Sabato 26 settembre 2015
Scrivolibero
Sicilia, caos per le "ex Province": l'impugnativa del governo nazionale sollecita l'Ars
La riforma sulle tanto discusse "Province" siciliane sta divento per il presidente della Regione, Rosario Crocetta, un vero tormento. Annunciata forse con qualche piccola leggerezza in quella famosa trasmissione televisiva condotta dal giornalista Massimo Giletti, quello che resta oggi delle province siciliane è l'incertezza più assoluta. Mentre nel resto d'Italia tutto, o quasi, sembra avere trovato un "quadro" normativo più o meno assestato, l'Assemblea Regionale Siciliana dovrà tornare al voto per modificare la legge di riforma delle nove ex Province. Errori che, con molta probabilità, sono frutto di una leggerezza che il parlamento siciliano ha voluto porre in essere badando più all'apparenza che alla sostanza. Sono più di due anni che le strutture intercomunali operano in fase commissariale. La legge, che ha portato ad istituire tre città metropolitane (Palermo, Catania e Messina) e sei liberi consorzi, approvata dall'Ars, con tante difficoltà solo qualche mese addietro, oggi è "impugnata" dal governo nazionale. Un problema di non poco conto, visto che solo qualche giorno addietro il presidente Crocetta aveva annunciato la data del 29 novembre per le elezioni dei presidenti dei Liberi Consorzi. Un "caos" senza fine sul quale lo stesso Rosario Crocetta sta tentando la via della mediazione con il governo nazionale e sul quale cercherà di evitare possibili "scontri istituzionali". Si tenta dunque la via del dialogo, seppur non è un mistero che negli ambienti regionali l'impugnativa "brucia" e non poco. "L'impugnativa alla legge sui liberi consorzi è inevitabile, ci sarà". Ad affermarlo ai giornalisti è l'assessore regionale alle Autonomie locali Giovanni Pistorio che ha aggiunto: "L'impugnativa ci sarà - evidenzia Pistorio - il governo centrale però potrà rinunciarvi dopo che l'Ars avrà approvato una nuova legge. Stiamo lavorando per questo, alla fine della prossima settimana presenteremo alla commissione Affari costituzionali dell'Ars un nuovo testo dove rimoduleremo i contenuti partendo dall'introduzione del voto ponderato. Sugli altri punti resta aperta l'ipotesi di una contestazione dell'impugnativa davanti alla Corte costituzionale".
Malgradotutto
Istituto "Amato Vetrano" Sciacca, nuovi indirizzi di studio
Autorizzata anche una nuova sezione a Sambuca.
Autorizzata dal Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale (ex Provincia Regionale di Agrigento) Marcello Maisano, la creazione di due nuovi indirizzi di studio, per l'anno 2016/2017, all' Istituto di Istruzione Secondaria Superiore "Amato Vetrano" di Sciacca. La richiesta era stata avanzata dal dirigente scolastico Caterina Mulè. Il primo riguarda il corso serale - indirizzo "Agraria, Agroalimentare ed Agroindustria", con le seguenti articolazioni "Gestione dell'ambiente e del territorio", "Produzioni e trasformazioni", Viticoltura ed Enologia", da tenersi nella sede di Sciacca. La seconda richiesta riguarda l'attivazione di una sezione staccata dell'indirizzo "Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera" nel Comune di Sambuca di Sicilia. Le aule per questo indirizzo saranno messe a disposizione dal comune di Sambuca utilizzando la Scuola Media in Via Berlinguer. L'autorizzazione del Libero Consorzio-si legge nella nota emessa dall'Ente- è propedeutica alla decisone della Regione che potrà istituire questi nuovi indirizzi di studi con appositi decreti regionali. I nuovi indirizzi scolastici serviranno a migliorare l'offerta formativa da destinare ai giovani delle scuole medie superiori della provincia creando differenziate occasioni di studio ed una maggiore rispondenza della rete scolastica ai bisogni degli studenti. Il Libero Consorzio, allo stato attuale, non potrà però garantire eventuali ulteriori oneri per la istituzione dei due nuovi indirizzi per l'incertezza dell'attuale situazione finanziaria, a meno che non arrivino nuovi trasferimenti da parte della Regione e dello Stato".
Domenica 27 settembre
GAZZETTA DEL SUD
Elezioni, scalpitano Faraone e Orlando
Grandi manovre per voltare pagina dopo l'esperienza del governo Crocetta. Città metropolitane e Liberi Consorzi, sarà rinviato l'appuntamento con le urne
Elezioni, scalpitano Faraone e Orlando
Verso il recepimento in Sicilia della legge Delrio per le ex province. Questo il primo frutto dell'accordo romano tra Pd, Udc ed Ncd. Il presidente della Regione Rosario Crocetta ha parzialmente smentito, affermando che le modifiche alla legge siciliana riguarderanno l'introduzione del voto ponderato, onde evitare che il voto di un sindaco di un comune con poche migliaia di abitanti valga quanto quello di un sindaco di città in cui i residenti sono centinaia di migliaia. Su questo punto, però, l'Udc è più che chiara: «Il miglioramento della legge approvata a luglio - si precisa, infatti, in una nota a firma congiunta del segretario regionale dell'Udc Gianluca Micciché e del capogruppo all'Ars Mimmo Turano - passa da una modifica della governance dei consigli metropolitani e dei liberi consorzi per integrare il sistema delle autonomie locali siciliane in quello nazionale, dal rinvio delle elezioni per consentire l'introduzione del voto ponderato al fine di garantire a tutti gli amministratori locali pari diritti di elettorato attivo e passivo e dalla più ampia partecipazione dei comuni alla costituzione delle città metropolitane con l'elezione del sindaco metropolitano». In particolare, l'annunciato progetto dei tre partiti che intendono «integrare il sistema delle autonomie locali siciliane in quello nazionale», non lascia spazio a dubbi interpretativi. Non solo. L'Udc, infatti, parla di «rinvio delle elezioni», già fissate da Crocetta per il 29 novembre, «al fine di garantire a tutti gli amministratori locali pari diritti di elettorato attivo e passivo». Il che vuol dire che dalla legge approvata dall'Ars deve saltare il limite dei 18 mesi che impedirebbe al sindaco di Palermo Leoluca Orlando di candidarsi per la carica di sindaco metropolitano. Anche se, stando alle indiscrezioni provenienti da Palazzo delle Aquile, Leoluca Orlando preferirebbe tenersi le mani libere e prepararsi per le regionali, puntando alla presidenza della Regione in sostituzione di Rosario Crocetta. Per cui, per la presidenza della Città metropolitana di Palermo sosterrebbe la candidatura dell'attuale sindaco di Partinico Salvo Lo Biundo. In corsa per la più importante poltrona di Palazzo d'Orleans, però, c'è anche il sottosegretario al Miur Davide Faraone che, insieme con il vicesegretario nazionale del Pd Lorenzo Guerini e l'ex ministro all'Istruzione Giuseppe Fioroni, parteciperanno il 22 ottobre a Catania alla manifestazione per il lancio del nuovo soggetto politico "Sicilia futura", nata dall'accordo raggiunto ieri a Caltanissetta a conclusione di una riunione fra i vertici del Pdr e di Sicilia Democratica. Alla riunione, oltre al presidente onorario del Pdr Totò Cardinale, che presiederà Sicilia Futura, erano presenti anche i deputati Totò Lentini, Totò Cascio e Nicola d'Agostino. E in quella sede sono stati ribaditi «il rapporto di forte collaborazione con il Partito democratico e la volontà di far caratterizzare Sicilia Futura, che presto definirà tutti i suoi organi, come un movimento progressista e riformista».
Lunedì 28 settembre
Giornale di Sicilia
Stamattina al Cupa l'accoglienza delle matricole
È il giorno dell'accoglienza delle matricole che frequenteranno il primo anno di Giurisprudenza al Polo universitario. Oggi alle 13 ci sarà la cerimonia organizzata da "Vivere il Polo", l'associazione degli studenti presieduta da Liliana Ingiaimo. «Vivere Polo fa parte della grande famiglia "Vivere Ateneo" -spiega Ingiaimo - cheda quando è nata si occupa di collaborare con e per gli studenti. È un'associazione composta da studenti che si impegnano a rendere più semplice il passaggio dalla scuola superiore all'università». (*PAPI*)
Livesicilia.it
REGIONE
Tavolo tra Pd, Udc e Ncd. "Modifiche
alla riforma ex Province"
"Definire
col governo nazionale un tavolo di lavoro per superare le criticità
della legge sulle province e per affrontare in maniera sinergica le
questioni finanziarie, a
partire dalla prossima legge di stabilità e quelle relative ai
servizi pubblici locali e alla pubblica amministrazione regionale".
Sono queste le indicazioni emerse dal documento stilato alla fine
dell'incontro odierno tra Pd, Udc e Ncd.
Al
vertice, che si è svolto nel quadro del patto di
consultazione permanente tra Pd, Udc e Ncd, hanno partecipato il
segretario regionale dei democratici Fausto Raciti; il presidente
nazionale dello scudocrociato Gianpiero D'Alia e il segretario
regionale Gianluca Miccichè; i coordinatori siciliani di Ncd
Giuseppe Castiglione e Francesco Cascio insieme al deputato Dore
Misuraca. Dall'incontro è emersa anche la richiesta di un forte
coinvolgimento di tutti i parlamentari siciliani che a Roma
sostengono il governo Renzi.
I
tre partiti, alla luce dell'impugnativa della
legge sulle province, hanno convenuto "sulla necessità di
procedere a delle modifiche che siano rispettose dell'autonomia
regionale e armonizzino il quadro normativo siciliano con quello
nazionale". Udc e Ncd alla fine del vertice hanno tracciato la
roadmap di Area popolare in Sicilia e hanno convocato per il 29
settembre all'Ars, nei locali del gruppo Udc, la prima riunione
dell'intergruppo parlamentare.
"L'intesa
raggiunta con Pd e Udc,
circa l'avvio di un tavolo tecnico con il governo nazionale, volto
a superare le criticità della legge sulle province, è il primo
segno tangibile del percorso di collaborazione che abbiamo voluto
attivare per definire quelle riforme fortemente significative per
questa terra e qualifica dunque in modo sostanziale il valore di
questo percorso". Ad affermarlo i coordinatori regionali di Ncd
Francesco Cascio e Giuseppe Castiglione.