Giornale di Sicilia
sabato 10 ottobre
È polemica con l'ala del Pd che fa riferimento al sottosegretario Faraone. Crocetta: «Io come Marino? Non c'è nessun problema fra me e Renzi.Poi magari qualcuno ci spera...». Bruno: pensa a carrozzoni e rimpasti.
Spesa bloccata, Crocetta rivede i tagli di Baccei
La spesa della Regione è bloccata da ieri. Sfuggono allo stop solo i capitoli destinati a stipendi, cofinanziamento di fondi europei e poco altro. Mentre solo la prossima settimana verrà sbloccato quello chei dirigenti generali degli assessorati riterranno indispensabile per arrivare a fine anno. È l'esito di una giornata di confronti a Palazzo d'Orléans fra il presidente Crocetta e l'assessore all'Economia Alessandro Baccei. In realtà il presidente ha provato a rendere meno drastico il piano di Baccei. L'assessore all'Economia, a caldo, quando era emerso il nuovo buco da 500 milioni dovuto a una contrazione delle entrate fiscali, aveva parlato di un blocco che poteva valere fra i 30 e i 50 milioni. Crocetta ieri ha prima detto che il buco potrebbe fermarsi a 200, massimo 300 milioni, e poi ha aggiunto che «il blocco della spesa verrà limitato a quelle uscite davvero non indispensabili. La previsione di Baccei è troppo pessimistica, contiamo su un aumento degli incassi dall'Iva». Quali? Per ora molte: sono già stati ferm ti tutti i decreti che riguardano consulenze, missioni, l'acquisti di beni e servizi, i trasferimenti agli enti locali equelli destinati agli enti collegati alla Regione. Datempo, inoltre ,sono fermi i finanziamenti destinati ai precari. Ma da lunedì sfileranno all'Economia tutti i dirigenti degli assessorati e qualcosa verrà concesso: «Faremo il punto precisa Baccei sulle spese che si possono rinviare. Verosimilmente il blocco si fermerà a 25 milioni, forse 30, ma non di più». Salvi di sicuro i contributi previsti dalla Tabella H. Lo ha precisato Crocetta («non possiamo tagliare le poche risorse agli enti culturali ») e lo stesso Baccei ha ammesso che «su quei contributi ci sono già impegni maturati e non si possono bloccare». Crocetta ha illustrato il piano economico di fine anno in una conferenza in cui ha sganciato il suo destino politico da quello di Marino. In estate Palazzo Chig iaveva fatto un parallellismo su Palazzo d'Orléans e il sindaco di Roma ma per Crocetta «non c'è nessun problema fra me e Renzi. Poi magari qualcuno ci spera...». Il riferimento, per quanto il presidente si sforzi di non fare polemica, è all'ala renziana che fa capo al sottosegretario Davide Faraone, che dopo le dimissioni di Marino è tornata a ipotizzare un voto anticipato anche alla Regione. E non a caso ieri il presidente regionale del Pd,Giuseppe Bruno (vicinissimo a Faraone), è tornato ad attaccare: «L'economia è ferma, non ci sono i soldi per chiudere il bilancio, le leggi vengono regolarmente impugnate e il governo nazionale è costretto sempre più spesso a intervenire con i commissariamenti. E Crocetta che fa? Anziché rendersi conto della situazione disastrosa e cercare soluzioni, continua a difendere gli inutili carrozzoni delle partecipate e a parlare di rimpasti».Eanche Fabrizio Ferrandelli invita il Pd a ritirare gli assessori. Ma Crocetta ha dalla sua parte tutte le altre correnti del Pd, a cominciare dal segretario regionale Fausto Raciti, e gli alleati Udc. E si dice convinto dell'avvicinamento ormai concluso di Ncd. Anche per questo motvo il presidente è pronto al rimpasto che dovrebbe sancire il patto di fine legislatura: «I partiti mi facciano i nomi entro la prossima settimana. Mi facciano una proposta che non preveda lo sterminio della rappresentanza femminile».
Lavori del ponte Verdura
C'è attesa per i «sondaggi»
...Sono in fase di ultimazione i lavori di cantierizzazione per la realizzazione del nuovo ponte sul fiume Verdura, lungo la Strada Statale 115 tra Sciacca e Agrigento, passando per Ribera. In questa fase sono in atto i lavori necessari in particolare per la scerbatura e pulitura del sito. I lavori veri e propri, che sono stati affidati alla ditta "LC" di Alcamo, verranno in un secondo momento quando sarà dato il nulla osta definitivo a seguito dei "sondaggi" sul terreno interessato alla realizzazione della nuova infrastruttura finalizzati alla ricerca di eventuali ordigni bellici e di siti di interesse archeologico. A tal proposito già la sovrintendenza ha designato il funzionario che si occuperà di fare effettuare questi interventi. Per quanto riguarda la ricerca di ordigni bellici si attende l'intervento della"BCM", un'istituzione dello Stato, che si occupa del risanamento bellico del territorio. Si spera a proposito che questo tipo di interventi venga effettuato prima possibile per non «appesantire» l'esecuzione dei lavori per realizzare l'opera alla quale si guarda per risolvere i problemi di viabilità emersi a seguito del crollo parziale del vecchio ponte Verdura. (*TC*)
Per la città
Riforma Province, lavori di modifica in corso
Sono in corso i lavori di modifica del disegno di legge di riforma delle Province in Sicilia, già approvato dall' Assemblea regionale e poi impugnato per ragioni di costituzionalità dal governo Renzi. Secondo gli accordi con Roma, se il governo siciliano riscrive la legge secondo le indicazioni del governo nazionale, allora il ricorso sarà di conseguenza ritirato. Dunque, è approdato in Giunta il nuovo Disegno di legge che demolisce quasi tutti gli articoli della legge regionale entrata in vigore il 4 agosto scorso. Non vi sarà più l'organismo tutto siciliano, l'Adunanza elettorale, che sarà invece il "Consiglio" del Libero Consorzio e delle città metropolitane, come previsto dalla legge Delrio. Cambiano anche i regolamenti. Il presidente dell' ente avrà il compito di nominare i membri dell'organo esecutivo. La composizione dell'Assemblea del Libero Consorzio sarà composta dai sindaci dei comuni appartenenti all'ente. La durata del mandato, inoltre, non è stata ancora prevista nella legge regionale: adesso gli enti saranno in carica per 4 anni. I Comuni non potranno più gestire il sistema dei rifiuti e i nuovi enti non si occuperanno più della tutela ambientale. Netto cambiamento anche sulle indennità. La legge regionale ha previsto un bonus per i sindaci che guideranno i Consorzi, pur sapendo che nelle altre Regioni la carica è svolta a titolo gratuito. Dunque, tale comma, come gli altri, sarà cancellato e le cariche saranno svolte a titolo prettamente gratuito.
Voci di città.it
Agrigento da il via ad un Piano anti-corruzione: tutti i cittadini e le associazioni che vorranno potranno fornire suggerimenti, progetti, consigli e proposte per prevenire la corruzione, facendoli pervenire via mail al Libero Consorzio comunale entro e non oltre il 30 Ottobre 2015.
Agrigento combatte la corruzione
- Scade alle ore 13:00 del 30 ottobre 2015 il termine per far pervenire le proposte e le osservazioni per una possibile rimodulazione dei contenuti del piano triennale di prevenzione e corruzione denominato PTPC (Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione) per gli anni 2015/2017. Il Piano era stato approvato dal Commissario Straordinario nei mesi scorsi e le sue eventuali modifiche devono essere formalizzate entro il 31 gennaio del 2016. Il Libero Consorzio comunale di Agrigento invita, quindi, le associazioni e i cittadini interessati a presentare le proprie proposte per migliorare l'impianto normativo di prevenzione del fenomeno della corruzione. Sul sito dell'Ente www.provincia.agrigento.it, nella sezione "primo piano" della homepage è possibile visionare la documentazione e scaricare la modulistica.
Tali suggerimenti potranno essere consegnati direttamente alla segreteria del Libero Consorzio comunale di Agrigento o inviati all'indirizzo di posta
elettronica info@provincia.agrigento.it o tramite posta certificata: provincia.agrigento@akranet.it. Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione che include il Programma Triennale per la trasparenza e l'integrità è uno strumento previsto dalle norme sulla trasparenza attraverso il quale il Libero Consorzio comunale di Agrigento descrive il processo finalizzato a definire una strategia di prevenzione del fenomeno corruttivo. Il piano viene adottato a garanzia della legalità e nel rispetto delle norme in materia di trasparenza, effettuando l'analisi e la valutazione dei rischi specifici di corruzione.
domenica11 ottobre
Per la città
Progetto Tartalife: all'Albo Pretorio il bando per la selezione di redattore di un manuale didattico (scade il 23 ottobre).
E' stato pubblicato all'albo pretorio on-line del Libero Consorzio Comunale (ex Provincia Regionale di Agrigento) il bando per la selezione di un redattore di un manuale didattico sul tema della biologia della tartaruga marina Caretta Caretta, sulle minacce e sulle buone pratiche per la conservazione della specie in Italia e nel Mediterraneo, nell'ambito del progetto comunitario "Tartalife -Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale". Il manuale è finalizzato alla formazione dei docenti che parteciperanno alle attività dello "Scopri-Tarta", un programma di educazione ambientale riservato alle scuole elementari e medie di tutta la Sicilia e previsto nell'azione E3 del progetto Tartalife.
Possono partecipare al bando i laureati (vecchio ordinamento o Laurea specialistica) in Biologia Marina, Scienze Biologiche, Scienze Naturali, Scienze ambientali, Ingegneria ambientale e relative equipollenze secondo le indicazioni del MIUR. La domanda dovrà essere fatta pervenire entro le ore 14.00 del quindicesimo giorno dalla pubblicazione dell'avviso all'Albo Pretorio del Libero Consorzio Comunale, in busta chiusa indirizzata al Settore Territorio e Ambiente del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, Piazza Aldo Moro, 1, 92100 Agrigento.
Ricordiamo che "Tartalife" è un progetto comunitario finanziato dall'Unione Europea con il contributo, pari al 75% del budget totale, dello strumento finanziario LIFE+ della Commissione Europea, e che vede tra i partner il Libero Consorzio Comunale di Agrigento (CNR-ISMAR ente capofila).
Gli interessati possono consultare il bando sul sito internet www.provincia.agrigento.it
Giornale di Sicilia
Scuola. Dopo la disinfestazione per eliminare le pulci riprendono le lezioni nei plessi della Circonvallazione
Tecnico e liceo, domani niente più doppi turni
...Da domani riprendono regolarmente le lezioni nei plessi scolastici dell'ex Istituto tecnico «Giovanni XXIII» e del Liceo classico e scientifico, che, aseguito dell'entrata in vigore del nuovo assetto degli istituti scolastici, dipendono dall'Istituto di Istruzione Secondaria Superiore «Francesco Crispi». Le lezioni erano state sospese nei plessi in questione per cinque giorni, e gli studenti ed i docenti hanno dovuto sottoporsi per tutta la settimana ai doppi turni, dopoche la settimana scorsa era stata «notata» la presenza di fastidiose pulci che saltellavano tra i banchi. Scattato l'allarme in Municipio lunedì mattina, è stato tenuto un summit alla presenza, tra gli altri, della dirigente scolastica Antonina Triolo, del sindaco Carmelo Pace, degli assessori comunali Nino Firetto e Lucia Padovano, rappresentanti delle forze dell'ordine locali, per adottare le misure necessarie da un lato per consentire agli studenti di poter seguire le lezioni regolarmente e, dall'altro, per avviare il necessario servizio di disinfestazione sia all'interno che all'esterno, per eliminare le cause che hanno prodotto il proliferare delle pulci. Nel frattempo gli studenti del tecnico e del classico e dello scientifico sono stati ospitati, i primi nella sede dell'ex Professionale di via Verga, ed i secondi nella sede centrale dell'ex Istituto Magistrale «Crispi» di via campo sportivo. Da domani lezioni regolari nei plessi originari e fine dei doppi turni. (*TC*)
lunedì 12 ottobre
Giornale di Sicilia
Ex Provincia
Prosegue il progetto Tartaword
...Anche il prossimo anno sarà attivato il progetto "Tartaword" con le attività di informazione e di animazione sulle spiagge della provincia di Agrigento. Il bilancio di quest'anno è positivo. Si tratta di una delle azioni previste dal progetto "Tartalife - Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale", un progetto comunitario finanziato dall'Unione Europea con il contributo, pari al 75% del budget totale, dello strumento finanziario Life della Commissione Europea, e che vede tra i partner il Libero consorzio comunale. Il Tartaword per tutto il periodo estivo ha coinvolto in attività di informazione e sensibilizzazione i frequentatori abituali delle principali spiagge della provincia, da Licata a Porto Palo di Menfi: turisti, popolazioni residenti, amministrazioni locali. Le attività, comprese quelle di animazione per i più giovani, sono state finalizzate alla conoscenza dei problemi di conservazione della Tartaruga marina Caretta caretta nel Mediterraneo e sulle mmisure indispensabili alla tutela di questa importante specie, la cui popolazione, purtroppo, ogni anno perde decine di migliaia di esemplari. (PAPI)
il caledoiscopio.it
Sicilia. Anche la gestione dei rifiuti è incostituzionale
Lo abbiamo detto e scritto in passato e lo confermiamo: una delle concause del fallimento della gestione integrata dei rifiuti e delle risorse idriche in Sicilia è determinata dalla scarsa qualità del legislatore regionale. L'uso distorto del nobile e sovrano potere legislativo affidato a questa Assemblea Regionale Siciliana rappresenta infatti, non solo un freno ad ogni tentativo d'inversione di rotta, ma un danno permanente alle pur necessarie politiche pubbliche regionali.
Mentre nelle prossime ore il Consiglio dei Ministri impugnerà anche la riforma sulla gestione delle risorse idriche, la disciplina sulla gestione dei rifiuti rimane impantanata tra ordinanze emergenziali, discariche chiuse, e nuove soggetti d'ambito fermi con le quattro frecce. In tale contesto di rara forma d'incapacità gestionale, il legislatore siciliano ha "calato" un paio di "carichi" in grado di affondare definitivamente il sistema. Con la distrazione del soppresso Commissario dello Stato è riuscito nella non facile impresa di frammentare, attraverso l'innovativa formula degli ambiti di raccolta ottimale (A.R.O) gli ambiti territoriali ottimali, nel tentativo di restituire ai singoli Comuni la titolarità in ordine alla gestione dei rifiuti nei rispettivi territori. Ciò significa che all'interno del medesimo ambito territoriale ottimale si possono generare un numeroso indefinito di sub ambiti per la gestione autonoma di pezzi di quello che doveva essere il servizio integrato. Il contrario di quello che prevede la scienza economica in materia di gestione dei servizi pubblici a rilevanza economica. E' infatti ottimale quell'ambito territoriale all'interno del quale l'impresa che gestisce il servizio (pubblica o privata) riesce a fare economie di scala a vantaggio non solo del proprio piano industriale ma anche del sistema tariffario.Ebbene, la Sicilia, che in materia di infrazioni comunitarie nella gestione dei rifiuti è riuscita a superare la Campania, si pone di traverso anche rispetto ai principi contenuti nella legislazione statale in materia, determinando una sistematica violazione sia del principio di unicità verticale che di quello orizzontale. Non rientra infatti nell'esclusiva competenza regionale determinare un sistema organizzativo di gestione dei rifiuti opposto a quello previsto dall'ordinamento statale. Ma vi è di più, entrando in stato di confusione, il legislatore dopo avere individuato con specifica normativa le nuove società di regolamentazione dei rifiuti (S.R.R.), attribuisce anche ai nuovi Liberi Consorzi comunali competenze in materia di smaltimento dei rifiuti.Questo stato di cose non è sfuggito alla Presidenza del Consiglio dei Ministri che, dopo avere incidentalmente affermato l'incostituzionalità di cui è gravata anche la normativa siciliana sui rifiuti n. 9/2010, ricorda di avere, con nota del 7 agosto scorso, diffidato la Regione Siciliana a provvedere entro in termini ivi indicati alla riperimetrazione degli A.T.O. per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e, di conseguenza, a ridefinirne il numero complessivo in non più di cinque ambiti. Altro che sub ambiti comunali!! La Regione Siciliana quindi, oltre a modificare la più recente riforma sull'acqua, oggetto dell'imminente impugnativa, è chiamata a rivedere in fretta anche la precedente riforma sulla gestione dei rifiuti, pena l'attivazione di poteri ministeriali sostitutivi.
10 ottobre - sabato
LA SICILIA
DOSS MIGRANTES. Sono 148.969 gli
iscritti all'Aire, il registro degli italiani residenti all'estero
I PRIMI MIGRANTI SIAMO NOI.
Primi in Sicilia e a livello nazionale,
Il record non è di quelli che incoraggiano, ma i freddi numeri sono
quelli: la provincia di Agrigento è la prima a li vello regionale
per numero di cittadini inscritti all'Aire, il registro degli
italiani residenti all'estero.
Il rapporto 2015 della Fondazione
"Migrantes", l'organismo della Cei che si occupa appunto di
migrazioni, indica che tra l'uno gennaio2014 e il primo gennaio
2015 il numero di iscritti al l'Aire provenienti dal territorio
agrigentino sono stati 148.969, a fronte di un totale di oltre 713
mila. Di questi il 46,5% sono donne, mentre il 24 per cento rientrano
nella fascia d'età tra 18 e 34 anni. Ancora più alto ma non
il più alto e il dato degli iscritti per nascita: il 31,5%.
Al secondo e terzo posto rispetto al
totale degli isCritti, ben distanziati, troviamo le province di
Catania (113.533 inscritti) e Palermo (113.063). La provincia con la
più alta percentuale di iscritti per nascita, invece, si è
attestata ad Enna, dove sono il 44%
Il trend, almeno per Agrigento, è in
netta crescita: nel report dello, scorso anno infatti erano indicati
146.913 iscritti, i quali erano a loro volta circa 2mila in più di
quanti ne erano stati registrati nel 2012.
Ancora più impressionante è guardare
i dati di incidenza: in diversi centri, soprattutto tra quelli di
piccole e medie dimensioni la proporzione tra emigrati e residenti è
altissima. Se ad Aragona la percentuale è dell'88,1 per cento
(8.416 emigrati per 9.548 aragonesi), piccoli comuni come Sant'Angelo
Muxaro contano una percentuale del 176%, potendo contare su 2.455
emigrati e 1.395 residenti. Nella categoria.°big", ovvero dove
sono presenti i comuni tra i 100 e i 10 mila abitanti la peggior
percentuale (la seconda in Italia) è quella di Ravanusa, con un
rapporto del 55,95%, ovvero 6.604 registrati Aire a fronte di 11.715
residenti.
A livello siciliano, invece, il primo
centro per numero assoluto di iscritti all'Aire risulta Palermo,
con (27.076 persone), mentre al terzo posto, dopo Catania, troviamo
Licata, dove gli iscritti all'Anagrafe sono stati 15.411. In ordine
seguono Palma Di Montechiaro (10.329), Favara (9:773), Aragona
(8.416), Ravanusa (6.641),. Castelter mini (6.478), Canicattì
(5.989), Agrigento (5.799); Ribera (5.591), Raffada li (4.044),
Cianciana (4348), Porto Em pedocle (3.464), Santa Elisabetta (3.230),
Menfi (2.988) e Sant'Angelo Muxaro(2.455).
Il principale paese di emigrazione dei
siciliani rimane la Germania, dove ad oggi sono presenti .221.453
'iscritti all'Aire. Seguono il Belgio (95.988) e l'Argentina
(81923).
GIOACCHINO SCHICCHI
ANCE SICILIA CONTRO IL GOVERNO
REGIONALE.
Blocco spesa, denuncia alla Procura
contabile e a Corte di giustizia Ue.
Una dura presa di posizione, un vero e
proprio atto d'accusa, quello dell'Ance Sicilia, che contesta
apertamente e senza mezzi termini alcune scelte del governo
regionale. Una denuncia per "distorto utilizzo di fondi pubblici",
una denuncia al la Corte di giustizia europea contro il governo
regionale per discriminazione delle imprese siciliane e per
violazione delle norme sulla concorrenza, ed oltre a ciò, una class
action per il risarcimento dei danni subiti. Il Comitato di
presidenza dell'Ance Sicilia, riunitosi a Palermo, ha deliberato di
dare mandato ad un legale perché verifichi la possibilità di
presentare alla Procura della Corte dei conti queste serie di
iniziati ve specifiche «Per garantire stipendi ai dipendenti
pubblici. ai precari ai forestali e ai Pip e per foraggiare sacche di
parassitismo e clientele si sono sottratti quasi tutti i fondi
disponibili destinati per legge ad investimenti produttivi e
infrastrutture» Secondo I Ance Sicilia questo uso delle risorse
pubbliche ha determinato ultimamente all'assenza di un taglio reale
di sprechi e di «una programmazione strutturale la prospettiva di un
2016 con più gravi e negative condizioni e ha portato al
depauperamento del bilancio e delle casse della Regione e alla fine
di ogni investimento per lo sviluppo». A riprova l'Ance osserva
che sulla Gazzetta ufficiale di ieri sono state pubblicate solo
quattro gare d appalto «ponendo le imprese edili siciliane
nell'impossibilita di operare e di mantenere i requisiti di
accreditamento imposti dalla legge per competere con gli altri
mercati nazionali e regionali» La difficile situazione finanziaria
di cassa e i limiti di Patto di stabilita hanno portato il governo
regionale a bloccare i pagamenti tranne quelli per stipendi precari
Pip e foresta li «Chi stabilisce si chiede Santo Cutrone
presidente l funzioni di Ance Sicilia che in presenza di una crisi di
cassa il diritto della categoria di dipendenti e precari pubblici a
riceve re sempre e comunque lo stipendio pur sen controlli sulla
produttività e un rendiconto dei risultati sia prevalente rispetto
al diritto dei dipendenti delle imprese Si lidi ricevere lo stipendio
per le opere effettivamente svolte per la pubblica amministrazione e
per i servizi reali resi alla collettività Se la regola vincente e
questa commenta Cutrone allora essendo diventati anche noi
poveri e bisognosi a causa del la Regione siamo disponibili a cederle
i nostri crediti in cambio dell'assunzione come precari Pip e
forestali Almeno cosi saremo tutti pagati sempre e comunque a
prescindere da quello che facciamo» Sono queste ipotesi la
violazione delle norme sulla concorrenza e la discriminazione di
imprese e lavoratori edili a favore di dipendenti e precari pubblici
- a spingere I Ance Sicilia a rivolgersi alla Corte di giustizia
europea per ottenere la condanna del governo regionale Inoltre si
intende dare luogo ad una class action per chiedere «il risarcimento
dei danni subiti da tutte le imprese e da tutti i lavoratori in
servizio e licenziati a causa del blocco dei pagamenti che dura dallo
scorso giugno strozzando ogni realtà familiare ed economica ma anche
del mancato utilizzo di circa 38 miliardi disponibili per 439 opere
immediatamente cantierabili» «Affiancando Baccei a Crocetta
conclude Cutrone forse Renzi pensava di risolvere i problemi
finanziari della Regione prima di andare al voto Obiettivo mancato
Renzi e i suoi ne prendano atto e adottino le necessarie decisioni
prima che per i siciliani sia troppo tardi»,
GIUSEPPE BIANCA
11 ottobre - domenica
LA SICILIA
REGIONE. Domani al via una verifica
dei capitoli di bilancio
Crocetta: lo stop alla spesa è una
misura precauzionale
No a tagli ai servizi, sociali.
GIOVANNI CIANCIMINO
L'assessore Baccei da venerdì sera
ha messo i lucchetti alle casse della Regione. Un blocco della spesa
necessario dettato dal buco di bilancio. Il governatore Crocetta
minimizza; «è un intervento precauzionale basato sull'andamento
delle entrate dei primi sei mesi». Ed aggiunge: «Anche se guardando
i primi dati, ne conveniva pure Baccei, ci sono incrementi positivi.
Il nostro intervento è prudenziale». In ogni caso è garantito il
pagamento degli stipendi a fine mese. Evidentemente i creditori
restano al palo, debbono attendere, Quanto non si sa.
Dov'e la novità. È dagli anni
Novanta che nei mesi finali dell'esercizio finanziario il tesoro
mette i lucchetti alle casse, ma non i sigilli. Sono oltre venti anni
c il Bilancio della Regione è in
sofferenza, anno per anno si e parlato
d riforme e tagli, se oggi ancora si ripete lo stesso rituale e la
conferma che la terapia è stata sbagliata. Il populismo ha provocato
la crescita fuori controllo del
precariato, riserva elettorale
irrinunciabile per i politici. Si è fatta confusione tra spesa
sociale e spesa per l'esercito dei precari. Oggi la situazione è
più pesante, drammatica perché si è raschiato il barile. Tuttavia
l'irresponsabilità della facile demagogia non ha fine.
E non si dica che la responsabilità
sia da attribuire alle incertezze di una assetto ballerino della
giunta. Con l'elezione diretta, il presidente della Regione
accentra tutti i poteri dell'esecutivo, sta
alla sua facoltà e capacità di
battere i pugni sul tavolo per la realizzazione del suo programma.
Senza devianze. È pur vero che una minoranza divenuta maggioranza
grazie ai trasmigratori
può garantire solo la palude. Chi la
vuole, si vota al suicidio.
Cosa ci si aspetta? Come sempre sui
tagli il percorso è accidentato: la coperta è corta e nessuno vuole
fare sacrifici. Come è noto, l'obiettivo è di risparmiare subito
una cinquantina di milioni. Da domani comincerà una verifica dei
capitoli di bilancio per vedere dove si possono tagliare i costi.
Tutti se ne è convinti, nessuno sa tenere in mano il bisturi.
Secondo Crocetta occorre risparmiare fino a «300 milioni di euro
l'anno». E però mette qualche paletto: «I soldi per i servizi
sociali non verranno toccati».
Evidentemente anche le opposizioni
mettono i loro paletti sui tagli. Vincenzo Figuccia (vice capogruppo
di Fi) parla di «tagli indiscriminati nei confronti delle categorie
più deboli, che hanno! cancellato il welfare per obbedire alla
politica di austerità voluta dall'assessore all'Economia Baccei,
emissario di Renzi in Sicilia». Anche Figuccia, che ne è stato
sempre sponsor in prima fila, mette in primo piano i precari.
Tornano alla ribalta i Democratici per
le riforme con capogruppo Giuseppe Piccolo con un intervento all'agro
dolce: «Siamo lieti che il presidente Rosario Crocetta consideri il
nostro assessore Maurizio Croce insostituibile per la sua Giunta. E
quello che abbiamo sempre pensato e detto al governatore in tutte le
occasioni in cui si è parlato dell'attività svolta dall'assessore
al Territorio e all'Ambiente. Riteniamo, infatti, che il suo lavoro
sia stato estremamente utile al governo ed alla Sicilia. Quindi
l'elogio pubblico fatto dal presidente Crocetta su Croce è per
noi motivo di orgoglio». Tuttavia, aggiunge Picciolo, «ciò non ci
esime dal fare tante al tre valutazioni politiche con il capo del la
coalizione che è lo stesso governatore. Ad esempio, riteniamo che
dai comportamenti e dalle scelte di questi prossimi giorni si
valuterà anche come tra guardare con il nostro nuovo soggetto
politico «Sicilia Futura» la legislatura. La costituzione di questo
movimento, del resto, è l'approdo di mesi di duro lavoro
politico»: tir avvertimento anche in caso di eventuale rimpasto di
giunta.
sicilia24h
Progetto Tartalife: all'Albo
Pretorio il bando per la selezione di redattore di un manuale
didattico (scade il 23 ottobre).
E' stato pubblicato all'albo
pretorio on-line del Libero Consorzio Comunale (ex Provincia
Regionale di Agrigento) il bando per la selezione di un redattore di
un manuale didattico sul tema della biologia della tartaruga marina
Caretta Caretta, sulle minacce e sulle buone pratiche per la
conservazione della specie in Italia e nel Mediterraneo, nell'ambito
del progetto comunitario "Tartalife -Riduzione della mortalità
della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale". Il
manuale è finalizzato alla formazione dei docenti che parteciperanno
alle attività dello "Scopri-Tarta", un programma di educazione
ambientale riservato alle scuole elementari e medie di tutta la
Sicilia e previsto nell'azione E3 del progetto Tartalife.
Possono partecipare al bando i laureati
(vecchio ordinamento o Laurea specialistica) in Biologia Marina,
Scienze Biologiche, Scienze Naturali, Scienze ambientali, Ingegneria
ambientale e relative equipollenze secondo le indicazioni del MIUR.
La domanda dovrà essere fatta pervenire entro le ore 14.00 del
quindicesimo giorno dalla pubblicazione dell'avviso all'Albo
Pretorio del Libero Consorzio Comunale, in busta chiusa indirizzata
al Settore Territorio e Ambiente del Libero Consorzio Comunale di
Agrigento, Piazza Aldo Moro, 1, 92100 Agrigento.
Ricordiamo che "Tartalife" è un
progetto comunitario finanziato dall'Unione Europea con il
contributo, pari al 75% del budget totale, dello strumento
finanziario LIFE+ della Commissione Europea, e che vede tra i partner
il Libero Consorzio Comunale di Agrigento (CNR-ISMAR ente capofila).
Gli interessati possono consultare il
bando sul sito internet www.provincia.agrigento.it
12 ottobre - lunedì
LA SICILIA
C'è il nodo dei comparti per il
pubblico impiego
C'è un ostacolo da superare prima di
passare a discutere del rinnovo dei contratti nel pubblico impiego:
ridurre i comparti in cui si dividono gli statali a 4 al massimo. Dal
numero dei settori infatti dipende anche quello dei contratti.
L'ultimo aggiornamento vede in vigore 10 comparti e 8 aree
dirigenziali: da si parte per mettere a punto la sforbiciata su cui
l'Aran, in rappresentanza del governo, e i sindacati si
confronteranno il prossimo martedì. Un primo incontro dal valore
anche simbolico: alla vigilia della legge di Stabilità, dove saranno
stanziate le risorse per gli incrementi salariali, e dopo la sentenza
con cui l'estate scorsa la Corte costituzionale ha dichiarato
illegittimo il blocco continuato della contrattazione. A parte la
tempistica, tagliare i comparii è soprattutto un obbligo di legge,
lo impone infatti la riforma Brunetta, rimasta finora inattuata. Le
trattative, si parla di cinque anni fa, furono avviate ma presto
seguirono i provvedimenti per congelare gli scatti e allora si fermò
tutto. Adesso l'ipotesi che circola è quella di accorpare i
compatti seguendo una logica di competenza, ovvero mettendo insieme
tutta la Pa centrale (ministeri, presidenza Consiglio, agenzie
fiscali, enti pubblici non economici), a cui si affiancherebbero la
sanità, gli enti locali e infine la scuola (che dovrebbero inglobare
anche l'università e gli enti di ricerca). Probabilmente domani
sarà chiara anche la posizione del governo sulla questione,
Esecutivo che per ora sembra abbastanza aperto, pronto anche a
soluzione innovative. Mai. sindacati, la convocazione è arrivata
direttamente alle confederazioni, faranno pesare anche il tema delle
risorse a disposizione per il rinnovo, avendo già bollato come
insufficienti le cifre da stanziare, secondo indiscrezioni, in
manovra. Oltre a Cgil, Cisl, Uil, sono state chiamate al confronto
anche Cgu UsaI, Confsal, Usb, Cosmed, Cida, Confedir-Mit, UgI, Cse ed
Usae.
Dai Patti territoriali Magazzolo
Platani
oltre 2 milioni per lavori in 11
Comuni.
La società di gestione dei patti
territoriali "Magazzolo - Platani Smap ha finanziato, con la prima
trance dell'economia del patto territoriale generalista, dodici
opere pubbliche per tredici comuni per un importo oltre due milioni e
200 mila euro, su 40 milioni di euro del decreto di finanziamento del
patto territoriale generalista "Magazzolo Platani" del 21 Marzo
2001.
Il comune di Casteltermini per volontà
unanime del consiglio di amministrazione della Smap spa ha avuto la
quota maggiore di risorse della rimodulazione ossia 460. mila euro il
primo lotto della miniera "Cozzo Disi", che sarà aperta ai
turisti e alla fruizione pubblica. Proprio in questi giorni alla
fièra del turismo di Rimini il distretto turistico Monti Sicani
Valle del Platani Smap, a cui aderisce il comune di Casteltermini, ha
un. proprio stand per promuovere il territorio e la miniera,
importante attrattore turistico dei Sicani. È stato finanziato un
lotto funzionale della strada Bivona - Palazzo Adriano Che attraversa
il Parco dei Monti Sicani, per 300 mila euro. Alessandria della Rocca
realizza una struttura al servizio delle imprese agricole nell' ex
macello. Santo Stefano Quisquina crea l'illuminazione nelle zone
artigianali. Viene migliorata la circonvallazione di San G. Gemini,
Così come Burgio procederà alla sistemazione della strada esterna
Dragotto. Nell'area del piano degli investimenti produttivi di
Cianciana verrà realizzata una isola ecologica. Altre strade di
interesse perle imprese verranno realizzate a S. Biagio. Platani e a
5. Angelo Muxaro, Cammarata e a Villafranca la piazza Belvedere. Il
comune di Lucca Sicula interverrà nella ristrutturazione in mi
edificio storico pubblico.
La Smap, che ha sede a Bivona e il cui
presidente è il sindaco della città Giovanni Panepinto, nasce nel
maggio del 1999 per gestire come soggetto responsabile i Patti
Territoriali, ente generalista e agricolo. Oltre cento nuove aziende
sono na te con i due patti. Ha promosso e gestito il Pist (piano
integrato sviluppo territoriale), il Pit (piano integrato
territoriale), il distretto del settore lattiero caseario, il
distretto turistico Monti Sicani Valle del Platani. La Smap ha
sostenuto finanziaria mente l'imprenditoria locale con la nascita
ventisei caseifici, dieci alberghi e diverse opere pubbliche per
oltre ottantamilioni di euro.
ENZO MINIO