GIORNO 6 GIUGNO 2015
AGRIGENTOCRONACA
L'ex Provincia seleziona esperti per il nucleo divalutazione
AGRIGENTO. C'è tempo fino a martedì 9 giugno per partecipare alla selezione indetta dal Libero consorzio comunale di Agrigento, ex Provincia, relativa all'individuazione dei componenti il nucleo di valutazione dell'ente. E' stato infatti il commissario straordinario, Marcello Maisano, con propria determinazione, ad approvare lo schema di avviso di selezione pubblica per la nomina di componenti esterni del nucleo di valutazione. La scelta avverrà a cura del commissario straordinario, intuitu personae, previa valutazione dei curricula prevenuti e di un colloquio volto ad accertare l'effettiva professionalità posseduta e l'esperienza maturata. La durata dell'incarico scade il 31 dicembre del 2015. Il compenso annuo è pari a 9.547euro oltre Iva e cassa previdenziale, se dovute, e al rimborso delle spese documentate. I componenti devono possedere elevata professionalità ed esperienza maturata nel campo del management, della valutazione della performance e della valutazione delle risorse umane. Non possono far parte del nucleo soggetti che rivestono incarichi pubblici elettivi o cariche in partiti politici o in organismi sindacali o che abbiano rivestito tali incarichi e cariche nell'anno precedente la nomina o che abbiano in corso rapporti di lavoro dipendente o rapporti continuativi. di collaborazione con l'ente o che, comunque, siano per la loro attività in conflitto di interesse con l'Ente. Lei stanze dovranno essere presentate entro le 13 del 9 giugno alla sede del Libero Consorzio Comunale nel Piazzale Aldo Moro, con la dichiarazione di disponibilità ad accettare l'eventuale nomina corredata della documentazione richiesta. Per ulteriori informazioni si può consultare il sito dell'Ente www.provincia.agrigento.it . Il nucleo valuta la performance dei Dirigenti sulla scorta di criteri oggettivi e qualitativi che formano i sistemi divalutazione, determinati in via preventiva all'inizio dell'anno o fissati a carattere provvisorio. Il Nucleo valuta l'attività svolta nell'anno di riferimento, in correlazione ai risultati conseguiti rispetto agli obiettivi assegnati ed alle risorse umane, finanziarie e strumentali effettivamente disponibili.
Controvoce.it
Ultimo incontro italiano del progetto C.Q.
Sabato 06 Giugno 2015 12:54
Ultima giornata di lavori in terra italiana del progetto C.Q., realizzato dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento e dal Ministero dell'Agricoltura della Tunisia. Si tratta di un progetto di cooperazione transfrontaliera destinato alla creazione di unapiattaforma di scambi d'esperienza e di sperimentazione di sistemi di diversificazione della produzione agricola e di certificazione dei prodotti di qualità nell'ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera «Italia - Tunisia».I lavori si sono svolti nella Sala Silvia Pellegrino del Libero Consorzio in Via Acrone 27 ad Agrigento. Ad introdurre i lavori gli intervenuti di Achille Contino coordinatore del progetto e M.me Saidane, Direttore Generale del Ministero dell'Agricoltura di Tunisi. Una sintesi del percorso progettuale è stato illustrato da Maria Ciotta, responsabile amministrativo del progettomentre gli outputs del progetto sono stati presentati da Valentina Ruggieri, direttore dell'équipe tecnica. M. Mustapha Touay del Ministero dell'Agricoltura di Tunisi si è soffermato, invece, sul metodo della coltivazione biologica dei prodotti agricoli. Il piano del marketing è stato illustrato da M.me Ikhlas Dhaouadi del Ministero dell'Agricoltura di Tunisi. La presentazione sulle soluzioni logistiche utilizzate è stata curata da Francesco Faro. Infine la presentazione della piattaforma tecnologica del progetto è stata fatta da Gaetano Salvaggio. Presenti alla manifestazione il Commissario del Libero Consorzio Marcello Maisano e il Vice Console della Tunisia di Palermo Mohieddine Elachaal, oltre a numerosi produttori agricoli che hanno aderito al progetto.
Il progetto ha visto, anche, la creazione di un apposito marchio chiamato "Spine di sole/Epines du Soleil", una delle azioni conclusive del progetto C.Q., per la commercializzazione di ficodindia e carciofi sia prodotti nella nostra provincia che in Tunisia. Questi prodotti sono già stati presentati nella fiera alimentare di Barcellona nel 2014. Il progetto si concluderà a Tunisi il 16 e 16 giugno 2015.
SICILIA ON PRESS
Ultima giornata di lavori in terra italiana del progetto C.Q., realizzato dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento e dal Ministero dell'Agricoltura della Tunisia. Si tratta di un progetto di cooperazione transfrontaliera destinato alla creazione di una piattaforma di scambi d'esperienza e di sperimentazione di sistemi di diversificazione della produzione agricola e di certificazione dei prodotti di qualità nell'ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera «Italia - Tunisia». I lavori si sono svolti nella Sala Silvia Pellegrino del Libero Consorzio in Via Acrone 27 ad Agrigento.
Ad introdurre i lavori gli interventi di Achille Contino coordinatore del progetto e M.me Saidane, Direttore Generale del Ministero dell'Agricoltura di Tunisi. Una sintesi del percorso progettuale è stato illustrato da Maria Ciotta, responsabile amministrativo del progetto mentre gli outputs del progetto sono stati presentati da Valentina Ruggieri, direttore dell'équipe tecnica. M. Mustapha Touay del Ministero dell'Agricoltura di Tunisi si è soffermato, invece, sul metodo della coltivazione biologica dei prodotti agricoli. Il piano del marketing è stato illustrato da M.me Ikhlas Dhaouadi del Ministero dell'Agricoltura di Tunisi. La presentazione sulle soluzioni logistiche utilizzate è stata curata da Francesco Faro. Infine la presentazione della piattaforma tecnologica del progetto è stata fatta da Gaetano Salvaggio. Presenti alla manifestazione il Commissario del Libero Consorzio Marcello Maisano e il Vice Console della Tunisia di Palermo Mohieddine Elachaal, oltre a numerosi produttori agricoli che hanno aderito al progetto.
Il progetto ha visto, anche, la creazione di un apposito marchio chiamato "Spine di sole/Epines du Soleil", una delle azioni conclusive del progetto C.Q., per la commercializzazione di ficodindia e carciofi sia prodotti nella nostra provincia che in Tunisia. Questi prodotti sono già stati presentati nella fiera alimentare di Barcellona nel 2014. Il progetto si concluderà a Tunisi il 15 e 16 giugno 2015.
LA SICILIA
I militari della Gdf da Girgenti Acque per un«controllino»
Un'operazione, sostanzialmente tesa ad accertareregolarità fiscale, in materia di Iva e imposte.
Ha destato scalpore il controllo effettuato dai militaridella Guardia di Finanza, nella sede della società Gir genti Acque, all'internodell'area industriale di Agrigento,
L'attività ispettiva delle Fiamme gialle è scattata unadecina di giorni fa, poco prima del voto nella città dei templi. Un gran numerodi finanzieri guidati da un ufficiale ha fatto "visita" agli uffici dellasocietà, che gestisce il sistema idrico in quasi tutto l'Agrigentino,verificando una 'montagna' di carte.
Agli occhi di qualche testimone è sembrato un vero e,proprio blitz, e in tanti si sono chiesti chissà per quale moti vo. Anche senessuno apre bocca e sull'attività svolta c'è il massimo riservo da parte degliinvestigatori, è tra pelato che l'accertamento effettuato è stato prettamentedi carattere amministrativo. Il lavoro degli uomini in divisa, coordinati dalcomandate provinciale Massimo Sobrà, è stato con centrato sulla documentazioneamministrativa e stilla posizione lavorativa del personale.
E' stata esperita una normalissima indagine fiscale e perquesto, come di consueto accade pèr tutti i contribuenti, sono statecontrollate fatture, documenti e contratti.
Non vi sarebbe alcun altro aspetto di interesse e men chemeno di rilevanza giudiziaria. Non si tratta, di un'attività di indagine neiconfronti dell'azienda che gestisce il servizio idrico, né, tanto meno, sonostati sequestrati faldoni. E ancora nulla c'en tra l'audizione del procuratoreaggiunto Ignazio Fonzo, in commissione parlamentare nazionale d'inchiesta sulleattività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e dell'acqua, che parlando diGirgenti Acque racconta di un "assumificio".
In linea di principio, l'accertamento amministrativo delleFiamme gialle a Girgenti Acque, segue la legge per le grandi imprese, congrossi fattura- ti annui di milioni e milioni di euro, che dovrebbero essereoggetto di controlli fiscali almeno ogni due anni, mentre le altre impresealmeno ogni quattro anni, ma l'effettiva applicazione ditali linee guida èattualmente lontana dall'essere effettivamente realizzata.
Nel corso dell'ultimo controllo non -sarebbero state, riscontrate irregolarità amministrative efiscali.
Tutto sarebbe stato trovato in regola, e i verticidell'azienda si sono messi a disposizione dei militari.
Un controllo durato diverse ore e che si è protratto perl'intera mattinata.
I finanzieri hanno svolto verifiche sulla posizionelavorativa di dipendenti, sia quelli impiegati solitamente in ufficio, chesulle strade cittadine.
Un'attività piuttosto complessa e delicata, regolata da unaserie di riscontri e accertamenti fiscali incrocia ti. Un lavoro che gli uominidella Guardia di finanza, in questi mesi, stanno portando avanti sulle attivitàdi grosse aziende sparse nel territorio della provincia agrigentina.
Un'operazione, sostanzialmente te sa ad accertare laregolarità fiscale, in particolare, in materia di Iva e di imposte.
ANTONINO RAVANÀ
TERRITORIO E SVILUPPO
Il Gai Sicilia Centro Meridionale a Expo Milano
Per dieci comuni provinciali una grande vetrina
"Il Gai Sicilia Centro Meridionale", di cui fanno parte icomuni di Camastra, Campobello di Licata, Canicattì, Castrofilippo, Grotte,Licata, Nato, Palma di Montechiaro, Racalmuto e Ravanusa sarà presente ad ExpoMilano 2015 da lunedì 8 a domenica 14 giugno.
Una vetrina mondiale quella di Expo, che vede ogni giorno lapresenza di migliaia di visitatori, ed è per questo motivo che è statorealizzato un cartellone di iniziative ed eventi che possa essere in grado dicoinvolgere gli ospiti in un viaggio nelle 'Visioni", nei "Suoni" e nei'Sapori" dei comuni che fanno parte del "Gai Scm". Si parlerà di identità delterritorio attraverso la conoscenza delle bellezze paesaggistiche, culturali,architettoniche, culinarie, che i dieci comuni offrono. Con i "Cooking Show" cisarà la rappresentazione, grazie alla partecipazione di chef rinomati (come adesempio Bonetta dell'Oglio), ed aziende qualificate di piatti tipici delterritorio della Sicilia Centro Meridionale. Ma saranno presentati anche ipregiati e raffinati vini durante gli aperitivi pomeridiani denominati i"Salotti del Gattopardo", curati dal cantastorie Gaetano Avanzato e dal gruppodegli Zabara, dedicati ai grandi scrittori che questa zona della Sicilia vanta:Andrea Camilleri, Leonardo Sciascia, Luigi Pirandello, Giuseppe Tornasi diLampedusa Non mancheranno le rappresentazioni artistiche, musicali e teatrali:"Scorci di Sicilia", che vuole fare rivivere le antiche tradizioni e gliantichi mestieri popolari della nostra terra, portato in scenadall'associazione "The Comedians"di Ravanusa. "I Pirati a Palermo": omaggioall' artista Rosa Balistreri, la voce che più di ogni altra ha interpretato laSicilia ed il territorio dove è nata e vissuta, realizzato dal gruppo dei"Quelked" del cantautore Cesare Lo Leggio. Durante la settimana di permanenza aMilano Expo 2015 riflettori puntati sulle eccellenze del territorio, l'uvaItalia Igp di Canicattì, le Produzioni Biologiche della Sicilia CentroMeridionale.
GIORNALE DI SICILIA
TURISMO "siamo riusciti a fare quello che la politica siè mostrata non interessata a realizzare - ha dichiarato Antonio Martello,presidente del Consorzio Albergatori".
A LAMPEDUSA ARRIVANO 120 TOUR OPERATOR
Prendono il via le rotazioni dei voli charter settimanaliper l'estate 2015 da Bergamo, Milano, Verona e Bologna.
La "rinascita" del turismo sulla maggiore delle Pelagie.Sbarcano sull'isola più di centoventi tour aperator, chiamati e accolti dagliimprenditori turistici lampedusani, e prendono il via le rotazioni dei volicharter settimanali per l'estate 2015 da Bergamo, Milano, Verona e Bologna.Un'operazione promossa da aziende del luogo - i tour operator Sogni nel Blu,Imperatore Trave! E Tourgest in collaborazione con Federalberghi - che hannousufruito di un volo speciale organizzato da Neos per portare operatori delturismo e dell'informazione sull'isola in modo da mostrare le bellezzelampedusane facendo vedere soprattutto come, diversamente da ciò che spessoappare in tv, il fenomeno dell'immigrazione non crea problemi ai turisti. Imigranti, infatti, non stanno in giro sull'isola, vengono soccorsi e subitotrasferiti nei centri d'accoglienza in Sicilia, "Siamo riusciti a fare quelloche la politica si è mostrata incapace o non interessata a realizzare "hadichiarato Antonio Martello, presidente del Consorzio degli Albergatori diLampedusa parlando - Abbiamo portato a casa nostra - ha spiegato - oltre 120professionisti del turismo per mostrare loro la verità, la realtà dell'isolafatta di spiagge assolate per quasi tutto l'anno, cale affascinanti lungo lacosta, mare incontaminato, divertimento, relax e un'offerta enogastronomica diqualità. Chi è stato in questi giorni sulla nostra isola, è tornato a casa congli occhi col mi di meraviglia, sorpreso di dover scoprire che Lampedusa è unposto da cui non si può, e non si deve, resta re alla larga". Impegnati apromuovere l'immagine dell'isola sfatando il problema anche i parlamentarinazionali e regionali del Movimento 5 stelle (Riccardo Nuti Giorgio Ciaccio,Matteo Mangiacavallo e Valentina Palmeri che in questi giorni sono a Lampedusadove hanno annunciato la realizzazione di un video spot. "il turismo -hannodetto - è inginocchio. Le presenze sono in costante picchiata e si dimezzanoanno dopo anno, strangolate da pregiudizi e luoghi comuni che non trovanoriscontro con la realtà. La gente immagina un'isola brulicante di disperati perle strade e nella spiagge. Niente di più falso, i migranti sono esclusivamentenell'affollato centro di accoglienza e non hanno nessun contatto con i turistied abitanti. Eppure i turisti continuano a disertare l'isola e i tour operatorad escluderla dai loro pacchetti". Ma adesso, grazie all'iniziati va deiprivati, si prova di nuovo a far invertire a tendenza facendo "rinascere ilturismo a Lampedusa. Proprio in occasione dell'educational dei giorni scorsi,infatti, sono partite le rotazioni charter che i tour operator hannoprogrammato fino al 31 ottobre con partenza ogni sabato da Bergamo, MilanoMalpensa, Verona e Bologna. {CAGI)
7 giugno - domenica
LA SICILIA
LE ASFITTICHE CASSE DELL'EX PROVINCIA REGIONALE "ASSEDIATE"DAI CREDITORI
Le Dedalo Ambiente pretende mezzo milione di euro.
g.s.) Le fragili casse dell'ex Provincia regionale diAgrigento "assediate" dai creditori, anche istituzionali. L'albo pretoriodell'Ente è infatti ricco di "spunti" in tal senso, connessi a sentenze,decreti ingiuntivi e richieste di pagamento che a volte potrebbero infliggereanche pesanti colpi al-
le "tasche" del Libero consorzio. Un esempio abbastanzalampante sono le somme che la Dedalo Ambiente, l'Ato rifiuti che gestiva ilservizio nell'area del licatese, sta chiedendo all'ente di area vasta.
Importi che superano i 500mila euro (251.482 per 112006 e200 e 274.574 euro per il solo 2009) e che l'ambito territoriale ottimale,ormai in liquidazione, sta chiedendo all'ex Provincia proponendo l'atto diaccesso all'arbitrato per "accertare l'inadempimento del Libero Consorzio agliobblighi statutari" rispetto al versamento del dovuto per li interventi dipulizia delle spiagge, che fino a qualche anno fa venivano ancora finanziatidall'Ente per i tratti non di pertinenza comunale.
Lavori di manutenzione che quest'anno non sono stati ancoraf è quasi ironico, per carenza di risorse economiche. Contro la richiesta diversamento di queste somme l'ex Provincia si è ovviamente costituita in giudizio,ma, va detto, non è l'unico atto di questo tipo tra gli enti agrigentini.
Diversi comuni, tra i quali Agrigento e Favara, sono statigià commissariati per consenti re alla Regione di recuperare importi che glienti dovevano versare alle società d'ambito, tutte in fase di liquidazione acausa della tanto attesa ma non operata legge di riforma che dovràtrasformarle in Srr. Palazzo dei Gi ganti dovrà versare un importo che siaggira intorno alle 900mila euro.
CONSORZIO UNIVERSITARIO. Ex Provincia e Camera dicommercio, però, sono ancora fuori
OK ALL'OFFERTA FORMATIVA
Consorzio universitario di Agrigento, l'offerta formativapotrebbe essere riconfermata, sempre a patto che i con ti torneranno in ordine.
Partiamo con il cosiddetto "bicchiere mezzo pieno": neigiorni scorsi l'Università di Palermo ha dato il proprio 'via libera"all'offerta formativa, con fermando anche per l'anno accademico 2015/2016 icorsi di laurea in atto esistenti, senza effettuare i tanto temuti tagli chefino ad un mese fa sembravano inevitabili. "Dopo le rassicurazioni da parte delCupa rispetto alla garanzia del rispetto degli impegni presi - spiega ilrettore Roberto Lagalla abbiamo dato il nostro benestare alla conferma deicorsi di laurea. Abbiamo adesso trasmesso la proposta al Ministero per ildovuto parere, che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni".
Buone notizie, quindi, che rischiano però di essereannullate da una situazione di estrema criticità economica e societaria che ilConsorzio non ha mai realmente superato, continuando a camminare su un filoormai da 6 mesi, ovvero da quando l'allora commissario del Libero consorzio diAgrigento Alessandra Diliberto firmò L'atto di recesso dal Cda del Cupa. Unatto che, come noto, venne ritirato a marzo a patto però, venne scritto, che laRegione garantisse i finanziamenti necessari. Cosa che l'Ars e il Governo hannofatto, ma solo in parte: l'ex Provincia infatti, in fase di ricognizione delleproprie partecipate precisò ulteriormente che per poter tornate tra i soci eranecessario che da Palermo arrivassero anche somme ulteriori indispensabili percoprire il debito con l'università agrigentina anche per:il 2014.I fondi,inutile dirlo, non sono mai arrivati e nel frattempo il Libero consorzio si è ulteriormenteavvicinato al ciglio del burrone del dissesto grazie alla Legge di Stabilitànazionale e potrà solo stornare al Cupa i fondi ricevuti (in quanto vincolati)senza entrare nel Cda. La stessa cosa che farà la Camera di Commercio, che haconfermato l'impegno a garantire i propri 5 euro annui, senza però potersostenere una partecipazione societaria.
Sono quindi rimasta invariate le condizioni che, nei mesiscorsi, spinsero gli ormai ex revisori dei conti del Consorzio a chiedere diprovvedere al la liquidazione dell'Ente e alla convocazione dell'assemblea deisoci, che non si riunisce dà mesi, scongiurando sostanzialmente la presa d'attodei recessi e quindi l'automatica messa in liquidazione.
Un "artificio" che probabilmente non potrà essere ripropostoancora a lungo e che getta un'ombra grave sul futuro dell'università, impegnataoggi e sempre, a ripetere che è "tutto a posto".
GIOACCHINO SCHICCHI
Chiuso il centro di accoglienza
CASTROFILIPPO. Chi io gestiva non ha regolarizzato lecondizioni dello stabile.
CASTROFILIPPO. Manca il certificato di abitabilità ed è perquesto motivo che è stato chiuso il centro di accoglienza per richiedenti asiloche aveva,sede a Castrofilippo.
Era stato il Nucleo Anti Sofisticazioni dei carabinieri diPalermo a riscontrare l'assenza del documento nel corso di un'ispezioneeffettuata nei giorni scorsi nell'immobile che ha sede in via Nazionale.All'Omnia Academy, la società di Favara che gestisce la permanenza dei profughianche a Castrofilippo, erano sta ti concessi 10 giorni per sanare l'irregolarità.Evidentemente questo tempo non è stato sufficiente a regolarizzare lapalazzina, di proprietà di una persona residente a Favara che era stata,costruita pochi 'anni fa. Durante le verifiche, inoltre, sarebbe emerso come,nella stessa data in cui è stato fermato a Catania per aver commesso un reato,un profugo lo stesso fosse registrato a Castrofilippo. Adesso i 20 africaniospitati finora nella struttura sono stati trasferiti in altri centri. Lachiusura del centro di accoglienza alme no per il momento mette la parola finead una vicenda che aveva sollevato polemiche nel piccolo comune della provinciadi Agrigento. In più di un'occasione, i richiedenti asilo avevano inscenatodelle forti proteste contro i ritardi della Prefettura e per i servizi pretesi.Alcuni di essi sono stati denunciati per questi fatti in stato di libertà. Proteste per chiedere che, al più presto venisse loro riconosciuto lo status dirifugiato, in modo da entrare in possesso dei documenti necessari a lasciareCastrofilippo e raggiungere le mete italiane ed europee 4a loro maggiormentegradite. Intanto, il gruppo consiliare "Uniti per Castrofilippo alla luce diqueste vicende, ritiene fondate le proprie perplessità sul sistema diaccoglienza, esternate dallo scorso mese di gennaio.
I controlli che avevano interessato il centro di accoglienzadi Castrofilippo, erano conseguenti ad altri servizi analoghi compiuti dai Nase dai carabinieri di Canicattì guidati dal Capitano Salvatore Menta, in altricentri simili che ospitano migranti. Strutture di accoglienza che hanno, laloro sede ad Aragona, Santa Elisabetta, Racalmuto e Grotte. Servizi quelli deimilitari dell'Arma che hanno portato ad esempio alla segnalazione deiresponsabili di una comunità alloggio di Aragona do ve sono, state riscontarediverse carenze dal punto di vista igienico- sanitario.
Una, informativa è stata inviata anche alla Procura dellaRepubblica di Agrigento. I controlli, in questo settore fanno sapere dall'Arma,continueranno anche nelle prossime settimane.
CARMELO VELLA
8 giugno - lunedì
LA SICILIA
UN DECRETO LE OSSERVAZIONI DEI MINISTERI DELL'AMBIENTE EDEI BENI CULTURALI
Errori nel piano regionale dei rifiuti
Dopo le «bacchettate», la Regione dovrà aggiornare ildocumento.
DANIELE DITTA
Una sfilza di "condizioni, osservazioni e prescrizioni. Ildecreto congiunto del ministero dell'Ambiente e del ministero dei Beniculturali con cui lo scorso 28maggio è stato approvato il piano regionale deirifiuti contiene ben undici paragrafi che mettono in luce imprecisioni, datiincongruenti, veri e propri errori da sanare. Spetta adesso alla Regioneaggiornare il documento (che risale al 2012) con le indicazioni messe nero subianco dai ministri Gian Luca Galletti e Dario Franceschini.
Indicazioni che, nella sostanza, sono delle bacchettatebelle e buone. A cominciare dal la raccolta differenziata: «Le azioniindividuate si legge nel decreto non sembrano poter garantire l'inversionedi tendenza auspicata. I dati relativi all'anno 2009 documentano infatti unasituazione estremamente arretrata con una percentuale regionale pari al 7,3%».
Il piano infatti si basa su dati obsoleti e su prospettiveirrealistiche. Come il raggiungi mento del 35% di differenziata al 31 dicembre2011, del 45% al 31 dicembre 2013 e del 65% al 31 dicembre 2015. La realtà ciconsegna invece una quota di rifiuti separati pari solo al 10%.
Gli aggiornamenti da fare riguardano anche il censimentodelle strutture (fermo al 2010), i calcoli sui rifiuti trattati e sul percolatoprodotto. Nel corso della stesura del pia no, i tecnici della Regione non hannotenuto conto nemmeno delle possibili "interferenze" con aree naturalistiche,paesaggi sottoposti a vincolo e beni culturali. E il caso dell'impianto dicompostaggio di Capo d'Orlando; delle strutture localizzate in contrada CavaGigia ad Augusta e Costa dei Grani a Noto.
«Il rapporto. scrive il ministrò Franceschini andràintegrato con i necessari approfondimenti, in termini di area vasta, inerentialla verifica dell'eventuale presenza di siti Unesco».
Per facilitare il compito del dipartimento Acque e Rifiutinell'aggiornamento del piano, i due ministeri hanno predisposto uno schema tipocon i dati da inviare e perfino un elenco di siti internet per reperireinformazioni su beni paesaggistici e culturali che potrebbero essereinteressati dagli interventi.
Intanto in Sicilia la gestione dei rifiuti rischia laparalisi. A fine mese scade l'ordinanza del presidente della Regione che haprorogato in via emergenziale l'operatività degli Aro in liquidazione. Unaproroga infinita, del la durata di ventuno mesi, al termine dei quali non sipotrà più effettuare la raccolta dei rifiuti in deroga avvalendosi come èsuccesso finora - dell'articolo 191 del decreto legislativo 163 del 2006.
A ciò si aggiunge un'impiantistica carente. «La Regione afferma un cartello di associazioni ambientaliste, con i capo "Zero WasteSicilia" è in gravissimo ritardo nella realizzazione dell'impiantisticaprevista nel piano, la qualcosa ha finora favorito e continua a favorire losmaltimento in discarica dei rifiuti non trattati. Procedura illegale da bendodici anni».
GIORNALE DI SICILIA
EX PROVINCIA
SELEZIONE "NUCLEO DI VALUTAZIONE"
C'è tempo fino a martedì 9 giugno per partecipare allaselezione indetta dal Libero consorzio comunale di Agrigento, ex provincia,relativa all'individuazione dei componenti il nucleo di valutazione dell'Ente.La durata dell'incarico scade il 31 dicembre del 2015. Il compenso annuo è paria 9.547 euro oltre Iva e cassa previdenziale, se dovute, e al rimborso dellespese documentate. Le istanze dovranno essere presentate entro le 13 del 9 giugno alla sede del Libero consorzioComunale nel piazzale A. Moro, con la dichiarazione di disponibilità adaccettare l'eventuale nomina corredata della documentazione richiesta. Perulteriori informazioni si può consultare il sito dell'ente www.provincia.agrigento.it
(PAPI)