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Rassegna stampa del 19 maggio 2015

Agrigentonotizie.it
Agrigento, dipendenti Libero consorzio incontrano deputazione
Prosegue lo stato di agitazione dei dipendenti del Libero consorzio comunale di Agrigento che oggi hanno incontrato una parte della deputazione regionale della provincia: Vincenzo Fontana, Roberto Di Mauro e Michele Cimino. L'incontro è iniziato con una relazione dal responsabile della Rsu Luigi Bottone e l'intervento del vice segretario generale dell'Ente Amelia Scibetta che hanno evidenziato lo stato di crisi in cui versa il Libero consorzio legato alla mancanza di risorse finanziarie e alle norme di finanza nazionale che di fatto bloccano la predisposizione di un bilancio in equilibrio economico finanziario, con gravi conseguenze per i cittadini che non potranno usufruire dei servizi previsti da legge. Scibetta ha chiesto che venga proposta al Governo nazionale una deroga al patto di stabilità che consenta la possibilità di sforamento prima dell'approvazione del bilancio 2015. Ha preso poi la parola poi RobertoDi Mauro che ha fatto il punto sull'iter legislativo della riforma dei Liberi consorzi e sulla proposta che dovrà essere discussa nelle prossime settimane dall'Assemblea regionale. Di Mauro ha rimarcato la volontà dello Stato di modificare l'assetto di "governance" degli enti locali con l'eliminazione delle province e la creazione di macro regioni, mentre ritiene opportuno aumentare le competenze dei nuovi enti. Vincenzo Fontana si è detto contrario alla riforma dei Liberi consorzi così come è stata proposta dal governo regionale. Ha ricordato che i Liberi consorzi esistevano già dal 1986 e che l'elezione di secondo grado dei vertici politico-amministrativi dei nuovi enti di area vasta è un segnale di scarsa democrazia che ripropone un modello già esistente in un lontano passato. Sono intervenuti successivamente Lorena Midulla, che ha proposto di modificare le norme sul precariato per dipendenti dei Liberi Consorzi in modo da essere a totale carico della Regione, e Luigi Danile che ha fatto il punto sulle iniziative portate avanti in queste settimane dai dipendenti dei Liberi consorzi in Sicilia. Anche Aldo Cipolla, responsabile del personale, ha chiesto un intervento legislativo che tuteli le funzioni dell'Ente e dei dipendenti e che vengano assegnate le necessarie risorse finanziarie. Michele Cimino, componente la prima commissione "Affari Istituzionali" dell'Ars, si è detto disponibile ad ascoltare le istanze dei dipendenti invitandoli a fare proposte concrete da sottoporre alla Commissione che deve esaminare di nuovo la proposta di legge che individua le competenze dei Liberi consorzi. Ricorda come, grazie all'autonomia siciliana, sia possibile dare differenti competenze rispetto alle province italiane. Infine sono intervenuti i dipendenti Lello Casesa e Santino Lucia i quali con differenti argomentazioni hanno sottolineato la necessità di fare sentire la voce dei lavoratori per scongiurare situazioni di disagio sociale sia per i cittadini che per i lavoratori dell'Ente.

LAVORATORI EX PROVINCIA Ieri mattina vertice con tre deputati regionali e venerdì in programma un incontro con la deputazione nazionale per sollecitare questa soluzione. "DEROGA AL PATTO DI STABILITÀ" Per il vicesegretario generale sarebbe l'unica via per risolvere lo stato di crisi dell'ente.
Alla fine all' 'appello" lanciato dai dipendenti della Provincia regionale di Agrigento della deputazione locale hanno risposto in tre (Vincenzo Fontana, Michele Cimino e Roberto Di Mauro) e nessuno dei presenti, ovviamente, aveva con sé la "bacchetta magica" per risolvere i problemi che assillano l'Ente.
Così è stato assolutamente interlocutorio l'incontro svoltosi ieri mattina nell'aula consiliare del Libero consorzio di Agrigento con i rappresentanti agrigentini a Sala d'Ercole per chiedere garanzie sul futuro dei dipendenti e sulla stabilità del bilancio, in atto messa in serio rischio dalla legge di stabilità nazionale. L'incontro è iniziato in fatti con una relazione dal responsabile della Rsu Luigi Bottone e con l'intervento del vice segretario generale dell'Ente Amelia Scibetta che hanno evidenziato lo stato di crisi in cui versa il Libero Consorzio "legato — si legge in una nota stampa alla mancanza di risorse finanziarie e alle norme di finanza nazionale che di fatto blocca no la predisposizione di un bilancio in equilibrio economico finanziario, con gravi conseguenze per i cittadini che non potranno usufruire dei servizi previsti da legge. Sci betta — continua la nota - ha chiesto che venga proposta al Governo, nazionale una deroga al patto di stabilità che consenta la possibilità di sforamento prima dell'approvazione del bilancio 2015".
L'unico impegno concreto preso, al mo mento, dai deputati presenti è stato quello di farsi "mediatori" con Roma e consentire, a Palermo, un incontro con la commissione Affari istituzionali, che si occuperà di valutare la legge di riforma sui Liberi consorzi, che dopo la bocciatura del le scorse settimane dovrà tornare al centro dei lavori parlamentari ed essere approvata prima dell'estate.
Così vénerdì, sperando in una maggiore partecipazione, i lavoratori, i sindacati e le Rsu incontreranno la deputazione nazionale, alla quale sarà posta con tutta la sua drammaticità la situazione dei conti del l'Ente e la ripercussione (devastante) che su di essi avrà l'obbligo previsto dalla legge di versare allo stato oltre 7 milioni di euro so lo quest'anno. Nel frattempo lo stato di agitazione permane ad Agrigento così come in altre province della Sicilia, con l'intenzione di applicare in pieno il motto secondo il quale è necessario "marciare divisi" per "colpire uniti".
Tutti i lavoratori, del resto, dovranno convergere in un'unica manifestazione regionale la cui data non è stata ancora fissata ma che si terrà molto probabilmente dopo le elezioni amministrative,
G.S.

  Sicilia24h.it
Completata la manutenzione delle nove aree di sosta sulle strade provinciali

Il Settore Territorio e Ambiente del Libero Consorzio Comunale (ex Provincia Regionale di Agrigento), diretto dall'Ing. Bernardo Barone, ha completato le operazioni di pulizia e manutenzione delle nove aree di sosta realizzate alcuni anni addietro sulle strade provinciali. Gli interventi sono stati eseguiti sulla SP n. 24 Cammarata-S.Stefano di Quisquina, SP n. 16 Grotte-Scintilia, SP n. 20 Casteltermini-S.Biagio Platani e SP n. 36 Bivio Verdura-S.Anna.
Le operazioni, coordinate dal direttore di cantiere geom. Vincenzo Dainotto, sono state eseguite dagli operai dell'impresa aggiudicataria dell'appalto (la "Vivai del Sole di Zizzo Giulia"di Marsala) secondo quanto previsto dal contratto aperto. Eliminata la vegetazione spontanea che aveva invaso le aiuole e le scarpate, grazie all'accurata scerbatura e alla fresatura che consentono di ridurre al minimo il rischio di incendi durante la stagione estiva ormai alle porte. E' stata effettuata anche la manutenzione e, ove necessario, la sostituzione degli steccati di legno.
Il Settore Ambiente raccomanda a quanti utilizzano le aree di sosta di collaborare affinchè le stesse vengano mantenute pulite, evitando l'abbandono di rifiuti di qualsiasi tipo.
Tutte le operazioni di manutenzione sono coordinate dal Gruppo Tutela Ambientale del Settore Ambiente, composto, oltre che dal direttore dei Lavori Vincenzo Dainotto, dal funzionario responsabile Giovanni Bellavia, dal responsabile unico del procedimento Elio Chibbaro, e da Ferdinando Parello.

Livesicilia.it

Arrivano i 30 milioni da Roma per la bretella che dovrà consentire di ridurre i disagi dopo il crollo del pilone del viadotto Himera sull'autostrada Palermo-Catania.

Lo ha deliberato il consiglio dei ministri terminato pochi minuti fa. Insieme ai 30 milioni ecco anche 27,4 milioni per migliorare la viabilità attorno al viadotto.
"Ancora una volta - dice il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone - questo governo ha dimostrato quanto sia importante la tempestività per affrontare i problemi del Paese. Oggi in Cdm è stato riconosciuto lo stato di emergenza dei traporti in Sicilia e sono stati destinati 30 milioni per 'ricucire' la Palermo-Catania con una bretella di collegamento provvisoria e oltre 27,4 milioni per il miglioramento della viabilità. Il governo nazionale - aggiunge - fornisce risposte rapide per risolvere i disagio dei siciliani, ostaggi di un'isola tagliata a metà. Adesso ognuno faccia la sua parte per migliorare la disastrosa condizione delle strade siciliane". "L'obiettivo da oggi è più vicino, adesso bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare affinché i collegamenti ritornino nel più breve tempo possibile alla normalità. La decisione del Consiglio dei Ministri, che sblocca risorse importanti per la viabilità siciliana, è un risultato al quale abbiamo lavorato con tenacia: ringrazio il presidente del Consiglio Renzi, il ministro Delrio e il sottosegretario Faraone per aver mantenuto un impegno così importante con la Sicilia". Lo dice Baldo Gucciardi, presidente dle gruppo PD all'Ars,a proposito della decisione del Consiglio dei Ministri che sblocca 30 milioni di euro per la bretella del viadotto Himera e circa 27 milioni per le strade provinciali. "Siamo ben consapevoli dei disagi che il blocco della A19 sta provocando in Sicilia a tutti i livelli - aggiunge Gucciardi - prorpio per questo il PD, il governo nazionale e il governo regionale stanno mettendo in campo ogni iniziativa utile ad accorciare i tempi e ridurre i disagi".
"E' stato raggiunto un primo importante obiettivo, al quale il PD siciliano ha lavorato fin dal primo giorno: dopo il cedimento del viadotto Himera sulla A19, oggi il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo stato di emergenza sbloccando 30 milioni per la realizzazione della bretella e 27,2 milioni da destinare alla sistemazione delle strade provinciali". Lo dice Fausto Raciti, segretario regionale del PD siciliano. "Già all'indomani del cedimento del pilone dell'autostrada - aggiunge Raciti - durante un incontro a Roma con Cracolici, Gucciaridi e Faraone avevamo chiesto e ottenuto la presenza del ministro delle Infrastrutture Delrio, che è arrivato in Sicilia 24 ore dopo ed ha subito mostrato interesse e attenzione per questa situazione. Da allora il PD siciliano ha portato avanti contatti e sollecitazioni a vari livelli, per far sì che il governo nazionale potesse mettere in campo misure urgenti per far fronte ad una situazione di giorno in giorno sempre più pesante per i siciliani. Adesso - conclude Raciti - si proceda speditamente e, a livello regionale, si facciano scelte veloci e adeguate alla gravità della situazione". "Da CdM ok a stato di emergenza in Sicilia a seguito del crollo del viadotto Himera sulla A/19 Palermo-Catania. Ora subito i lavori!" Lo scrive in un tweet il ministro dell'Interno Angelino Alfano. "Presto i lavori per riunire l'Isola e per eliminare disagi ai Siciliani" ha ribadito sempre su Twitter Dore Misuraca, deputato di Area Popolare (Ncd-Udc) e Responsabile nazionale degli Enti locali. Ma ai canti di lode di Ncd e Pd fa da controcanto la nota di Erasmo Palazzotto, di Sel."38 giorni per dichiarare stato d'emergenza ed alla fine stanziate solo 27mln? Almeno risparmiateci il trionfalismo". Cosi il deputato siciliano di Sinistra Ecologia e Libertà su twitter risponde a Davide Faraone e al governo. Palazzotto definisce anche "Assolutamente insufficienti le risorse stanziate per la viabilità e la messa in sicurezze delle strade dell'Isola. Una cifra irrisoria davanti alla condizione disastrosa in cui versano strade siciliane che avrebbero bisogno di almeno 600 milioni per interventi di normale manutenzione. Questo Governo - conclude Palazzotto - si è specializzato in annunci e nella propaganda di grandi successi che in realtà sono, nel migliore dei casi, pezze messe alla buona. Ed ha pure la faccia tosta di vantarsene".

Repubblica.it
Lasciare prima il lavoro con una pensione minore e dare più spazio ai giovani

ROMA . Prima in pensione ma con un assegno più basso. Dopo mesi di discussione sotto traccia il governo ha annunciato che con la prossima legge di Stabilità cambierà di nuovo l'età per andare in pensione. Non più la rigidità della legge Fornero (oggi l'età per la pensione di vecchiaia è di 66 anni e 3 mesi per gli uomini e le donne tranne che per le lavoratrici del settore privato per le quali servono 63 e 9 mesi) ma forme di flessibilità con penalizzazioni crescenti dell'assegno quanto più ci si allontana dall'età standard per la vecchiaia. Insomma si estenderà a tutti, anche a coloro che andranno ancora in quiescenza con il sistema retributivo e a coloro che ci andranno con il sistema misto (retributivo e pro-rata contributivo) l'effetto del calcolo contributivo: se vai prima in pensione, l'ammontare dei contributi che hai versato e che determina la pensione si spalmerà su più anni abbassando il trattamento. Dal punto di vista attuariale "l'operazione flessibilità", dunque, dovrà essere neutra. E questo potrebbe permettere il via libera della Commissione di Bruxelles ad un allentamento dei vincoli della Fornero. Perché in un primo tempo la modifica dell'età pensionabile produrrà deficit destinato a rientrare però nel lungo termine.

 agrigentoflash.it
Prosegue lo stato di agitazione dei dipendenti del Libero Consorzio Comunale di Agrigento che oggi hanno incontrato una parte della deputazione regionale della nostra provincia: gli onorevoli Vincenzo Fontana, Roberto Di Mauro e Michele Cimino.L'incontro è iniziato con una relazione dal responsabile della RSU Luigi Bottone e l'intervento del Vice Segretario Generale dell'Ente Amelia Scibetta che hanno evidenziato lo stato di crisi in cui versa il Libero Consorzio legato alla mancanza di risorse finanziarie e alle norme di finanza nazionale che di fatto bloccano la predisposizione di un bilancio in equilibrio economico finanziario, con gravi conseguenze per i cittadini che non potranno usufruire dei servizi previsti da legge. La Dr.ssa Scibetta ha chiesto che venga proposta al Governo nazionale una deroga al patto di stabilità che consenta la possibilità di sforamento prima dell'approvazione del bilancio 2015. Ha preso poi la parola poi l'On. Roberto Di Mauro che ha fatto il punto sull'iter legislativo della riforma dei Liberi Consorzi e sulla proposta che dovrà essere discussa nelle prossime settimane dall'Assemblea Regionale. Di Mauro ha rimarcato la volontà dello Stato di modificare l'assetto di "governance" degli enti locali con l'eliminazione delle province e la creazione di macro regioni, mentre ritiene opportuno aumentare le competenze dei nuovi enti.  L'On.le Vincenzo Fontana si è detto contrario alla riforma dei Liberi Consorzi così come è stata proposta dal governo regionale. Ha ricordato che i Liberi Consorzi esistevano già dal 1986 e che l'elezione di secondo grado dei vertici politico-amministrativi dei nuovi enti di area vasta è un segnale di scarsa democrazia che ripropone un modello già esistente in un lontano passato. Sono intervenuti successivamente Lorena Midulla che ha proposto di modificare le norme sul precariato per dipendenti dei Liberi Consorzi in modo da essere a totale carico della Regione e Luigi Danile che ha fatto il punto sulle iniziative portate avanti in queste settimane dai dipendenti dei Liberi consorzi in Sicilia. Anche Aldo Cipolla, responsabile del personale, ha chiesto un intervento legislativo che tuteli le funzioni dell'Ente e dei dipendenti e che vengano assegnate le necessarie risorse finanziarie. L'On.Le Michele Cimino, componente la prima commissione "Affari Istituzionali" dell'Ars si è detto disponibile ad ascoltare le istanze dei dipendenti invitandoli a fare proposte concrete da sottoporre alla Commissione che deve esaminare di nuovo la proposta di legge che individua le competenze dei Liberi Consorzi. Ricorda come, grazie all'autonomia siciliana, sia possibile dare differenti competenze rispetto alle province italiane. Infine sono intervenuti i dipendenti Lello Casesa e Santino Lucia i quali con differenti argomentazioni hanno sottolineato la necessità di fare sentire la voce dei lavoratori per scongiurare situazioni di disagio sociale sia per i cittadini che per i lavoratori dell'Ente.

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