Repubblica.it
L'Ars
approva la riforma delle Province: stop ai "sindaci
metropolitani"
Approvata
dall'Assemblea regionale la legge di riforma delle Province. Conclusa
stasera all'Ars la votazione degli articoli del disegno di legge che
archivia le province e introduce gli enti di area vasta, i liberi
consorzi dei comuni e le città metropolitane. Domani è prevista la
votazione finale. La seduta è stata convocata dal presidente
Giovanni Ardizzone per domani alle 14. Nella seduta, dopo il voto
finale dovrebbe essere inserita all'ordine del giorno un'altra attesa
riforma, quella del servizio idrico. Ma intanto i sindaci delle
nascenti città metropolitane potranno non coincidere con quelli dei
comuni capoluoghi ma dovranno essere eletti. L'Assemblea regionale,
che sta votando la riforma delle province, ha affossato con 31 e 33
voti contrari i due emendamenti che miravano attribuire "di
diritto" la carica di sindaco dei nuovi enti metropolitani ai
sindaci già in carica, due proposte che sono state sostenute
fortemente dai sindaci di Catania e Palermo, Enzo Bianco e Leoluca
Orlando. Le due proposte di modifica, una presentata dall'Udc e
l'altra dall'ex capogruppo Pd Baldo Gucciardi e dal deputato Filippo
Panarello, sono state bocciate insieme con tutte le altre, facendo
passare l'articolo della legge così come previsto inizialmente dal
testo della Prima commissione presieduta da Antonello Cracolici,
neo capogruppo dem: i nuovi sindaci, insomma, dovranno essere eletti
da sindaci e consiglieri comunali in carica dei comuni appartenenti
alla Città metropolitana. Sono candidabili, inoltre, solo i sindaci
in carica ai quali resti ancora davanti un mandato di almeno 18 mesi
dalla data delle elezioni. L'aula di Palazzo dei Normanni intanto
continua a ritmo spedito la votazione del testo che introdurrà
Liberi consorzi e Città metropolitane. Approvata tutta la prima
parte della legge, che regolamenta la governance dei nuovi enti, si
passa a una delle parti più spinose: quella sul personale delle ex
province e sulle disposizioni finanziarie. Non
tutto il Partito democratico, intanto, plaude alla bocciatura degli
emendamenti che avrebbero attribuito la carica di sindaco ai primi
cittadini già in carica: "Il voto dell'aula che ha bocciato il
diritto per il sindaco del Comune capoluogo di guidare la Città
metropolitana è un grave errore politico che rischia di far
perdere autorevolezza all'intera norma che già così presenta
con una grave diversità rispetto alle norme in vigore nel resto
d'Italia", ha detto il presidente della commissione Attività
produttive, Bruno Marziano. A questo punto - spiega
Marziano - il rischio è la possibilità di eleggere alla
guida di una Città Metropolitana anche il sindaco di un Comune di
poche centinaia di abitanti, purché ricadente nell'area stessa. Mi
chiedo con quale
autorevolezza
il primo cittadino di un piccolo centro, sia pur in possesso di tutti
i requisiti di legge, possa guidare ed indirizzare le scelte di
coordinamento e pianificazione territoriale che la legge affida alle
Città metropolitane. Abbiamo ancora una volta assistito all'uso
improprio del voto segreto - conclude il parlamentare PD - un sistema
di voto che sempre più spesso viene utilizzato a sostegno di
interessi di parte piuttosto che a servizio del bene comune.
Agrigentonotizie.it
Scala
dei turchi: oltre mille utenti in meno di un mese al presidio
dell'Unità Mobile della Provincia
Oltre un migliaio di utenti in meno di
un mese dall'attivazione del servizio. Si sta rivelando un successo,
il nuovo punto informativo dell'Ufficio Relazioni con il
pubblico,della Provincia Regionale di Agrigento, (oggi Libero
Consorzio comunale), che, attraverso la propria Unità Mobile,
assiste visitatori e turisti all'ingresso della Scala dei Turchi.
Tutti i giorni feriali, il personale dell'ex Provincia Regionale, è
operativo col camper dell'Unità mobile dell'Ente, per fornire
informazioni ai visitatori che come ogni anno affollano la spiaggia
al confine fra i territori di Porto Empedocle e Realmonte. Per tutto
il periodo estivo, verrà svolta un'attività di sensibilizzazione e
di informazione per la migliore fruizione del territorio, dei
collegamenti, delle strutture ricettive e dei luoghi di interesse
storico culturale di Agrigento e dei centri più importanti della
provincia. Tra le informazioni più richieste, collegamenti per la
città dei templi, informazioni sull'origine del nome dell'importante
sito e sulla natura geologica dell'area composta dalla celebre marna
bianca. In
questo modo, la Provincia offrirà un contributo fattivo alla
valorizzazione dei siti di maggiore interesse, a partire dalla Valle
dei Templi."
siciliainformazioni.it
È
ripreso all'Assemblea regionale siciliana il voto sulla riforma
delle province.
Ieri
sera, il presidente dell'Assemblea regionale siciliana,Giovanni
Ardizzone, vista
la mancanza di numero legale, aveva rinviato ad oggi pomeriggio.
Il
M5S ad apertura della seduta ha chiesto il voto segreto, ma
secondo il regolamento il voto segreto si può chiedere solo mezz'ora
dopo l'inizio della seduta. Quindi, Ardizzone sospeso la seduta
rinviandola alle 17. Il
primo articolo approvato è il numero 13, che prevede l'elezione
del sindaco metropolitano.L'elezione
è indetta "con decreto del sindaco uscente - si legge nel
ddl - da emanarsi non oltre il sessantesimo giorno antecedente a
quello della votazione". Il sindaco metropolitano "è eletto dai
sindaci e dai consiglieri comunali, in carica - prevede la legge -
dei comuni appartenenti alla città metropolitana nonché dai
presidenti dei consigli circoscrizionali, in carica, del comune
capoluogo, che compongono l'adunanza elettorale metropolitana. Non
sono elettori i sindaci e i consiglieri comunali nonché i presidenti
dei consigli circoscrizionali sospesi di diritto dalla carica". Con
voto segreto l'Ars ha, invece, bocciato il diritto per il sindaco
del Comune capoluogo di
guidare la Città metropolitana. In pratica, alla guida di una Città
metropolitana potrà essere eletto anche il sindaco di un comune di
poche centinaia di abitanti, purché ricadente nell'area. "Per
senso di responsabilità e per coerenza con l'impegno assunto verso
i siciliani, saremo
in aula per votare il disegno di legge sui liberi consorzi".
Affermano i capogruppo all'Ars di Sicilia Democratica Totò Lentini
e del Pdr Giuseppe Picciolo dopo l'incontro con il presidente della
Regione Rosario Crocetta. "L'assenza
oggi in aula degli undici deputati dei due partiti che
rappresentiamo, aggiunta a quella dei deputati del centro destra,
avrebbe determinato la bocciatura della proposta di legge sui
liberi consorzi - aggiungono - Sicilia Democratica e Pdr
ritengono prioritaria e urgente l'approvazione di una norma
che garantisce continuità nelle prestazioni di servizi
essenziali al territorio ed alle comunità locali, stabilità
al personale delle ex Province, possibilità di definire i
progetti già avviati da realizzare con fondi comunitari per i quali
c'è il rischio di perdere le risorse con danno in termini di
realizzazione di opere pubbliche e di occupazione". "Rinviamo
i chiarimenti politici - concludono - alla prossima
settimana nel
corso della riunione di maggioranza che il presidente Crocetta
si è impegnato a convocare".Approvato,
inoltre, un emendamento, firmato e condiviso dagli altri deputati
Ncd (il
capogruppo Nino D'Asero, Francesco Cascio, Vincenzo Fontana, Nino
Germana, Giovanni Lo Sciuto, Vincenzo Vinciullo), all'articolo 27
relativo al sistema scolastico.
"Sarebbe
stato assurdo, antieconomico e rischioso per il futuro del sistema
scolastico siciliano e
per il funzionamento delle stesse strutture che le competenze di
settore che erano gia' delle Province non si affidassero ai
nascenti Liberi Consorzi e Città metropolitane", ha dichiarato il
deputato Pietro Alongi, autore dell'emendamento.
Con
il parere favorevole dell'assessore al ramo, Alongi ha
quindi incassato una approvazione "che ha scongiurato la possibile
paralisi delle scuole di secondo grado e dei servizi socio
assistenziali - spiega il deputato del Nuovo centro destra - .
Così abbiamo riportato nel giusto alveo di competenza anche la
realizzazione di strutture e servizi assistenziali, la distribuzione
territoriale, la costruzione di scuole, la manutenzione,
l'arredamento e le attrezzature, accanto al funzionamento degli
istituti di secondo grado. Ricordiamo - conclude - che i
dipendenti delle ex Province, nei decenni, hanno acquisito notevole
professionalità in questo campo e, senza l'approvazione di questo
emendamento, tale conoscenza sarebbe andata dispersa".
Livesicilia.it
Al
traguardo la riforma delle province
Manca
soltanto il voto finale e poi l'istituzione dei sei Liberi consorzi
e delle tre Città metropolitane sarà legge. Oggi l'Ars ha
approvato i 46 articoli del ddl che completa, a distanza di oltre due
anni, la riforma avviata con l'abolizione e il commissariamento
delle province.
Una
seduta fiume, in cui non sono mancate le sorprese.
La maggioranza è andata sotto due volte, complice il voto segreto
richiesto dal M5s. Rimasto in sospeso nella seduta di ieri per
mancanza del numero legale, un emendamento dell'Udc è stato
impallinato dai franchi tiratori. Non prima, però, di una
sospensione 'forzata' a pochi minuti dall'apertura. "Non è
possibile procedere con il voto segreto prima di mezz'ora
dall'inizio della seduta" ha spiegato il presidente Giovanni
Ardizzone.
L'emendamento
dell'Unione di centro,
con il parere favorevole del governo e del presidente della prima
commissione, puntava ad introdurre le disposizioni della legge Delrio
per le Città metropolitane, a cominciare dalla corrispondenza tra il
sindaco dell'ente intermedio con il primo cittadino del comune
capoluogo. Previsione, però, respinta dall'aula. Stesso obiettivo
e stessa sorte per l'emendamento proposto da deputati del Partito
democratico Panarello e Gucciardi. Resta ferma, dunque, l'elezione
di secondo grado, così come disposto per il presidente dei Liberi
consorzi.
Sarà
l'adunanza elettorale, composta da sindaci e consiglieri comunali
di tutti i comuni che
compongono i due enti intermedi, a eleggere il presidente e la
giunta. È lasciato, poi, allo statuto di ciascun Libero consorzio e
Città metropolitana la possibilità di prevederne l'elezione a
suffragio universale a partire dal primo rinnovo delle cariche. Le
funzioni proprie dei nuovi enti territoriali
saranno
più vaste rispetto a quelle delle ex province. Rispetto ai vecchi
enti territoriali, i Liberi consorzi e Città metropolitane avranno
competenze proprie in materia di servizi sociali e culturali, di
sviluppo economico, di organizzazione del territorio e tutela
dell'ambiente.
Per
quanto riguarda il tema del personale delle ex Province,
la riforma dispone che gli enti di area vasta stabiliscano entro tre
mesi la propria dotazione organica. Il personale che resterà
assegnato ai nuovi enti o che andrà in mobilità sarà individuato
con decreto del presidente della Regione, previa delibera di giunta
su proposta dell'assessore regionale alle Autonomie locali, sentite
le principali organizzazioni sindacali. L'esame della riforma ha
rischiato di arenarsi sulla razionalizzazione di enti e società
partecipate, e sul contenimento della spesa. Ma la maggioranza ha
tirato dritto. "Dobbiamo garantire stabilità economica a questi
enti e dobbiamo fare di tutto per evitare di aggravare il quadro
finanziario complessivo per scongiurare eventuali impugnative del
governo nazionale" ha spiegato l'assessore alla Funzione pubblica
Giovanni Pistorio.
La
riforma lascia, infine, aperta
la
possibilità di formare nuovi Liberi consorzi di comuni che abbiano i
requisiti di continuità territoriale e una popolazione non inferiore
a 180 mila abitanti. Domani alle 14 è previsto il voto finale.
sicilia24h.it
Scala dei Turchi. Successo per l'unità mobile dell'Urp del Libero Consorzio
Oltre
un migliaio di utenti in meno di un mese dall'attivazione del
servizio. Si sta rivelando un successo, il nuovo punto informativo
dell'Ufficio Relazioni con il pubblico,della Provincia Regionale di
Agrigento, (oggi Libero Consorzio comunale), che, attraverso la
propria Unità Mobile, assiste visitatori e turisti all'ingresso
della Scala dei Turchi.
Tutti
i giorni feriali, il personale dell'ex Provincia Regionale, è
operativo col camper dell'Unità mobile dell'Ente, per fornire
informazioni ai visitatori che come ogni anno affollano la spiaggia
al confine fra i territori di Porto Empedocle e Realmonte. Per tutto
il periodo estivo, verrà svolta un'attività di sensibilizzazione
e di informazione per la migliore fruizione del territorio, dei
collegamenti, delle strutture ricettive e dei luoghi di interesse
storico culturale di Agrigento e dei centri più importanti della
provincia. Tra
le informazioni più richieste, collegamenti per la città dei
templi, informazioni sull'origine del nome dell'importante sito e
sulla natura geologica dell'area composta dalla celebre marna
bianca.
In
questo modo, la Provincia offrirà un contributo fattivo alla
valorizzazione dei siti di maggiore interesse, a partire dalla Valle
dei Templi.
Lavalledeitempli.it
Scala
dei Turchi: successo del presidio fisso dell'Unità Mobile dell'Urp
Oltre
un migliaio di utenti in meno di un mese dall'attivazione del
servizio. Si sta rivelando un successo, il nuovo punto informativo
dell'Ufficio Relazioni con il pubblico,della Provincia Regionale di
Agrigento, (oggi Libero Consorzio comunale), che, attraverso la
propria Unità Mobile, assiste visitatori e turisti all'ingresso
della Scala dei Turchi. Tutti
i giorni feriali, il personale dell'ex Provincia Regionale, è
operativo col camper dell'Unità mobile dell'Ente, per fornire
informazioni ai visitatori che come ogni anno affollano la spiaggia
al confine fra i territori di Porto Empedocle e Realmonte. Per tutto
il periodo estivo, verrà svolta un'attività di sensibilizzazione
e di informazione per la migliore fruizione del territorio, dei
collegamenti, delle strutture ricettive e dei luoghi di interesse
storico culturale di Agrigento e dei centri più importanti della
provincia. Tra le informazioni più richieste, collegamenti per la
città dei templi, informazioni sull'origine del nome
dell'importante sito e sulla natura geologica dell'area composta
dalla celebre marna bianca. In questo modo, la Provincia offrirà un
contributo fattivo alla valorizzazione dei siti di maggiore
interesse, a partire dalla Valle dei Templi.
LASICILIA
ZONA A
Lavori a una ditta di Palma: 8 gli
immobili da demolire. Ruspe entro 60 giorni.
Adesso gli abbattimenti nella Zona A so
no pienamente operativi. Nella giornata di ieri, infatti, si è
celebrata la gara d'appalto necessaria a ricercare l'impresa che
dovrà farsi carico dei lavori di demolizione dei sette I e di un
manufatto inseriti nel primo progetto di ripristino dei luoghi
redatto dal Comune di Agrigento. Le procedure di gara, che si sono
tenute in presenza di due agenti del Corpo Forestale dello Stato in
aliquota alla Procura della Repubblica di Agrigento hanno visto la
partecipazione di una so la ditta, poi rivelatasi aggiudicataria,
mentre le cinque invitate attraverso lettera dal Municipio alla fine
hanno preferito non concorrere. A vincere, quindi, è stata la
Impresa Edile Stradale Capobianco Giuseppe di Palma di Montechiaro,
che ha comunque offerto un ribasso del 39 per cento circa sugli
80,530 euro a base d'asta.Adesso l'impresa, stando alle
condizioni dell'appalto avrà 60 giorni per provvedere alla
realizzazione degli abbattimenti che, lo ricordiamo, riguarderanno in
questa fase 7 fabbricati e un manufatto, tutti compresi tra Poggio
Muscello, Cugno Vela, via degli Impera tori, via Afrodite e contrada
Maddalusa e tutti oggetto di sentenza definitiva tra il 1992 e il
2007. Inutile, quindi, parlare al Comune in
questo momento di "fase 2". Manca in fatti certezza sul numero
complessivo degli abusi per i quali provvedere ad abbattimento, e
soprattutto un'idèa dei tempi che potrebbero esserè necessari per
una nuova tornata di provvedimenti della medesima natura. Unica
certezza, ad oggi, è che il criterio che gli uffici hanno deciso di
seguire è quello cronologico: si provvederà, infatti, ad eliminare
prima le strutture che da più anni risultano colpite da
provvedimenti esecutivi. Di certo lo ' imposto alle procedure
riguardanti gli abbattimenti da. parte del Comune con il sindaco
che ha dato giorni fa al dirigente del setto re Affari legali,
Antonio Insalaco, anche una specifica delega sulla gestione giuridica
delle vicende, delle quali dal punto di vista tecnico si sta
occupando il dirigente dei settore Territorio, Gaetano Greco
risponde alle pressanti richieste della Procura.
G. SCHICCHI
LIBERO CONSORZIO
Unità Mobile ok a Scala dei Turchi
Oltre un migliaio di utenti in meno di
un mese dall'attivazione del servizio. Si sta rivelando un
successo, il nuovo punto informativo dell'ufficio Relazioni con il
pubblico, delta Provincia Regionale di Agrigento, (oggi Libero
Consorzio comunale), che, attraverso la propria unità Mobile,
assiste visitatori e turisti all'ingresso della Scala dei Turchi.
Tutti i giorni feriali, il personale dell'ex Provincia Regionale, è
operativo col camper dell'unità mobile.
Riforma delle province
Si era cominciato male. Ma alla fine è
stato completato l'esame del ddl sulla riforma delle ex Province,
su cui si è speso l'assessore alle Autonomie lo cali, Giovanni
Pistorio. li voto finale oggi. Assente la maggioranza, Con mancanza
di numero legale, è tornata solo dopo t'incontro del governatore
Rosario Crocetta coni gruppuscoli della coalizione. E dopo il sermone
del presidente Giovanni Ardizzone: «I lavori del l'Aula andranno
avanti anche oltre il 12 agosto. La tenuta del governo Crocetta non è
più legata all'intercettazione che è inesistente, ma alla
capacità dì fare le riforme. Non c'è dubbio che la riforma delle
Province verrà approvata èntro il 31 luglio. Chi continua a
cincischiare sul potere eccessivo per alcuni sindaci, è fuori dal
inondo». Si riprende. A scrutinio segreto sono
stati bocciati due emendamenti, uno dell'Udc e l'altro del Pd, ai
quali il governo aveva dato parere positivo. Entrambe le norme erano
sull'elezione del sindaco metropolitano. Secondo gli emendanti
avrebbe dovuto essere di diritto il sindaco del Comune capoluogo
dell'area metropolitana, ossia i sindaci di Palermo Catania e
Messina. Invece la norma approvata prèvede che sindaco potrà esse
re eletto fra uno qualsiasi dei Comuni compresi nell'area
metropolitana L'elezione avverrà con decreto del sindaco
uscente da emanarsi entro 60 giorni dal
la data del voto. Il sindaco metropolitano sarà eletto dai sindaci e
dai consiglieri comunali in carica e dai consiglieri circoscrizionali
con elezioni di secondo grado. Sono candidabili alla carica di
sindaco metropolitano i sindaci in carica dei Comuni della città
metropolitana il cui mandato deve non essere in scadenza nei 18 mesi
successivi alle elezioni.
Inoltre è stato soppresso l'emenda
mento del M5S; stabiliva l'abolizione delle indennità per le
cariche degli enti di area vasta. L'articolo 20 approvato. prevede
che al presidente del Libero consorzio e al sindaco del Comune con il
maggior numero di abitanti, in caso le due indennità siano pari,
vada una maggiorazione del 20%. Ai componenti della Giunta è
attribuita un'ìndennità pari al 50% di quella spettante al
presidente del Libero consorzio e del sindaco della Città
metropolitana.
I seimila dipendenti delle Province
passeranno alle dipendenze dei consorzi e delle Città metropolitane
in corrispondenza dell'attuale distribuzione territoriale. Poi, in
sede di applicazione del la legge, si verificheranno possibilità di
mobilità e di prepensionamenti.
Verrà inserito nei lavori dell'Aula
dal la prossima conferenza dei capigruppo il ddl del governo, già
esaminato dalla commissione Bilancio, sulla regionalizzazione"
della tassa automobilistica, E non era spettante all'erario pubblico,
come prevede il decreto sul federalismo fiscale, Lo ha annunciato il
presidente Ardizzone, affermando di aver ricevuto una nota
dell'assessore Baccei con la quale il governo chiede l'inserimento
del ddl per il recupero di 30 milioni, da approvarsi entro agosto;
l'Ars dovrà applicare le correzioni imposte dalla Corte dei conti.
Intanto, si terrà oggi in commissione
Bilancio l'audizione del presidente delle sezioni riunite in sede
di Controllo della corte dei Conti. L'udienza si riferisce al
rendiconto generale per l'esercizio finanziario del 2014, che la
magistratura contabile aveva con riserva parificato. La commissione a
seguire inizierà ad esaminare il ddl con i correttivi individuati
dalla Corte, presentato dal governo.