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Rassegna stampa del 17 giugno 2015

Agrigentonotizie
COMMISSARIO DELL'EX PROVINCIA CONDANNA ATTO DI VANDALISMO IN SCUOLA MATERNA DI MENFI

Il Commissario straordinario del Libero consorzio comunale di Agrigento, Marcello Maisano, esprime solidarietà al sindaco di Menfi, Vincenzo Lotà, ed al dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo "Santi Bivona" per il «vile atto vandalico perpetrato ai danni della scuola materna di via Boccaccio»Il Commissario straordinario del Libero consorzio comunale di Agrigento, Marcello Maisano, esprime solidarietà al sindaco di Menfi, Vincenzo Lotà, ed al dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo "Santi Bivona" per il «vile atto vandalico perpetrato ai danni della scuola materna di via Boccaccio». «Il  vile gesto - commenta Maisano - è segno di un diffuso malessere sociale che, ormai, non risparmia nessuna istituzione, neanche quelle scolastiche preposte allo sviluppo della promozione della persona. Occorre - continua - uno sforzo di tutte le Amministrazioni che operano nel territorio, per rinsaldare i legami tra i cittadini e le Istituzioni, ed una nuova coesione sociale che faccia prevalere il senso del bene comune. È necessario perseguire - conclude Maisano - una nuova forma di cultura del sociale capace di trasmettere i valori della tolleranza e della convivenza civile».

LA SICILIA
D'ALIA PRESIDENTE NAZIONALE DELL'UDC«Ars, entro un mese riforma ex Province o rischio licenziamenti e perdita di fondi Ue».
PALERMO «L'Ars, il governo e la maggioranza che lo sostiene, non possono più perdere tempo: se entro un mese non viene approvato il disegno di legge sull'istituzione dei Liberi consorzi di Comuni e le Città metropolitane, per circa 4mila dipendenti delle ex Province il rischio di essere messi in mobilità diventerebbe una certezza.  A lanciare l'allarme è il presidente nazionale dell'Udc, Gianpiero D'Mia, che da ex ministro della Funzione pubblica non nasconde le difficoltà che potrebbe incontrare il processo di stabilizzazione dei precari degli enti locali.La Sicilia aveva iniziato prima dello Stato l'abolizione delle Province, adesso sembra nel pantano. «A livello nazionale, con la legge Del Rio c'è stata una ricollocazione di competenze tra Regioni e Comuni in base al principio di sussidiarietà. Dalla legge Bassanini in poi, le competenze delle Province sono state sempre vicine a quelle delle Regioni, compreso il personale. Se la Regione non legifera si creerà una situazione molto difficile. Tra l'altro con il decretò legge varato nei giorni scorsi dal governo nazionale, in via di pubblicazione, è previsto un sostegno finanziario per le ex Pro vince che si trovano senza liquidità, oltre l'utilizzo delle risorse che si otterrà con la ricontrattazione dei mutui. Se l'Ars non legifera su quali competenze ai Comuni e quali ai Liberi consorzi e alle Città metropolitane, non si può accelerare sulle soluzioni per la Sicilia. Non sapendo quali funzioni dovranno esercitare i nuovi enti di area vasta, quanto personale potrà rimanere e quanto dovrà essere messo in mobilità. A livello nazionale, il personale in esubero può transitare nelle amministrazioni dello Stato. In Sicilia non potrà avvenire senza legge».Ma c'è anche il problema delle imposte di competenza delle ex Province, come la Rc auto,«Il 30% dell'imposta sulla Rc auto, di spettanza delle ex Province, è incamerata dallo Stato. La Regione ha impugnato questi articoli. Peraltro, senza riforme non si risolve il contenzioso. C'è la disponibilità dello Stato per fare gli accordi. Ma non c'è un luogo istituzionale dove incontrarsi. Né Stato n Regione hanno spinto per una soluzione».L'Ars deve ancora approvare il ddl sulla riduzione dei consigli comunali, l'assestamento di bilancio, il Def  2016. La ii?onna delle Province ri schia di essere messa da parte, anche perché manca un'intes& C'è chi vuo le l'elezione diretta del presidente del libero consorzio e del sindaco metropolitano«La riforma va varata entro un mese, Il testo prevede che Liberi consorzi e Città metropolitane mantengano le funzioni delle ex Province più altre che devolverebbe la Regione. Così sarebbe di molto inferiore di 4mila il numero dei dipendenti che rischiano la mobilità. Poi c'è l'intenzione di non attribuire ai sindaci delle Città Metropolitane anche la carica di sindaco metropolitano. Ma io sono convinto che i sindaci di Palermo, Catania e Messina siano i candidati naturali per questo ruolo. Bisogna decentrare quante più funzioni: più la Regione dimagrisce e più diventa efficiente, Inoltre, le Città metropolitane sono individuate come soggetti attuatori per la spesa dei fondi Ue. Se non si approva presto il ddl, si dà l'alibi al governo nazionale per non definire gli accordi con la Regione».LM.


IL COMUNE BATTE UN COLPO

Sul conferimento dei rifiuti a Catania e non a Siculiana, l'Amministrazione alza la voce Il sindaco Firetto chiederà alla Regione una compensazione alle spese sostenute dall'ente.Rifiuti, la Regione decide di mantenere Agrigento lontana dalla discarica di "casa" almeno per altri 15 giorni, e il Comune, finalmente, dopo mesi di silenzio, prende una posizione.Come si ricorderà, a fine maggio, at traverso un decreto del presidente Rosa rio Crocetta, si decise di spostare sulla di- scarica di contrada Matarana, a Siculiana, i comuni delle Ato di Palermo a causa degli interventi incorso di realizzazione sull'impianto di Bellolampo, costringendo Agrigento, Favara e altri comuni della Dedalo Ambiente a spostarsi a Catania, nella discarica di Grotte San Giorgio gestito dalla. Sicula Trasporti. Il periodo previsto scadeva ieri, così, considerato che gli interventi a Palermo sono ancora in corso, il provvedimento tempora neo si prolungherà ancora di almeno altri 15 giorni. Il tutto, ovviamente, con un ennesimo innalzamento della spesa necessaria al Municipio di Agrigento per garantire il servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti. Non solo, infatti, la discarica costa quasi 40 euro in più a tonnellata, ma la crescita abnorme rispetto alle distanze da percorrere (circa 20km in un caso, oltre 160 km nell'altro) ha evidentemente provocato un'impennata verticale degli importi necessari per far fronte al costo del gasolio per i tra sporti e sta comportando anche evidenti disagi al servizio di raccolta, considerato che per poter rientrare nel monte ore previsto di lavoro questo deve essere interrotto prima del dovuto per poter "ammortizzare" il tempo della strada.Quanto costa al Comune tutto questo non è ancora chiaro. A chiedere una relazione dettagliata è stato il sindaco Lillo Firetto, il quale sta anche facendo predisporre una lettera da inoltrare alla Regione perché si faccia carico di compensare le maggiori spese sostenute dal l'Ente a causa di questa scelta;"Non so con quale ratto è stata fatta questa scelta, di certo però di ragione ce n'è davvero poca - spiega Firetto -. L'aggravio dei costi per le casse del comune è notevolissimo, per questo chiederemo alla Regione di partecipare ai costi per tutto il tempo durante il quale saremo costretti a conferire i rifiuti invece che qui dietro 'casa' fino alla provincia di Catania"Di certo c'è che il silenzio su questa vicenda è ad oggi assolutamente impenetrabile: paradossalmente l'unico soggetto ad essere intervenuto con forza è stato, fino ad oggi, il gestore della discarica, la Catanzaro costruzioni, che da tempo "urla" alla Regione l'impossibilità di reggere i ritmi attualmente imposti.Per il resto pare che per la politica regionale l'importante è che Palermo non soffra problemi di rifiuti.GIOACCHINO SCHICCHI


LAMPEDUSA, LINOSA E PORTO EMPEDOCLE IN APPRENSIONE SUL FRONTE DEI COLLEGAMENTI MARITTIMI
Sansovino fermo per 15 giorni, arriva il «Novelli».FRANCESCO DI MAREPORTO EMPEDOCLE. Un «valzer» di traghetti, aliscafi e motonavi ieri sulla banchina empedoclina.Dopo avere certificato lo stop per circa due settimane del traghetto Sansovino, con uno dei due motori andata in tilt domenica scorsa, la Compagnia delle Isole è riuscita in poche ore a gestire, con notevole efficienza una emergenza sotto vari punti di vista. Rispetto al caos dello scorso anno causato sempre dai guasti del traghetto, ieri è andata molto meglio. Di buon mattino la Compagnia ha affittato dalla «concorre" ovvero dalla Ustica Lines l'aliscafo «Natalie M», per consentire a una trentina di persone bloccate a Porto Empedocle di recarsi nelle isole Pelagie. L'aliscafo è partito in mattinata, completando il servizio per il quale era stato affittato. Ma la svolta vera e più importante è emersa tarda mattinata. Compagnia delle Isole e Regione Sicilia hanno individuato nella moto- nave ((Pietro Novelli» (un classico senza tempo come la Vespa o la Nutella, ndr) il natante che dovrà sopperire in questi 14 giorni all'assenza dalla tratta del Sansovino in riparazione. Pietro Novelli, più piccolo e più lento, m che consentirà comunque di viaggiare a un adeguato numero di passeggeri e mezzi di trasporto, evitando l'isolamento totale delle Pelagie.Il! Novelli è giunto intorno alla scorsa mezzanotte. Al mo mento di scrivere però, a causa delle imprevedibili condizioni meteomarine nel Canale di Sicilia, non è stato possibile sapere se sia ripartito subito alla volta di Lampedusa e Linosa. Da ricordare come questa imbarcazione sia stata di fatto tolta dalla tratta Pantelleria -Trapani, suscitando unovvio disappunto, nel sindaco trapanese è in quello pantesco. Intanto, tra oggi &domani,è previsto Palermo un vertice alla Regione proprio su questa emergenza trasporti da e per le isole minori siciliane. Basti pensare ai disagi che hanno vissuto varie categorie professionali, come ad esempio i tre insegnanti di scuola media che per far svolgere gli esami di terza media nella scuola di l hanno dovuto sobbarcarsi un volo da Palermo a Lampedusa e una tra versata a bordo di una motovedetta da Lampedusa a Lino- sa. Dunque, la situazione che in un primo momento sembrava totalmente avviata verso il disastro, si sta evolvendo in maniera più incoraggiante. Il tutto, con il coordina-mento costante della Prefettura agrigentina e della Capitaneria di Porto Empedocle.

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