LA SICILIA
LIBERO CONSORZIO
Osservazioni al piano triennale Opere Pubbliche
Tempo fino a fine del mese, poi sarà operativo
Scade a fine novembre il termine di 60 giorni per presentare eventuali osservazioni al piano triennale delle opere pubbliche 2015f2107 approvato dal Commissario Straordinario Marcello Malsano lo scorso 1 ottobre 2015. Scaduto questo termine sarà così possibile procedere all'approvazione del bilancio di previsione 2015. Gli interessati possono consultare l'elenco completo delle opere inserite nel piano sul sito della Provincia www.provincia.agrigento.it, nella sezione primo piano della home page. Il Programma 2015/2017 è costituito da un elenco di interventi significativi sull'intero territorio provinciale che riguardano la viabilità, l'edilizia I scolastica e la manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili di proprietà dell'Ente. Nello specifico il piano prevede trentuno interventi per un totale di 7.117.000,00 euro per il solo 2015, di cui 46.543.950,00 euro per il 2016 e 46.600.000,00 euro per il2017 per un complessivo di 100.370.950 euro nel triennio di riferimento. A causa della notevole contrazione dei trasferimenti il Libero Consorzio di Agrigento non può realizzare queste opere cantierabili con fondi propri, quindi le somme del triennio si riferiscono, in larga parte, ad eventuali finanziamenti regionali e statali delle opere inserite. I primi interventi riguardano la manutenzione ordinaria edilizia sociale e scolastica sportiva e patrimoniale a cura del Settore Edilizia e Gestione Patrimoniale per 100 mila euro da finanziare con fondi del bilancio provinciale. Per la manutenzione ordinaria delle strade provinciali sono previsti interventi per 300 mila euro a cura del Settore infrastrutture Stradali, sempre con fondi del bilancio provinciale. Tra le opere più qualificanti, per tutto il territorio provinciale, al terzo posto troviamo i lavori di completamento del Liceo Scientifico Fermi di Sciacca con un finanziamento di 4.600.000 euro e i lavori di completamento.
GIORNALE DI SICILIA
Cupa, sindacati non invitati.
...Non l'hanno presa bene, Cgil, Cisl e Uil, per l'esclusione dal pur ampio carnet di inviti per la prima visita ufficiale del nuovo rettore dell'università di Palermo ad Agrigento Fabrizio Micari. «Avremmo davvero avuto il piacere di incontrare Micari -puntualizzano Massimo Raso, Maurizio Saia e Gero Acquisto - ma, evidentemente, chi ha fatto gli inviti ritiene che Cgil, Cisl e Uil, facciano parte di quei soggetti che non meritano di essere invitati nemmeno ad un incontro aperto. Eppure queste nostre organizzazioni sono state in prima fila, insieme agli studenti, quando è stata messa in forse l'esistenza del Cupa. Abbiamo subito chiesto un incontro alla Immordino per manifestare la disponibilità del sindacato agrigentino e poi si è fatto carico di incontrare Confindustria, la Camera di Commercio ed hanno scritto al presidente della regione per invitarlo a sistemare le cose dopo l'uscita del Libero Consorzio». Cgil, Cisl e Uil, a questo punto, hanno chiesto un incontro diretto e senza intermediari e altri presenti, al magnifico rettore Micari con il quale fare il punto proprio sul futuro del Cupa di Agrigento. «Abbiamo posto e, forse, questo deve aver urtato qualche suscettibilità - aggiungono i tre segretari - il tema del rapporto tra Cupa e Unipa, abbiamo chiesto che questo avvenga nella chiarezza e nella trasparenza assoluta dei rapporti non solo quelli economici, ma chiarendo complessivamente cosa è e cosa dev'essere il Cupa. Ci chiediamo se si tratti di un'entità territoriale che stabilisce un rapporto preferenziale con Unipa o è una succursale, un polo decentrato dell'Università di Palermo. Tutto questo mentre ribadiamo la nostra preoccupazione circa il fatto che il socio principale, il Libero Consorzio sembra non avere più tra i suoi compiti e le sue funzioni quello di occuparsi dei poli decentrati. La Regione ha avocato a sé questa funzione? Ma questo presupporrebbe che allora la Regione diventi socia del Cupa, altrimenti chi verserà la quota del 2016?». (*AMM*)
LA SICILIA
Ladri in azione all'Ipia
Per la terza volta in poco meno di un
ari no,i ladri tornano acolpire nel vecchio istituto scolastico Ipia
"Enrico Fermi", di via Piersanti Mattarella, nella zona di
Calcarelle, ad Agrigento.
Chiuso dal 2012, l'edificio che una
volta ospitava oltre un migliaio di studenti, oltre a professori,
tecnici e bidelli, ora versa in uno stato di totale abbandono.
Questo facilita i malintenzionati ad
agire indisturbati. Era già successo nel dicembre dell'anno
passato, e stesso analogo raid è stato messo a segno il mese di
maggio scorso. L'ultimo saccheggio in ordine di tempo nella tarda
serata di giovedì. Due individui hanno approfittato della situazione
di inagibilità della scuola per depredarla di tutto ciò che essa
ancora contiene di utile e funzionante. Ma prima di allontanarsi
dalla zona sono stati b dai carabinieri del Nucleo operativo e
radiomobile, e dal personale del Reparto operati vo e Nucleo
investigativo del Comando provinciale di Agrigento. In manette in
flagranza di rèato sono finiti, L P. E. A., di 57 anni, di
Agrigento, e C. D. I,, di 29 anni, rumeno. Sono accusati di furto
aggravato in concorso.! due arrestati si so no aperti un varco in uno
degli edifici che compongono il complesso, riuscendo a penetrare
all'interno dei locali. Con l'utilizzo di arnesi da scasso hanno
tranciato cavi elettrici in rame. Alla fine credendo di farla franca
sono usciti dai lo cali con l'intenzione di allontanarsi, ma sono
stati notati dalle pattuglie dei militari dell'Arma. Quasi
all'altezza della stazione di Agrigento Bassa, l'agrigentino e il
rumeno sono stati bloccati, a bordo dell'autovettura Alfa Romeo
Th6, già sottoposta a sequestro amministrativo in quanto sprovvista
di assicurazione. Nel cofano sono stati rinvenuti decine di metri di
cavi di rame, e rubinetteria va ria, unitamente ad uno zaino
contenente arnesi da scasso, idonei allo smontaggio dei materiali
asportati all'Ipia. Dopo le formalità di rito, su disposizione del
la Procura della Repubblica di Agrigento, i due arrestati, sono stati
accompagnati presso le rispettive abitazioni e posti ai domiciliari.
Per la grande struttura di via Matta re
comunque, sembra il destino sia praticamente segnato: nessun concreto
progetto di recupero sta infatti interessando il complesso e la
direzione nei mesi scorsi ha ricevuto anche l'ordine da parte del
Libero Consorzio di disattivare le utenze a rete, senza le quali, tra
l'altro, è impossibile garantire il funzionamento dei sistemi di
sorveglianza.
ANTONINO RAVANÀ
Agrigentonotizie
Agrigento, emergenza fenomeni
idrologici: l'incontro al Comando dei Vvf
"Pianificare, prevedere e
fronteggiare le eventuali situazioni di emergenza, connesse a
fenomeni meteo-idrogeologici". Questi gli argomenti principali
dell'incontro. I recenti fenomeni meteo-idrologici hanno messo in
ginocchio buona parte della Sicilia, colpendo numerose zone. Per
questo il "tavolo-tecnico" ha avuto lo scopo di coordinare
il soccorso pubblico
Federica Barbadoro
Tutti attorno a un tavolo per
fronteggiare le possibili emergenze meteo. Incontro, questa mattina,
al Comando provinciale dei vigili del fuoco di Agrigento. A capo del
tavolo tecnico i vertici della Protezione civile di Agrigento:
"Pianificare, prevedere e fronteggiare le eventuali situazioni
di emergenza, connesse a fenomeni meteo-idrogeologici". Questi
gli argomenti principali dell'incontro di questa mattina.
I recenti fenomeni meteo-idrologici
hanno messo in ginocchio buona parte della Sicilia, colpendo numerose
zone . Per questo il "tavolo-tecnico" ha avuto lo scopo di
coordinare il soccorso pubblico. "Una buona gestione degli
eventi può essere - ha detto il vice prefetto di Agrigento,
Carmelina Guarneri - effettuata solo con un'adeguata preparazione
preventiva al sistema di protezione civile, ed una diffusa
conoscenza da pare dei cittadini, nella consapevolezza che alla
previsione di fenomeni meteo, incerti e imprevedibili, non sempre
segue una situazione di emergenza sul territorio provinciale. La
prima risposta all'emergenza - chiosa Guarneri - deve essere
garantita a partire dalla struttura di protezione civile locale
comunale, intercomunale e provinciale con l'attuazione dei piani di
emergenza".
Agrigento, al Cupa la visita del
rettore Fabrizio Micari
Visita istituzionale al Polo
Universitario di Agrigento. Il Cupa ha aperto le porte al rettore
Fabrizio Micari. Nell'aula Magna " Luca Crescente" sono
stati presenti anche, il primo cittadino di Agrigento Lillo Firetto e
il Cardinale, Don Franco Montenegro, insieme a una delegazione di
studenti. "Vogliamo rendere l'Università più moderna,
adeguandoci ai modelli di Siena e Pisa - chiosa Fabrizio Micari.
Abbiamo avuto un calo nelle iscrizioni, ma sono certo - dice Micari -
che questo sia dovuto all'incertezza che aleggiava attorno a questa
università. Vogliamo migliorarci. C'è una situazione che deve
essere rafforzata, ma sono fiducioso. Ovviamente - spiega - abbiamo
bisogno di una forza economica sì, ma io voglio la risposta dagli
studenti. Vorrei che la provincia ci seguisse, che l'università di
Agrigento, torni ad essere la prima scelta, si sono questi i segnali
che mi aspetto. La convenzione con il Cupa? Sono delle possibilità
che si possono rivedere, ma la chiave di tutto è l'attrattiva sul
territorio". "Rispetto a tre mesi fa ci sono degli elementi
positivi. L'ex provincia regionale tre mesi fa aveva presentato il
proprio recesso dal consorzio, ma al momento questo recesso è
scongiurato. La presenza della Camera di Commercio è confermato,
voglio che altri comuni entrino. Accogliamo di buon grado il comune
di Licata. Novità? L'università ad Agrigento deve strutturarsi dal
punto di vista logistico. Voglio che il Polo si sposti all'interno
del Centro storico. Noi ci rendiamo disponibili a mettere a
disposizioni il Palazzo Tommasi". (Di Federica Barbadoro e
Calogero Montana Lampo)
LA SICILIA
RIDUZIONI SUI CONFERIMENTI IN
DISCARICA PER CHI AUMENTA LA DIFFERENZIATA
Rifiuti, sconto ai Comuni virtuosi.
GIUSEPPE BIANCA
PALERMO. Uno sconto sui conferimenti in
discarica per i Comuni che aumentano il volume di raccolta
differenziata e una penalizzazione con una tariffa più elevata per
quelli che ne fanno dimeno. Un tributo speciale con la finalità di
incentivare una minore produzione di rifiuti e il recupero dagli
stessi per l'ottenimento di materie prime e di energia, secondo
quello che è lo spirito specifico della normativa di settore. Sin
dal momento del suo insediamento Vania Contrafatto, assessore
regionale all'Energia ed ai rifiuti ha avuto in mente il chiodo
fisso di aumentare la raccolta differenziata in Sicilia. Glielo
chiede l'Europa il governo nazionale, ma soprattutto è una
necessità incombente su cui non vale la pena tergiversare. Dopo i
tentativi di inserimento in finanziaria ad aprile, e nella legge sul
l'acqua pubblica, adesso arriva il disegno di legge ad hoc, dopo
che in passato l'iter si è bloccato in commissione Bilancio dopo
il passaggio in commissione Ambiente all'Ars: " Non è bello
riconoscere che prevedere una sanzione sia l'unica strada. Pensare
ad un per incentivare un principio equivale al fallimento di una
cultura, minacciare una sanzione diventa quindi l'unica soluzione.
Inserire l'ecotassa nel sistema legislativo regionale equivale ad
una assunzione di responsabilità da parte di tutti", Il nuovo
tentativo differisce rispetto al passato perché crea l'ecotassa
diventa una modalità ed una fonte di finanziamento per le
infrastrutturazioni che i Comuni"virtuosi" in materia avessero
voluto realizzare. "L'altro punta fondamentale continua
Contrafatto- è che il piano dei rifiuti approvato prevede un sistema
di impiantistica che porti la differenziata al 65%. Le entrate che
potrebbèro esse re utilizzate ed investiste nell'impiantistica, le
SRR, le società per la regolamentazione dei rifiuti, a cui
appartengono i comuni virtuosi potranno utilizzare i soldi dei bonus
per impianti di compostaggio, centri di raccolta, la realizzazione di
punti verde, beneficando di cofinanziamenti anche specifici da parte
della Regione siciliana". Dovrebbe essere introdotta in Sicilia
l'applicazione dell'addizionale del 20% prevista dall'art 205
del dlgs. 152/2006. Per il triennio 2016-2018, partendo dal 2015,
stante il livello medio di raccolta differenziata in Sicilia, si
prevede che l'impatto finanziario della norma possa registrare un
aumento delle entrate per i primi tre anni rispetto al dato accertato
nel 2014 e una progressiva diminuzione per gli anni successivi.
Crocetta incontra sindaco e
agricoltori
«La mia non è una visita
simbolica, ho a cuore la sorte dell'economia della città».
Dopo l'incontro a Palermo di inizio
settimana coni! primo cittadino, il presi dente della Regione Rosario
Crocetta ieri pomeriggio è venuto a Licata per sincerarsi di persona
della condizione in cui versano i terreni agricoli e le aziende
maggiormente colpite dal passaggio della tromba d'aria dello scorso
dieci ottobre. Dopo un breve passaggio a Palazzo di Città, il
Governatore, accompagnato dal sindaco e dalla Giunta, si è recato in
alcune delle contrade maggiormente sferzate dalla furia devastatrice
degli elementi. «La mia non è una visita simbolica - ha - spiegato
Crocetta sono qua perché abbiamo a cuore le sorte degli
agricoltori di Licata. Posso annunciare che stiamo studiando una
legge da inserire nella prossima finanziaria regionale che preveda un
impegno straordinario proprio a favore degli agricoltori colpiti
dalla tromba d'a ria». A sentire il presi dente Crocetta c'è
pertanto un impegno da parte della Regione che «ha già dichiarato
la declaratoria dello stato di calamità naturale», Già in
occasione del vertice a Palermo di martedì a cui il giorno dopo
è seguito un altro incontro di un'altra delegazione licatese con
l'assessore alle Politiche Agricole Antonello Cracolici
Crocetta aveva prospettato dette possibili forme di aiuto per il
compatto agricolo licatese anche mediante l'inserimento di un
intervento straordinario all'interno della prossima finanziaria.
«li presidente ha mantenuto l'impegno preso con noi martedì
scorso il commento del primo cittadino Angelo Cambiano aveva
promesso di essere in città sabato e così è stato. La nostra
attenzione nei confronti degli agricoltori colpiti dalla tromba
d'aria è stata massima già dall'indomani del l'ondata di
maltempo e continueremo a mantenere un filo diretto con l'assessorato
alle Politiche Agricole e con la Regione», Presenti alcuni addetti
ai lavori del compatto agricolo licatese, non molti a dire il vero,
con la maggiore rappresentanza che ha atteso Crocetta diretta mente
nelle contrade agricole maggior mente danneggiate e che in alcuni
casi sono ancora invase da detriti lasciati da maltempo. Il
Governatore, dopo il sopralluogo, è ripartito intorno alle ore 17.
Nella sua visita a Licata, Crocetta non ha incontrato solo gli
agricoltori. Nel suo breve passaggio in Municipio, ha avuto modo di
confrontarsi anche con una de legazione di proprietari degli immobili
abusivi alla ricerca di una via d'uscita per evitare l'abbattimento
dei propri manufatti dopo il primo protocollo d'intesa firmato tra
la Procura detta Repubblica di Agrigento e il Comune e che prevede la
demolizione dei primi dieci immobili abusivi acquisiti al patrimonio
comunale. Tornando agli agricoltori, la sezione locale della Condotta
agraria a breve inoltrerà tutta la documentazione catalogata al
termine di un lavoro intenso (e che ha coinvolto anche alcuni
dipendenti delta Condotta agraria di comuni limitrofi) per ottenere
la delimitazione delle aree colpite in una percentuale pari o
superiore al trenta per cento loro della produzione effettiva
vendibile per le quali verrà chiesto al Ministero lo stato di
calamità naturale e la concessione del successivo, fondi nel
capitolo permettendo, ristoro economico.
G. CELLURA
Sicilia24h
Scade a fine novembre il termine per
le osservazioni al Programma Triennale delle Opere Pubbliche
2015/2017
Scade a fine novembre il termine di 60
giorni per presentare eventuali osservazioni al piano triennale delle
opere pubbliche 2015/2107 approvato dal Commissario Straordinario
Marcello Maisano lo scorso 1 ottobre 2015. Scaduto questo termine
sarà così possibile procedere all'approvazione del bilancio di
previsione 2015. Gli interessati possono consultare l'elenco
completo delle opere inserite nel piano sul sito della Provincia
www.provincia.agrigento.it, nella sezione primo piano della home
page.
Il Programma 2015/2017 è costituito da
un elenco di interventi significativi sull'intero territorio
provinciale che riguardano la viabilità, l'edilizia scolastica e
la manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili di proprietà
dell'Ente.
Nello specifico il piano prevede
trentuno interventi per un totale di 7.117.000,00 per il solo
2015, di 46.543.950,00 per il 2016 e 46.600.000,00 per il
2017 per un complessivo di 100.370.950 nel triennio di
riferimento. A causa della notevole contrazione dei trasferimenti il
Libero Consorzio di Agrigento non può realizzare queste opere
cantierabili con fondi propri, quindi le somme del triennio si
riferiscono, in larga parte, ad eventuali finanziamenti regionali e
statali delle opere inserite.
I primi interventi riguardano la
manutenzione ordinaria edilizia sociale e scolastica sportiva e
patrimoniale a cura del Settore Edilizia e Gestione Patrimoniale per
100 mila euro da finanziare con fondi del bilancio provinciale. Per
la manutenzione ordinaria delle strade provinciali sono previsti
interventi per 300 mila euro a cura del Settore infrastrutture
Stradali, sempre con fondi del bilancio provinciale.
Tra le opere più qualificanti, per
tutto il territorio provinciale, al terzo posto troviamo i lavori di
completamento del Liceo Scientifico Fermi di Sciacca con un
finanziamento di 4.600.000 e i lavori di completamento degli
interventi di riparazione dei danni sulla S.P. n.14
Racalmuto-Montedoro. Il Piano triennale delle Opere Pubbliche
costituisce, insieme al piano delle Alienazioni, parte integrante del
bilancio di previsione 2015 e del bilancio pluriennale 2015/2017.
LA SICILIA
REGIONE. L'assessore di «alto
profilo» chiesto da Sicilia Futura
Il caso Lantieri a una svolta
Crocetta oggi vede Guerini tecnico scelto dal Nazareno?
LILLO MICELI
Potrebbe essere la giornata de-cisiva
per scrivere la parola fine sulla querelle che da settimane investe
la nuova giunta regionale di Rosario Crocetta. Il governatore questo
pomeriggio parteciperà ai lavori della direzione nazionale del
Partito democratico, a margine della quale dovrebbe incontrarsi con
il vice segretario Lorenzo Guerini e con il sottosegretario alla
Presidenza, Luca Lotti, i quali chiederanno al presidente della
Regione di rimuovere l'ostacolo, l'assessore Luisa Lantieri,
sostituendola con un tecnico di «alto valore». Ciò consentirebbe
il ritorno nell'alveo della maggioranza di Sicilia Futura che non
ha ancora fatto dimettere il. proprio assessore al Territorio e
Ambiente, Maurizio Croce, per garantirne la continuità politico
amministrativa. Perché senza una maggioranza coesa ed un programma
ben definito, il governo nazionale difficilmente "sgancerà» le
risorse necessarie, circa 1,5 miliardi, per mettere il bilancio 2016
in equilibrio. D'altronde, era stato lo stesso Crocetta a chiamare
in causa il Nazareno per risolvere la questione del dodicesimo
assessore, prima che nominasse Luisa Lantieri. Le neo assessore, per
quel che se ne sa, non avrebbe alcun intenzione di fare un passo
indietro, poiché la sua posizione di precaria della Regione non la
porrebbe in conflitto d'interesse,
pur dovendo essere lei stessa a predispone il disegno di legge per la
stabilizzazione dei precari.
Il presidente dell'assemblea
siciliana del Pd, il renziano Giuseppe Bruno, ha replicato a Crocetta
che lo aveva chiamato in causa: «Non ho mai detto che il tavolo
nazionale sia saltato per ragioni politiche come cerca di farmi dire
Crocetta. E però indubbio che per essere ascoltati a Roma ed avere
ulteriori risorse straordinarie per fare crescere la Sicilia, occorre
un governo regionale ed una maggioranza stabile, credibile e non
sfilacciata, che abbia idee serie su come e dove investire le risorse
per creare sviluppo e non disperdendole solo per coprire i buchi la
sciati dalla vecchia politica magari alimentandone altri. E questa la
mia preoccupazione che spero sia finalmente con divisa anche da
Crocetta".
Adesso che i nodi sono arrivati al
pettine, ovvero non ci sono più soldi, bisogna correre ai ripari.
per ottenere un cospicuo intervento finanziario statale, è
necessario avere credito Pei confronti del governo nazionale, ma
anche del Pd.
«Le riforme - ha detto il presidente
onorario di Sicilia Futura, Salvatore Cardinale - sono il crocevia
dello sviluppo, Noi vogliamo un tecnico di alto profilo, al dl sopra
delle parti. E questo migliorerebbe il rapporto con Roma, perché
abbiamo bisogno di molte risorse aggiuntive». Cardinale non ha mai
fatto una questione di nomi, ma non accetta un assessore che sia
espressione di Sicilia democratica che sarebbe stata usata per
impedire la nascita di Sicilia Futura. Insomma, come ha ulteriormente
ribadito il coordinatore regionale di Sicilia Futura, Nicola
D'Agostino, «ci sembra evidente che il tempo trascorso non sembra
portare il giusto consiglio. Prendiamo con decisione le distanze da
insignificanti fatti per sonali che potrebbero riguardare esponenti
del governo Crocetta, noi siamo infatti concentrati sui fatti di
rilievo politico, Il nostro punto di vista è stato chiaro in questi
settimane: in assenza di una proposta politica equilibrata, non
appoggiamo questo governo».
Il capogruppo di Forza Italia all'Ars,
Marco Falcone, intervenendo al congresso provinciale di
Caltanissetta, ha proposto al neo-commissario del partito, Gian
franco Miccichè, un seminario di due giorni, lontano dalle
telecamere per mettere a punto «il decalogo che costituisca la base
programmatica di Forza Italia. Abbiamo il dovere di elaborare una
proposta politica chiara, efficace, comprensibile che diventi il
nuovo manifesto di governo per il quinquennio 2012/17».