Agrigentonotizie.it
Agrigento, dipendenti Libero
consorzio incontrano deputazione
Prosegue lo stato di
agitazione dei dipendenti del Libero consorzio comunale
di Agrigento che oggi hanno incontrato una parte della deputazione
regionale della provincia: Vincenzo Fontana, Roberto Di Mauro e
Michele Cimino. L'incontro è iniziato con una relazione dal
responsabile della Rsu Luigi Bottone e
l'intervento del vice segretario generale dell'Ente
Amelia Scibetta che hanno evidenziato lo stato di crisi
in cui versa il Libero consorzio legato alla mancanza di risorse
finanziarie e alle norme di finanza nazionale che di fatto bloccano
la predisposizione di un bilancio in equilibrio economico
finanziario, con gravi conseguenze per i cittadini che non potranno
usufruire dei servizi previsti da legge. Scibetta ha chiesto che
venga proposta al Governo nazionale una deroga al patto di
stabilità che consenta la possibilità di sforamento
prima dell'approvazione del bilancio 2015. Ha preso poi la parola
poi RobertoDi Mauro che ha fatto
il punto sull'iter legislativo della riforma dei Liberi consorzi e
sulla proposta che dovrà essere discussa nelle prossime settimane
dall'Assemblea regionale. Di Mauro ha rimarcato la volontà dello
Stato di modificare l'assetto di "governance" degli enti locali
con l'eliminazione delle province e la creazione di macro regioni,
mentre ritiene opportuno aumentare le competenze dei nuovi enti.
Vincenzo Fontana si è
detto contrario alla riforma dei Liberi consorzi così
come è stata proposta dal governo regionale. Ha ricordato che i
Liberi consorzi esistevano già dal 1986 e che l'elezione di
secondo grado dei vertici politico-amministrativi dei nuovi enti di
area vasta è un segnale di scarsa democrazia che ripropone un
modello già esistente in un lontano passato.
Sono intervenuti successivamente Lorena
Midulla, che ha proposto di modificare le norme sul precariato per
dipendenti dei Liberi Consorzi in modo da essere a totale carico
della Regione, e Luigi Danile che ha fatto il punto
sulle iniziative portate avanti in queste settimane dai
dipendenti dei Liberi consorzi in Sicilia. Anche Aldo
Cipolla, responsabile del personale, ha chiesto un intervento
legislativo che tuteli le funzioni dell'Ente e dei
dipendenti e che vengano assegnate le necessarie risorse finanziarie.
Michele Cimino,
componente la prima commissione "Affari Istituzionali" dell'Ars,
si è detto disponibile ad ascoltare le istanze dei
dipendenti invitandoli a fare proposte concrete da
sottoporre alla Commissione che deve esaminare di nuovo la proposta
di legge che individua le competenze dei Liberi consorzi. Ricorda
come, grazie all'autonomia siciliana, sia possibile dare differenti
competenze rispetto alle province italiane.
Infine sono intervenuti i
dipendenti Lello Casesa e Santino Lucia i quali con
differenti argomentazioni hanno sottolineato la necessità
di fare sentire la voce dei lavoratori per scongiurare
situazioni di disagio sociale sia per i cittadini che per i
lavoratori dell'Ente.
LAVORATORI EX PROVINCIA
Ieri mattina vertice con tre
deputati regionali e venerdì in programma un incontro con la
deputazione nazionale per sollecitare questa soluzione.
"DEROGA AL PATTO DI STABILITÀ"
Per il vicesegretario generale
sarebbe l'unica via per risolvere lo stato di crisi dell'ente.
Alla fine all' 'appello" lanciato
dai dipendenti della Provincia regionale di Agrigento della
deputazione locale hanno risposto in tre (Vincenzo Fontana, Michele
Cimino e Roberto Di Mauro) e nessuno dei presenti, ovviamente, aveva
con sé la "bacchetta magica" per risolvere i problemi che
assillano l'Ente.
Così è stato assolutamente
interlocutorio l'incontro svoltosi ieri mattina nell'aula
consiliare del Libero consorzio di Agrigento con i rappresentanti
agrigentini a Sala d'Ercole per chiedere garanzie sul futuro dei
dipendenti e sulla stabilità del bilancio, in atto messa in serio
rischio dalla legge di stabilità nazionale. L'incontro è iniziato
in fatti con una relazione dal responsabile della Rsu Luigi Bottone e
con l'intervento del vice segretario generale dell'Ente Amelia
Scibetta che hanno evidenziato lo stato di crisi in cui versa il
Libero Consorzio "legato si legge in una nota stampa alla
mancanza di risorse finanziarie e alle norme di finanza nazionale che
di fatto blocca no la predisposizione di un bilancio in equilibrio
economico finanziario, con gravi conseguenze per i cittadini che non
potranno usufruire dei servizi previsti da legge. Sci betta
continua la nota - ha chiesto che venga proposta al Governo,
nazionale una deroga al patto di stabilità che consenta la
possibilità di sforamento prima dell'approvazione del bilancio
2015".
L'unico impegno concreto preso, al mo
mento, dai deputati presenti è stato quello di farsi "mediatori"
con Roma e consentire, a Palermo, un incontro con la commissione
Affari istituzionali, che si occuperà di valutare la legge di
riforma sui Liberi consorzi, che dopo la bocciatura del le scorse
settimane dovrà tornare al centro dei lavori parlamentari ed essere
approvata prima dell'estate.
Così vénerdì, sperando in una
maggiore partecipazione, i lavoratori, i sindacati e le Rsu
incontreranno la deputazione nazionale, alla quale sarà posta con
tutta la sua drammaticità la situazione dei conti del l'Ente e la
ripercussione (devastante) che su di essi avrà l'obbligo previsto
dalla legge di versare allo stato oltre 7 milioni di euro so lo
quest'anno. Nel frattempo lo stato di agitazione permane ad
Agrigento così come in altre province della Sicilia, con
l'intenzione di applicare in pieno il motto secondo il quale è
necessario "marciare divisi" per "colpire uniti".
Tutti i lavoratori, del resto, dovranno
convergere in un'unica manifestazione regionale la cui data non è
stata ancora fissata ma che si terrà molto probabilmente dopo le
elezioni amministrative,
G.S.
Sicilia24h.it
Completata la manutenzione delle
nove aree di sosta sulle strade provinciali
Il
Settore Territorio e Ambiente del Libero Consorzio Comunale (ex
Provincia Regionale di Agrigento), diretto dall'Ing. Bernardo
Barone, ha completato le operazioni di pulizia e manutenzione delle
nove aree di sosta realizzate alcuni anni addietro sulle strade
provinciali. Gli interventi sono stati eseguiti sulla SP n. 24
Cammarata-S.Stefano di Quisquina, SP n. 16 Grotte-Scintilia, SP n. 20
Casteltermini-S.Biagio Platani e SP n. 36 Bivio Verdura-S.Anna.
Le
operazioni, coordinate dal direttore di cantiere geom. Vincenzo
Dainotto, sono state eseguite dagli operai dell'impresa
aggiudicataria dell'appalto (la "Vivai del Sole di Zizzo
Giulia"di Marsala) secondo quanto previsto dal contratto aperto.
Eliminata la vegetazione spontanea che aveva invaso le aiuole e le
scarpate, grazie all'accurata scerbatura e alla fresatura che
consentono di ridurre al minimo il rischio di incendi durante la
stagione estiva ormai alle porte. E' stata effettuata anche la
manutenzione e, ove necessario, la sostituzione degli steccati di
legno.
Il
Settore Ambiente raccomanda a quanti utilizzano le aree di sosta di
collaborare affinchè le stesse vengano mantenute pulite, evitando
l'abbandono di rifiuti di qualsiasi tipo.
Tutte
le operazioni di manutenzione sono coordinate dal Gruppo Tutela
Ambientale del Settore Ambiente, composto, oltre che dal direttore
dei Lavori Vincenzo Dainotto, dal funzionario responsabile Giovanni
Bellavia, dal responsabile unico del procedimento Elio Chibbaro, e da
Ferdinando Parello.
Livesicilia.it
Arrivano
i 30 milioni da Roma per la bretella che dovrà consentire di ridurre
i disagi dopo il crollo del pilone del viadotto Himera
sull'autostrada Palermo-Catania.
Lo
ha deliberato il consiglio dei ministri terminato pochi minuti fa.
Insieme ai 30 milioni ecco anche 27,4 milioni per migliorare la
viabilità attorno al viadotto.
"Ancora
una volta - dice il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone
- questo
governo ha dimostrato quanto sia importante la tempestività per
affrontare i problemi del Paese. Oggi in Cdm è stato riconosciuto lo
stato di emergenza dei traporti in Sicilia e sono stati destinati 30
milioni per 'ricucire' la Palermo-Catania con una bretella di
collegamento provvisoria e oltre 27,4 milioni per il miglioramento
della viabilità. Il governo nazionale - aggiunge - fornisce risposte
rapide per risolvere i disagio dei siciliani, ostaggi di un'isola
tagliata a metà. Adesso ognuno faccia la sua parte per migliorare la
disastrosa condizione delle strade siciliane". "L'obiettivo
da oggi è più vicino, adesso bisogna rimboccarsi le maniche e
lavorare affinché
i collegamenti ritornino nel più breve tempo possibile alla
normalità. La decisione del Consiglio dei Ministri, che sblocca
risorse importanti per la viabilità siciliana, è un risultato al
quale abbiamo lavorato con tenacia: ringrazio il presidente del
Consiglio Renzi, il ministro Delrio e il sottosegretario Faraone per
aver mantenuto un impegno così importante con la Sicilia".
Lo dice Baldo Gucciardi, presidente dle gruppo PD all'Ars,a
proposito della decisione del Consiglio dei Ministri che sblocca 30
milioni di euro per la bretella del viadotto Himera e circa 27
milioni per le strade provinciali. "Siamo ben consapevoli dei
disagi che il blocco della A19 sta provocando in Sicilia a tutti i
livelli - aggiunge Gucciardi - prorpio per questo il PD, il
governo nazionale e il governo regionale stanno mettendo in campo
ogni iniziativa utile ad accorciare i tempi e ridurre i disagi".
"E'
stato raggiunto un primo importante obiettivo, al quale il PD
siciliano ha lavorato fin dal primo giorno: dopo
il cedimento del viadotto Himera sulla A19, oggi il Consiglio dei
Ministri ha deliberato lo stato di emergenza sbloccando 30 milioni
per la realizzazione della bretella e 27,2 milioni da destinare alla
sistemazione delle strade provinciali". Lo dice Fausto Raciti,
segretario regionale del PD siciliano. "Già all'indomani del
cedimento del pilone dell'autostrada - aggiunge Raciti - durante
un incontro a Roma con Cracolici, Gucciaridi e Faraone avevamo
chiesto e ottenuto la presenza del ministro delle Infrastrutture
Delrio, che è arrivato in Sicilia 24 ore dopo ed ha subito mostrato
interesse e attenzione per questa situazione. Da allora il PD
siciliano ha portato avanti contatti e sollecitazioni a vari livelli,
per far sì che il governo nazionale potesse mettere in campo misure
urgenti per far fronte ad una situazione di giorno in giorno sempre
più pesante per i siciliani. Adesso - conclude Raciti - si proceda
speditamente e, a livello regionale, si facciano scelte veloci e
adeguate alla gravità della situazione". "Da
CdM ok a stato di emergenza in Sicilia a seguito del crollo del
viadotto Himera sulla
A/19 Palermo-Catania. Ora subito i lavori!" Lo scrive in un
tweet il ministro dell'Interno Angelino Alfano. "Presto i lavori
per riunire l'Isola e per eliminare disagi ai Siciliani" ha
ribadito sempre su Twitter Dore Misuraca, deputato di Area Popolare
(Ncd-Udc) e Responsabile nazionale degli Enti locali. Ma
ai canti di lode di Ncd e Pd fa da controcanto la nota di Erasmo
Palazzotto, di Sel."38
giorni per dichiarare stato d'emergenza ed alla fine stanziate solo
27mln? Almeno risparmiateci il trionfalismo". Cosi il deputato
siciliano di Sinistra Ecologia e Libertà su twitter risponde a
Davide Faraone e al governo. Palazzotto definisce anche
"Assolutamente insufficienti le risorse stanziate per la
viabilità e la messa in sicurezze delle strade dell'Isola. Una cifra
irrisoria davanti alla condizione disastrosa in cui versano strade
siciliane che avrebbero bisogno di almeno 600 milioni per interventi
di normale manutenzione. Questo Governo - conclude Palazzotto - si è
specializzato in annunci e nella propaganda di grandi successi che in
realtà sono, nel migliore dei casi, pezze messe alla buona. Ed ha
pure la faccia tosta di vantarsene".
Repubblica.it
Lasciare
prima il lavoro con una pensione minore e dare più spazio ai giovani
ROMA
. Prima in pensione ma con un assegno più basso. Dopo mesi di
discussione sotto traccia il governo ha annunciato che con la
prossima legge di Stabilità cambierà di nuovo l'età per andare in
pensione. Non più la rigidità della legge Fornero
(oggi
l'età per la pensione di vecchiaia è di 66 anni e 3 mesi per gli
uomini e le donne tranne che per le lavoratrici del settore privato
per le quali servono 63 e 9 mesi) ma forme di flessibilità con
penalizzazioni crescenti dell'assegno quanto più ci si allontana
dall'età standard per la vecchiaia.
Insomma
si estenderà a tutti, anche a coloro che andranno ancora in
quiescenza con il sistema retributivo e a coloro che ci andranno con
il sistema misto (retributivo e pro-rata contributivo) l'effetto del
calcolo contributivo: se vai prima in pensione, l'ammontare dei
contributi che hai versato e che determina la pensione si spalmerà
su più anni abbassando il trattamento.
Dal
punto di vista attuariale "l'operazione flessibilità",
dunque, dovrà essere neutra. E questo potrebbe permettere il via
libera della Commissione di Bruxelles ad
un allentamento dei vincoli della Fornero. Perché in un primo tempo
la modifica dell'età pensionabile produrrà deficit destinato a
rientrare però nel lungo termine.
agrigentoflash.it
Prosegue lo stato di agitazione dei dipendenti del Libero Consorzio Comunale di Agrigento che oggi hanno incontrato una parte della deputazione regionale della nostra provincia: gli onorevoli Vincenzo Fontana, Roberto Di Mauro e Michele Cimino.L'incontro è iniziato con una relazione dal responsabile della RSU Luigi Bottone e l'intervento del Vice Segretario Generale dell'Ente Amelia Scibetta che hanno evidenziato lo stato di crisi in cui versa il Libero Consorzio legato alla mancanza di risorse finanziarie e alle norme di finanza nazionale che di fatto bloccano la predisposizione di un bilancio in equilibrio economico finanziario, con gravi conseguenze per i cittadini che non potranno usufruire dei servizi previsti da legge. La Dr.ssa Scibetta ha chiesto che venga proposta al Governo nazionale una deroga al patto di stabilità che consenta la possibilità di sforamento prima dell'approvazione del bilancio 2015. Ha preso poi la parola poi l'On. Roberto Di Mauro che ha fatto il punto sull'iter legislativo della riforma dei Liberi Consorzi e sulla proposta che dovrà essere discussa nelle prossime settimane dall'Assemblea Regionale. Di Mauro ha rimarcato la volontà dello Stato di modificare l'assetto di "governance" degli enti locali con l'eliminazione delle province e la creazione di macro regioni, mentre ritiene opportuno aumentare le competenze dei nuovi enti. L'On.le Vincenzo Fontana si è detto contrario alla riforma dei Liberi Consorzi così come è stata proposta dal governo regionale. Ha ricordato che i Liberi Consorzi esistevano già dal 1986 e che l'elezione di secondo grado dei vertici politico-amministrativi dei nuovi enti di area vasta è un segnale di scarsa democrazia che ripropone un modello già esistente in un lontano passato. Sono intervenuti successivamente Lorena Midulla che ha proposto di modificare le norme sul precariato per dipendenti dei Liberi Consorzi in modo da essere a totale carico della Regione e Luigi Danile che ha fatto il punto sulle iniziative portate avanti in queste settimane dai dipendenti dei Liberi consorzi in Sicilia. Anche Aldo Cipolla, responsabile del personale, ha chiesto un intervento legislativo che tuteli le funzioni dell'Ente e dei dipendenti e che vengano assegnate le necessarie risorse finanziarie. L'On.Le Michele Cimino, componente la prima commissione "Affari Istituzionali" dell'Ars si è detto disponibile ad ascoltare le istanze dei dipendenti invitandoli a fare proposte concrete da sottoporre alla Commissione che deve esaminare di nuovo la proposta di legge che individua le competenze dei Liberi Consorzi. Ricorda come, grazie all'autonomia siciliana, sia possibile dare differenti competenze rispetto alle province italiane. Infine sono intervenuti i dipendenti Lello Casesa e Santino Lucia i quali con differenti argomentazioni hanno sottolineato la necessità di fare sentire la voce dei lavoratori per scongiurare situazioni di disagio sociale sia per i cittadini che per i lavoratori dell'Ente.