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Rassegna stampa del 30 luglio 2015

Repubblica.it

L'Ars approva la riforma delle Province: stop ai "sindaci metropolitani"

Approvata dall'Assemblea regionale la legge di riforma delle Province. Conclusa stasera all'Ars la votazione degli articoli del disegno di legge che archivia le province e introduce gli enti di area vasta, i liberi consorzi dei comuni e le città metropolitane. Domani è prevista la votazione finale. La seduta è stata convocata dal presidente Giovanni Ardizzone per domani alle 14. Nella seduta, dopo il voto finale dovrebbe essere inserita all'ordine del giorno un'altra attesa riforma, quella del servizio idrico. Ma intanto i sindaci delle nascenti città metropolitane potranno non coincidere con quelli dei comuni capoluoghi ma dovranno essere eletti. L'Assemblea regionale, che sta votando la riforma delle province, ha affossato con 31 e 33 voti contrari i due emendamenti che miravano attribuire "di diritto" la carica di sindaco dei nuovi enti metropolitani ai sindaci già in carica, due proposte che sono state sostenute fortemente dai sindaci di Catania e Palermo, Enzo Bianco e Leoluca Orlando. Le due proposte di modifica, una presentata dall'Udc e l'altra dall'ex capogruppo Pd Baldo Gucciardi e dal deputato Filippo Panarello, sono state bocciate insieme con tutte le altre, facendo passare l'articolo della legge così come previsto inizialmente dal testo della Prima commissione presieduta da Antonello Cracolici, neo capogruppo dem: i nuovi sindaci, insomma, dovranno essere eletti da sindaci e consiglieri comunali in carica dei comuni appartenenti alla Città metropolitana. Sono candidabili, inoltre, solo i sindaci in carica ai quali resti ancora davanti un mandato di almeno 18 mesi dalla data delle elezioni. L'aula di Palazzo dei Normanni intanto continua a ritmo spedito la votazione del testo che introdurrà Liberi consorzi e Città metropolitane. Approvata tutta la prima parte della legge, che regolamenta la governance dei nuovi enti, si passa a una delle parti più spinose: quella sul personale delle ex province e sulle disposizioni finanziarie. Non tutto il Partito democratico, intanto, plaude alla bocciatura degli emendamenti che avrebbero attribuito la carica di sindaco ai primi cittadini già in carica: "Il voto dell'aula che ha bocciato il diritto per il sindaco del Comune capoluogo di guidare la Città metropolitana è un grave errore politico che rischia di  far perdere autorevolezza all'intera norma che già  così presenta con una grave diversità rispetto alle norme in vigore nel resto d'Italia", ha detto il presidente della commissione Attività produttive, Bruno Marziano. A questo punto  -  spiega Marziano  -  il rischio è la possibilità di eleggere alla guida di una Città Metropolitana anche il sindaco di un Comune di poche centinaia di abitanti, purché ricadente nell'area stessa. Mi chiedo con quale autorevolezza il primo cittadino di un piccolo centro, sia pur in possesso di tutti i requisiti di legge, possa guidare ed indirizzare le scelte di coordinamento e pianificazione territoriale che la legge affida alle Città metropolitane. Abbiamo ancora una volta assistito all'uso improprio del voto segreto - conclude il parlamentare PD - un sistema di voto che sempre più spesso viene utilizzato a sostegno di interessi di parte piuttosto che a servizio del bene comune.

 
Agrigentonotizie.it

Scala dei turchi: oltre mille utenti in meno di un mese al presidio dell'Unità Mobile della Provincia

Oltre un migliaio di utenti in meno di un mese dall'attivazione del servizio. Si sta rivelando un successo, il nuovo punto informativo dell'Ufficio Relazioni con il pubblico,della Provincia Regionale di Agrigento, (oggi Libero Consorzio comunale), che, attraverso la propria Unità Mobile, assiste visitatori e turisti all'ingresso della Scala dei Turchi. Tutti i giorni feriali, il personale dell'ex Provincia Regionale, è operativo col camper dell'Unità mobile dell'Ente, per fornire informazioni ai visitatori che come ogni anno affollano la spiaggia al confine fra i territori di Porto Empedocle e Realmonte. Per tutto il periodo estivo, verrà svolta un'attività di sensibilizzazione e di informazione per la migliore fruizione del territorio, dei collegamenti, delle strutture ricettive e dei luoghi di interesse storico culturale di Agrigento e dei centri più importanti della provincia. Tra le informazioni più richieste, collegamenti per la città dei templi, informazioni sull'origine del nome dell'importante sito e sulla natura geologica dell'area composta dalla celebre marna bianca. In questo modo, la Provincia offrirà un contributo fattivo alla valorizzazione dei siti di maggiore interesse, a partire dalla Valle dei Templi."

siciliainformazioni.it

È ripreso all'Assemblea regionale siciliana il voto sulla riforma delle province.

Ieri sera, il presidente dell'Assemblea regionale siciliana,Giovanni Ardizzone, vista la mancanza di numero legale, aveva rinviato ad oggi pomeriggio. Il M5S ad apertura della seduta ha chiesto il voto segreto, ma secondo il regolamento il voto segreto si può chiedere solo mezz'ora dopo l'inizio della seduta. Quindi, Ardizzone sospeso la seduta rinviandola alle 17. Il primo articolo approvato è il numero 13, che prevede l'elezione del sindaco metropolitano.L'elezione è indetta "con  decreto del sindaco uscente - si legge nel ddl - da emanarsi non oltre il sessantesimo giorno antecedente a quello della votazione". Il sindaco metropolitano "è eletto dai sindaci e dai consiglieri comunali, in carica - prevede la legge - dei comuni appartenenti alla  città metropolitana nonché dai presidenti dei consigli circoscrizionali, in carica, del comune capoluogo, che compongono l'adunanza elettorale metropolitana. Non sono elettori i sindaci e i consiglieri comunali nonché i presidenti dei consigli circoscrizionali sospesi di diritto dalla carica". Con voto segreto l'Ars ha, invece, bocciato il diritto per il sindaco del Comune capoluogo di guidare la Città metropolitana. In pratica, alla guida di una Città metropolitana potrà essere eletto anche il sindaco di un comune di poche centinaia di abitanti, purché ricadente nell'area. "Per senso di responsabilità e per coerenza con l'impegno assunto verso i siciliani, saremo in aula per  votare il disegno di legge sui liberi consorzi". Affermano i capogruppo all'Ars di Sicilia Democratica Totò Lentini e del Pdr Giuseppe Picciolo dopo l'incontro con il presidente della Regione  Rosario Crocetta. "L'assenza oggi in aula degli undici deputati dei due partiti che rappresentiamo, aggiunta a quella dei deputati del centro destra,  avrebbe determinato la bocciatura della proposta di legge sui liberi  consorzi - aggiungono - Sicilia Democratica e Pdr ritengono  prioritaria e urgente l'approvazione di una norma che garantisce  continuità nelle prestazioni di servizi essenziali al territorio ed  alle comunità locali, stabilità al personale delle ex Province,  possibilità di definire i progetti già avviati da realizzare con fondi comunitari per i quali c'è il rischio di perdere le risorse con danno  in termini di realizzazione di opere pubbliche e di occupazione". "Rinviamo i chiarimenti politici - concludono - alla prossima  settimana nel corso della riunione di maggioranza che il presidente  Crocetta si è impegnato a convocare".Approvato, inoltre, un emendamento, firmato e condiviso dagli altri deputati Ncd (il capogruppo Nino D'Asero, Francesco Cascio, Vincenzo Fontana, Nino Germana, Giovanni Lo Sciuto, Vincenzo Vinciullo), all'articolo 27 relativo al sistema scolastico. "Sarebbe stato assurdo, antieconomico e rischioso per il futuro del sistema scolastico siciliano e per il funzionamento delle stesse strutture che le competenze di settore che erano gia' delle Province non si affidassero ai nascenti Liberi Consorzi e Città metropolitane", ha dichiarato il deputato Pietro Alongi, autore dell'emendamento. Con il parere favorevole dell'assessore al ramo, Alongi ha quindi incassato una approvazione "che ha scongiurato la possibile paralisi delle scuole di secondo grado e dei servizi socio assistenziali - spiega il deputato del Nuovo centro destra - . Così abbiamo riportato nel giusto alveo di competenza anche la realizzazione di strutture e servizi assistenziali, la distribuzione territoriale, la costruzione di scuole, la manutenzione, l'arredamento e le attrezzature, accanto al funzionamento degli istituti di secondo grado. Ricordiamo - conclude - che i dipendenti delle ex Province, nei decenni, hanno acquisito notevole professionalità in questo campo e, senza l'approvazione di questo emendamento, tale conoscenza sarebbe andata dispersa".


Livesicilia.it
Al traguardo la riforma delle province

Manca soltanto il voto finale e poi l'istituzione dei sei Liberi consorzi e delle tre Città metropolitane sarà legge. Oggi l'Ars ha approvato i 46 articoli del ddl che completa, a distanza di oltre due anni, la riforma avviata con l'abolizione e il commissariamento delle province.
Una seduta fiume, in cui non sono mancate le sorprese. La maggioranza è andata sotto due volte, complice il voto segreto richiesto dal M5s. Rimasto in sospeso nella seduta di ieri per mancanza del numero legale, un emendamento dell'Udc è stato impallinato dai franchi tiratori. Non prima, però, di una sospensione 'forzata' a pochi minuti dall'apertura. "Non è possibile procedere con il voto segreto prima di mezz'ora dall'inizio della seduta" ha spiegato il presidente Giovanni Ardizzone.
L'emendamento dell'Unione di centro, con il parere favorevole del governo e del presidente della prima commissione, puntava ad introdurre le disposizioni della legge Delrio per le Città metropolitane, a cominciare dalla corrispondenza tra il sindaco dell'ente intermedio con il primo cittadino del comune capoluogo. Previsione, però, respinta dall'aula. Stesso obiettivo e stessa sorte per l'emendamento proposto da deputati del Partito democratico Panarello e Gucciardi. Resta ferma, dunque, l'elezione di secondo grado, così come disposto per il presidente dei Liberi consorzi.
Sarà l'adunanza elettorale, composta da sindaci e consiglieri comunali di tutti i comuni che compongono i due enti intermedi, a eleggere il presidente e la giunta. È lasciato, poi, allo statuto di ciascun Libero consorzio e Città metropolitana la possibilità di prevederne l'elezione a suffragio universale a partire dal primo rinnovo delle cariche. Le funzioni proprie dei nuovi enti territoriali saranno più vaste rispetto a quelle delle ex province. Rispetto ai vecchi enti territoriali, i Liberi consorzi e Città metropolitane avranno competenze proprie in materia di servizi sociali e culturali, di sviluppo economico, di organizzazione del territorio e tutela dell'ambiente. Per quanto riguarda il tema del personale delle ex Province, la riforma dispone che gli enti di area vasta stabiliscano entro tre mesi la propria dotazione organica. Il personale che resterà assegnato ai nuovi enti o che andrà in mobilità sarà individuato con decreto del presidente della Regione, previa delibera di giunta su proposta dell'assessore regionale alle Autonomie locali, sentite le principali organizzazioni sindacali. L'esame della riforma ha rischiato di arenarsi sulla razionalizzazione di enti e società partecipate, e sul contenimento della spesa. Ma la maggioranza ha tirato dritto. "Dobbiamo garantire stabilità economica a questi enti e dobbiamo fare di tutto per evitare di aggravare il quadro finanziario complessivo per scongiurare eventuali impugnative del governo nazionale" ha spiegato l'assessore alla Funzione pubblica Giovanni Pistorio. La riforma lascia, infine, aperta la possibilità di formare nuovi Liberi consorzi di comuni che abbiano i requisiti di continuità territoriale e una popolazione non inferiore a 180 mila abitanti. Domani alle 14 è previsto il voto finale.


sicilia24h.it
Scala dei Turchi. Successo per l'unità mobile dell'Urp del Libero Consorzio

Oltre un migliaio di utenti in meno di un mese dall'attivazione del servizio. Si sta rivelando un successo, il nuovo punto informativo dell'Ufficio Relazioni con il pubblico,della Provincia Regionale di Agrigento, (oggi Libero Consorzio comunale), che, attraverso la propria Unità Mobile, assiste visitatori e turisti all'ingresso della Scala dei Turchi. Tutti i giorni feriali, il personale dell'ex Provincia Regionale, è operativo col camper dell'Unità mobile dell'Ente, per fornire informazioni ai visitatori che come ogni anno affollano la spiaggia al confine fra i territori di Porto Empedocle e Realmonte. Per tutto il periodo estivo, verrà svolta un'attività di sensibilizzazione e di informazione per la migliore fruizione del territorio, dei collegamenti, delle strutture ricettive e dei luoghi di interesse storico culturale di Agrigento e dei centri più importanti della provincia. Tra le informazioni più richieste, collegamenti per la città dei templi, informazioni sull'origine del nome dell'importante sito e sulla natura geologica dell'area composta dalla celebre marna bianca.
In questo modo, la Provincia offrirà un contributo fattivo alla valorizzazione dei siti di maggiore interesse, a partire dalla Valle dei Templi.


Lavalledeitempli.it

Scala dei Turchi: successo del presidio fisso dell'Unità Mobile dell'Urp

Oltre un migliaio di utenti in meno di un mese dall'attivazione del servizio. Si sta rivelando un successo, il nuovo punto informativo dell'Ufficio Relazioni con il pubblico,della Provincia Regionale di Agrigento, (oggi Libero Consorzio comunale), che, attraverso la propria Unità Mobile, assiste visitatori e turisti all'ingresso della Scala dei Turchi. Tutti i giorni feriali, il personale dell'ex Provincia Regionale, è operativo col camper dell'Unità mobile dell'Ente, per fornire informazioni ai visitatori che come ogni anno affollano la spiaggia al confine fra i territori di Porto Empedocle e Realmonte. Per tutto il periodo estivo, verrà svolta un'attività di sensibilizzazione e di informazione per la migliore fruizione del territorio, dei collegamenti, delle strutture ricettive e dei luoghi di interesse storico culturale di Agrigento e dei centri più importanti della provincia. Tra le informazioni più richieste, collegamenti per la città dei templi, informazioni sull'origine del nome dell'importante sito e sulla natura geologica dell'area composta dalla celebre marna bianca. In questo modo, la Provincia offrirà un contributo fattivo alla valorizzazione dei siti di maggiore interesse, a partire dalla Valle dei Templi.

LASICILIA

ZONA A
Lavori a una ditta di Palma: 8 gli immobili da demolire. Ruspe entro 60 giorni.


Adesso gli abbattimenti nella Zona A so no pienamente operativi. Nella giornata di ieri, infatti, si è celebrata la gara d'appalto necessaria a ricercare l'impresa che dovrà farsi carico dei lavori di demolizione dei sette I e di un manufatto inseriti nel primo progetto di ripristino dei luoghi redatto dal Comune di Agrigento. Le procedure di gara, che si sono tenute in presenza di due agenti del Corpo Forestale dello Stato in aliquota alla Procura della Repubblica di Agrigento hanno visto la partecipazione di una so la ditta, poi rivelatasi aggiudicataria, mentre le cinque invitate attraverso lettera dal Municipio alla fine hanno preferito non concorrere. A vincere, quindi, è stata la Impresa Edile Stradale Capobianco Giuseppe di Palma di Montechiaro, che ha comunque offerto un ribasso del 39 per cento circa sugli 80,530 euro a base d'asta.Adesso l'impresa, stando alle condizioni dell'appalto avrà 60 giorni per provvedere alla realizzazione degli abbattimenti che, lo ricordiamo, riguarderanno in questa fase 7 fabbricati e un manufatto, tutti compresi tra Poggio Muscello, Cugno Vela, via degli Impera tori, via Afrodite e contrada Maddalusa e tutti oggetto di sentenza definitiva tra il 1992 e il 2007. Inutile, quindi, parlare al Comune in questo momento di "fase 2". Manca in fatti certezza sul numero complessivo degli abusi per i quali provvedere ad abbattimento, e soprattutto un'idèa dei tempi che potrebbero esserè necessari per una nuova tornata di provvedimenti della medesima natura. Unica certezza, ad oggi, è che il criterio che gli uffici hanno deciso di seguire è quello cronologico: si provvederà, infatti, ad eliminare prima le strutture che da più anni risultano colpite da provvedimenti esecutivi. Di certo lo ' imposto alle procedure riguardanti gli abbattimenti da. parte del Comune — con il sindaco che ha dato giorni fa al dirigente del setto re Affari legali, Antonio Insalaco, anche una specifica delega sulla gestione giuridica delle vicende, delle quali dal punto di vista tecnico si sta occupando il dirigente dei settore Territorio, Gaetano Greco — risponde alle pressanti richieste della Procura.
G. SCHICCHI


 LIBERO CONSORZIO
Unità Mobile ok a Scala dei Turchi
Oltre un migliaio di utenti in meno di un mese dall'attivazione del servizio. Si sta rivelando un successo, il nuovo punto informativo dell'ufficio Relazioni con il pubblico, delta Provincia Regionale di Agrigento, (oggi Libero Consorzio comunale), che, attraverso la propria unità Mobile, assiste visitatori e turisti all'ingresso della Scala dei Turchi. Tutti i giorni feriali, il personale dell'ex Provincia Regionale, è operativo col camper dell'unità mobile.


Riforma delle province

Si era cominciato male. Ma alla fine è stato completato l'esame del ddl sulla riforma delle ex Province, su cui si è speso l'assessore alle Autonomie lo cali, Giovanni Pistorio. li voto finale oggi. Assente la maggioranza, Con mancanza di numero legale, è tornata solo dopo t'incontro del governatore Rosario Crocetta coni gruppuscoli della coalizione. E dopo il sermone del presidente Giovanni Ardizzone: «I lavori del l'Aula andranno avanti anche oltre il 12 agosto. La tenuta del governo Crocetta non è più legata all'intercettazione che è inesistente, ma alla capacità dì fare le riforme. Non c'è dubbio che la riforma delle Province verrà approvata èntro il 31 luglio. Chi continua a cincischiare sul potere eccessivo per alcuni sindaci, è fuori dal inondo». Si riprende. A scrutinio segreto sono stati bocciati due emendamenti, uno dell'Udc e l'altro del Pd, ai quali il governo aveva dato parere positivo. Entrambe le norme erano sull'elezione del sindaco metropolitano. Secondo gli emendanti avrebbe dovuto essere di diritto il sindaco del Comune capoluogo dell'area metropolitana, ossia i sindaci di Palermo Catania e Messina. Invece la norma approvata prèvede che sindaco potrà esse re eletto fra uno qualsiasi dei Comuni compresi nell'area metropolitana L'elezione avverrà con decreto del sindaco
uscente da emanarsi entro 60 giorni dal la data del voto. Il sindaco metropolitano sarà eletto dai sindaci e dai consiglieri comunali in carica e dai consiglieri circoscrizionali con elezioni di secondo grado. Sono candidabili alla carica di sindaco metropolitano i sindaci in carica dei Comuni della città metropolitana il cui mandato deve non essere in scadenza nei 18 mesi successivi alle elezioni.
Inoltre è stato soppresso l'emenda mento del M5S; stabiliva l'abolizione delle indennità per le cariche degli enti di area vasta. L'articolo 20 approvato. prevede che al presidente del Libero consorzio e al sindaco del Comune con il maggior numero di abitanti, in caso le due indennità siano pari, vada una maggiorazione del 20%. Ai componenti della Giunta è attribuita un'ìndennità pari al 50% di quella spettante al presidente del Libero consorzio e del sindaco della Città metropolitana.
I seimila dipendenti delle Province passeranno alle dipendenze dei consorzi e delle Città metropolitane in corrispondenza dell'attuale distribuzione territoriale. Poi, in sede di applicazione del la legge, si verificheranno possibilità di mobilità e di prepensionamenti.
Verrà inserito nei lavori dell'Aula dal la prossima conferenza dei capigruppo il ddl del governo, già esaminato dalla commissione Bilancio, sulla regionalizzazione" della tassa automobilistica, E non era spettante all'erario pubblico, come prevede il decreto sul federalismo fiscale, Lo ha annunciato il presidente Ardizzone, affermando di aver ricevuto una nota dell'assessore Baccei con la quale il governo chiede l'inserimento del ddl per il recupero di 30 milioni, da approvarsi entro agosto; l'Ars dovrà applicare le correzioni imposte dalla Corte dei conti.
Intanto, si terrà oggi in commissione Bilancio l'audizione del presidente delle sezioni riunite in sede di Controllo della corte dei Conti. L'udienza si riferisce al rendiconto generale per l'esercizio finanziario del 2014, che la magistratura contabile aveva con riserva parificato. La commissione a seguire inizierà ad esaminare il ddl con i correttivi individuati dalla Corte, presentato dal governo.

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