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Rassegna stampa del 30 ottobre 2015


Siciliainformazioni.it
Liberi consorzi e aree,  l'Ars recepisce la Del Rio  
Le osservazioni del governo nazionale sono state accolte dalla prima commissione, Affari istituzionali dell'Assemblea regionale siciliana. La legge approvata dall'Ars sui liberi consorzi e le aree metropolitanesubirà, dunque, le modifiche richieste da Palazzo Chigi. Il Parlamento regionale aveva scelto di eleggere i presidenti delle aree metropolitane con pari diritto di elettorato attivo per tutti i sindaci, mentre la legge Delrio assegna al sindaco del capoluogo la guida dell'area metropolitana. La bocciatura di Palazzo Chigi, tuttavia, non è diventata contenzioso costituzionale. Se ci fosse stata l'impugnativa si sarebbe dovuto attendere il pronunciamento della Consulta e le aree metropolitane siciliane avrebbero perso le risorse previste dai fondi europei. I suggerimenti romani sono stati accolti perché non c'era scelta, dunque. Un braccio di ferro avrebbe provocato seri danni. Se l'Assemblea regionale siciliana avesse anticipato la legge Delrio, probabilmente, il percorso sarebbe stato diverso, ma il Parlamento regionale si è impaludato sulle questioni di principio, anzitutto sulla permanenza o meno del voto, come per le amministrazioni provinciali, e poi sugli ambiti territoriali che hanno scatenato la consueta bagarre del campanile e messo in primo piano i problemi delle circoscrizioni elettorali. L'Assemblea aveva abolito le province regionali abbastanza velocemente, ma non aveva trovato la quadra per il resto. C'è chi dissente sull'inchino a Roma, come il Movimento 5 Stelle, che nega l'incostituzionalità delle legge regionale, ma obiettivamente aprire un contenzioso con Roma avrebbe compromesso risorse che la Sicilia non può permettersi di perdere. Si era pienamente a conoscenza che la legge regionale "tradiva" i principi della legge Delrio ed ed era perciò prevedibile che si dovesse correre ai ripari, come avevano fatto notare gli esperti. L'assessore alle Autonomie locali, Giovanni Pistorio, aveva dovuto convenire in larga parte sui rilievi di Palazzo Chigi. Le norme regionali confliggevano con quelle nazionali e "costituiscono limite all'esercizio della competenza legislativa esclusiva che impone alle Regioni speciali l'adeguamento della propria legislazione a quella statale nella materia". Per uscire dal tunnel non rimaneva che il recepimento della Delrio, soluzione per la quale aveva tifato, sin dal primo momento, il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, per evitare guai maggiori, oltre che l'area renziana del parlamento regionale. Crocetta in una prima fase aveva provato a scavare qualche trincea, ma poi anche lui ha dovuto tirare i remi in barca.  
Sicilia 24h.it
E' stata completata la ricostruzione della porzione del muro di cinta del Giardino Botanico, dal quale mesi addietro si erano staccati alcuni conci di tufo. I lavori, diretti dal funzionario tecnico responsabile del Giardino Botanico dr. Giovanni Alletto, sono stati eseguiti dagli operai dell'impresa COREPP di Favara (aggiudicataria del relativo appalto), ed ultimati in tempi molto rapidi, trenta giorni appena rispetto ai novanta previsti dal contratto di appalto, con la sistemazione di gabbionate all'interno del Giardino Botanico e opportune opere di drenaggio, necessarie per contenere la spinta del terreno retrostante. Il muro non avrà più, così, funzione strutturale, mentre il totale recupero dei conci di tufo ha permesso di conservare l'estetica del muro in una zona sottoposta ai vincoli del decreto Gui-Mancini.
Il Libero Consorzio Comunale ha comunicato la conclusione dei lavori al comando della Polizia Municipale in modo da permettere la riapertura totale al traffico della via Demetra proprio a ridosso della tradizionale commemorazione del defunti, evitando ulteriori problemi alla circolazione dei veicoli.
 Scrivolibero.it
Sono 5.988.000,00 i fondi assegnati dal Consiglio dei Ministri alla Regione Siciliana dal Fondo per Interventi Straordinari della Presidenza del Consiglio dei Ministri (ex art. 32 bis del D.L. 269/2003) finalizzato all'adeguamento strutturale e antisismico, ma anche alla costruzione di nuovi immobili sostitutivi di edifici esistenti non più idonei dal punto di vista sismico. Soddisfatto l'Assessore Regionale dell'Istruzione e della Formazione professionale Mariella Lo Bello che commenta "un altro importante passo verso l'adeguamento delle strutture scolastiche dell'isola che si va ad aggiungere ai consistenti interventi precedenti in materia di edilizia scolastica erogati nell'ultimo anno, grazie ai quali stiamo rendendo sempre più sicuri i nostri edifici scolastici e di conseguenza i nostri ragazzi". Si procederà, di concerto con il MIUR ed il Dipartimento alla Protezione Civile, all'individuazione degli interventi tramite il Piano di Edilizia Scolastica predisposto dal Dipartimento Regionale dell'Istruzione e della Formazione professionale, l'elenco degli interventi selezionati dovrà essere trasmesso dalla Regione entro il 30 novembre 2015.
GIORNALE DI SICILIA


rebus-assessorati
. Crocetta dalla Tunisia: «Sabato ci sarà il nuovo governo». Nel Pd un gioco a incastri: se Cracolici entrerà in giunta lascerà il ruolo di capogruppo
 Rosario Crocetta ha spostato ancora in avanti il termine dell'ultimatum: prevista per ieri o al massimo per oggi, la nascita del nuovo governo è stata spostata a domani. Serve ancora del tempo in casa Pd per mettere a posto tutti i pezzi di un complicatissimo puzzle.Il presidente è ancora in Tunisia. Potrebbe rientrare oggi. E ieri dall'estero ha fatto sapere che «sabato ci sarà il nuovo governo. Bisogna formare la nuova giunta per assicurare quella coesione necessaria ad affrontare i problemidella Sicilia».In realtà ieri le due anime del Pd non erano ancora arrivate alla stretta di mano su un tema cruciale: la divisione dei sei assessorati promessi da Crocetta. Scontato che sia l'area renziana che fa capo a Faraone e quella ex cuperliana che si muove intorno a Cracolici entrino insieme. Ma la proposta di Crocetta è che si dividano equamente le quote. Se così fosse, entrerebbero da un lato lo stesso Cracolici, Bruno Marzianoe Concetta Raia. Mentre i renziani sono davanti a un bivio: oggi hanno quattro assessorati e non vorrebbe cedere postazioni. L'idea di Faraone comunque è quella di confermare gli uscenti:dunque ritornerà Gucciardi alla
Sanità. E poi ci sarà spazio per uno fra Alessandro Baccei e Vania Contrafatto. L'ultimo posto va all'area Lupo. Anche se lo stesso Lupo è sempre meno convinto della prospettiva di un suo ingresso diretto e punta su uno fra Anthony Barbagallo e Marika Cirone. Il nodo potrebbe essere sciolto mettendo sul piatto altre postazioni. Se Cracolici entrerà in giunta lascerà il ruolo di capogruppo, che potrebbe andare a un renziano. Anche se in quell'area resterebbe un problema: nè Baccei nè la Contrafatto potrebbero approfittarne visto che non sono deputati. Ma sono davvero gli ultimi nodi. E lo stesso Crocetta fa saperecheil segretario Pd, Fausto Raciti, sta completandole consultazioni per arrivare a Palazzo d'Orleans con la lista degli assessori designati dal Pd. A quel punto l'Udc confermerà Giovanni Pistorio e sostituirà Giovanni Pizzo con Gianluca Miccichè. I centristi indicheranno poi Carlo Vermiglio, avvocato messinese vicino anche a Ncd. I socialisti dovrebbero rientrare in partita al posto di Luisa Lantieri   e era stata indicata da giorni da Sicilia democratica. L'ultimo spigolo da smussare riguarda il Pdr-Sicilia Futura di Totò Cardinale, che non accettaun solo posto e vorrebbe un altro assessorato. Ma ieri Cardinale ha provato a riportare la discussione su un altro piano: «Il nostro  movimento non ha chiesto a Crocetta posti in giunta. A noi interessa che il presidente ci dica chiaramente quali sono i programmi concreti su cui deve basarsi il rilancio della Sicilia.Da parte nostra c'è la volontà di fornire pieno appoggio all'attività governativa sui programmi».

 Consorzio ultimato il muro del Giardino Botanico

E' stata completata la ricostruzione della porzione del muro di cinta del Giardino Botanico, dal quale mesi addietro si erano staccati alcuni conci di tufo. I lavori, diretti dal funzionario tecnico responsabile del Giardino Botanico Giovanni Alletto,sono stati eseguiti dagli operai dell'impresa COREPP di Favara ed ultimati in tempi molto rapidi, trenta giorni appena rispetto ai novanta previsti dal contratto di appalto, con la sistemazione di gabbionate all'interno del Giardino Botanico e opportune opere di drenaggio, necessarie per contenere la spinta del terreno retrostante.

Agrigento notizie

Riaperta via Demetra, completati i lavori al Giardino Botanico di Agrigento

Il Libero consorzio comunale ha comunicato la conclusione dei lavori al comando della Polizia municipale in modo da permettere la riapertura totale al traffico della via Demetra proprio a ridosso della tradizionale commemorazione del defunti, evitando ulteriori problemi alla circolazione dei veicoli.E' stata completata la ricostruzione della porzione del muro di cinta del Giardino botanico, dal quale mesi addietro si erano staccati alcuni conci di tufo. I lavori, diretti dal funzionario tecnico responsabile, Giovanni Alletto, sono stati eseguiti dagli operai dell'impresa "Corepp" di Favara (aggiudicataria del relativo appalto), ed ultimati in tempi molto rapidi, appena rispetto ai novanta previsti dal contratto, con la sistemazione di gabbionate e opportune opere di drenaggio, necessarie per contenere la spinta del terreno retrostante.  Il muro non avrà più, così, funzione strutturale, mentre il totale recupero dei conci di tufo ha permesso di conservarne l'estetica in una zona sottoposta ai vincoli del decreto Gui-Mancini. Il Libero consorzio comunale ha comunicato la conclusione dei lavori al comando della Polizia municipale in modo da permettere la riapertura totale al traffico della via Demetra proprio a ridosso della tradizionale commemorazione del defunti, evitando ulteriori problemi alla circolazione dei veicoli.

Agrigento Oggi

Il 30 ottobre scade il termine per le osservazioni dei cittadini e delle associazioni al Piano anti-corruzione

Le osservazioni al piano triennale di prevenzione e corruzione denominato P.T.P.C. per gli anni 2015/2017 potranno essere presentate entro le ore 13:00 del 30 ottobre 2015, per una sua possibile rimodulazione.Le Associazioni e i cittadini interessati potranno presentare le proprie proposte per migliorare l'impianto normativo di prevenzione del fenomeno della corruzione adottato dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Il Piano era stato approvato dal Commissario Straordinario nei mesi scorsi e le sue eventuali modifiche devono essere approvate dall'Ente entro il 31 gennaio del 2016.Gli interessati potranno visionare la documentazione e la modulistica nella sezione "Primo Piano" della home page del sito dell'Ente www.provincia.agrigento.it .Gli eventuali suggerimenti potranno essere consegnati direttamente alla Segreteria del Libero Consorzio Comunale di Agrigento o inviati all'indirizzo di posta elettronica info@provincia.agrigento.it o tramite posta certificata provincia.agrigento@akranet.it.Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione che include il Programma Triennale per la trasparenza e l'integrità è uno strumento previsto dalle norme sulla trasparenza attraverso il quale il Libero Consorzio Comunale di Agrigento descrive le strategie di prevenzione del fenomeno corruttivo.

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