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Rassegna stampa dell'11 agosto 2015

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In Sicilia l'acqua torna in mani  pubbliche. L'Assemblea regionale siciliana questa sera ha  approvato l'intero articolato della riforma che prevede nove  Ambiti territoriali ottimali (Ato) che potranno assegnare la  gestione del servizio a una società pubblica, mista o anche ai  privati in caso di offerta vantaggiosa. Manca solo il voto  finale al testo, che dovrebbe arrivare comunque prima della  chiusura della seduta parlamentare. L'aula infatti è stata  sospesa per consentire la riunione della commissione Attività  produttive che sta esaminando il disegno di legge, approvato  pochi minuti fa dal governo Crocetta, per arginare il fenomeno  della proliferazione dei cinghiali, ddl messo a punto dopo la  morte del pensionato di 77 anni aggredito da un branco di  animali sulle Madonie. La riforma dell'acqua contiene alcune norme di «solidarietà»  come la garanzia di un quantitativo «minimo vitale» di 50 litri  al giorno per i cittadini morosi e un fondo di sostegno per il  pagamento delle bollette delle famiglie meno abbienti. L'acqua  che non può essere utilizzata per fini alimentari avrà una  tariffa scontata del 50%, come prevede un emendamento del  governo Crocetta, votato dall'aula.  Per quanto riguarda la gestione, la riforma tende a  incentivare l'affidamento al gestore pubblico: innanzitutto è la  stessa assemblea dell'Ato a scegliere il proprio modello  gestionale, che comunque va individuato attraverso procedure di  evidenza pubblica. In secondo luogo il ricorso a privati è  possibile solo nel caso si dimostri più conveniente rispetto a  quello pubblico. Scompaiono poi, rispetto al passato, le  convenzioni pluridecennali: ogni affidamento potrà durare un  periodo non superiore a nove anni. In caso di interruzione del  servizio per più di quattro giorni ad almeno il 2% del bacino,  il gestore privato andrà incontro a una maxi-sanzione compresa  fra i 100 e i 300 mila euro per ogni giorno di interruzione, e  alla possibilità di risoluzione del contratto.     La riforma garantisce gli attuali livelli  occupazionali.Sicilia24h.it
Grande apprezzamento per i nuovi servizi dell'Urp di Sciacca
Sta riscuotendo grandi apprezzamenti tra i turisti, visitatori e gli operatori economici locali, il prolungamento dell'apertura pomeridiana dalle 14.30 sino alle 19.00 degli sportelli della sede di Sciacca, dell'URP del Libero Consorzio.
Nel corso delle prime tre settimane di sperimentazione del nuovo servizio, infatti, sono già stati centinaia i visitatori e gli utenti, che quotidianamente si sono rivolti al personale dell'Urp per chiedere informazioni sulla città, sui siti turistici di maggiore importanza nell'area, su spettacoli ed eventi estivi.
L'assistenza avviene anche in lingua straniera e vengono offerte pubblicazioni e depliants reperiti presso associazioni culturali, pro loco, enti pubblici, riguardanti esercizi, servizi, collegamenti, notizie di pubblico interesse.
Allo scopo di agevolare gli utenti è stata prevista anche la possibilità di scaricare alcune applicazioni informatiche che riguardano Sciacca e la provincia.
L'ufficio è contattabile anche telefonicamente attraverso i numeri telefonici 0922.593850 oppure 593870.
La decisione di prolungare l'apertura dell'Ufficio anche nelle ore pomeridiane, è stata presa dopo aver analizzato i dati ufficiali che evidenziano come, a fronte di una situazione generale di crisi del comparto turistico, che lo scorso anno ha interessato tutto il Paese e l'Isola, la città di Sciacca aveva invece confermato un trend in crescita in un segmento cronologico di particolare congiuntura.
Questo potenziamento dei servizi all'utenza nel comprensori di Sciacca si aggiunge ad altri nuovi servizi realizzati in questa stagione dall'Urp del Libero Consorzio: come la recente istituzione del servizio di assistenza ai visitatori attraverso l'"Unità mobile" (un camper attrezzato ad ufficio) in prossimit6à della "Scala dei Turchi" con due addetti che quotidianamente presidiano la zona per dare assistenza ai visitatori nonchè il presidio dalle 8.45 alle 9.30 nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Agrigento centrale.
Sempre attivo anche il servizio istituito da circa un anno a Porta Quinta nella Valle dei templi. All'Urp di piazza Vittorio Emanuele, sede del Palazzo della Provincia, così come il servizio di apertura pomeridiana fino alle 19 dal lunedì al venerdì e il sabato fino alle 14.
INTERVISTA ALL'ASSESSORE ALL'ENERGIA E AI SERVIZI DI PUBBLICA UTILITÀContrafatto: ora è possibile realizzare gli investimenti e utilizzare così il fondi Ue.GIUSEPPE BIANCA
PALERMO. A traguardo raggiunto, dopo l'approvazione del ddl sull'acqua pubblica, Vania Contrafatto, assessore regionale all'Energia ed ai servizi di pubblica utilità, si concede un sorriso di soddisfazione, appena accennato. "L'organizzazione del sistema era l'obiettivo ed è stato raggiunto si lascia andare, salutando prima di uscire dall'aula.
Assessore, qual è il punto più importante di questa legge?"La Sicilia aveva bisogno di questa legge per poter realizzare gli investimenti e utilizzare così i fondi della Comunità europea: la legge statale prevede che l'unico soggetto deputato a farlo sia proprio l'autorità d'ambito che si istituisce con il ddl appena approvato. Quello idrico è uno dei tanti settori che ha bisogno di numerosi e significativi interventi e la Sicilia ha a disposizione centinaia e centinaia di milioni di euro che però, senza questa legge, non si sarebbero potuti utilizzare."
Quali sono le differenze con il passato e perché questo è uno strumento di razionalizzazione del sistema?"Perché individua, così come previsto dalla normativa nazionale, ambiti otti mali con un gestore unico, evitando quell'eccessiva frammentazione che in passato non ha dato buoni risultati e consentendo così le economie di scala.
Pèrché è difficile, in generale, una soluzione integrata e si rende necessaria la dicotomia o pubblico o privato?"Non c'è una dicotomia e soprattutto è bene chiarire un punto, sgombrando il campo dagli equivoci e dalle pulsioni demagogiche: la cosa più importante è che i cittadini abbiano a disposizione la migliore acqua possibile al prezzo più basso e inoltre che il gestore faccia una corretta depurazione non inquinando l'ambiente. La Toscana, il Piemonte o l'Emilia-Romagna sono in linea con la normativa nazionale e con quella comunitaria, eppure non penso che qualcuno le reputi arretrate o possa accusarle di aver privatizzato e di non fare gli interessi della collettività. In Sicilia la differenza la faranno i cittadini e il senso civico delle comunità, indipendentemente dal carattere pubblico o privato della società di gestione. Con questa legge saranno comunque gli enti locali, consorziati o associati, a decidere quale forma preferire"
La tariffa unica regionale, ad esempio, rappresenterà realmente uno standard uniforme?"È importante garantire a tutti i cittadini parità di trattamento, indipendente mente dal territorio in cui vivono. A fare la differenza deve essere la condizione economica: l'acqua è un bene pubblico e soprattutto fondamentale per l'uomo, nessuno può esserne privato, nemmeno se indigente".
Se dovessimo spiegare con la parole più semplici possibili i concetti di ambiti territoriali e di Autorità di bacino come li potremmo definire?"L'acqua, come detto, è un bene pubblico, di tutti, ma per portarla fino al rubi netto bisogna costruire e manutenere le tubature, provvedere a depurarla, controllarla per garantire la salute di chi la utilizza. Tutte operazioni che hanno dei costi ma che, soprattutto, richiedono competenze tecniche ben precise che spesso i piccoli comuni non hanno. L'ambito territoriale è una porzione di territorio, ben delimitata, in cui il servi zio è gestito da un unico soggetto, scelto dagli enti locali, con precise competenze.
L'autorità d'ambito controlla che tutto si svolga secondo le regole, a garanzia dei cittadini, gestendo anche i fondi comuni tari per gli investimenti".
Una riflessione generale su questo per corso, lo immaginava più semplice o più arduo?"Sono molto soddisfatta per l'approvazione di questa legge, che la Sicilia attendeva da due anni e mezzo, e voglio ringraziare le forze politiche dell'Ars che so no riuscite a fare sintesi fra posizioni a volte diametralmente opposte. Sin dal mio insediamento ho lavorato per questo risultato, confrontandomi con tutti e cercando, sempre, di rendere la normativa regionale conforme a quella statale e comunitaria, perché ogni legislatore ha un suo preciso compito. Mi dispiace soltanto che il messaggio sia stato a volte semplificato. Non si trattava di un derby tra sostenitori del pubblico o del privato, perché una legge regionale non può impedire agli enti locali di affidare la gestione a una società pubblica o a un privato mediante gara pubblica. L'Assemblea si è però dimostrata all'altezza della sfida".


REALMONTE.Mareamico torna a segnalare lo scempio della pietra attuato dai visitatori del sitoCentro estetica? No, Scala dei Turchi.FRANCESCO DI MAREREALMONTE. Ha aperto un nuovo "centro estetica", sia maschile che femminile. Per adesso è gratis e visi può accedere anche in costume, in comitiva e senza il pericolo di essere buttati fuori se non ci si comporta bene. Si chiama Scala dei Turchi, luogo quasi ritenuto patrimonio dell'Umanità dall'Unesco e in gran parte di proprietà di un uomo che non ama farsi citare dai mezzi di informazione, pronto a mettere i paletti intorno alla sua porzione di promontorio. Come denunciato dodici mesi orso- no dall'associazione Mareamico - molto interessata alla collaborazione con il privato di cui sopra nella gestione e difesa del sito - anche quest'anno sono tornati i vandali. Quelli che non esitano a cospargersi le carni abbron zate o da abbronzare con la "crema" che costoro ritengono miracoloso cosmetico. Non sanno che fa male alla pelle, non sanno che non ha poteri miracolosi, ma sanno perfettamente come spargerserla in ogni parte del proprio corpo, alla faccia dei divieti apposti dal Comune nella zona. Ieri mattina l'associazione Mareamico è tornata alla carica, diffondendo urbi et orbi le immagini di questo scempio, evidenziando soprattutto e - forse - non casualmente, come a suo dire il sito sia (ancora) privo di controlli, I controlli a dire il vero ci sono e so no stati affidati dal Comune di Realmonte all'associazione di volontariato Aeop. Ovviamente non un esercito posizionato col fucile pronto a spara re contro chi si spalmi la crema, ma una presenza che cerca di fare il massimo, Proprio domenica dalle colonne di questo giornale il responsabile realmontino dell'Aeop Schillaci sottolineava come il fenomeno dei centro estetico Scala dei Turchi fosse in estinzione. Neanche il tempo di dirlo che, domenica mattina, armato di macchina fotografica e telecamerina, il responsabile di Mareamico, Claudio Lombardo ha colto decine di persone intente a spalmarsi il "cemento" addosso, infischiandosene dei divieti. Ma stanno per arrivare i paletti...

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