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Rassegna stampa dell'8 ottobre 2015

Livesicilia.it Crocetta si arrende e "ricopia". Province, come si cambia


Dopo l'impugnativa di Palazzo Chigi il governo regionale decide di riscrivere la legge approvata in estate, accogliendo tutti i rilievi del Consiglio dei ministri e recependo quasi interamente la norma nazionale. Salta la data del 29 novembre, scompaiono le indennità, anche Orlando e Bianco potranno essere eletti.
Salta la data del 29 novembre, anche Orlando e Bianco potranno candidarsi alla guida delle Città metropolitane, e intanto i commissari potrebbero restare in carica fino al giugno del 2016. Crocetta si è arreso. E riscriverà quasi da capo l'epocale riforma delle Province, dopo le severe bacchettate del Consiglio dei ministri che ha già impugnato la legge regionale. Una impugnativa che, però, lasciava un margine: se il governo siciliano avesse riscritto la norma, seguendo le indicazioni di Palazzo Chigi, il ricorso alla Corte costituzionale sarebbe stato ritirato. E il governatore si è messo sull'attenti. E ha, di fatto, buttato nel cestino buona parte della norma esitata da Sala d'Ercole a fine luglio nell'entusiamo generale. Nonostante il ritardo fosse già clamoroso.
Ma come detto, l'apparizione della legge regionale in Gazzetta ufficiale non è stata l'ultima puntata di una storia ormai grottesca.La legge va riscritta. Oggi la giunta approverà il nuovo ddl che andrà prima in Commissione affari istituzionali all'Ars, quindi in Aula. E a quel punto, se non ci saranno troppi cambiamenti, quella che uscirà definitvamente dal parlamento non potrà più essere definita una riforma di Crocetta, ma una specie di "legge Delrio alla siciliana".
 Il nuovo ddl come detto è approdato oggi in giunta. E demolisce quasi tutti gli articoli, e certamente quelli più importanti, della legge regionale entrata in vigore il 4 agosto del 2015. Intanto, da quella riforma scompare un organismo tutto siciliano: l'Adunanza elettorale. Si chiamerà "Consiglio" del Libero consorzio e della città metropolitana, come previsto dalla Delrio. Il presidente del Libero consorzio, così come quello della Città metropolitana verrà eletto attraverso il cosiddetto "voto ponderato": il "peso" del voto di un sindaco dovrà essere proporzionale alla popolazione del Comune che è guidato da quel primo cittadino. I criteri per l'utilizzo della preferenza ponderata sono stati ricopiati direttamente dalla Delrio, al quale il ddl farà esplicito riferimento. Si dovrà poi pensare nuovamente alla data delle elezioni. Quella prevista e già apparsa in Gazzetta ufficiale verrà sostituita da un'altra, da decidere ovviamente in un secondo momento. Il disegno di legge esitato dalla giunta, infatti, sopprime il passaggio che prevedeva, in prima applicazione, l'elezione in una data compresa tra il primo ottobre e il 30 novembre. E anche l'indizione delle elezioni, prevista dalla legge regionale 45 giorni dopo la pubblicazione in Gurs di quella stesa legge, andrà ripetuta. E - si legge nel "nuovo" ddl - una data esatta non c'è. Si spiega solo che i comizi elettorali dovranno essere indetti almeno "45 giorni prima delle elezioni". Soppressa anche la norma che avrebbe impedito a Leoluca Orlando e Enzo Bianco di concorrere all'elezione per la guida dei nuovi enti. Scompare, insomma, il divieto di candidatura per quei sindaci "il cui mandato scada non prima di diciotto mesi dalla data di svolgimento delle elezioni".

Per il momento però restano i commissari. E le incertezze sull'iter di questa legge sono confermate anche dalla nuova proroga delle gestioni commissariali che per legge non avrebbero potuto superare la data del 31 dicembre del 2015 e che invece portanno essere prolungate fino al giugno del 2016. Cioè più di tre anni dopo l'annuncio del governatore: "Abbiamo abolito le Province".

Scompare anche l'elezione dei componenti della "giunta" dei Consorzi e delle aree metropolitane. Sarà il presidente dell'ente a nominare i membri dell'organo esecutivo, scelti tra i consiglieri dell'ente. Inserito un articolo che precisa la composizione dell'Assemblea del Libero consorzio e la Conferenza metropolitana: verranno composte dai sindaci dei comuni appartenenti all'ente. Gli enti rimarranno in carica quattro anni. La durata del mandato infatti non era stata nemmeno prevista nella legge regionale.

Sono soppressi anche i commi che prevedevano l'attribuzione ai Liberi consorzi o alle città metropolitane di funzioni che, secondo Palazzo Chigi, erano di esclusiva competenza statale. Scompare, quindi, la possibilità che i Comuni potessero gestire il sistema dei rifiuti o che i nuovi enti si possano occupare di tutela ambientale. Il governo della "rivoluzione", poi, è stato costretto a tornare indietro su un'altra norma, facendosi bacchettare da Palazzo Chigi anche sul piano delle indennità. La legge varata dal governo Crocetta e dall'Ars, infatti, prevedeva un bonus per i sindaci che andranno a guidare i Corsorzi (mentre nelle altre Regioni la carica sarà svolta a titolo gratuito). Anche questo comma dovrà essere cancellato. E le cariche dovranno essere svolte a titolo gratuito. Come prevede la legge Delrio: la vera riforma delle Province siciliane.

Scrivolibero.it nuovi corsi di studio al Politi Autorizzata dal Commissario straordinario Marcello Maisano, su proposta del Settore Politiche attive del Lavoro e dell'Istruzione, la creazione di un nuovo di corso di studi al liceo Scientifico "R. Politi" di Agrigento di studio per l'anno 2016/2017. La richiesta era stata avanzata dal dirigente scolastico Prof. Antonio Manzone per ampliare l'offerta formativa da destinare agli studenti. Si tratta del corso di studi in "Scienze Applicate" che consente, a conclusione del percorso di studio, di acquisire concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni operative di laboratorio. Il Dirigente scolastico aveva chiesto l'istituzione del nuovo indirizzi di studio nel settore scientifico assicurando che tali corsi non avrebbero comportato l'esigenza di reperire nuove aule. Dopo l'autorizzazione del Libero Consorzio sarà la Regione Siciliana ad approvare questi nuovi indirizzi di studi con appositi decreti regionali. Il nuovo indirizzo scolastico servirà ad ampliare l'offerta formativa da destinare ai giovani della provincia di Agrigento. Il Libero Consorzio, allo stato attuale, non potrà, però, garantire eventuali nuovi oneri per la istituzione dell'indirizzo di studio a causa dell'incertezza dell'attuale situazione finanziaria. 


Giornale di Sicilia


Ieri la giunta ha varato il nuovo testo dopo l'impugnatura da Roma: la parola passa ora all'assemblea
Province, la legge riscritta dopo la bocciatura


Una legge quasi del tutto nuova che perderà le peculiarità siciliane e finirà per assomigliare molto a quella in vigore nel resto d'Italia. È quella che verrà fuori quando l'Ars avrà approvato il testo che ieri la giunta ha varato per superare l'impugnativa della riforma delle Province. Saltano i bonus per sindaco di città metropolitana e presidente di libero consorzio, saltano le clausoleche impedivano a Leoluca Orlando di candidarsi alla uida dei nuovi organi ma resta - unica eccezione rispetto al testo nazionale - la norma che impone di eleggere i vertici degli enti chiamati a sostituire le soppresse Province. L'elezione dei vertici Eccola, in estrema sintesi, la manovra che il governo regionale ha messo a punto per provare a salvare l'impostazione data a luglio alla riforma delle Province. Restano tre città metropolitane (Palermo, Catania e Messina) e sei consorzi di Comuni. Ma viene praticamente copiata la riforma nazionale, la Delrio, nella parte che riguarda l'elezione dei vertici. «Prevediamo - ha spiegato l'assessore agli Enti locali, Giovanni Pistorio - di eleggere sindaco metropolitano e presidente di consorzio con il cosiddetto voto ponderato». Formula tecnica che implica due considerazioni fondamentali: la riforma nazionale assegna automaticamente al sindaco del capoluogo la guida della città metropolitana (Orlando guiderebbe Palermo, Bianco quella di Catania e Accorinti quella di Messina). Solo i vertici dei consorzi di Comuni sono elettivi. La Sicilia invece non rinuncia alla scelta di far eleggere anche i sindaci metropolitani: confermando che sono candidabili solo quelli di città e paesi ancora in carica. Tuttavia - e qui sta la parte recepita dalla riforma nazionale - l'elezione sarà affidata ai consiglieri comunali dei territori consorziati che si esprimeranno con voto ponderato. «La preferenza espressa dai consiglieri di Palermo - ha proseguito Pistorio - non avrà lo stesso valore di quella di piccoli centri ». Ciò darà un vantaggio ai sindaci del capoluogo. Basteràafar ritenere superata l'impugnativa già fatta a Romae quindi a neutralizzare il ricorso dello Stato su cui dovrà pronunciarsi la Corte Costituzionale? Pistorio ci conta, forte di alcuni accordi presi con la Presidenza del Consiglio durante incontri andati avanti fino a martedì sera. Stop ai bonus L'assessore ha infatti inserito nel disegno di legge approvato ieri in giunta la cancellazione del bonus che era previsto per sindacimetropolitani e presidenti di liberi consorzi. In Sicilia queste figure avrebbero sommato un forte extra alla carica già ricoperta di sindaco. Ora anche da noi, come a livello nazionale, si prevede la gratuità della funzione extra. I candidabili e le elezioni Pistorio annuncia anche un'altra modifica-chiave: «Cadrà il limite che fino a ora ha impedito a Orlando di candidarsi». Nella legge impugnata era previsto che potessero scendere in campo solo i primi cittadini il cui mandato non scadesse nei successivi 18 mesi.Ora cade questo limite. Cambierà anche la regolamentazione della giunta metropolitana, contestata dallo Stato. E a questo punto verranno rinviate anche le elezioni inizialmente previste per il 29 novembre. Ciò per dare tempo all'Ars di approvare il testo di Pistorio nella sua formulazione integrale: un fatto però niente
affatto scontato.

Tassa di soggiorno, «cuccagna» per i Comuni

...Un tesoro che nel 2015 toccherà  i 429 milioni di euro, ma che cresce diannoin anno,prelevato soltanto in 735 comuni italiani, il 60% al Nord, ma nelle misure più varie. A prendere le misure della tanto discussa e multiforme tassa di  soggiorno italiana è un rapporto di Federalberghi che ritiene «urgente» adottare una regolamentazione omogenea per tutto il Paese. A luglio 2015 sono 712 i comuni che applicano l'imposta di soggiorno e 24 quella di sbarco (24). Pur costituendo appena il 9% degli 8.047 municipi italiani, detengono il 56,3% della capacità ricettiva nazionale e ospitano il 66,8% dei pernottamenti di clienti italiani e stranieri. Si distribuiscono per il 34,3% nel nord ovest, il 24,8% nel nord est,
il19,6% nel centro e il21,4% nel mezzogiorno. Il 22,8%, 162 comuni, sono località balneari. Un peso analogo è rivestito dalle località montane(159) e collinari (154). Le città d'arte sono solo 65,ma comprendono le capitali del turismo italiano.
Scorrendo la classifica delle città  con i maggiori introiti, si rileva un alto tasso di concentrazione: l'incasso delle prime 4 (Roma, Milano, Venezia  e Firenze) è superiore a 238 milioni, oltre il 55% del totale. Il Governo non ha adottato il regolamento per fissare i principi generali di applicazione dell'imposta di soggiorno e così i comuni si sono mossi in ordine sparso. Ad esempio per una notte in  hotel a 1 stella l'imposta va dai 35centesimi di Montecatini ai 3 euro a
Roma. All'estremo opposto i 5 stelle,  da1 euro a7 euro. A Palermo si va dai 50 centesimi ai tre euro, a Catania da un euro a due.

Liceo
Un nuovo corso allo scientifico

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Politi» ...Autorizzata dal commissario Marcello Maisano, la creazione di un nuovo corso di studi al liceo Scientifico Politi di Agrigento per l'anno 2016/2017.La richiesta era stata avanzata dal dirigente scolastico Antonio
Manzone per ampliare l'offerta formativa da destinare agli studenti. Si tratta del corso di studi in «Scienze applicate» che consente,a conclusione del percorso di studio, di acquisire concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni operative di laboratorio. Il nuovo indirizzo scolastico servirà ad ampliare l'offerta formativa da destinare ai giovani della provincia di Agrigento.

Tassa di soggiorno, «cuccagna» per i Comuni

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.Un tesoro che nel 2015 toccherà  i 429 milioni di euro, ma che cresce diannoin anno,prelevato soltanto in 735 comuni italiani, il 60% al Nord, ma nelle misure più varie. A prendere le misure della tanto discussa e multiforme tassa di  soggiorno italiana è un rapporto di Federalberghi che ritiene «urgente» adottare una regolamentazione omogenea per tutto il Paese. A luglio 2015 sono 712 i comuni che applicano l'imposta di soggiorno e 24 quella di sbarco (24). Pur costituendo appena il 9% degli 8.047 municipi italiani, detengono il 56,3% della capacità ricettiva nazionaleeospitano il66,8%deipernottamenti di clienti italiani e stranieri. Si distribuiscono per il 34,3% nel nord ovest, il 24,8% nel nord est,
il19,6% nel centro e il21,4% nel mezzogiorno. Il 22,8%, 162comuni, sono località balneari. Un peso analogo è rivestito dalle località montane(159) e collinari (154). Le città d'arte sono solo 65,macomprendono le capitali del turismo italiano.
Scorrendo la classifica delle città  con i maggiori introiti, si rilevaun altotasso di concentrazione: l'incasso delle prime 4 (Roma, Milano, Venezia  e Firenze) è superiorea 238 milioni, oltre il 55% del totale. Il Governo non ha adottato il regolamento per fissare i principi generali di applicazione dell'imposta di soggiorno e così i comuni si sono mossi in ordine sparso. Ad esempio per una notte in  hotel a 1 stella l'imposta va dai 35centesimi di Montecatini ai 3 euro a
Roma. All'estremo opposto i 5 stelle,  da1 euro a7 euro.APalermo si va dai 50 centesimi ai tre euro,

Gruppo azione costiera
Finanziata la pesca turismo
"Ho il piacere di comunicare che il Comune di Licata ha già ottenuto positivi riscontri dalla partecipazione al Gac, Infatti, entro il entro il 5 di dicembre,la società incaricata del servizio dovrà procedere alla sostituzione,fornitura e montaggio, di 45 nuovi box nella darsena di Marianello, aservizio dei pescatori".Arenderlo noto è stato, ieri, il sindaco AngeloCambiano."Comunico - ha aggiunto il primo cittadino - che sono stati accoltied ammessi a finanziamento parziale, due progetti: uno relativo all'avvio di attività di pesca turismo, e l'altro ad un'attività di trasformazione del prodotto, presentatida altrettanteditte di Licata. L'ammontare del contributo pubblico è pari al60per cento, per 145.172,64 euro.Mai finanziamentiubblici a favore di ditte locali che inunprimomomentoavevano partecipatoal bando, potevano essere maggiori, pari ad altri 480.000 euro.Somma non pervenuta per rinuncia degli stessi beneficiari". (*AAU*)

Agrigento Web

Libero consorzio, legge impugnata ma le elezioni sono state indette.
Nel giorno in cui arriva la notizia che il Consiglio dei ministrI ha deciso di "impugnare" la legge approvata dall'Ars sulla composizione delle ex province, oggi Liberi consorzi di Comuni, il commissario straordinario di Agrigento, Marcello Maisano, ha annunciato la pubblicazione all'albo pretorio on line del sito del Libero Consorzio di Agrigento e sulla gazzetta ufficiale della Regione Siciliana, del decreto del governatore, Rosario Crocetta con il quale vengono indette le elezioni di secondo grado del presidente del libero Consorzio comunale di Agrigento.Il decreto prevede la data delle elezioni per domenica 29 novembre da tenersi nella sede del Libero Consorzio.



Agrigentonotizie

Autorizzato un nuovo corso di studi al liceo scientifico "Politi"di Agrigento

Si tratta del corso di studi in "Scienze Applicate" che consente, a conclusione del percorso di studio, di acquisire concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni operative di laboratorio. Autorizzata dal commissario straordinario Marcello Maisano, su proposta del settore Politiche attive del Lavoro e dell'Istruzione, la creazione di un nuovo di corso di studi al liceo Scientifico "R. Politi" di Agrigento di studio per l'anno 2016/2017. La richiesta era stata avanzata dal dirigente scolastico Antonio Manzone per ampliare l'offerta formativa da destinare agli studenti.Si tratta del corso di studi in "Scienze Applicate" che consente, a conclusione del percorso di studio, di acquisire concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni operative di laboratorio. Il dirigente scolastico aveva chiesto l'istituzione del nuovo indirizzi di studio nel settore scientifico assicurando che tali corsi non avrebbero comportato l'esigenza di reperire nuove aule.Dopo l'autorizzazione del Libero Consorzio sarà la Regione siciliana ad approvare questi nuovi indirizzi di studi con appositi decreti regionali. Il nuovo indirizzo scolastico servirà  ad ampliare  l'offerta formativa da destinare ai giovani della provincia  di Agrigento

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