Agrigentopress.it
maltempo. Strade provinciali sottoosservazione
In seguito all'allarme rosso lanciatoin queste ore dalla sala operativa regionale di Protezione Civile, eall'ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado diAgrigento firmata dal sindaco Calogero Firetto, il Libero Consorzioex Provincia Regionale comunica che i propri uffici sarannoregolarmente aperti. Al tempo stesso, a causa del pericolo concretodi forti precipitazioni, intensa e ripetuta attività elettrica eforti raffiche di venti provenienti dal comparto orientale, ilSettore Ambiente e Infrastrutture Stradali raccomanda la massimaprudenza a quanti percorrono, in auto o con mezzi di lavoro, lestrade provinciali, ex consortili ed ex regionali. E' infattielevato il rischio idrogeologico che potrebbe nuovamente causarefrane e smottamenti di fango e detriti dai terreni confinanti lungole carreggiate, rendendo insidioso il transito dei mezzi. Il rischioriguarda l'intera rete viaria provinciale, con particolareriferimento tuttavia alla zona est, nuovamente colpita nei giorniscorsi da un nubifragio che ha provocato nuovi problemi e difficoltànel transito. Il personale stradale del Libero Consorzio effettueràcontinui monitoraggi, segnalando ai tecnici e ai capi settore ognieventuale criticità.
Agrigentonotizie.it
Il maltempo lasciasegni del proprio passaggio in provicia di Agrigento: Già alle prime ore della mattina lasala operativa del Comando provinciale dei vigili delfuocoè stata impegnata in un gran numero dichiamate di con richieste di intervento.Nel capoluogo si registraqualche allagamento, ma al momento nulladi preoccupante. la Protezione civile monitora costantemente lasituazione.Dai primi dati pare invece essere statacolpita pesantemente lazona ovestdella provincia: raffiche divento fortissime, probabilmente un'altra tromba d'aria, si sarebberoabbattute soprattutto su Montallegro, Ribera e Siculiana alcui ingresso del paese stamattina è stato anche trovatouncamion ribaltato.Alberi e parti dellepiantelungo la statale "Palermo-Agrigento"sono stati rilevati sulla sedestradale e rimossi in queste ore.Intanto il Liberoconsorzio ha invitato gli automobilistiallaprudenza nel percorrere, in auto ocon mezzi di lavoro, lestrade provinciali, ex consortilied ex regionali. E', infatti, «elevatoilrischio idrogeologicochepotrebbe nuovamente causare frane e smottamenti di fango e detritidai terreni confinanti lungo le carreggiate, rendendo insidioso iltransito dei mezzi». Il rischio, secondo quanto si legge inuna nota ufficiale, riguardal'interarete viaria provinciale.
Livesicilia.it
Lalegge regionale sull'acqua pubblica sarà impugnata domani dalConsiglio dei ministri.
Ilgoverno nazionale ha ribadito in un incontro che si è tenuto ieri aRoma le osservazioni mosse da ministero dell'Ambiente e Authoritydell'Energia, che erano state contestate da Palazzo Chigi al governoregionale la settimana scorsa con una lettera. All'incontrocon il sottosegretario agli Affari regionali Gianclaudio Bressahannopartecipato il vicepresidente della Regione Mariella Lo Bello,l'assessore all'Energia Vania Contrafatto e i dirigenti regionaliRomeo Palma e Domenico Armenio.
Nelmirino del governo Renzi cisono alcune parti della riforma ritenute incostituzionali. Traqueste, la differenza di trattamento tra soggetti pubblici e privatiper gli affidamenti (per i privati è prevista una durata novennaledelle concessioni), la parte relativa alla definizione delle tariffee la gestione diretta da parte dei Comuni. "I profili di censurache vengono sollevati non sono purtroppo una novità", si limita aosservare l'assessore Contrafatto. Che durante l'iter della leggeall'Ars aveva messo in guardia sui rischi di incostituzionalità diparte della norma. Se l'Ars modificherà le parti impugnate, cosìcome avvenuto per la riforma dei liberi consorzi smontata da PalazzoChigi, il governo potrebbe successivamente rinunciare al ricorsodavanti alla Consulta. Èl'ennesima delle bocciature da parte di Roma.L'ultima solo ieri ha riguardato il piano della rete ospedaliera diLucia Borsellino. Ma prima ancora era toccato alla legge sugliappalti. Sullo sfondo restano i rumour sulla tentazione romana dichiudere la legislatura dell'Ars per andare al voto anticipato inSicilia a giugno insieme ad altre grandi città e all'eventualereferendum sulla riforma costituzionale. Domani il Consiglio deiministri dovrebbe anche avviare l'esame della finanziaria. Ed èquesto l'ultimo treno per la Sicilia per ottenere da Roma le somenecessarie a chiudere il complicatissimo bilancio dell'anno prossimo.
La Sicilia
Elezione liberi consorzi
Scelti i componenti della commissione elettorale
Se il percorso di analisi e valutazione della nuova legge sui Liberi consorzi è ripartito ieri mattina all'Ars,la Regione nel frattempo avvia le procedure tecniche che porteranno al29 novembre alle elezioni per le cariche . politico-amministrative che guideranno le ex Province.
Nei giorni scorsi, infatti, l'assessore alle Autonomie locali e alla Funzione pubblica Giovanni Pistorio ha con proprio atto individuato i componenti della commissione elettorale che si dovrà occupare di organizzare e "gestire"le consultazioni. In elenco sono presenti il segretario comunale di Agrigento Pietro Rizzo, il segretario di Canicattì Domenico Tuttolomondo, il segretario comunale di Sciacca Carmelo Burgio e il dirigente del settore legale del Comune di Agrigento Antonio Insalaco. Al netto di quello che sarà il percorso della trasformazione delle ex Province, la nomina delle commissioni è comunque un atto cl0vutoprévisto dalla stessa legge. La quale indica come "entro cinque giorni dalla pubblicazione del decreto di indizione delle elezioni" sia necessario istituire con decreto l'ufficio elettorale "composto da tre iscritti all'albo nazionale dei segretari comunali e provinciali, di cui uno con funzioni di presidente (ruolo che sarà ricoperto da Rizzo ), ed un dirigente con competenze amministrative, di uno dei comuni appartenenti all'ente di area vasta"! La legge, comunque, nel dettaglio prevede che i liberi consorzi debbano avere tre organi: presidente (eleggibile tra uno qualunque dei sindaci del territorio a meno che nel suo comune non si vada al voto entro 18 mesi dalla nomina), Giunta (composta da sei soggetti, scelti dal presidente tra sindaci e consiglieri comunali ma successivamente votati dall'assemblea e l'Adunanza elettorale, che si dovrà fisicamente occupate di scegliere e votare.