Agrigentoweb
Futuro del Cupa a rischio, Alfano:
"Soldi solo ce avrà una missione".
"Noi dobbiamo dare al nostro
consorzio universitario, una vocazione. Se in tempi di crisi, si
pensa che ad Agrigento arrivino dei finanziamenti senza una missione,
senza una vocazione, noi sbagliamo perché non teniamo conto del
fatto che vi sono tanti altri consorzi universitari in enorme
difficoltà nel resto d'Italia e non sarebbe giustificabile". Lo
ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano durante un
incontro alla Prefettura di Agrigento in merito al rischio chiusura
che corre il polo universitario di Agrigento. "Cosa è che oggi ci
rende sofferenti per un verso e straordinariamente impegnati? La
questione delle migrazioni - ha aggiunto Alfano - e quella deve
diventare, dal punto di vista dello studio, del diritto
internazionale, delle lingue arabe, della botanica, della sanità,
delle relazioni geopolitiche fra aree diverse all'interno del
Mediterraneo, una traiettoria diagonale che investendo tanti
insegnamenti, tante materie, può giustificare un grande impegno per
un polo universitario che abbia questa missione".
"Alcuni mesi fa - ha proseguito -
abbiamo fatto un incontro e abbiamo chiesto di portare un progetto
specifico. Quella ipotesi di progetto organico è arrivata sulla mia
scrivania, quindi ho riconvocato tutti per la prossima settimana e
speriamo che possa venire fuori un programma ambizioso e
realizzabile". "In origine tutto partì da una vocazione, quella
dei beni culturali. L'origine non fu un polo scientifico
omnicomprensivo. Ma quella dei beni culturali perché fa riferimento
alla storia di Agrigento. Oggi, con l'allargamento a varie
discipline, si è entrati in sofferenza dal punto di vista economico.
Occorre agganciare ad una vocazione che rimane nel nostro dna ossia
quella dei beni culturali, una nuova vocazione che è quella che le
occasioni della storia ci stanno dando, cioè quella delle
migrazioni".
Sicilia24h
Rotazione Dirigenti alla Provincia
di Agrigento
Alla Provincia di Agrigento è stata
disposta la rotazione dei dirigenti nell'ambito anche delle più
recenti normative in materia che impongono di ridurre le Aree da 4 a
3, amministrativa, finanziaria e tecnica, con diminuzione delle
indennità. Dunque, Segretario è Giuseppe Vella. A capo area
amministrativa è Amelia Scibetta, che è anche dirigente Servizi
Sociali. Il settore stampa e relazioni con il pubblico è diretto da
Ignazio Gennaro, e Pubblica Istruzione da Teresa Deleo. A capo area
tecnica è Bernardo Barone, che è anche dirigente ambiente,
territorio ed edilizia scolastica. Il settore promozione turistica è
diretto da Achille Contino. A capo dell' area Finanziaria vi è
Fabrizio Caruana, che è anche dirigente della Ragioneria Generale.
Poi, il Settore Affari Generali e Provveditorato è diretto da
Giovanni Butticè.
LA SICILIA
"Sforbiciata" sui dirigenti
Libero Consorzio. 'Dopo avere
adeguato gli stipendi dei dipendenti, il Commissario «pensa» ai
capisettori.
Il Libero Consorzio di Agrigento dopo
aver messo mano agli stipendi dei di pendenti, proponendo di
eliminare ad esempio i buoni pasto, punta adesso ai dirigenti e
all'organizzazione interna per risparmiare fondi.
"L'attuale struttura organizzativa
dell'Ente, articolata in quattro direzioni d'area e otto
direzioni di settore si legge nella determinazione firmata dal
commissario Marcello Maisano - non risponde più ai criteri di
efficienza ed efficacia cui deve essere improntata l'attività
amministrativa".
Oltre a questo, dice ancora il
dirigente regionale, una "riduzione del costo del management
dell'Ente" è prioritaria "stante l'attuale situazione
finanziaria". Il tutto, precisa poi, viene condotto nella garanzia
dei ruoli, funzioni e responsabilità facenti capo a ciascun soggetto
incaricato di funzioni dirigenziali".
Posta così sembra ci si stia
apprestando ad una 'Rivoluzione Copernicana", e invece l'ente
di area vasta alla fine ha "solo" perso un'Area, quella che
fino ad oggi si è occupata di Stampa, urp, Comunicazione e
cerimoniale, che è stata "declassata" a semplice settore delle
Politiche del lavoro, Istruzione, Attività culturali e sociali e
comunicazione.
Allo stesso modo il commissario ha
disposto una riduzione del fondo per la dirigenza, in parte dovuta
però al pensionamento di un dirigente.
Il risparmio, alla fine, sarà di circa
32mila euro, facendo passare la spesa da 80mila a 48mila euro Se
guardia mo alle somme nel dettaglio, il taglio più significativo è
quello subito c Achille Contino, ormai ex capo di Gabinetto del
commissario, che ha perso 8.513 euro.
Segue Ignazio Gennaro, ex dirigente
dell'area Comunicazione (5.336,09 euro), Fabrizio Caruana e
Bennardo Barone (3.013,45 euro), Teresa De Leo e Giovanni Butticè
(1836,09 euro).
Sono sopravvissuti, invece (ma sono
gratis), il "Grande progetto Energia" ma soprattutto il "Grande
progetto aeroporto", le aree di alta specializzazione crea alcuni
anni fa. Ad oggi, se consideriamo che l'opera è ormai poco più
che una figura mitologica per gli agrigentini, alla fine
dell'aeroporto è rimasta solo l'area,
Le misure prese dal commissario,
comunque, non accontentano verosimilmente le rappresentanze sindaca
li unitarie, che chiesero, in fase di con trattazione, maggiori
sacrifici al comparto del!a. dirigenza visto lo stato di salute
dell'Ente. Facile immaginare più di un malumore.
G. SCHICCHI
Più posti letto, meno turisti,
Analisi sui dati forniti da! portale
del Libero Consorzio. In aumento le strutture.
I posti letto nella nostra provincia
crescono in modo evidente, soprattutto grazie all'apertura di nuovi
bed and breakfast, ma di contro, non cresce il settore del l
alberghiera ed extralberghiera. I dati, del resto, parlano chiaro.
A fornirli è il portale del Turismo
del Libero consorzio di Agrigento: i rilevamenti dell'ente
intermedia parlano, ad oggi, di 18.728 posti letto, 100 in più di
quanti non fossero solo a marzo, mentre tra il 2012 e il 2013 il
numero delle strutture era cresciuto di 21 (+33,20%). Ben diversi
sono i numeri se parliamo di arrivi: nel 2005 nel nostro territorio
giungevano 394.295 turisti, mentre nel 2013, ultimo dato disponibile,
sono state 367.992, con una flessione, pare, nell'anno in corso.
La perdita di oltre 26mila arrivi è
stata so lo parzialmente compensata dal numero delle presenze (ovvero
giorni di permanenza). Se nel 2012 si erano infatti contate 1.038.830
presenze, nel 2013 sono state 1.264.206. Allo stesso modo a
compensare il minor arrivo di turisti è la maggior presenza
di italiani, sebbene anche in questo
caso, i margini di miglioramento sono molto larghi.
Meno turisti, più strutture: che dato
è? "Il problema, purtroppo, è che l'aumento dei posti letto
dipende dall'aumento delle strutture extralberghiere spiega il
presidente di Federalberghi Francesco Picarella nonostante la
chiusura tra l'anno scorso e quest'anno di alcune grandi attività
alberghiere. Ormai è un fiorire di forme alternative, come
appartamenti per vacanze, case
vacanza ecc, a discapito però
dell'ospitalità classica, soprattutto di fascia medio alta, come i
4 stelle",
E l'impatto sul personale qual è?
"E' evidente che il tutto si traduce in una perdita di posti di
lavoro, anche per le strutture che rimangono aperte perchè per poter
restare sul mercato si è costretti a ridurre i servizi".
Ad oggi c'è un rapportò virtuoso
tra domanda e offerta?
"Direi di no: c'è un aumento
dell'offerta ma non della domanda. Ciò si traduce inesorabilmente
in un calo di ricavi e in una complessiva riduzione della
competitività".
C'è anche un problema, più
generale, di controlli?
"Si, lo chiediamo da tempo. E'
necessario lavorare per scovare le numerose strutture non registrate,
prive di certificazioni, che sono una parte che riteniamo
considerevole del totale. Altro tema che riteniamo importante è
quello di verificare tutte le nuove strutture di 'home restaurant'
che potrebbero non avere la necessaria certificazione sanitaria"
GIOACCHINO SCHICCHI