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rassegna stampa del 30 e 31 maggio e 1 giugno 2015

30 maggio - sabato
Inchiesta alle fasi finali Carica delle 104. Procura pronta a chiedere rinvio a giudizio degli indagati.
Ultimati gli interrogatori richiesti dagli indagati a seguito della notifica dell'avviso di conclusione delle indagini nell'ambito dell'inchiesta denominata "La carica delle, 104". Si tratta degli ultimi adempi menti preliminari, e da qui a poco, la Procura della Repubblica di Agrigento, diretta dal procuratore capo Renato Di Natale e dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo, è pronta a chiedere il rinvio a giudizio di medici, impiegati amministrativi dell'Asp e dell'lnps e soggetti beneficiari di prestazioni assistenziali, ben 101 indagati. L'ultimo interrogatorio, che si è tenuto negli Uffici della Procura al quinto piano del Palazzo di Giustizia di via Mazzini, è stato Aldo Fontana, medico legale Inps. Fontana, che nei giorni successivi al blitz si era alla della facoltà di non rispondere, ha chiesto di essere interrogato, su istanza dei propri difensori di fiducia, gli avvocati Angelo Farruggia e Annalisa Russello. L'interrogatorio, condotto personalmente dal Pubblico ministero, titolare dell'indagine, Andrea Maggioni, con l'assistenza di alcuni agenti della Digos della Questura di Agrigento, è durato più di tre ore. Il medico lnps, alla presenza dei difensori di fiducia ha cercato di chiarire ogni aspetto della sua posizione, professando si assolutamente estraneo ai fatti di reato contestatigli e relativi ad un'unica pratica. Secondo l'accusa in concorso con altri e in presenza di una certificazione ideologicamente falsa, avrebbero atte stato di aver sottoposto a visita tale Carmela Cuffaro. Visita in realtà avvenuta il giorno precedente con un risultato fina le (100% invalidità) insufficiente per il beneficiano essendo assente l'auspicato "accompagnamento" (che da luogo all'e rogazione assistenziale di 500 euro mensili). All'alba del 22 settembre dell'anno scorso scatta l'operazione "La carica del le 104", chiamata così in relazione ai ri conoscimenti connessi ai sensi della legge 104 (per assistere parenti o affini entro il 3 grado con handicap grave), cui de cine di dipendenti statali avrebbero beneficiato in maniera illecita. L'inchiesta portò alla notifica di 17 misure cautelari (5 in carcere, 5 ai domiciliari e 7 presentazione alla polizia giudiziaria), mentre altre 84 persone vennero denunciate. Davvero sorprendente l'indagine.
ANTONINO RAVANÀ

L'Inps finanzia corsi per dipendenti Pa domande entro il 12 L'Inps, con l'iniziativa Valore RA.", finanzia anche in Sicilia, con gli importi trattenuti in busta paga, corsi di formazione destinati ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni iscritte alla Gestione unitaria delle prestazioni credi- tizie e sociali o alla Gestione assistenza magistrale. Il bando, pubblicato sul sito dell'Inps alla voce "Avvisi", già prevede tematiche e contenuti dei corsi, ma ciascun ente, nell'aderire, può indicare altre tematiche di proprio interesse.
Le amministrazioni, avendo rilevato il proprio fabbisogno formativo, dovranno aderire all'iniziativa in favore dei propri dipendenti, presentando la domanda alla Direzione regionale Inps entro il prossimo 12 giugno; a seguire l'Inps pubblicherà un avviso per l'accreditamento delle università che cure ranno la formazione, anche in collaborazione con privati e consorzi. Per il personale della scuola potranno accreditarsi gli enti qualificati per legge.
L'Inps pubblicherà l'elenco dei corsi accreditati, che dovranno essere attiva ti entro il prossimo 31 dicembre.

31 maggio - domenica
Anniversario della fondazione della Repubblica. Martedì alle ore 9 30 all'interno della villa Bonfiglio celebrerà il sessantanovesimo anniversario della fondazione della Repubblica italiana alla presenza delle più alte cariche istituzionali civili religiose e militari della provincia Alla cerimonia oltre alle rappresentanze delle Forze armate e delle Forze di polizia parteciperanno anche gli studenti degli Istituti comprensivi Ezio Contino" di Cattolica Eraclea ed «Anna Frank" di Aragona. Successivamente alle ore 11.00 all'interno del teatro Luigi Pirandello verranno consegnate le onorificenze dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana una medaglia d onore per le vittime del terrorismo e due medaglie c onore ai cittadini deportati ed internati nei lager nazisti. La cerimonia di consegna si aprirà con l'esecuzione dell'inno di Mameli ad opera del coro di Santa Cecilia diretto dal Maestro Alfonso Lo Presti a seguire i saluti del commissario straordinario del Comune di Agrigento e del prefetto e intervento del dirigente scolastico del Liceo classico Empedocle". Nel corso del evento si esibiranno anche gli studenti del coro del Liceo classico e un'alunna dell'istituto professionale "E. Fermi" di Aragona che intratterranno gli ospiti con l'esecuzione di alcuni brani musicali. E' prevista infine la consegna della Costituzione italiana a 8 "nuovi cittadini" a cui e stata concessa la cittadinanza italiana nell'anno in corso.

PRO LOCO Rinnovato rapporto col Tribunale g. c.) La Pro Loco di Licata ha rinnovato per ulteriori tre anni la convenzione col tribunale di Agrigento per lo svolgimento dei lavori di pubblica utilità. L'associazione è stata o l'unico ente licatese presente alla firma. Anche questo — ci fanno sapere dall'associazione — e un servizio reso alla collettività, senza alcun "onore" ma solo onere derivante dalla rendicontazione e certificazione dei lavori fatti svolgere per conto del tribunale ai soggetti beneficiari. Un servizio poco conosciuto ma utilissimo a chi si trova impigliato in procedimenti giudiziari. Nell'ultimo periodo le attività ad opera della Pro Loco sono state diverse e la scorsa settimana (solo per citarne una) è stata presentata la nuova cartina della città. Malgrado questo però, come abbiamo riportato nei giorni scorsi la Pro Loco e stata costretta a lasciare l'immobile di Corso Vittorio Emanuele dove e stata ospitata per trasferirsi al Chiostro Sant'Angelo, sito già assegnato all'associazione archeologica Finziade per un esposizione temporanea di reperti archeologici recuperati in mare. Il trasferimento della Pro Loco e già avvenuto. A risentirne — lo ribadiamo - sarà soprattutto la ricettività poiché il Chiostro Sant'Angelo non potrà mai avere la centralità dell'immobile di Corso Vittorio Emanuele facilmente individuabile da turisti e visitatori alla ricerca di informazioni utili per il loro soggiorno in città.

LINOSA Molo "vietato" al traghetto, la Regione stanzia 271 mila euro. LIN0SA. f. d. m.) La vita dei linosani non è vita. Anche le cose semplici diventano vere e proprie conquiste, come tornare & casa utilizzando il traghetto. Accade sempre più spesso che l'imbarcazione della Compagnia delle isole abbia dei grandi problemi nel far scendere i passeggeri attraverso il portellone che si abbassa sulla banchina del molo di Pozzolana. Agli inizi di questo mese, il sindaco Nicolini inviò una nota all'assessorato regionale alle Infrastrutture, chiedendo immediati interventi di sistemazione della banchina stessa, segnalando condizioni di pericolo per la pubblica incolumità. Lo scorso 25 maggio i tecnici del Genio Ovile di Agrigento hanno effettuato un sopralluogo sull'isola, riscontrando e misurando i termini della questione, accertando come la segnalazione lanciata dal sindaco non fosse affatto campata in aria. La relazione infatti ha raccontato di una banchina molto usurata, al punto da rendere quasi impossibile l'attracco del traghetto e la successiva operazione di apertura del portellone. Alla luce dei riscontri ottenuti dunque, la Regione ha disposto una procedura di somma urgenza che, tradotta in «soldoni», ha consentito l'erogazione di 271 mila euro per procedere - appunto - urgentemente, alla sistemazione della zona di banchina deterioratasi. Di questa somma 200mila euro sono desti nati esclusivamente ai lavori da svolgere, mentre i rimanenti 71 mila per altre somme da mettere a disposizione del Comune. Il provvedi mento di somma urgenza portale firme in calce del dirigente del Genio Civile di Agrigento Ignazio Puccio e dell'ingegnere capo Duilio Alongi. Non resta a questo punto che attendere l'inizio dei lavori e la fine dei disagi. Perché tornare a casa per il linosano non dovrà più essere un'impresa.

Il capoluogo, Favara e l'ex "Dedalo" sfrattati dalla discarica di Siculiana Stop a Bellolampo per lavori, provvedimento della Regione. La discarica di Bellolampo, nel palermitano, chiude per lavori, e i comuni di Agrigento e Favara sono sta ti sfrattati dalla 'loro discarica. Nell'emergenza che non finisce mai nella gestione del servizio di raccolta e conferimento e rifiuti può accadere anche questo, e ovviamente accade sotto forma di ordinanza della Presidenza della Regione.
"In tutto il territorio siciliano ormai da qualche mese si assiste ad una oggettiva difficoltà degli impianti che smaltiscono rifiuti — si legge nel documento - dovuta a un deficit strutturale come tra l'altro più volte evidenziato anche dal Governo regionale", accentuato negli ultimi tempi, dalla chiusura il 27aprile scorso della discarica di Trapani, dal la precedente inattività della discarica di Campobeh lodi Mazzara (ad oggi manca ancora la polizza fideiussoria per la gestione), il "limite nella ricezione" della discarica della SiculaTrasporti a Catania (la società, si legge, "ha manifestato più volte la difficoltà a gestire quantità superiori alle 2400 tonnellate") e adesso dalla temporanea chiusura di Bellolampo. Il Piano di gestione operativa della discarica firmato il 28 maggio scorso, infatti, indica che "in caso di proroga dei conferimenti da parte dei Comuni alle afferenti la Provincia di Palermo il termine di vite utile stimato della discarica è il 10giugno", e che i lavori di adeguamento saranno ultimati non prima del 16 giugno. Così la soluzione più ovvia, per la Regio ne, è inviare all'impianto di Siculiana una cinquantina di comuni rientranti nelle Srr Palermo Area Metropolitana, Palermo Provincia Ovest, Palermo Provincia Est. Per far quadrare però il tutto è necessario che qualcosa venga "tolto", e così la Regione non ha dubbi: devono andar via i comuni dell'Agrigentino che in atto conferiscono in contrada Matarana. Co sì sono stati fatti "sgomberare" fino a metà giugno oltre che Agrigento e Favara anche i comuni dell'Ato Dedalo, ovvero Campobello di Licata, Canicattì, Naro e Palma di Montechiaro. I restanti, tra cui Licata, sono stati "graziati" da Crocetta e continueranno invece a conferire a Siculiana. il tutto, come è evidente, si tradurrà in un aggravio di costi generale per i comuni "sfrattati" e per quelli "adottati" e in una vera e propria "beffa" per il territorio Agrigentino, die aveva già dovuto sop portare un periodo di spostamento a Grotte San Giorgio a fine 2014 dopo che l'eccessivo ricorso al l'impianto di Siculiana per volontà della Regione aveva saturato la discarica, Tutto questo nonostante, in linea assolutamente teorica, la legislazione europea preveda quello che è chiamato "principio di prossimità" nella gestione dei rifiuti e, soprattutto, nonostante lo stesso gestore, la Catanzaro Costruzioni, avesse in numerose occasioni (in ultimo dopo aver ricevuto anche da fine aprile i rifiuti dagli Ato Tp e 11 evidenziato alla Regione che i conferimenti erano troppo alti per la capacità gestionale dell'impianto, esattamente come fatto dalla Sicula Trasporti. Il gestore, come già fatto in passato, potrebbe ora ricorrere in sede legale per tentare di mettere un freno" alla situazione, ma ciò che stu pisce abbastanza è il silenzio praticamente tomba- le che si registra nel dibattito pubblico e politico sul tema. Se alcuni mesi fa si erano fatti vivi" i sindaci di Siculiana e Montellegro, che temevano l'eccessivo impatto di automezzi in viaggio lungo i propri assiviari, unica voce ad alzarsi ad Agrigento era stata quella del segretario provinciale della Cgil, Massimo Raso. "Francamente è una cosa che grida vendetta — spiega oggi -lo questi mesi ho lanciato numerosi appelli che non hanno mai ricevuto risposta. Adesso chi si farà carico dei costi aggiuntivi che graveranno sulle tasche dei cittadini?
G. SCHICCHI

1 giugno - lunedì
EX PROVINCIA REGIONALE Sindacalisti impegnati, gare rinviate
FRANCESCO D MARE
Si devono riattivare strade chiuse da tempo? Si deve ripristinare il muro di cinta del Giardino Botanico su via Demetra? Tutto slitta di qualche giorno perché i dipendénti sindacalizzati del l'ex Provincia regionale di Agrigento. oggi Libero Consorzio comunale sono impegnati in un'assemblea o qualcosa del genere.
E' accaduto e accade nella città dei Templi, ma anche delle strade deva state, dei muri che crollano e delle gare d'appalto che si rinviano perché senza dipendenti sindacalisti tali gare non si possono tenere nella data designata da tempo. Lo scorso 28 maggio erano in programma due gare d'appalto di una certa rilevanza. Una peri lavori dimessa in sicurezza, demolizione e ripristino del muro di cinta lato Sud del Giardino Botanico, per la modica cifra di 35.656,89 euro. Tale gara avrebbe dovuto tenersi negli uffici provinciali di via Acrone, ma per l'assenza del personale con incombenze sindacali l'appuntamento per l'aggiudicazione dell'appalto è slittato a mercoledì prossimo, 3 giugno. Stessa d stessa ora (!), stesso luogo anche per l'assegnazione di un altro appalto che avrebbe dovuto esse re aggiudicato. Ovvero i lavori d'indagine geognostica e prove di laboratorio «indispensabili» (si legge nell'albo pretorio del Libero Consorzio) alla riapertura del le strade provinciali interdette. Il tutto per un imposto di 43513,40 euro. Anche qui, tutto è stato rinviato a mercoledì prossimo perché c'era da onorare l'impegno sindacale. Ma in fondo, la storia lo insegna: da queste parti per riparare mura e strade c'è sempre tempo, mentre alle riunioni sindacali è «impossibile derogare....

PREVIDENZA. Il ministro Padoan: «Una soluzione sostenibile per rendere più flessibile la riforma Fornero Pensioni, si studia uscita a 62 anni Da oggi gli assegni previdenziali saranno pagati per tutti il primo del mese.
TRENTO. Trovare una soluzione sostenibile per rendere più (a riforma Fornero delle pensioni e dare più chance ai giovani di trovare lavoro. Nel giorno in cui il presidente dell'lnps Tito Boeri ricorda che da oggi, per effetto del decreto pensioni varato dopo la Consulta, parte la novità del Vassegno pagato il primo del mese per tutti, invalidità e indennità di accompagno comprese, è il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan a indicare quale sia il prossimo obiettivo del governo sulla previdenza, ribadendo la volontà di intervenire già annunciata dal premier Matteo Renzi, ma chiarendo che qualunque misura deve essere compatibile con la tenuta del sistema nel futuro e con quella dei conti. Padoan spiega che il governo sta valutando se una flessibilità in uscita dal lavoro verso la pensione sia sostenibile per le finanze nel lungo termine. «Se troviamo una soluzione - dice - potrebbe essere uno strumento per favorire ulteriormente l'occupazione giovanile E proprio per limitare il più possibile l'impatto, nell'immediato, sulla finanza pubblica, si sta ragionando sulle penalizzazioni da introdurre per chi scelga di andare in pensione in anticipo, che potrebbe essere fissata a un tetto massimo di una mensilità ogni anno per chi se ne va a 62 anni, L'età minima su cui comunque tarare (a nuova flessibilità. In Parlamento, intanto, annuncia il presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano, dalla prossima setti 'nana si aprirà il dibattito sulla flessibilità, partendo dalle proposte già avanzate da tutti i gruppi e in particolare da quella del Pd (a firma Damiano-Baret ta), che al momento prevede uscita anticipata a partire da 62 anni con penalizzazioni proporzionali che arrivano all'8% (ma anche uscita anticipata per chi abbia raggiunto 41 annidi contributi, indipendentemente dall'età anagrafica.

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