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Rassegna stampa del 28 29 e 30 novembre 2015

29 novembre 2015

LA SICILIA
 
LIBERO CONSORZIO
Il rinfresco di traverso al bilancio
In generale i cosiddetti "debiti fuori bilancio" sono i! prodotto di eventi inattesi: danni provocati da incidenti stradali, ricorsi vinti da soggetti terzi, risarcimenti dì varia natura. Può capitare però a volte che a causare un "buco" nei bilanci non sia un accidente imprevisto, ma una condotta più o meno "attenta dà parte dell'Ente in questione. Accade ad esempio al Libero consorzio di Agrigento, dove nei giorni scorsi il commissario Marcello Malsano ha deliberato la liquidazione di tre debiti fuori bilancio tutti e tre dalla storia quantomeno "ricca".
Partiamo dal  2 giugno 2014, quando l'Ente affida alla scuola Alberghiera Ambrosini di Favara il compito di realizzare un rinfresco in occasione della Festa della Repubblica e un altro rinfresco in occasione del bicentenario dell'Arma dei carabinieri. Peccato che, si scopre oggi, l'ex Provincia pagò solo una delle due fatture, essendo oggi costretta a recuperare in "corner" con, appunto, un debito fuori bilancio. Facciamo un passo indietro nel tempo e andiamo al giugno2013, quando il Libero consorzio, in crisi di liquidità, decise di abbandonare l'associazione unione degli Assessorati alle Politiche Socio Sanitarie" per non pagare la retta annua. Fin qui nulla di che, se non fosse che l'allora settore cui la pratica era in carico — si legge — non ha provveduto ai pagamento della quota relativa agli anni 2012 e 2013'. Altri 10mila euro, sempre di debito fuori bilancio. Torniamo al 2014, e tuffiamoci nel mondo dei motori. Come si ricorderà, lo scorso anno, le x Provincia ritirò il proprio contributo per la manifestazione automobilistica 'Fabaria Raily", per note vicende connesse al premio "Milcar'.  Bene. Peccato che l'Ente avesse dato incarico all'Associazione Kronos di realizzare le rilevazioni cronometriche della gara. Compito che gli stessi hanno eseguito e per il quale hanno chiesto, legittimamente, il pagamento di duemila euro, che il Libero consorzio ha dovuto, ovviamente, riconoscere, sempre fuori bilancio. Di positivo c'è che, in tutti e tre i casi, nessuna spesa aggiuntiva stata a carico delle casse pubbliche (oneri per sentenze, interessi ecc). CS

Sindaco sul caso di Stefano -  "Pensiamo noi al bus».. Ma..."
Non è passata inosservata la lettera di Zina, la mamma di Stefano, il ragazzo disabile di Aragona - che non può frequentare la scuola da lui scelta a causa dell'assenza di un mezzo idoneo che la possa accompagnare nell'istituto Michele Foderà" di Agrigento.
A dare la propria disponibilità è il sindaco di Aragona Totò Parello. che per sopperire alle mancanze delle cooperative sociali iscritte all'albo dell'ex Provincia di Agrigento, nessuna delle quali è dotata di autobus con pedana, ha messo a disposizione l'autobus del Comune utilizzato per l'accompagnamento dei disabili nelle strutture del paese. "Il sindaco e Amministrazione Comunale — scrive primo cittadino — ribadiscano anche loro l'amarezza per il diritto negato nella frequenza della scuola ad un giovane disabile aragonese. Questo giovane, che è affetto da una malattia che gli impedisce di muoversi e di parlare. vive disagi e di conseguenza vive anche la famiglia. Oltre alla vicinanza alla famiglia, il sindaco propone di utilizzare l'autobus del paese, provvisto di pedana: "Alcune associazioni ed imprese del terzo settore - continua il Sindaco - si sono rese disponibili al trasporto del giovane disabile, ma con un normale mezzo non attrezzato di pedana ed in ogni caso con l'assistenza di un idoneo operatore. Chiaramente ciò comporterebbe il persistere del disagio che ancor oggi continua a vivere il giovane. Per tale situazione, abbiamo già comunicato alla famiglia che il Comune, proprietario di un pullman attrezzato con pedana per il trasporto disabili, è disponibile ad accompagnare il giovane nell'istituto scolastico di Agrigento, subito dopo aver espletato il quotidiano servizio di trasporto d tutti gli altri disabili che frequentano le scuole del territorio comunale. Tra altro ogni mattina lo stesso mezzo, terminato il servizio nel territorio comunale, si dirige verso Agrigento- ove accompagna altri disabilì in altre strutture."
La soluzione del sindaco però comporta dei limiti che non sono superabili dalla famiglia del disabile, come ammette lo stesso primo cittadino: il ragazzo infatti arriverebbe ogni giorno a scuola dopo le nove e trenta e, soprattutto, rimarrebbe ad aspettare dopo la fine dell'orario delle lezioni ad attendere il mezzo. La madre di Stefano ringrazia il sindaco Parello ma attende ulteriori soluzioni: voglio porgere i miei ringraziamenti al sindaco-e a chi si sta mobilitando per trovare una soluzione, la vicenda non sta passando inosservata e questo è un grande successo. Purtroppo siamo però costretti a declinare l'offerta del sindaco in quanta pone dei limiti non trascurabili".
ALAN DAVID SCIFO

Scrivo libero.it
altra strada pericolosa in Sicilia
L'Anas attraverso i propri tecnici fa sapere che la strada statale Palermo - Sciacca nel tratto tra San Cipirello e San Giuseppe Jato è stata riaperta al traffico. Rischio rientrato dunque dopo i sopralluoghi degli ingegneri che hanno rilevato come il pilone interessato al cedimento era già oggetto di verifiche e i lavori per la sistemazione erano già cantierati e pronti ad essere effettuati. Al momento dunque non ci sarebbero particolari rischi per gli automobilisti ed il traffico è ripreso a scorrere, nonostante sia abbastanza visibile che la soletta tra le campate è dilatata. Da verificare, invece, i lavori che si stanno realizzando nei pressi del viadotto per costruire un immobile. Quest'ultimi infatti avrebbero causato l'allagamento del pilone ed il possibile cedimento. Tutte ipotesi ancora da verificare e appurare.

Revisori dei conti. Pubblicato l'avviso
Pubblicato sulla gazzetta ufficiale della Regione Siciliana, nell'albo pretorio del Libero Consorzio e sul sito internet dell'Ente www.provincia.agrigento.it l'avviso pubblico per la presentazione delle candidature alla nomina nel collegio dei revisori dei conti per il triennio 2015/2018. Si tratta di un organismo di fondamentale importanza per il funzionamento dell'Ente che esprime il parere obbligatorio sul bilancio di previsione e su numerosi atti dell'Amministrazione. Il nuovo Collegio resterà in carica per un periodo di tre anni. I soggetti interessati potranno presentare la propria candidatura entro le ore 13:00 del 18 dicembre utilizzando il modello scaricabile nella sezione "Primo Piano" del sito internet del Libero Consorzio. Il vecchio Collegio dei Revisori era composto dal Presidente Dario Scozzari, da Giuseppe Piazza e Giovanni Meli, nominati dal vecchio Consiglio Provinciale nel 2012. La selezione del nuovo collegio dei revisori dei conti tiene conto della normativa approvata dall'Assemblea Regionale contenuta nella l.r. n.15/2015, del decreto dell'Assessore alle Autonomie Locali Giovanni Pistorio n. 231/2015 e della circolare dello stesso Assessore n.11/2015. Ciascun componente percepirà un compenso lordo di dodicimila euro annui, oltre iva e C.p.a. se dovuti, mentre al Presidente del collegio dei Revisori dei Conti spetterà un compenso di diciotto mila euro, anch'esso oltre iva e C.p.a. se dovuti. I revisori dei conti, secondo le nuove previsioni di legge, saranno scelti mediante estrazione a sorte tra i soggetti iscritti nel registro dei revisori legali nonché tra gli iscritti all'ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, che abbiano chiesto di partecipare alla procedura di selezione dell'organo di revisione dell'ente di area vasta. Dovranno avere i requisiti previsti dall'articolo 3, comma 3 del decreto del Ministro dell'Interno n. 23/2012. Il componente che assumerà le funzioni di presidente, scelto sempre tramite sorteggio, dovrà avere, altresì, i seguenti requisiti: a) iscrizione da almeno 10 anni nel registro dei revisori legali o all'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili; b) aver svolto almeno due incarichi di revisore dei conti presso enti locali, ciascuno per la durata di tre anni; c) conseguimento, nel periodo 1° gennaio - 30 novembre dell'anno precedente, di almeno 10 crediti formativi per aver partecipato a corsi e/o seminari formativi in materia di contabilità pubblica e gestione economica e finanziaria degli enti territoriali i cui programmi di approfondimento ed i relativi test di verifica siano stati preventivamente condivisi con il Ministero dell'Interno.

Livesicilia.it

Il pilone è inclinato
Viadotto chiuso e riaperto
PALERMO - Lo spettro di un nuovo 'caso Himera' con una Sicilia ancora spezzata in due, ma questa volta lungo la direttrice nord-sud, ha aleggiato per cinque ore lungo la Statale Palermo-Sciacca. Tanto ne è passato di tempo prima che l'Anas decidesse di riaprire il viadotto 'Traversa II', che in mattinata era stato chiuso dai carabinieri "per motivi - spiega l'azienda - precauzionali". L'allarme è scattato per un pilone inclinato nel tratto di strada compreso tra San Giuseppe Jato e San Cipirello, tra il 23esimo e il 28esimo chilometro di una delle strade più trafficate dai pendolari di ogni giorno: la 624, che taglia in due la Sicilia e collega il capoluogo con l'entroterra palermitano e l'Agrigentino.

In mattinata la decisione dei carabinieri di San Giuseppe Jato, allarmati dall'inclinazione di uno dei piloni che sostengono il viadotto 'Traversa II', poi l'annuncio dell'Anas che ha riaperto la strada spiegando che "un'attenta verifica finalizzata a focalizzare ulteriori problematiche relative allo spostamento del pilone non ha riscontrato nuove anomalie". E così l'azienda "ne ha disposto la riapertura".

Il pilone, dunque, era già inclinato "e sotto costante monitoraggio da tempo", così come spiegato dall'Anas a LiveSicilia.  Questa mattina, dopo la segnalazione della chiusura i tecnici si sono recati sul posto per fare il punto della situazione. Già a ottobre i carabinieri avevano segnalato un pericolo riguardante il pilone del viadotto. Le piogge di questi giorni hanno fatto sprofondare il terreno attorno al pilone. Si sono anche allargati i giunti di dilatazione; da qui la decisione di chiudere la strada, poi riaperta nel pomeriggio.

La chiusura del ponte aveva fatto temere nuovi guai per la viabilità in Sicilia, dopo il cedimento del viadotto Himera lungo l'autostrada Palermo-Catania che aveva causato la chiusura della A19 per sette mesi prima dell'inaugurazione della bretella di collegamento allo svincolo di ScillatoOggi la notizia del pilone inclinato tra San Cipirello e San Giuseppe Jato. 

"Una rete stradale è come un corpo umano: quando invecchia ha bisogno di manutenzione",ha detto a LiveSicilia l'assessore regionale alle Infrastrutture, Giovanni Pistorio, che martedì sarà a Roma per incontrare i vertici di Anas. "Affronteremo anche il problema della Palermo-Sciacca, su cui chiediamo lo stesso impegno che Anas ha annunciato per l'ammodernamento della Palermo-Catania. Per le strade sicilane vogliamo un monitoraggio continuo e pretendiamo gli stessi standard operativi che Anas mette in campo nel resto d'Italia".

L'annus horribilis della viabilità siciliana era iniziato a fine  2014, con il cedimento della rampa di accesso al viadotto 'Scorciavacche' della Palermo-Agrigento. L'opera era stata assegnata al consorzio di imprese "Bolognetta scpa" costituito da Cmc di Ravenna, Tecnis di Catania e Ccc di Bologna. Per quel crollo si è mossa la Procura di Termini Imerese, che ha indagato trenta persone tra i vertici di Anas Sicilia, collaudatori, tecnici e rappresentanti delle imprese che lavorarono al progetto: attentato alla sicurezza dei trasporti è l'ipotesi di reato.

Ad aprile il colpo che ha messo in ginocchio il sistema stradale dell'Isola e l'economia: il cedimento del viadotto Himera lungo la Palermo-Catania, all'altezza di Scillato. Una frana che per sette mesi ha spezzato in due la Sicilia, costringendo merci e pendolari a una complicata gincana lungo i tornanti dell'unica strada rimasta in piedi: quella che arrampicandosi sulla montagna di Polizzi Generosa consente di aggirare l'ostacolo e ritornare sull'autostrada dopo 45 minuti d'auto. La prima alternativa, seppur parziale, si è materializzata il 31 luglio, con l'inaugurazione della 'trazzera' realizzata con i fondi messi a disposizione dai deputati regionali del Movimento 5 stelle, la scorciatoia di Caltavuturo, comunque inaccessibile ai mezzi pesanti, che ha consentito di accorciare sensibilmente i tempi di percorrenza e che ha allungato all'infinito le polemiche politiche. Infine, pochi giorni fa, l'inaugurazione del bypass realizzato dall'Anas e che ha messo una toppa ai problemi di collegamento tra le due più grandi città siciliane. Per la realizzazione del nuovo ponte, invece, se ne parlerà nel 2018.

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