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Rassegna stampa dal 31 ottobre al 2 novembre 2015

Domenica 1 Novembre 2015

La Sicilia

Mezzo miliardo per le Province. per ridurre tagli ed eccedenze
Pensioni. Si è tornato a parlare di flessibilità in uscita in via sperimentale
ROMA. Potrebbe arrivare un po' più di ossigeno per le Province, alle prese con una transizione complessa, tra ritardi accumulati e scadenze stringenti. Un orientamento più morbido sta infatti maturando nella maggioranza e nel governo, alle prese con i potenziali correttivi da introdurre alla Legge di stabilità, I fondi che si stanno cercando, almeno 500 milioni, dovrebbero servire ad attenuare i tagli e a sostenere ancora le spese in carico alle Province per il personale che aspetta di essere trasferito altrove. Risorse più che necessarie, secondo i sindacati, visto che dei ventimila sovrannumerari, dopo le varie ricollocazioni, si rischiano almeno duemila esuberi. L'obiettivo dell'esecutivo, insomma è quello di dare una risposta all'appello arrivato dai sindaci all'assemblea dell'Anci e mancano 500 milioni, molti rischiano il dissesto" è stato l'allarme di Fassino, che dovrà però essere bilanciato con gli altri interventi da finanziare, a partire dalla riduzione dei tagli per Caf e patronati, al rafforzamento degli sgravi per le assunzioni al Sud e probabilmente anche a qualche forma d'incentivo per gli affitti. Difficile, invece. nonostante il pressing parlamentare, che si possa intervenire ancora sulle pensioni di cui, in ogni caso, si parlerà alla Camera. Il presidente della commissione Lavoro, Damiano, forte del sondaggio Confesercenti-Swg che vede uno su due dei potenziali interessati disponibili a rinunciare a parte dell'assegno per andare in pensione prima, torna a chiedere almeno una prima sperimentazione della flessibilità in manovra, senza aspettare il 2016. Molti dubbi arrivano anche dalla commissione Lavoro del Senato dove il presidente. Sacconi, nella sua relazione, chiede di rivedere il regime del part-time perché poco appetibile così come strutturato. Il lavoro sulle Province, invece, sarebbe già in fase avanzata e si tratterebbe ora di consolidare le coperture. Da un lato, si guarda a ridurre ancora il taglio "ereditato" dalla manovra dello scorso anno, portando le risorse dagli attuali 150 milioni a 500 totali (ne servono. quindi, 350). C'è poi l'idea di potenziare, almeno raddoppiandolo, il fondo di cento milioni già presente in Legge di stabilità per pagare il personale in soprannumero e in attesa di collocazione. II tutto mentre stanno per scadere i tempi per la messa a punto delle liste del personale da destinare alle procedure di mobilità. Le Province devono inserire, infatti, entro domani gli elenchi sul portale Web dedicato dal ministero della Funzione pubblica. Si tratta di un'operazione imponente. visto che sulla carta in circa ventimila cambieranno ufficio. Ma da questa platea potenziale occorre sottrarre i pensionamenti in corso in base alle regole pre-Fornero, che riguarderanno circa sei mila persone (in circa tremila già hanno lasciato il lavoro ).11 resto troverà posto al ministero della Giustizia e nelle Regioni (compresi i seimila che andranno alla nuova Agenzia per il lavoro ) che, intanto, attraverso leggi ad hoc si stanno prendendo le funzioni prima in capo alle Province. Anche se con ritardo, quasi tutte si stanno allineando. Tuttavia. per i sindacati restano forti criticità: oltre al fatto che circa duemila lavoratori resterebbero fuori della prima ondata di riposizionamenti, c'è il nodo, su cui insiste la FpCgil, della polizia provinciale. Una questione che, secondo il segretario nazionale, 8ozzanca, «deve essere risolta se non si vuole creare del caos".

Giornale di Sicilia

Fiume inquinato, sequestrato un oleificio
I silos, secondo quanto è stato accertato, tracimavano da alcunifori e l'acqua di vegetazione finiva nel limitrofo vallone
I silos, "complici" alcuni fori,avrebbero lasciatotracimare l'acqua di vegetazione che finiva in un limitrofo vallone. E dal fossato l'acqua sarebbe confluita nel fiumeMagazzolo. L'associazione ambientalista Mare Amico aveva già notato e segnalato una colorazione nero-violacea inalcuni tratti del fiume. Scattata l'operazione per la tutela ambientale,da parte della polizia provinciale di Agrigento che è coordinata dal comandante EnzoGiglio e dal vice Salvatore Lombardo, sono stati posti sotto sequestro giudiziario sia i silos che l'area circostante dove erano stoccate le acquei vegetazione provenienti al ciclo produttivo di un oleificio di Ribera. Il controllo è stato effettuato,nella giornata di venerdì, con i tecnici dell' Arpa. una notizia di reato, per violazioni alle leggi in materia di tutela ambientale, è stata poco dopo formalizzata alla Procura della Repubblica di Sciacca. "Tali silos, in pessime condizioni, tracimavano da alcuni fori presenti su di essi acqua di vegetazione - ricostruisce la polizia provinciale di Agrigento- . Tale attività si è resa possibile dopo attento e capillare monitoraggio effettuato nei giorni precedenti lungo il tracciato del fiume Magazzolo. Notato che le acquedi un piccolo vallone limitrofo all'impianto presentavano il tipico colorescuro delle acquei vegetazione ossidate, è stata focalizzata l'attenzione su un frantoio. E' stato notato anche prosegue la nota della polizia provinciale -che dove il vallone confluiva con il fiume Magazzolo le acque a monte risultavano chiare e pulite mentre a valle risultavano inquinate". L'operazione di polizia ambientale, che ha permesso nei giorni scorsi di setacciare e controllare tutti gli oleifici presenti nell'area riberese, nasce da un controllo finalizzato ad accertare l'eventuale illegale sversamento delle acque di vegetazione nel fiume Magazzolo. Un inquinamento che provoca la sottrazione di ossigeno alle acque fluviali e poi marine, con conseguenti problemi all'habitat. L'attività è stata posta in essere, ricostruisce la stessa polizia provinciale, grazie alla segnalazione dell'associazione ambientalista Mare Amicodi Agrigento ed ha visto anche la presenza casuale della troupe della trasmissione televisiva di Italia 1 "Le Iene"con il suo inviato Giulio Golia. Il servizio realizzato dovrebbe andare in onda già lunedì.Nei giorni scorsi, proprio Mare Amico aveva presentato un esposto-denuncia aicarabinieri del comando provinciale aquelli del nucleo operativo ecologico di Palermo per chiedere controlli e da accertamenti."Dopo aver effettuato un sopralluogo nei vari corsi d'acqua della nostra provincia abbiamo riscontrato - scriveva l'associazione ambientalista - che la maggior parte di essi,da qualche giorno, risultano di colore scuro per la presenza delle acque provenienti dai frantoi. In particolare abbiamo riscontrato questa situazione, documentata con video e foto realizzate conil drone di Erik Rizzo, al fiume Naro, adAgrigento".

Vertenza.«Il personale continua a subire tagli e riduzioni nonostante l'attività dell'Entecontinui immutata»
ExProvincia, i sindacati chiedono un incontro con il commissario
Chiedono un incontro con il commissario dell'ex Provincia,Marcello Maisano, i rappresentantisindacali dei dipendenti dell'ente. "In attesa che la legge sui liberi Consorzi vengaformalizzata - si legge in una nota - ilpersonale continua a subire tagli e riduzioni nonostante l'attività dell'Ente continuia"permanere immutata". Comprendiamo la fase critica in cui oggi versal'Ente, ma ci rendiamo conto che approfittando della preoccupazione dei lavoratori, in apprensione per il proprio posto di lavoro,l'Amministrazione continui a gestire,indisturbata, la situazione economico-contabile dell'Ente senza alcuncontrollo. Infatti vengono eliminatiunilateralmente i buoni pasto, assegnate le risorse per lavoro Straordinario inassenza di "Concertazione" e "Contrattazione", non tenendo contoin alcun modo di quelle che sono le prerogative Sindacali, in barba aquanto previsto dal contratto Collettivo Nazionale di Lavoro degli Enti Locali e della Norma attualmente vigente,viene preclusa la progressione orizzontale a buona parte dei dipendenti, cheper molti di loro si risolverebbe nel ritrovarsi pochedecine di euro in più in busta paga, a frontedi un blocco contrattuale lungo ben seianni. Le misure intraprese dal Commissariostraordinario risultano, così, essere rivolte sulla riduzione della già miserabusta paga dei dipendenti, che,coscienziosamente, continuano a prestarela loro attività in silenzio. Ma non per questo possiamo rimanere silenziosi, di fronte ad una gestione unilateraledel fondo salario accessorio dei dipendenti del comparto e della dirigenza.La contrattazione è tale perché frutto delcontratto delle parti e, a fronte diciò, chiediamo che vengano ascoltate lenostre richieste in merito ai buoni pasto, alla progressione orizzontale, oltrea rivendicare la nostra partecipazione attivaalla programmazione del Fondo Salario accessorio e dei bilanci dell'Ente.Su tali temi abbiamo richiesto al commissario Maisano, più volte, un incontro ufficiale, ma nessunarisposta ci è mai pervenuta". "Un comportamento antisindacale - aggiunge la nota- considerato, che dal suoprimo insediamento non ha mai convocato ufficialmente sia la rappresentanza unitaria sia le sigle sindacalirappresentative dei dipendenti del "LiberoConsorzio dei Comuni". Se le nostre istanze resteranno inascoltate -concludono i sindacati - saremo costretti adattivare immediatamente tutti i canali e le iniziative che la norma prevede,affinché si possa addivenire ad un serenoe costruttivo confronto".


Sicilia 24h

 
Il Libero Consorzio interviene sulla SP 55
Il Settore Infrastrutture Stradali ha completato stamani i lavori di ripristino della normale viabilità lungo la Strada provinciale n. 55 (SS 115 - Marina di Palma), che nelle scorse settimane, in seguito ad alcuni nubifragi, era stata invasa in più punti da fango e detriti provenienti dai terreni adiacenti. L'intervento è stato effettuato con i mezzi in dotazione al Libero Consorzio Comunale, che ha anche raccolto la segnalazione di alcuni residenti sulla parziale ostruzione di un canalone in un punto della strada provinciale. La cunetta in questione sarà ripulita non appena sarà disponibile un mezzo adeguato alla rimozione del fango e dei detriti provenienti da monte, considerato che i bobcat in dotazione al Settore Infrastrutture Stradali non sono adatti a questo tipo di interventi. Proseguono invece gli interventi di ripristino delle carreggiate ostruite dal fango sulle altre strade del comparto est, in particolare sulla SPC n. 59 tra Naro e Campobello di Licata, che entro domani dovrebbe essere di nuovo transitabile su tutto il percorso.

Grandangolo

Frana improvvisa per maltempo: chiusa stradanell'agrigentinoChiusa per una improvvisa frana causata dal maltempo la strada provinciale76 nel tratto di carabollace, tra Sciacca e Ribera.

L'episodio franoso si èverificato vicino all'omonimo torrente, in prossimità del vecchio ponte che una voltabisognava attraversare per raggiungere Ribera e Sciacca. Lo riporta il sitocorrieredisciacca.it. Lo smottamento ha provocato la rimozione dell'asfalto edi vigili del fuoco del distaccamento di Sciacca, intervenuti ieri mattina sulposto in seguito alla segnalazione di un agricoltore, hanno dovuto recintarel'intera area e inibire la circolazione stradale. La causa del movimentofranoso potrebbe essere stato il contatto con il vicino corso d'acqua. Anche ilpersonale del Libero consorzio provinciale ha fatto le opportune verifiche,condividendo la necessità di chiudere la strada alla circolazione viaria. Iltratto di strada è quello che negli anni scorsi veniva utilizzato inalternativa alla chiusura del viadotto Carabollace, sulla statale 115, dove èstato effettuato il rifacimento dell'intero guardrail. La strada interdetta vadallo svincolo di Sciacca est (km 120,080) e San Giorgio (km 125,200). La frananon ha creato nessun incidente e l'immediata segnalazione ai vigili del fuocoha impedito ulteriori situazioni di pericolo. La strada in questione vienetransitata soprattutto dai produttori agricoli della zona, ma anche da quantiabitano nella località periferica di San Giorgio e nel collegamento con ilcentro abitato di Sciacca non vogliono attraversare la strada statale 115.


agrigentonotizie.it

"I frantoi inquinano i fiumi Naro e Magazzolo": arrivano "Le Iene" di Italia1


Sequestrato il frantoio che scaricava nel fiume Magazzolo: l'attività operativa è stata posta in essere grazie alla segnalazione dell'associazione ambientalista "Mareamico" di Agrigento ed ha visto anche la presenza casuale della troupe della trasmissione televisiva di Italia 1 "Le Iene" con il suo inviato di punta Giulio Golia. Il servizio, presumibilmente in onda lunedì sera, dovrebbe raccontare l'accaduto dal momento dell'"allarme" ambientale lanciato da "Mareamico" fino a un primo epilogo della vicenda. E' successo ieri, infatti, che gli uomini della Polizia provinciale di Agrigento coordinati dal comandante Enzo Giglio e dal vice comandante Salvatore Lombardo, durante un controllo congiunto con Tecnici dell'Arpa, hanno provveduto a porre sotto sequestro giudiziario i silos e l'area circostante dove erano stoccate le acque di vegetazione provenienti dal ciclo produttivo di un oleificio in territorio del comune di Ribera. Tali silos, in pessime condizioni, tracimavano da alcuni fori presenti su di essi acqua di vegetazione all'interno di un limitrofo vallone, dandone giusta comunicazione di notizia di reato alla competente Procura della Repubblica di Sciacca, per violazioni alle leggi in materia di tutela ambientale.
L'attività si è resa possibile dopo attento e capillare monitoraggio effettuato nei giorni precedenti lungo il tracciato del fiume Magazzolo; ciò ha permesso di focalizzare l'attenzione sul "frantoio incriminato" poiché si è notato che le acque di un piccolo vallone limitrofo all'impianto presentavano il tipico colore scuro delle acque di vegetazione ossidate e si notava altresì che ove tale vallone confluiva con il fiume Magazzolo le acque a monte risultavano chiare e pulite mentre a valle risultavano inquinate. L'operazione di Polizia ambientale nasce da un controllo finalizzato ad accertare l'eventuale illegale sversamento delle acque di vegetazione nel fiume Magazzolo, che in questo particolare periodo assume una colorazione nero/violacea. Tale particolare inquinamento provoca la sottrazione di ossigeno alle acque fluviali e poi marine, con conseguenti problemi sull'habitat.

Scrivolibero.it
"Via libera dal Miur al progetto dell'Università di Palermo per l'alfabetizzazione di immigrati a bassa scolarizzazione, con l'intento di favorirne l'integrazione e l'avanzamento culturale al polo decentrato di Agrigento. Il Ministero finanzierà il progetto con 175 mila euro". Ad annunciarlo il Sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone (in foto), da Palazzo Steri, sede del rettorato palermitano. "La Sicilia - ha affermato - ancora una volta si dimostra avanti: mentre alcuni paesi europei alzano muri di filo spinato o chiudono le frontiere, Lampedusa, porta d'Europa, è, ormai da anni, diventata la capitale dell'accoglienza. Un'accoglienza che è inclusione, riconoscimento dei diritti. Questa è la Sicilia europea che mi piace e che voglio sostenere".  

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