grandangoloagrigento.it
"Fiumi inquinati dagli oleifici",
MareAmico denuncia aggravamento
"Nonostante i tre sequestri a
carico dei frantoi di Naro, effettuati dai carabinieri, altri
oleifici continuano a scaricare le acque di vegetazione nei valloni e
questo carico inquinante arriva nel fiume Naro e conseguentemente
inquina pure il mare di Cannatello". La denuncia giunge sepmre
dall'associazione MareAmico che continua: "Dalle immagini del
giorno 12 novembre si osserva che la situazione risulta nettamente
peggiorata rispetto alle scorse settimane, nonostante l'intervento
dei Carabinieri, della Polizia provinciale e delle Iene di Italia 1.
La stessa grave situazione l'abbiamo riscontrata a carico del fiume
Magazzolo, Verdura e Belice".
livesicilia.it
Quasi bronta la bretella per la A19
Il
ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Del Rio sarà
a Palermo lunedì 16 novembre per partecipare in Prefettura, alle ore
11:30, alla conferenza stampa sulla nuova bretella di collegamento
dell'autostrada Palermo-Catania in corrispondenza del viadotto
Himera, i cui piloni hanno ceduto a causa di una frana nell'aprile
scorso. L'apertura della strada di collegamento dovrebbe avvenire
nella stessa giornata di lunedì, anche se dall'Anas fanno notare che
dovranno prima essere ultimate tutte le procedure di collaudo. Alla
cerimonia in Prefettura, nel corso della quale sarà effettuato un
collegamento video in diretta con il tratto della A19 dove è stata
realizzata la bretella, parteciperanno anche il presidente dell'Anas
Gianni Vittorio Armani, il presidente della Regione Rosario Crocetta,
il capo dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio e il
commissario delegato per l'Emergenza Himera Marco Guardabassi.
Corsello sospesa, interim a Bullara
La
giunta di governo riunita a Palazzo d'Orleans ha deciso, a quanto
apprende Livesicilia, di assegnare l'interim del dipartimento Lavoro,
dopo la sospensione della dirigente generale Anna Rosa Corsello, a
Maria Antonietta Bullara, dirigente del dipartimento Famiglia. Non
c'è ancora una comunicazione ufficiale di Palazzo d'Orleans. Bullara
era già stata capo di gabinetto del presidente della Regione Rosario
Crocetta.
"Stiamo
dando una bella sterzata". Così il governatore Rosario Crocetta
a conclusione della riunione della giunta. "Abbiamo discusso di
programmazione europea, di patto per lo sviluppo della Sicilia e
della certificazione dei fondi entro fine anno - dice - Temi molto
importanti, gli assessori faranno delle verifiche con i dirigenti dei
dipartimenti".
Spese pazze con i soldi della Federico
II
Condanna definitiva, carcere per Acierno
La
condanna diventa definitiva. Alberto Acierno è colpevole di peculato
per le "spese pazze" con i soldi dell'Ars e della Fondazione
Federico II di cui era direttore generale. Acierno
attende in queste ore che la Cassazione trasmetta alla Procura
l'ordine di esecuzione. Andrà in carcere. La pena è di sei anni e
mezzo, a cui vanno tolti i tre previsti dal condono e i 79 giorni che
ha già trascorso in custodia cautelare ai domiciliari. Dunque, deve
scontare poco più di tre anni. Quel "poco più" gli
impedisce, almeno in questa fase, di chiedere l'affidamento in prova
ai servizi sociali.
Erano
due le contestazioni a carico di Acierno e
riguardavano la gestione del gruppo misto all'Ars nella XIII
legislatura, in qualità di presidente, e quella della Fondazione
Federico II, dove ha lavorato fra l'agosto 2006 e il novembre 2007.
Nel primo caso, Acierno ha sottratto 40 mila euro dal conto del
gruppo parlamentare che dovevano servire a sanare pendenze con
l'erario, l'Inps e i vecchi dipendenti.
Il
secondo caso riguarda le cosiddette "spese pazze" della
Fondazione, l'ente
istituito dall'Ars con una legge del 1997. Acierno viene nominato
direttore generale da Gianfranco Miccichè, all'epoca presidente
dell'Assemblea regionale siciliana e, quindi, di diritto anche della
Fondazione a cui appartenevano i 122 mila euro da lui spesi. Acierno
utilizzava la carta di credito intestata alla Fondazione come un
bancomat personale per pagare viaggi, vestiti, bollette Sky ed Enel,
e persino le puntate al casino on-line. Acierno si è sempre difeso,
sostenendo che quei soldi erano i suoi perché la Fondazione gli
doveva un compenso come custode delle opere d'arte esposte durante le
celebrazioni del 60° anniversario della prima seduta dell'Ars. Un
incarico di cui non c'era traccia né nella contabilità della
Fondazione, né in quella dell'Assemblea che si sono costituite parte
civile al processo con l'assistenza dell'avvocato Enrico Sanseverino
e alle quali Acierno dovrà restituire il maltolto.
La
sua vicenda giudiziaria ha inizio nel 2009, quando
l'ex deputato finisce ai domiciliari a seguito di un'inchiesta della
finanza. Nel 2010 l'ex deputato ha provato a patteggiare, con
l'accordo del pm, una pena di due anni e due mesi che il giudice per
l'udienza preliminare non ritenne congrua. Da qui prima il processo
davanti al Tribunale, poi la conferma della pena in appello e ieri,
infine, il bollo della Cassazione sulla condanna a sei anni e mezzo.
Scrivoliberoit
la BUONA SUOLA. Assunzioni anche ad
Agrigento
Mentre tanti chiacchierano, noi
lavoriamo e alle chiacchiere rispondiamo con i fatti. Con la Buona
Scuola, in appena tre mesi, abbiamo assunto circa 10.000 insegnanti
siciliani, altrimenti destinati a un precariato che chissà quando
sarebbe finito. E molti altri ancora saranno assunti grazie al
concorso che bandiremo a partire dal prossimo mese". Lo dice il
sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone (in foto). "Al
termine di tutte le fasi del piano straordinario di assunzioni
previsto dalla legge 107/2015 - spiega - avremo assunto 747
docenti di Agrigento, 782 di Caltanissetta, 2.182 di Catania, 557 di
Enna, 1.056 di Messina, 2.322 di Palermo, 777 di Ragusa, 738 di
Siracusa e 642 di Trapani. Un colpo di spugna al precariato in una
terra in stagnazione ormai da anni". "Un'operazione epocale -
continua Faraone - che mai nessun governo finora aveva tentato e
portato a termine. Parliamo di circa 10.000 siciliani che adesso
potranno farsi un mutuo, potranno avere garanzie previdenziali,
potranno finalmente fornire una stabilita' e una continuita'
nella didattica, senza produrre scossoni o tentennamenti nel rapporto
con gli studenti" .