Sicilia24h
Inserto della rivista "
Agrigento:Nuove Ipotesi" - Book di cartoline sui migranti
"Buon anno anche a voi": è il book
di cartoline fotografiche pubblicato come inserto che l'ultimo
numero on line della rivista del Libero Consorzio, "Agrigento:
Nuove Ipotesi" dedica ad un gruppo di profughi extracomunitari
soccorsi giorni fà nel Mediterraneo, accovacciati sui gradoni della
Posta centrale di Agrigento, dinnanzi agli uffici della Questura del
capoluogo.
Nelle foto si vedono distintamente i
profughi ancora intirizziti, alcuni con coperte addosso, scaldarsi
sotto il tiepido sole di questi giorni di fine dicembre.
Il book di cartoline è disponibile
nella sezione "comunicati stampa" del sito istituzionale del
Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Uffici provincia chiusi
il 31
Anche il 31 dicembre assicurati alcuni
servizi nonostante la chiusura degli uffici del Libero Consorzio
Nonostante la chiusura programmata per
il 31 dicembre delle sedi e degli uffici amministrativi e tecnici del
Libero Consorzio Comunale di Agrigento resteranno aperti per l'intera
giornata il front office dell'U.r.p e il punto informativo della
Stazione Centrale di Agrigento mentre la Scala Reale e il punto
informativo di Porta V nella Valle dei Templi saranno aperti solo di
mattina.
Saranno garantiti inoltre i servizi
della Polizia Provinciale. La chiusura è stata disposta dal
direttore generale Dr. Giuseppe Vella tenuto conto della delle
festività di fine anno e della prevista ridotta affluenza di
pubblico ed utenti. Anche in questa occasione il personale dell'Ente
sarà collocato in ferie d'ufficio.
Nella mattinata del 31 dicembre sarà
possibile, quindi, visitare il Presepe di Roberto Vanadia e la mostra
dell'A.C.I. collocate nella Scala Reale.
Lavalle dei templi.net
Inserto della rivista "
Agrigento:Nuove Ipotesi" - Book di cartoline sui migranti
"Buon anno anche a voi": è il
book di cartoline fotografiche pubblicato come inserto che l'ultimo
numero on line della rivista del Libero Consorzio, "Agrigento:
Nuove Ipotesi" dedica ad un gruppo di profughi extracomunitari
soccorsi giorni fà nel Mediterraneo, accovacciati sui gradoni della
Posta centrale di Agrigento, dinnanzi agli uffici della Questura del
capoluogo.
Nelle foto si vedono distintamente i
profughi ancora intirizziti, alcuni con coperte addosso, scaldarsi
sotto il tiepido sole di questi giorni di fine dicembre.
Il book di cartoline è disponibile
nella sezione "comunicati stampa" del sito istituzionale del
Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
LA SICILIA
Cupa, futuro incerto Domani
l'assemblea da "resa dei conti".
Cupa,ormai non è più tempo nemmeno
per le frasi di circostanza e per qualcuno, anche delle facili
illusioni. il prossimo 30 dicembre, infatti, sarà convocata una
delle più difficili assemblee dei soci di questi pur burrascosi anni
del Consorzio universitario di Agrigento. Le notizie che trapelano da
Palermo, dove poco prima di Natale si era tenuta un'assemblea del
Consiglio di amministrazione dell'università che avrebbe dovuto
valutare la possibilità di ridurre per il 2016 la percentuale di
spesa corrente a carico del Cupa dal 35 al 25%, non sono affatto
positive, per quanto nulla sia ufficiale.
«Non è il momento per rilasciare
dichiarazioni ufficiali ci spiega il presi dente Maria Immordino
giorni aspettiamo la formale comunicazione da par te dell'università
di Palermo e il 30 dicembre prossimo riuniremo l'Assemblea per
confrontarsi e vedere il da farsi»,
L'atmosfera, va detto, non è delle
migliori: la mancata garanzia sulla copertura economica della Regione
(che a sua volta dovrà garantire oltre al contributo ordinario anche
le somme che sono da imputare al libero consorzio di Agrigento) rende
infatti assolutamente instabile il quadro generale da un punto di
vista societario ed economico.
L'ex Provincia, infatti, non è
nelle con dizioni di garantire la propria parte e può, semmai,
concedere una sorta di «baratto», consentendo cioè gratuita mente
l'uso dei locali di via Quartararo, ma non può versare «cash» la
propria quota annuale. Questo però, come evi dente, crea un
potenziale squilibrio di bi lancio per l'ente che in questo momento
non è nelle condizioni di ripianare. Senza il Libero consorzio è
improbabile che la Camera di Commercio faccia il tanto annunciato
ritorna nella compagine societaria, così come è improbabile che i
pochi comuni rimasti tra i soci non sen tano la necessità di
allontanarsi anche loro da una barca che affonda.
Per sapere come finirà questa ennesi
ma «puntata. della telenovelas che riguarda il Cupa, però.
bisognerà aspetta re domani, quando tutti, studenti e docenti,
sapranno se il sogno di un'università agrigentina potrà
proseguire oppure no.
G.SCH.
Immigrati destinati alla frontiera
accampati davanti alla Questura.
Per raccontare il vero e proprio "caos"
che riguarda la gestione dei migranti ad Agrigento basterebbe anche
per grandi accenni, esporre quanto accaduto ieri.
Ad una città che si stava svegliando
nel primo lunedì dopo il lungo ponte natalizio sono apparsi",
dinnanzi alla Questura di piazza Vittorio Emanuele una trentina di
cittadini sub-sahariani, nigeriani e somali, i quali avevano ricevuto
ieri sera un provvedimento di respingimento con accompagnamento alla
frontiera" perché provenienti da paesi ritenuti, da nostro
Governo, non interessati da fenomeni tali da poter configurare, per
chi è originario di quelle terre, lo stato di rifugiato per motivi
umanitari. Il destino immediato, come noto, è quello dei seven
days": sette giorni per raggiungere Roma Fiumicino e da lì
autorimpatriarsi. Intorno alla mezzanotte il gruppo di migranti,
alcuni dei quali portano con sé ancora borsoni distribuiti dalla
"Misericordia", che gestisce l'hot spot di Lampedusa è stato
visto vagare per la città nei pressi di via Crispi. Dei volontari li
avevano "intercettati"per strada mentre vagavano senza una meta
e, accertato che possedevano abiti e in alcuni casi anche qualche
coperta, li hanno indirizzati verso la stazione centrale di
Agrigento. Dopo una prima notte all'addiaccio e senza alcuna
assistenza, per i migranti non è rimasto a che accamparsi sui
gradini delta Posta Centrale di piazza Vittorio Emanuele, dinnanzi
alla Questura di Agrigento. Pare, ma siamo nel campo delle ipotesi
che abbiano chiesto di poter comunque presentare domanda come
rifugiati. Il tutto si è svolto sotto gli occhi attenti della Digos
e del Reparto Mobile che, ad un certo punto hanno anche tentato di
far allontanare i migranti, ma senza successo.
Fino alle 19 la Caritas di Agrigento
rimaneva in attesa di notizie sull'origine e il destino dei
migranti per eventualmente attivarsi ove possibile per ridurre
quantomeno i disagi.
"Ad ora spiega il direttore Valerio
Landri - non sappiamo praticamente nulla. Stiamo raccogliendo
informazioni per capire se si tratta si persone che sono destinatarie
di un provvedimento di respingimento e quindi non possono ottenere al
cuna assistenza presso strutture governative, o se stanno aspettando
della documentazione. Davvero, non sappiamo nulla. Siamo comunque
pronti ad intervenire e quantomeno a far fronte all'arrivo detta
notte".
Un caos, appunto. E si tratta, ancora
oggi, 'solamente" di una trentina di migranti. i quali, anche
questa notte, dovranno passarla all'addiaccio e, per i prossimi
giorni, se vorranno presentare ricorso contro il provvedimento di
respingimento, dovranno trovare un posto in cui vivere (e risorse per
poter mangiare) nell'attesa che di oro si sappia cosa fare.
G.SCH.