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Rassegna stampa del 17 dicembre 2015


Gds.it Ex Province, sì in commissione al ddl sui Liberi consorzi
PALERMO. La I commissione Affari istituzionali dell'Ars ha esitato il nuovo ddl sui Liberi consorzi tra comuni e le Citta metropolitane. "Dopo la recente impugnativa dal parte del Consiglio dei ministri - dice Totò Cascio, presidente della commissione - il nuovo ddl prevede il voto ponderato per l'elezione dei presidenti dei Liberi consorzi e per i sindaci metropolitani. E' stato abolito il limite della scadenza dei 18 mesi di mandato per proporre la candidatura ai vertici dei due Enti. Nelle Città metropolitane e nei Liberi consorzi viene cancellata la giunta. Sarà il sindaco metropolitano o il presidente del Libero consorzio ad assegnare le funzioni delegate ai componenti del Consiglio. Tra le funzioni assegnate ai Liberi consorzi quelle relative ai consorzi universitari ed agli istituti musicali".
Scrivolibero.it
Il Libero Consorzio Comunale ha partecipato a Roma all'evento "Diagnosi energetica delle strutture pubbliche provinciali ai fini dell'efficientamento energetico", organizzato dall'Unione Province Italiane (UPI), nel quale sono stati illustrati i risultati del progetto "Realizzazione dell'intervento di diagnosi energetica delle strutture pubbliche provinciali ai fini dell'efficientamento energetico". Il progetto si colloca all'interno dell'Asse II "Efficienza energetica ed ottimizzazione del sistema energetico" del Programma Operativo Interregionale "Energie Rinnovabili e risparmio Energetico" (POI), nello specifico all'interno della Linea di Attività 2.2 "Interventi di efficientamento energetico degli edifici e utenze energetiche pubbliche o ad uso pubblico" che ha come obiettivo la realizzazione di audit energetici nelle 25 province delle 4 Regioni Convergenza (Campania, Calabria, Sicilia e Puglia). L'iniziativa si inserisce in uno scenario più ampio che ha visto UPI e TECLA (struttura di supporto a UPI su politiche e strumenti comunitari), impegnate, assieme alla Provincia di Benevento, nella promozione del "Patto tra i Presidenti delle Province italiane delle Regioni del Mezzogiorno in materia di sviluppo energetico sostenibile dei Territori", sottoscritto nel 2008 anche dalla Provincia di Agrigento. Il Patto, che ha lo scopo di avviare un confronto permanente sul tema dello sviluppo energetico sostenibile dei territori, per analizzare le opportunità programmatiche e progettuali derivanti dal POI energia, ha rappresentato la prima vera esperienza di partenariato progettuale tra le Province del Mezzogiorno nell'ambito della Programmazione UE 2007-13, un efficace strumento in grado di facilitare percorsi partecipati in ambito provinciale e trasferire buone pratiche e innovazione degli interventi in materia di efficientamento e di risparmio energetico. L'evento finale di Roma, al quale ha partecipato anche il Libero Consorzio, ha rappresentato un importante momento di confronto tra pubblico e privato nel quadro più generale dei numerosi progetti di amministrazioni pubbliche e imprese delle Regioni Convergenza finanziati dal POIEnergia. Il Progetto integra le azioni di competenza delle Province, quali gli audit energetici negli edifici pubblici (un audit o diagnosi energetica è una delle componenti fondamentali in un programma di efficienza energetica), la formazione professionale dei tecnici, la sensibilizzazione dei cittadini e gli interventi di efficientamento, e sopratutto cerca di introdurre soluzioni efficaci ed innovative per migliorare l'efficienza energetica negli edifici di proprietà pubblica. A Roma sono stati presentati i risultati delle diagnosi energetiche, comprensive degli APE (attestati di prestazioni energetiche) e degli studi di efficienza su sei edifici provinciali: uffici di via Acrone (ex Enel) e di via Esseneto (ex Ipai), ufficio tecnico provinciale del Viale della Vittoria, Palazzo della Provincia di piazzale Aldo Moro, Istituto d'arte "Bonachia" di Sciacca e Liceo scientifico "Odierna" di Palma di Montechiaro.


Progeto Tartalife Sono complessivamente oltre 100 le classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado della Sicilia che hanno inviato le schede di adesione al progetto di Educazione Ambientale "Scopritarta", previsto nell'azione E3 del progetto comunitario "Tartalife -Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale", coordinata dal Libero Consorzio, partner del progetto che vede il CNR-ISMAR ente capofila. Un grande successo per l'iniziativa prevista dall'azione specifica, dedicata proprio alla conoscenza della biologia della tartaruga marina, dei problemi di conservazione legati soprattutto alle catture accidentali con le attrezzature tradizionali della pesca professionale. Allo "Scopri-Tarta" hanno aderito istituti scolastici di sette province siciliane (Agrigento, Caltanissetta, Palermo, Ragusa, Messina, Catania e Siracusa), che erano state informate grazie alla pubblicazione del bando sul sito internet istituzionale dell'ex Provincia Regionale di Agrigento e sul sito ufficiale del progetto comunitario, alla diffusione di numerosi comunicati stampa e all'inivio del bando all'Ufficio scolastico regionale e a tutti gli Uffici scolastici provinciali. Il programma partirà, come da progetto, nel gennaio 2016 mettendo a disposizione dei docenti un tutor on line, supporto indispensabile per la formazione. Nel mese di febbraio invece lo "Scopri-Tarta" verrà presentato con una giornata formativa in ciascuna delle province nelle quali ricadono gli istituti hanno inviato la loro adesione. Proprio nei giorni scorsi sono state approvate e pubblicate sul sito internet e all'albo pretorio del Libero Consorzio le graduatorie delle selezioni per titoli dei due incarichi professionali di Formatore (attività di formazione rivolta a docenti di scuola primaria e secondaria di primo grado che hanno aderito al progetto, coordinato dal Libero Consorzio) e di Tutor didattico on line, alquale sarà appunto affidato il supporto agli insegnanti. Con il coordinamento per la Sicilia di questo importante programma di educazione ambientale, il Libero Consorzio Comunale (ex Provincia Regionale di Agrigento) si conferma in prima linea nelle attività di informazione e sensibilizzazione sulle tematiche ambientali. E' lungo, infatti, l'elenco delle esperienze con i progetti di educazione ambientale, tra cui i cinque progetti LIFE finanziati dall'UE, che hanno visto negli anni il Settore Ambiente crescere professionalmente, assumendo competenze e capacità organizzative e di supporto alle scuole in tutte le occasioni in cui la conservazione della biodiversità.

Livesicilia.it

Nel bilancio mezzo miliardo è solo virtuale 
A rischio i fondi per Comuni, precari e forestali

 Il bilancio c'è. Ma è un bilancio dalle cifre virtuali. In bilico. Aggrappato a un "pagherò" del governo nazionale affidato al momento solo alle parole. Mezzo miliardo per quest'anno, oltre tre miliardi e mezzo per il triennio ci sono, ma in realtà non ci sono. Ci saranno, nella migliore delle ipotesi. Quella che il governatore considera una certezza: "Sono sicuro che Roma darà quei soldi". Intanto, come detto, per il 2016 servono 550 milioni. Sono quelli che "mancano" dopo l'approvazione nella legge di stabilità nazionale della norma che destina alla Sicilia 900 milioni. Mezzo miliardo in meno, appunto, di quella necessaria per coprire il disavanzo stimato (anche dopo i tagli previsti dalle nuove riforme) in 1,4 miliardi di euro.

"Quei soldi arriveranno" ha assicurato anche all'Ars Crocetta che già oggi potrebbe essere a Roma per portare avanti il dialogo col Ministero dell'economia. Ma i dubbi sono tanti. Anche sui tempi. Perché l'assessore Baccei ha parlato di accordo che potrebbe definirsi in primavera. Intanto, come detto, il governo ha pensato a uno strumento non del tutto inedito nella manovra discussa nella notte. Tecnicamente si chiama "accantonamento negativo". In pratica iscrive in bilancio quelle somme come "esistenti", ma le congela. Cioè verranno liberate solo a condizione che Roma sblocchi quel mezzo miliardo. In caso contrario? Interi capitoli di bilancio sarebbero dimezzati o quasi azzerati. Con conseguenze dirette per migliaia di siciliani: niente soldi, niente stipendi.

Quali sono allora i capitoli di bilancio in bilico? Quali le categorie che vedono il proprio stanziamento "congelato"? Tra quelli maggiormente in pericolo i Comuni. Il governo infatti ha deciso di bloccare 170 milioni dei complessivi 244 milioni previsti in bilancio, solo nel 2016. Se non arrivasse l'accordo, insomma, gli enti sarebbero destinati inevitabilmente al default. Anche perché tra le cifre "congelate" c'è quella destinata ai preacari siciliani, la stragrande maggioranza di questi presenti proprio nei Comuni: bloccati 115 dei 225 milioni previsti. Insomma, del mezzo miliardo in bilico, quasi due terzi rappresenta la porzione destinata agli enti locali siciliani. In freezer poi anche più della metà dei fondi destinati ai Forestali: 77 milioni dei 152 milioni complessivi.

E il resto? Gli altri 200 milioni "virtuali" sono distribuiti tra diversi capitoli di bilancio. Circa la metà, a dire il vero (95 milioni) fa riferimento al cosiddetto "Allegato 1". E' quello, per intenderci, che contiene decine di voci, compresi interventi importanti come quelli finalizzati alla riduzione del rischio idrogeologico o i contributi alle associazioni antiracket. Ma anche e soprattutto stipendi. Come quelli dei lavoratori degli Enti parco, dell'Arpa (l'Agenzia regionale per l'ambiente), del personale dell'ex Ente minerario, degli enti Azasi, Espi, Ems, delle cooperative agricole, dei consorzi agrari. E ancora, quelli destinati ai dipendenti dell'Irsap, dell'Esa, dell'Istituto zootecnico e quello dell'incremento ippico. Oltre ovviamente al personale dei Teatri siciliani. Stop, tra gli altri, anche a oltre 17 milioni sui 33 complessivi destinati ai Consorzi di bonifica, a 15 milioni sui 29 complessivi destinati ai Pip di Emergenza Palermo, a metà degli stanziamenti per i Liberi consorzi comunali (9,8 sui 19 milioni complessivi), a quasi 23 milioni destinati all'acquisizione di servizi da parte della Seus, a sei sui 12 milioni destinato all'Eas, ente in liquidazione. Tutte somme che arriveranno solo se Roma dirà di sì. Crocetta è tranquillo, quei soldi ci saranno. Ma al momento, di sicuro c'è solo che quei soldi non ci sono.


GALLERIA ESPOSITIVA DEL LIBERO CONSORZIO
Allestito il presepe di Vanadio.

In occasione delle festività, stato allestito nella galleria espositiva della Scala Reale, ubicata all'interno del Libero Consorzio di Agrigento, in piazzale Aldo Moro, un presepe realizzato da etooplastico di Agrigento Roberto Vanadia. li presepe ripropone il Miste m della natività contestualizzato in un ambiente rurale tipico della civiltà mediterranea.
I presepi di Vanadia, al di là dei significato religioso, costituiscono degli autentici viaggi nella storia e nella cultura del nostro territorio. Intorno all'elemento principale della Natività, che è il focus del messaggio rappresentativo, infatti Roberto Vanadia articola la vicenda umana della comunità" scandita da riti e culti che esprimono la semplice spiritualità dell'uomo sostanziata da tutta una serie di segnali interpretativi riconducibili alle tradizioni la rappresentazione della Natività viene, pertanto. incastonata tra gli elementi connotativi della Sicilia pre-industriale io un paesaggio perfettamente riconoscibile entro cui l'attore guida il dialogo con gli elementi: la pietra, l'acqua, il fuoco e a terra scolpendo e forgiando figure ed ambienti.
Al cospetto delle sue opere, ci si trova immersi nel formicolare delle attività di una comunità. Accanto al mondo agropastorale si trova quel o dei venditori, e, poi, il "mercato" e la "piazza universale" con la rappresentazione dei mestieri tradizionali. Le ricostruzioni che animano le installazioni presepiali del Vanadia sono veri documenti in cui si può leggere (a storia di epoche passate in uno spaccato storico del paesaggio, dei costumi, delle attività e della religiosità della gente di Sicilia.
Nei presepi di Vanadia la scenografia tridimensionale, la rappresentazione delle attività, dei mestieri, della vita di tutti i giorni, oltre a celebrare l'evento sovrumano della Nascita Divina, divengono palcoscenico umano in grado di suscitare in chi vi si accosta il desiderio di riappropriarsi di un pezzo di Storia del territorio.
Il presepe è visitabile tutti i giorni feriali dalle 9 alle 13.30.

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