tra lo stabilimento Vetem e l'abortito cantiere per la realizzazione del cosiddetto «asse urbano» è continuo ricettacolo di ogni nefandeùa prodotta dall'uomo. Dai copertoni usurati di vari mezzi di trasporto, ai rifiuti di ogni tipo, dall'amianto, alla legna, dalla plastica al cartone.
Adesso qualche cialtrone operante nel l'ambito sanitario ha pensato di disfarsi de gli scarti in questo modo facile facile, invece di destinare il tutto alle apposite strutture di smaltimento. Gli inquirenti però sono convinti di risalire a chi ha creato questo scempio nello scempio.
FRANCESCO DI MARE

18 maggio - lunedì

Regione alla «cassa» dei Templi
La legge di stabilità del Governo Crocetta prevede un prelievo dèl 10% degli incassi
Il Parco archeologico della Valle dei Templi diventa "stampella" (per quanto in piccola parte) del disastrato bilancio della Regione. Con la legge di stabilità che è ormai ufficialmente "operativa", essendo pubblicata sulla gazzetta ufficiale, trovano fondamento e concretezza le preoccupazioni che circolavano nei giorni scorsi rispetto all'intenzione del Governo regionale di recuperare per quanto possibile somme dagli introiti dei siti archeologici.
All'articolo 60 del documento, infatti, si legge che "per l'esercizio finanziario 2015 il 10 per cento dei proventi derivanti dai biglietti di ingresso e servizi a pagamento che affluiscono ai bilanci dei parchi di cui alla legge regionale 3 novembre 2000, n. 20 è versato in entrata al bilancio della Regione a titolo di concorso alle spese del personale dei parchi". Se in effetti oltre ad Agrigento esiste da ormai poco più di un anno il parco di Selinunte e cave di Cusa, il Parco agrigentino è in effetti quello che, potendo contare su un bilancio di oltre 4 milioni di euro l'anno, potrà versare circa 400mila euro
"Dal nostro punto di vista - spiega il direttore Giuseppe Parello — lo possiamo considerare quasi un riconoscimento al merito, alla capacità che ha l'ente di far fronte a questa spesa avendo un bilancio sano che negli anni è anche cresciuto. Cercheremo per ciò che è possibile di ottimizzare al massimo la spesa senza venir mai meno ai servizi, continuando a puntare sulla diversificazione del le fonti di incasso. M oggi, infatti, il Parco può contare sullo sbigliettamento, che è comunque la voce più importante, ma sta investendo su iniziative parallele che producono ricchezza e che di certo ci possono consentire di affrontare il tutto con maggior serenità". Il riferimento, verosimilmente, è agli introiti su cui il Parco può contare grazie ai canoni con-
nessi ai servizi aggiuntivi, alla vendita dell'olio e del vino della Valle e alla commercializzazione di alcuni prodotti, come il cartone animato realizzato nei mesi scorsi.
1110 per cento degli incassi da stornare al la Regione, comunque, non è Punica novità contenuta nella legge di Stabilità. Sempre al l'articolo 60, infatti, sono previste delle modi fiche alla legge regionale 27aprile1999, o 10, per capirci quella che stabilisce che parchi e musei versioni fino al 30 per cento degli in cassi ai Comuni all'interno dei quali ricadono. Da quest'anno, infatti, il versamento sarà "effettuato in forma anticipata nella misura dell' per cento calcolata sugli introiti del l'anno precedente, previa definizione, in accordo con i Servizi competenti per la gestione dei parchi, dei musei, delle gallerie e del le zone archeologiche e monumentali regionali, degli interventi e progetti da realizzare", mentre il restante potrà essere erogato "a
seguito di rendicontazione delle spese effettuate". Significa che quindi adesso che il Comune di Agrigento, nello specifico, potrà con tare su un anticipo rispetto alle somme cor risposte da Museo Griffo, Casa natale di Pirandello e il Parco archeologico, il che potrebbe portare a qualche difficoltà di bilancio agli en ti regionali non autonomi, come i primi due.
La Regione, comunque, nel prevedere le modifiche impone una "stretta" all'utilizzo delle somme precisando che "la mancata destinazione dei roventi da parte dei comuni alle finalità indicate nella conVenzione comporta il recupero delle somme, anche trami te compensazione, da parte dell'Assessorato regionale dei beni culturali e dell'identità siciliana". Un passaggio che potrebbe sottende i l'avvio di una fase più "letterale" della legge nell'investimento delle somme rispetto a quanto fatto fino ad oggi:
GIOACCHINOSCHICCHI


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