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Rassegna stampa del 29 dicembre 2015



Sicilia24h

Inserto della rivista " Agrigento:Nuove Ipotesi" - Book di cartoline sui migranti
"Buon anno anche a voi": è il book di cartoline fotografiche pubblicato come inserto che l'ultimo numero on line della rivista del Libero Consorzio, "Agrigento: Nuove Ipotesi" dedica ad un gruppo di profughi extracomunitari soccorsi giorni fà nel Mediterraneo, accovacciati sui gradoni della Posta centrale di Agrigento, dinnanzi agli uffici della Questura del capoluogo.
Nelle foto si vedono distintamente i profughi ancora intirizziti, alcuni con coperte addosso, scaldarsi sotto il tiepido sole di questi giorni di fine dicembre.
Il book di cartoline è disponibile nella sezione "comunicati stampa" del sito istituzionale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.

Uffici provincia chiusi il 31
Anche il 31 dicembre assicurati alcuni servizi nonostante la chiusura degli uffici del Libero Consorzio
Nonostante la chiusura programmata per il 31 dicembre delle sedi e degli uffici amministrativi e tecnici del Libero Consorzio Comunale di Agrigento resteranno aperti per l'intera giornata il front office dell'U.r.p e il punto informativo della Stazione Centrale di Agrigento mentre la Scala Reale e il punto informativo di Porta V nella Valle dei Templi saranno aperti solo di mattina.
Saranno garantiti inoltre i servizi della Polizia Provinciale. La chiusura è stata disposta dal direttore generale Dr. Giuseppe Vella tenuto conto della delle festività di fine anno e della prevista ridotta affluenza di pubblico ed utenti. Anche in questa occasione il personale dell'Ente sarà collocato in ferie d'ufficio.
​Nella mattinata del 31 dicembre sarà possibile, quindi, visitare il Presepe di Roberto Vanadia e la mostra dell'A.C.I. collocate nella Scala Reale.

Lavalle dei templi.net

Inserto della rivista " Agrigento:Nuove Ipotesi" - Book di cartoline sui migranti
"Buon anno anche a voi": è il book di cartoline fotografiche pubblicato come inserto che l'ultimo numero on line della rivista del Libero Consorzio, "Agrigento: Nuove Ipotesi" dedica ad un gruppo di profughi extracomunitari soccorsi giorni fà nel Mediterraneo, accovacciati sui gradoni della Posta centrale di Agrigento, dinnanzi agli uffici della Questura del capoluogo.
Nelle foto si vedono distintamente i profughi ancora intirizziti, alcuni con coperte addosso, scaldarsi sotto il tiepido sole di questi giorni di fine dicembre.
Il book di cartoline è disponibile nella sezione "comunicati stampa" del sito istituzionale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.

LA SICILIA

Cupa, futuro incerto Domani l'assemblea da "resa dei conti".
Cupa,ormai non è più tempo nemmeno per le frasi di circostanza e per qualcuno, anche delle facili illusioni. il prossimo 30 dicembre, infatti, sarà convocata una delle più difficili assemblee dei soci di questi pur burrascosi anni del Consorzio universitario di Agrigento. Le notizie che trapelano da Palermo, dove poco prima di Natale si era tenuta un'assemblea del Consiglio di amministrazione dell'università che avrebbe dovuto valutare la possibilità di ridurre per il 2016 la percentuale di spesa corrente a carico del Cupa dal 35 al 25%, non sono affatto positive, per quanto nulla sia ufficiale.
«Non è il momento per rilasciare dichiarazioni ufficiali ci spiega il presi dente Maria Immordino giorni aspettiamo la formale comunicazione da par te dell'università di Palermo e il 30 dicembre prossimo riuniremo l'Assemblea per confrontarsi e vedere il da farsi»,
L'atmosfera, va detto, non è delle migliori: la mancata garanzia sulla copertura economica della Regione (che a sua volta dovrà garantire oltre al contributo ordinario anche le somme che sono da imputare al libero consorzio di Agrigento) rende infatti assolutamente instabile il quadro generale da un punto di vista societario ed economico.
L'ex Provincia, infatti, non è nelle con dizioni di garantire la propria parte e può, semmai, concedere una sorta di «baratto», consentendo cioè gratuita mente l'uso dei locali di via Quartararo, ma non può versare «cash» la propria quota annuale. Questo però, come evi dente, crea un potenziale squilibrio di bi lancio per l'ente che in questo momento non è nelle condizioni di ripianare. Senza il Libero consorzio è improbabile che la Camera di Commercio faccia il tanto annunciato ritorna nella compagine societaria, così come è improbabile che i pochi comuni rimasti tra i soci non sen tano la necessità di allontanarsi anche loro da una barca che affonda.
Per sapere come finirà questa ennesi ma «puntata. della telenovelas che riguarda il Cupa, però. bisognerà aspetta re domani, quando tutti, studenti e docenti, sapranno se il sogno di un'università agrigentina potrà proseguire oppure no.
G.SCH.

Immigrati destinati alla frontiera accampati davanti alla Questura.
Per raccontare il vero e proprio "caos" che riguarda la gestione dei migranti ad Agrigento basterebbe anche per grandi accenni, esporre quanto accaduto ieri.
Ad una città che si stava svegliando nel primo lunedì dopo il lungo ponte natalizio sono apparsi", dinnanzi alla Questura di piazza Vittorio Emanuele una trentina di cittadini sub-sahariani, nigeriani e somali, i quali avevano ricevuto ieri sera un provvedimento di respingimento con accompagnamento alla frontiera" perché provenienti da paesi ritenuti, da nostro Governo, non interessati da fenomeni tali da poter configurare, per chi è originario di quelle terre, lo stato di rifugiato per motivi umanitari. Il destino immediato, come noto, è quello dei seven days": sette giorni per raggiungere Roma Fiumicino e da lì autorimpatriarsi. Intorno alla mezzanotte il gruppo di migranti, alcuni dei quali portano con sé ancora borsoni distribuiti dalla "Misericordia", che gestisce l'hot spot di Lampedusa è stato visto vagare per la città nei pressi di via Crispi. Dei volontari li avevano "intercettati"per strada mentre vagavano senza una meta e, accertato che possedevano abiti e in alcuni casi anche qualche coperta, li hanno indirizzati verso la stazione centrale di Agrigento. Dopo una prima notte all'addiaccio e senza alcuna assistenza, per i migranti non è rimasto a che accamparsi sui gradini delta Posta Centrale di piazza Vittorio Emanuele, dinnanzi alla Questura di Agrigento. Pare, ma siamo nel campo delle ipotesi che abbiano chiesto di poter comunque presentare domanda come rifugiati. Il tutto si è svolto sotto gli occhi attenti della Digos e del Reparto Mobile che, ad un certo punto hanno anche tentato di far allontanare i migranti, ma senza successo.
Fino alle 19 la Caritas di Agrigento rimaneva in attesa di notizie sull'origine e il destino dei migranti per eventualmente attivarsi ove possibile per ridurre quantomeno i disagi.
"Ad ora spiega il direttore Valerio Landri - non sappiamo praticamente nulla. Stiamo raccogliendo informazioni per capire se si tratta si persone che sono destinatarie di un provvedimento di respingimento e quindi non possono ottenere al cuna assistenza presso strutture governative, o se stanno aspettando della documentazione. Davvero, non sappiamo nulla. Siamo comunque pronti ad intervenire e quantomeno a far fronte all'arrivo detta notte".
Un caos, appunto. E si tratta, ancora oggi, 'solamente" di una trentina di migranti. i quali, anche questa notte, dovranno passarla all'addiaccio e, per i prossimi giorni, se vorranno presentare ricorso contro il provvedimento di respingimento, dovranno trovare un posto in cui vivere (e risorse per poter mangiare) nell'attesa che di oro si sappia cosa fare.
G.SCH.



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