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Rassegna stampa del 13 novembre 2015

grandangoloagrigento.it "Fiumi inquinati dagli oleifici", MareAmico denuncia aggravamento "Nonostante i tre sequestri a carico dei frantoi di Naro, effettuati dai carabinieri, altri oleifici continuano a scaricare le acque di vegetazione nei valloni e questo carico inquinante arriva nel fiume Naro e conseguentemente inquina pure il mare di Cannatello". La denuncia giunge sepmre dall'associazione MareAmico che continua: "Dalle immagini del giorno 12 novembre si osserva che la situazione risulta nettamente peggiorata rispetto alle scorse settimane, nonostante l'intervento dei Carabinieri, della Polizia provinciale e delle Iene di Italia 1. La stessa grave situazione l'abbiamo riscontrata a carico del fiume Magazzolo, Verdura e Belice".

livesicilia.it Quasi bronta la bretella per la A19 Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Del Rio sarà a Palermo lunedì 16 novembre per partecipare in Prefettura, alle ore 11:30, alla conferenza stampa sulla nuova bretella di collegamento dell'autostrada Palermo-Catania in corrispondenza del viadotto Himera, i cui piloni hanno ceduto a causa di una frana nell'aprile scorso. L'apertura della strada di collegamento dovrebbe avvenire nella stessa giornata di lunedì, anche se dall'Anas fanno notare che dovranno prima essere ultimate tutte le procedure di collaudo. Alla cerimonia in Prefettura, nel corso della quale sarà effettuato un collegamento video in diretta con il tratto della A19 dove è stata realizzata la bretella, parteciperanno anche il presidente dell'Anas Gianni Vittorio Armani, il presidente della Regione Rosario Crocetta, il capo dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio e il commissario delegato per l'Emergenza Himera Marco Guardabassi.

Corsello sospesa, interim a Bullara
 La giunta di governo riunita a Palazzo d'Orleans ha deciso, a quanto apprende Livesicilia, di assegnare l'interim del dipartimento Lavoro, dopo la sospensione della dirigente generale Anna Rosa Corsello, a Maria Antonietta Bullara, dirigente del dipartimento Famiglia. Non c'è ancora una comunicazione ufficiale di Palazzo d'Orleans. Bullara era già stata capo di gabinetto del presidente della Regione Rosario Crocetta.
"Stiamo dando una bella sterzata". Così il governatore Rosario Crocetta a conclusione della riunione della giunta. "Abbiamo discusso di programmazione europea, di patto per lo sviluppo della Sicilia e della certificazione dei fondi entro fine anno - dice - Temi molto importanti, gli assessori faranno delle verifiche con i dirigenti dei dipartimenti".
Spese pazze con i soldi della Federico II 
Condanna definitiva, carcere per Acierno
La condanna diventa definitiva. Alberto Acierno è colpevole di peculato per le "spese pazze" con i soldi dell'Ars e della Fondazione Federico II di cui era direttore generale. Acierno attende in queste ore che la Cassazione trasmetta alla Procura l'ordine di esecuzione. Andrà in carcere. La pena è di sei anni e mezzo, a cui vanno tolti i tre previsti dal condono e i 79 giorni che ha già trascorso in custodia cautelare ai domiciliari. Dunque, deve scontare poco più di tre anni. Quel "poco più" gli impedisce, almeno in questa fase, di chiedere l'affidamento in prova ai servizi sociali.

Erano due le contestazioni a carico di Acierno e riguardavano la gestione del gruppo misto all'Ars nella XIII legislatura, in qualità di presidente, e quella della Fondazione Federico II, dove ha lavorato fra l'agosto 2006 e il novembre 2007. Nel primo caso, Acierno ha sottratto 40 mila euro dal conto del gruppo parlamentare che dovevano servire a sanare pendenze con l'erario, l'Inps e i vecchi dipendenti.

Il secondo caso riguarda le cosiddette "spese pazze" della Fondazione, l'ente istituito dall'Ars con una legge del 1997. Acierno viene nominato direttore generale da Gianfranco Miccichè, all'epoca presidente dell'Assemblea regionale siciliana e, quindi, di diritto anche della Fondazione a cui appartenevano i 122 mila euro da lui spesi. Acierno utilizzava la carta di credito intestata alla Fondazione come un bancomat personale per pagare viaggi, vestiti, bollette Sky ed Enel, e persino le puntate al casino on-line. Acierno si è sempre difeso, sostenendo che quei soldi erano i suoi perché la Fondazione gli doveva un compenso come custode delle opere d'arte esposte durante le celebrazioni del 60° anniversario della prima seduta dell'Ars. Un incarico di cui non c'era traccia né nella contabilità della Fondazione, né in quella dell'Assemblea che si sono costituite parte civile al processo con l'assistenza dell'avvocato Enrico Sanseverino e alle quali Acierno dovrà restituire il maltolto.

La sua vicenda giudiziaria ha inizio nel 2009, quando l'ex deputato finisce ai domiciliari a seguito di un'inchiesta della finanza. Nel 2010 l'ex deputato ha provato a patteggiare, con l'accordo del pm, una pena di due anni e due mesi che il giudice per l'udienza preliminare non ritenne congrua. Da qui prima il processo davanti al Tribunale, poi la conferma della pena in appello e ieri, infine, il bollo della Cassazione sulla condanna a sei anni e mezzo.
Scrivoliberoit
la BUONA SUOLA. Assunzioni anche ad Agrigento
Mentre tanti chiacchierano, noi lavoriamo e alle chiacchiere rispondiamo con i fatti. Con la Buona Scuola, in appena tre mesi, abbiamo assunto circa 10.000 insegnanti siciliani, altrimenti destinati a un precariato che chissà quando sarebbe finito. E molti altri ancora saranno assunti grazie al concorso che bandiremo a partire dal prossimo mese". Lo dice il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone (in foto). "Al termine di tutte le fasi del piano straordinario di assunzioni previsto dalla legge 107/2015 - spiega - avremo assunto 747 docenti di Agrigento, 782 di Caltanissetta, 2.182 di Catania, 557 di Enna, 1.056 di Messina, 2.322 di Palermo, 777 di Ragusa, 738 di Siracusa e 642 di Trapani. Un colpo di spugna al precariato in una terra in stagnazione ormai da anni". "Un'operazione epocale - continua Faraone - che mai nessun governo finora aveva tentato e portato a termine. Parliamo di circa 10.000 siciliani che adesso potranno farsi un mutuo, potranno avere garanzie previdenziali, potranno finalmente fornire una stabilita' e una continuita' nella didattica, senza produrre scossoni o tentennamenti nel rapporto con gli studenti" .


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