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Rassegna stampa dell'1 e 2 dicembre 2015

RASSEGNA STAMPA dell'1 e 2 dicembre 2015

livesicilia.it

Dai conti all'informatica, dai precari dei Comuni ai Forestali è la Sicilia dell'emergenza.

Dell'allarme continuo. Utile a tutti, soprattutto alla politica. Ai politici di Palazzo d'Orleans o dell'Ars. Che, a problema più o meno risolto, potranno rivendicare i meriti del salvatore. Di chi ha evitato il disastro. Ma il disastro c'è già. Ed è tutto nell'esemplare blocco informatico che ha investito la Regione. Un'Isola così popolata da ostaggi della malapolitica da diventare essa stessa ostaggio di se stessa. Di ciò che in questi anni ha prodotto. Una società privata, che fu in società con la Regione, infatti, oggi può permettersi di staccare la spina e spegnere l'Isola. Tutto in tilt. Dalla Sanità alla gestione degli stipendi del personale. Il motivo? L'emergenza. L'emergenza continua. Che costringe il governo, che raccoglie la pesante eredità del passato, ma che in tre anni non è riuscito a risolvere nulla, a lasciare Asp e uffici regionali attaccate al cordone ombelicale di Engineering, nonostante questa azienda non sia più in società con la Regione stessa. E sull'informatica, in particolare, il governo è vittima della sua incapacità di programmare persino il buffet della sera. Perché di informatica, a un certo punto, avrebbe dovuto occuparsi un Ufficio nato con quell'obiettivo. E subito rivelatosi, se non inutile, non proprio necessario. Nel frattempo, Sicilia e-servizi assumeva una settantina di dipendenti perché bisognava pur garantire quei servizi. Prima che tutto si fermasse. L'emergenza, appunto. E come si fa altrimenti? E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ingroia costretto a convocare un "Comitato di crisi" per capire come uscire dall'angolo. Nel più breve tempo possibile. Ma è sempre crisi. E il tempo inizia a scorrere impietosamente anche per i disastrati conti della Regione. Nonostante gli sbandierati tagli del governatore Crocetta e gli incredibili progressi dei dati sull'economia siciliana, la Regione non ha più un euro. Nemmeno per pagare gli stipendi. Mentre il nuovo bilancio è ancora in alto mare. Anche ieri la fumata nera. Tra la Sicilia e Roma non c'è ancora l'accordo. E così in Sicilia non c'è ancora un bilancio. Anche questa volta si arriverà, nella migliore delle ipotesi, sul "gong" del 31 dicembre. Un suono che potrebbe tradursi, per migliaia di siciliani in una tremenda sveglia. In quel bilancio, infatti, potrebbero non trovarsi i soldi per i dipendenti degli enti regionali o delle società partecipate. Mentre un altro bacino di lavoratori è, come sempre, in bilico. In attesa della solita soluzione all'ultimo momento. E come sempre costretto ad assistere allo spettacolo di chi promette: "Vi salvo io".
Sono gli oltre 24 mila precari degli enti locali siciliani. Manca un mese alla scadenza dell'ennesima proroga. Proroga che arriva ogni anno all'ultimo respiro. Il tempo utile per la produzione dei soliti comunicati stampa: "Abbiamo salvato i lavoratori, ma dal prossimo anno bisogna lavorare fin da subito alla loro stabilizzazione". E poi, per tutto l'anno, i buoni propositi tornano nel cassetto. Nel frattempo, infatti, ed è il caso di questa legislatura, il tempo trascorre a mettere in ordine poltrone e caselle di rimpasti in giunta e commissioni all'Ars. Adesso, l'ultimo balletto: Faraone annuncia l'idea buona per sistemare tutti. Il compagno di maggioranza (a Roma e a Palermo) D'Alia gli fa notare che quella soluzione non è percorribile. Mentre a dire il vero, l'identikit di questa norma faraoniana ancora non si conosce. Ma è certamente frutto della solita, utilissima emergenza. La stessa ad esempio che porta in strada periodicamente la categoria dei forestali siciliani. Lo schema, lì, è sempre lo stesso: l'allarme sulla fine dei soldi, la protesta con tanto di picchetti e cortei che paralizzano la vita del resto della città, le solite frenetiche corse tra Palazzo dei Normanni e Palazzo d'Orleans per "trovare la soluzione", soluzione che in un modo o nell'altro arriva. E lì inizia l'altra corsa. Quella ad accaparrarsi il merito di aver messo una pezza su un'emergenza che tornerà. Per fortuna, penserà qualcuno. Basti ricordare, ad esempio, i cori di giubilo degli "Ex Pip" dopo l'approvazione del nuovo, temporaneo sussidio. Cori che sostituivano quelli di insulti nei confronti di questo o quel politico. L'emergenza paga. In termini politici, di consenso.

Ma anche nella semplice amministrazione del potere. Come nel caso dell'emergenza che ha "costretto" il presidente della Regione a commissariare per anni Province e Aziende sanitarie. Da un lato, ecco la scusa di una riforma-flop. Che paradossalmente, però, ha finito per mettere nelle mani del governo la gestione di enti che fino al giorno prima potevano contare su organismi - a prescindere dalle virtù dei politici che li formavano - comunque eletti dal popolo. Dall'altro, la necessità di selezionare i nuovi manager "della Sanità moralizzata". Nel frattempo, però, come si fa? Le Asp non possono restare senza un direttore generale. E lo stesso vale per tanti enti regionali. Sempre in emergenza. Come l'Esa, dove il commissario Francesco Calanna ha tagliato il traguardo del decimo rinnovo in pochi anni, o all'Irsap dove il governo ha inviato un "commissario ad acta". Cioè un semplice funzionario che dovrebbe occuparsi di specifici atti e non della gestione complessiva dell'ente. Il caso vuole, poi, che si tratti di Mariagrazia Brandara, segretaria particolare dell'assessore Mariella Lo Bello. La solita, cara emergenza che è ormai cifra costante dell'amministrazione siciliana. E lo dimostra anche il caso dei nuovi affidamenti diretti da parte della dirigente Corsello alla solita società esterna. Quella storia è un po' il simbolo di tutto. L'emergenza, lì, dura da tre anni. E torna buona per evitare i fastidiosi bandi e le gare a evidenza pubblica. Perché l'emergenza in Sicilia, comunque la si guardi, è utile a tutti.


Sicilia24h.it
Aggiudicato appalto per la promozione degli "Itinerari dello Zolfo"

L'Ufficio Gare del Libero Consorzio Comunale, in qualità di Centrale Unica Appaltante, ha aggiudicato nell'ultima seduta un appalto del Comune di Favara riguardante la realizzazione di percorsi di promozione turistica. Si tratta di un appalto con procedura aperta dell'importo complessivo a base d'asta di 243.959,00 euro più Iva per la realizzazione di percorsi di promozione, conoscenza e valorizzazione degli itinerari dello zolfo attraverso la creazione e lo sviluppo dei centri di informazione turistica da mettere in rete. Dopo la attenta valutazione operata dalla Commissione di Gara sulle offerte tecniche presentate dalle imprese partecipanti, l'appalto è stato aggiudicato provvisoriamente alla Associazione Temporanea di Imprese (ATI) CAP Consorzio CETMA-Centro Progettazione Design & Tecnologie dei materiali - ASS. DELTA INGEGNERIA srl - S.I.T. Servizio di Informazione Territoriale srl, che ha ottenuto un punteggio di 84,15 con il ribasso del 20% sull'importo di 242.977,00 più 982,00 euro per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso, per un importo totale di 195.363,60. Seconda in graduatoria l'impresa SPACE SPA (74,54). Dopo le verifiche tecniche si procederà all'aggiudicazione definitiva della gara, che consentirà di realizzare il progetto presentato dal Comune di Favara e ammesso a finanziamento dall'Assessorato Regionale al Turismo nell'ambito del P.O. F.E.S.R.- 2007/2013 linea d'intervento 3.3.3.A attività C ): Azioni di rafforzamento delle attività di pianificazione e gestione delle risorse turistiche mediante cofinanziamento dei progetti di sviluppo turistico proposto da sistemi turistici locali.


Scrivolibero.it


Il Libero Consorzio Comunale ha trasmesso all'Assessorato Regionale all'Agricoltura e allo Sviluppo Rurale l'elenco delle strade di penetrazione rurale con esigenze di progettazione. La nota, firmata dal Commissario Straordinario del Libero Consorzio Marcello Maisano e dal direttore del Settore Infrastrutture Stradali Bernardo Barone, è stata inviata con i relativi allegati in seguito alla richiesta, da parte della stessa Regione Siciliana, dell'elenco di strade per le quali è possibile avanzare la proposta di inserimento nel Piano del Sud che il Governo Nazionale sta definendo. Un Piano che lo stesso Governo stima in 95 miliardi di euro sino al 2023 per tutto il Mezzogiorno, le cui linee guida fanno riferimento a Fondi strutturali (FESR e FSE), Fondi di cofinanziamento regionale e Fondo Sviluppo e Coesione. I tecnici del Settore Infrastrutture Stradali hanno individuato 48 strade provinciali ex consortili ed ex regionali con priorità di intervento, a loro volta strettamente legate non solo alle condizioni generali degli assi viari ma anche all'importanza strategica che rivestono nell'economia del territorio. Si tratta infatti di strade di collegamento tra i paesi delle zone interne caratterizzate da attività agricole e zootecniche, con presenza di numerose aziende che costituiscono la spina dorsale dell'economia provinciale, e che devono fare i conti con collegamenti stradali sempre più difficili a causa delle loro pessime condizioni. L'impegno del Libero Consorzio (ex Provincia Regionale) sulla viabilità interna in questi anni è stato notevole, ma i pesanti tagli nei trasferimenti non consentono più una manutenzione costante e adeguata delle strade che insistono su questi territori. L'elenco delle strade comprende anche le schede sintetiche esplicative degli interventi necessari, e riguarda strade provinciali ex consortili (SPC, 36 in tutto), ex regionali (SPR, 4) e non classificate (NC, 8 in tutto) che insistono in zone ad economia agricola. Tra gli interventi individuati in questa prima fase: ripristino o ricostruzione della sede stradale, nuova segnaletica (sia orizzontale che verticale), rifacimento delle cunette e dei tombini, posa di barriere di sicurezza ove assenti.. E' pressocchè superfluo sottolineare come il finanziamento di queste opere costituirebbe un'enorme occasione di sviluppo per l'intero territorio provinciale, sia per le ricadute dirette sui collegamenti e sull'economia delle aziende agricole.

Canicattiweb.it

Libero Consorzio di Agrigento, Scade il 18 dicembre il termine per la presentazione delle domande di revisore dei conti

Pubblicato sulla gazzetta ufficiale della Regione Siciliana, nell'albo pretorio del Libero Consorzio e sul sito internet dell'Ente www.provincia.Agrigento.it l'avviso pubblico per la presentazione delle candidature alla nomina nel collegio dei revisori dei conti per il triennio 2015/2018. Si tratta di un organismo di fondamentale importanza per il funzionamento dell'Ente che esprime il parere obbligatorio sul bilancio di previsione e su numerosi atti dell'Amministrazione. Il nuovo Collegio resterà in carica per un periodo di tre anni. I soggetti interessati potranno presentare la propria candidatura entro le ore 13:00 del 18 dicembre utilizzando il modello scaricabile nella sezione "Primo Piano" del sito internet del Libero Consorzio. Il vecchio Collegio dei Revisori era composto dal Presidente Dario Scozzari, da Giuseppe Piazza e Giovanni Meli, nominati dal vecchio Consiglio Provinciale nel 2012. La selezione del nuovo collegio dei revisori dei conti tiene conto della normativa approvata dall'Assemblea Regionale contenuta nella l.r. n.15/2015, del decreto dell'Assessore alle Autonomie Locali Giovanni Pistorio n. 231/2015 e della circolare dello stesso Assessore n.11/2015.
Ciascun componente percepirà un compenso lordo di dodicimila euro annui, oltre iva e C.p.a. se dovuti, mentre al Presidente del collegio dei Revisori dei Conti spetterà un compenso di diciotto mila euro, anch'esso oltre iva e C.p.a. se dovuti.
I revisori dei conti, secondo le nuove previsioni di legge, saranno scelti mediante estrazione a sorte tra i soggetti iscritti nel registro dei revisori legali nonché tra gli iscritti all'ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, che abbiano chiesto di partecipare alla procedura di selezione dell'organo di revisione dell'ente di area vasta. Dovranno avere i requisiti previsti dall'articolo 3, comma 3 del decreto del Ministro dell'Interno n. 23/2012.
Il componente che assumerà le funzioni di presidente, scelto sempre tramite sorteggio, dovrà avere, altresì, i seguenti requisiti: a) iscrizione da almeno 10 anni nel registro dei revisori legali o all'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili; b) aver svolto almeno due incarichi di revisore dei conti presso enti locali, ciascuno per la durata di tre anni; c) conseguimento, nel periodo 1° gennaio - 30 novembre dell'anno precedente, di almeno 10 crediti formativi per aver partecipato a corsi e/o seminari formativi in materia di contabilità pubblica e gestione economica e finanziaria degli enti territoriali i cui programmi di approfondimento ed i relativi test di verifica siano stati preventivamente condivisi con il Ministero dell'Interno.
Agrigentoweb
Destinati oltre 250 mila euro per il servizio di "autonomia e comunicazione" Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento nonostante la drammatica situazione finanziaria ha destinato oltre 250 mila euro per l'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni delle scuole medie superiori della provincia con grave handicap fisico, psichico o sensoriale. Queste somme servono per coprire esclusivamente l'assistenza degli studenti nel loro percorso scolastico per tutto il 2015. Questo servizio è stato assicurato a circa 200 famiglie che nelle scorse settimane hanno presentato l'istanza per usufruire dell'assistenza. I genitori hanno già provveduto a scegliere le associazioni che operano in favore dei soggetti disabili gravi utilizzando un elenco degli enti che è stato pubblicato nella home page del sito istituzionale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Le oltre venti associazioni accreditate che utilizzano personale altamente qualificato, agiscono quale supporto organizzativo all'integrazione scolastica, svolgendo uno dei servizi di fondamentale importanza per l'Ente. Il Libero Consorzio, a causa del previsto prelievo forzoso dal bilancio nel 2016, prima di assicurare il servizio per il prossimo anno, aspetta di conoscere l'entità dei trasferimenti dei fondi da parte dello Stato che dovrà approvare il proprio bilancio di previsione 2016 nelle prossime settimane. Inoltre esiste un problema di competenza in materia di assistenza ai disabili. Questa potrebbe passare ai comuni come avviene nel resto d'Italia, se venisse modificata dalla Regione la L.R. n.15/2015, nel senso di un pieno recepimento dalla riforma Delrio sulle materie di competenze delle province.

Sicilialive
Approvato il piano delle alienazioni 2015 Beni immobili di proprietà del Libero Consorzio per circa 350 mila euro saranno destinati alla vendita. Queste le previsioni contenute nel piano delle alienazioni e delle valorizzazioni dei beni di proprietà dell'Ente approvato dal Commissario Straordinario Marcello Maisano. Il piano prevede la dismissione dei seguenti immobili: un lotto di terreno, adibito a villetta comunale, situato nel comune di Castrofilippo, confinante con una proprietà del Comune e immobili privati, dal valore di 318.123,46 euro da dismettere con previsione di vendita nel 2017; di un edificio sito nel comune di Comitini, confinante con proprietà private del valore 21.101,54 euro da dismettere con previsione di vendita nel 2017; di un relitto stradale lungo la ex Sp17 tratto "Raffadali - Santa Elisabetta al Km. 0+700″ confinante con la strada provinciale n.17 e con terreno privato con prezzo stimato di tremila euro. Anche per questo immobile è prevista una dismissione con una previsione di vendita nel 2017. Il piano, approvato sulla base dell'art. 58 del decreto legge n. 112 del 2008, contiene anche l'ex convento di Alessandria della Rocca attualmente non utilizzato, confinante con proprietà della Curia Vescovile dal valore stimato in 504.057,96 euro, da valorizzare mediante cessione in locazione o concessione a medio-lungo termine, per operazioni di riqualificazione e recupero, anche con mutamento di destinazione d'uso. L'approvazione del piano delle alienazioni e delle valorizzazioni dei beni di proprietà del Libero Consorzio Comunale di Agrigento non strumentali delle funzioni istituzionali è uno strumento propedeutico all'approvazione del bilancio di previsione 2015.

Trasmesso alla Regione l'elenco delle strade rurali che necessitano di interventi urgenti Il Libero Consorzio Comunale ha trasmesso all'Assessorato Regionale all'Agricoltura e allo Sviluppo Rurale l'elenco delle strade di penetrazione rurale con esigenze di progettazione. La nota, firmata dal Commissario Straordinario del Libero Consorzio dr. Marcello Maisano e dal direttore del Settore Infrastrutture Stradali ing. Bernardo Barone, è stata inviata con i relativi allegati in seguito alla richiesta, da parte della stessa Regione Siciliana, dell'elenco di strade per le quali è possibile avanzare la proposta di inserimento nel Piano del Sud che il Governo Nazionale sta definendo. Un Piano che lo stesso Governo stima in 95 miliardi di euro sino al 2023 per tutto il Mezzogiorno, le cui linee guida fanno riferimento a Fondi strutturali (FESR e FSE), Fondi di cofinanziamento regionale e Fondo Sviluppo e Coesione. I tecnici del Settore Infrastrutture Stradali hanno individuato 48 strade provinciali ex consortili ed ex regionali con priorità di intervento, a loro volta strettamente legate non solo alle condizioni generali degli assi viari ma anche all'importanza strategica che rivestono nell'economia del territorio. Si tratta infatti di strade di collegamento tra i paesi delle zone interne caratterizzate da attività agricole e zootecniche, con presenza di numerose aziende che costituiscono la spina dorsale dell'economia provinciale, e che devono fare i conti con collegamenti stradali sempre più difficili a causa delle loro pessime condizioni. L'impegno del Libero Consorzio (ex Provincia Regionale) sulla viabilità interna in questi anni è stato notevole, ma i pesanti tagli nei trasferimenti non consentono più una manutenzione costante e adeguata delle strade che insistono su questi territori. L'elenco delle strade comprende anche le schede sintetiche esplicative degli interventi necessari, e riguarda strade provinciali ex consortili (SPC, 36 in tutto), ex regionali (SPR, 4) e non classificate (NC, 8 in tutto) che insistono in zone ad economia agricola. Tra gli interventi individuati in questa prima fase: ripristino o ricostruzione della sede stradale, nuova segnaletica (sia orizzontale che verticale), rifacimento delle cunette e dei tombini, posa di barriere di sicurezza ove assenti.. E' pressocchè superfluo sottolineare come il finanziamento di queste opere costituirebbe un'enorme occasione di sviluppo per l'intero territorio provinciale, sia per le ricadute dirette sui collegamenti (e sull'economia delle aziende agricole, indotto compreso) sia per i posti di lavoro che si creerebbero con l'apertura dei vari cantieri.

GdS online
Faraone: «Il Toscanini non chiude». Il direttore: ma l'emergenza resta L'istituto musicale Toscanini di Ribera, che si è visto ridurre lo stanziamento pubblico del 90 per cento, non morirà. Il sottosegretario alla Pubblica Istruzione, Davide Faraone, ha assicurato interventi immediati, ma il direttore, Mariangela Longo, sostiene che questo non consente di risolvere l'emergenza. La vera svolta, secondo il direttore, deve essere rappresentata dalla statizzazione della scuola. Ieri mattina, dal teatro Samonà di Sciacca, si è levata forte la voce del Toscanini che con la bravura dei suoi alievi ha mostrato a un migliaio di presenti ed alle massime autorità della provincia, con in testa il Prefetto, Nicola Diomede, l'alto livello raggiunto. In prima fila, a seguire il "Classic, Jazz & Rock Concert", anche don Luigi Ciotti, fondatore e presidente di Libera. "Confermo l'impegno del ministero della Pubblica Istruzione e del governo - ha detto Faraone - per questa struttura che funziona e bene. L'impegno è affinchè continui ad operare non in emergenza, ma con un'attività proficui per il territorio. Abbiamo individuato risorse nella legge 107 e altre arriveranno dalla legge di stabilità. Il problema è stato di tipo economico, ma noi raddoppieremo le risorse rispetto agli altri anni".

LA SICILIA
LIBERO CONSORZIO Piano di alienazione da 35Omila euro. In vendita immobili e lotti di terreno. Beni immobili di proprietà del Libero Consorzio per circa 350 mila euro saranno destinati alla vendita.
Queste le previsioni contenute nel piano delle alienazioni e delle valorizzazioni dei beni di proprietà dell'Ente approvato dal commissario straordinario Marcello Maisano. Il piano prevede la dismissione di un lotto di terreno adibito a villetta comunale, situato nel comune di Castrofilippo, confinante con una proprietà del Comune e immobili privati, dal valore di 348.123,46 euro da dismettere con previsione di vendita nel 2017; di un edificio So nel comune di Comitini, confinante con proprietà private del valore 21101,54 euro da dismettere con previsione di vendita nel 2017; di un relitto stradale 'ungo la ex Sp17 tratto "Raffadali - Santa Elisabetta al km. 0+700" confinante con a strada provinciale n. 17 e con terreno privato col prezzo stimato di tremila euro. Anche per questo immobile è prevista una dismissione con una previsione di vendita nel 2017. Il piano, approvato sulla base dell'art 58 del decreto legge n. 112 del 2008, contiene anche l'ex convento di Alessandria della Rocca attualmente non utilizzato, con- finante con proprietà della Curia Vescovile dal valore stimato in 504.057.96 euro, da valorizzare mediante cessione in Locazione o concessione a medio-lungo termine, per operazioni di riqualificazione e recupero, anche con mutamento di destinazione d'uso. L'approvazione del piano delle alienazioni e delle valorizzazioni dei beni di proprietà del Libero Consorzio Comunale di Agrigento non strumentali delle finzioni istituzionali è uno strumento propedeutico all'approvazione del bilancio di previsione. Si tratta comunque di beni che si trovano "parcheggiati" all'interno del piano del le alienazioni da anni, senza che al momento si siano registrate specifiche volontà all'acquisto, come del resto succede per molti altri enti. Questo perché si tratta spesso di strutture non appetibili perché troppo costose oppure perché prive di una rea le destinazione commerciale. Il piano delle alienazioni, quindi, rischia troppo spesso di divenire un semplice esercizio di stile burocratico, con la ripetizione sempre uguale di s stesso senza che, alla fine, si pensi realmente a come mettere a reddito i beni di proprietà dell'Ente. R.A

EX PROVINCIA Chiesti fondi regionali pér le strade rurali Il Libero Consorzio Comunale ha trasmesso all'Assessorato Regionale all'Agricoltura e allo Sviluppo Rurale l'elenco delle strade di penetrazione rurale con esigenze di progettazione. La nota fumata dal Commissario Straordinario Marcello Maisano e dal direttore del Settore Infrastrutture Stradali Bernardo Barone, è stata inviata con i relativi allegati in seguito alla richiesta, da parte della stessa Regione Siciliana. dell'elenco di strade per le quali è possibile avanzare la proposta di inserimento nel Piano dei Sud che il Governo Nazionale sta definendo. Un Piano che lo stesso Governo stima in 95 miliardI di euro sino al 2023 per tutto Il Meno le cui linee guida fanno riferimento a Fondi strutturali (FESR e FSE), Fondi di cofinanziamento regionale e Fondo Sviluppo e Coesione. I tecnici del Settore Infrastrutture Stradali hanno individuato4s strade provinciali ex consortili ed ex regionali con priorità.




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