Scrivolibero
Libero Consorzio Agrigento: dal 7 settembre ritorna in vigore il vecchio orario per cittadini e dipendenti
Ritorna in vigore il normale orario di servizio per i dipendenti del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Da lunedì 7 settembre, infatti, rientreranno in vigore le regole contenute nelladisposizione del Segretario Generale n. 11 del 12.11.2012 che prevedono due rientri pomeridiani,con la possibilità di un solo rientro per coloro che prolungano l'orario di servizio. Per gli utenti confermata la disposizione di apertura degli uffici provinciali per ricevere la cittadinanza.
Gli utenti si potranno recare negli uffici provinciali nei giorni di lunedì dalle 9:30 alle 12:00, martedì dalle ore 15:30 alle 17:00, mercoledì dalle 9:30 alle 12:00, giovedì dalle 15:30 alle 17:00 e venerdì dalle 9:30 alle ore 12:00. Ad Agrigento l'U.R.P. rimane aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 14,00 e dalle ore 15,00 alle ore 19,00, il sabato dalle ore 8,30 alle ore 14,00. Eventuali deroghe, per motivate esigenze di funzionamento dei servizi, potranno essere concordate dai dirigenti, che avranno cura di provvedere alla necessaria informazione ai cittadini utenti. Rimangono invariati gli orari degli U.R.P. di Bivona, Cammarata, Canicattì, Licata, Ribera e Sciacca aperti dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 14,00.
Agrigento.press
CUPA, TUTTO PRONTO PER IL RIENTRO DELLA PROVINCIA
Cupa, la Provincia rientra tra i soci. Ma non subito. Nella mattinata di ieri, durante un incontro svoltosi con il dirigente generale del settore e l'assessore alla Formazione Mariella Lo Bello,
infatti, si è data definitivamente una interpretazione all'ormai famoso articolo 72 della Legge di stabilità della Regione, quella cioè che stanziava le risorse per le università di Agrigento e
Trapani (colmando la carenza di risorse disponibili da parte degli enti di area vasta) il quale, però, disponeva un accreditamento diretto al Cupa senza passare dal Libero Consorzio,
rendendo impossibile per quest'ultimo rientrare tra i soci dell'università agrigentina. "Abbiamo stabilito - ha spiegato l'assessore Mariella Lo Bello - che queste risorse
transiteranno direttamente dall'Assessorato al Cupa, ma avranno valore di quote versate dalla Provincia". Tutto risolto? E invece no, perché il commissario Marcello Maisano vuole
avere la certezza che la decisione della Regione sia condivisa e che, quindi, nessuno abbia a pretendere nulla dall'ente che sta guidando. "Nei prossimi giorni - spiega - in sede di Cda e di
assemblea dei soci del Consorzio universitario faremo presente la situazione e ascolteremo il parere degli altri soci, premurandoci anche di formalizzare la cosa con l'Università di
Palermo. Solo quando questi passaggi saranno consumati e sarà chiarito che il Libero consorzio di comuni nulla ha da corrispondere potremo ritirare attraverso determinazione il
nostro atto di recesso".
Agrigentonotizie
Palermo, il futuro del Cupa di Agrigento in discussione all'Ars
A Palazzo d'Orleans una riunione, presieduta dal vicepresidente della Regione, Mariella Lo Bello, che l'aveva convocata, volta ad affrontare i delicati problemi che da mesi affliggono il Cupa di Agrigento
Ieri, 2 settembre, si è svolta a Palazzo D'Orleans una riunione, presieduta dal vicepresidente della Regione, Mariella Lo Bello, che l'aveva convocata, volta ad affrontare i delicati problemi che da mesi affliggono il Cupa di Agrigento. Alla riunione erano presenti, oltre al presidente del Cupa, Immordino, il ragioniere generale della Regione, Sammartano, il dirigente del Dipartimento regionale dell'Istruzione e della Formazione, Silva, il commissario straordinario del Libero consorzio di Agrigento, Maisano, e il commissario straordinario del Libero consorzio di Trapani, Amato.
La riunione - dichiarano dal Cupa - è stata molto proficua e le soluzioni prospettate dall'assessore Lo Bello, al termine di una discussione ampia e partecipata, che consentiranno il rientro nella compagine societaria del Cupa del socio di maggioranza, il Libero consorzio di Agrigento, ci permettono di guardare con più fiducia al futuro del Polo Universitario che, ne siamo tutti consapevoli, costituisce un presidio culturale fondamentale per lo sviluppo del territorio agrigentino".
TVA
Questione Cupa. Passo avanti per il recesso del libero consorzio
I fondi ci sono: sono le modalità di trasferimento che rischiano di mettere in crisi, e anche seriamente, la gestione del Cupa e il suo futuro. La principale criticità ruota attorno alla presenza dell'ex provincia regionale di Agrigento, uno dei soci fondatori del polo universitario di contrada Calcacarelle. L'attuale libero consorzio fra i comuni, in assenza di risorse finanziarie disponibili, si è tirato fuori: E questo lo ha fatto ormai da tempo. Reazioni, polemiche, preoccupazioni. non sono tardati ad arrivare, quindi l'intervento della regione: paghiamo noi - era stato detto subito da palazzo d'Orleans. Ma, ecco il punto, con un finanziamento diretto, senza passare dalla casse dell'ex Provincia. Risultato? L'ente si trova con le mani legate: l'impostazione confezionata a Palermo non consente al Libero consorzio di potere versare la quota di competenza. Un dettaglio non da poco. Ieri forse la svolta, dopo un incontro tra il dirigente generale del settore e l'assessore alla formazione del governo crocetta Mariella Lo bello, nel corso del quale è stato chiarito un passaggio fondamentale, contenuto nell'articolo 72 della legge di stabilità della Regione, stravolto in fase di presentazione in aula per adattarlo alla situazione di Trapani. Mariella Lo Bello al termine della riunione ha annunciato: abbiamo stabilito che le risorse transiteranno direttamente dal'assessorato al Cupa, ma avranno valore di quote versate dalla Provincia. Parole chiare, nette. Ma il commissario straordinario del libero consorzio, Marcello Maisano frena l'ottimismo: la decisione - ha spiegato - va prima condivisa con gli altro soci e con l'ateneo di Palermo, in modo che nessuno abbia a pretendere nulla dall'ente che sto guidando. Solo quando questi passaggi saranno consumati, allora potrò firmare - conclude il commissario - una determinazione che revoca il recesso.
gds.it
cristaldi: si sciolgano subito tutti gli ato rifiuti
Netta presa di posizione del sindaco di Mazara, Nicola Cristaldi, sulla questione rifiuti. "E' veramente paradossale - afferma Cristaldi - l'inerzia della Regione a proposito del sistema di raccolta rifiuti in tutto il territorio siciliano. Non c'è comune che non abbia una costante emergenza per evitare il sorgere di pericoli igienico-sanitari o anche semplicemente per l'eliminazione del degrado costituito da montagne di rifiuti che hanno di fatto modificato il paesaggio siciliano. Aspettiamo che il Governo nazionale commissari la Regione al fine di porre fine allo stallo della Sicilia in materia di rifiuti".A Mazara, come negli altri dieci comuni che costituiscono l'Ato Tp2 gestito dalla società Belice Ambiente, non passa giorno che i rifiuti non si accumulino in maniera costante e, se non fosse stato per alcuni comuni che hanno adottato l'articolo 191 che prevede interventi degli stessi comini con società esterne, le città non sarebbero percorribili per i cumuli di spazzatura.
Acqua pubblica. la privatizzazione è alle spalle
Partiti e movimenti al lavoro per dare corpo alle intenzioni del legislatore regionale che nei giorni scorsi ha approvato le nuove norme in materia di gestione del servizio idrico con la previsione, è il caso anche della città di Ribera, del ritorno all'"acqua pubblica" anche nei comuni che hanno ceduto i propri impianti all'Ato Idrico e di riflesso a "Girgenti acque" dopo la chiusura della gestione idrica da parte dell'Ente Acquedotti Siciliani.Ci si muove nella consapevolezza che i tempi per arrivare alla decisione di "voltare pagina" in questo tipo di servizio pubblico sono alquanto stretti visto che il tempo utile di 90 giorni, che già "corre" per assumere le decisioni da parte degli organi comunali preposti, è alquanto stretto.
Nei giorni scorsi la problematica "servizio idrico" è stata già portata alle luce della nuova legge regionale all'attenzione del consiglio comunale, che avrà un r iuolo importente nella vicenda, con un intervento del consdighliere di "Sicilia democratica per le riforme" Francesco Montalbano, che ha parlato della necessità di procedere nella direzione della gestione pubblica del servizio, trovando il consenso degli altri inquilini di sala "Frenna".