Sabato 24 ottobre 2015
Contro voce.it
Libero Consorzio: Avviate le procedure di selezione dei nuovi componenti del collegio dei revisori dei conti
Il Commissario straordinario Marcello Maisano ha autorizzato l'avvio delle procedure per la selezione dei nuovi revisori dei conti del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. L'iter per la selezione dei revisori dei conti tiene conto della nuova normativa approvata dall'Assemblea regionale contenuta nella legge regionale n. 15/2015, dal decreto dell'Assessore alle Autonomie Locali Giovanni Pistorio n. 231/2015 e dalla circolare dello stesso Assessore n.11/2015.
I revisori dei conti, secondo le nuove previsioni di legge, saranno scelti mediante estrazione a sorte tra i soggetti iscritti nel registro dei revisori legali nonché tra gli iscritti all'ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, che abbiano chiesto di partecipare alla procedura di selezione dell'organo di revisione dell'ente di area vasta.
Il componente che assumerà le funzioni di presidente dovrà avere, altresì, i seguenti requisiti: a) iscrizione da almeno 10 anni nel registro dei revisori legali o all'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili; b) aver svolto almeno due incarichi di revisore dei conti presso enti locali, ciascuno per la durata di tre anni; c) conseguimento, nel periodo 1° gennaio - 30 novembre dell'anno precedente, di almeno 10 crediti formativi per aver partecipato a corsi e/o seminari formativi in materia di contabilità pubblica e gestione economica e finanziaria degli enti territoriali i cui programmi di approfondimento ed i relativi test di verifica siano stati preventivamente condivisi con il Ministero dell'interno. Gli altri due componenti dovranno avere i requisiti previsti dall'articolo 3, commi 3 e 4, del decreto del Ministro dell'Interno n. 23/2012.
Il compenso lordo annuo per ciascun componente è stato stabilito in dodicimila euro annui, oltre iva e C.p.a. se dovuti, mentre al Presidente del collegio dei Revisori dei Conti spetterà un compenso di diciotto mila euro, anch'esso oltre iva e C.p.a. se dovuti.
Uno specifico avviso contenente tutte le modalità di partecipazione alla selezione sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana e nel sito istituzionale dell'ente.
Domenica 25 ottobre 2015
Giornale Di Sicilia
La riforma. Studio dei consulenti del lavoro: i dipendenti pubblici si ammalano il doppio di quelli privati. Dopo i provvedimenti disciplinari licenziato solo il 3%
Madia: basta aumenti a pioggia per gli statali
Annuncio del ministro: il nuovo contratto introdurrà criteri differenziati come le fasce di reddito,le funzioni e le categorie
Renato Giglio Cacioppo
I lavoratori pubblici si ammalano il doppio di quelli privati: il dato è contenuto in uno studio dei Consulenti del lavoro, su dati Inps, secondo cui nel 2014 è stata registrata una media di 5,5 giorni di assenza per malattia dei lavoratori privati a fronte di 10,2 giorni per i lavoratori pubblici. Al contrario, i licenziamenti disciplinari nel settore pubblico sono circa 10 volte meno che in quello privato, e nell'ultimo anno sono stati licenziati appena 220 dipendenti pubblici, sui tre milioni e mezzo esistenti e su un totale di 6900 (lo 0,2%) che hanno subito contestazioni disciplinari. L'inchiesta di Sanremo sui dipendenti comunali accusati di assenteismo e di aver barato nell'uso dei badge, sta riaccendendo i riflettori sul settore della Pubblica amministrazione, mentre proprio ieri il ministro competente, Marianna Madia, ha detto che con il rinnovo del contratto si cercherà di mettere fine agli aumenti «a pioggia» per tutti, e si ragionerà invece «su criteri differenziati, come le fasce di reddito, le funzioni, le categorie». Dipendenti pubblici malati il doppio. Secondo un'elaborazione dei Consulenti del lavoro, ogni giorno, nel 2014, è mancato dal lavoro per malattia, in media, il 3,01% dei dipendenti pubblici e solo l'1,8% dei privati, che hanno riportato, sempre in media, 5,5 giorni di malattia ciascuno nel 2014, contro ben 10,2 giorni dei dipendenti della Pa. Il mese nel quale ci si ammala di più è gennaio( 1.380.000 certificati nel pubblico e 690.000 nel privato su 13,34 milioni di certificati in tutto l'anno) mentre il giorno della settimana nel quale è più frequente la comunicazione dell'inizio della malattia è il lunedì. Nel privato, i lavoratori che hanno avuto almeno una malattia nell'anno sono stati poco più di quattro milioni(poco meno del 30% del totale) mentre nel settore pubblico sono stati 1.751.000 (il 58,36%). Tra i dipendenti della Pa, inoltre è è frequente anche la comunicazione di un solo giorno di malattia (1.315.776 casi, il 27% delle denunce) mentre per i privati le assenze per un solo giorno sono state il 12,3% de totale. Madia: basta aumenti a pioggia. Intanto, ieri, in un'intervista, il ministro Madia ha affermato che, dopo anni di blocco del contratto degli statali, per ciò che riguarda il rinnovo in arrivo, «bisognerà anche considerare che siamo in una fase di inflazione molto bassa e che uno statale su quattro riceve in busta paga il bonus da 80 euro» e avverte che gli aumenti potrebbero non essere uguali per tutti: «Non è ancora deciso - spiega -ma può avere un senso ragionare su criteri differenziati, comele fasce di reddito, le funzioni, le categorie». Parole contestate dalla Cgil di settore, secondo cui il ministro «non sa di che parla»». Dalla legge di Stabilità per il 2016, inoltre,emerge che i risparmi sul turn-over tra pensionamenti e nuove assunzioni, ridotto al 25%, saranno dal 2019, pari a 413 milioni di euro. L'anno prossimo il risparmio sarà solo di 44 milioni ma aumenterà nel tempo. Pa: solo 220 licenziamenti in un anno. Su tre milioni e mezzo di dipendenti pubblici, secondo il ministero della Pa, nell'arco di un anno soltanto 6900 (lo 0,2% del totale) hanno subito procedimenti disciplinari, al termine dei quali ne sono stati licenziati appena 220 ( il 3% dei 6900). Nel settore privato, i procedimenti disciplinari che si concludono con licenziamenti sono circa 10 volte di più, ma ciò non dipenderebbe dalla legislazione in quanto, dopo le recenti riforme della Pa, è possibile licenziare un dipendente pubblico anche senza una condanna penale, e truffe come quelle con il badge sono causa di licenziamento immediato. Per diversi osservatori, piuttosto, la differenza nei licenziamenti tra pubblico e privato dipenderebbe in gran parte dalla scarsa efficienza dei dirigenti della Pa nel portare avanti i procedimenti disciplinari.
Scuola, istituti tecnici in tutte le province
Lo Bello: ritardo colmato
Conl'adozione da parte della Regione del piano di completamento dellaprogrammazione regionale dell' Istruzione e Formazione tecnica Superiore, gliIts - Istituti Tecnici Superiori saranno istituiti in tutte le province dellaSicilia. Lo rende noto l'assessore all'Istruzione e Formazione professionaledella Regione siciliana, Mariella Lo Bello. «Vogliamo ampliare - dice Lo Bello-la platea di quanti, neo diplomati, voglionoproseguire gli studi con percorsi di alta specializzazione. Questi ultimi saranno fortemente connessi con i bisogni disviluppo dei territori nei quali verranno ubicati e saranno in stretto collegamento con i settori produttiviagli stessi riferibili». «Quello elaborato - aggiunge Mariella Lo Bello - è di un documento essenziale inmateria di istruzione e formazione, non ancora presente a livello regionale, checompleta e organizza sull'intero territorio della nostra regione il sistema di istruzione e Formazione Professionale.Un grande risultato quello concretizzato,che da subito, ha costituito una dellepriorità strategiche che mi sono data almomento al mio insediamento,che colma ilritardo esistente in questo settore e allinea la Sicilia alle altre Regionid'Italia. La Sicilia si caratterizza in negativo per una bassa percentuale di popolazione con titoli di istruzione terziaria. Possiamo affermareche con l'adozione del piano, queste specializzazioni si incrementeranno ed avranno un ruolo determinante perfronteggiare le attuali emergenze occupazionali dell'isola». E' stata redatta unamappatura territoriale che individua la Costituzione di 1 ITS a Caltanissetta nell'Area Efficienza Energetica; 2 a Palermo Area mobilità sostenibile e Nuove tecnologie per la vita; 2a Ragusa Area mobilità sostenibile etecnologie per i made in Italy; 1 aCatania Area nuove tecnologie per il Madein Italy; 2 ad Agrigento nell' Area nuovetecnologie per il made in Italy etecnologie innovative per i beni e leattività culturali; e 1 a Messina perl'Area tecnologie innovative per i benie le attività culturali. Questi nuoviIts andranno ad aggiungersi a quelli già operanti a Siracusa, Piazza Armerina, Messina, Catania e Caltagirone.
«GliIts - spiega Mariella Lo Bello - rappresentanoun sistema alternativo, ma non inconcorrenza con l'Università. Attraversola frequenza dei corsi Its, i giovani diplomati siciliani conseguono il diploma di tecnico superiore, titolo che si colloca tra quelli riconosciutidall'unione Europea al V livello EQF (European Qualification Framwork). Ciò consentirà l'acquisizione di crediti formativi, riconosciuti dalle università. In estrema sintesi - prosegue - significa che gli studenti, conseguitoil titolo tecnico e qualora lo volessero, possono utilizzarli per proseguiregli studi universitari».
lunedi 26 ottobre
Giornale di Sicilia
Il Pd e le donne
Tutti gli ostacoli che bloccano la giunta
Il Pdr-Sicilia futura di Totò Cardinale ha un assessore ma ne vorrebbe un altro, forte di una rappresentanza all'Ars di otto deputati. Crocetta resiste. Anche perchè l'ipotesi è possibile solo se il Pd scende da 6 a 5. ...«A questo punto l'unica sicura di un posto in giunta è Mariella Lo Bello»: Rosario Crocetta la butta lì ma dietro questa battuta c'è l'enigma che sta paralizzando tutto. Il nodo Baccei Sponsorizzato da Roma e blindato da Davide Faraone, Alessandro Baccei è il granello che sta inceppando la macchina. Malgrado gli scontri delle ultime settimane, Crocetta sarebbe disposto a confermarlo all'Economia ma pretende che sia uno degli assessori in quota Faraone. Scelta condivisa dagli altri leader. Mal'area che fa riferimento al sottosegretario chiede tre posti, oltre a Baccei che considera un assessore fuori quota perchè suggerito da Roma. I posti del Pd Crocetta darebbe cinque assessori ma sarebbe anche disposto a confermare al Pd i sei attuali posti. Due andrebbero all'area Cracolici: lo stesso capogruppo entrerebbe solo se si liberasse l'Economia altrimenti darebbe spazio a Bruno Marziano o Filippo Panarello e una fra Mariella Maggio e Concetta Raia. Un posto andrebbe all'area Lupo. Crocetta vorrebbe l'ingresso in giunta proprio dell'attuale vice presidente dell'Ars che invece vorrebbe confermare l'uscente Antonio Purpura. E poi c'è l'area Faraone coni suoi attuali 3 posti: oltre a Baccei, Vania Contrafatto e Baldo Gucciardi. Le richiste di Cardinale Il Pdr-Sicilia futura di Totò Cardinale ha un assessore (il confermato Maurizio Croce) ma ne vorrebbe un altro, forte di una rappresentanza all'Ars di otto deputati. Crocetta resiste. Anche perchè l'ipotesi è possibile solo se il Pd scende da 6 a 5. Ma in quel caso sarebbe Faraone a dover rinunciare a un assessore, visto il peso della corrente all'interno del gruppo parlamentare. E si torna così al problema di partenza. I partiti minori Crocetta ha garantito un posto a ogni alleato. Dunque Sicilia democratica avrà spazio per Luisa Lantieri, parlamentare ennese che entre al posto di Sara Barresi. I socialisti avranno un posto per Giovanni Di Giacinto, attuale capogruppo che lascerà il ruolo ad Antonio Malafarina. I centristi All'area centrista frutto della prossima fusione fra Udc ed Ncd andranno tre assessori.L'Udc indicherà Giovanni Pistorio (ma con un nuova delega rispetto alla Funzione pubblica) e probabilmente Gianluca Miccichè. E poi ci sarà un tecnico vicino a Ncd. Il nodo-donne Crocetta ha introdotto un paletto che sta mettendo in difficoltà l'incastro delle caselle:unterzo della giunta deve essere composto da donne. Il Pd deve quindi indicarne due. Il governo del presidente Crocetta nei giorni scorsi ha fatto un'altra battuta: «Ai partiti do 11 assessori su 12. Cosa vogliono di più?». Con la premessa che il «suo» assessore sarà sicuramente la Lo Bello, significa la rinuncia ad Antonio Fiumefreddo. Ma il presidente avverte: «Se il governo è politico è un discorso... Se è il governo del presidente cambia tutto». Se salta l'intesa, Fiumefreddo martedì sera sarà uno degli assessori della giunta di fedelissimi. Che però conterrebbe anche esponenti dei partiti e delle correnti «che ci staranno».Un avviso ai renziani.