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Rassegna stampa del 30 giugno 2015

Agrigentoweb
Futuro del Cupa a rischio, Alfano: "Soldi solo ce avrà una missione". "Noi dobbiamo dare al nostro consorzio universitario, una vocazione. Se in tempi di crisi, si pensa che ad Agrigento arrivino dei finanziamenti senza una missione, senza una vocazione, noi sbagliamo perché non teniamo conto del fatto che vi sono tanti altri consorzi universitari in enorme difficoltà nel resto d'Italia e non sarebbe giustificabile". Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano durante un incontro alla Prefettura di Agrigento in merito al rischio chiusura che corre il polo universitario di Agrigento. "Cosa è che oggi ci rende sofferenti per un verso e straordinariamente impegnati? La questione delle migrazioni - ha aggiunto Alfano - e quella deve diventare, dal punto di vista dello studio, del diritto internazionale, delle lingue arabe, della botanica, della sanità, delle relazioni geopolitiche fra aree diverse all'interno del Mediterraneo, una traiettoria diagonale che investendo tanti insegnamenti, tante materie, può giustificare un grande impegno per un polo universitario che abbia questa missione".
"Alcuni mesi fa - ha proseguito - abbiamo fatto un incontro e abbiamo chiesto di portare un progetto specifico. Quella ipotesi di progetto organico è arrivata sulla mia scrivania, quindi ho riconvocato tutti per la prossima settimana e speriamo che possa venire fuori un programma ambizioso e realizzabile". "In origine tutto partì da una vocazione, quella dei beni culturali. L'origine non fu un polo scientifico omnicomprensivo. Ma quella dei beni culturali perché fa riferimento alla storia di Agrigento. Oggi, con l'allargamento a varie discipline, si è entrati in sofferenza dal punto di vista economico. Occorre agganciare ad una vocazione che rimane nel nostro dna ossia quella dei beni culturali, una nuova vocazione che è quella che le occasioni della storia ci stanno dando, cioè quella delle migrazioni".

Sicilia24h
Rotazione Dirigenti alla Provincia di Agrigento Alla Provincia di Agrigento è stata disposta la rotazione dei dirigenti nell'ambito anche delle più recenti normative in materia che impongono di ridurre le Aree da 4 a 3, amministrativa, finanziaria e tecnica, con diminuzione delle indennità. Dunque, Segretario è Giuseppe Vella. A capo area amministrativa è Amelia Scibetta, che è anche dirigente Servizi Sociali. Il settore stampa e relazioni con il pubblico è diretto da Ignazio Gennaro, e Pubblica Istruzione da Teresa Deleo. A capo area tecnica è Bernardo Barone, che è anche dirigente ambiente, territorio ed edilizia scolastica. Il settore promozione turistica è diretto da Achille Contino. A capo dell' area Finanziaria vi è Fabrizio Caruana, che è anche dirigente della Ragioneria Generale. Poi, il Settore Affari Generali e Provveditorato è diretto da Giovanni Butticè.

LA SICILIA
"Sforbiciata" sui dirigenti Libero Consorzio. 'Dopo avere adeguato gli stipendi dei dipendenti, il Commissario «pensa» ai capisettori. Il Libero Consorzio di Agrigento dopo aver messo mano agli stipendi dei di pendenti, proponendo di eliminare ad esempio i buoni pasto, punta adesso ai dirigenti e all'organizzazione interna per risparmiare fondi.
"L'attuale struttura organizzativa dell'Ente, articolata in quattro direzioni d'area e otto direzioni di settore — si legge nella determinazione firmata dal commissario Marcello Maisano - non risponde più ai criteri di efficienza ed efficacia cui deve essere improntata l'attività amministrativa".
Oltre a questo, dice ancora il dirigente regionale, una "riduzione del costo del management dell'Ente" è prioritaria "stante l'attuale situazione finanziaria". Il tutto, precisa poi, viene condotto nella garanzia dei ruoli, funzioni e responsabilità facenti capo a ciascun soggetto incaricato di funzioni dirigenziali".
Posta così sembra ci si stia apprestando ad una 'Rivoluzione Copernicana", e invece l'ente di area vasta alla fine ha "solo" perso un'Area, quella che fino ad oggi si è occupata di Stampa, urp, Comunicazione e cerimoniale, che è stata "declassata" a semplice settore delle Politiche del lavoro, Istruzione, Attività culturali e sociali e comunicazione.
Allo stesso modo il commissario ha disposto una riduzione del fondo per la dirigenza, in parte dovuta però al pensionamento di un dirigente.
Il risparmio, alla fine, sarà di circa 32mila euro, facendo passare la spesa da 80mila a 48mila euro Se guardia mo alle somme nel dettaglio, il taglio più significativo è quello subito c Achille Contino, ormai ex capo di Gabinetto del commissario, che ha perso 8.513 euro.
Segue Ignazio Gennaro, ex dirigente dell'area Comunicazione (5.336,09 euro), Fabrizio Caruana e Bennardo Barone (3.013,45 euro), Teresa De Leo e Giovanni Butticè (1836,09 euro).
Sono sopravvissuti, invece (ma sono gratis), il "Grande progetto Energia" ma soprattutto il "Grande progetto aeroporto", le aree di alta specializzazione crea alcuni anni fa. Ad oggi, se consideriamo che l'opera è ormai poco più che una figura mitologica per gli agrigentini, alla fine dell'aeroporto è rimasta solo l'area,
Le misure prese dal commissario, comunque, non accontentano verosimilmente le rappresentanze sindaca li unitarie, che chiesero, in fase di con trattazione, maggiori sacrifici al comparto del!a. dirigenza visto lo stato di salute dell'Ente. Facile immaginare più di un malumore.
G. SCHICCHI

Più posti letto, meno turisti,
Analisi sui dati forniti da! portale del Libero Consorzio. In aumento le strutture.
I posti letto nella nostra provincia crescono in modo evidente, soprattutto grazie all'apertura di nuovi bed and breakfast, ma di contro, non cresce il settore del l alberghiera ed extralberghiera. I dati, del resto, parlano chiaro.
A fornirli è il portale del Turismo del Libero consorzio di Agrigento: i rilevamenti dell'ente intermedia parlano, ad oggi, di 18.728 posti letto, 100 in più di quanti non fossero solo a marzo, mentre tra il 2012 e il 2013 il numero delle strutture era cresciuto di 21 (+33,20%). Ben diversi sono i numeri se parliamo di arrivi: nel 2005 nel nostro territorio giungevano 394.295 turisti, mentre nel 2013, ultimo dato disponibile, sono state 367.992, con una flessione, pare, nell'anno in corso.
La perdita di oltre 26mila arrivi è stata so lo parzialmente compensata dal numero delle presenze (ovvero giorni di permanenza). Se nel 2012 si erano infatti contate 1.038.830 presenze, nel 2013 sono state 1.264.206. Allo stesso modo a compensare il minor arrivo di turisti è la maggior presenza
di italiani, sebbene anche in questo caso, i margini di miglioramento sono molto larghi.
Meno turisti, più strutture: che dato è? "Il problema, purtroppo, è che l'aumento dei posti letto dipende dall'aumento delle strutture extralberghiere — spiega il presidente di Federalberghi Francesco Picarella — nonostante la chiusura tra l'anno scorso e quest'anno di alcune grandi attività alberghiere. Ormai è un fiorire di forme alternative, come appartamenti per vacanze, case
vacanza ecc, a discapito però dell'ospitalità classica, soprattutto di fascia medio alta, come i 4 stelle",
E l'impatto sul personale qual è? "E' evidente che il tutto si traduce in una perdita di posti di lavoro, anche per le strutture che rimangono aperte perchè per poter restare sul mercato si è costretti a ridurre i servizi".
Ad oggi c'è un rapportò virtuoso tra domanda e offerta?
"Direi di no: c'è un aumento dell'offerta ma non della domanda. Ciò si traduce inesorabilmente in un calo di ricavi e in una complessiva riduzione della competitività".
C'è anche un problema, più generale, di controlli?
"Si, lo chiediamo da tempo. E' necessario lavorare per scovare le numerose strutture non registrate, prive di certificazioni, che sono una parte che riteniamo considerevole del totale. Altro tema che riteniamo importante è quello di verificare tutte le nuove strutture di 'home restaurant' che potrebbero non avere la necessaria certificazione sanitaria"
GIOACCHINO SCHICCHI







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