24 ottobre - sabato
LA SICILIA
LIBERO CONSORZIO COMUNALECommissario avvia selezione per il collegio revisori conti.Il Commissario straordinario Marcello Maisano ha autorizzato l'avvio delle procedure per la selezione dei nuovi revisori dei conti del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. I revisori dei conti, secondo le nuove previsioni di legge, saranno scelti mediante estrazione a sorte tra i soggetti iscritti nel registro dei revisori legali nonché tra gli iscritti all'ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, che abbiano che abbiano chiesto di partecipare alla procedura di selezione dell'organo di revisione dell'ente di area vasta, Il componente che assumerà le funzioni di presidente dovrà avere, altresì, i seguenti requisiti: a) iscrizione da almeno 10 anni nel registro dei revisori legali o all'ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili; I aver svolto almeno due incarichi di revisore dei conti presso enti locali, ciascuno per la durata di tre anni; c) conseguimento, nel periodo 1° gennaio- 30 novembre dell'anno precedente, di almeno 10 crediti formativi per aver partecipato a corsi e/o seminari formativi in materia di contabilità pubblica e gestione economica e finanziaria degli enti territoriali i cui programmi di approfondimento ed i relativi test di verifica siano stati preventivamente condivisi con i Ministero dell'interno. Il compenso lordo annuo per ciascun componente è stato stabilito in dodicimila euro annui.
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Andranno in Cdm 7 provvedimenti attuativi. La scure sulle partecipate.Riforma Madia, pronti i primi decretiVia alla stretta sulle Camere di commercio e al taglio dei tempi burocratici.ROMA. Sono pronti sette decreti attuativi del la riforma Madia, diventata legge l'estate scorsa. Si tratta di un primo pacchetto di provvedimenti, visto che le deleghe rimanda no in tutto a circa diciotto dlgs. Ormai i giochi sono pressoché conclusi per i tèsti su razionalizzazione delle partecipate sèrvizi pubblici locali, riforma della conferenza dei servizi, sburocratizzazione dei procedimenti amministrativi per le imprese, trasparenza della Pubblica amministrazione, riordino delle forze di polizia e delle Camere di commercio.Da novembre ogni Consiglio dei ministri potrebbe essere quello giusto per presentare questa prima tranche di decreti.Per la seconda ondata si dovrà invece aspettare qualche altro mese e probabilmente ne faranno parte anche provvedimenti at tesi sin da settembre: è il caso del nuovo Codice dell'amministrazione digitale -potrebbe essere necessaria una consultazione europea - e del documento unico per l'auto, dove è in bilico la creazione di un'Agenzia ad hoc in grado di assorbire Motorizzazione e Pubblico registro automobilistico. Tra i decreti so stanzialmente chiusi invece, ci sono il dlgs sulle Camere di commercio, che vengono ridotte a 60 dalle attuali 105, attraverso accorpamenti che riguarderanno tutte le realtà con meno di 75 mila aziende iscritte. Qualcosa comunque già si è mosso e 28 Camere hanno approvato le fusioni. Arriva inoltre una cura dimagrante per le giunte e i consigli di ciascuna Camera e soprattutto chi ne fa parte svolgerà il suo ruolo a titolo gratuito (fatta eccezione solo per i collegi dei revisori).E stata ultimata anche la stesura del testo che porta a un restyling della conferenza dei servizi, definita dal premier Matteo Renzi come, almeno «finora», una sorta «di terapia di gruppo dove ci si addormenta» o, addirittura, «una riunione degli alcolisti anonimi». D'altra parte si tratta di un organo nato per semplificare l'azione amministrativa, mettendo insieme tutti i diversi attori, ma presto diventato, secondo molti, un carrozzone. Ora il dlgs punta a rendere più veloci e certi tutti i procedimenti asciugando le presenze (basterà un solo rappresentante per tutta la Pa centrale).Si danno per acquisiti anche il Freedom of information act italiano, che spalancherà gli archivi pubblici, pur con determinate eccezioni, e il taglio del tempo burocratico necessario alle procedure: 50% in meno per le ope re pubbliche, insediamenti produttivi e attività imprenditoriali rilevanti, Il dimezzamento riguarda diverse pratiche che oggi hanno termini fissati tra i 30 e i 180 giorni (si dovrebbe quindi passare a 15-90).In dirittura d'arrivo i due dlgs per la riduzione delle partecipate pubbliche. Con uno si detterà la ricetta per eliminare le cosiddette «scatole vuote»: dito puntato, anche con la previsioni di sanzioni, contro quelle strumentali con più amministratori che dipendenti, basso fatturato o partecipazione pubblica ridotta (nel mirino ce ne sarebbero circa3mila).L'altro decreto invece si rivolge alle Spa locali attive nella fornitura di energia, acqua, trasporti o nella gestione di rifiuti e ha l'obiettivo di accorpare le società partendo da 80 «cluster», aree territoriali.A. R. RA.
SICILIA24H
Avviate le procedure di selezione dei nuovi componenti del collegio dei revisori dei contiIl Commissario straordinario Marcello Maisano ha autorizzato l'avvio delle procedure per la selezione dei nuovi revisori dei conti del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. L'iter per la selezione dei revisori dei conti tiene conto della nuova normativa approvata dall'Assemblea regionale contenuta nella legge regionale n. 15/2015, dal decreto dell'Assessore alle Autonomie Locali Giovanni Pistorio n. 231/2015 e dalla circolare dello stesso Assessore n.11/2015.I revisori dei conti, secondo le nuove previsioni di legge, saranno scelti mediante estrazione a sorte tra i soggetti iscritti nel registro dei revisori legali nonché tra gli iscritti all'ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, che abbiano chiesto di partecipare alla procedura di selezione dell'organo di revisione dell'ente di area vasta.Il componente che assumerà le funzioni di presidente dovrà avere, altresì, i seguenti requisiti: a) iscrizione da almeno 10 anni nel registro dei revisori legali o all'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili; b) aver svolto almeno due incarichi di revisore dei conti presso enti locali, ciascuno per la durata di tre anni; c) conseguimento, nel periodo 1° gennaio - 30 novembre dell'anno precedente, di almeno 10 crediti formativi per aver partecipato a corsi e/o seminari formativi in materia di contabilità pubblica e gestione economica e finanziaria degli enti territoriali i cui programmi di approfondimento ed i relativi test di verifica siano stati preventivamente condivisi con il Ministero dell'interno. Gli altri due componenti dovranno avere i requisiti previsti dall'articolo 3, commi 3 e 4, del decreto del Ministro dell'Interno n. 23/2012.Il compenso lordo annuo per ciascun componente è stato stabilito in dodicimila euro annui, oltre iva e C.p.a. se dovuti, mentre al Presidente del collegio dei Revisori dei Conti spetterà un compenso di diciotto mila euro, anch'esso oltre iva e C.p.a. se dovuti.Uno specifico avviso contenente tutte le modalità di partecipazione alla selezione sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana e nel sito istituzionale dell'ente.
Agrigentonotizie
Ad Agrigento apriranno due "Istituti Tecnici superiori".Con l'adozione da parte della Regione del piano di completamento della programmazione regionale dell'Istruzione e formazione tecnica Superiore, gli istituti tecnici superiori approderanno in tutte le province della Sicilia.Lo ha fatto sapere l'assessore all'Istruzione e formazione professionale, Mariella Lo Bello, che afferma: "Vogliamo ampliare la platea di quanti, neo diplomati, vogliono proseguire gli studi con percorsi di alta specializzazione. Questi ultimi saranno fortemente connessi con i bisogni di sviluppo dei territori nei quali verranno ubicati e saranno in stretto collegamento con i settori produttivi agli stessi riferibili". Secondo la mappatura territoriale redatta dalla Regione, aprirà un "Its" a Caltanissetta nell'Area Efficienza Energetica; 2 a Palermo Area mobilità sostenibile e Nuove tecnologie per la vita; 2 a Ragusa Area mobilità sostenibile e tecnologie per i Made in Italy ; uno a Catania Area nuove tecnologie per il Made in Italy; 2 ad Agrigento nell'Area nuove tecnologie per il made in Italy e tecnologie innovative per i beni e le attività culturali; e uno a Messina per l'Area tecnologie innovative per i beni e le attività culturali.La Sicilia - sostiene l'assessore Lo Bello - si caratterizza in negativo per una bassa percentuale di popolazione con titoli di istruzione terziaria. Possiamo affermare che con l'adozione del piano, queste specializzazioni si incrementeranno ed avranno un ruolo determinante per fronteggiare le attuali emergenze occupazionali dell'isola. Gli Its rappresentano un sistema alternativo, ma non in concorrenza con l'università. Attraverso la frequenza dei corsi, i giovani diplomati siciliani conseguono il diploma di tecnico superiore, titolo che si colloca tra quelli riconosciuti dall'Unione europea al V livello EQF (European Qualification Framwork). Ciò consentirà l'acquisizione di crediti formativi, riconosciuti dalle università. In estrema sintesi significa che gli studenti, conseguito il titolo tecnico e qualora lo volessero, possono utilizzarli per proseguire gli studi universitari".I nuovi "Its" andranno ad aggiungersi a quelli già operanti a Siracusa, Piazza Armerina, Messina, Catania e Caltagirone.
25 ottobre - domenica
LA SICILIA
Stato di calamita imminente.Mercoledì prossima la delegazione della Protezione civile in città per appurare i danni del maltempo.«Ho ricevuto una chiamata dall'ingegnere Costa, capo del dipartimento provinciale di Protezione civile. Mercoledì verranno a Licata i delegati del capo nazionale della Protezione civile, Curcio, per il sopralluogo propedeutico alla eventuale dichiarazione dello stato di emergenza-calamità da parte del governo nazionale.Mi sento di dire grazie alle Istituzioni». Con queste parole, il primo cittadino Angelo Cambiano ha annunciato l'imminente arrivo di cinque delegati della Protezione civile nazionale che avranno il compito di sincerarsi personalmente della situazione e successivamente relazionare sul disastro causato dalla tromba d'aria dello scorso 10ottobre che ha messo in ginocchio il comparto agricolo licatese, con danni per svariati milioni di euro. La notizia dell'interessamento di retto della Protezione civile nazionale arriva poche ore dopo la richiesta della convocazione di un tavolo tecnico permanente da parte degli agricoltori del neo costituito Comitato spontaneo i qua li anche ieri hanno ribadito la necessità di interessare da vicino la presidenza della Regione e l'assessorato regionale alle Politiche agricole. Da mercoledì per tanto inizieranno i sopralluoghi della Protezione civile che seguono quelli già espletati nelle ultime due settimane dal la Condotta agraria per una prima stima dei danni azienda per azienda. Contestualmente a quello agricolo che è il fronte più importante da monitorare anche alla luce del peso degli investimenti e della produzione economica generata gli operai di Palazzo di Città e otto dei ventuno forestali inviati a Licata so no intervenuti all'interno dell'area cimiteriale di Marianello, altro «obiettivo sensibile» colpito dalla furia devastatrice della tromba d'aria. La bonifica sta riguardando da vicino in particolar modo il recupero degli alberi, la pulizia e il ripristino del verde pubblico anche in vi sta dell'ormai imminente commemorazione dei defunti che a cavallo tra l'uno e il due novembre vedrà un gran numero dì utenti recarsi al camposanto.GIUSEPPE CELLLURA
Agrigentopress
Cupa, rientro ad "elastico" Il Libero consorzio di Agrigento è rientrato ufficialmente tra i soci del Cupa a novembre per l'anno 2015 e, come siamo ormai abituati, c'è un però.Già, perché al netto delle dichiarazioni ufficiali di giubilo, la fredda burocrazia trancia ogni dubbio sul fatto che l'emergenza economica dell'ex Provincia sia rientrata spostando l'asticella più avanti solo di poche settimane.Nella determinazione firmata dal commissario Marcello Maisano, infatti, emerge che ogni passo compiuto in avanti non potrà prescindere da una certezza sulla capacità economica dell'Ente di area vasta, che attualmente non esiste.Si legge infatti nel provvedimento che, se per l'anno 2015 "questo Libero Consorzio deve ritenersi esonerato dal corrispondere qualsivoglia somma a titolo di quota di partecipazione al Cupa", atteso che come noto la Regione ha stanziato nella legge di stabilità la somma di 800mila euro come garanzia della copertura economica dell'ex Provincia, si aggiunge che è necessario che la "partecipazione al Consorzio per l'anno 2016 sia subordinata, salvo sopravvenuti fattori finanziari favorevoli, alla previsione da parte della Regione, entro il 31/11/2015, di un contributo straordinario al Libero Consorzio finalizzato e non inferiore alla quota di partecipazione prevista". Se, si legge ancora, non sopravverrà quella che viene definita una "condizione sospensiva", "la partecipazione di questo Ente quale socio di maggioranza dovrà ritenersi cessata". Non solo, ma in prospettiva l'ex Provincia ragiona anche della possibilità di ridurre quando dovuto. Si legge infatti in coda alla determinazione che "a tutt'oggi questo ente conferisce gratuitamente l'immobile in cui è allocato il Cupa e che tale fattore dovrà tenersi in conto in futuro ai fini della quantificazione della quota sociale". "In cauda venenum", come usavano dire i latini. Un'affermazione, tra l'altro, che è quasi "antistorica" in considerazione del fatto che, come noto, il Consorzio universitario non è ancora nelle condizioni di chiudere il bilancio per mancanza di risorse e, si stava valutando se aumentare l'impegno economico dei soci.Il rischio immediato, quindi, è che dopo aver potuto tirare il fiato solo per qualche settimana ci si potrebbe trovare tra una quarantina di giorni a dover attendere la "salvezza"dalla Regione Siciliana, sia sotto forma di un aumento delle risorse stanziate per i Liberi consorzi che di semplice finanziamento ad hoc per l'università agrigentina.Insomma, punto e a capo.
26 ottobre - lunedì
LA SICILIA
Un bonus idrico del Comune per le famiglie meno abbienti.g. s.) Il contributo in sé non è nuovo, ma la sua «modulazione» potrebbe aiutare diverse famiglie in difficoltà. La Giunta comunale di Agrigento, infatti, sabato ha disposto nuove regole per l'erogazione del «Bonus idrico», agevolazione prevista dalla legge e finanziata con un apposito fondo creato dalle bollette degli utenti che viene annualmente ripartita dall'Ambito territoriale ottimale tra i comuni della Provincia. Se fino allo scorso anno il Comune di Agrigento prevedeva aiuti solo per i soggetti con isee fino a l3mila euro nella misura di 85 euro per ogni richiedente, le novità inserite dal l'Amministrazione prevedono per gli utenti con Isee inferiore a 7.500 euro un rimborso integrale delle bollette di acqua, pagate, mentre per coloro che dichiareranno un isee da 7501 euro a 14 mila euro, si potrà ottenere un contributo proporzionato allo stanziamento disponibile, che ammonta per il 2015 a l65mila euro. Il Municipio non ha ancora reso noti i termini entro i quali poter presentare richiesta di accesso al contributo, per quanto è verosimile che le istanze debbano pervenire entro fine! novembre. Lo scorso anno vennero accolte 310 richieste, per un totale da ero- gare di circa 7 euro a fronte, però, di una disponibilità di l35mila euro totale. Somme che, ancora oggi, comunque in molti denunciano di non aver mai ricevuto. Stando alle leggi, comunque, l'eventuale «surplus» non andrà perso, ma verrà semplicemente versato nuova mente nel fondo per gli investimenti.