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Rassegna stampa dal 13 al 15 giugno 2015

LA SICILIA

NEL 2016 FORSE IL SALONE DEI SITI UNESCO. MONREALE, A OTTO8RE LA FIERA NAZIONALE
Sicilia leader del turismo religioso.

PALERMO. «Siamo in trattativa per ospitare il prossimo anno in Sicilia il salone mondiale del turismo dedicato ai siti dell'Unesco. Del resto l'isola ha il maggior numero di siti Unesco. La Fiera di Padova a settembre sarà il luogo dove si andranno ad illustrare le destinazioni Unesco. Il maestro Andrea Camilleri ci ha fatto tradurre in 334 Paesi, siamo ormai anche per questo un brand molto conosciuto». Ieri, nel corso di una conferenza stampa, l'assessore regionale al Turismo, Cleo Li Calzi, ha tracciato un primo bilancio a sette mesi dal suo insediamento. Un incremento del 10% delle prenotazioni è stato rilevato, mentre l'obiettivo rimane quello di .aumentare il tempo medio di permanenza del turista su luogo migliorandone l'accessibilità. Li Calzi ha fatto un focus sul turismo relazionale. "L'obiettivo è di verificare l'impatto del l'incremento di Pil regionale rispetto al la filiere commerciale, artigianale e dei servizi. Ad ottobre verrà lanciata la prima fiera nazionale del turismo religioso che, in coincidenza con l'avvio del Giubileo, si svolgerà a Monreale. Sul turismo religioso-naturalistico a fine marzo è stato attivato un bando pubblico per progetti dai territori che sommavano più Comuni con I milione ed 800,000 euro, con 12 progetti che potranno esse re finanziati. Nelle prossime settimane, inoltre, si svolgeranno alcuni seminari formativi tenuti da esperti nazionali a Monreale, Patti, Notò, Giardini Naxos ed Agrigento, mentre altri 13 progetti di turismo naturalistico sono stati già finanziati da una graduatoria con risorse nazionali». La Sicilia insieme alla Puglia è coordinatrice della macroregione Adriatico Jonica ed è responsabile del pilastro turismo sostenibile. Il 13 e 17giugno prossimi sono previsti a Trapani e Catania degli educational tour. Grande attenzione inoltre viene data al 'Turismo delle radici", rivolgendo uno sguardo specifico al mercato sudamericano, all'Argentina ed al Brasile. L'obiettivo è di coinvolgere i turisti provenienti da questi mercati verso i borghi, l'ospitalità diffusa, il turismo relazionale, uno di quelli caratterizzati dal maggiore tempo medio di permanenza. Il 22 maggio, insieme ad altre dunque regioni e con la direzione genera le del ministero del Turismo, è stato firmato un protocollo con il ministero del Turismo cinese. Da questo protocollo verrà fuori l'avvio di alcune tratte aeree dirette. La Regione ha poi provveduto ad acquisire un dominio su internet visitsicily. altervista. Org. Sono stati commissionati due documentati alla Scuola Nazionale di cinema, sede della Sicilia, diretta da Roberto Andò. In conclusione, Cleo Li Calzi ha precisato: «La partecipazione alle fiere diventa mirata e si partecipa solo a quelle che più intere la Sicilia, siamo contrari alle partecipazioni alla fiere generaliste. Faremo quelle più congeniali alla promozione delle nostre risorse. Tra queste, parteciperemo alla Fiera del Turismo on line».
GIUSEPPE BIANCA


LA SICILIA


IL DECRETO SULLA SPENDING REVIEW IMPONE ALLA PRO.GEST DI TAGLIARE I COSTI

Corsa contro il tempo per salvare Le Stoai di Agrigento. A pendere come una "ghigliottina" su una delle strutture più sugge stive presenti nella valle, attualmente gestita dalla Pro.Gest, azienda speciale della Camera di Commercio, è il decreto sul la spending review, il quale ha stabilito il taglio dei fitti passivi per le partecipate. E quella struttura a poche centinaia di metri dalla Valle dei Templi costa ad oggi poco più di 3 euro l'anno.
Abbiamo già rescisso anticipatamente il contratto di affitto, che sarebbe scaduto tra alcuni anni, con il proprietario dell'immobile — spiega il presidente Rosario Marchese Ragona -, ma stiamo lavorando per cercare di non perdere quel valore che è rappresentato da questa importante struttura. La Pro.gest ha realizzato un bando pubblico per cercare un partner privato che si faccia carico dei costi, e al momento abbiamo ricevuto una decina di proposte, che stiamo vagliando".
Tra i soggetti interessati ad "adottare" o quantomeno a "co-gestire" l'immobile, oltre che privati imprenditori nel settore turistico, ricettivo e della ristorazione, anche associazioni di categoria ed ordini professionali come quello degli Autonomi, oltre che la società di gestione del servizio idrico, la Girgenti acque.
Una partnership che, spiegano dalla Pro.gest, non è collegata solo e soltanto alla copertura dei costi, quanto piuttosto ad una corrispondenza con la "mission" dell'azienda speciale e alle finalità del luogo. "Negli anni — ammette Marchese Ragona — abbiamo ricevuto più volte offerte per l'utilizzo, previo pagamento di affitto, della struttura per iniziative che però non avevano nulla a che fare con gli scopi del l'azienda, e abbiamo sempre rifiutato, Stessa linea sosterremo adesso: la valutazione sui progetti sarà sulla qualità e sul merito delle proposte avanzate. Se queste avranno un'attinenza con i nostri progetti seguiremo la strada della partnership, altrimenti chiuderemo. Adesso stiamo valutando le offerte, abbiamo già convocato al- coni dei proponenti per chiedere dei chiarimenti".
Tutto, comunque, andrà concluso nei mesi a venire, probabilmente entro l'estate. Ma senza Le Stoai, quindi senza una struttura in cui esercitare la propria funzione (molto rallentata negli ultimi anni per assenza di risorse), che fine faranno i lavoratori? I sette dipendenti della Pro.Gest, almeno per il 2015, saranno utilizza ti dalla Camera di commercio di Agrigento per specifici servizi. Ma con l'ente in fase di accorpamento non è chiaro cosa potrà accadere.
G. SCHICCHI


IL SITO ARCHEOLOGICO AL CONFINE TRA PORTO EMPEDOCLE E REALMONTE VERSA IN CONDIZIONI DI GRAVISSIMO DEGRADO.
La Villa Romana circondata dai rifiuti e invasa dalle erbacce secche.

REALMONTE. Erbacce ad altezza d'uomo, resti di colonne quasi invisibili, antiche pietre sepolte dagli sterpi, una tabella esplicativa che svetta tra gli arbusti secchi, spazzatura all'ingresso, ai bordi della strada. Questo è il sito archeologico Villa Romana all'inizio della stagione estiva 2015, periodo in cui turisti vogliosi di andare oltre le vestigia della città dei Templi, potrebbero visitare anche questo scorcio di antichità in salsa realmontina. Posto a una trentina di metri da Punta Grande, a circa 3 chilometri da Realmonte, venne alla luce nel 1907, nel corso dei lavori di realizzazione della ferrovia a scartamento ridotto Porto Empedocle - Siculiana, quando furono rinvenuti resti di pavimenti e mura antiche appartenenti a una villa che gli esperti fecero risalire al primo secolo dopo Cristo Per conservarla venne anche deviato il tracciato della costruenda ferrovia.
Gli scavi successivi fecero emergere pavimenti a mosaico con disegni geometrici composti da tasselli bianchi, neri e colorati, frammenti di sculture in marmo, pezzi di colonne e un sotterraneo. Un «gioiellino» che nessun organo competente è mai riuscito concreta mente a valorizzare. Anzi, Ogni anno di questi tempi si assiste al consueto scandalo.
Il sito giace in silente abbandono, tra erbacce rinsecchite che, in caso di lancio di cicca di sigaretta da qualche automobilista o pedone di passaggio rischierebbero di incendiarsi, devastando i reperti archeologici. A parte che ieri, domenica, il sito era rigorosamente chiuso, ma oltre alla presenza delle erbacce tra le vestigia, emerge lampante la sporcizia nelle immediate adiacenze. Immondizia di ogni genere campeggia vicino al cancello o nelle immediate vicinanze. L'utilizzo di spazi adiacenti come parcheggio auto non rappresenta certamente un vantaggio, vista lato- tale assenza di contenitori dove getta re anche un fazzolettino di carta.
Un luogo completamente dimenticate, nei confronti del quale basterebbe almeno una minima manutenzione, da parte di una persona addetta - ad esempio - alla eliminazione delle sterpaglie e della spazzatura. Chi si occupa di valorizzare e propagandare giusta mente nel mondo la Valle dei Templi avrebbe anche il compito di pensare a questo sito periferico, meritevole di adeguata attenzione, Il tempo percorrere ai ripari tutto sommato ci sarebbe, magari con una sollecitazione ufficiale da parte del Comune di Realmente, competente per territorio, alla Sovrintendenza ai Beni Culturali.



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