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Rassegna stampa del 18 - 19 - 20 Luglio 2015

18 Luglio 2015

 

Travelnostop

Sciacca potenzia attenzione per i turisti
Potenziata l'assistenza ai turisti ed ai visitatori di Sciacca e del suo comprensorio. L'Urp della Provincia di Agrigento (oggi Libero Consorzio comunale), ha infatti predisposto un progetto che prevede il miglioramento ed il potenziamento dei servizi offerti all'utenza anche straniera con apertura pomeridiana. Gli orari di apertura saranno infatti dalle 8 alle 14 e dalle 14.30 alle 19 tutti i giorni feriali.
L'apertura pomeridiana dell'Urp di Sciacca di piazza Vittorio Emanuele è stata decisa dopo aver preso visione dei dati ufficiali che evidenziano come, a fronte di una situazione generale di crisi del comparto turistico, Sciacca abbia invece tenuto. A trascinare le presenze turistiche è sempre il complesso "Sciaccamare" che da solo ha chiuso il 2014 con 230 mila presenze.
L'assistenza avverrà anche in lingua straniera e saranno offerte pubblicazioni e depliant reperiti presso associazioni culturali, pro loco, enti pubblici, riguardanti esercizi, servizi, collegamenti, spettacoli, notizie di pubblico interesse. L'ufficio è contattabile anche telefonicamente attraverso allo 0922.593850 oppure allo 0922.593870.
Questo nuovo servizio si aggiunge alla recente istituzione del servizio di assistenza ai visitatori attraverso l'Unità mobile nei pressi della Scala dei Turchi con due unità che ogni giorno presidiano la zona per dare assistenza ai visitatori.
Sempre attivo anche il servizio istituito da circa un anno a Porta Quinta nella Valle dei templi. All'Urp di piazza Vittorio Emanuele, sede del Palazzo della Provincia, infine, è sempre effettivo il servizio di apertura pomeridiana fino alle 19 dal lunedì al venerdì e il sabato fino alle 14.

Sollecito ripristino edificio Piazza Gondar di proprieta' dell'ex Provincia di Agrigento
Questa mattina, il Sindaco Angelo Cambiano, ha inviato una nota al Commissario Straordinario del Libero Consorzio dei Comuni di Agrigento, Marcello Mariano, per sollecitare un intervento urgente atto a disporre l'avvio dei lavori di ripristino delle condizioni dell'edificio di Piazza Gondar, di proprietà dell'ex Provincia.
Dopo avere richiamato la propria lettera del 26 giugno scorso, con la quale aveva chiesto alla Provincia di intervenire sull'edificio in questione, constatato che ad oggi, non è stato ancora effettuato alcun intervento da parte dell'ente proprietario, il Sindaco Cambiano, ha ritenuto necessario intervenire nuovamente sull'argomento per sollecitare il Commissario Straordinario a disporre gli interventi necessari ed urgenti.
L'edificio di piazza Gondar, peraltro frequentato da extracomunitari, così come testimoniato da diverse foto allegate alla richiesta fatta dal Sindaco, presenta condizioni strutturali precarie, dimostrate dalle continue cadute di calcinacci, nochè pessime condizioni igienico - sanitarie dovute all'abbandono di rifiuti di ogni genere all'interno della recinzione posta attorno allo stesso edificio.

19 Luglio 2015

GDS

LIBERO CONSORZIO
Provincia di Caltanissetta, protesta dei dipendenti giunge al terzo giorno di presidio
Da parte del deputato regionale Gianluca Miccichè, neo segretario regionale dell'Udc, e dal segretario provinciale del Pd Giuseppe Gallè dipendenti, ex provincia, Caltanissetta, Cronaca
CALTANISSETTA. Terzo giorno di presidio nell'aula consiliare da parte dei dipendenti della ex Provincia Regionale, cui ha portato la propria solidarietà anche il deputato regionale Gianluca Miccichè, neo segretario regionale dell'Udc.Assieme a lui è anche intervenuto il segretario provinciale del Partito Democratico Giuseppe Gallè.
È stato ancora una volta il rappresentante sindacale Gianfranco Di Maria della Cisl Fp a rimarcare gli aspetti più preoccupanti della protesta in corso, qui come nelle altre ex Province siciliane: «Sopratutto il previsto prelievo forzoso di fondi da parte dello Stato nei confronti dell'ente - ha ricordato - rischia di creare seri allarmi sul piano sociale su un territorio che non può sopportare questa ennesima decurtazione di risorse finanziarie; per non parlare dei rischi sul piano occupazionale del personale».
Giuseppe Gallè ha invitato il deputato dell'Udc a tenere alta l'attenzione in un contesto, come l'attuale, che registra una grande confusione attorno al problema dei nuovi liberi consorzi comunali sui quali l'Ars dovrà discutere e legiferare a cominciare da martedì prossimo.

IL FATTO QUOTIDIANO Riforma della pubblica amministrazione Dirigenti licenziabili
Licenziamenti più facili, anche per i dirigenti. Stretta sulle assenze, con il trasferimento all'Inps della competenza sui controlli in caso di malattia. Il ruolo unico per i dirigenti, che faranno carriera solo se riceveranno valutazioni positive, avranno incarichi a tempo e potranno essere demansionati. E ancora, il riordino delle società partecipate, autorità indipendenti e Corpo forestale che verrà assorbito in un'altra forza di polizia. Sono solo alcuni dei punti principali del disegno di legge delega sulla pubblica amministrazione, approvato venerdì 17 luglio dall'aula della Camera con 253 sì, 93 no e 5 astenuti. Nelle dichiarazioni di voto hanno votato a favore del testo il Partito Democratico, Area Popolare (Ncd-Udc), Scelta Civica, Per l'Italia - Centro Democratico, mentre i partiti contrari al provvedimento legislativo sono stati il Movimento Cinque Stelle, Forza Italia, Sinistra Ecologia e Libertà, Lega Nord, Fratelli D'Italia - Alleanza Nazionale. Il ddl delega Madia, approvato in prima lettura dal Senato il 30 aprile scorso, era stato presentato in Parlamento il 23 luglio 2014 ed è il secondo tassello della riforma della pubblica amministrazione, che segue il decreto diventato legge lo scorso agosto. Tra le modifiche apportate al testo nei vari passaggi, spicca quella passata giovedì 16 luglio con il via libera all'emendamento del Movimento 5 Stelle che, per quanto riguarda la dirigenza pubblica, prevede anche "ipotesi di revoca dell'incarico e di divieto di rinnovo o di conferimento di incarichi in settori sensibili ed esposti al rischio di corruzione, in presenza di condanna, anche non definitiva, al risarcimento del danno erariale per condotte dolose da parte della Corte dei conti". Ora il testo torna a Palazzo Madama e dopo la seconda lettura dovrà poi essere messo in pratica con i decreti attuativi. Che non saranno pochi, viste le deleghe, ma il governo Renzi si è impegnato a provvedere entro la fine dell'anno. Mentre in base al ddl delega entro 18 mesi l'esecutivo dovrà adottare un nuovo testo unico sul pubblico impiego. Per i dirigenti ruolo unico, incarichi a tempo, demansionamenti e licenziamenti - Archiviati gliautomatismi di carriera e le fasce: tutti i dirigenti finiranno in un ruolo unico da cui lo Stato potrà "pescare" per coprire i posti vacanti nei ministeri, nell'amministrazione fiscale, all'Inps e negli enti di ricerca. Esclusi diplomaticiprefettimagistrati, militari e dirigenti delle Authority. Chi vorrà assumere il ruolo non dovrà solamente sostenere un concorso ma dovrà anche superare un altro esame. Fino all'entrata a regime del ruolo unico, potrà essere prevista "ove necessario" la graduale riduzione del numero dei dirigenti. La delega prevede, sempre per i dirigenti, la "definizione dei requisiti e criteri per il conferimento degli incarichi". Questi ultimi saranno a termine (4 anni rinnovabili solo una volta per altri 2) e chi resterà senza poltrona e avrà ricevuto una valutazione negativa sull'ultimo incarico ricoperto, potrà essere licenziato o, in alternativa, retrocesso a funzionario. Non secondaria, poi, la possibilità di revocare il dirigente condannato dalla Corte dei Conti anche non definitivamente per danno erariale. Mentre avanzamenti di carriera e aumenti di stipendio saranno legati a una valutazione positiva, su cui inciderà anche l'impegno e l'accuratezza con cui misureranno le performance dei lavoratori che coordinano. A vigilare sulla selezione e sull'assegnazione degli incarichi saranno tre commissioni ancora da istituire, una per lo Stato, una per le Regioni e una per i Comuni. E si va verso una quota unica (intorno al 10%) per l'accesso di esterni, mentre la figura del segretario comunale è abolita dal 2018, con un periodo ponte di 3 anni. Per tutti i dipendenti sanzioni disciplinari fino al licenziamento. E i controlli sui malati passano all'Inps - Arriva l'atteso inasprimento delle azioni disciplinari: non potranno più passare 100 giorni (come avviene ora), e soprattutto non si potrà più concludere tutto con un nulla di fatto, altrimenti a rimetterci sarà il dirigente responsabile. I procedimenti, poi, si potranno concludere non solo con richiami o sospensioni ma anche, nei casi più gravi, con il licenziamento. Occorre però ricordare che per i dipendenti pubblici resta la tutela dell'articolo 18, cioè la possibilità di essere reintegrati al loro posto nel caso il giudice verifichi l'assenza di giusta causa. Il governo dovrà in ogni caso legiferare sulla materia introducendo norme in tema di responsabilità dei dipendenti "finalizzate ad accelerare, rendere concreto e certo nei tempi di espletamento e di conclusione l'esercizio dell'azione disciplinare". Sempre in tema di controlli, la competenza e le risorse relative alle visite fiscali per accertare la malattia del dipendente passerà dalle Asl all'Inps. Nelle chiamate per gli accertamenti sarà data priorità ai circa 1.200 medici inseriti in liste speciali dell'istituto presieduto da Tito Boeri, a cui saranno trasferite anche le relative risorse (circa 70 milioni euro). Per l'accesso alla pa concorsi centralizzati e test di inglese- Cambiano anche le modalità di accesso alla pubblica amministrazione. La delega prevede che i concorsi pubblici siano siano svolti "in forma centralizzata o aggregata", con l'obiettivo di arrivare a un polo unico per la gestione delle selezioni. Quindi non sarà più possibile per un singolo ente emanare bandi "sottotraccia". Dovranno poi essere introdotti strumenti per garantire l'effettiva segretezza dei temi d'esame, forme di "preselezione dei componenti delle commissioni" per assicurarne l'imparzialità e criteri di valutazione uniformi in tutto il territorio nazionale. Nelle prove non mancherà mai un test sulla conoscenza dell'inglese. E' invece saltato il requisito di un voto minimo di laurea per l'accesso ai concorsi. Durante il percorso del provvedimento in Commissione era emersa l'ipotesi di mitigare la novità specificando che si sarebbe dovuto tener conto dell'università di provenienza, ma l'idea aveva suscitato polemiche perché avrebbe comportato la necessità di attribuire "punteggi" di qualità ai diversi atenei. Alla fine, l'intero comma è stato soppresso. Staffetta generazionale, ma annacquata. Al via il telelavoro - Arriva la staffetta generazionale, ma in versione super soft. La norma - introdotta durante il passaggio in aula - prevede la possibilità per chi è vicino alla pensione di lavorare part-time, mantenendo i contributi pensionistici per il tempo pieno solamente con versamenti volontari. Con le risorse che si renderanno disponibili, a seconda dei part-time, scatteranno nuove assunzioni. Nel testo si legge che il governo dovrà prevedere "la facoltà, per le amministrazioni pubbliche, di promuovere il ricambio generazionale mediante la riduzione su base volontaria e non revocabile dell'orario di lavoro e della retribuzione del personale in procinto di essere collocato a riposo". Quindi attraverso la contribuzione volontaria si potrà "conseguire l'invarianza della contribuzione previdenziale", consentendo allo stesso tempo, "nei limiti delle risorse effettivamente accertate a seguito della conseguente minore spesa per redditi, l'assunzione anticipata di nuovo personale", rispettando però le norme sui vincoli assunzioni. L'articolo 11, poi, prevede il telelavoro e la sperimentazione di forme di co-working e smart-working: entro 3 anni dall'attuazione della legge delega i meccanismi di flessibilità lavorativa dovranno essere operativi almeno per il 20% degli statali che ne vogliano fare richiesta. E ancora: viene stabilito che il telelavoro dovrà servire anche a creare maggiori condizioni per il "congedo parentale", dovranno essere previste forme per la conciliazione dei tempi di vita e lavoro con voucher per baby-sitter, puericultrici, badanti specializzate e convenzioni con asili nido e scuole materne. Un emendamento del Pd ha poi previsto la nomina di una Consulta nazionale "per garantire un'efficace integrazione in ambiente di lavoro delle persone con disabilità". Durante il percorso parlamentare è stata ammorbidita la norma sull'attribuzione di incarichi a titolo gratuito nella pubblica amministrazione ai pensionati: il tetto massimo di durata, fissato in un anno, varrà solo se si tratta di un ruolo dirigenziale o direttivo. Più poteri al premier, dalle nomine alla vigilanza sulle agenzie - Nel rispetto delle leggi e della Costituzione, il governo è delegato a precisare le funzioni di palazzo Chigi. La delega assegna più poteri al premier: sarà la presidenza del Consiglio a vigilare sulleagenzie fiscali (come il Demanio o le Entrate). E ancora: la scelta delle nomine pubbliche dovrà passare per il Consiglio dei ministri. Dunque quella che oggi è una prassi diventerà legge. Per quanto riguarda le nomine dei manager pubblici è previsto che "i procedimenti di designazione di competenza, diretta o indiretta, del governo o dei singoli ministri in modo da garantire che le scelte, quand'anche da formalizzarsi con provvedimenti di singoli ministri, siano oggetto di esame in Consiglio dei ministri". La responsabilità dei pubblici funzionari per danno erariale - Arrivano delle novità sul processo contabile davanti alla Corte dei conti e, in particolare, sui giudizi sulla responsabilità dei pubblici funzionari per danno erariale. La commissione Affari costituzionali ha infatti approvato un emendamento che aggiunge una delega al testo in tema di processi della Corte dei conti. Con la modifica si mira a dare certezza e velocità ai tempi del procedimento, aprendo alla possibilità di rito abbreviato per "garantire l'incameramento certo ed immediato di somme risarcitorie" nelle casse dello Stato. Resta, però, "l'esclusiva imputabilità" dei dirigenti: è passata, nonostante le polemiche, la discussa norma che "salva" i sindaci attribuendo ai soli dirigenti la responsabilità amministrativo-contabile per l'attività di gestione. Inserita attraverso un emendamento del relatore Giorgio Pagliari, stabilisce che solo i dirigenti della pa saranno ritenuti responsabili per i danni erariali eventualmente provocati dalla loro attività gestionale, mentre sindaci, governatori di regione e ministri risponderanno esclusivamente per le scelte di indirizzo politico-amministrativo. Il MoVimento 5 Stelle l'aveva etichettata come "legge ad personam" per Matteo Renzi, a cui la Corte dei Conti contesta un danno legato alla contrattualizzazione di personale privo delle necessarie qualifiche ai tempi in cui il premier era presidente della provincia di Firenze. Contrari anche i sindacati della dirigenza pubblica, secondo i quali la norma "espone a ricatti". Ma il ministro Madia ha difeso il comma dicendo che è in linea con "una dirigenza autonoma e indipendente dalla politica: il dirigente ha libertà di dire ad un amministratore che non si presta ad attività gestionali se non le valuta legittime, può dire no a un indirizzo politico".

20 Luglio 2015

Agrigentoweb

Agrigento tra i rifiuti, terzo giorno di astensione dal lavoro per gli operatori ecologici

Agrigento è tornata ad essere soffocata dai rifiuti. Nei giorni più caldi dell'estate, a causa di un'astensione dal lavoro da parte degli operatori ecologici che protestano contro gli imminenti tagli decisi dalle società che gestiscono il servizio di raccolta dei rifiuti, in città e soprattutto a San Leone, si respira l'aria nauseabonda della spazzatura che invade anche buona parte delle strade. I cassonetti sono ormai stracolmi e i rifiuti hanno invaso i marciapiedi e fra poco le strade.
La protesta è destinata a durare visto che il Comune ha fatto sapere di non avere intenzione di mettere mano al portafoglio per salvare i posti di lavoro. «Non siamo e non saremo mai disponibili - ha ribadito l'assessore ambientalista Mimmo Fontana - ad aggiungere un solo centesimo per una Gara che ha già avuto un esito».

ADNKRONOS

Ancora interventi lungo alcune strade provinciali

Ancora interventi di pulizia lungo le strade provinciali. Le squadre dei cantonieri del Settore Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio Comunale (ex Provincia Regionale), diretto dall'Ing. Bernardo Barone, sono all'opera per eliminare la vegetazione spontanea lungo le banchine, ripristinando le normali larghezze della carreggiata e migliorando la visibilità nei punti critici e la sicurezza, in particolare per diminuire il rischio di incendi, sempre molto alto durante la stagione estiva. Gli interventi sono eseguiti con uomini e mezzi del Settore Infrastrutture Stradali dando priorità alle strade provinciali nelle località balneari, e iniziando dalla SP 68 Porto Empedocle-Realmonte, già ultimata. Attualmente invece le strade oggetto delle operazioni di scerbatura e pulizia delle scarpate e delle cunette si trovano nella zona est, e sono la SPC ex consortile n. 58, la SP n.10 Campobello-Fiume Salso, la SP 63B Quadrivio Fontana-Bivio Molinazzo, la SP 63C Molinazzo- Campobello di Licata, la SPC 54 Ravanusa-Tintoria-Furiana e il primo tratto della SP 6 Ravanusa-Licata.

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