LA SICILIA
NEL 2016 FORSE IL SALONE DEI SITI
UNESCO. MONREALE, A OTTO8RE LA FIERA NAZIONALE
Sicilia leader del turismo
religioso.
PALERMO. «Siamo in trattativa per
ospitare il prossimo anno in Sicilia il salone mondiale del turismo
dedicato ai siti dell'Unesco. Del resto l'isola ha il maggior
numero di siti Unesco. La Fiera di Padova a settembre sarà il luogo
dove si andranno ad illustrare le destinazioni Unesco. Il maestro
Andrea Camilleri ci ha fatto tradurre in 334 Paesi, siamo ormai anche
per questo un brand molto conosciuto». Ieri, nel corso di una conferenza
stampa, l'assessore regionale al Turismo, Cleo Li Calzi, ha
tracciato un primo bilancio a sette mesi dal suo insediamento. Un
incremento del 10% delle prenotazioni è stato rilevato, mentre
l'obiettivo rimane quello di .aumentare il tempo medio di
permanenza del turista su luogo migliorandone l'accessibilità. Li
Calzi ha fatto un focus sul turismo relazionale. "L'obiettivo è
di verificare l'impatto del l'incremento di Pil regionale
rispetto al la filiere commerciale, artigianale e dei servizi. Ad
ottobre verrà lanciata la prima fiera nazionale del turismo
religioso che, in coincidenza con l'avvio del Giubileo, si svolgerà
a Monreale. Sul turismo religioso-naturalistico a fine marzo è stato
attivato un bando pubblico per progetti dai territori che sommavano
più Comuni con I milione ed 800,000 euro, con 12 progetti che
potranno esse re finanziati. Nelle prossime settimane, inoltre, si
svolgeranno alcuni seminari formativi tenuti da esperti nazionali a
Monreale, Patti, Notò, Giardini Naxos ed Agrigento, mentre altri 13
progetti di turismo naturalistico sono stati già finanziati da una
graduatoria con risorse nazionali». La Sicilia insieme alla Puglia è
coordinatrice della macroregione Adriatico Jonica ed è responsabile
del pilastro turismo sostenibile. Il 13 e 17giugno prossimi sono
previsti a Trapani e Catania degli educational tour. Grande
attenzione inoltre viene data al 'Turismo delle radici",
rivolgendo uno sguardo specifico al mercato sudamericano,
all'Argentina ed al Brasile. L'obiettivo è di coinvolgere i
turisti provenienti da questi mercati verso i borghi, l'ospitalità
diffusa, il turismo relazionale, uno di quelli caratterizzati dal
maggiore tempo medio di permanenza. Il 22 maggio, insieme ad altre
dunque regioni e con la direzione genera le del ministero del
Turismo, è stato firmato un protocollo con il ministero del Turismo
cinese. Da questo protocollo verrà fuori l'avvio di alcune tratte
aeree dirette. La Regione ha poi provveduto ad acquisire un dominio
su internet visitsicily. altervista. Org. Sono stati commissionati
due documentati alla Scuola Nazionale di cinema, sede della Sicilia,
diretta da Roberto Andò. In conclusione, Cleo Li Calzi ha precisato:
«La partecipazione alle fiere diventa mirata e si partecipa solo a
quelle che più intere la Sicilia, siamo contrari alle partecipazioni
alla fiere generaliste. Faremo quelle più congeniali alla promozione
delle nostre risorse. Tra queste, parteciperemo alla Fiera del
Turismo on line».
GIUSEPPE BIANCA
LA SICILIA
IL DECRETO SULLA SPENDING REVIEW
IMPONE ALLA PRO.GEST DI TAGLIARE I COSTI
Corsa contro il tempo per salvare Le
Stoai di Agrigento. A pendere come una "ghigliottina" su una
delle strutture più sugge stive presenti nella valle, attualmente
gestita dalla Pro.Gest, azienda speciale della Camera di Commercio, è
il decreto sul la spending review, il quale ha stabilito il taglio
dei fitti passivi per le partecipate. E quella struttura a poche
centinaia di metri dalla Valle dei Templi costa ad oggi poco più di
3 euro l'anno.
Abbiamo già rescisso anticipatamente
il contratto di affitto, che sarebbe scaduto tra alcuni anni, con il
proprietario dell'immobile spiega il presidente Rosario
Marchese Ragona -, ma stiamo lavorando per cercare di non perdere
quel valore che è rappresentato da questa importante struttura. La
Pro.gest ha realizzato un bando pubblico per cercare un partner
privato che si faccia carico dei costi, e al momento abbiamo ricevuto
una decina di proposte, che stiamo vagliando".
Tra i soggetti interessati ad
"adottare" o quantomeno a "co-gestire" l'immobile, oltre
che privati imprenditori nel settore turistico, ricettivo e della
ristorazione, anche associazioni di categoria ed ordini professionali
come quello degli Autonomi, oltre che la società di gestione del
servizio idrico, la Girgenti acque.
Una partnership che, spiegano dalla
Pro.gest, non è collegata solo e soltanto alla copertura dei costi,
quanto piuttosto ad una corrispondenza con la "mission"
dell'azienda speciale e alle finalità del luogo. "Negli anni ammette Marchese
Ragona abbiamo ricevuto più volte offerte per l'utilizzo,
previo pagamento di affitto, della struttura per iniziative che però
non avevano nulla a che fare con gli scopi del l'azienda, e abbiamo
sempre rifiutato, Stessa linea sosterremo adesso: la valutazione sui
progetti sarà sulla qualità e sul merito delle proposte avanzate.
Se queste avranno un'attinenza con i nostri progetti seguiremo la
strada della partnership, altrimenti chiuderemo. Adesso stiamo
valutando le offerte, abbiamo già convocato al- coni dei proponenti
per chiedere dei chiarimenti".
Tutto, comunque, andrà concluso nei
mesi a venire, probabilmente entro l'estate. Ma senza Le Stoai,
quindi senza una struttura in cui esercitare la propria funzione
(molto rallentata negli ultimi anni per assenza di risorse), che fine
faranno i lavoratori? I sette dipendenti della Pro.Gest, almeno per
il 2015, saranno utilizza ti dalla Camera di commercio di Agrigento
per specifici servizi. Ma con l'ente in fase di accorpamento non è
chiaro cosa potrà accadere.
G. SCHICCHI
IL SITO ARCHEOLOGICO AL CONFINE TRA
PORTO EMPEDOCLE E REALMONTE VERSA IN CONDIZIONI DI GRAVISSIMO DEGRADO.
La Villa Romana circondata dai
rifiuti e invasa dalle erbacce secche.
REALMONTE. Erbacce ad altezza d'uomo,
resti di colonne quasi invisibili, antiche pietre sepolte dagli
sterpi, una tabella esplicativa che svetta tra gli arbusti secchi,
spazzatura all'ingresso, ai bordi della strada. Questo è il sito archeologico Villa
Romana all'inizio della stagione estiva 2015, periodo in cui
turisti vogliosi di andare oltre le vestigia della città dei Templi,
potrebbero visitare anche questo scorcio di antichità in salsa
realmontina. Posto a una trentina di metri da Punta
Grande, a circa 3 chilometri da Realmonte, venne alla luce nel 1907,
nel corso dei lavori di realizzazione della ferrovia a scartamento
ridotto Porto Empedocle - Siculiana, quando furono rinvenuti resti di
pavimenti e mura antiche appartenenti a una villa che gli esperti
fecero risalire al primo secolo dopo Cristo Per conservarla venne
anche deviato il tracciato della costruenda ferrovia.
Gli scavi successivi fecero emergere
pavimenti a mosaico con disegni geometrici composti da tasselli
bianchi, neri e colorati, frammenti di sculture in marmo, pezzi di
colonne e un sotterraneo. Un «gioiellino» che nessun organo
competente è mai riuscito concreta mente a valorizzare. Anzi, Ogni
anno di questi tempi si assiste al consueto scandalo.
Il sito giace in silente abbandono, tra
erbacce rinsecchite che, in caso di lancio di cicca di sigaretta da
qualche automobilista o pedone di passaggio rischierebbero di
incendiarsi, devastando i reperti archeologici. A parte che ieri,
domenica, il sito era rigorosamente chiuso, ma oltre alla presenza
delle erbacce tra le vestigia, emerge lampante la sporcizia nelle
immediate adiacenze. Immondizia di ogni genere campeggia vicino al
cancello o nelle immediate vicinanze. L'utilizzo di spazi adiacenti
come parcheggio auto non rappresenta certamente un vantaggio, vista
lato- tale assenza di contenitori dove getta re anche un fazzolettino
di carta.
Un luogo completamente dimenticate, nei
confronti del quale basterebbe almeno una minima manutenzione, da
parte di una persona addetta - ad esempio - alla eliminazione delle
sterpaglie e della spazzatura. Chi si occupa di valorizzare e
propagandare giusta mente nel mondo la Valle dei Templi avrebbe anche
il compito di pensare a questo sito periferico, meritevole di
adeguata attenzione, Il tempo percorrere ai ripari tutto sommato ci
sarebbe, magari con una sollecitazione ufficiale da parte del Comune
di Realmente, competente per territorio, alla Sovrintendenza ai Beni
Culturali.